

Spettacolo
Mentana: “Fazio lascia la Rai? Non c’è un Maradona in tv…”
"E' semplice e gratificante fare il ruolo del perseguitato, di chi è martire"
“Fabio Fazio va in un altro canale, il pubblico lo vedrà sul Nove. E’ semplice e gratificante fare il ruolo del perseguitato, di chi è martire. Ma sarebbe più semplice fare le proprie scelte e motivarle. Non esiste Maradona, siamo tutti onesti lavoratori di questo settore. Nessuno ha il diritto inalienabile di essere sempre in onda. Io ho visto andar via dalla Rai figure come Raffaella Carrà, Mike Bongiorno, Corrado. Io sono andato dalla Rai a dirigere il Tg5”. E’ un passaggio dell’intervento di Enrico Mentana, direttore del Tg La7, al Festival della tv di Dogliani. “Fabio Fazio va a Discovery, è stato annunciato una decina di giorni fa. Quel contratto si fa in 3 mesi, non in 3 giorni. C’era già una sorta di contrattazione ‘vai o resti?’. Non possiamo più pensare che ci sia un vulnus se qualcuno va via dalla Rai. E’ vero, siamo governati da una destra-centro, ma parliamo di un partito che ha vinto le elezioni nel 2022 dopo 10 anni all’opposizione.
Spettacolo
Morto David McCallum, il medico legale di ‘Ncis’: aveva 90 anni

Interpretò l'enigmatico agente segreto Usa di origine russa Illya Kuryakin nel telefilm 'Organizzazione U.N.C.L.E.'

L’attore scozzese David McCallum, che interpretò l’enigmatico agente segreto americano di origine russa Illya Kuryakin nel telefilm ‘Organizzazione U.N.C.L.E.’ e il medico legale Donald ‘Ducky’ Mallard nelle serie tv ‘Ncis: New Orleans’ e ‘Ncis – Unità anticrimine’, è morto lunedì 25 settembre all’età di 90 anni per cause naturali al Presbyterian Hospital di New York. L’annncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia che era al suo capezzale al momento del decesso.
McCallum ha anche recitato al fianco di Joanna Lumley per quattro stagioni nella serie di fantascienza britannica “Zeffiro e Acciaio” (1979-82; lei era Zeffiro, lui era Acciaio) – considerata come un precursore di “X-Files” – e ha interpretato un prigioniero britannico di guerra nell’acclamato dramma “Colditz” (1972-74).
McCallum fu sposato con l’attrice britannica Jill Ireland dal maggio 1957 fino a quando lei lo lasciò per l’attore Charles Bronson un decennio dopo. McCallum risposò rapidamente la modella Katherine Carpenter nel 1967, sua moglie da 56 anni che gli è sopravvissuta.
L’attore ha recitato in oltre 450 episodi di “Ncis” dal 2003, in tutte e 20 le stagioni, nei panni dell’eccentrico medico Ducky Mallard, esperto di autopsie con il papillon e una laurea in psicologia conseguita presso l’Università di Edimburgo. I baby boomer ricordano McCallum grazie al suo periodo di quattro stagioni nei panni di Kuryakin di “Organizzazione U.N.C.L.E.”, trasmesso dal 1964 al 1968. Ha ricevuto un paio di nomination agli Emmy per aver interpretato la spia intellettuale e introversa.
David Keith McCallum Jr. era nato a Glasgow, in Scozia, il 19 settembre 1933. Sua madre, Dorothy, era una violoncellista e suo padre un violinista e direttore d’orchestra. Nel 1936 la famiglia si trasferì nella capitale britannica quando suo padre fu assunto per dirigere la London Philharmonic Orchestra. Studiò alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra (Joan Collins era una compagna di classe) e apparve con l’Oxford Repertory Group.
McCallum incontrò per la prima volta l’attrice Jill Ireland quando entrambi recitarono in “I piloti dell’inferno” (1957) e si sposarono sette giorni dopo. Hanno anche lavorato insieme in “La grande rapina”(1957) e “Criminal-Sexy” (1960) e in cinque episodi di “Organizzazione U.N.C.L.E.”. Nel classico film di Steve McQueen “La grande fuga” (1963) McCallum ha interpretato Eric Ashley-Pitt, l’ufficiale di marina soprannominato “Dispersal” per come escogitò un modo per sbarazzarsi della terra che era stata scavata dal tunnel di fuga dei prigionieri.
McCallum è apparso sul grande schermo anche nei film “Titanic, latitudine 41 nord”, “Freud – Passioni segrete” (1962) di John Huston (1962), “Billy Budd” (1962), “I conquistatori degli abissi” (1966), “La spia dal cappello verde” (1967), “Tre morsi nella mela” (1967), “Con le spalle al muro” (1968), “La squadriglia dei falchi rossi” (1969) e “Cherry” (1999).
In televisione ha interpretato il ruolo del dottor Daniel Westin, un agente governativo che combatte il crimine, in “L’uomo invisibile” (1975-76). E’ apparso in episodi “Cuore e batticuore”, “L’ora del mistero”, “A-Team”, “Matlock”, “La signora in giallo” e “Law & Order – I due volti della giustizia”.
Spettacolo
Torna ‘Belve’, il programma cult di Francesca Fagnani oggi 26 settembre su Rai2

