Cronaca
Neve in pianura, poi maltempo con il ciclone...
Neve in pianura, poi maltempo con il ciclone dell’Immacolata: ecco dove, previsioni meteo
La perturbazione abbandonerà rapidamente l'Italia già nel corso del weekend 9-10 dicembre
Due vortici ciclonici interesseranno l'Italia i prossimi sette giorni. Secondo le previsioni meteo di oggi 4 dicembre 2023, il primo porterà un po' di neve in pianura mentre il secondo, atteso per venerdì 8 dicembre giorno dell’Immacolata, provocherà una forte fase di maltempo su alcune regioni.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ha pochi dubbi sull’evoluzione del tempo per i prossimi giorni. I principali centri di calcolo sono concordi e così la previsione potrebbe avere buone probabilità di realizzazione. Tra lunedì e martedì un ciclone attivo tra le Isole Britanniche e la Francia invierà una perturbazione sull’Italia che scorrerà, quanto meno al Nord, su un cuscino di aria gelida entrata in Italia nella giornata di domenica. Queste saranno le condizioni ideali per vedere la neve fino in pianura. Nel corso del pomeriggio su Piemonte e Lombardia sono attese nevicate fino a quote pianeggianti e anche se gli accumuli non saranno importanti la neve potrebbe causare delle problematiche alla circolazione stradale. Neve prevista fino alle prime ore di martedì con possibili accumuli di qualche centimetro a Torino, Bergamo, Alessandria, Asti, Cuneo, sul resto del Piemonte pianeggiante e inoltre anche sull’Emilia come a Piacenza, Parma, Reggio, meno probabile ma pur sempre possibile, magari mista a pioggia anche a Bologna. In montagna le nevicate, fino in valle, risulteranno perlopiù modeste.
La perturbazione nel corso di martedì abbandonerà lentamente il Nord per concentrarsi sul Centro-Sud tirrenico con rovesci diffusi su Toscana, Umbria, Lazio e Campania. Sugli Appennini la neve scenderà sopra i 1200-1300 metri.
Successivamente ci sarà un breve respiro anticiclonico e così le giornate di mercoledì e giovedì risulteranno prevalentemente soleggiate salvo locali piogge sul basso Tirreno, ma già da giovedì sera si avvicinerà all’Italia un nuovo ciclone. Venerdì 8 dicembre infatti, giorno dell’Immacolata, il vortice piomberà sull’Italia e si posizionerà sul Mar Ligure e successivamente si sposterà sulla Sardegna. In questo contesto il tempo subirà un rapido, ma forte peggioramento dapprima al Nordovest e poi sui settori occidentali italiani, soprattutto in Sardegna e Sicilia. Le precipitazioni potrebbero risultare molto abbondanti con rischi idrogeologici. La neve cadrà inizialmente anche in pianura sul Piemonte. La perturbazione collegata al ciclone abbandonerà rapidamente l’Italia già nel corso del weekend 9-10 dicembre.
NEL DETTAGLIO
Lunedì 4. Al nord: dal pomeriggio neve in pianura a ovest. Al centro: peggiora in serata sull’alta Toscana. Al sud: cielo irregolarmente nuvoloso.
Martedì 5. Al nord: instabile al mattino con residue nevicate, migliora nel pomeriggio. Al centro: rovesci su Toscana, Umbria e Lazio, meno diffusi altrove. Al sud: peggiora in Campania, poi Sicilia, quindi Gargano e Salento.
Mercoledì 6. Al nord: bel tempo, ventoso. Al centro: soleggiato e ventoso. Al sud: qualche rovescio sul basso Tirreno.
Tendenza: dopo un giovedì stabile, da venerdì nuovo peggioramento.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.