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Mattarella nomina 30 Alfieri della Repubblica: ecco chi sono

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 30 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”. La solidarietà per la pace – spiega una nota del Quirinale – è il tema prevalente che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri. La selezione tra tanti meritevoli è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere.  

I testimoni scelti – sottolinea ancora la nota del Colle – non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani.  

Il Presidente Mattarella ha inoltre assegnato quattro targhe per azioni collettive che intendono valorizzare la partecipazione attiva e sentita dei giovani, anche al fine di incoraggiare un loro più consapevole protagonismo.  

Dei trenta nuovi Alfieri, 16 sono ragazzi e 14 ragazze. Insieme ai giovani premiati con targhe per azioni collettive, verranno ricevuti dal Capo dello Stato al Quirinale il prossimo 24 febbraio, alle 11.30, per la consegna degli attestati d’onore.  

Ecco chi sono i nuovi Alfieri della Repubblica nominati dal Capo dello Stato: 

Mario Amatuzio, 21/11/2005, residente a Bojano (CB) – Per l’azione di volontariato svolta in particolar modo in favore di persone anziane durante la fase più acuta della pandemia, e per l’impegno con cui a scuola contribuisce all’inclusione e contrasta il bullismo. 

Viola Bandinu, 5/2/2006, residente a Olbia (SS) – Per il maturo impegno con cui partecipa come volontaria a progetti e attività di doposcuola per i ragazzi più giovani. La sua capacità di ascolto e di accoglienza dei più vulnerabili le ha permesso anche di diventare un esempio per altri volontari. 

Alexander Bani, 31/5/2012, residente a Città di Castello (PG) – Per la solidarietà e l’amicizia dimostrata nei confronti del piccolo Sasha, bambino ucraino scappato dal conflitto, ospite di una famiglia italiana per alcuni mesi.  

Aniello Capuano, 26/8/2004, residente a Siano (SA) – Per la tenacia con cui affronta la malattia che lo ha colpito da bambino, riuscendo a trarre forza per impegnarsi nella diffusione delle conoscenze sulla distrofia facio-scapolo-omerale e per sostenere la ricerca scientifica. Utilizzando le sue competenze informatiche, ha creato un canale youtube al riguardo. 

Alessandro Cuomo, 28/5/2004, residente a Roma – Per il senso civico mostrato nel dare pronto aiuto a una signora, vittima di un furto. Con coraggio ha rincorso i due ladri, ha contribuito ad assicurarne uno alla giustizia ed è riuscito a riconsegnare alla vittima il portafogli che le era stato sottratto.  

William D’Alascio, 22/5/2012, residente a Crespina Lorenzana (PI) – Per l’impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, si è assicurato che i compagni di classe, costretti in casa dal virus, non rimanessero indietro nel programma di studi, consegnando loro i compiti “a domicilio” come un vero postino. 

Maddalena Da Rozze, 20/3/2006, residente a Sedico (BL) – Per la dignità e il forte senso di responsabilità con cui ogni giorno si prende cura della mamma malata. La sua maturità le ha permesso di salvare la vita alla madre quando, a fronte di un improvviso aggravamento, è stata capace di attivare immediatamente i soccorsi.  

Zaccaria Dellai, 3/11/2011, residente a Laives (BZ) – Per l’attenzione dimostrata nei confronti delle persone anziane anche attraverso l’ideazione di un fumetto che li vede protagonisti. Sul tema dello scambio intergenerazionale ha continuato a impegnarsi, coinvolgendo l’associazione di cui fa parte. 

Francesca Di Sabatino, 31/7/2004, residente a Isola del Gran Sasso d’Italia (TE) – Per il servizio di volontariato prestato in favore dei bambini e delle persone più deboli. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva ed esprime il sentimento di una intera comunità che ha deciso di reagire insieme e rialzarsi dopo il sisma del 2016. 

Luigi Falconi, 6/11/2003, residente a Latina – Per aver saputo trasformare le proprie difficoltà in opportunità, dimostrando come le differenze siano una ricchezza per tutti. Per aver messo le proprie abilità informatiche a servizio di una associazione che si impegna per uno “sport inclusivo”. 

Maria Grazia Fragale, 19/12/2005, residente a Serrastretta (CZ) – Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto nelle sue diverse attività. Per aver favorito l’integrazione di una ragazza ucraina all’interno della classe e per aver aiutato alcuni rifugiati ucraini nell’apprendimento della lingua italiana. 

