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Metà dei nuovi assunti per rafforzare organici di piccoli Comuni lavorerà al Sud

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Sono 1.036 le assunzioni finanziate dal dpcm pubblicato il 20 febbraio scorso sulla Gazzetta Ufficiale al fine di supportare le amministrazioni comunali al di sotto dei 5.000 abitanti nell’attuazione dei progetti Pnrr di cui sono titolari. Come evidenziato da una elaborazione di Centro Studi Enti Locali (Csel), per Adnkronos, basata sui dati diffusi in allegato al decreto, gran parte dei 760 comuni destinatari delle risorse appena ripartite (402) sono localizzati nelle regioni del Sud Italia, 200 sono amministrazioni del Nord del Paese e i restanti 158 sono enti delle regioni del Centro. Alle regioni settentrionali è andato complessivamente il 23% delle risorse stanziate per il 2023 (oltre 4,2 milioni), alle 4 regioni del Centro sono stati assegnati oltre 4,3 milioni (24% del totale) mentre nel Mezzogiorno e nelle Isole sono confluiti 9,8 milioni, pari al 53% delle somme totali.

“Con queste risorse, che ammontano a 48,6 milioni per il quinquennio 2022-2026 e a poco meno di 18,5 milioni per il 2023, i Comuni interessati dalla misura potranno coprire i costi derivanti dall’assunzione di uno o più dipendenti a tempo determinato che andranno a dare man forte ai loro esigui organici da qui alla fine del 2026. Questo, infatti, l’arco temporale entro il quale gli enti attuatori dovranno avviare le gare per gli investimenti finanziati dal Piano, realizzare i lavori e rendicontare spese e risultati conseguiti attraverso quelle misure”, osserva Csel.

Guardando alle singole regioni, quella in cui, per effetto dell’attuazione di questa norma, saranno incamerate più risorse umane è la Calabria: 91 gli enti coinvolti e 148 le nuove assunzioni, per le quali sono stati stanziati, per il solo 2023, 2.478.799 euro (pari al 13% del totale). Seguono la Campania, con 83 Comuni che hanno avuto risorse per assumere complessivamente 126 persone (2.035.823 euro), e l’Abruzzo, che ha ottenuto 2.328.354 euro per 123 nuovi dipendenti, da impiegare in 92 enti.

Il Piemonte è la regione che ha il numero maggiore di enti coinvolti (104) e si è aggiudicato 1.915.908 euro per coprire i costi di 108 nuovi dipendenti. Ai 75 enti marchigiani presenti nell’elenco sono invece stati assegnati 2.124.327 per 92 impiegati. Ai 46 Comuni laziali andranno quest’anno 1.084.015 euro per 77 nuove risorse umane.

E, ancora, in Sicilia, i 49 nuovi assunti dei 27 Comuni coinvolti sono coperti per quest’anno con un budget da 908.064 euro. Per i 41 Comuni lombardi destinatari delle risorse, sono stati stanziati 828.204 euro che serviranno a coprire i costi di 45 nuove unità di personale; in Molise 32 Comuni si spartiranno 613.882 euro per 41 nuovi addetti, in Liguria 28 enti avranno 478.101 per 34 persone, in Sardegna 26 amministrazioni si divideranno 544.168 euro per 33 persone. Anche in Umbria le nuove assunzioni finanziate da questo fondo sono 33 (su 21 Comuni) ma costeranno 714.930 euro. In Basilicata le 31 persone aggiuntive in 17 Comuni costeranno, sempre nel 2023, 584.560 euro e in Veneto i 25 nuovi dipendenti comunali, divisi tra 24 comuni, costeranno 563.493 euro.

