

Ultima ora
Messina Denaro, Rosetta e lo specchietto delle spese per il boss
”Che ‘Rosetta’ svolgesse il compito, in modo costante e ripetuto almeno negli ultimi 10 anni, di fedele cassiera obbligata a rendicontare scrupolosamente al capo mafia ogni spesa affrontata o ogni somma elargita ai sodali, è immediatamente desumibile da ulteriore espressione utilizzata dal latitante nello scritto: ”mi fai sempre lo spekkietto finale, così so quanto è la cassa”. E’ quanto scrive il gip di Palermo Alfredo Montalto nell’ordinanza di custodia cautelare per la sorella del boss Matteo Messina Denaro, Rosalia, arrestata all’alba di oggi con l’accusa di avere aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e di avere gestito per suo conto la cassa della famiglia ma anche la rete di trasmissione dei cosiddetti ‘pizzini’, cioè i biglietti del boss contenenti informazioni e ordini.
Esteri
Usa, Biden contro Speaker Camera: “Accordo terribile, sarà shutdown”

Il presidente degli Stati Uniti accusa il repubblicano Kevin McCarthy di aver ceduto al ricatto dei "repubblicani Maga"
“Lo Speaker ha fatto un accordo terribile, per mantenere il suo posto è disposto a fare cose che credo sappia siano in contrasto con il processo costituzionale”. Così Joe Biden accusa il repubblicano Kevin McCarthy di aver ceduto al ricatto dei “repubblicani Maga”, gli esponenti dell’estrema destra fedeli a Donald Trump, portando così allo shutdown del governo che ormai inevitabilmente scatterà alla mezzanotte di oggi.
“C’è un gruppo di repubblicani Maga che veramente vuole un cambiamento fondamentale del modo in cui funzione il sistema, e questo mi preoccupa”, ha aggiunto il presidente nell’intervista a ProPublica che andrà in onda integralmente domani.
Ultima ora
Prezzi bloccati e sconti a Milano, ecco negozi e supermercati nel patto salva spesa

Esselunga, Sigma, Crai, Coop ma anche farmacie: l'elenco delle attività che hanno aderito all'iniziativa

Da Esselunga a Sigma, Crai e Coop passando per le farmacie, sono centinaia i negozi e i supermercati di Milano e provincia che hanno aderito al Patto anti inflazione, proponendo sconti su beni e articoli dal 1 ottobre al prossimo 31 dicembre 2023.
Beni di prima necessità alimentari ma non solo. Tra i prodotti compresi nel paniere del patto anti inflazione ci dovrebbero essere, in linea di massima, pasta, latte Uht, biscotti, uova, pannolini, pelati, olio, saponi per la casa e per le persone. Non ci saranno, secondo quanto si apprende, i prodotti freschissimi come ortofrutta e carne. Il trimestre anti inflazione si applicherà genericamente ad una “selezione di articoli rientranti nel cd. ‘carrello della spesa’ e di prima necessità, nel rispetto della libertà di impresa e delle strategie di mercato delle singole aziende che aderiranno all’iniziativa”, si legge nel protocollo d’intesa.
Dunque, non c’è un elenco dettagliato dei generi di prodotti da “offrire a prezzi calmierati dal 1 ottobre al 31 dicembre” ma si fa riferimento a “beni di prima necessità alimentari e non alimentari di largo consumo, ivi compresi quelli rientranti nel cd. ‘carrello della spesa'”, laddove si spiega che lo scopo del protocollo è quello di “favorire il contenimento dei prezzi” di tali beni. Nel ‘carrello della spesa’ viene poi spiegato, “rientrano anche i prodotti per l’infanzia e per la cura della persona”.
Nelle more del protocollo, che si dipana in 13 articoli, viene esplicitamente scritto che “il paniere su cui applicare prezzi calmierati” nel trimestre preso in considerazione, “viene definito da ciascuna impresa distributiva anche sulla base del concreto supporto delle imprese delle filiere, ricomprendendo quanto più possibile prodotti di prima necessità alimentari e non, ad esclusione degli alcolici”.
Conad, Esselunga, Farmacie Unite, e ancora Coop, Sigma e Crai tra i nomi noti nell’elenco pubblicato sul sito del ministero del made in Italy che, a Milano e provincia, aderiscono all’iniziativa. La lista comprende esercizi di grandi e piccoli commercianti.
Economia
Prezzi e tassi alti bloccano economia, soffre l’industria: previsioni Csc a tinte fosche