Deborah Maria Inserillo, 1/8/2003, residente a Termini Imerese (PA) – Per l’attività di volontariato con cui testimonia l’importanza della condivisione e del dono. Per l’impegno contro lo spreco alimentare, fatto di azioni concrete e di sensibilizzazione per uno sviluppo sostenibile. 

Diletta Lago, 22/2/2005, residente a Cittadella (PD) – Per l’amicizia incondizionata con cui ha aiutato una compagna di classe con disabilità nell’interazione sociale. La sensibilità dimostrata si riflette anche nella delicatezza della sua scrittura che l’ha portata a inventare una fiaba per bambini per la quale ha ottenuto un importante riconoscimento. 

Anna Assunta Lombardi, 27/11/2009, residente ad Almese (TO) – Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto imparando rapidamente la lingua dei segni. Il suo impegno ha favorito l’integrazione di una compagna di classe sorda, proveniente dal Mali. La loro bellissima storia dimostra come l’amicizia possa abbattere tante barriere. 

Chiara Longo, 29/12/2004, residente a Cavallino (LE) – Per l’impegno e la competenza con cui affronta sia i grandi temi ambientali che la difesa dei diritti delle donne. Con il suo blog ha contribuito a far conoscere la tragedia che sta vivendo il popolo ucraino. 

Giulia Martinello, 30/5/2004, residente a San Pietro in Gu (PD) – Per il servizio volontario prestato a favore di una comunità della Bosnia che, a distanza di anni, non è ancora riuscita a dimenticare l’orrore della guerra. Una testimonianza di solidarietà concreta, realizzata rinunciando al periodo di ferie estive.  

Gioele Mazzone, 19/7/2005, residente a Cengio (SV) – Per la tenacia e l’impegno civico con i quali promuove e sostiene le campagne di sensibilizzazione sui temi legati alla salvaguardia del territorio, al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale. 

Elisaveta Petronela Merfu, 29/4/2003, residente a Scalea (CS) – Per l’impegno sociale e l’attività di volontariato che ora svolge in favore dei ragazzi più piccoli, dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita. 

Beatrice Papei Allori, 8/4/2005, residente a Genova – Per l’impegno con cui, grazie alla sua scrittura e alla sua creatività, cerca di trasmettere ai coetanei il valore della memoria, in particolare la memoria degli orrori della Shoah. Perché mai più l’umanità cada in quell’abisso. 

Ettore Prà, 5/6/2005, residente a Monteforte d’Alpone (VR) – Per la sportività e il senso di solidarietà dimostrati quando si è fermato a soccorrere un avversario, rovinosamente caduto, durante una competizione ciclistica. 

Andrea Premoli, 12/8/2004, residente a Milano – Per il sostegno offerto nel percorso scolastico a un compagno con disabilità e per l’amicizia che con lui è riuscito a costruire, facilitandone l’integrazione nel gruppo dei coetanei. Per l’impegno con il quale, anche attraverso i social, cerca di sensibilizzare sui temi della disabilità.  

Josephine Riccio, 11/6/2006, residente a San Potito Sannitico (CE) – Per la quotidiana testimonianza del valore irrinunciabile e positivo delle diversità. La sua tenacia è un esempio offerto a tutti per contrastare pregiudizi ed emarginazione. 

Giulia Rossi, 27/2/2004, residente a Modena – Per l’energia e l’entusiasmo con cui presta la sua opera di volontaria. La solidarietà e l’impegno dimostrati nonostante la giovane età sono l’esempio di come ciascuno di noi può contribuire a migliorare la vita della comunità. 

Simone Rovere Meloni, 23/12/2003, residente a Uras (OR) – Per il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione. La solidarietà ricevuta gli ha dato la forza per rialzarsi e per continuare a fare il lavoro che aveva scelto per il suo futuro.  

Giovanni Scialdone, 3/12/2004, residente a Vitulazio (CE) – Per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole la vita. Per la costanza con cui si impegna in un’opera di sensibilizzare sul valore delle manovre salvavita e sulla cultura del soccorso. 

Sokona Souare, 10/7/2007, residente a Avigliana (TO) – Per il coraggio e la determinazione con cui affronta la sua disabilità. Per la voglia di comunicare che riesce a trasmettere, e l’amicizia che è riuscita a costruire.  

