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Lukaku è ok. Migliora Bastoni, out Bereszynski e Audero
Roma, emergenza difesa
L’infortunio al menisco rimediato da Rick Karsdorp e le squalifiche di Mancini, Ibanez, Kumbulla e Cristante mettono in difficoltà mister Mourinho per la formazione contro la Samp alla ripresa del campionato. Certi del posto sono Smalling e Llorente, poi ultima maglia in ballo per le alternative Celik e Matic.
Sospiro di sollievo dal Belgio: Lukaku è OK
Romelu Lukaku sta bene, questa la notizia direttamente dal ritiro della Nazionale belga che venerdì sfiderà la Svezia. L’attaccante dell’Inter nella giornata di ieri aveva saltato l’allenamento, oggi, però, l’allarme è rientrato e Big Rom si è regolarmente allenato con il gruppo squadra.
Napoli, infortunio per Bereszynski
Cattive notizie per il club partenopeo dal ritiro della Polonia, infatti si è infortunato Bartosz Bereszynski vittima di un problema al ginocchio che non gli consentirà di scendere in campo contro Repubblica Ceca e Albania. Stop di circa due settimane e terapie iniziate. Il CT Fernando Santos al suo posto ha convocato Tymoteusz Puchacz del Panathinaikos.
Spezia, come stanno Holm e Bastoni
Da tempo oramai ai box, Holm e Bastoni stanno proseguendo i rispettivi percorsi di recupero. Il rientro di Simone Bastoni è prossimo: ieri il calciatore ha svolto un lavoro personalizzato ma già prossima settimana dovrebbe rientrare in gruppo ed essere convocato contro la Salernitana. Lo svedese invece soffre di pubalgia e non è ancora escluso che debba essere operato per risolvere il problema.
Sampdoria, Audero si opera
La Sampdoria ha perso in questo finale di stagione per infortunio Emil Audero, che ha riportato un brutto ko alla spalla e oggi sarà operato a Bologna. Si tratta di una perdita pesante per mister Stankovic, ora sarà il giovane Turk a difendere i pali blucerchiati fino al termine del campionato.
Fantacalcio.it per Adnkronos
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Torino-Inter 0-1, decide Brozovic

I nerazzurri si portano al secondo posto in campionato a 72 punti in attesa della sfida con la Lazio a Empoli

L’Inter di Simone Inzaghi si impone 1-0, grazie a un gol di Brozovic, a Torino contro i granata nella 38esima e ultima giornata di Serie A. I nerazzurri grazie a questi tre punti, in attesa del 10 giugno quando scenderanno in campo nella finale di Champions League contro il Manchester City a Istanbul, si portano al secondo posto in campionato a 72 punti in attesa della sfida con la Lazio di questa sera a Empoli. Il Torino resta invece al nono posto con 53 punti.
L’Inter parte bene e al 6′ pallone geniale di Lukaku per Lautaro. L’argentino controlla e prova a superare Milinkovic-Savic con un pallonetto, ma calcia alto. Al 13′ risponde il Torino con Ricci ma il tiro non trova la porta. Nerazzurri di nuovo pericolosi al 22′: su corner di Calhanoglu arriva a Dumfries che prova a colpirla di controbalzo, la deviazione di Rodriguez diventa insidiosa per Milinkovic-Savic, che riesce comunque a bloccare. Al 32′ azione personale di Lukaku che calcia a incrociare dall’interno dell’area ma la deviazione di Schuurs manda il pallone in corner. Al 36′ Handanovic respinge il colpo di testa di Singo e un minuto dopo l’Inter passa. Al 37′ Brozović riceve il pallone da Lukaku al limite dell’area, controlla e calcia a incrociare battendo Milinkovic-Savic per l’1-0.
Il Torino nella ripresa non riesce a rendersi pericoloso e l’Inter sfiora il raddoppio con il nuovo entrato Dzeko. Al 56’il bosniaco riceve sulla trequarti e calcia a incrociare dal limite con il sinistro, non trovando la porta per centimetri. Al 59′ Gagliardini ci prova di testa ma il pallone finisce sul fondo. Al 60′ ancora Handanovic protagonista respingendo la conclusione a incrociare dall’interno dell’area del neoentrato Karamoh. Al 71′ Cordaz da poco entrato in porta dell’Inter si supera su Sanabria che calcia a botta sicura sul primo palo da distanza ravvicinata. All’80’ ancora Dzeko vicino al raddoppio: contropiede dell’Inter condotto dal bosniaco, che cerca Lukaku dall’altra parte del campo ma sbaglia leggermente la misura del passaggio. Il belga allora rientra e scarica ancora all’indietro per Dzeko, che calcia di prima a incrociare, colpendo il legno. Al 92′ Torino vicino al pari: Schuurs ruba palla a de Vrij e crossa basso in mezzo per Sanabria che a colpo sicuro davanti a Cordaz, cicca la conclusione con il sinistro.
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Addio di Messi al Psg: “Grazie Leo”

