

Spettacolo
Mentana: “Fazio lascia la Rai? Non c’è un Maradona in tv…”
"E' semplice e gratificante fare il ruolo del perseguitato, di chi è martire"
“Fabio Fazio va in un altro canale, il pubblico lo vedrà sul Nove. E’ semplice e gratificante fare il ruolo del perseguitato, di chi è martire. Ma sarebbe più semplice fare le proprie scelte e motivarle. Non esiste Maradona, siamo tutti onesti lavoratori di questo settore. Nessuno ha il diritto inalienabile di essere sempre in onda. Io ho visto andar via dalla Rai figure come Raffaella Carrà, Mike Bongiorno, Corrado. Io sono andato dalla Rai a dirigere il Tg5”. E’ un passaggio dell’intervento di Enrico Mentana, direttore del Tg La7, al Festival della tv di Dogliani. “Fabio Fazio va a Discovery, è stato annunciato una decina di giorni fa. Quel contratto si fa in 3 mesi, non in 3 giorni. C’era già una sorta di contrattazione ‘vai o resti?’. Non possiamo più pensare che ci sia un vulnus se qualcuno va via dalla Rai. E’ vero, siamo governati da una destra-centro, ma parliamo di un partito che ha vinto le elezioni nel 2022 dopo 10 anni all’opposizione.
Spettacolo
E’ morto all’età di 77 anni l’attore Roberto Sturno

Coppia artistica fissa a teatro con Glauco Mauri - Esequie private solo con i familiari, per sua espressa volontà
E’ scomparso all’età di 77 anni Roberto Sturno. L’AdnKronos lo apprende da fonti vicine all’attore scomparso. Nato nel gennaio del 1946 a Roma, Sturno aveva nel 1981 formato una coppia artistica fissa a teatro con Glauco Mauri. la Compagnia Mauri-Sturno. Roberto Sturno è morto nella sua casa di Tagliacozzo, in Abruzzo. Da qualche tempo era malato, poi le sue condizioni di salute si sono aggravate. Per sua volontà, le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata, alla presenza dei soli familiari.
(di Enzo Bonaiuto)
Spettacolo
Migranti, Piotta: “No a derby acchiappavoti, Schlein non la vedo come leader”

"Non mi piace la politicizzazione a tutti i costi di fatti gravi come sta avvenendo a Lampedusa" dice all'Adnkronos Tommaso Zanello

”Non mi piace la politicizzazione a tutti i costi di fatti gravi come sta avvenendo a Lampedusa, con l’arrivo di tanti profughi chiaramente dovuto a cause geopolitiche contingenti talmente complicate che declinarle accusando il Governo prima o quello attuale mi sembra riduttivo nei confronti di questi esseri umani”. Così all’Adnkronos Tommaso Zanello, in arte Piotta, che, dopo la recente pubblicazione del singolo ‘Tutti a…’ e dei remix firmati da Saturnino & Dj Aladyn e dal collettivo Comemammamhafatto, torna live stasera a Villa Ada per una grande festa di chiusura: ‘Tutti a… Funk’.
“Una soluzione va trovata – sottolinea il cantante – ma non con questo ‘derby acchiappavoti’. Sarebbe il caso davvero di rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione per l’Africa perché parliamo di una moltitudine di esseri umani disperati e credo che la situazione andrà sempre peggiorando”. La Schlein? ”La vedo bene come consigliera o come consulente ma non come un leader”. La Meloni: “Mi piace molto, è capace e astuta e riesce a gestire molto bene la situazione perché rispetto alla Schlein ha quel vissuto davvero popolare che la aiuta ad empatizzare con la popolazione”.
“Il libro di Vannacci su Amazon ha venduto 200mila copie e questo è molto preoccupante. Spero che le persone che hanno comprato le copie del suo libro non la pensino tutti come lui” dice all’Adnkronos il Piotta. “Sicuramente quello che ha scritto è piuttosto forte e un po’ fuori luogo visto il ruolo che ricopre ma per fortuna le critiche non sono mancate. Resta il fatto che a forza di parlarne il libro ha venduto un numero di copie impressionante e questo è un fenomeno preoccupante”.
“Roma purtroppo ormai va avanti da sola. Sembra che non sia governata da nessuno, non è stato fatto nulla di bello, di creativo e di innovativo o originale. Spero che il Giubileo del 2025 porti qualche idea nuova” dice all’Adnkronos. Il sindaco Gualtieri? ”Fa da pendant con il resto – scherza Piotta – non si vede, è il sindaco ‘a rischio minimo”. Mi spiace molto per la mia città, nei mie desiderata una città come Roma dovrebbe essere un faro in Italia”.
Spettacolo
Festa Cinema Roma 2023, tre italiani in concorso: Cortellesi, Gabbriellini e Torre