Ospiti Fabrizio Corona, Arisa e Stefano De Martino

Torna oggi dopo il successo delle passate edizioni ‘Belve’, il programma cult ideato e condotto da Francesca Fagnani, in onda da martedì 26 settembre alle 21.20 su Rai2. Nelle cinque nuove puntate, Fagnani si confronta senza filtri con ospiti provenienti da mondi diversi, disposti a mettersi in gioco e accettare la sfida del programma: raccontarsi senza filtri, rispondere alle domande chiare, dirette e spesso irriverenti della conduttrice con onestà. Le prime “belve” ospiti saranno Fabrizio Corona, Arisa e Stefano De Martino.
Tra le novità di questa edizione, uno spazio dedicato alla comicità di Vincenzo De Lucia, il celebre imitatore napoletano che, nei panni di una improbabile cartomante, riceverà in studio e farà le carte a ospiti speciali. Inoltre, ci sarà uno “spazio di libera arte” dedicato ad attori, comici e personalità dello spettacolo che in ciascuna puntata, regaleranno in esclusiva al pubblico di “Belve”, una loro performance inedita.
Sul fronte delle conferme, tornano, questa volta in studio, le incursioni delle “Eterobasiche” ovvero Valeria De Angelis e Maria Chiara Cicolani, le due ragazze romane che hanno conquistato il web dando vita a una strepitosa parodia dei “maschi etero basici”. E, ovviamente, la sigla di chiusura con tutti i fuori onda degli ospiti della puntata, diventato negli anni uno dei momenti più attesi dal pubblico di “Belve”.
Vero e proprio fenomeno virale sui social con 300 milioni di visualizzazioni per l’hashtag #Belve su TikTok – che si conferma la piattaforma più amata dal pubblico del programma – Belve ha collezionato, solo la scorsa stagione, 600 mila interazioni e quasi 11 milioni di visualizzazioni di contenuti video su Twitter, Facebook, Instagram e YouTube (dati Social Content Ratings di Talk Walker).
Fabrizio Corona tra gli ospiti della prima puntata di ‘Belve’ torna in Rai dopo undici anni e si sofferma su un tema particolarmente doloroso, legato alla malattia genetica del figlio Carlos, nato dalla relazione con Nina Moric.
Spettacolo
Grande Fratello, chiarimento tra Massimiliano e Heidi

