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Engineering: Cda approva bilancio consolidato 2023, ricavi...
Engineering: Cda approva bilancio consolidato 2023, ricavi di gruppo in aumento del 18%
Il Consiglio di amministrazione di Engineering ha approvato il bilancio consolidato relativo all’anno 2023. L’esercizio che si è appena chiuso è stato particolarmente significativo per Engineering, sia sul fronte dei ricavi e dell’ebitda, che hanno registrato un aumento a doppia cifra a livello di Gruppo, sia sul fronte degli investimenti finalizzati a rafforzare il posizionamento sul mercato e a perseguire l’obiettivo di confermare il ruolo di Engineering come la più importante digital company in Italia e la più rilevante azienda italiana del settore a livello mondiale.
A tale scopo, nel corso dell’anno il management ha accelerato il processo di trasformazione aziendale, orientato a una maggiore efficienza e innovazione dei processi interni, a importanti operazioni di acquisizione, all’avvio di azioni strutturali finalizzate a rafforzare la capacità di Engineering di incrementare il business nel medio-lungo termine, al rafforzamento dell’offering attraverso una ridefinizione del go to market di prodotti proprietari e servizi. Ulteriori investimenti sono stati avviati sul piano della formazione e del reskilling delle persone nonché delle certificazioni e del rafforzamento dei presidi di compliance.L’esercizio è stato inoltre caratterizzato da un incremento delle partnership con i principali Tech Giants internazionali, tali accordi fanno sì che Engineering sia oggi il principale partner di riferimento in Italia per le principali digital company internazionali.
Ecco i principali indicatori di bilancio che riflettono il nuovo perimetro del Gruppo. Il valore della produzione del Gruppo si attesta a 1.721 milioni di euro in crescita del 17.9% rispetto ai 1.460 milioni di euro del 2022. L’Ebitda adjusted è pari a 257,3 milioni di euro, in aumento del 23,3% rispetto ai 208,6 milioni di euro del 2022. Il risultato netto si attesta a –124,8 milioni di euro versus i 28,3 milioni di euro del 2022 per effetto della fusione inversa con la controllante Centurion Bidco Spa, degli oneri non ricorrenti legati alla trasformazione aziendale sopra citata e dei maggiori oneri finanziari connessi alle suddette operazioni.
Maximo Ibarra, ceo di Engineering, commenta: “I dati di Gruppo approvati fotografano l’importante processo trasformativo che Engineering sta perseguendo per aumentare le proprie competenze tecnologiche e innovare i processi organizzativi, che è stato fortemente accelerato nel corso dell’anno con l’obiettivo di costruire delle solide basi di crescita e di sviluppo con cui rafforzare la nostra leadership nel mercato e al fianco di player strategici. I dati di esercizio approvati hanno visto investimenti molto importanti e significative operazioni di m&a che il Gruppo ha portato avanti con successo nonostante una fase storica segnata da una difficile congiuntura macro-economica e l’instabilità geopolitica abbiano causato un aumento del costo del denaro e della curva inflattiva".
"Il 2024 -spiega- sarà un ulteriore anno di sfide ma anche di grandi opportunità grazie alla trasformazione digitale in atto e alla crescente domanda di prodotti e servizi basati sull’Intelligenza Artificiale integrata con altre tecnologie all’avanguardia. Engineering, con il supporto degli azionasti Bain Capital e NB Renaissance, consoliderà il proprio sviluppo in Italia e negli altri mercati in cui opera, contando non solo su un miglioramento del contesto economico e sociale, ma soprattutto sulla sua capacità di generare nuovo valore per i clienti, così da supportarli nella crescita del loro business. Le prospettive che vediamo sono altamente positive per i prossimi anni grazie agli investimenti effettuati, al portfolio di prodotti e servizi di cui disponiamo, alle competenze in termini di r&d a supporto del business e a una profonda conoscenza di tutti i mercati, sia nella pubblica amministrazione sia nel settore privato", conclude.
Il 2023 ha visto il Gruppo Engineering impegnato anche in attività di natura industriale, organizzative e inerenti i temi esg particolarmente strategiche, che costituiscono ulteriori elementi di visione e crescita prospettica per i prossimi anni. Tra queste, figurano: l’acquisizione al 100% di Extra Red, Technology Service Provider e Premier Business Partner di Red Hat, che offre servizi e progettualità ad alto valore aggiunto su tecnologie leader di mercato, in partnership con i principali vendor it; la costituzione della società Pnt e l’avvio della Piattaforma Nazionale di Telemedicina, che nei prossimi 10 anni avrà l’obiettivo di mettere in comunicazione l’amministrazione centrale con le amministrazioni locali, per fornire governance e monitoraggio centralizzato dei processi di telemedicina attuati a livello regionale, in linea con quanto indicato nel Pnrr - Missione 6 Componente 1 sub-investimento 1.2.3 "Telemedicina”.
