Salute e Benessere
Farmaceutica, Reina (J&J): “Puntiamo su...
Farmaceutica, Reina (J&J): “Puntiamo su competenze tecnologiche e parità di genere”
'Per attrarre nuove generazioni importante guardare anche a bisogni dei candidati'
"Digitalizzazione e nuove tecnologie stanno influenzando il modo in cui guardiamo i candidati e per questo ci rivolgiamo anche a settori molto diversi dal passato oltre quello medicale. Inoltre, ci sono oggi richieste anche delle competenze sempre più specializzate dovute al bisogno di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalla robotica nell'ambito della salute". Ma sono importanti anche "soft skill legate all'agilità mentale, al problem solving". Inoltre, "abbiamo a mente che per attrarre le nuove generazioni è importante guardare anche ai bisogni dei candidati, come per esempio il lavoro agile, i programmi di work-life balance: cose che in J&J sono già parte integrante della nostra realtà". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Tiziana Reina, direttore HR J&J MedTech Italia and One HR IGI, oggi all'Università La Sapienza di Roma in occasione dell'evento promosso dalla Fondazione J&J a chiusura della seconda edizione del progetto Health4U, Stem University Johnson & Johnson Bootcamp.
"Sicuramente - osserva Reina - esiste ancora un gap nei profili Stem", cioè delle materie scientifiche (science, technology, engineering, mathematics), "ma nell'ultimo periodo vediamo che questo gap si sta andando a colmare. Nello specifico, in J&J MedTech ci sono soprattutto alcune divisioni dove questi profili, soprattutto gli ingegneri biotecnologici, per esempio, sono molto ricercati e dove vedo un incremento costante di donne che ci seguono e quindi si uniscono a noi in J&J". Come azienda, per facilitare l'equilibrio tra i generi "lavoriamo su programmi di sensibilizzazione interna che possano valorizzare e creare anche dei percorsi di carriera accelerati per profili Stem sia maschili che femminili - sottolinea Reina - In J&J siamo da sempre impegnati anche per l'inclusione e la valorizzazione delle diversità. Per esempio, siamo molto orgogliosi di aver ottenuto di recente la certificazione per la parità di genere che sancisce ulteriormente l'impegno di J&J MedTech Italia nei confronti delle donne, della loro accelerazione di carriera e di questo balance".
Tornando sui profili più ricercati, il capo delle risorse umane di J&J MedTech chiarisce: "Bisogna lavorare tanto su figure che conoscano e sappiano operare bene con i dati, quindi tutta la parte dell'artificial intelligence, data science, questo diventa fondamentale. Poi, è sempre più importante per noi l'attenzione al paziente, quindi tutti quei profili che lavorano sulla centralità del paziente sono fondamentali".
Salute e Benessere
Lavoro e malattia, certificazioni più snelle per assenza
Ecco la possibilità di valutazione indiretta del medico attraverso la telemedicina
Certificazioni di malattia più snelle per giustificare l'assenza dal lavoro grazie all'introduzione della possibilità di valutazione indiretta del medico attraverso la telemedicina e, dunque, della possibilità di poter certificare anche attraverso teleconsulto a distanza. Va in questa direzione il provvedimento contenuto nel ddl Semplificazioni, approvato ieri in Consiglio dei ministri e che raccoglie il plauso dei medici di famiglia della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).
"Un provvedimento sostenuto e fortemente voluto da Fimmg che, nei vari incontri con il ministro della Salute Orazio Schillaci, nell'ultimo anno ha fornito proposte documentate proprio per arrivare a questo risultato", sottolinea il segretario generale Fimmg, Silvestro Scotti.
Il provvedimento "è un primo tassello - aggiunge Scotti - per alleggerire i carichi di lavoro, troppo spesso più amministrativi che assistenziali, che oggi sottraggono troppo tempo alla cura dei nostri pazienti, che portano in burnout i medici e, non sottovalutabile in un momento di carenza, riducono l'attrattività della medicina di famiglia agli occhi dei giovani laureati. Disciplina che invece è essenziale per il loro futuro professionale, ma anche per il futuro del Servizio sanitario nazionale".