Le prospettive economiche del Paese nel bollettino del Centro studi Confindustria: il punto su imprese, inflazione e mutui

Se non è rischio recessione poco ci manca, con il Centro studi di Confindustria che disegna a tinte fosche le prospettive economiche del Paese nel consueto bollettino ‘Congiuntura flash’. “Dopo la caduta nel 2° trimestre – si legge -, il Pil italiano infatti è stimato debole anche nel 3° e le attese sul 4° non sono migliori: al calo di industria e costruzioni si affianca la battuta d’arresto nei servizi. E non si fermano i rialzi dei tassi Bce mentre il credito è in caduta assieme alla liquidità e il costo dell’energia torna a salire”, con contraccolpi sui consumi e gli investimenti. Latita la domanda estera”.
E se la parabola dei prezzi registra un calo lento e differenziato, la Bce “ha deciso un altro aumento, a 4,50%, perché prevede un’inflazione troppo alta troppo a lungo” anche se “ha ammorbidito il tono su eventuali ulteriori mosse”. Anche la Fed a settembre ha tenuto fermo il tasso Usa a 5,50%, non escludendo nuovi rialzi e i mercati ora, annotano ancora gli economisti di viale dell’Astronomia “ritengono altri rialzi negli Usa e nell’Eurozona possibili, ma non probabili, intravedendo i primi tagli entro il 2024”.
Ma la situazione sul fronte del credito resta difficile: “Prosegue la corsa del costo del credito (5,09% a luglio) per le imprese italiane e peggiora la caduta dei prestiti (-4,0% annuo)”. Una quota crescente di imprese non ottiene credito (8,2% a settembre), denuncia il Csc: “La domanda è frenata da condizioni troppo onerose ma pesano anche i più rigidi criteri di accesso. Perciò, la liquidità delle imprese si sta prosciugando (-10,1% in un anno i depositi), mentre aumentano i ritardi nei pagamenti e il deterioramento dei vecchi prestiti”.
Non meglio la situazione nei servizi che ha “esaurito la ripresa”, spiega il Centro Studi. “A settembre, la fiducia delle imprese del settore è scesa ancora. Non basta più il buon andamento del turismo: a luglio, +10,0% sul 2022 la spesa degli stranieri in Italia (+20,4% sul 2019) e anche i passeggeri in aeroporto si mantengono oltre i volumi pre-crisi (+3,7%)”. E soffre anche l’industria.
“A luglio la produzione ha subito una nuova caduta (-0,7%; da inizio anno -1,9%), dopo il recupero di maggio-giugno (+0,2% acquisito nel 3° trimestre). La flessione è concentrata tra i beni di consumo durevoli (-4,4% a luglio)”, annota ancora viale dell’Astronomia che ricorda come al miglioramento di agosto abbia fatto però riscontro a settembre una nuova caduta della fiducia delle imprese. “Anche nel settore edile forte calo a luglio (-1,6%, -4,3% da inizio anno) e in agosto l’RTT traccia una timida risalita del fatturato”.
Giù infine la domanda interna. “Il calo degli investimenti nel 2° trimestre (-1,8%) è dovuto alle costruzioni (-3,6%) e, in parte, agli impianti-macchinari (-0,2%). I segnali più recenti dai beni strumentali sono negativi: produzione in calo a luglio, meno fiducia a settembre. Per i consumi, fermi nel 2° trimestre, si è avuto un continuo calo del sentiment nel 3°. I beni restano penalizzati rispetto ai servizi: a luglio meno vendite al dettaglio (-0,2% in volume) e in agosto l’Icc rileva un’ulteriore flessione, dovuta ai beni”, continua ad elencare Confindustria che indica anche come, “dopo mesi di crescita a luglio si sia registrata la prima incertezza nel mercato del lavoro” che si è tradotto in 73mila occupati in meno: “un freno ai redditi” spiega. In calo anche l’export sia nei mercati Ue che in quelli extra-Ue: “alla debolezza delle vendite in Germania, si è aggiunta una battuta d’arresto di quelle negli Stati Uniti”, conclude Congiuntura flash.