Francesco Spataro, 8/6/2006, residente a Celico (CS) – Per la generosa attività di volontariato attraverso la quale cerca di sensibilizzare i coetanei sull’importanza della condivisione e sul valore del cibo. 

Riccardo Maria Jules Van Lysebetten, 3/12/2003, residente a San Donato Milanese (MI) – Per l’attività di volontariato, che non è mai venuta meno nelle fasi più acute della pandemia. Il contributo di solidarietà di cui è capace, nonostante una disabilità, lo ha reso un esempio per molti.  

Riccardo Yanovskyy, 27/12/2006, residente a Latina – Per la generosità d’animo e la testimonianza di solidarietà e di accoglienza mostrate nei confronti di connazionali ucraini in fuga dalla guerra, in particolar modo di un coetaneo arrivato in Italia nelle fasi iniziali del conflitto. 

Tommaso Zotti, 22/11/2008, residente a Campo San Martino (PD) – Per la prontezza con cui ha affrontato una situazione di emergenza, provocata dal malore del conducente di uno scuolabus. Grazie al suo intervento, tutti gli occupanti del mezzo sono riusciti a mettersi in salvo. 

Oltre alla nomina degli Alfieri della Repubblica, il Presidente della Repubblica ha assegnato quattro targhe per azioni collettive. Adam, Manuel, Marco, Cristiano, Davide (età tra i 16 e i 18 anni) Per la forza inclusiva della loro amicizia. Gli studenti della quinta A della scuola primaria “A. Monchiero” di Pocapaglia (CN) Per aver vissuto le differenze come una ricchezza di tutti.  

Paula Kalauz (25/7/2005 Drochia, Moldavia), Diana Enea (3/1/2006 Tarata, Perù), Edoardo Dominijanni (26/9/2006 Pisa) Per aver promosso un linguaggio universale di pace. Igor Nito e la sua classe – terza F dell’Istituto Comprensivo Statale “Elisa Springer” di Surbo (LE) Per l’amicizia nata da uno scambio di doni. 

 

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Cultura

Agrigento capitale italiana della cultura per il 2025

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(Adnkronos) – Agrigento è stata nominata Capitale italiana della Cultura per il 2025. A darne l’annuncio ufficiale è stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, leggendo la motivazione al Collegio Romano sede del Mic. 

Il dossier della città siciliana – che ospita la Valle dei Templi e ha dato i natali a Luigi Pirandello e, nella sua provincia, a Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri, include nel suo progetto anche l’isola di Lampedusa. 

Agrigento, inclusa fra le dieci finaliste esaminate dalla giuria presieduta da Davide Desario subentrato un paio di settimane fa a Mario Sechi chiamato ad altro incarico istituzionale, ha superato la concorrenza di Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto. 

(di Enzo Bonaiuto) 

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Resistenza, La Russa: “Via Rasella pagina tutt’altro che nobile”

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(Adnkronos) – “Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS”. Lo ha dichiarato Ignazio La Russa, Presidente del Senato, ospite di ‘Terraverso’, il podcast di Libero Quotidiano. 

Quanto alla sua presenza alle prossime celebrazioni della festa della Liberazione dal nazifascismo, La Russa sottolinea che “non sarà il primo 25 aprile che celebro, sono andato da ministro della Difesa a rendere omaggio al monumento dei partigiani, ho portato un mazzo di fiori a tutti i partigiani, anche a quelli rossi che come è noto non volevano un’Italia libera e democratica ma volevano un’Italia comunista. Chi muore per un’idea e per una scelta ideale, non può mai essere oggetto di avversione”.  

LA REAZIONE – “Le parole di La Russa su Via Rasella sono un atto di revisionismo senza precedenti. Come dire: i partigiani se la sono un po’ cercata. La seconda carica dello Stato non può confondere le vittime con i carnefici. E sdoganare il punto di vista dei fascisti. Indegno e vigliacco”, scrive su Twitter il deputato e coordinatore di Articolo 1 Arturo Scotto.  

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Barça, vicepresidente: “In contatto con Messi, vorrei vederlo tornare”

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(Adnkronos) – “Leo Messi e la sua famiglia conoscono l’affetto che provo per loro. Ho partecipato alle trattative che purtroppo non hanno portato al successo. Ho la spina nel fianco di Leo che non ha potuto continuare nel nostro club. Se parliamo di Masia (la scuola calcio del Barcellona, ndr) e del calcio di base, parliamo di Messi. Ovviamente mi piacerebbe vederlo tornare. Per quello che potrebbe rappresentare a livello sportivo, sociale ed economico. Siamo in contatto con loro, sì”. Lo dice in una conferenza stampa il vicepresidente del Barcelona, Rafa Yuste.  