Dopo l'approccio dell'attore e le accuse di strategia

La tensione tra Massimiliano e Heidi sotto i riflettori in avvio della puntata del Grande Fratello di oggi, 25 settembre. “Sono single da un paio d’anni e sono venuto qui senza nessuna aspettativa. Quando è entrata Heidi, ho sentito che per me era una questione di chimica… Mi sentivo come non accadeva da tempo… Ho fatto un sogno quando Heidi è entrata. Non era chiaro questo sogno, mi sono svegliato piangendo. Credo si sia aperto un vaso, ne ho parlato con Heidi e forse ho sbagliato: non era il momento”, dice Massimiliano Varrese, attore che dalla prima sera è nella casa.
“C’è stata simpatia subito, ma avrei preferito una situazione più graduale. Ho provato ansia… E’ entrato a gamba tesa con queste parole: ‘Ti ho sognato, hai aperto un vaso’, sono parole forti pronunciate da un uomo adulto e non da un ragazzino”, replica Heidi.
“Non sono mai stato uno stratega”, dice Varrese quando si trova a dover rispondere ad ‘accuse’ di recitare una parte. “Mi piace? No”, taglia corto la ragazza. “Chiarezza, sempre”.
Spettacolo
Teatro, Compatangelo: “Il mio ‘Beethoven’ rifiuta la guerra, invoca la pace”

In scena al Lirico di Milano il 27 settembre e poi in tournée nei maggiori teatri italiani, 'Beethoven in Vermont', con il trio Metamorphosi, il musical da camera firmato dalla scrittrice e drammaturga Maria Letizia Compatangelo

Un musical da camera, un concerto che si fa rappresentazione scenica, una pièce in musica dedicata al divino Beethoven. E’ l’ultimo lavoro della drammaturga e scrittrice, una delle ultime allieve di Eduardo de’ Filippo, Maria Letizia Compatangelo che firma ‘Beethoven in Vermont’ in scena con il Trio Metamorphosi (Mauro Loguercio al violino, Francesco e Angelo Pepicelli al violoncello e pianoforte) protagonisti di una lunga tournée nei maggiori teatri italiani che vedrà lo spettacolo in cartellone a Milano (27 settembre, Teatro Lirico), Firenze (22 ottobre, La Pergola), Termoli (5 novembre), Napoli (9 novembre, Teatro Sannazzaro), Gioiosa Ionica (12 novembre, Teatro Comunale), Campobasso (27 gennaio 2024 Teatro Comunale), Bari (30 gennaio Teatro Piccinni).
“La pièce – racconta all’Adnkronos Maria Letizia Compatangelo – ripercorre l’inaugurazione del Marlboro Festival, nato nell’estate del 1951 all’indomani della II Guerra Mondiale per iniziativa di tre musicisti esuli dalla Germania nazista, Adolf e Herman Busch, Rudolf Serkin. Una scommessa, una sfida, la loro, la memoria di un vissuto personale, che si fa rappresentazione scenica, all’interno di una storia che ne ha segnato l’esistenza e le scelte, soprattutto quelle artistiche”.
“Il rifiuto del nazismo, l’esilio volontario e l’emigrazione negli Stati Uniti, il trauma di una guerra e di un Nazione di cui si sentono ancora figli – aggiunge l’autrice- Ferite aperte che solo la musica potrà forse un giorno rimarginare. ‘E’ cercando la bellezza e costruendo la bellezza che un artista combatte’, dirà uno dei miei musicisti- interpreti -attori, per la prima volta in questo doppio ruolo in un’avventura assolutamente vincente”.
Il Festival di Marlboro, dopo la sua creazione, è diventato punto di riferimento di generazioni di giovani e talentuosi musicisti, che giungono da tutto il mondo in un confronto animato e entusiasta tra allievi, maestri, celebri virtuosi e direttori d’orchestra. Uno spettacolo in parte ‘politico’, ma sicuramente con un afflato civile. “Ho trasformato i miei tre straordinari musicisti in attori, ho rielaborato le note in linguaggio e pensiero, catapultandomi nell’universo poetico di Beethoven, l’autore dell’Inno alla gioia, adottato dal Consiglio d’Europa nel 1972 come Inno d’Europa”.
“Ancor oggi – spiega Maria Letizia Compatangelo – c’è in fondo bisogno di arte e rinascita, di sostegno e partecipazione tra i popoli. Galeotta fu l’inaugurazione del Festival di Marlboro e la scelta di portare in scena ad opera del Trio Busch-Serkin l’opera 97, ‘L’arciduca’, l’ultimo trio del sommo compositore tedesco, una sorta di ponte verso i suoi futuri capolavori. Un debutto – conclude la nota scrittrice e drammaturga – come auspicio di condivisione e dialogo tra i popoli anche e soprattutto attraverso l’arte e la musica”.
Spettacolo
Cinema, generale Mori: “Grazia a Crespi? Credo in sua assoluta estraneità a rapporti con mafia”