Ai 18 enti pugliesi coinvolti andranno 341.528 euro per 18 nuovi addetti, ai 16 enti toscani in elenco saranno assegnati 429.283 euro per 20 nuovi dipendenti e ai 14 Comuni dell’Emilia Romagna coinvolti andranno 359.786 euro per 14 nuovi impiegati. Chiudono il cerchio il Trentino Alto Adige (71.000 euro per 2 Comuni) e il Friuli Venezia Giulia (63.460 euro per 2 Comuni) dove le assunzioni saranno rispettivamente 3 e 2.

A cosa sono dovuti i disallineamenti tra costi del personale e numero di nuove assunzioni che si riscontrano comparando i dati delle varie regioni? Semplicemente al fatto – precisa Csel – che non tutti i nuovi impiegati avranno lo stesso profilo professionale.

Le risorse oggetto di analisi finanziano l’assunzione di personale di categoria B3, C o D, tutti profili tecnico-amministrativi non apicali ma che hanno un grado di specializzazione diverso e quindi retribuzioni diverse. Stando al contratto collettivo nazionale del comparto funzioni locali attualmente in vigore, gli oneri da sostenere per assumente un dipendente di categoria B3 (quella più bassa delle tre) sono pari a 33mila euro contro i 35.500 euro previsti per la categoria C e i 38.000 euro per l’assunzione di un dipendente in categoria D.

Va da sé, quindi, che non necessariamente a un numero uguali di nuove assunzioni (come nel caso di Sardegna e Umbria) corrispondano pari spese – spiega Csel – ma occorre andare a vedere che tipo di profilo è stato richiesto dagli enti. Complessivamente, il grosso delle nuove assunzioni (508 su 1.026) ricadrà nella categoria D, che è l’unica delle tre per accedere alla quale è, ad esempio, necessario essere in possesso di una laurea. Tra i restanti 518 profili che saranno assunti in forza di questo decreto, 496 rientrano nella categoria C e 22 in quella B3.

Il decreto appena pubblicato – ricorda Csel – è attuativo del decreto 152 del 2021, ‘targato’ governo Draghi. L’istituzione del fondo, che conta su una dotazione finanziaria pari a 30 milioni annui, non era una misura isolata. Nell’ottica di rafforzare la capacità amministrativa dei Comuni, l’Esecutivo precedente si è mosso su più fronti: sul finire del 2021, da un lato, furono stanziati 67 milioni per assunzioni di professionisti ed esperti da destinare a Comuni nel Mezzogiorno; dall’altro, furono creati nuovi spazi assunzionali per contratti a tempo determinato, superando il vincolo della non superabilità della spesa sostenuta nel 2009.

Per accedere alle risorse per le assunzioni Pnrr nei piccoli Comuni c’erano vincoli particolari, non solo di natura demografica. Tra i requisiti essenziali, c’era, infatti, oltre al fatto di avere una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti alla data del 1° gennaio 2022 e di essere soggetto attuatore di uno o più progetti finanziati dal Pnrr il cui Cup di riferimento fosse definitivo e attivo, il fatto di non disporre nel proprio bilancio delle risorse finanziarie necessarie per sostenere il costo per l’assunzione a tempo determinato delle professionalità strettamente necessarie all’attuazione del progetto, o dei progetti, finanziati dal Pnrr di cui si è attuatori, come formalmente asseverato dal proprio organo di revisione.

La volontà era, dunque, quella di supportare gli enti più fragili, non solo in termini di risorse umane ma anche dal punto di vista finanziario, conclude Csel.

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Economia

Bper stanzia plafond da 150 mln per la surroga dei mutui casa

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Si intensificano gli interventi di Bper Banca a supporto dell’economia reale per fare fronte alle difficoltà generate dall'attuale contesto economico

Bper stanzia plafond da 150 mln per la surroga dei mutui casa

Si intensificano gli interventi di Bper Banca a supporto dell’economia reale per fare fronte alle difficoltà generate dall’attuale contesto economico, caratterizzato in particolare da un lungo periodo di crescita dei tassi d’interesse. L’Istituto comunica infatti di avere stanziato un plafond di 150 milioni di euro dedicato alle famiglie che desiderano effettuare la surroga o la sostituzione del loro mutuo, “a testimonianza di un impegno sempre più concreto rivolto al mercato anche in termini di sostenibilità ambientale e di efficientamento energetico”.