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Salute e Benessere

Glaucoma, online il primo episodio del podcast ‘Ascolta e Vedrai’

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(Adnkronos) – È dedicata al glaucoma la prima delle sette puntate di ‘Ascolta e vedrai’, il podcast de L’Oculista Italiano pensato per promuovere e sostenere il benessere della vista, per imparare a conoscere e proteggere i nostri occhi. Definito ‘ladro della vista’, il glaucoma si presenta con sintomi poco eclatanti: visione un po’ sfocata, qualche dolorino agli occhi, luccichio, ma soprattutto con la riduzione del campo visivo, della visione laterale. Come anche altre patologie oculari, il glaucoma presenta sintomi comuni, ma che non vanno assolutamente sottovalutati perché possono essere prevenuti, controllati e curati. Il glaucoma, infatti, causando danni al nervo ottico, può portate a conseguenze gravi, ma ci sono molte cose che si possono fare. 

 

 

Nell’ascolto semplice e coinvolgente di un dialogo con l’oculista, nei pochi minuti del podcast, si possono avere quelle informazioni utili per prevenire e, nel caso, trattare questo disturbo con gli approcci più innovativi, meglio tollerati ed efficaci: la qualità della vita dipende anche dal benessere degli occhi. Quando infatti ci sono i sintomi, il glaucoma è presente già da un pezzo e il danno al nervo ottico è già in corso. Per questo è importate, dopo i 40 anni, pianificare dei controlli dall’oculista e, nel caso di una diagnosi, trovare le soluzioni che siano sì efficaci dal punto di vista clinico, ma che, allo tesso tempo, favoriscano l’integrità della superficie dell’occhio, del nervo ottico e, ovviamente, della praticità di somministrazione dei trattamenti locali. 

Numerosi studi e le stesse linee guida internazionali indicano che, per ridurre la degenerazione, il danno al nervo ottico, ai trattamenti locali con colliri è bene associare una terapia nutrizionale adeguata: esistono integratori specifici per contrastare la degenerazione del nervo ottico che è alla base del glaucoma. Ma conta anche la modalità di somministrazione dei colliri: i prodotti monodose sono sì senza conservanti, ma spesso difficili da applicare, soprattutto dalle persone più anziane. 

 

Queste e altre informazioni per favorire il benessere di occhi, per una migliore qualità della vita, sono oggi disponibili in ‘Ascolta e vedrai’ il podcast dell’Oculista Italiano presente nelle piattaforme – Apple Podcast, Google Podcasts, Spotify, Spreaker – e su oculistaitaliano.it, dove si possono trovare anche altri approfondimenti e aggiornamenti. A fine aprile, il prossimo episodio dedicato all’infiammazione. 

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Ucraina-Russia, Putin può perdere la guerra a causa dell’economia?

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(Adnkronos) – I prossimi mesi diranno se ha ragione il Wall Street Journal, che ha sentenziato: “l’economia russa sta per crollare”. Ma che ci siano una serie di segnali che vanno in questa direzione è ormai piuttosto evidente. Fino al punto da spingersi a ipotizzare che Vladimir Putin possa essere costretto a fermare la guerra in Ucraina? Sicuramente, il Capo del Cremlino ha sbagliato i suoi conti. Così come ha sottovalutato la capacità di resistenza di Kiev, e la determinazione del fronte occidentale a sostenerla, così ha sottovalutato l’effetto di medio e lungo termine delle sanzioni economiche contro la Russia.  

Tra gli elementi che concorrono a indebolire la posizione russa, c’è la scommessa persa sul fronte dell’energia. Il ricatto del gas, che avrebbe dovuto imporre all’Europa un atteggiamento più cauto e, nelle attese di Putin, un sostanziale passo indietro nell’appoggio all’Ucraina, si è rivelato un’arma spuntata. Non solo perché quasi tutti i Paesi europei hanno raggiunto una sostanziale indipendenza da Mosca ma anche perché la diversificazione delle esportazioni russe fuori dall’Europa non è stata in grado di compensare l’interruzione dei flussi verso Ovest. Il saldo è decisamente sfavorevole per Putin. Nel 2022, la Russia è stata privata di una parte consistente delle entrate per il suo bilancio, rendendo più difficile anche finanziare la sua aggressione militare in Ucraina. A gennaio 2023 i ricavi dall’esportazione sono scesi a 20 miliardi di euro, quasi dimezzati rispetto a prima dell’invasione. Per invertire la rotta servirebbero risorse, che non ci sono, da investire in infrastrutture.  

