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Appello di padre Zanotelli: “Negli stadi si ripeta il...
Appello di padre Zanotelli: “Negli stadi si ripeta il gesto di Lukaku per il Congo”
Il missionario comboniano dopo il gesto-simbolo della mano puntata alla tempia: "Rompiamo il silenzio"
La mano destra che simula la pistola alla tempia e quella sinistra a tapparsi la bocca. Il gesto di Lukaku che ha fatto il giro del mondo - dopo il goal del pareggio della Roma nella partita di Europa League - per denunciare ciò che sta accadendo, nel totale silenzio, nel Congo dilaniato da una guerra civile, venga ripetuto negli stadi. L’appello arriva da padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano da sempre in campo per gli ultimi, che da tempo chiede di rompere il silenzio sull’Africa. “In sessant’anni di guerre - osserva all’Adnkronos padre Zanotelli - ci sono stati dodici milioni di morti. Eppure non si parla mai del Congo dove si combatte ogni giorno. Al centro, le risorse minerarie del Paese: dai diamanti, all’oro, al cobalto”.
Zanotelli ricorda ancora che nella Repubblica Democratica del Congo, come denuncio’ un rapporto di Amnesty, migliaia di bambini sono costretti a lavorare nelle miniere di cobalto per estrarre il minerale utilizzato per fabbricare telefonini e smartphone in tutto il mondo. Uno scenario drammatico di fronte al quale il grande campione di calcio, di madre congolese, si è esposto anche sui social chiedendo ‘Free Congo. Stop the genocide’. Un gesto- simbolico per chiedere lo stop al genocidio in Congo che avevano eseguito i giocatori del Congo nella Coppa d’Africa, che per il missionario dovrebbe ora avere un seguito tra i campioni di calcio molto seguiti dal grande pubblico. Da qui l’accorato appello del missionario pacifista: Quel gesto- simbolo che racchiude l’atrocità silenziata che sta vivendo il Congo venga ripetuto dagli altri calciatori nelle partite. Rompiamo anche così il silenzio! ”.
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Udinese-Roma 1-2, gol di Cristante al fotofinish decide il...
Il match era stato sospeso domenica 14 aprile per il malore accusato dal giallorosso Evan Ndicka
La Roma ha vinto 2-1 sul campo dell'Udinese nel recupero del match della 32esima giornata, sospeso domenica 14 aprile per il malore accusato dal giallorosso Evan Ndicka. La squadre sono tornate in campo oggi per disputare l'ultima porzione della partita interrotta al 72' sul risultato di 1-1 per i gol di Pereyra e Lukaku. Nel mini-match di oggi, l'Udinese si è resa pericolosa all'81' con la conclusione di Lucca deviata da Svilar. La Roma ha risposto con il tentativo di Azmoun, neutralizzato da Okoye all'85'. Al 95', il gol: cross di Dybala, colpo di testa di Cristante e 2-1 per i giallorossi al fotofinish. La Roma sale a 58 punti, al quinto posto, a -4 dal Bologna. L'Udinese rimane a 28 punti e condivide il terz'ultimo posto con il Frosinone.
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Red Bull, Newey annuncia addio: terremoto nel team
Il genio che progetta le monoposto lascia la squadra alla fine del 2024
Adrian Newey ha deciso, lascerà la Red Bull alla fine del Mondiale 2024 di Formula 1. Il 'genio' che da 2 decenni progetta le monoposto del team dice addio alla scuderia, che grazie anche alle sue idee ha conquistato 7 titoli piloti e 6 tra i costruttori. L'addio è stato anticipato dal magazine tedesco Auto Motor und Sport.
Newey ha firmato un nuovo contratto lo scorso anno, ma a quanto pare non ritiene di poter continuare a lavorare in un ambiente condizionato dalle frizioni tra l'ala che fa capo al team principal Chris Horner e quella che fa riferimento a Helmut Marko, perno dell''anima' austriaca della scuderia. La Red Bull sta dominando il Mondiale 2024 con la monoposto RB20: Max Verstappen, campione del mondo negli ultimi 3 anni, ha vinto 4 delle 5 gare disputate quest'anno. Il fuoriclasse olandese è legato al team da un contratto valido fino al 2028 ma non è escluso che il terremoto-Newey possa condizionare anche le scelte del pilota.
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Atalanta-Fiorentina 4-1, nerazzurri in finale Coppa Italia...
Poker dei bergamaschi contro i viola nel ritorno della semifinale
L'Atalanta batte la Fiorentina per 4-1 nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, ribalta la sconfitta per 1-0 incassata all'andata e si qualifica per la finale: il 15 maggio la squadra di Gasperini affronterà la Juventus.
La partita
La Fiorentina parte col piede sull'acceleratore e impegna Carnesecchi in occasioni in avvio. Il portiere bergamasco al 5' blocca il tiro di Nico Gonzalez e al 7' è attento sul tentativo di Belotti. Al primo affondo, l'Atalanta colpisce. Un rimpallo favorisce Koopmeiners che scatta verso la porta di Terracciano e fa centro con un sinistro chirurgico: 1-0 all'8'. La Fiorentina è scossa e i nerazzurri concedono subito il bis. Koopmeiners ruba palla a centrocampo, il break porta al tiro Scamacca: destro terrificante e gol spettacolare, il Var però cancella tutto per un pestone rifilato da Koopmeiners a Beltran nell'avvio dell'azione.
La Fiorentina si assesta e avanza il baricentro. Le occasioni migliori, però, capitano ai padroni di casa. Koopmeiners, sempre lui, si gira e tira al 24': Terracciano è attento. De Ketelaere si fa vedere nel finale del primo tempo, il sinistro è impreciso per pochi centimetri.
Il secondo tempo si apre con una mazzata per la Fiorentina. Milenkovic sbaglia l'intervento, si fa scappare Scamacca e lo stende: cartellino rosso, viola in 10 dal 53'. In inferiorità numerica, la Fiorentina riesce a raddrizzare il match. Punizione di Biraghi, Martinez Quarta è libero di colpire di testa in beata solitudine: 1-1. L'Atalanta incassa il colpo e riparte alla ricerca del gol che varrebbe i supplementari. Missione compiuta al 75' con un capolavoro di Scamacca. Sponda di De Ketelaere e sforbiciata del centravanti: 2-1. Quando l'overtime sembra l'epilogo inevitabile, i padroni di casa piazzano un micidiale uno-due nel recupero. Al 94' Lookman viene servito da Scamacca sul filo del fuorigioco, sinistro incrociato e 3-1. Allo scadere, ci pensa Pasalic a far calare il sipario: 4-1, Atalanta in finale contro la Juve.