Nello dettaglio, dal 26 settembre al 22 dicembre 2023 (salvo esaurimento del plafond) la Banca consentirà ai proprietari di un immobile in classe energetica A o B di trasferire in Bper il proprio mutuo, approfittando di un tasso fisso del 3,39% con durata 25 anni, senza costi aggiuntivi, o in alternativa, applicando lo stesso tasso e la stessa durata, di sostituire il proprio mutuo esistente con la possibilità di richiedere ulteriore liquidità aggiuntiva a determinate condizioni.

“Alla luce delle incertezze legate all’attuale contesto economico, con questa iniziativa vogliamo rispondere alle crescenti esigenze dei consumatori e alla volontà di destinare loro soluzioni finanziarie innovative e sempre più vantaggiose”, sottolinea il chief retail & commercial banking officer di Bper Banca, Stefano Vittorio Kuhn. Questo plafond “è infatti ideato per offrire alle famiglie opportunità migliori in termini di condizioni di finanziamento, tassi di interesse competitivi e un processo semplificato”, aggiunge, concludendo che “questa è solo una delle numerose iniziative messe in campo da Bper, che resta impegnata nel fornire servizi di qualità e soluzioni su misura per le esigenze della clientela e per promuovere la sostenibilità ambientale”.

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Prato, spari in sala biliardo di Mezzana: due morti

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Si tratta di due cittadini cinesi. Fra le ipotesi investigative, oltre al duplice omicidio, c'è anche quella dell'omicidio-suicidio

Due uomini, cittadini cinesi, di cui non è stata ancora accertata l’identità, sono stati trovati morti con ferite da arma da fuoco alla testa nella tarda serata di ieri all’interno di una sala biliardo di Mezzana, in provincia di Prato. Altri tre cittadini cinesi sono, inoltre, stati trasportati in ospedale perché, in preda al panico, si sono lanciati dalla finestra del locale dove è avvenuta la sparatoria.

L’episodio è successo intorno alle 23. Sul posto sono intervenuti polizia, medico legale e il pubblico ministero di turno della Procura di Prato. Fra le ipotesi investigative, oltre al duplice omicidio, c’è anche quella dell’omicidio-suicidio.

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Economia

Baci Perugina presenta ‘Baci Caffè’, celebra due tra i gusti più amati

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Il cioccolatino mito, nato dall’intuizione dell’imprenditrice Luisa Spagnoli, si presenta in una nuova versione destinata a restare nel tempo

Baci Perugina presenta 'Baci Caffè', celebra due tra i gusti più amati

Il cioccolatino mito, nato dall’intuizione dell’imprenditrice Luisa Spagnoli, si presenta in una nuova versione destinata a restare nel tempo. È Baci Caffè, dove il gusto dell’iconica pralina sposa un’altra pietra miliare della tradizione del nostro Paese: il caffè. L’idea di questa nuovissima creazione nasce proprio nel territorio d’origine dei Baci, a Perugia nello stabilimento di San Sisto, e nella Scuola del Cioccolato Perugina, vero e proprio laboratorio creativo in cui si continua a fare sperimentazione e innovazione grazie alla sapienza dei maestri cioccolatieri.

“L’intenso aroma del caffè si lega al morbido gusto del cioccolato, creando un delicato equilibrio al palato. La sensazione vellutata del cioccolato si combina infatti perfettamente con la vivacità e l’intensità del caffè, dando vita ad una combinazione di contrasti unica e ad un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Un connubio destinato al successo, grazie anche all’amore che l’Italia nutre per il rito legato al consumo di questa bevanda: secondo diversi studi, infatti, l’80% della popolazione dai 18 anni in su consuma abitualmente il caffè. Ma non solo, un’altra ritualità a cui gli italiani non sanno rinunciare è il cioccolato”, spiega una nota dell’azienda.

