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Salute e Benessere

Mal di testa per 1 persona su 2, domani Giornata nazionale

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Promossa dai neurologi per fare il punto su ricerca, sui social video e curiosità legate a patologia

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Il mal di testa colpisce – secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità – una persona su 2 con episodi che si verificano almeno una volta l’anno. E al mal di testa è dedicata la Giornata nazionale che si celebra domani, 27 maggio. Promossa dai neurologi della Sin – Società italiana di Neurologia e della Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc), l’iniziativa ha come obiettivo quello di sensibilizzare la popolazione su questa patologia che riguarda anche i più giovani – dettaglia una nota – basti pensare che oltre il 40% dei ragazzi è colpito da cefalea mentre 10 bambini su 100 soffrono di emicrania, una forma comune di cefalea primaria.

In occasione della Giornata, Sin e Sisc faranno anche il punto sui progressi della ricerca scientifica in ambito diagnostico e terapeutico – prosegue la nota – nonché sui nuovi decreti attuativi della legge 81/2020 che ha riconosciuto l’emicrania cronica come malattia sociale. Inoltre, sui canali social Facebook, Instagram e Twitter delle due società scientifiche verranno pubblicati video divulgativi sulle principali curiosità legate al mal testa, realizzati in collaborazione con gli esperti che si occupano di questa malattia. Alcuni video prenderanno spunto dalle domande che sono arrivate direttamente dagli utenti tramite i social o via e-mail.

“In Italia il 12% della popolazione adulta soffre di emicrania, una forma di cefalea che si caratterizza per un dolore pulsante con intensità moderata-severa che, spesso, si localizza nella metà della testa e del volto – spiega Alfredo Berardelli, presidente Sin -. Una realtà che riguarda 6 milioni di persone nel nostro Paese che si trovano a convivere con una patologia talmente debilitante che è stata indicata dall’Oms come causa di maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, ossia nel momento della vita in cui siamo più produttivi”.

Fortunatamente, grazie alla scoperta del meccanismo che genera il dolore emicranico – prosegue la nota – sono ormai entrate nella pratica clinica nuove terapie a base di anticorpi monoclonali che stanno facendo registrare un importante cambio di passo nella prevenzione dell’emicrania poiché queste terapie riducono il numero di attacchi nella forma episodica risultando efficaci anche nell’emicrania cronica e in quella farmaco-resistente. A fronte di tutti questi benefici, inoltre, il numero di effetti collaterali è molto scarso. La più recente novità riguarda i pazienti con emicrania cronica che è stata riconosciuta come ‘malattia sociale’ dalla legge 18/2020.

“I decreti attuativi della legge 18/2020 emanati dal ministero della Salute – commenta Franco Granella, presidente Sisc – prevedono finanziamenti pari 10 milioni di euro, per il 2023 e il 2024, con l’obiettivo di realizzare progetti regionali per la sperimentazione di metodi innovativi di presa in carico dei pazienti. Entro la fine dell’anno le varie strutture sanitarie dovranno presentare alla rispettiva Regione le loro proposte progettuali per ottenere i finanziamenti e la Sisc sta cercando di aiutarle mettendo a punto procedure e format che possano favorire gli operatori nella realizzazione delle loro proposte”.

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Indagine Altroconsumo, promosse creme solari Spf 30 e 50+

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Sono realmente protettive, sicure a più amiche dell'ambiente

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L’arrivo dell’estate e delle belle giornate intensificano le occasioni di esposizione al sole i cui raggi possono essere molto nocivi, in assenza di una adeguata barriera protettiva. La crema solare è quindi un’alleata fondamentale per sdraiarsi al sole in sicurezza e i prodotti testati da Altroconsumo proteggono quanto promettono. Per aiutare nella scelta dei solari con il giusto fattore di protezione (Spf), adeguato al proprio fototipo, ovvero al tipo di pelle, anche quest’anno l’organizzazione di consumatori ha analizzato le creme Spf 30 e 50+, includendo sia prodotti usciti quest’anno sia prodotti testati negli anni scorsi ancora presenti sul mercato.

I dati emersi dal test sono incoraggianti – segnala una nota Altroconsumo – quasi tutti i prodotti sono stati promossi: risultano infatti efficaci e garantiscono la protezione promessa. Il parametro che pesa di più nella valutazione delle creme solari è la protezione: se un solare non rispetta il livello di protezione indicato viene penalizzato nel giudizio di qualità globale e quindi sconsigliato. Per fare questa valutazione l’Organizzazione ha applicato un nuovo metodo di analisi (Hybrid Diffuse Reflectance Spectroscopy) più etico rispetto al metodo standard Iso: questo metodo irradia poco la pelle dei volontari e non provoca danni. Non sono state rilevate sorprese negative su questo fronte con i nuovi prodotti testati quest’anno.

Un altro aspetto fondamentale del test riguarda la sicurezza degli ingredienti dei solari. Il test ha verificato che nelle formulazioni non siano presenti ingredienti che possono essere dannosi per la salute, sebbene autorizzati. Il dato positivo è che molti ingredienti poco sicuri – come i filtri solari homosalate, octocrylene ed ethylhexyl methoxycinnamate – non compaiono più nelle formulazioni. Il test ha valutato anche l’impatto ambientale generale di questi prodotti penalizzando non solo quelli che contengono filtri solari tossici per l’ecosistema marino, ma anche quelli con ingredienti non necessari che sarebbero sostituibili con sostanze più sostenibili.

I risultati dell’indagine – i cui risultati nel dettaglio possono essere consultati al link https://www.altroconsumo.it/salute/creme-solari) – mostrano che qualche cambiamento nella direzione della sostenibilità ambientale c’è stato, sia per quanto riguarda il packaging, con sempre più flaconi in plastica riciclata, sia nelle formulazioni dove sono sempre meno ingredienti che rilasciano microplastiche, particelle minuscole di plastica dannose per l’ambiente e che ingerite dalla fauna marina ritornano nella catena alimentare fino ai nostri piatti, commenta Altroconsumo.