In programma dal 18 al 29 ottobre. 'C'è ancora domani' è il film d'apertura

Paola Cortellesi ma anche Edoardo Gabbriellini e Roberta Torre. Sono tre i film italiani in concorso alla Festa del Cinema di Roma che si svolgerà quest’anno dal 18 al 29 ottobre.
Uno è il già noto film di apertura, ‘C’è ancora domani’, opera prima da regista di Paola Cortellesi che ne è anche protagonista con Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni. Cortellesi è una moglie e madre di tre figli nell’Italia del dopoguerra che, grazie a una misteriosa lettera, scopre che ci può essere una vita migliore.
Il secondo è ‘Holiday’ di Edoardo Gabbriellini, un noir ambientato tra adolescenti della generazione Z prodotto da Luca Guadagnino e interpretato da Margherita Corradi, Giorgia Frank, Alessandro Tedeschi, Alice Arcuri, Alessia Giuliani, Flavio Furno, Massimo Mesciulam, Alessio De Persio, Alessio Raffaghelli, Francesca Maselli, Anna Argenti, Asia Spina. Ambientata a Genova, la storia segue Veronica: una ragazza diciottenne accusata di avere ucciso la madre e il suo amante che esce di prigione. Con l’aiuto dell’amica Giada cerca di affrontare il mondo, i media e un’adolescenza interrotta.
Il terzo film italiano, tra i 18 in concorso, è ‘Mi fanno male i capelli’ di Roberta Torre, con Alba Rohrwacher e Filippo Timi. “Non è un film su Monica Vitti come ho sentito dire – spiega la direttrice artistica della Festa di Roma, Paola Malanga – è un omaggio”. La trama racconta di una bella signora bionda sulla spiaggia, orme, onde, lei che raccoglie qualcosa dalla sabbia. Poi si avvicina a un ragazzo e gli dice di essersi perduta. Da una casa vicina un uomo la osserva: Monica sta perdendo la memoria, Edoardo, il marito, la accompagna con tenerezza nelle vite che lei si ricostruisce attraverso i film di Monica Vitti, La notte, L’eclisse, Deserto rosso, Teresa la ladra, Amore mio aiutami, Polvere di stelle. Antonioni, Michele Placido, Alberto Sordi, con il quale lei dialoga attraverso uno specchio, abiti, cappelli, sentimenti, sperdimenti. Dopo tante storie dal Sud e il Riccardo shakespeariano e le sue favolose signore, Roberta Torre tratteggia con eleganza, partecipazione e pudore un omaggio a Monica Vitti e alla forza del sogno. Alba Rohrwacher volteggia tra ricordi e illusioni, mentre un Filippo Timi dolente cerca di trattenerla nel nostro mondo.
Spettacolo
Angus Cloud, l’attore morto “per overdose accidentale”

La causa del decesso è stata una "intossicazione acuta dovuta agli effetti combinati di metanfetamina, cocaina, fentanil e benzodiazepine"

Angus Cloud è morto per un’overdose accidentale, come confermato dall’ufficio del coroner della contea di Alameda a ‘Variety’. La causa del decesso è stata una “intossicazione acuta dovuta agli effetti combinati di metanfetamina, cocaina, fentanil e benzodiazepine”, si sottolinea.
Il giovane attore, 25 anni, noto per il suo ruolo nella serie ‘Euphoria’, è deceduto il 31 luglio di quest’anno. Ad annunciare la morte la sua famiglia. Cloud, che pochi giorni prima aveva perso il padre, interpretava il ruolo dello spacciatore Fezco nella serie in cui aveva un particolare legame con il personaggio di Rue, interpretato da Zendaya. Sul decesso dell’attore, come riferito dalla Cnn, era stata avviata un’indagine condotta dal dipartimento di polizia di Oakland e dall’ufficio del coroner della contea di Alameda, in California.
Cloud era salito rapidamente alla ribalta con il ruolo di Fez, un amabile spacciatore, in ‘Euphoria’ della HBO. Quello è stato il suo primo ruolo a Hollywood, poi è apparso in video musicali come ‘All Three’ di Noah Cyrus, ‘Cigaretts’ di Juice Wrld e ‘Mamiii’ di Karol G e Becky G. Prima della sua morte, Cloud era apparso nel film drammatico del 2021 ‘North Hollywood’ e nel film del 2023 ‘The Line’. Avrebbe dovuto riprendere il suo ruolo di Fez nella terza stagione di ‘Euphoria’.
Spettacolo
Claudio Amendola, primo ciak per ‘Ari-Cassamortari’