“Baci Perugina, da sempre attento alle esigenze in evoluzione dei propri consumatori, va dunque incontro ai loro desideri con una nuova ricetta in grado di unire due classici della tradizione italiana e sprigionare intense sensazioni al palato: una copertura di cioccolato fondente Luisa al gusto di caffè avvolge il morbido cuore al gianduia con granella di nocciole ed estratto di caffè, coronato dall’inconfondibile nocciola intera, selezionata e tostata con cura”, prosegue.

“Anche l’incarto in alluminio che abbraccia ogni singolo cioccolatino richiama i colori dell’amata bevanda, e viene impreziosito da luminose stelle dorate. Nella creazione di questa nuova ricetta, sapore e originalità si legano al saper fare italiano e al rispetto delle tradizioni in un’inedita esperienza di piacere. Baci Caffè si aggiungono alle proposte Classico, Latte e Fondente 70%”, spiega l nota.

“Questa nuova proposta non coinvolge soltanto il gusto, ma anche il design: con l’ultima variante viene introdotta anche una grafica rinnovata e contemporanea che mantiene però intatta l’anima di Baci. Baci Perugina, infatti, sta mettendo in atto una nuova immagine di marca su tutte le confezioni, e la variante al caffè è proprio la prima che per l’occasione sfoggia questo nuovo abito. Una veste più premium che esalta il gusto unico di Baci e rimanda alla sua lunga storia e al tocco artigianale che sta dietro ogni pralina”, prosegue.

“Baci Perugina Caffè è disponibile nel formato Bijou, da 200 grammi al prezzo consigliato al pubblico di 6,49 euro, e Baci Tubo da 37,5 grammi al prezzo consigliato al pubblico di 2,29 euro”, conclude.

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Cronaca

Terremoto oggi Napoli, scossa magnitudo 3.2 ai Campi Flegrei

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Paura prima dell'alba, gente in strada ma nessun danno

Scossa di terremoto oggi, martedì 26 settembre, a Napoli nell’area dei Campi Flegrei. Tanta paura e gente in strada sin dalle 5.06, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ma non sono stati segnalati danni. Lo sciame sismico ha registrato l’evento maggiore registrato alle 9.10 di magnitudo 3.2. In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, si legge in una nota, si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile.

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Politica

Giorgio Napolitano, i funerali alla Camera – Diretta

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Tra i presenti in Aula Meloni, Mattarella, Macron e Steinmeier. Banchi del governo al completo

Feretro Napolitano a Montecitorio - (Adnkronos)

Ultimo saluto in forma laica e funerale di Stato per il presidente emerito Giorgio Napolitano, morto venerdì scorso a 98 anni, oggi martedì 26 settembre a Montecitorio. Le esequie vengono trasmesse in diretta televisiva su Rai 1 e un maxi schermo è stato allestito davanti al Colonna Palace Hotel in piazza Montecitorio.

Il feretro di Napolitano è arrivato Piazza Montecitorio poco dopo le 11.30. A rendergli gli onori militari, sulle note dell’Inno di Mameli, uno schieramento Interforze, poi all’interno del palazzo un reparto di Corazzieri. Successivamente il feretro, accolto in Transatlantico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalle altre autorità istituzionali italiane e straniere e accompagnato dai familiari, è stato condotto nella Sala dei ministri, per ricevere l’omaggio dei rappresentanti degli Stati esteri.

I banchi del governo sono al completo. Alla spicciolata, i ministri hanno preso posto tra gli scranni. Il primo è stato Matteo Salvini, poi l’altro vice premier Antonio Tajani e via via i colleghi Guido Crosetto, Francesco Lollobrigida, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio, Adolfo Urso, Gilberto Pichetto-Fratin, Lucà Ciriani, Anna Maria Bernini, Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti e tutti gli altri. La premier Giorgia Meloni, intanto, è a Montecitorio.