E’ lento quindi il calo dell’inflazione italiana scesa al +5,3% annuo a settembre, spiega ancora il Centro studi di Confindustria che disegna una parabola al rallentatore per la dinamica dei prezzi made in Italy. “I prezzi core di beni e servizi rallentano (+3,9%), mentre per gli alimentari la moderazione è ancora agli inizi (+8,6%) grazie alla flessione recente delle materie prime”, si legge in Congiuntura flash. “I prezzi energetici al consumo crescono poco (+1,7% annuo), ma a settembre le quotazioni di gas e petrolio sono risalite (35euro/mwh e 93 dollari/barile)”, annota ancora.
Ammonta a 4,6 miliardi annui – in totale – l’aggravio di interessi che grava sulle famiglie italiane per via di una stretta sui tassi che ha un impatto considerevole., segnala ancora il Centro Studi Confindustria, evidenziando come l’aumento dei tassi è di +2,84 punti percentuali fino a luglio 2023, che pesano su uno stock di mutui di 425 miliardi di euro, di cui pero’ vanno considerati solo quelli a tasso variabile, stimati al 38% del totale (162 miliardi). Al momento, continua il Csc, il maggiore onere connesso all’aumento degli interessi è abbastanza concentrato, perché riguarda solo le famiglie che hanno comprato casa con un mutuo variabile, una quota che è stimata pari al 4,9% delle famiglie italiane (1,2 milioni, su 25,6 totali). Cioè i 4,6 miliardi di interessi in più nel 2023 sono pagati solo da queste famiglie, per le quali i maggiori tassi corrispondono a +3.683 euro di interessi nell’anno (+307 al mese, un aumento consistente della rata per una famiglia con un mutuo residuo medio di circa 130mila euro).
Ipotizzando un rinnovo completo dello stock di mutui, ai tassi attuali, l’aggravio di interessi annui per le famiglie italiane salirebbe a +12,1 mld; questo coinvolgerebbe anche le famiglie che ora sono al riparo, perché tutti i nuovi prestiti saranno più cari, anche quelli a tasso fisso. Inoltre, per una famiglia con mutuo variabile oggi e altri 5 anni di rate da pagare, a tassi invariati, l’aggravio complessivo di interessi è di circa 11mila euro (l’acquisto della casa costa molto di più, il 9% del mutuo residuo nel 2023); per 10 e 15 anni di rate l’aggravio arriva a +20mila e +29mila a famiglia. Si tratta comunque di stime ipotetiche visto che ci si attende una discesa dei tassi nei prossimi due anni, riconsoce il Csc.
Quanto però all’impatto sul reddito spendibile (al netto della rata di mutuo) e sui consumi nel 2023 la parte di famiglie colpite, che hanno scelto il mutuo variabile perché inizialmente meno oneroso, lo è in modo marcato, tanto da essere quasi certo che saranno costrette a tagliare la spesa in altri beni e servizi. Peraltro per le famiglie, il rialzo dei tassi colpisce anche il credito al consumo utilizzato per l’acquisto di beni durevoli (es. automobili, elettrodomestici). L’aumento dei tassi è stato identico a quelli sui mutui (+2,84 punti percentuali), ma lo stock di tali crediti è decisamente inferiore (circa 120 miliardi di euro). La differenza cruciale è che per questo tipo di prestiti tipicamente la rata è fissa, per cui non si ha un impatto sui debiti in essere. Ma per le nuove operazioni il rialzo dei tassi pesa e potrebbe abbattere la domanda.
Cronaca
Meteo, nuova ondata di caldo africano: le previsioni di oggi e domani