Per godersi il sole in tutta sicurezza, però – avverte l’organizzazione – non basta scegliere la crema giusta, bisogna usarla bene, quindi spalmarla in abbondanza e spesso, sempre dopo il bagno perché anche quella che è ‘resistente all’acqua’ protegge appunto in acqua, ma una volta tornati in spiaggia, va riapplicata. Nessuna crema infatti filtra i raggi Uv al 100% e, comunque, stare troppo al sole può danneggiare la pelle – ricorda la nota – causando eritemi e aumentando il rischio di tumori cutanei, come il melanoma.

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Tumori: Ai prevede rischio cancro seno meglio di modelli classici, studio

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L’intelligenza artificiale può leggere le mammografie e intercettare le donne destinate a sviluppare un cancro al seno “meglio del classico modello di previsione del rischio a 5 anni”. E integrare i due sistemi potrebbe migliorare l’analisi dei medici. E’ quanto emerge da un maxi studio in cui diversi algoritmi di Ai sono stati messi alla prova su migliaia di mammografie. I risultati sono pubblicati sulla rivista ‘Radiology’.

Il rischio di cancro al seno di una donna viene in genere calcolato utilizzando modelli clinici come quello di Bcsc (Breast Cancer Surveillance Consortium), che utilizza informazioni auto-riportate e altri dati sulla paziente – tra cui età, anamnesi familiare della malattia, se ha avuto figli, se ha un seno denso – per definire un punteggio. “I modelli di rischio clinico dipendono dalla raccolta di informazioni da diverse fonti, che non sono sempre disponibili o raccolte – ragiona il ricercatore principale Vignesh A. Arasu, radiologo praticante al Kaiser Permanente Northern California -. I recenti progressi nel ‘deep learning’ dell’Ai ci forniscono la possibilità di estrarre da centinaia a migliaia di caratteristiche mammografiche aggiuntive”.

Nello studio retrospettivo, Arasu ha utilizzato dati associati a mammografie 2D di screening negative (senza segni visibili di cancro) eseguite al Kaiser Permanente Northern California nel 2016. Delle 324.009 donne sottoposte a screening nel 2016 che soddisfacevano i criteri di ammissibilità, una sottocoorte casuale di 13.628 donne è stata selezionata per l’analisi. E sono state studiate anche tutte le 4.584 pazienti del pool totale a cui è stato diagnosticato un cancro entro 5 anni dalla mammografia originale del 2016. Tutte le donne sono state seguite fino al 2021.

Utilizzando le mammografie i punteggi di rischio per il cancro al seno nel periodo di 5 anni sono stati generati da 5 algoritmi di intelligenza artificiale, inclusi 2 algoritmi accademici utilizzati dai ricercatori e tre disponibili in commercio. I punteggi di rischio sono stati quindi confrontati tra loro e con quello ricavato dal modello standard Bcsc. “Tutti e cinque gli algoritmi di intelligenza artificiale hanno funzionato meglio del modello di rischio Bcsc per la previsione del rischio di cancro al seno da 0 a 5 anni”, riferisce Arasu. “Questa forte prestazione predittiva suggerisce che l’intelligenza artificiale sta identificando sia i tumori mancanti sia le caratteristiche del tessuto mammario che aiutano a prevedere lo sviluppo futuro del cancro. Qualcosa nelle mammografie ci permette di monitorare il rischio di cancro al seno. Questa è la ‘scatola nera’ dell’intelligenza artificiale”.

Alcuni degli algoritmi di Ai eccellevano nel predire i casi di pazienti ad alto rischio di un tipo di cancro spesso aggressivo che può richiedere una seconda lettura di mammografie, screening supplementari o imaging di follow-up a breve intervallo. Quando sono state valutate ad esempio donne con il più alto rischio del 10%, l’Ai ha predetto fino al 28% dei tumori, rispetto al 21% previsto dal metodo classico. Usati in combinazione, i modelli di rischio Ai e Bcsc hanno ulteriormente migliorato la previsione del cancro.

“Stiamo cercando un mezzo accurato, efficiente e ampliabile per comprendere il rischio di cancro al seno delle donne. I modelli di rischio AI basati sulla mammografia offrono vantaggi pratici rispetto ai tradizionali, perché utilizzano un’unica fonte di dati: la mammografia stessa”, spiega Arasu evidenziando che alcune istituzioni stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale per aiutare i radiologi a rilevare il cancro nelle mammografie. Il punteggio di rischio futuro di una persona, che impiega pochi secondi per essere generato dall’intelligenza artificiale, potrebbe essere integrato nel referto radiologico condiviso con il paziente e il suo medico. “È uno strumento che potrebbe aiutarci a fornire una medicina di precisione personalizzata a livello nazionale”, conclude il ricercatore.

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Coronavirus

Commissione Ue autorizza primo vaccino per over 60 contro virus sinciziale

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Considerando che la prevenzione dell'infezione da Rsv nella popolazione anziana è di grande interesse per la salute pubblica, la Commissione ha accelerato l'ok

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La Commissione europea ha autorizzato il primo vaccino per proteggere gli adulti, dai 60 anni d’età in su, dalla malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale (Rsv). Questa decisione, evidenzia la Commissione in una nota, segna un passo importante ed era molto alla luce dell’aumento delle infezioni da Rsv nell’UE lo scorso inverno. Il vaccino Arexvy, ora autorizzato in tutta l’Unione europea, contribuirà a rafforzare la risposta immunitaria al virus. L’autorizzazione segue una valutazione rigorosa nell’ambito del meccanismo di valutazione accelerata dell’Ema. Considerando che la prevenzione dell’infezione da Rsv nella popolazione anziana è di grande interesse per la salute pubblica, la Commissione ha accelerato l’ok.