La coda di esponenti politici e ministri per entrare alla Camera per la celebrazione è iniziata alle 10. Fra i primi ad arrivare, Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Beppe Sala, i ministri Giorgetti, Piantedosi, Bernini.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta a Montecitorio intorno alle 10.45. Pochi minuti dopo è arrivato Mattarella.

Presenti alla cerimonia anche il capo dello Stato francese Emmanuel Macron, arrivato a Montecitorio, intorno alle 11.20, e il presidente della Repubblica di Germania Frank Walter Steinmeier (che siedono in poltrone disposte a semicerchio al centro dell’Aula).

Quella di oggi è una prima volta per un funerale nell’Aula di Montecitorio, mentre non è la prima volta che si svolgono esequie di Stato laiche di rappresentanti delle istituzioni. Prima di Napolitano a scegliere il rito laico furono gli ex presidenti della Camera Nilde Iotti e Pietro Ingrao, i cui funerali furono celebrati all’aperto, in Piazza Montecitorio. Per Iotti il 5 dicembre del 1999 tra chi prese la parola ci fu lo stesso Giorgio Napolitano.

Il cerimoniale per i funerali di Stato ha un protocollo molto rigido. L’ufficialità della cerimonia funebre – come si legge sul sito del governo – prevede: il feretro contornato da sei carabinieri in alta uniforme, o appartenenti allo stesso Corpo dello scomparso; onori militari al feretro all’ingresso del luogo della cerimonia e all’uscita; la presenza di un rappresentante del governo; un’orazione commemorativa ufficiale; altri adempimenti eventualmente disposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La formula del funerale laico non prevede invece una particolare procedura, ma viene concordata con le persone vicine allo scomparso. Al momento sembra assodato che prenderanno per primi la parola, per circa tre minuti, i presidenti dei due rami del Parlamento, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, seduti sugli scranni della presidenza, come capita nelle sedute comuni di Camera e Senato. A seguire interventi leggermente più lunghi per gli altri oratori scelti dalla famiglia di Napolitano: Anna Finocchiaro, Gianni Letta, Giuliano Amato (che chiude) Paolo Gentiloni e il cardinale, e biblista, Gianfranco Ravasi. A intervenire anche il figlio di Napolitano Giulio e la venticinquenne nipote Sofia, figlia di Giovanni, l’altro figlio dello scomparso.

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Esteri

Migranti, raid in Germania: arrestati trafficanti esseri umani

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Operazione in Bassa Sassonia, NordReno Westfalia, Assia, città-stato di Brema e Baviera

Blitz contro il traffico di migranti in Germania oggi, 26 settembre 2023. La polizia tedesca ha arrestato cinque trafficanti di esseri umani, sospettati di aver introdotto clandestinamente in Germania un centinaio di cittadini siriani. I raid sono scattati in cinque diversi Land, Bassa Sassonia, NordReno Westfalia, Assia, città-stato di Brema e Baviera. I cinque trafficanti sono cittadini siriani: ai loro connazionali hanno chiesto tra i tremila ed i settemila Euro per garantire l’ingresso clandestino nel paese.

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Cronaca

Sciopero trasporti 29 settembre, nuovo stop mezzi di 24 ore: orari a Roma, Milano, Torino

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Trasporti fermi il prossimo venerdì, le informazioni e le fasce garantite nelle tre città

Sciopero nazionale dei trasporti il prossimo venerdì 29 settembre - Fotogramma /Ipa

Sciopero nazionale dei trasporti venerdì 29 settembre 2023, con possibili disagi per gli utenti a Roma, Milano, Torino e in diverse città a causa dello stop di 24 ore di bus e metro e del personale delle società che gestiscono i trasporti. Garantite in ogni caso le fasce orarie di legge. Ecco in dettaglio tutte le informazioni necessarie.