Che tempo farà fino a lunedì 2 ottobre

Nuova ondata di caldo africano sull’Italia confermata dalle previsioni meteo di oggi, domani e fino a lunedì 2 ottobre da Milano a Roma, da Napoli a Palermo. Sarà caldo estivo, quindi, con l’Anticiclone Africano Apollo, che porterà nel weekend temperature ancora in aumento. I picchi sono attesi dapprima al Centro-Nord poi da lunedì anche verso il Sud, estendendo la famigerata ‘ottobrata’ di Roma a tutta la penisola.
Nel dettaglio, spiegano gli esperti de iLMeteo.it, nel fine settimana sono previsti 31 gradi a Firenze, 30 gradi a Bologna, Bolzano, Ferrara, Grosseto, Oristano, Pistoia, Prato, Roma, Rovigo e Terni. Con l’inizio della prossima settimana la colonnina di mercurio salirà fino a 30-31 gradi anche ad Agrigento, Benevento e Catania con l’Anticiclone Africano Apollo protagonista su tutta l’Italia.
Per quanto riguarda lo stato del cielo si può segnalare soltanto qualche temporale tra Sicilia e Calabria nelle prossime ore, mentre la prima domenica di ottobre sarà praticamente senza una nuvola.
Questa nuova ondata di caldo nordafricano porterà dunque valori di circa 7-8 gradi superiori alla media: se fossimo stati a luglio, avremmo avuto 38-39 gradi ovunque. A fine settembre – inizio ottobre, con il minor soleggiamento dell’autunno, restiamo sui 30-31 gradi, valori comunque eccezionali per il periodo.
L’Anticiclone Africano Apollo resterà protagonista almeno fino al 10-12 ottobre, disturbato solo in parte dal passaggio di una perturbazione sui Balcani tra mercoledì e giovedì: in seguito, la configurazione sinottica sarà sempre la stessa con il caldo ed il sole protagonisti; l’alta pressione Apollo sarà più robusta tra Spagna, Francia e regioni alpine con lo zero termico che schizzerà in alto, in altissimo, fino a quota 4700-4800 metri circa, toccando la cima del Monte Bianco. Una situazione ancora più estrema per i ghiacciai che continueranno a fondere e perdere massa anche in pieno autunno. Una vera nota dolente in mezzo ad un clima soleggiato e piacevole.
Un’altra nota dolente, un altro rovescio della medaglia dell’Anticiclone africano in Autunno, è il deterioramento della qualità dell’aria: lo smog sta aumentando specie in Pianura Padana a causa della staticità atmosferica, non piove e non c’è vento e di conseguenza le polveri sottili aumentano inesorabilmente.
Infatti, durante l’Estate l’anticiclone africano è spesso accompagnato da qualche temporale di calore e/o da un generale rimescolamento dell’aria per ‘convezione’; durante l’autunno, e ancora di più in inverno con le notti più fredde e le frequenti inversioni termiche a bassa quota, gli inquinanti restano prigionieri proprio nelle zone dove noi viviamo e respiriamo.
Una situazione dunque da monitorare attentamente nei prossimi 10 giorni, attenzione allo smog portato dal caldo anticiclone autunnale.
NEL DETTAGLIO
Sabato 30. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: in gran parte soleggiato salvo isolati acquazzoni in Sicilia.
Domenica 1. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: in gran parte soleggiato.
Lunedì 2. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: sole e caldo estivo.
Tendenza: Anticiclone Africano Apollo ovunque, piena estate con sole prevalente e caldo sopra la media, specie al Centro-Nord.
Sport
MotoGp Giappone 2023, Martin vince gara sprint e Bagnaia terzo