“Questo è il primo vaccino che abbiamo autorizzato contro l’Rsv e speriamo che prevenga alcuni dei problemi riscontrati lo scorso inverno – commenta Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare – La pandemia di Covid ha mostrato chiaramente la necessità di un’azione decisiva per preparare meglio l’Ue alle minacce sanitarie emergenti, questo è un principio fondamentale della forte Unione europea della salute che stiamo costruendo. Alla luce della minaccia rappresentata dall’Rsv, oggi abbiamo autorizzato in via prioritaria il primo vaccino per proteggere i cittadini più anziani dell’Ue – sottolinea – da un’importante minaccia per la salute. Incoraggio ora gli Stati membri a muoversi rapidamente su questa autorizzazione e definire strategie nazionali di vaccinazione in modo che le persone più a rischio possano accedervi nei prossimi mesi prima della prossima stagione autunnale”.

Lo scorso 31 ottobre la Commissione ha già autorizzato nell’Ue l’anticorpo monoclonale nirsevimab per la prevenzione delle malattie del tratto respiratorio inferiore da Rsv nei neonati e nei lattanti quando il rischio di infezione è più elevato.

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Salute e Benessere

Tumori, mix farmaci-vitamina C efficace contro linfomi più aggressivi: studio Ieo

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Pubblicato sulla rivista 'Embo Molecular Medicine'

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Una nuova combinazione mirata di farmaci antitumorali già in uso e vitamina C ad alte dosi può essere efficace contro i linfomi più aggressivi e resistenti alle attuali terapie. Lo dimostra uno studio dell’Istituto europeo di oncologia, coordinato da Bruno Amati e Giulio Donati, recentemente pubblicato sulla rivista ‘Embo Molecular Medicine’.

“Questa ricerca segna una tappa fondamentale verso la cura di quelle forme di linfoma a linfociti B per cui le terapie attuali risultano poco efficaci – spiega Bruno Amati, direttore di Divisione al Dipartimento di oncologia sperimentale dello Ieo – Abbiamo dimostrato nei modelli preclinici che l’aggiunta di vitamina C in dosi farmacologiche a Iacs-010759, un farmaco ad azione pro-ossidante, rallenta in maniera significativa la crescita tumorale. Quest’ultimo lavoro, che segue quello pubblicato nel 2022, estende la nostra comprensione dei meccanismi d’azione di Iacs, permettendoci di sfruttarli per proporre una nuova combinazione mirata con l’ascorbato, o vitamina C, in grado di eliminare selettivamente – sottolinea – le cellule di linfoma”.

Questo filone di ricerca nasce dai precedenti studi sulla proteina Myc, su cui il gruppo di Amati è stato pioniere: Myc è una proteina chiave nella proliferazione cellulare e, dunque, nell’insorgenza e nella progressione del cancro. La sovraespressione, cioè la presenza eccessiva, di Myc è correlata a una maggiore attività dei mitocondri, che diventano indispensabili per la sopravvivenza cellulare. Quindi le cellule di linfoma che sovraesprimono Myc diventano vulnerabili ai trattamenti che bloccano l’attività mitocondriale, come appunto Iacs-010759.

“In questo ultimo lavoro abbiamo dimostrato che la sensibilità delle cellule tumorali che sovraesprimono Myc al trattamento con Iacs, si basa sullo stress ossidativo – racconta Giulio Donati, primo autore dello studio – La sovraespressione di Myc e il trattamento con Iacs collaborano per aumentare l’ossidazione nelle cellule. Quando ciò si verifica simultaneamente, si acuisce lo stress ossidativo, attivando i meccanismi cellulari di risposta allo stress che determinano la morte cellulare. In base alla letteratura scientifica, sapevamo anche che dosi elevate di vitamina C aumentano l’ossidazione cellulare. Abbiamo quindi trattato le cellule tumorali sovraesprimenti Myc con Iacs e dosi elevate di vitamina C: questo ‘mix’ si è rivelato letale per loro”.

“Abbiamo dimostrato che lo stress ossidativo indotto dalla sovraespressione di Myc può essere ulteriormente potenziato dal co-trattamento con Iacs e dosi elevate di vitamina C. L’espressione di Myc potrebbe quindi rappresentare un marcatore di efficacia per trattamenti basati su farmaci pro-ossidanti. Questi risultati – conclude Amati – aprono la strada a studi futuri volti a testare la vitamina C in combinazione con altri farmaci antitumorali pro-ossidanti, sia per aumentare la loro efficacia a dosi più basse e più sicure, che per estenderla al trattamento di tumori resistenti alle attuali terapie”.”

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Bassetti: “Nel mondo il morbillo torna a fare paura”

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"A causa dello scetticismo sui vaccini"

“Il morbillo torna a far paura nel mondo a causa dello scetticismo sui vaccini. Era una malattia quasi completamente sconfitta. Ora saranno dolori soprattutto nei paesi più poveri. Molti passi indietro…”. Così su Twitter Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive policlinico San Martino di Genova. Bassetti posta un articolo del ‘Telegraph’ in cui è citata un’intervista a Patrick O’Connor, esperto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sul morbillo. “Stiamo iniziando a vedere casi di morbillo spuntare a livello globale – ha sottolineato O’Connor – Possiamo parlare di epidemia ‘dirompente’ quando ci sono più di 20 casi di malattia per milione di persone e ogni mese vediamo sempre più paesi rientrare in questa definizione”.

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Salute, Berrettini (Siaf): “7 mln italiani con ipoacusia ma in troppi senza diagnosi”

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"L’8 giugno con Giornata dell’Ascolto per sensibilizzare i cittadini su importanza prevenzione"

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“Sono 7 milioni gli italiani con problemi di udito. L’incidenza dell’ipoacusia, ovvero il ‘sentire meno’ aumenta con l’avanzare dell’età: sopra i 65 anni colpisce 1 persona su 3, dopo i 75 anni interessa 1 su 2. Tra gli over80, invece, presenta ipoacusia l’80% (4 anziani su 5). Ma si stima che i casi siano molti di più, perché in troppi non arrivano ad una diagnosi. Di questi, una piccola parte presenta forme di sordità gravi-profonde difficilmente trattabili con metodi tradizionali. Ecco perché abbiamo deciso di dedicare una Giornata all’Ascolto, l’8 giugno, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione”. Così all’Adnkronos Salute Stefano Berrettini, presidente della Siaf Società italiana audiologia e foniatria e direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. “Dall’8 giugno – e per tutto l’anno – sarà attivo Pronto-Siaf, il servizio messo a disposizione dei pazienti per fornire supporto informativo in materia di audiologia”.