Nel cast del sequel conferme e new entry: Massimo Ghini, Gian Marco Tognazzi, Lucia Ocone, Alessandro Sperduti e con Silvia D’amico, Caterina Guzzanti, Michele Di Virgilio, Emanuel Casiero e con le partecipazioni di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, Massimo Dapporto, Antonia Liskova, Edoardo Leo

Primo ciak a Roma per il film ‘Ari-Cassamortari’, sequel della fortunata commedia ‘I Cassamortari’, diretto, ancora una volta, da Claudio Amendola. Ricchissimo il cast, tra conferme e new entry: Massimo Ghini, Gian Marco Tognazzi, Lucia Ocone, Alessandro Sperduti e con Silvia D’amico, Caterina Guzzanti, Michele Di Virgilio, Emanuel Casiero e con le partecipazioni di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, Massimo Dapporto, Antonia Liskova, Edoardo Leo.
Scritto a quattro mani da Mary Stella Brugiati e Alessandro Bosi, ‘Ari-Cassamortari’ è prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia in una coproduzione italo-spagnola Paco Cinematografica e Neo Art Producciones.
Dopo l’affaire Arcangelo, i fratelli Pasti, insieme ad un’eccentrica sorellastra che non sapevano di avere, si sono fatti un nome come “becchini dei VIP” e sono in lizza per un ambito premio di categoria mai aggiudicato prima, il Vespillone D’oro. Ma la commissione di valutazione scova un gigantesco buco nei libri contabili dell’azienda, che minaccia di escluderli dalla corsa al premio. Ma com’è possibile? La risposta è nella confessione di Matteo Pasti: ha “preso in prestito” ingenti somme dai conti aziendali per mantenere una relazione virtuale con la cam girl di nome Bella Salma. Un nome d’arte che, ben presto, è sulle notizie d’apertura di tutti i telegiornali: la sex worker viene ritrovata morta nella sua villa per un improbabile incidente domestico. Il telefono dei Pasti non tarda a squillare…
Spettacolo
Gramellini approda a La7 con ‘In altre Parole’, “qui mi sento a casa”

Ad arricchire il racconto di 'In Altre Parole' tanti ospiti provenienti dal mondo della cultura, dello spettacolo e della politica