A Roma l’agitazione potrebbe interessare la rete Atac e i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Durante lo sciopero, quindi, il servizio sarà garantito esclusivamente durante le fasce di legge. Nel territorio di Roma Capitale, lo sciopero riguarda non solo l’intera rete Atac e l’intera rete RomaTpl: sulla rete Atac lo sciopero riguarda infatti anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento.

Per la notte tra il 28 e il 29 settembre, NON GARANTITO il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per “n”). GARANTITO invece il servizio delle linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980

Per la giornata del 29 settembre, GARANTITE le corse sull’intera rete da inizio servizio diurno alle ore 8.30 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. NON GARANTITO invece il servizio sull’intera rete dalle ore 8.31 alle ore 16.59 e dalle ore 20.01 al termine del servizio diurno, NON GARANTITE le corse metro A-B-C previste dopo le ore 24. NON GARANTITE quindi le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980.

Per la notte tra il 29 e il 30 settembre, GARANTITO il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per “n”). NON GARANTITE invece dopo le ore 24 il servizio metro A-B-C, le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24; le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980

Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. Durante lo sciopero non garantito il servizio delle biglietterie; i parcheggi di interscambio restano aperti.

Per quanto riguarda le Linee ATM, a Milano, lo sciopero potrebbe avere conseguenze sulle linee dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18, fino a termine servizio. Per quanto riguarda quindi la Funicolare Como-Brunate, l’agitazione potrebbe avere conseguenze sul servizio dalle le 8:30 alle 16:30 e dopo le 19:30.

A Torino servizio di trasporto pubblico garantito nelle seguenti fasce orarie:

Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00. Servizio EXTRAURBANO, Servizio BUS SOSTITUTIVO FERROVIA sfmA – Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres, da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.

Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00. Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito. Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

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Cronaca

South working, in Sicilia creati 80 posti lavoro

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South working, in Sicilia creati 80 posti lavoro

“Il nostro obiettivo era quello di far tornare qui al Sud dei giovani ‘cervelli’ ed impiegarne altri che già erano qui, facendoli lavorare in modo stabile e permanente a Trapani in multinazionali innovative e in settori ancora poco sviluppati nel Meridione come quello del Business Intelligence, della CyberSecurity o del Mobile Development. Così, in poco tempo, grazie a un percorso virtuoso, siamo riusciti a far tornare 24 siciliani e ad assumere complessivamente 80 persone in Sicilia in soli due anni”. A dirlo tre giovani imprenditori Sergio Parisi, Giuseppe Rizzo e Gianfranco Incandela durante l’evento ‘Vento del Sud’ a Trapani organizzato da ‘Beehive’, la loro azienda sociale che, grazie al south working (lavoro da remoto per aziende fisicamente collocate nell’Italia del Nord o del Centro), hanno creato molti posti di lavoro per giovani al Sud in grandi aziende, che hanno scelto di assumere, lasciando come sede di lavoro un coworking in Sicilia. “Ogni giorno – proseguono – intercettiamo società di tutt’Italia fungendo da catalizzatore per attirarle in Sicilia, in modo che poi vengano assunti e formati i ragazzi del luogo. Colmando così il gap tra domanda e offerta di lavoro, che qui al Sud è ancora ampio rispetto ad altre regioni”.