Con la Giornata nazionale dell’Ascolto “si cerca di sensibilizzare i cittadini a conoscere le malattie dell’orecchio – spiega Berrettini – perché è importante sapere che queste malattie possono essere adeguatamente trattate purché identificate precocemente. Al nostro help-desk audiologia@prontosiaf.it i pazienti potranno avere informazioni sull’ ipoacusia ed inviare domande a specialisti della Siaf che per tutto l’anno risponderanno ai quesiti e dubbi con professionalità”.

La diagnosi precoce dell’ipoacusia e delle malattie ad essa correlate “è fondamentale – sottolinea l’esperto – per prevenire le conseguenze di una ipoacusia non trattata, ovvero le problematiche nello sviluppo del linguaggio, degli apprendimenti e dello sviluppo globale nel bambino e le conseguenze in ambito comunicativo, sociale, lavorativo e sulla sfera cognitiva, nel paziente adulto”.

Tra le malattie dell’orecchio, che determinano nella maggior parte dei casi ipoacusia, Berrettini ne elenca alcune: “patologie infettive, come le otiti catarrali, a cui seguono malattie degenerative, l’esposizione al rumore dell’ambiente di lavoro, la socioacusia, ovvero l’indebolimento dell’apparato uditivo per effetto dei rumori ambientali presenti nei Paesi industrializzati, l’invecchiamento precoce dell’udito e malattie genetiche”. L’organo dell’udito “è molto sofisticato e sensibile ai danni che spesso sono irreversibili per adulti e anziani costretti a convivere con una disabilità molto impattante”.

“Fortunatamente molte patologie dell’orecchio si possono tenere sotto controllo con trattamenti medici, come nel caso delle malattie infiammatorie e catarrali, e con la chirurgia. O, in alternativa, con trattamenti protesici tradizionali o impiantabili, come l’impianto cocleare, meglio noto come orecchio bionico. Grazie a queste tecniche la maggior parte dei pazienti con ipoacusia anche grave e profonda può risolvere la sua problematica e migliorare in maniera significativa la qualità di vita’’ conclude.

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Salute e Benessere

Miglior brucia grassi efficace: 5 brucia grassi ultra potenti

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In collaborazione con: Puradvice

Sono tantissime le persone che si iscrivono in palestra o decidono di allenarsi per conto proprio con l’obiettivo di perdere i chili di troppo. Mettersi in forma è l’obiettivo di tanti, sia per motivi di salute che puramente estetici. Ma quali sono le soluzioni migliori per perdere peso rapidamente? Ovviamente, non è possibile prescindere da un programma di allenamento su misura, che tenga conto delle caratteristiche fisiche e degli obiettivi dell’individuo ma, soprattutto, da un’alimentazione sana ed equilibrata. Tuttavia, per rendere le cose più facili e fare in modo che il corpo riesca a liberarsi dai chili di troppo senza patire la fame e la stanchezza, è possibile abbinare alla propria routine un brucia grassi tra quelli elencati di seguito. Di cosa si tratta? Qual è il brucia grassi più efficace in commercio? Qual è il miglior brucia grassi per donna e per uomo? Scopriamolo insieme!

PhenQ – miglior brucia grassi più potente

Clenbutrol – miglior brucia grassi uomo

Phen24 – il brucia grassi che agisce 24 ore su 24

Burn – potente brucia grassi addominale per uomo

KetoCharge – miglior brucia grassi a base di Keto

Il presente testo vuol essere una guida in grado di aiutare le persone che desiderano perdere peso ad orientarsi nel miglior modo possibile in un mercato saturo e ricco di punti di domanda. Parliamo del segmento dei brucia grassi, prodotti a lungo criticati, ma che hanno saputo mostrare tutta la propria efficacia in termini di dimagrimento, senza mettere a repentaglio la sicurezza e la salute delle persone. Abbiamo scelto 6 potenti brucia grassi, adatti sia alle donne che agli uomini, descrivendone composizione, caratteristiche, modalità d’uso e risultati. L’obiettivo è quello di permettere a tutti i lettori di trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

PhenQ è un integratore prodotto e venduto da Wolfson Brands, azienda con sede a Glasgow, Regno Unito. La compagnia si descrive come un’azienda affidabile ed orgogliosa di essere diventata, soprattutto grazie al suo prodotto di punta, leader nel settore degli integratori. Attiva da oltre un decennio, Wolfson Brands offre integratori di qualità, realizzati presso strutture approvate dall’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali (FDA), mediante l’uso esclusivo di ingredienti farmaceutici. L’ambizione più grande è fornire un servizio eccellente, essendo la soddisfazione del cliente la chiave di volta per un successo duraturo. Il team è formato da nutrizionisti, professionisti del fitness e consulenti medici in grado di realizzare prodotti efficaci e sicuri, esattamente come trapela dalla cura riservata al sito web e dalla quantità di pareri positivi lasciati dagli acquirenti (oltre 190.000 recensioni positive).

Ingredienti

PhenQ accelera il processo di combustione dei grassi, migliorando i tassi metabolici e termogenici per consentire di raggiungere quanto prima il peso forma ideale. Al contempo, inibisce la produzione di nuova massa grassa, riduce l’appetito e aumenta il dispendio energetico giornaliero. Per supportare l’organismo durante questa trasformazione, PhenQ include sostanze in grado di fornire energia e supportare le normali attività quotidiane.

Perché scegliere PhenQ?

