Cultura
Cultura, Pollice (Aiam): “Taglio del 65% delle...
Cultura, Pollice (Aiam): “Taglio del 65% delle risorse alle Scuole Civiche di Milano è inaccettabile”
“Il taglio delle risorse destinate dal Comune rappresenta una scelta grave"
“Il taglio delle risorse destinate dal Comune di Milano alle Scuole Civiche rappresenta una scelta grave, contraria alla tradizione di una città che ha avuto sempre grandissima attenzione verso la cultura, la formazione artistica e la produzione culturale. Un taglio in tre anni del 65% dei fondi alle 4 scuole civiche segna un processo quasi irreversibile di annullamento di istituzioni distintive di Milano città risorta dalle macerie della guerra con la priorità assegnata alla cultura e alle sue attività artistiche”. Così in una nota il presidente di Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali), Francescantonio Pollice.
“Lascia inoltre stupiti - aggiunge Pollice - che il Comune di Milano manifesti disattenzione verso prestigiose istituzioni culturali e, in particolare, musicali della città che per la loro storia e la qualità delle programmazioni rappresentano alcune fra le migliori associazioni della concertistica italiana. Emblematico il caso della Società del Quartetto di Milano, la cui attività ha segnato la storia della diffusione della cultura musicale nel nostro Paese che, nel corso degli ultimi anni, ha subito costanti riduzioni, e che nel 2023 sono state addirittura del 50% rispetto all’anno precedente. Non è degno di Milano che il contributo verso istituzioni musicali importanti, come ad esempio la citata Società del Quartetto, la Società dei Concerti ed altri, sia di qualche decina di migliaia di euro, al livello di altri enti delle provincie italiane, che non hanno le tradizioni e le presenze culturali di Milano. Queste scelte del Comune di Milano non comprendono appieno che la formazione e la diffusione di una cultura musicale e culturale sono anche il segno di un valore sociale più diffuso che coinvolge diversi strati sociali e diverse generazioni. Anche le bande musicali sono parte essenziale di una cultura diffusa".
"Accanto alle grandi istituzioni, ovviamente destinatarie di ingenti risorse pubbliche e private, deve esistere un tessuto di organizzazioni culturali e musicali che contribuiscono alla vitalità della città e che non può essere ulteriormente indebolito. Non esistono le cattedrali della cultura se non esiste una platea di fedeli cresciuta in un paesaggio ampio e articolato, diffuso nel territorio, di istituzioni: una cultura di élite è il contrario di quello che richiede una città moderna e che è previsto dalla nostra Costituzione. Auspico pertanto che il Sindaco di Milano porga una rinnovata attenzione alla formazione e alla distribuzione culturale e musicale, individuando soluzioni adeguate per sostenere la cultura diffusa e il prestigio della città”, conclude Pollice.
Attualità
Claudia Conte di nuovo in libreria con un nuovo libro: La...
Ad annunciarlo la stessa conduttrice e opinionista tv, volto noto di Rai, Canale 5 e La7 nonché attivista per i diritti umani in un post sul suo seguitissimo canale Instagram (claudiaconte.it 318.000 follower).
“Vi presento LA VOCE DI ISIDE, la mia nuova creatura letteraria. Uno strumento per confrontarmi con le nuove generazioni sulle questioni sociali più pressanti e attuali: il disagio giovanile, la violenza, le disuguaglianze di genere, il rapporto genitori e figli e la bellezza del volontariato.”
Queste le parole che accompagnano la foto di Claudia con il libro tra le mani. Una copertina accattivante e simbolica che fa venire il desiderio di leggere il libro e la prefazione scritta da Maurizio De Giovanni (scrittore napoletano che ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi).
Dopo “La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi”, storia dedicata a Falcone e Borsellino e tutte le vittime di mafia, il quarto libro di Claudia Conte e’ dedicato e rivolto ai giovani e affronta temi di attualità che mettono in evidenza la sua attività a tutela dei diritti umani e delle donne.