A deteriorarsi sono tutti i fondamentali dell’economia russa. Per la prima volta, lo stesso Putin ha dovuto ammettere che le misure prese dall’Occidente contro Mosca in risposta all’invasione dell’Ucraina potranno avere “effetti negativi a medio termine”. Il divario fiscale ha toccato i 34 miliardi di dollari nei primi due mesi del 2023, l’equivalente di oltre l’1,5% della produzione economica totale del Paese. I dati ufficiali sono impietosi. A gennaio e febbraio 2023, le entrate complessive di Mosca sono diminuite del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre le spese sono aumentate del 52%: da 3.790 a 5.744 miliardi di rubli. Anche il mercato del lavoro è in sofferenza. Per due ragioni essenziali: da una parte inizia a mancare forza lavoro per l’alto numero di giovani impiegati in guerra, dall’altra sono calati drasticamente gli investimenti delle imprese, non solo di quelle straniere ma anche di quelle russe, causa incertezza. 

Tornando alla domanda iniziale, ovvero se Putin può davvero perdere la guerra a causa dell’economia, pesa molto il fattore tempo. Più va avanti la guerra, più le condizioni dell’economia sono destinate a peggiorare e lo spazio per l’opposizione interna, finora quasi inesistente, ad allargarsi. Sia guardando alle condizioni della popolazione, sia alla pressione degli oligarchi, occupati in giro per il mondo a limitare i danni. (Di Fabio Insenga) 

 

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Sostenibilità

‘MiraLis’, progetto di Mirabilandia per Parco ancora più accessibile

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(Adnkronos) – La nuova stagione Mirabilandia, che prenderà il via giovedì 6 aprile con il lunghissimo weekend di Pasqua, sarà all’insegna dell’inclusività. La realizzazione del progetto ‘MiraLis’ rivolto agli ospiti con deficit uditivi renderà il divertimento del Parco più grande d’Italia sempre più fruibile anche a tutte le persone che utilizzano la Lis – Lingua dei Segni Italiana per comunicare. Un modo per abbattere le barriere linguistiche e rendere accessibili, anche in autonomia, le attrazioni. Tramite l’utilizzo di un QR code posizionato all’ingresso delle attrazioni, l’utente potrà collegarsi ad un video in Lis, in cui verranno spiegate le raccomandazioni da seguire.  

Ma la maggiore accessibilità inizia già dalle biglietterie. In questa area, accanto alle casse, saranno posizionati dei monitor che spiegheranno, in lingua dei segni sottotitolata in italiano, come accedere al servizio MiraLis una volta all’interno del Parco.  

Per implementare al meglio questo progetto, Mirabilandia ha individuato l’Associazione Culturale Il Quadrifoglio di Ravenna con cui ha stretto una collaborazione. Da anni l’associazione si occupa di integrazione, sensibilizzazione e istruzione Lis sul territorio.  

“Mirabilandia vuole essere il Parco dove tutti possono divertirsi, compresi gli ospiti con diversità funzionali – dichiara Riccardo Capo, Managing Director di Mirabilandia -Per questo motivo abbiamo deciso di introdurre, da questa nuova stagione, il progetto MiraLis e tutti i servizi necessari, per venire incontro alle specifiche esigenze delle persone con deficit uditivi. Siamo certi che grazie a questa iniziativa, ideata e sviluppata all’interno di Mirabilandia, tutti i nostri visitatori potranno vivere la propria esperienza al Parco in modo sempre più semplice e inclusivo”.  

“L’Associazione Culturale Il Quadrifoglio è entusiasta del progetto MiraLis, ideato da Francesca De Lorenzi una corsista dell’associazione dove sta frequentando il secondo livello di Lingua dei Segni Italiana – dichiarano Carla Ciotti e Luana Bizzarri, presidente e vicepresidente dell’Associazione – Questo progetto è uno dei primi in Italia e il Quadrifoglio ringrazia di cuore Mirabilandia per averlo sostenuto”.  