Sviluppato sulla base di studi scientifici recenti (tutti elencati sulla pagina del produttore), la formulazione impiegata accelera il metabolismo e incrementa la termogenesi, permettendo a chiunque assume il prodotto di bruciare il grasso più velocemente e raggiungere prima la forma desiderata. La formula di PhenQ é costituita da un potente mix di ingredienti, progettato per massimizzare la perdita di peso, bruciare più rapidamente i grassi, controllare l’appetito e aumentare i livelli di energia. Agendo su più fronti, il prodotto offre maggiori garanzie di successo rispetto ai concorrenti. Inoltre, la formulazione è adatta sia agli uomini che alle donne, ma anche a chi segue una dieta vegetariana o vegana.

>>> Clicca qui per scoprire Phenq sul sito ufficiale

Il Clenbutrol è un potente brucia grassi creato da CrazyBulk Italia, azienda nota per la produzione di anabolizzanti legali, in grado di fornire risultati simili a quelli dei prodotti originali, ma senza effetti collaterali. CrazyBulk è un’azienda seria e con una lunga esperienza alle spalle, sostenuta dalle recensioni di migliaia di clienti soddisfatti. Clenbutrol è l’alternativa legale e sicura al Clenbuterolo, uno steroide utilizzato per dimagrire rapidamente durante la fase di definizione. Tuttavia, gli effetti collaterali causati da questo steroide sono così pericolosi da aver convinto migliaia di persone a non usarlo più. Clenbutrol di CrazyBulk offre risultati simili senza effetti collaterali. Sono tantissime le persone che hanno già fatto ricorso a questo prodotto: celebrità, atleti e personaggi dello spettacolo hanno realizzato come si possano ottenere risultati incredibili attraverso l’uso di questo integratore.

Ingredienti

Come funziona Clenbutrol?

Clenbutrol è una miscela di ingredienti sicuri e naturali, privi di effetti collaterali. Il prodotto agisce aumentando la temperatura corporea (effetto termogenico) che, a sua volta, causa un picco del tasso metabolico basale. Quando il metabolismo lavora al massimo della velocità e dell’efficienza, il corpo comincia ad usare il grasso immagazzinato per le sue esigenze energetiche. Al contempo, il prodotto commercializzato da CrazyBulk aumenta il consumo di ossigeno, migliorando il VO2Max, ovvero la ventilazione polmonare e, di conseguenza, la capacità aerobica. In tal modo, anche atleti alle prime armi avranno la possibilità di rendere più dure ed efficaci le proprie sessioni di allenamento, così da massimizzare i risultati offerti dal brucia grassi.

Perché scegliere Clenbutrol?

La formulazione di Clenbutrol include soltanto 4 ingredienti, tutti perfettamente sicuri e privi di effetti collaterali. Si tratta, quindi, di un prodotto sicuro ed efficace, che non causa vertigini, giramenti di testa, crampi muscolari e, soprattutto, non contiene sostanza vietate. Una delle ragioni principali per cui moltissimi appassionati di fitness usano Clenbutrol anziché altri integratori dimagranti, sta proprio nell’assenza di effetti collaterali. Inoltre, riduce la ritenzione idrica e aiuta a tenere sotto controllo l’appetito.

>>> Clicca qui per scoprire Clenbutrol sul sito ufficiale

Phen24 è un integratore alimentare prodotto e commercializzato dal brand omonimo. Il lavoro dell’azienda è supportato da migliaia di recensioni positive, mentre l’efficacia della formulazione utilizzata è confermata dall’ampia bibliografia disponibile sul sito web ufficiale. A differenza della maggior parte degli integratori di questo genere, Phen24 propone due diverse formulazioni: una per il giorno e una per la notte.

Ingredienti

La formula giornaliera include:

La formulazione notturna, invece, contiene:

Come funziona Phen24?

Il prodotto è pensato per aiutare la perdita di peso attraverso la termogenesi. Inoltre, promuove l’ossidazione dei grassi e supporta il metabolismo. Al contempo, Phen24 fornisce tutti i nutrienti essenziali per migliorare i livelli di energia per tutto il giorno. Il prodotto sopprime l’appetito, migliora la qualità del sonno e aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue. È stato notato anche un netto miglioramento della circolazione periferica (la L-arginina viene convertita in ossido nitrico, molecola che promuove la dilatazione dei vasi sanguigni), nonché delle funzioni del sistema immunitario. Le proprietà antiossidanti di Phen24 supportano la salute del sistema immunitario riducendo lo stress ossidativo.

Perché scegliere Phen24?

Assumendo Phen24 come indicato sulla confezione, i risultati non tarderanno ad arrivare. Al forte incremento di energia, fanno seguito un miglioramento della qualità del sonno, un abbassamento dei livelli di stress e una riduzione degli sbalzi d’umore dovuti alla dieta. I risultati in termini di perdita di peso saranno perfetti entro cinque mesi dall’inizio dell’assunzione del prodotto. Inoltre, se buona parte dei brucia grassi in commercio offre formule uniche, Phen24 propone 2 formulazioni differenti per il giorno e la notte, pensate appositamente per migliorare la risposta metabolica durante le varie fasi della giornata. La formula giorno si concentra sulla combustione dei grassi, sulla produzione di energia e sul controllo della fame, mentre la formula notte stimola e migliora la qualità del sonno, elemento fondamentale durante la fase di ricomposizione corporea!

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Morphosys Supplement è un brand nato nel 2017, appartenente all’azienda Store Body. L’obiettivo dichiarato è quello di affermarsi come leader nel settore degli integratori alimentari, producendo articoli di elevata qualità, dedicati ai milioni di appassionati di fitness che frequentano le palestre di tutta Europa. Morphosys Supplement ha sede a Pescara e produce integratori innovativi, cercando di anticipare le tendenze del mercato e le esigenze dei clienti. L’azienda lavora quotidianamente nella ricerca scientifica e nello sviluppo di integratori sicuri ed efficaci.

Ingredienti

Burn possiede una formulazione basata su 9 principi attivi che agiscono sinergicamente per un obiettivo comune: eliminare il grasso in eccesso.