Ha partecipato a Venezia a presentazione docufilm 'Stato di grazia' diretto da Telese

“Ho accettato con piacere l’invito a partecipare alla visione del docufilm ‘Stato di grazia’ diretto da Luca Telese, dedicato alle vicende giudiziarie di Ambrogio Crespi, presentato a Venezia nel corso delle giornate dedicate alla Mostra del Cinema. L’opera ha descritto in maniera compiuta e partecipe tutte le fasi del calvario di un uomo di fronte a un fatto improvviso e imprevedibile, che travolge la sua esistenza e quella dei suoi cari”. E’ quanto ha dichiarato in una intervista all”Opinione’ il generale Mario Mori.
Ed a proposito della ‘grazia totale’ che potrebbe essere concessa a Crespi ha spiegato il generale Mori: “Da quello che ho compreso, attraverso la descrizione che mi è stata fatta dagli avvocati, la concessione della ‘grazia totale’ presenta delle difficoltà tecniche di non poco conto. Il fatto però che il presidente della Repubblica abbia concesso così rapidamente la ‘grazia parziale’, sta a significare che la vicenda sollecita valutazioni morali e sostanziali, tali da farne un caso unico. Spero e credo che, alla fine, sarà trovata una soluzione che consenta ad Ambrogio di avere un riconoscimento completo della sua estraneità rispetto a qualsiasi tipo di connessione con ambiti e cultura mafiosi”.
E sul docufilm ‘Generale Mori: Un’Italia a testa alta’, che ottenne lo share del 7 per cento quando andò in onda, in tarda serata, su Rete 4, ha precisato: “La stesura del docufilm sulla mia vita è stata un’esperienza singolare, che mi ha consentito di conoscere un aspetto, quella dello sviluppo di un lavoro cinematografico, del tutto nuovo per me. Nella circostanza ho avuto la possibilità di conoscere non solo un professionista di grande valore, Ambrogio Crespi, ma questo mi era già noto, quanto un uomo in possesso di grandi valori morali”.
Il generale Mori continua a girare l’Italia, proprio con il regista Ambrogio Crespi, per incontrare sia i giovani che i cittadini che vogliono conoscere la storia della lotta al terrorismo e alla mafia. “Mi sembra doveroso che persone che hanno avuto esperienze difficili, ma positive, con uomini e situazioni connesse alla criminalità mafiosa, debbano impegnarsi, soprattutto verso i giovani, perché il fenomeno sia compreso nella sua drammatica interezza – ha spiegato nella lunga intervista all’Opinione – E siano ben chiari gli strumenti con cui combattere questo tumore della società nazionale”.
Alle spalle un lunghissimo iter giudiziario, da cui il generale Mori è uscito completamente scagionato. “Nella lunga vicenda di cui, mio malgrado, sono stato protagonista, ho avuto sempre il sostegno di una buona parte della pubblica opinione che mi ha fatto sentire in vari modi la sua solidarietà – ha sottolineato ancora – A tutti costoro un sentito, profondo, ringraziamento. Tra i miei detrattori, non ho nulla da dire a chi si è fatta un’idea sbagliata attraverso la lettura di giornali e documenti a me contrari, peraltro ampiamente diffusi in Italia. Non avevano altro modo per giudicare. A quelli che sono gli autori, a vario titolo, del complesso delle accuse che mi sono state rivolte – ha concluso – concedo il beneficio della buonafede se, a processi finalmente definiti, vorranno riconoscere di avere sbagliato. Non penso, però, che la gran parte di questi signori lo farà”.
Spettacolo
‘Souvenir’ in uscita il 13 ottobre, Emma svela la tracklist