L’avvio della stagione 2023 prevede sei giorni consecutivi di apertura in cui poter godere delle attrazioni del Parco e delle tante aree tematizzate, ma soprattutto dei nuovi spettacoli. In particolare, l’appuntamento con il magic show ‘L’Illusionista’ di Antonio Casanova sarà a disposizione al Pepsi Theater. Senza dimenticare le spericolate acrobazie dello stunt show più acclamato d’Europa con ‘Sfida a Hot Wheels City’. La stagione 2023 di Mirabilandia prenderà il via giovedì 6 aprile e si concluderà domenica 5 novembre. 

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Bielorussia: “Armi nucleari Russia servono per proteggerci da Occidente”

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(Adnkronos) – Il dispiegamento di armi nucleari tattiche della Russia in Bielorussia forniscono la possibilità di proteggere il Paese dalle minacce dell’Occidente. Ad affermarlo è il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, in un discorso alla Nazione. I Paesi occidentali rafforzano la loro presenza militare in Polonia, ai confini con la Bielorussia e, ha aggiunto, pianificano di invadere e distruggere il Paese. “Mai nella nostra storia contemporanea abbiamo dovuto affrontare una situazione tanto pericolosa in cui dobbiamo prestare attenzione a preservare la sovranità e l’indipendenza del nostro Paese”, ha affermato denunciando lo sforzo dei Paesi confinanti “di trascinare la Bielorussia in guerra”.  

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Spettacolo

Adriano Falivene: “A Bambinella devo dire solo grazie. Un film? Magari con Sorrentino”

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(Adnkronos) – “Io devo solo dire grazie a Bambinella, a Maurizio De Giovanni che l’ha creata e ad Alessandro D’Alatri che mi ha scelto per interpretarla”. Adriano Falivene confessa all’Adnkronos il suo amore per il personaggio che l’ha reso famoso al grande pubblico, quello del femminiello Bambinella della serie tv di Rai1 ‘Il commissario Ricciardi’ con Lino Guanciale, tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni e ambientata nella Napoli degli anni ’30. Un personaggio che Falivene ha reso con una tale maestria da spingere lo scrittore napoletano a scrivere uno ‘spin off’, un atto unico per il teatro dal titolo ‘Mettici la mano’, in tournée da gennaio scorso nei palcoscenici italiani con la regia di Alessandro D’Alatri e, come nella fiction tv, con Antonio Milo nei panni del brigadiere Maione. Accanto a loro Elisabetta Mirra nella parte di Melina, una ragazza appena arrestata perché ha ucciso il marchese di Roccafusca, nel cui palazzo lavorava come cameriera.  

“Fino al 2 aprile siamo al Teatro Menotti di Milano – spiega Falivene – per chiudere il tour a Empoli il 18 aprile dopo altre tappe intermedie. L’altra sera abbiamo festeggiato la centesima replica dello spettacolo, una sorta di ‘costola’ del ‘Commissario Ricciardi’ ma che, a differenza dei romanzi della serie che si concludono nel 1939, vede i due personaggi, Maione e Bambinella, nella Napoli del ’43 nascosti in un rifugio sotto i bombardamenti”.  

Uno spettacolo di successo che conferma come “sodalizio vincente anche in teatro, quello tra De Giovanni e D’Alatri”, osserva Falivene, sperando che la terza stagione della serie con Lino Guanciale si faccia: “La richiesta è alta, non abbiamo ancora la certezza che si giri, ma io ci conto molto. Del resto – spiega – il materiale c’è perché De Giovanni ha scritto dodici romanzi che arrivano fino al 1939. La seconda stagione della serie, andata in onda nelle scorse settimane, si è fermata al 1935”.  

Falivene, napoletano classe 1988, solida formazione teatrale con diploma all’Accademia del Teatro Bellini di Napoli conseguito nel 2010, confessa che gli “piacerebbe interpretare ruoli quanto più diversi tra loro, amo trasformarmi”, dice. E al suo attivo, oltre a Bambinella – personaggio beffardo che affonda le radici nella cultura napoletana – ha diverse apparizioni in teatro e in tv, dove è approdato con la serie statunitense ‘Trust’ accanto a Hilary Swank e Brendan Fraser.  