Come funziona Burn?

I principi attivi contenuti in questo integratore hanno dimostrato una certa utilità nello stimolare il metabolismo, favorire l’ossidazione dei grassi a scopo energetico, attenuare la sensazione di appetito, migliorare il focus e la resistenza, aumentare la frequenza cardiaca, stimolare la diuresi. Quest’ultimo beneficio agisce direttamente sugli eventuali ristagni di liquidi. Pertanto, si tratta di un brucia grassi in grado di agire efficacemente su un inestetismo come la ritenzione idrica, particolarmente odiato dalle donne.

Perché scegliere Burn?

Morphosys Supplement è un’azienda che lavora con ingredienti controllati e verificati. L’attenzione rivolta alla sicurezza è massima, così come lo è la cura utilizzata durante la selezione degli ingredienti. Inoltre, la qualità degli ingredienti usati è garanzia di efficacia del prodotto. Chi desidera un brucia grassi perfettamente sicuro e privo di effetti collaterali, dovrebbe dare una chance a Burn, apprezzato sia dagli atleti professionisti che dai semplici appassionati. Come tutti gli altri prodotti presenti sul mercato italiano, anche questo è stato regolarmente notificato al Ministero della Salute prima della sua commercializzazione, secondo le normative vigenti per gli integratori alimentari.

>>> Clicca qui per scoprire Burn sul sito ufficiale

KetoCharge è l’integratore appositamente creato per coloro che decidono di adottare una dieta chetogenica. Questo prodotto, infatti, è stato pensato per restare in chetosi per tutto il tempo necessario e per incrementarne gli effetti. Non è facile restare fedeli per troppo tempo alle regole imposte da questo stile alimentare, motivo per il quale la maggior parte delle persone che vi si sottopone, non riesce a perdere più di qualche chilo. KetoCharge è la soluzione al problema, in quanto la sua formulazione contiene una miscela di “sali dimagranti” che facilitano l’ingresso nello stato di chetosi, evitano il tipico malessere da chetosi e consentono di recuperare facilmente dopo uno sgarro. A confermare l’efficacia del prodotto le numerose recensioni positive, che sottolineano soprattutto l’assenza dei sintomi classici che accompagnano lo stato di chetosi, ovvero malessere diffuso e stanchezza.

Ingredienti

Gli ingredienti presenti nella formulazione di KetoCharge sono tutti regolarmente testati, approvati dalla FDA (la Food and Drug Administration americana) e trattati presso strutture certificate. Ma quali sono?

Come funziona KetoCharge?

KetoCharge è il prodotto ideale per chi è in sovrappeso e vuole adottare la dieta chetogenica per velocizzare la perdita di tessuto adiposo. Grazie ai corpi chetonici contenuti al suo interno, il prodotto riesce ad avviare rapidamente la chetosi. Una volta entrato in stato di chetosi, l’organismo riuscirà a bruciare più velocemente i grassi senza intaccare la massa muscolare. Inoltre, la formulazione di KetoCharge è stata studiata appositamente per migliorare l’umore e il focus, donare più energia e ridurre il malessere tipico della chetosi.

Perché scegliere KetoCharge?

KetoCharge si è dimostrato estremamente utile per innescare la chetosi, pertanto se ne raccomanda l’uso a tutti coloro che desiderano adottare questo stile alimentare. Garantisce la giusta energia, riduce i livelli di colesterolo cattivo e aiuta a tenere sotto controllo l’appetito. Si tratta di un prodotto supportato da prove cliniche, pensato per tutti coloro che hanno più di 18 anni e vogliono potenziare gli effetti della dieta chetogenica.

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Che cos’è un brucia grassi?

I brucia grassi sono integratori contenenti sostanze in grado di incrementare il metabolismo basale, stimolare la perdita di grasso e drenare il corpo dai liquidi in eccesso. Se assunti in modo corretto, seguendo una dieta sana ed equilibrata, accompagnata da un’attività fisica moderata, possono diventare ancora più efficaci e aiutare a centrare rapidamente gli obiettivi prefissati.

Come funziona un brucia grassi?

La funzione lipolitica di alcuni integratori brucia grassi è legata soprattutto alla presenza di sostanze con attività termogenica, in grado di accelerare il metabolismo. Incrementando il consumo energetico giornaliero, l’organismo sarà costretto a bruciare grassi e carboidrati per produrre energia. In tal modo, il corpo riuscirà a liberarsi più rapidamente del tessuto adiposo in eccesso. Esiste, poi, una particolare categoria di brucia grassi, ovvero quelli contenenti corpi chetonici. Questi consentono all’organismo di entrare più rapidamente in uno stato bio-chimico particolare, detto di chetosi, innescato dall’azione della dieta chetogenica che, di fatto, vieta l’assunzione di carboidrati e zuccheri semplici.

L’assunzione di un integratore brucia grassi può accompagnare una dieta sana ed equilibrata per massimizzarne l’effetto dimagrante. Assumere un prodotto di questo tipo senza osservare una dieta adeguata è inutile, oltre che dannoso. I bruci grassi sono consigliati a tutte le persone in buona salute, che vogliono liberarsi dei chili di troppo. Se ne sconsiglia l’assunzione, invece, alle donne incinte o in fase di allattamento e alle persone affette da problemi cardiaci, diabete o altre dislipidemie.

Per non sbagliare, è fondamentale effettuare una scelta mirata, optando per un prodotto che si adatti bene ai propri obiettivi e alla propria condizione fisica. A coloro che desiderano intraprendere una dieta chetogenica, sono consigliati gli integratori a base di corpi chetonici. A chi è costretto a tagliare in maniera radicale il proprio apporto calorico giornaliero, si raccomandano prodotti ricchi di ingredienti di origine naturale, in grado di supportare il metabolismo e ridurre il senso di fame. Infine, alle persone che soffrono particolarmente le diete e tendono a risentirne in termini di energia e vitalità, si consiglia l’assunzione di integratori ricchi di sostanze energizzanti, quali il tè verde, la caffeina, il ginseng e il guaranà.