Nove i brani in cui l'artista si mette in gioco anche come autrice

Emma Marrone ha svelato la tracklist del suo nuovo album ‘Souvenir’, in uscita il 13 ottobre. Anticipato dai singoli ‘Mezzo mondo’, già certificato platino, e ‘Iniziamo dalla fine’, attualmente in radio, ‘Souvenir’ si compone di 9 brani, nei quali emergono le diverse sfumature vocali e sonore di Emma, che si mette in gioco anche come autrice: ‘Iniziamo dalla Fine’, ‘Amore Cane’ (feat. Lazza), ‘Mezzo Mondo’, ‘Intervallo’, ‘Sentimentale’, ‘Carne Viva’, ‘Capelli Corti’, ‘Indaco’ e ‘Taxi sulla Luna (bonus track)’. L’album, in uscita per Capitol/Universal Music, è già disponibile in pre-order.
Il nuovo album è l’istantanea, ferma nello spazio e nel tempo, di un nuovo capitolo della vita di Emma, dove il ‘Souvenir’ è ciò che resta di questo incredibile viaggio che attraversa la vita reale. La realtà e le cose concrete sono, infatti, il centro di tutto il progetto. E non si ritrovano solo nelle canzoni ma anche in tutto il mondo estetico del disco, in quei paesaggi autentici in cui si respira verità e si alimenta il rapporto con la terra. È proprio per questa voglia di riportare al centro l’autenticità delle emozioni e dei legami che Emma ha deciso di presentare al suo pubblico il nuovo disco con alcuni speciali appuntamenti nei club d’Italia: un incontro a tu per tu, in un luogo intimo e rock and roll, un ritorno alle origini in cui poter vivere e condividere in modo intenso tutti i colori e le emozioni di “Souvenir”.
Così nasce “Souvenir in da Club”, una vera e propria esperienza per ascoltare dal vivo il nuovo album e ritornare a casa con un ricordo unico. 18 appuntamenti in 8 città d’Italia, a partire dal 10 novembre. I biglietti sono disponibili in prevendita su TicketOne e Clappit. Queste le tappe di “Souvenir in da Club ” (Friends&Partners e Magellano Concerti): 10 novembre al Vox Club di Nonantola (Modena); 12, 13 e 15 novembre al Largo Venue di Roma; 22 e 23 novembre alla Hall di Padova; 26, 27 e 29 novembre ai Magazzini Generali di Milano; 2, 3 e 5 dicembre al Cap10100 di Torino; 11 e 13 dicembre al Duel Club di Pozzuoli (Napoli); il 17 e 18 dicembre al Demodè di Modugno (Bari); il 21 e 22 dicembre al Viper di Firenze.
Spettacolo
Dolce&Gabbana lancia collezione con Blanco

La sfilata, andata in scena all'ex Macello di Milano, celebra l'incontro tra musica e stile. Primo drop in vendita su www.dolcegabbana.com
Dolce&Gabbana lancia insieme a Blanco una special collection che celebra l’incontro tra musica e stile: una rielaborazione dei codici del brand vista da una prospettiva inedita grazie alla collaborazione con il cantante italiano. La collezione si distingue per volumi, grafiche e materiali che le conferiscono dal carattere forte e riconoscibile. Protagonista è il bianco puro, segno distintivo dell’artista, insieme al nero Sicilia, al grigio e alle sue sfumature che si materializzano in stampe dal soggetto angelico ispirato a uno dei suoi tatuaggi.
Felpe in jersey e tessuto tecnico, t-shirt over, shorts e camicie in pizzo e popeline, pigiami in twill sono arricchiti da dettagli ricercati come il piping e gli intarsi in rete, ricami ed etichette spessorate, proposti anche su contemporanei volumi cropped. Completano la collezione borse, accessori, underwear e nuovi modelli di sneaker chunky monocolore appositamente disegnati, realizzati in vitello spazzolato opaco. In occasione dell’evento di presentazione, il primo drop della special collection Blanco Dolce&Gabbana è disponibile in esclusiva su www.dolcegabbana.com da ieri sera.
Spettacolo
Guanciale e Pandolfi tra commedia e thriller in “Un’estate fa” nuova serie Sky