Massimo Gramellini approda su La7 con ‘In altre Parole’, il suo nuovo programma che partirà sabato in prima serata e che è stato presentato oggi alla Casa del Cinema di Roma alla presenza di Roberto Vecchioni che in ogni puntata commenterà, insieme e Gramellini, le notizie principali della settimana. In sala anche il comico Saverio Raimondo, il critico d’arte Jacopo Veneziani e la new entry, la giornalista Alessandra Sardoni, volto storico del TgLa7 e Cecilia Sala che farà ”la narratrice di storie dagli esteri”, ha spiegato nel corso della conferenza stampa.
In ogni appuntamento spazio alla satira pungente di Saverio Raimondo e alle giornaliste Sardoni e Sala, pronte a raccontare l’attualità da prospettive inedite. Veneziani, nella sua nuova rubrica, uscirà dallo studio per mostrare luoghi nascosti e misteriosi, mentre Laura Bonasera viaggerà per l’Italia per raccontare storie quotidiane, ma al contempo emblematiche, della nostra società.
Ad arricchire il racconto di ‘In Altre Parole’ tanti ospiti provenienti dal mondo della cultura, dello spettacolo e della politica chiamati a portare in studio la propria visione dei fatti, e più in generale del mondo, con l’obiettivo di offrire ogni sabato un caleidoscopio di spunti per riflettere insieme. “Quello che vorrei è evitare sono le classiche risse da talk show – ha spiegato Gramellini all’Adnkronos poco prima della presentazione del programma – vorrei unire alla divulgazione e alla narrazione dei fatti legati all’attualità anche la leggerezza”.
Gramellini si è detto entusiasta di avere accanto a sé Vecchioni perché ”è un uomo che ha una storia, un mondo di conoscenze molto largo, è un cantante, un professore e uno scrittore. Lui stesso mi ha detto che grazie a questa esperienza televisiva ha scoperto anche questa sua vena di divulgazione che gli ha insegnato ad avere l’umiltà di abbassarsi un po’ per arrivare a più persone possibili”.
“Mi fa ridere a chi pensa che la cultura sia qualcosa ‘in alto’, di noioso – ha aggiunto Gramellini – la cultura non è un linguaggio solo per pochi eletti ma deve raggiungere il maggior numero di persone e cercheremo di farlo attraverso la leggerezza”. Sulla sua scelta di passare dalla Rai a La7 Gramellini all’Adnkronos tiene a sottolineare che ”dietro non c’è nessun motivo politico. La mia è stata una scelta dettata da un motivo strettamente professionale, è la sfida di condurre un programma in prima serata dopo 7 anni di access prime time. In Rai sono sempre stata libero, nessuno mi ha mai censurato”.
‘In Altre Parole’ non si ferma al sabato sera e si declina in un altro appuntamento la domenica sera, dalle 20.35 alle 21.15 dal 24 settembre. Una sorta di inserto culturale del programma dove si approfondirà un tema o un argomento di attualità che scalda il dibattito nel nostro Paese.
(di Alisa Toaff)
Spettacolo
Divertimento e sentimento nella stagione del teatro Manzoni di Roma

Il direttore artistico Pietro Longhi, 'puntiamo sulla drammaturgia italiana contemporanea' - Tra gli artisti: Paola Gassman, Edy Angelillo, Sergio Muniz, Patrizia Pellegrino, Paola Tiziana Cruciani, Giancarlo Ratti, Nino Formicola, Enzo Casertano, Blas Roca Ray

Si dipanerà come da tradizione all’insegna del divertimento e del sentimento, attraverso gialli comici e tragicommedie, la nuova stagione del Teatro Manzoni di Roma, con un occhio particolare puntato sulla drammaturgia italiana contemporanea, come spiega il suo direttore artistico Pietro Longhi, che sarà impegnato a febbraio assieme a Edy Angelillo, diretti da Enrico Maria Lamanna, nella pièce ‘Montagne russe’, che in Francia ha debuttato nel 2004 protagonista Alain Delon.
Il sipario si aprirà il 5 ottobre con la prima rappresentazione in Italia della commedia brillante di Norm Foster, ‘C’è un cadavere in giardino’, protagonisti Sergio Muniz e Miriam Mesturino diretti da Silvio Giordani. A seguire Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Beatrice Gattai e Giulia Santilli, ovvero le protagoniste la scorsa stagione di ‘Le sorellastre’, che ora portano ‘Moira, casa, famiglia e spiriti’. Si prosegue con ‘Fino alle Stelle’, commedia musicale scritta e interpretata da Agnese Fallongo e Tiziano Caputo.
Quindi, sarà la volta della trasposizione teatrale di un cult degli anni Ottanta: ‘Tre uomini e una culla’, adattamento firmato dalla stessa autrice del film francese Coline Serreau, per la regia e l’interpretazione di Gabriele Pignotta, che sarà anche lo spettacolo di Capodanno. In cartellone figurano nella seconda parte della stagione Max Pisu, Nino Formicola e Giancarlo Ratti con ‘Forbici & Follia’ che si annuncia come uno spettacolo interattivo in cui il pubblico sarà il vero protagonista.
Si prosegue con il giallo comico ‘Chi l’ha vista?’ interpretato da Enzo Casertano e Paola Tiziana Cruciani anche autrice e regista; Fioretta Mari, Patrizia Pellegrino e Blas Roca Rey per ‘Donnacce’ di Gianni Clementi. A chiudere la stagione, con ultima replica il 2 giugno, saranno Paola Gassman e Mirella Mazzeranghi con la commedia tragicomica ‘Tutto per Lola’ per la regia di Silvio Giordani.
(di Enzo Bonaiuto)
Spettacolo
Musica, De Felice (Inps): “Con nostro concerto Convitto Locchi fruibile a tutti”