Prima di assumere un brucia grassi è fondamentale leggere bene le avvertenze presenti sull’etichetta. Ogni integratore ha una posologia diversa e va assunto in concomitanza o lontano dai pasti. Per massimizzarne gli effetti e non rischiare di gettare all’aria i propri sacrifici, meglio attenersi fedelmente alle indicazioni del produttore.

Anche in questo segmento di mercato esistono prodotti efficaci e meno efficaci. Quel che è certo è che sono disponibili brucia grassi realizzati con ingredienti di alta qualità, sicuri e certificati dal Ministero della Salute, in grado di supportare qualsiasi tipo di dieta. Ovviamente, ognuno dei prodotti decritti in precedenza va integrato con una dieta sana ed equilibrata, oltre che con un’attività fisica costante. Durante l’allenamento, aiutano il corpo a bruciare più calorie e ciò comporta un dimagrimento più rapido.

I brucia grassi presenti sul mercato possono avere caratteristiche molto differenti gli uni dagli altri, essendo adatti a profili diversi. Tra quelli testati e descritti poc’anzi, ci sentiamo di consigliare soprattutto PhenQ, prodotto venduto da Wolfson Brands e realizzato mediante l’uso di ingredienti farmaceutici, sicuri e testati. Oltre a ridurre l’appetito e ad incrementare il dispendio calorico, PhenQ include sostanze in grado di fornire energia e supportare tutte le attività quotidiane, inclusi gli allenamenti. Parliamo di un prodotto potente e versatile, adatto alle persone che hanno una vita dinamica e ricca di impegni.

PhenQ è consigliato anche alle donne, così come lo sono gli integratori pensati appositamente per coloro che vogliono sperimentare la dieta chetogenica. Quest’ultima può causare malesseri e spossatezza, soprattutto nelle donne. Pertanto, si raccomanda di assumere un prodotto che ne riduca i possibili effetti collaterali, garantendo energia per tutta la giornata.

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Salute e Benessere

Padel e prevenzione, a Roma iniziativa dedicata al benessere psicofisico

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Promuovere il benessere psicofisico attraverso lo sport e le corrette abitudini sanitarie: con questo obiettivo venerdì 9 e sabato 10 giugno torna a Roma ‘Padel e Salute’, l’iniziativa promossa dall’Università Sapienza interamente dedicata alla prevenzione con visite mediche gratuite e attività ricreative e sociali. L’appuntamento con la quarta edizione della manifestazione è al Centro SapienzaSport di via Fornaci Tor di Quinto 64.

Nel corso delle due giornate – si legge in una nota – saranno offerte visite mediche gratuite e postazioni di counseling psicologico e sanitario nel “Villaggio della Salute”, una tensostruttura di 400 mq allestita per l’evento e curata dai professionisti dell’area di Scienze della salute delle Facoltà mediche di Sapienza ospiterà le 23 le branche specialistiche presenti: senologia, endocrinologia, ginecologia, proctologia, urologia, andrologia, salute orale, oculistica, odontoiatria pediatrica, pediatria, nutrizione clinica, dermatologia, cardiologia, otorinolaringoiatria, chirurgia generale, chirurgia vascolare, angiologia, fisiatria, medicina interna, immunologia clinica, gastroenterologia, medicina dello sport, radiologia.

Le visite si terranno il 9 giugno (dalle ore 14 alle 19) per studenti e personale della Sapienza, del Policlinico Umberto I e del Policlinico Sant’Andrea, e il 10 giugno (dalle 9 alle 19) per tutti i cittadini. Ricco anche il programma sportivo del week-end con i tornei conclusivi di ‘Padel e Salute’, tornei amatoriali, dj set e musica dal vivo. L’evento nasce dalla collaborazione tra Sapienza Università di Roma, le aziende ospedaliere – universitarie Policlinico Umberto I e Policlinico Sant’Andrea e l’Associazione culturale Capire per Prevenire che promuove la divulgazione medico-scientifica in ambito della prevenzione medica.

“La promozione dei corretti stili di vita – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – è un’azione necessaria, un dovere a cui le Istituzioni, ognuna con le proprie competenze, sono chiamate a favore di ogni individuo e della collettività tutta. Le competenze che medici e psicologi dell’area delle Scienze della salute mettono a disposizione gratuitamente conferma la linea che Sapienza sta portando avanti nella direzione di offrire alla propria comunità e al territorio servizi di alta qualità che possano creare valore sociale. L’iniziativa ‘Padel e Salute’, ormai alla quarta edizione, cresce e si consolida, resa più forte da un coinvolgimento sempre più ampio delle diverse anime di Sapienza: non solo un week-end di sport e salute, ma un vero e proprio appuntamento per il benessere psicofisico”.

“Questo evento – spiega il direttore generale del Policlinico Umberto I Fabrizio d’Alba – è divenuto l’appuntamento per eccellenza con la prevenzione. Un impegno che vede il nostro ospedale sempre più coinvolto e partecipe grazie soprattutto alla collaborazione fattiva dei nostri medici. Sono loro infatti – medici, specializzandi, operatori sanitari – il motore attivo di questa campagna di prevenzione e sensibilizzazione, che ci vede schierati insieme alla Sapienza in un evento che sottolinea ancora di più l’importanza ed il valore di queste due strutture ricche di professionalità e competenza a disposizione della sanità pubblica”.

Manifestazioni come ‘Padel e Salute’ “sono occasioni importanti – sottolinea il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea Daniela Donetti – per promuovere una cultura della salute, che passi per lo sport, l’adesione alle campagne di prevenzione, l’attenzione al proprio benessere psicofisico e l’adozione di uno stile di vita sano. Ogni giorno nei nostri policlinici universitari vediamo la scienza fare passi da gigante per la cura delle malattie, ma ciascuno di noi resta il miglior giocatore in campo per la propria salute”.