“Attenzione – spiegano ancora i tre giovani – nel nostro caso non si tratta di smart working in quanto le aziende aprono una loro sede operativa all’interno del nostro coworking e per i neo assunti il posto di lavoro è ufficialmente quello di Trapani. Rendiamo dunque così la nostra terra un territorio fertile e attraente per le aziende del Centro Nord. Importante è stato inizialmente il ruolo dell’associazione South Working Lavorare dal Sud nata a marzo 2020 con l’obiettivo di colmare il divario economico, sociale e territoriale tra Nord e Meridione, tra aree industrializzate e marginalizzate del Paese, attraverso un processo di riattivazione dei territori tradizionalmente periferici. L’associazione è stata tra i primi a fare un importante lavoro di policy e advocacy e poi noi dal 2021 abbiamo offerto un “modello concreto che permettesse alle aziende di alimentare il South Working”. Lavorare in maniera agile dal Sud e dalle aree marginalizzate del Paese produce anche effetti positivi per tutte le parti coinvolte: aumenta la produttività di lavoratori e aziende, permette una più alta qualità della vita percepita e costituisce un’occasione di rilancio per questi territori. Il modello sperimentato qui nei primi due anni ha portato risultati estremamente positivi e le domanda da parte delle aziende è in forte crescita. Pertanto nel 2023 abbiamo aperto una seconda sede gestendo così ora circa 1000 mq di spazi condivisi”. “L’idea – concludono i tre giovani imprenditori – si è sviluppata dopo che abbiamo preso parte alla ricerca e alla pubblicazione scientifica del prof. Luca Solari ordinario di organizzazione aziendale presso la Statale di Milano sui “Nuovi modi di lavorare” portata avanti con 32 aziende nazionali e multinazionali. La sperimentazione ha evidenziato come il benessere dei collaboratori e la produttività degli stessi sia notevolmente superiore se questi lavorano a km zero in “Palestre Relazionali” come Beehive. Difatti, il turnover dei dipendenti delle aziende presenti è drasticamente diminuito grazie al benessere percepito e alla presenza della figura del Community Manager che “cura” l’aspetto relazionale delle persone in azienda. In poco tempo, abbiamo facilitato l’apertura a Trapani di 10 importanti aziende Italiane e creato le condizioni per il ritorno in Sicilia di molti siciliani. Svolgiamo inoltre, un importante ruolo di supporto all’autoimprenditorialità, sostenendo economicamente o con servizi startup giovani imprenditori locali”.

All’evento “Vento del Sud“, hanno partecipato tra gli altri Sergio Parisi co-Founder e Presidente Beehive SCS che è intervento su “Un nuovo modello per un South Working stabile”; Giorgio Scarpelli CTO e Senior vice President Ntt Data che ha discusso de “La partecipazione attiva agli ecosistemi territoriali del Sud Italia come chiave strategica di sviluppo”; Pietro Papoff e Valeria Bonilauri rispettivamente direttore generale e responsabile Innovazione e Sviluppo del Consorzio Elis che hanno parlato di “New Ways of working – Lo Studio di Smart Alliance”; il presidente Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani Pietro Basiricò con un discorso sui “Legami di Comunità”; il vescovo Pietro Maria Fragnelli del Centro Coralli Diocesi di Trapani, con un intervento su “Centro per l’innovazione Sociale e la transizione digitale e sostenibile”, Pietro Biscu Direttore Generale Innovazione Digitale SRL che ha illustrato la propria idea spiegando proprio “Perché abbiamo scelto Trapani”.

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Sport

Napoli: niente multa per Osimhen, arrivate le scuse

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Diverbio del nigeriano con mister Garcia a Bologna, il "caso" ora è rientrato

Napoli: niente multa per Osimhen, arrivate le scuse

Che sia reale o meno il nervosismo nello spogliatoio del Napoli, è chiaro che durante il match domenica contro il Bologna di Thiago Motta sia andato in scena un alterco tra Victor Osimhen e l’allenatore dei partenopei Rudi Garcia.

Sotto le lenti di decine di telecamere, l’attaccante nigeriano si è scagliato verbalmente contro l’allenatore dopo la sostituzione non gradita nel finale di gara al Dall’Ara.

Nella giornata di lunedì c’è stato un vero e proprio confronto tra il giocatore e l’attaccante. Osimhen, apparso molto nervoso a Bologna, ha rivolto le scuse all’allenatore dinanzi a tutto il resto del gruppo squadra. Caso rientrato in società e nessuna multa per il giocatore nigeriano.