Filippo Scotti e Martina Gatti per i loro volti da ragazzi, nel cast anche Nicole Grimaudo, Paolo Pierobon, Anna Ferzetti, Paolo Triestino, Massimo Dapporto

“Un’estate fa”, però non quella dell’anno scorso ma addirittura del 1990, con i mondiali di calcio, le canzoni e i tormentoni musicali dell’epoca, il costume e la società… ma non la politica, “quella, meglio di no”, dicono all’unisono produttori e registi. E’ l’ambientazione temporale della nuova serie Sky, che andrà in onda a partire dal 6 ottobre in otto puntate. Fra gli interpreti, i protagonisti Lino Guanciale e Claudia Pandolfi con i loro ‘alter ego’ giovanili affidati a Filippo Scotti e Martina Gatti; nel cast, fra gli altri, anche Nicole Grimaudo, Paolo Pierobon, Anna Ferzetti, Paolo Triestino, Massimo Dapporto, per la regia di Davide Marengo e Marta Savina, mentre
Francesca Michielin
reinterpreta ‘Un’estate fa’, il celebre brano firmato da Franco Califano che dà il titolo alla serie.
Girato fra Roma, un campeggio di Ostia in zona Castel Fusano e le spiagge della Puglia attorno a Gallipoli, la storia si dipana fra i toni della commedia sentimentale e quelli del thriller, attraversando le generazioni con uno spostamento temporale di trent’anni, fra ricordi e misteri, con il protagonista che dopo un incidente, la perdita di conoscenza e il risveglio, si ritrova magicamente catapultato nell’estate del 1990, per opera della memoria ritrovata, o della pazzia sopravvenuta, o di un viaggio nel tempo, tutto legato alla morte della ragazza di cui da adolescente era innamorato e al tentativo di fare di tutto per salvarla.
La colonna sonora accompagna nostalgicamente le immagini di quell’anno, da Edoardo Bennato e Gianna Nannini con le ‘Notti magiche’ inno dei mondiali di calcio Italia 90 ai Depeche Mode, dai Tears for Fears agli a-Ha di ‘Take on me’, dai Frankie Goes to Hollywood al Califano di ‘Un’estate fa’ sia nella storica versione di Mina che nella cover della Michielin, che considera “divertente e stimolante reinterpretare questo grande classico della musica italiana”.
“Appena mi hanno parlato di questa idea, sono rimasto subito conquistato dal soggetto e ho voluto esserci – racconta Lino Guanciale, nel corso della presentazione della serie tv al Cinema Troisi di Roma – L’unica cosa negativa – scherza – è che mi hanno chiesto di interpretare il personaggio protagonista da ‘vecchio’ mentre un altro avrebbe fatto il me stesso da ‘giovane’… è il segno che il tempo passa per tutti, anche per me! In ogni caso – avverte, con riferimento alla trama – va sottolineato che i ricordi vanno sempre maneggiati con cura”.
“Questa storia è un ‘concept’ azzeccatissimo – assicura Nils Hartmann, executive vice president di Sky Studios Italia – omicidio irrisolto e nostalgia sono un binomio per una ricetta che il pubblico può amare. Poi, rappresenta una grande sfida, tra piani temporali, ricordi e amnesie, ricerca e scoperta della verità, amore e gelosie, amicizie ed errori da condannare o da perdonare… E con un personaggio in cui identificarsi e per cui fare il tifo, dalla prima all’ultima puntata”.
(di Enzo Bonaiuto)
Spettacolo
Ballando con le Stelle 2023, anche Lino Banfi tra i concorrenti

L'attore, 87 anni, si aggiunge agli altri 10 concorrenti in gara: ecco chi sono
Anche Lino Banfi, il ‘nonno d’Italia’, sarà in gara a Ballando con le Stelle 2023. Banfi, uomo e attore amatissimo, ha accettato l’invito di Milly Carlucci e parteciperà alla celebre trasmissione di Rai1 la cui nuova stagione partirà il prossimo 21 ottobre. Lo comunica una nota di Viale Mazzini.
Banfi, 87 anni, si aggiunge agli altri 10 concorrenti in gara che sono: Teo Mammuccari, Lorenzo Tano (figlio di Rocco Siffredi), Rosanna Lambertucci, Simona Ventura, Giovanni Terzi, Carlotta Mantovan, Paola Perego, Ricky Tognazzi, Antonio Caprarica e Sara Croce.
Spettacolo
Grande Fratello 2023, oggi 25 settembre quinta puntata: il primo eliminato, anticipazioni