"Dopo l'approvazione di ieri - auspica il leader Fimmg - confidiamo in un percorso parlamentare rapido affinché il provvedimento possa concretamente incidere sull’attività dei medici e sulla vita dei nostri assistiti".
Ed è lungo anche il percorso verso la sburocratizzazione della medicina generale. Per la Fimmg sono almeno tre gli obiettivi da raggiungere nel breve periodo: va realizzata un'interoperabilità e una forte cooperazione applicativa tra le tante, troppe, piattaforme informatiche nazionali, regionali e aziendali e i medici di medicina generale hanno esigenza di credenziali di accesso uniche; serve la ripetitività della prescrizione farmaceutica per i pazienti cronici stabilizzati; sempre per i pazienti cronici, occorre superare il sistema dei piani terapeutici per farmaci che ormai rientrano nelle terapie di prima scelta.
"Ieri dal Governo è arrivato un segnale positivo - conclude Scotti - Noi continueremo a fare quanto in nostro potere affinché si prosegua in questa direzione, provando anche a inserire nei percorsi parlamentari del provvedimento altre azioni che migliorino per i cittadini e i medici le procedure per un reale semplice e coerente accesso alle cure".
Salute e Benessere
Pnrr, Cartabellotta (Gimbe): “Nodo personale e...
Il presidente della fondazione Gimbe è intervenuto in occasione del '40esimo anniversario della Federazione italiana società medico scientifiche - Verso gli Stati Generali Fism', in corso a Roma oggi e domani
"Al 31 dicembre 2023 le scadenze europee sul Pnrr sono state tutte rispettate. Tuttavia, effettuata la 'messa a terra' della Missione Salute, il rispetto delle scadenze successive sarà condizionato soprattutto dalle criticità di attuazione del Dm 77 nei 21 Servizi sanitari regionali, legate sia alle figure chiave del personale sanitario coinvolte nella riorganizzazione dell'assistenza territoriale, sia alle enormi differenze regionali, che rischiano di essere amplificate dall'autonomia differenziata". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe, in occasione del '40esimo anniversario della Federazione italiana società medico scientifiche - Verso gli Stati Generali Fism', in corso a Roma oggi e domani.
Innanzitutto, c'è "la gravissima carenza di personale infermieristico: gli ultimi dati relativi al 2021 - ricorda Cartabellotta - documentano un numero di infermieri in Italia pari a 6,2 per 1.000 abitanti, rispetto alla media Ocse di 9,9, con rilevanti differenze tra regioni, che penalizzano prevalentemente quelle del Centro-Sud". Una "carenza" che "stride con il fabbisogno stimato da Agenas per attuare il Dm 77", sottolinea il presidente Gimbe, ossia "un range da 19.450 a 26.850 infermieri di famiglia. In secondo luogo", Cartabellotta evidenzia "il limbo in cui rimangono le modalità di coinvolgimento dei medici di famiglia nelle Case della comunità. Infine, tutte le differenze regionali: l'assistenza domiciliare negli over 65, le performance e i modelli organizzativi dell'assistenza territoriale, la dotazione iniziale di Case della comunità e Ospedali di comunità, l'attuazione del Fascicolo sanitario elettronico". Infine, "l'esigibilità dei nuovi servizi da parte dei cittadini si allontana anche per la rimodulazione al ribasso e lo slittamento di 18 mesi della scadenza per rinnovare le grandi apparecchiature".
Salute e Benessere
Nemo-Niguarda Milano, intervento complesso ai denti su...
Paola Tricomi operata alla vigilia della cerimonia che l'ha nominata Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
Grazie alla collaborazione tra il Centro clinico Nemo di Milano e l'Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda è stato portato a termine con successo un intervento chirurgico complesso su una paziente con malattia neuromuscolare, sottoposta in anestesia totale a un'operazione di avulsione dentaria multipla con l'estrazione di tre denti. Solitamente affidata al dentista, questa pratica clinica comune risulta estremamente delicata e problematica per chi convive con una patologia neuromuscolare, a causa delle difficoltà respiratorie o della limitata possibilità di aprire la bocca. L'approccio multidisciplinare del Centro Nemo e l'esperienza medica di Niguarda hanno permesso la buona riuscita dell'intervento che può essere considerato una buona pratica per la cura odontoiatrica di chi vive con atrofia muscolare spinale (Sma), sclerosi laterale amiotrofica (Sla) o una distrofia muscolare.
