Economia
Def, governo al lavoro: conti sotto controllo con stop al...
Def, governo al lavoro: conti sotto controllo con stop al superbonus
Palazzo Chigi punta ora all'attuazione del Pnrr e alla domanda interna ed estera per sostenere il pil
Governo al lavoro per definire le stime del Documento di economia e finanza con l'obiettivo di approvarlo in Consiglio dei ministri intorno al 10 aprile. Lo stop alla remissione in bonis da domani, 4 aprile, è una finestra che si chiude sulle maxi-spese della detrazione permettendo di fare valutazioni più accurate in termini di impatto sui conti.
Intanto questa mattina è prevista l'audizione del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sulla riforma delle procedure di programmazione finanziaria e di bilancio in linea con le nuove regole europee di governance economica. Quanto all'impatto della revisione del Patto di stabilità e di crescita è tutto rimandato al post-elezioni europee di giugno. Il responso delle urne ridisegnerà infatti pesi e contrappesi in Europa tra falchi e colombe del risanamento delle finanze, impattando sulla valutazione finale dei piani nazionali di rientro e sull'attivazione delle attenuanti.
Intanto il governo, finita la stagione della detrazione al 110%, punta all'attuazione del Pnrr e alla domanda interna ed estera per sostenere il pil, 'complice' il calo dell'inflazione e l'atteso allentamento della stretta monetaria della Bce che faciliterà l'accesso al credito da parte di famiglie ed imprese, oltre a ridurre i costi di rifinanziamento del debito per lo Stato. Restano però venti avversi, a causa delle tensioni geopolitiche in corso, dall'Ucraina al Medio Oriente.
Nel Def il pil 2024 verrebbe fissato all'1%, limato di due decimali di punto rispetto alla Nadef (+1,2%) ma risulterebbe comunque in salita rispetto +0,9% del 2023. Il governo intende tenere il deficit e debito sotto controllo, nonostante il rischio che si aggravi l'onere del superbonus, attualmente di quasi 140 miliardi. La stima di disavanzo nel quadro programmatico della Nadef era al 4,3% nel 2024; quella del debito al 140,1% del pil nel 2024; al 139,9% nel 2025 e 139,6% nel 2026.
Sul fronte dei conti pubblici c'è attesa anche per la pubblicazione dei dati del 2023 da parte dell'Eurostat che potrebbe confermare o rivedere la stima Istat sul deficit al 7,2%. A maggio arriverà invece l'outlook di primavera della Commissione Ue con relativo commento sui singoli paesi, Italia inclusa. Infine entro giugno, ma il termine non è vincolante, è atteso il verdetto dell'Ufficio di statistica europeo sulla classificazione dei bonus edilizi del 2024, ovvero se vanno contabilizzati tutti nell'anno di sostenimento della spesa come già accaduto per il 2023 o se possibile spalmarli su più anni. Ça va sans dire che, decadendo le deroghe ai vincoli di Maastricht, per il governo sarebbe auspicabile la seconda opzione.
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Peste suina: Canada blocca export prosciutti Parma,...
Il grido d'allarme del Consorzio del Prosciutto di Parma e Assica, interpellati dall'Adnkronos, alla luce della nuova zona II in Italia nel parmense e per le conseguenze sull'export extra Ue.
"C'è tanta, tanta preoccupazione. Da oggi il Canada è un mercato chiuso per tutti i prosciutti e salumi che provengono dalla zona di restrizione II che comprende tra gli altri i comuni di Collecchio, Felino, Fornovo, Varano, in provincia di Parma, ad alta vocazione suinicola mentre gli Stati Uniti hanno una misura simile ma solo per i prodotti a breve stagionature e quindi sono salvi i prosciutti crudi stagionati, quindi il prosciutto di Parma è salvo per gli Usa". E' quanto afferma Davide Calderone, direttore di Assica, l'Associazione industriali delle carni e dei salumi di Confindustria, interpellato dall'Adnkronos sulla questione della peste suina africana e sulla sua diffusione in Italia tra i cinghiali.
"Ci raggiungono ulteriori limitazioni a quelle già in atto e questo preoccupa molto. -afferma Calderone - Il problema diventa più urgente ora perché le zone sottoposte a restrizione cominciano ad essere quelle dove ci sono tanti salumifici, inizialmente riguardavano l'Alta Liguria e il Piemonte dove ci sono pochissimi salumifici e pochi allevamenti, ora invece sono coinvolte anche le zone ad altissima vocazione di prosciuttifici e salumifici (Parma)". "Riteniamo sia ancora possibile intervenire e chiediamo che il governo e la struttura commissariale decidano di intervenire ponendo recinzioni per salvaguardare le zone ad alta vocazione suinicola e produttiva. E' fondamentale recintare. Chiediamo dunque che ci sia un cambio di passo, dopo il peggioramento della situazione con le nuove zone di restrizione che si stanno allargando. E' una situazione economica molto problematica".