Fantacalcio.it per Adnkronos

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Esteri

Ucraina, droni contro Odessa. Missili su città Zelensky

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Russia: "Respinti 4 attacchi con droni su regione Kursk". Gb: Flotta Mar Nero indebolita dopo attacchi ma ancora offensiva

Guerra Ucraina Russia, macerie dopo bombardamento - (Afp)


Nuovo attacco contro la città di origine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Kryvyi Rih. A darne notizia è stato su Telegram il capo dell’amministrazione militare della città, Oleksandr Vilkul. Queste le ultime news sulla guerra Ucraina Russia di oggi martedì 26 settembre 2023. “Il nemico continua con le sue vili tattiche terrorizzanti contro le città pacifiche. Alle prime ore di oggi gli occupanti hanno attaccato Kryvyi Rih con un missile. Hanno colpito la sede di una delle imprese locali”. Non si registrano vittime o feriti.

Due feriti e danni alle infrastrutture portuali di Izmail, a Odessa. E’ il bilancio di un attacco con droni durato due ore e sferrato contro la città ucraina. “Per due ore i terroristi russi hanno attaccato la regione di Odessa con droni”, ha scritto il governatore della regione, Oleg Kiper, su Telegram. “La maggior parte dei droni è stata abbattuta”, ha aggiunto precisando però che le infrastrutture portuali del distretto di Izmail hanno riportato danni e due autisti di camion sono rimasti feriti”, uno dei quali in modo grave. Ad essere danneggiati un certo numero di depositi, circa 30 camion e sei furgoni.

La difesa aerea russa ha reso noto di aver respinto quattro attacchi “terroristici” con droni ucraini sulla regione di confine di Kursk. Secondo quanto comunicato in una nota dal ministero della Difesa, due droni sono stati distrutti intorno alle 22.30 ora locale di ieri e altri due circa un’ora e mezzo dopo. Già domenica la capitale regionale Kursk era stata attaccata con droni, uno dei quali avrebbe colpito l’edificio del servizio segreto interno russo (Fsb) e un altro una raffineria di petrolio, secondo quanto sostenuto dai media di Kiev.

I recenti attacchi alla flotta russa del Mar Nero, tra i quali quello missilistico in cui, secondo quanto riportato, è stato ucciso il suo leader, ne hanno ridotto forza e potenzialità, senza però privarla della capacità di svolgere i compiti che è chiamata ad assolvere in tempo di guerra. A scriverlo è il ministero della Difesa di Londra, che aggiorna su X il rapporto dell’intelligence britannica sulla situazione in Ucraina.

“La flotta russa del Mar Nero – vi si legge – ha subito una serie di gravi attacchi nelle ultime settimane, culminati in quelli sferrati contro il suo quartier generale il 20 e 22 settembre 2023. Questi attacchi sono stati più dannosi di quanto sia mai avvenuto finora e il danno fisico risulta grave, anche se localizzato. La flotta rimane quasi certamente in grado di svolgere le sue principali missioni in tempo di guerra, quali attacchi con missili da crociera e pattugliamenti di sicurezza locali”.

“È tuttavia probabile – si legge ancora nel rapporto – che sia ridotta la sua capacità di continuare ad ampliare i pattugliamenti di sicurezza regionali e di imporre il blocco di fatto dei porti ucraini. Probabilmente ha anche una capacità ridotta nel difendere le proprie risorse in porto. Nel Mar Nero è in corso una battaglia dinamica. Ciò probabilmente costringerà la Russia ad assumere un atteggiamento reattivo”, conclude il rapporto, sottolineando come i recenti attacchi sono serviti anche a minare l’influenza del Cremlino in uno dei porti su cui ha il controllo diretto in territorio occupato, Sebastopoli.

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