La paziente - si legge in una nota - è Paola Tricomi, giovane con Sma, filologa e ricercatrice presso l'Università per stranieri di Siena, laureata alla prestigiosa Scuola Normale Superiore di Pisa, che il 20 marzo scorso ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana per il suo impegno nel rimuovere gli ostacoli che impediscono il diritto allo studio delle persone con disabilità. Paola ha iniziato ad avere male ai denti dall'età di 18 anni. Le cure dentistiche e odontoiatriche hanno cercato di alleviarle la sofferenza fino a quando, all'età di 32 anni, per la giovane i problemi sono diventati molto seri con dolore, ripetute infezioni e l'impossibilità di intervenire in modo ordinario. Per Paola, infatti, un semplice intervento odontoiatrico richiede un'attenzione speciale. La sua bocca, a causa dell'atrofia dei muscoli masticatori, si apre solo 8 millimetri invece dei tradizionali 4 o 5 centimetri necessari al dentista. Questo ha richiesto un'anestesia generale e un'intubazione per facilitare l'operazione. La gestione della sua fragilità respiratoria è stata uno dei fattori più importanti di attenzione, durante e dopo l'intervento, che ha previsto un protocollo specifico per monitorare e supportare la sua capacità di respirare.
"Questo intervento di cura rappresenta appieno il significato di una presa in carico che pone attenzione a tutti quei dettagli della quotidianità che garantiscono la qualità di vita e la dignità della persona - afferma Alberto Fontana, presidente dei Centri clinici Nemo - Per chi vive una malattia neuromuscolare anche la cura dei denti può rappresentare un problema molto serio e l'esperienza di Paola ci insegna che possiamo fare ancora molto per la prevenzione in questo ambito. Il suo sorriso, la sua serenità ed il suo affidarsi alla competenza dei clinici e degli operatori sono la miglior risposta che ci fa dire che dobbiamo continuare ad investire impegno e risorse".
L'intervento "è stato il risultato di un lavoro minuzioso che tutta l'équipe di Nemo ha compiuto insieme a Paola e ai colleghi dell'ospedale Niguarda, per affrontare passo dopo passo ogni possibile criticità - commenta Valeria Sansone, direttore clinico-scientifico del Centro Nemo Milano - Ed è proprio questa messa a sistema delle competenze che crea valore nell'esperienza e nella conoscenza clinica della storia di una patologia neuromuscolare che deve estendersi ad un percorso di presa carico anche in termini di prevenzione odontoiatrica, a partire dai più piccoli". Sinergie di competenze, dunque, garantite dall'équipe multidisciplinare del Centro Nemo, a cui si sono unite quelle della Chirurgia maxillo facciale e dell'Anestesia e rianimazione dell'ospedale Niguarda, con un protocollo clinico che ha visto 7 giorni di preparazione e altri 10 giorni di riabilitazione post-operatoria, orientato alla ripresa di ogni aspetto funzionale di Paola.
"La storia di Paola, con una lunga sofferenza per un problema ordinario come il mal di denti, ha dimostrato la perfetta sinergia tra il Centro Nemo e le competenze chirurgiche e anestesiologiche del Niguarda, supportate proprio dall'esperienza su queste patologie del dottor Vincenzo Molene, rendendo normale un bisogno speciale - illustra Gabriele Canzi, medico chirurgo maxillo facciale dell'ospedale Niguarda - Estrarre dei denti è un'operazione semplice, ma in un paziente con supporto respiratorio e una limitata apertura della bocca questa procedura può risultare complessa. Questo limite è stato superato grazie ad una équipe di operatori che sa creare insieme percorsi specifici per ciascun paziente. Paola ha dato valore a questo lavoro di squadra, capace di mettere in campo ancora una volta competenze in modo collaborativo".
Il percorso di ricovero al Nemo di Milano è avvenuto alla vigilia della cerimonia dell'onorificenza a Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Apripista di tante battaglie per costruire cultura di inclusione, Paola - conclude la nota - anche con questo intervento rappresenta un'opportunità per creare consapevolezza nel continuare a dare risposte di cura mirate a chi vive una patologia neuromuscolare, nonostante la complessità.