Forte preoccupazione anche dal Consorzio del Prosciutto di Parma. "Segnaliamo che le elevate garanzie sanitarie fornite dalla lunga stagionatura del nostro prodotto permettono di mantenere aperti importanti sbocchi per le nostre esportazioni come gli Stati Uniti e l’Australia. L’unico cambiamento di rilievo riguarda il Canada, Paese che rappresenta il 2,5% del nostro export, verso il quale le aziende produttrici di Prosciutto di Parma situate in zona di restrizione II (ovvero quelle in cui la Psa è presente nel cinghiale) non possono spedire il loro prodotto". E' quanto afferma Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. "Il nostro auspicio è che tutte le iniziative intraprese dal Ministero della Salute, dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, dal Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dalle Regioni competenti portino al contenimento ed eradicazione del virus, e a tutti va l’invito a compiere un ulteriore sforzo per raggiungere al più presto questo fondamentale obiettivo" conclude Utini.
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Gioco responsabile, Fondazione FAIR presenta la sua ricerca...
È stata presentata a Roma, a IGE-Italian Gaming Expo, nell’ambito della tavola rotonda “Un Nuovo Approccio al Gioco Responsabile" la prima ricerca condotta da Fondazione FAIR, la Fondazione per l’Ascolto, l’Innovazione e la Ricerca nata su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile.
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Fondazione Fair: “Avere anche in Italia modello...
L'obiettivo di identificare e studiare le migliori pratiche internazionali e valutare potenziali opportunità per il mercato italiano
La Fondazione Fair, nata recentemente su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile basato su studi e ricerca, presenta oggi i risultati della sua prima ricerca in una tavola rotonda dal titolo 'Un Nuovo Approccio al Gioco Responsabile' nell'ambito di Ige – Italian Gaming Expo, in corso in questi giorni a Roma (18-19 aprile). Realizzata dalla società di consulenza Oc&c, la ricerca ha esaminato il panorama globale del mercato e gli strumenti del Gioco Responsabile, con l'obiettivo di identificare e studiare le migliori pratiche internazionali e valutare potenziali opportunità per il mercato italiano. (VIDEO)
Durante la presentazione Luigi Nicola Serravalle, Partner e Giorgio Crainz, Associate Partner di Oc&c, hanno illustrato i risultati dello studio che ha identificato le migliori pratiche internazionali nel campo del Gioco Responsabile. Quest'analisi ha evidenziato la mancanza in Italia di un modello unico e accessibile di ricerca e studio indipendente, comune e accessibile a tutti, considerando il panorama attuale come estremamente frammentato, caratterizzato da iniziative parziali e isolate. A commentare i risultati della ricerca sono intervenuti la Sen. Elena Murelli (Lega); l’On. Alessandro Cattaneo (Forza Italia) e l’On. Mauro Del Barba (Italia Viva).
“Come primo passo abbiamo sentito la necessità di colmare gli attuali divari conoscitivi nel campo del Gioco Responsabile per fornire dati e know-how condivisi” ha dichiarato Matteo Caroli, Presidente della Fondazione Fair. "In Italia non esistono Fondazioni indipendenti dedicate al Gioco Responsabile: con la Fondazione Fair vogliamo promuovere una cultura del gioco che metta al centro la prevenzione, nonché il rispetto e la tutela delle persone, attraverso lo sviluppo di filoni di ricerca scientifica, studi e ricerche. Abbiamo poi l’obiettivo di promuovere collaborazioni e attività di studio con soggetti terzi qualificati, adottando così un approccio multidisciplinare e aperto al confronto con tutti".
La partecipazione di Fair alla due giorni di Ige ribadisce l'impegno della Fondazione nel creare cultura e consapevolezza sul Gioco Responsabile, oltre a promuovere un dialogo costruttivo con istituzioni pubbliche, operatori del settore, e attori sociali riguardo all'ascolto, alla ricerca e all'innovazione nel campo del Gioco Responsabile. Domani, venerdì 19 aprile, la Fondazione Fair sarà di nuovo protagonista a Ige con un panel dal titolo “Gioco Responsabile, tra Innovazione Digitale e Intelligenza Artificiale”. Questo evento esaminerà l'intersezione tra innovazione digitale e intelligenza artificiale nel contesto del Gioco Responsabile, mettendo in luce le implicazioni etiche, le sfide regolamentari e le potenzialità per la protezione dei giocatori in un ambiente di gioco evoluto e consapevole.
A moderare ci sarà Daniele Chieffi, giornalista, reputation manager, docente, Ceo The Magician, Co-founder Ailyn e interverranno Maurizio Benzi, Head of Digital Strategy Casaleggio Associati; Stefano Mainetti, Co-direttore Osservatorio Cloud Transformation School of Management Politecnico Milano; Emanuela Girardi, presidente PopAi e Stefano De Vita, Direttore Generale Fondazione Fair.