Cronaca
Meteo weekend con caldo anomalo, ma poi cambia tutto: ecco...
Meteo weekend con caldo anomalo, ma poi cambia tutto: ecco da quando
Tanto sole in Italia nel giorno della Candelora, secondo i detti popolari l'inverno e il freddo non sono quindi finiti
Tanto sole in Italia nel giorno della Candelora 2024. Stando ai proverbi meteorologici popolari, l'inverno e il freddo non sono quindi finiti e avremo ancora la possibilità di belle nevicate nelle prossime settimane.
Nelle sue previsioni meteo, Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, ricorda due dei tantissimi detti che forniscono tendenze previsionali (perlopiù di origine statistica e di bassa attendibilità) seguite comunque ancora da molte persone, soprattutto nel campo agricolo: a Trieste si dice ‘Candelora piova e Bora, de l'inverno semo fora, Candelora sol el vento de l'inverno semo dentro’; anche in Toscana si segue la stessa linea: ‘Se piove o se gragnola dell’inverno semo fora’. Altrimenti siamo dentro!. A conferma di questa proiezione, anche le prime tendenze dei supercalcolatori meteo intravedono un sensibile ritorno del freddo ad iniziare dal 9 febbraio: è probabile che l’anticiclone Zeus non abbia ancora ucciso l’Inverno!
Per quanto riguarda le previsioni a breve scadenza, intanto, al Sud avremo temperature leggermente sotto la media nella giornata di oggi per il passaggio di un corpo nuvoloso, accompagnato anche da venti tesi specie sul Basso Adriatico; sul resto della nostra bella Italia il tempo sarà invece in prevalenza soleggiato e mite.
Sabato 3 il sole sarà ancora protagonista con una giornata mite e piacevole ovunque: anche in questo caso, come spesso accade durante l’inverno con l’alta pressione, saranno però possibili fitte nebbie in Pianura Padana.
Infine, per quanto riguarda la domenica, qualche movimento in più è previsto con l’arrivo del LIbeccio sul Mar Ligure: questo vento spingerà umidità e corpi nuvolosi verso Liguria di Levante ed Alta Toscana, con possibilità anche di pioviggine. Altrove il meteo sarà ancora anticiclonico e soleggiato con la persistenza del caldo anomalo anche in alta montagna con quasi 10 gradi di massima a 2000 metri. In pianura arriveremo a 20 gradi in Sicilia e Puglia e sembrerà primavera.
In sintesi, dopo un bel weekend, secondo i proverbi popolari della Candelora, confermati anche dalle previsioni meteorologiche a lunga scadenza, l’anticiclone Zeus potrebbe sgonfiarsi: da venerdì 9 febbraio sono attese piogge e neve al Nord, un graduale peggioramento meteo anche sul resto della Penisola con il rientro a pieno regime nell’Inverno. In questo modo anche il detto triestino verrà rispettato al 100%: ‘Candelora sol el vento de l'inverno semo dentro’.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 2. Al nord: bel tempo salvo locali nebbie. Al centro: tutto sole e clima piacevole. Al sud: nubi più diffuse, ventoso.
Sabato 3. Al nord: soleggiato salvo nebbie. Al centro: tutto sole e clima piacevole. Al sud: soleggiato e mite.
Domenica 4. Al nord: in prevalenza soleggiato salvo nebbie; nubi in Liguria. Al centro: nubi in Toscana con pioviggine; tutto sole e clima piacevole altrove. Al sud: soleggiato e mite.
Tendenza: ancora anticiclone Zeus, ma sempre con più nuvole fino a giovedì 8 febbraio, poi probabile deciso cambiamento della circolazione atmosferica con pioggia e neve.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.