Lo spagnolo conquista la pole e si impone a Motegi

Jorge Martin vince la sprint MotoGp del Gp del Giappone 2023, oggi 30 settembre 2023 sul tracciato di Motegi. Lo spagnolo, autore della pole position con la Pramac Racing, si impone nella gara di 12 giri chiudendo in 21’00”734 davanti alla Ktm del sudafricano Brad Binder e alla Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia, campione del mondo e leader del Mondiale. Quarto posto per l’australiano Jack Miller (Ktm), seguito dal francese Johann Zarco (Pramac), da Marco Bezzecchi (Ducati VR46) e dallo spagnolo Marc Marrquez (Honda).
Martin conquista la seconda pole position dell’anno, dopo quella ottenuta a Misano, girando in 1’43”198, nuovo record della pista di Motegi. Secondo tempo per la Ducati di Bagnaia e terza posizione per la Ktm di Miller che chiude la prima fila. Alle loro spalle la Ducati privata di Bezzecchi, la Ktm di Binder e la Ducati Gresini di Fabio Di Giannantonio, sesto in griglia davanti alla Honda di Marquez.
Nella classe Moto2, pole position per il thailandese Somkiat Chantra (1’49”898), che precede il giapponese Ai Ogura (1’50”018), il britannico Jake Dixon (1’50”058) e lo spagnolo Pedro Acosta (1’50”131). Nella Moto3, pole dello spagnolo Jaume Masia (1’56”331) con la Honda, davanti alla Ktm del turco Deniz Oncu (1’56”539) e alla Honda di Marco Bertelle (1’56”651), seguito dalla Ktm di Stefano Nepa (1’56”695).
Esteri
Inondazioni a New York, il sindaco: “Evento meteo pericoloso, state a casa”

Dichiarato lo stato di emergenza. Un leone marino fugge dallo zoo di Central Park: a causa delle piogge, l'esemplare femmina è riuscito a uscire dalla sua piscina

Il maltempo si abbatte su New York, provocando piogge record e inondazioni nella città, e il sindaco Eric Adams rivolge un appello ai cittadini della metropoli: “Questa – spiega – è una cosa da non prendere alla leggera, e non lo stiamo facendo: è una situazione meteorologica pericolosa e non è finita. Se siete a casa, rimaneteci, questo è il momento di essere cauti”, ha detto dopo che la città ha accumulato una media di 15 centimetri di acqua, paralizzandosi.
Insieme alla governatrice Kathy Hochul, Adams ha dichiarato lo stato di emergenza, mentre oltre 150 scuole newyorkesi sono state allegate e i vigili del fuoco sono stati impegnati in decine di soccorsi a persone messe in pericolo dalle inondazione, in particolare nei seminterrati o in auto bloccate dall’acqua.
All’aeroporto di Jfk si sono accumulati quasi 20 centimetri di pioggia, il livello più alto da quando si sono cominciati questi rilievi nel 1948. “Questo è un evento climatico molto pericoloso, un evento che mette vite in pericolo, ho bisogno che tutti i newyorkesi seguano l’allerta così che possano essere al sicuro”, ha detto Hochul esortando anche lei la popolazione a stare a casa e non mettersi in viaggio. “E’ cruciale che i newyorkesi prendano le necessarie precauzioni ed evitino le strade allagate, che sono i posti più pericolosi durante le inondazioni lampo”, ha aggiunto.
Approfittando intanto delle inondazioni, un leone marino è fuggito dalla piscina in cui era rinchiuso nello zoo di Central Park. “Un esemplare femmina è riuscita a nuotare fuori dalla sua piscina a causa dell’inondazione delle zone circostanti provocate dalle forti piogge di oggi a New York”, ha dichiarato Jim Breheny, vice presidente executive del Wildlife Conservation Society’s Zoos and Aquariums.
L’otaria ha quindi potuto nuotare per un po’ in giro per lo zoo che era stato chiuso al pubblico a causa del maltempo. Poi però è tornata da sola nella sua piscina che condivide che altri due leoni marini. “Lo staff ha monitorato il leone marino mentre esplorava la zona circostante”, ha aggiunto Breheny spiegando che nessuno è stato mai in pericolo e l’otaria non è mai uscita dallo zoo. Al Central Park ieri si sono accumulati 15 centimetri di pioggia, secondo il National Weather Service.
Ultima ora
Femminicidio Castelfiorentino, trovato morto il marito di Klodiana: si è suicidato

Il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato questa mattina all'alba in una zona isolata del comune di San Casciano in Val di Pesa. L'uomo si sarebbe sparato con l’arma usata per uccidere anche la moglie