“In teatro ho iniziato nel 2009 con ‘Gran Varietà’, di e con Gabriele Russo. Eravamo il duo comico, una coppia di clown. E da metà giugno a metà luglio sarò a Castel Sant’Elmo di Napoli nella parte di Gnegno in ‘Dignità autonome di prostituzione’. Gnegno è un piccolo diavoletto che si manifesta attraverso le attività di un clown equilibrista e dispettoso ma che in fondo risulta molto dolce e tenero. Un personaggio molto diverso da Bambinella, anche se hanno in comune la continua trasformazione”.  

Sogni nel cassetto? “Sì, conoscere personalmente e fare un film con Paolo Sorrentino, ma anche con Matteo Garrone. E poi amo il circo e mi piacerebbe creare uno spazio che racchiuda in sé circo, teatro e formazione artistica. Vorrei crearlo nel verde utilizzando energia alternativa. Chissà…”. Nessuna paura di rimanere ingabbiato in un personaggio come Bambinella? “Sarebbe una gabbia d’oro. Bambinella è uno di quei personaggi che restano nella memoria perché possiedono una poesia che non viene mai intaccata”, conclude l’attore. 

(di Pippo Orlando) 

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Sostenibilità

Salomone (Ferrero): “‘Kinder Joy of moving’ aiuta la crescita dei bambini'”

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(Adnkronos) – “’Kinder Joy of moving’ è un processo scientificamente validato che ha portato dei vantaggi veramente importanti nella crescita dei bambini che sono venuti a contatto con questa metodologia”. Queste le parole di Bartolomeo Salomone, presidente di Ferrero Spa, in occasione della presentazione del progetto ‘Kinder Joy of moving’ presso il Punto Luc’e di Quarto Oggiaro a Milano.  

“Il progetto ‘Joy of moving’ si inquadra nell’ambito della responsabilità sociale di Ferrero che affianca Save the Children ormai da una decina di anni in progetti nazionali e internazionali – prosegue Salomone – La metodologia ‘Joy of moving’, che ora arriva in questi Punti Luce, nasce ad Alba, in ambito Kinder, ed è stata creata in collaborazione con l’università degli studi di Roma ‘Foro Italico’ e validata dal ministero dell’Istruzione e dal Coni. Permette di sviluppare le capacità motorie dei bambini insieme a quelle cognitive, emotive e relazionali”.  

Un progetto che Ferrero non intende limitare al suolo italiano. “Assieme a Save the Children continueremo a portarlo nei loro ‘Punti Luce’ – conclude Salomone – ma non ci limiteremo all’Italia. Abbiamo già creato nuovi ‘Punti Luce’ negli Stati Uniti e presto lo faremo in Canada”.  

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Sostenibilità

Fatarella (Save the Children): “Sport acceleratore di benessere”

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(Adnkronos) – “Siamo venuti al ‘Punto Luce’ di Quarto Oggiaro di Save the Children per presentare il progetto che, insieme a Kinder, abbiamo sviluppato partendo dalla metodologia ‘Joy of moving’. Significa sfruttare lo sport come acceleratore di benessere non solo fisico ma anche emotivo. È quello che facciamo qua e in altri otto ‘Punti Luce’ di Save the Children dove lo sport non solo fa stare in forma i nostri ragazzi ma li aiuta anche ad accrescere la consapevolezza di se stessi, la collaborazione con gli altri e lo stare bene”. Così Daniela Fatarella, direttrice di Save the Children Italia, in occasione della presentazione del progetto Kinder Joy of moving, un metodo educativo innovativo, validato scientificamente, messo a punto in collaborazione con l’università degli studi di Roma Foro Italico, il Coni e il Miur del Piemonte, a seguito di un progetto di ricerca che ha coinvolto oltre mille bambini della scuola primaria nel corso di tre anni.  

Ad ospitare il progetto i ‘Punti Luce’ di Save the Children “sono degli spazi educativi che nascono in aree a bassa densità educativa – spiega Fatarella – qui accompagniamo i ragazzi non solo nel loro percorso scolastico, ma liberiamo i talenti e le opportunità permettendo loro di sperimentarsi in molte azioni diverse dall’arte alla musica, allo sport e per lo sport c’è ‘Joy of moving’”.  

Un progetto che conferma la stretta collaborazione tra Ferrero e Save the Children. “Collaborare con aziende private è molto importante – conclude Fatarella – Non solo perché le aziende ci permettono di portare avanti molti nostri progetti ma perché è fondamentale creare rete, scambiare competenze e, come stiamo facendo con ‘Kinder Joy of moving’, avere delle metodologie congiunte che possano accelerare il benessere delle ragazze e dei ragazzi”. 

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