E ancora lo strategic agreement firmato con Aws per accelerare la trasformazione digitale di imprese e pubblica amministrazione attraverso lo sviluppo congiunto di soluzioni avanzate; il Memorandum of Understanding firmato da Municipia (società del Gruppo Engineering) e Yunex (società del Gruppo Mundys), finalizzato a supportare la digitalizzazione dei processi di mobility & traffic management delle città italiane utile all’abbattimento di CO2 e all’efficientamento dei flussi di traffico cittadini; la firma dell’accordo del contratto integrativo aziendale per gli anni 2024-2026. L’intesa, raggiunta in piena armonia con le Organizzazioni Sindacali, riguarda per la prima volta tutte le società del Gruppo (ad eccezione delle neo-acquisite Be - Shaping The Future e Atlantic Technologies) e prevede una serie di misure migliorative rispetto al contratto collettivo nazionale. Tra le novità introdotte, misure a favore della famiglia, della genitorialità e per il work-life balance.
E ancora l'implementazione della piattaforma Workday, grazie alla quale sono stati abilitati processi più agili e innovativi per la gestione del personale. In ambito esg, Engineering ha confermato la sua partnership con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale; ha pubblicato il Bilancio di Sostenibilità asseverato per il secondo anno consecutivo da un ente esterno; ha definito la pianificazione di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance per tutto il Gruppo; ha ottenuto la certificazione Uni/PdR 125:2022 in ambito diversity & inclusion a livello di capogruppo.
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Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta...
Al Museo Maxxi di Roma il secondo global meeting della prima piattaforma digitale europea
Un comparto in grande espansione a livello europeo, con 169 milioni di euro di fatturato nel 2023, 192 imprese attive e un parco auto di 3.456 unità. E per quanto riguarda l'Italia i dati parlano di 45 milioni di euro di fatturato con circa 1000 auto. I numeri che arrivano da Driverso’s Analysis Lab riguardano il mercato del car hiring d’alta gamma nel Continente e segnalano anche un costo medio per noleggio di 2.916 euro per 58.074 transazioni nell’anno.
La durata media dei contratti è stata di 5,4 giorni per 313.600 giornate complessive, con ricavi medi sul singolo veicolo pari a 49mila euro. Ma c’è soprattutto un’aspettativa di crescita rilevante: il fatturato del settore è atteso a 195 milioni di euro già alla fine di quest’anno, per poi salire via via fino ai 714 milioni previsti nel 2030. Il bacino di mercato potenziale, comunque, è enorme, dato che il giro d’affari del luxury travel è calcolato oggi in 1.380 miliardi di euro.
Circa 40 di queste aziende, che rappresentano il meglio dell’offerta del car hiring d’alta gamma e rispettano standard di qualità predefiniti, operano su Driverso, la prima piattaforma digitale europea, nata in Italia, per il noleggio auto premium. L’aggregatore online mette a disposizione centinaia di veicoli di tutti i marchi più prestigiosi, forniti dai player attivi su 10 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Spagna, Svizzera).
Decine di aziende, esperti, stakeholder qualificati e appassionati provenienti da tutta Europa si sono ritrovati oggi nel suggestivo scenario del Museo Maxxi di Roma per il secondo global meeting di Driverso, da cui sono emersi numeri, scenari e tendenze di un ramo dell’automotive che incrocia i temi del lusso, del lifestyle, dell’economia digitale e soprattutto le sempre mutevoli abitudini di consumo turistico. Il servizio, infatti, si rivolge soprattutto a un target di clientela legata al tempo libero e alla ricerca di un’esperienza esclusiva di viaggio e di mobilità del tutto customizzata.
Durante la giornata al Maxxi, sono intervenuti esperti del calibro di Ryan Sarver, Partner Redpoints Ventures e soprattutto ex direttore della piattaforma Twitter, Massimiliano Archiapatti, Ceo di Hertz Italy, Jasmine Boni-Ball, Executive assistant di ‘Tuscany Now and More’, Ferruccio Rossi, Direttore generale di Sanlorenzo Yacht, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia, e Maurizio Iperti, Ceo di LoJack.