Il Direttore Comunicazione Inps: "Rimasto troppi anni chiuso ora è luogo di alta cultura"
“Questo è il secondo anno che collaboriamo con l’Associazione Roma Tre Orchestra per la stagione estiva. Lo abbiamo fatto per rivitalizzare questo palazzo, un immobile dell’Inps chiuso da tanti anni, e renderlo più fruibile a favore del pubblico e favorire l’incontro con l’alta cultura”. Lo ha detto Diego De Felice, Direttore Comunicazione Inps, in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi. L’iniziativa, conclusasi ieri, rientra nell’ambito del progetto ‘IN musica Per il Sociale’, calendario di appuntamenti che dallo scorso 19 giugno ha visto protagonista la musica cameristica e sinfonica.
“È importante valorizzare questo luogo che si presta dal punto di vista scenografico e acustico – chiosa De Felice – Noi pensiamo che un’organizzazione come l’Inps debba investire anche nella valorizzare del proprio patrimonio artistico, un atto di attenzione verso degli immobili tramandati negli anni al nostro Istituto”.
Spettacolo
Musica, direttore Vicari: “Concerto con Inps nel Convitto Locchi esperienza unica”

Il Direttore Artistico Roma Tre Orchestra in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi
“L’incontro tra Roma Tre Orchestra e Inps credo sia stato realizzato nella Reggia degli Dei: la grande musica in una sede così bella come il convitto Vittorio Locchi nel quartiere Garbatella risalta e rende ancora più godibili le serate per il pubblico. L’incontro è avvenuto due anni fa ed è nata questa rassegna ‘IN musica Per il Sociale’, che riprende l’acronimo di Inps, e offre alla cittadinanza un prodotto musicale classico. Ormai fare musica classica è sempre più difficile a Roma, gli spazi sono sempre di meno. Abbiamo creato un piccolo luogo di bellezza, l’esperienza del concerto in questo Convitto è davvero unica perché si unisce il godimento della musica all’acustica perfetta, data dalle mura di questo cortile, alla bellezza del luogo”. Lo ha detto Valerio Vicari, Direttore Artistico Roma Tre Orchestra in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi. L’iniziativa, conclusasi ieri, rientra nell’ambito del progetto IN musica Per il Sociale, calendario di appuntamenti che dal 19 giugno ha visto protagonista la musica cameristica e sinfonica.
Spettacolo
Moschetti (Inps): “Palazzo Mazzone per nostro concerto è pezzo di storia Garbatella”

Così il Dirigente Comunicazione Inps in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi.
“Siamo nel cuore della Garbatella, uno dei quartieri storici più ricchi di arte visiva, grafica e architettonica della città e che quest’anno festeggia 103 anni dalla sua fondazione. La struttura dove ci troviamo è un pezzo di storia di questo quartiere. Nasce nel Ventennio, in un periodo molto particolare della storia politica del nostro Paese ma è frutto di una grandissima idea, ovvero quella di aprire l’assistenza sociale alle categorie più bisognose come erano le orfane del primo dopoguerra. Dobbiamo tutto questo ad una mente illuminata, il senatore Di Vito, che aveva deciso di accogliere in uno dei luoghi più belli della città le orfane figlie di dipendenti dell’istituzione Postelegrafonica. Doveva essere un piccolo ricovero poi Di Vito pensò di rivolgersi all’architetto Angelo Mazzone, che con la sua grande opera realizzò un fabbricato di 4.000 mq che è perfettamente conservato all’interno di un parco di 5 ettari nel cuore della Garbatella”. Lo ha detto Sergio Moschetti, Dirigente Comunicazione Inps, in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi. L’iniziativa, conclusasi ieri, rientra nell’ambito del progetto ‘IN musica Per il Sociale’, calendario di appuntamenti che dallo scorso 19 giugno ha visto protagonista la musica cameristica e sinfonica.
“Il concerto è alla seconda edizione – ha poi aggiunto Moschetti – In questi anni abbiamo avuto diverse migliaia di ospiti a livello nazionale e internazionale in una cornice davvero di eccezione”.
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