Chi è la protagonista? E’ un romanzo autobiografico? La protagonista è Iside, una diciottenne che attraverso il volontariato presso casa-famiglie mamma-bambino, cura il proprio disagio esistenziale. Ricordiamo che Claudia conduce su Rai Isoradio “Cambiare si può. Storie di successo al femminile” ed è molto attiva nel campo della legalità. Figlia di poliziotto, non fa mancare mai il suo sostegno alla Polizia e alle forze dell’ordine.
Claudia Conte, come rivela la rivista americana Forbes, si conferma “tra le più giovani e visionarie rappresentanti del panorama culturale italiano”.
E’ possibile acquistare il libro qui
https://www.mondadoristore.it/La-voce-di-Iside-Claudia-Conte/eai979128084454/
Cultura
“Agdam delenda est”, in 150 foto di Fabrizio...
Presentato al Palazzo dell'Informazione Adnkronos il volume del direttore creativo di Artcloud Network International
"Agdam delenda est. Immagini dal Karabakh" è il titolo del libro fotografico di Fabrizio Conti che raccoglie oltre 150 scatti attraverso i quali l'autore racconta per immagini la lontana e martoriata regione del Caucaso meridionale. Una terra sconosciuta, situata nel territorio dell’Azerbaijan ai confini con l’Armenia, da sempre contesa e teatro di un lunghissimo conflitto tra i due stati. Il libro è stato presentato oggi a Roma, al Palazzo dell’Informazione AdnKronos.
Nel 2021 Fabrizio Conti, direttore creativo di Artcloud Network International, azienda italiana che opera nel settore dei Beni culturali, viene invitato dal Governo Azero a partecipare all’imponente opera di ricostruzione della regione del Karabakh, avviata appena dopo la fine del trentennale conflitto con l’Armenia. A Conti viene chiesto di concepire musei di ultimissima generazione, densi di tecnologia, per salvaguardare la memoria - e virtualmente ricostruire- ciò che era, un tempo, il Karabakh. "Agdam delenda est" - titolo che rimanda inequivocabilmente alla leggendaria e proverbiale frase 'Carthago delenda est' - raffigura e testimonia l’insensatezza dei popoli in guerra che per affermare la propria superiorità mirano ad annientare il nemico, cancellandone l’identità, la cultura, la storia. Una strategia di guerra - ancora oggi utilizzata – che trae origini dai tempi del dominio romano, quando Catone, con sole tre parole esplicitò lo scopo degli eserciti romani: cancellare definitivamente Cartagine affinché non potesse essere più abitata.
"Agdam delenda est" è un viaggio per immagini nell’anima del Karabakh. Un viaggio nel silenzio di un luogo fantasma fra le trincee abbandonate e i resti di ciò che un tempo fu un luogo abitato. Un viaggio nei ricordi della gente, alla ricerca di un passato che non c’è più. "E’ il mio viaggio, fra coprifuochi e ricoveri di fortuna, in un luogo surreale dove i cellulari funzionano a singhiozzo, l'acqua è gelida e a tavola si beve solo vodka", racconta Conti. "Agdam delenda est" - aggiunge l’autore - è la mia esperienza personale, in una terra che non conoscevo, che mi ha travolto, appassionato e arricchito. Senza questi scatti - sottolinea - non avrei potuto raccontare le emozioni provate, attraversando questo luogo, di cui è rimasto poco, ma in cui ancora ad ogni passo si respira il suo passato e una potente voglia di rinascita dimenticare. Ho voluto fermare il mio sguardo attraverso le immagini - conclude - per fissare la memoria di un luogo, di un conflitto dimenticato ma terribile e insensato come tutte le guerre".
Cultura
Musa tv n. 17 del 24 aprile 2024
Il regista e scrittore Antonio Centomani parla all’Adnkronos di ‘Il Mercante di Seta Nera’ Oscio ‘Il Santone’ torna in tv per la seconda stagione, e stavolta è una donna La fiction basata sul personaggio di Federico Palmaroli da venerdì 19 aprile su Raiplay