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Ricerca: nuova tecnica per diagnosi celiachia ‘nascosta’, studio Napoli

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Una nuova tecnica – per la misurazione e la caratterizzazione di specifici linfociti, che infiltrano la mucosa intestinale – in grado di migliorare la capacità di diagnosi dei pazienti con celiachia potenziale, un particolare sottogruppo di pazienti i cui esami danno risultati sierologici tipici della celiachia anche se il quadro istologico intestinale è normale o solo lievemente alterato, e che possono o meno presentare sintomatologia clinica. Questo l’importante risultato raggiunto da un gruppo di ricercatori dell’università degli Studi di Napoli Federico II attraverso un progetto di ricerca finanziato dall’Associazione italiana celiachia (Aic).

Lo studio, pubblicato sul ‘Journal of Immunological Methods’ è il risultato di un progetto finanziato da Aic, è stato condotto da Antonella Marano, Riccardo Troncone, Valentina Discepolo, Mariantonia Maglio. Se validata ulteriormente in studi clinici su coorti più ampie di pazienti, tale metodologia – riferisce una nota – potrà essere impiegata per raffinare la capacità diagnostica della celiachia potenziale e, in generale, dei casi di celiachia con diagnosi difficile.

La tecnica sviluppata dai ricercatori parte dalle osservazioni di specifiche cellule nelle biopsie duodenali, pertanto non prescinde né sostituisce la biopsia come strumento diagnostico, ma potrà essere impiegata per confermare la diagnosi nei casi dubbi o difficili come quelli della celiachia potenziale. Come ulteriore valore promettente dello studio si evidenzia che i campioni raccolti per questa tipologia di analisi possono essere conservati a lungo ed essere usati e interrogati anche in futuro per altri scopi o studi o conferme sul paziente, costituendo una banca dati preziosa.

“La celiachia potenziale resta ancora molto difficile da diagnosticare e porta con sé una serie di aspetti da chiarire come la sua prevalenza, la presentazione clinica e la sua evoluzione, e soprattutto le indicazioni sul trattamento terapeutico. Per questo siamo particolarmente soddisfatti del risultato raggiunto dal gruppo di ricerca che ha condotto lo studio finanziato da Aic, i cui benefici per i pazienti celiaci appaiono già molto chiari”, dichiara Rossella Valmarana, presidente dell’Associazione italiana celiachia. “Il grande valore di questa metodologia è che si basa su tecniche già in uso in diversi centri di diagnosi, favorendone quindi una facile applicazione una volta che sarà validata in studi clinici successivi, permettendo dunque di migliorare la diagnosi di celiachia potenziale e facilitare quelle diagnosi di celiachia che ancora oggi sono particolarmente difficili”.

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Tumori, nuove linee guida Ue su interventi al polmone, italiano guida team

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Al Congresso europeo di Chirurgia toracica (Ests), in corso a Milano fino al 6 giugno, Giuseppe Cardillo, direttore della Uoc Chirurgia Toracica dell’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma e Rene Petersen, professore di Chirurgia Cardiotoracica all’Ospedale Rygshospitalet di Copenhagen, hanno presentato le prime linee guida europee sul trattamento chirurgico delle neoplasie polmonari a vetro smerigliato. Lo studio, frutto del lavoro del team formato da 11 ricercatori europei e da uno studioso cinese, è stato accettato sulla rivista ‘European Journal of CardioThoracic Surgery’ (Ejcts).

“Le nuove linee guida europee rappresentano una pietra miliare nel trattamento di questi noduli, il cui riscontro può essere occasionale oppure può avvenire nell’ambito dei programmi di screening del tumore polmonare – afferma Narciso Mostarda, direttore generale dell’Azienda Sanitaria San Camillo-Forlanini – siamo orgogliosi che alla guida del gruppo di esperti e in rappresentanza del nostro Paese, ci sia il professor Cardillo, a cui va tutta la stima dell’azienda per questo importante passo in avanti per la ricerca”.

“I tumori polmonari a vetro smerigliato, detti anche ‘ground glass opacities’, sono noduli del diametro massimo di 3 centimetri, che non sono completamente solidi ed hanno una componente cosiddetta ‘a vetro smerigliato’, evanescente – spiega lo studio – Per questo motivo, tali noduli sono definiti subsolidi, categoria che include sia i noduli misti, con componente sia solida che a vetro smerigliato, che i noduli puri a vetro smerigliato, senza componente solida. I noduli subsolidi sono più frequentemente tumori rispetto ai noduli solidi, però hanno una prognosi decisamente migliore, con una sopravvivenza a distanza che puo’ raggiungere il 90%-100%. In pratica individuare e trattare un nodulo subsolido equivale a salvare la vita dei nostri pazienti”.

“Gli interventi chirurgici per rimuovere i tumori polmonari in stadio precoce, come nella maggioranza dei casi dei noduli subsolidi, sono eseguiti con tecniche mini-invasive che prevedono l’utilizzo di uno o due buchi (di circa 1-2 cm di diametro) mediante tecnologie avanzate guidate dal robot o mediante toracoscopia. Queste tecniche, risparmiando al paziente un taglio di circa 15 centimetri sulla parte toracica, permettono di effettuare anche interventi complessi ed asportazioni molto limitate di polmone, salvaguardando la porzione sana dell’organo”, ricorda lo studio.

“Le linee guida europee hanno documentato che la classica lobectomia può essere sostituita in questo tipo di tumori da una segmentectomia, ovvero una resezione parziale del lobo polmonare, un intervento di gran lunga meno invalidante. Ciò consente un più rapido ritorno alle consuete abitudini del paziente in assenza o quasi di deficit respiratorio post-operatorio, pur mantenendo i principi di radicalità oncologica. I pazienti dovranno affidarsi agli specialisti dei gruppi multidisciplinari che trattano i tumori polmonari, che alla luce delle nostre linee guida, decideranno il migliore trattamento per il singolo paziente”, conclude Cardillo.

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