In prima serata su canale5. Sono cinque i concorrenti in nomination

In onda oggi, lunedì 25 settembre, la quinta puntata del Grande Fratello 2023. La serata vedrà l’eliminazione di uno dei concorrenti tra quelli finiti in nomination durante la puntata di giovedì scorso. L’appuntamento è alle 21,20 su Canale 5 e in streaming su Mediaset Infinity.
Grecia Colmenares, Arnold Cardaropoli, Claudio Roma, Giselda Torresan e Vittorio Menozzi sono i nominati di giovedì scorso. Sono loro ad andare al televoto per la prima eliminazione di questa edizione del Grande Fratello 2023.
Il rapporto tra Massimiliano Varrese e Heidi Baci potrebbe costituire uno dei fulcri della serata. I due coinquilini hanno avuto un confronto, cercando di chiarire le incomprensioni delle ultime ore. Desideroso di chiarire con lei, Massimiliano è andato da Heidi per delineare meglio la propria posizione. Non vorrebbe far passare un messaggio sbagliato, lui non ha perso la testa e le sue chiacchiere non erano un modo per approcciarsi a lei. Lei vorrebbe solamente voltare pagina, senza alimentare il malcontento di Massimiliano. Non vuole creare fraintendimenti, per questo ha preferito chiarire subito la situazione, anche perché è convinta che le parole dell’attore fossero serie. Ma, in fin dei conti, lei non ha nulla contro Massimiliano e la questione non sussiste. Massimiliano conferma di essere stato serio, ma allo stesso tempo vuole tutelarsi. Si è creato un polverone su nulla ed è passato per quello che non è. Nonostante tutto, la ringrazia per avergli detto di essere “pesante”: è stata un’occasione per riflettere sulla sua persona. Dopo aver discusso, entrambi decidono di metterci una pietra sopra e non pensarci più, continuando a convivere civilmente. Heidi e Massimiliano riprenderanno a conoscersi in tranquillità oppure la loro amicizia è ormai compromessa?
Alla vigilia della puntata, le Nomination e il televoto tornano a essere un argomento di discussione. Claudio, confrontandosi con Giuseppe, sente di poter uscire e si dice dispiaciuto nel non essere riuscito a legare con tutti i suoi compagni, lui compreso. “Io vedo che hai legato con tanti e vorrei che un pochino ti aprissi pure con me” gli dice un po’ addolorato. “Se c’è qualcosa nei miei confronti dimmelo” gli chiede l’imprenditore cercando di chiare il distacco nei suoi confronti. Il bidello, che ascolta la riflessione del suo compagno, ammette di non aver mai fatto un passo verso di lui, ma lo rassicura dicendogli di non avere nulla nei suoi confronti. “Io negli ultimi giorni sono solo un po’ stanco” dice giustificando il suo allontanamento.
Claudio, ammette di provare una grande ammirazione nei confronti di Giuseppe, e invidia la sua grande capacità di relazionarsi e mettersi in gioco. “Per me questa è una sfida, io sono sempre stato un lupo solitario” ammette rammaricato. Marco, che si inserisce nella discussione, rassicura il suo compagno e gli consiglia di non forzare la sua voglia di volersi relazionare a tutti i costi con qualcuno: “Ognuno ha i suoi tempi” gli dice cercando di tranquillizzarlo.
L’imprenditore, continuando, ammette di voler approfittare di questa esperienza per riuscire a superare questo suo disagio e spera, nel caso in cui dovesse rimanere in gioco, di mettere via le sue preoccupazioni e aprirsi di più al gruppo. Riuscirà a mettere in pratica quanto detto?
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