Pierluigi Galassetti, co-founder con Saverio Castellaneta di Driverso, ha detto: “Il noleggio auto di alta gamma riveste un ruolo chiave nell’offerta turistica italiana e internazionale e agisce come un elemento in grado di caratterizzare e arricchire l’intera esperienza di viaggio. Questa proposta di mobilità è apprezzata sia dai visitatori nazionali che da quelli internazionali e si inserisce in un contesto in cui la clientela ricerca non solo comfort ed esclusività, ma richiede esperienze immersive e personalizzate in ogni dettaglio del soggiorno, dalla cucina all'alloggio, fino agli spostamenti in auto, che completano la gamma dei servizi”. “Nell’ambito del settore lusso, fortemente in crescita
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Peste Suina, Martinelli (Assosuini): “Se crolla...
Il presidente dell'associazione: "Allevamenti e prosciutti sono sicuri, al mercato però non interessa"
"Il rischio grosso che stiamo correndo è di perdere un settore importante, un'eccellenza del made in Italy. La Cina già non importa i nostri prosciutti da due anni, com e anche la Corea e il Giappone. Adesso anche il Canada e se poi decideranno di fare la stessa cosa Stati Uniti, Francia e Germania che rappresentano i nostri principali mercati allora resteremo con i maiali negli allevamenti e i prosciutti nei prosciuttifici. Questo perchè il 30% dei prosciutti che si producono in Italia vengono esportati. Se crolla l'export sarà una catastrofe per i 4mila allevamenti italiani e per i trasformatori ma anche per tutto l'indotto". E' l'allarme che lancia, con Adnkronos/Labitalia, Elio Martinelli, presidente di Assosuini, dopo che il diffondersi della peste suina sui cinghiali anche nella zona del Parmense ha portato l'Ue a stabilire la zona di restrizione II a Langhirano, patria del Prosciutto di Parma.
E per Martinelli "se crolla l'export le aziende non avranno alternativa che chiudere e se, guardiamo all'esempio della Germania che ha affrontato il problema prima di noi, adesso il Paese fa segnare un 20% in meno di allevamenti dopo la fine dell'emergenza". "Questo fa capire che una volta chiusa l'attività è difficile che questa riparta dopo la fine dell'emergenza", sottolinea.
Secondo il presidente di Assosuini "finora il contrasto alla peste suina nel selvatico si è fatto solo in teoria, basti pensare che dopo un anno e mezzo il commissario straordinario non è ancora operativo. Si dove agire come fatto in Sardegna, dove il virus è stato eradicato con il coinvolgimento di tutte le forze in campo, a partire dai cacciatori che sono stati la chiave per sconfiggere il problema. E invece ora abbiamo un virus che corre velocissimo in Italia dove si calcola che ci siano 1,5-2 milioni di cinghiali", sottolinea.
Ma nonostante il virus corra tra i cinghiali gli allevamenti italiani di suinbi sono al sicuro. "I nostri allevamenti di suini, grazie agli investimenti fatti dagli allevatori in materia di recinti e barriere e anche con i controlli che vengono fatti di continuo, sono super sicuri. Ricordiamo che la peste suina non si trasmette all'uomo ma colpisce cinghiali e suini, si propaga velocemente e porta nel 90% dei casi alla morte degli animali. Detto questo, i nostri prosciutti sono sicuri e super controllati ma questo non interessa al mercato che non intende rischiare", conclude Martinelli.
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Ai, Iannicelli (Ordine Ingegneri): “Fondamentale dare...
Parla il responsabile scientifico della Commissione Metrologia agli "Stati generali delle ingegnerie digitali”
“La metrologia è la scienza della misura che si divide tra la metrologia scientifica, legale, industriale. In Italia è stata un po' trascurata ed è per questo che ci siamo riuniti una commissione. La prima commissione di metrologia è nata a Milano e vi collaborano persone da tutta Italia perché è fondamentale dare peso a questa scienza che sta dietro a tutte le cose”. A parlare è Carmelo Iannicelli, presidente Commissione Metrologia dell'Ordine degli Ingegneri, dal palco degli "Stati generali delle ingegnerie digitali - Costruendo il futuro tecnologico di Milano e del Paese", organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all'Acquario civico del capoluogo lombardo. Nel panel “Metrologia 4.0: verso una misurazione smart e intelligente” si è discusso di smart Metrology: “Se l'intelligenza artificiale si basa su numeri sbagliati perché non abbiamo conoscenza e competenza, stiamo perdendo il controllo delle nostre misure. Il controllo dei dati, il controllo delle misure, il controllo delle tolleranze dei nostri strumenti di misura è fondamentale- illustra Iannicelli - Abbiamo deciso di metterci insieme per cercare di far capire l'importanza e il presidio che deve essere fatto su tutto questo”, conclude.