Si è suicidato Alfred Vefa, l’uomo che giovedì 28 settembre a Castelfiorentino ha ucciso a colpi di pistola la moglie, Klodiana Vefa, 36enne albanese madre di due figli. Il corpo senza vita dell’uomo, 44enne albanese, muratore, è stato trovato questa mattina all’alba in una zona isolata del comune di San Casciano in Val di Pesa (Pisa), circa una ventina di km distante dal luogo del delitto.
Un cittadino ha segnalato ai carabinieri un’auto sospetta, parcheggiata e abbandonata. I carabinieri intervenuti hanno constatato che si trattava dell’auto di Alfred Vefa, che era ricercata da oltre 24 ore.
I carabinieri hanno così organizzato e avviato una rapida battuta nelle aree rurali circostanti, riuscendo infine a rinvenire, intorno alle 6, il corpo esanime dell’uomo. Dai primi accertamenti sembra che Alfred Vefa si sia tolto la vita sparandosi con l’arma usata, verosimilmente, per uccidere anche la moglie.
Esteri
Ucraina-Russia, Mosca abbatte droni di Kiev su Belgorod

Intanto il presidente russo Putin celebra il primo anniversario dell'annessione dei territori ucraini alla Russia

Le difese aeree russe hanno abbattuto droni ucraini che si stavano avvicinando alla città russa di Belgorod, senza che al momento risultino vittime o danni. “Si è attivato il sistema di difesa aerea su Belgorod e la sua regione: gli obiettivi aerei sono stati abbattuti mentre si avvicinavano alla città, i servizi operativi sono sul terreno, secondo i dati preliminari non ci sono state vittime o danni”, ha scritto su Telegram il governatore della regione, Viacheslav Gladkov.
I residenti delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, delle regioni di Zaporozhye e Kherson hanno scelto di “stare con la loro patria”. Così Vladimir Putin in un videomessaggio in occasione del primo anniversario dell’annessione dei territori ucraini alla Russia, il 30 settembre 2022.
“Le persone hanno preso insieme questa decisione consapevole, tanto attesa, combattuta e veramente popolare, durante i referendum, nel pieno rispetto degli standard internazionali. Hanno mostrato coraggio e carattere inflessibile”, ha affermato il presidente russo, secondo quanto riporta la Tass. Putin ha poi sostenuto che si era cercato di intimidire gli abitanti del Donbass, di privarli del diritto di determinare il proprio futuro, il proprio destino, portare via loro “ciò che è caro a ogni persona: cultura, tradizioni, lingua madre”.
Cronaca
Migranti, a Lampedusa nuovi sbarchi: arrivano in 80

Uno sbarco nella notte, poi un nuovo arrivo. Sono 198 i migranti nell'hotspot. Incendio sul traghetto dall'isola a Porto Empedocle, in salvo i passeggeri: ci sono anche 83 migranti

Ancora uno sbarco a Lampedusa. Sono 31 i migranti arrivati sull’isola, tutti uomini. Sono provenienti dalla Palestina, dallo Yemen, dalla Siria. E nuovo sbarco anche nella notte, dove sono arrivati 52 uomini. Arrivano dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Bangladesh. L’imbarcazione, come si apprende, è partita da Misurata, in Libia. Ieri sera sono arrivate altre 108 persone, in quattro diversi sbarchi. Sono 198 in tutto i migranti presenti questa mattina all’hotspot In giornata non è previsto alcun trasferimento.
Questa notte un incendio è divampato sul traghetto Cossyra, in navigazione da Lampedusa a Porto Empedocle, con a bordo 177 persone, di cui 150 passeggeri e 27 membri dell’equipaggio. Sul posto – sotto il coordinamento della Centro operativo nazionale della Guardia Costiera – sono intervenute una motovedetta Sar di Lampedusa e nave Diciotti che hanno effettuato le operazioni di trasbordo dalla nave e messo in sicurezza tutti i passeggeri, tra cui anche 83 migranti in trasferimento dall’isola. Nave Diciotti ha altresì operato in assetto anti incendio, raffreddando con getti d’acqua le parti del traghetto interessate dall’incendio.
147 persone, tra cui donne e bambini, sono attualmente a bordo di nave Diciotti e giungeranno in sicurezza a Porto Empedocle, mentre 3 passeggeri verranno trasferiti con la motovedetta SAR 324 a Lampedusa.
L’incendio è avvenuto nella sala macchine dell’unità. La nave, sulla quale vi sono ancora membri dell’equipaggio, impossibilitata a proseguire la navigazione, verrà rimorchiata in porto nelle prossime ore. Fino ad allora la motovedetta CP291 della Guardia Costiera di Lampedusa rimarrà in assistenza.
Intanto sul tema, con Berlino resta aperta la querelle sulle Ong. Dietro la battuta (“I tedeschi la dovrebbero smettere di fare solidarietà con i confini degli altri”) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce la diversità di posizioni con il cancelliere Scholz.
“Io capisco – dice ai cronisti – il governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle Ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave”. Il premier italiano a proposito dello stallo sul Patto europeo sui migranti, registrato giovedì a Bruxelles, tiene il punto: “Ognuno si assumerà le sue responsabilità”.
Tra Italia e Francia, invece, il clima è d’intesa. A tenere banco al termine del Med9 di Malta con i paesi europei del Mediterraneo sono le parole della premier, con Emmanuel Macron che esprime sostegno all’Italia: “Viviamo una situazione eccezionale, specialmente quella che ha toccato Lampedusa, e ora ci deve essere una risposta europea unica, tutti dobbiamo dare solidarietà all’Italia e ai primi porti di approdo”.
Poi rispetto al trilaterale tenuto con il premier italiano e con von der Leyen fa sapere che si cerca un’intesa per dare contenuto ai dieci punti di Lampedusa: “Abbiamo proposto ai nostri colleghi di mettere in atto e implementare questi 10 punti, spero che a livello europeo potremo migliorare il nostro funzionamento interno, per lavorare insieme sulla questione dell’immigrazione, migliorando il partenariato con i paesi di origine, e per contrastare in modo concreto i trafficanti di esseri umani”.
Ultima ora
Pensioni Quota 103, incentivo busta paga conviene?

Per chi, pur avendo i requisiti, non va in pensione

Incentivo in busta paga per chi, in materia di pensioni, non accede a Quota 103 nonostante abbia i requisiti (62 anni di età e 41 anni di contributi). L’Inps, con la circolare n. 82 del 22 settembre 2023, fornisce le istruzioni relative all’incentivo.
Introdotto con la Legge di Bilancio 2023, questo incentivo azzera la quota di contributi che grava sul lavoratore dipendente, pari al 9,19% dello stipendio lordo nel settore privato e dell’8,80% nel pubblico; ne risulterà così un aumento di stipendio, pari a quanto risparmiato di contributi ma al netto delle tasse (bisogna ricordare, infatti, che la minor quota versata aumenta l’imponibile sul quale si applica l’imposta, generando così un incremento dell’Irpef).
Tuttavia, per quanto versare meno contributi incrementi lo stipendio, ne risulterà una riduzione della pensione futura (per la sola parte calcolata con il sistema contributivo). A tal proposito, dal momento che si tratta di una libera scelta del lavoratore, è lecito chiedersi se a chi ritarda la pensione con Quota 103 convenga beneficiare dell’incentivo oppure se è meglio continuare a versare più contributi così da assicurarsi una pensione d’importo adeguato.
A darci la risposta su cosa conviene fare è Money.it: fermo restando le esigenze personali che possono far propendere per l’una o l’altra opzione, godere dell’incentivo sembra essere la scelta migliore. Ad esempio, su uno stipendio lordo di 40.000 euro l’incentivo garantirà un aumento mensile in busta paga di 282,76 euro lordi, mentre chi vi rinuncia – e quindi verserà la stessa somma all’Inps – avrà un aumento della pensione (se raggiunta a 67 anni) di circa 16 euro lordi per ogni anno di contributi versati.
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