Il club francese ufficializza il divorzio dall'argentino dopo 2 anni

Dopo due stagioni nella capitale francese, l’avventura di Leo Messi con il Paris Saint-Germain si concluderà al termine della stagione 2022-23. “Il club vorrebbe estendere i suoi più calorosi ringraziamenti al sette volte vincitore del Pallone d’Oro, che ha anche alzato un Trophée des Champions e due titoli di Ligue 1 con Les Rouge et Bleu”, annuncia il club francese.
“Il 29 agosto 2021, a Reims, la Ligue 1 ha segnato il grande debutto della ‘Pulce’ nel calcio francese. 74 presenze dopo, l’asso argentino ha lasciato il segno in Francia e in Europa con il suo talento, segnando 32 gol – il primo dei quali contro il Manchester City in Champions League il 28 settembre 2021 – e realizzando 35 assist per il Paris Saint-Germain. Dopo essere stato incoronato campione della Ligue 1 al suo primo anno nella capitale, il n.30 ha anche portato a casa il prestigioso Pallone d’Oro di France Football nel corso della stessa stagione, la settima vittoria di una carriera immensa. Vincitore della recente Coppa del Mondo Fifa in Qatar, il capitano dell’Argentina ha brillato anche per il Paris Saint-Germain per tutta la stagione 2022-23. Oltre ai suoi 16 gol in 31 partite di Ligue 1, è il miglior assist-man del campionato, con 16 assist, ad un passo dal record stabilito dal suo connazionale Angel Di Maria (18). -recita il Psg-. Contro lo Strasburgo nella giornata 37 della Ligue 1, Messi ha scritto ancora di più il suo nome nei libri di storia segnando il suo 496esimo gol nei primi cinque campionati europei, stabilendo così un altro incredibile record. Il Paris Saint-Germain è orgoglioso di aver avuto tra le sue fila il più grande calciatore di tutti i tempi e, con una certa emozione, augura a Leo molti altri successi per il resto della sua carriera”.
“Vorrei ringraziare il club, la città di Parigi e la sua gente per questi due anni. Vi auguro tutto il meglio per il futuro”, ha detto Leo Messi. “Vorrei ringraziare Leo Messi per le sue due stagioni a Parigi. Vedere un sette volte vincitore del Pallone d’Oro al Rouge & Bleu e al Parc des Princes, vincere due titoli consecutivi della Ligue 1 e ispirare i nostri giovani giocatori è stato un piacere”, ha affermato Nasser Al-Khelaïfi, presidente e amministratore delegato del Paris Saint-Germain. “Il suo contributo al Paris Saint-Germain e alla Ligue 1 non può essere sottovalutato e auguriamo a Leo e alla sua famiglia tutto il meglio per il futuro. Grazie Leo”.
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Manchester City batte United 2-1 e vince FA Cup

Doppietta di Gundogan e i campioni d'Inghilterra vincono il secondo titolo dopo il campionato
Secondo trofeo stagionale per il Manchester City di Pep Guardiola che dopo la Premier League vince anche la FA Cup, imponendosi in finale sui cugini del Manchester United per 2-1. Rete subito in avvio di gara, dopo appena 13 secondi, di Gundogan, poi pareggio su calcio di rigore di Fernandes al 33′ e gol decisivo sempre di Gundogan al 51′. Il City punterà ora al Triplete con la Champions League: il 10 giugno è in programma la finale contro l’Inter a Istanbul.
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Milan- Ibrahimovic, storia finita: domani il saluto ai tifosi

L'attaccante svedese, falcidiato quest'anno dagli infortuni, saluterà i tifosi rossoneri al termine della partita con il Verona
E’ terminata la storia di Zlatan Ibrahimovic e il Milan. L’attaccante svedese, falcidiato quest’anno dagli infortuni, saluterà i tifosi rossoneri domani sera al termine della partita con il Verona, ultima di campionato, fa sapere la società, con una breve cerimonia che coinvolgerà il pubblico di San Siro per ringraziare lo svedese.
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Spalletti: “Mi faccio male da solo ma ho amato e dato tutto”

Il tecnico del Napoli: "Il cuore e l’egoismo ti dicono che dovresti continuare perché c’è una squadra fortissima su cui costruire"

“Non sono uno che cambia idea facilmente quando prende una decisione. Probabilmente mi faccio male da solo? Sì, ma non lascio perché ho smesso di amare, lascio perché ho amato e ho dato tutto”. Così il tecnico del Napoli campione d’Italia Luciano Spalletti alla vigilia dell’ultima gara di campionato contro la Sampdoria. “La cena con De Laurentiis in cui sembrava tutto risolto? In quella cena con De Laurentiis abbiamo sistemato tutto in quarto d’ora. Siamo stati lucidi nel concludere quello che era il motivo del nostro incontro. Eravamo d’accordo che avrebbe comunicato lui la scelta”
“Il momento determinante? Non c’è stato un momento determinante, c’è stata una mentalità determinante che ha fatto la differenza. Il gruppo è composto da amici e professionisti, fino a stamattina hanno messo impegno e entusiasmo. Da qui si capisce perché questa squadra avrà un grande futuro. La cosa più difficile da superare è lasciare il gruppo. Il loro amore ti fa venire dubbi sulla decisione che ho preso. In questi giorni, immaginandomi lontano da qui, ho realizzato quanto sia difficile scegliere di andar via. Il cuore e l’egoismo ti dicono che dovresti continuare perché c’è una squadra fortissima su cui costruire. Ma è proprio l’amore che sento che mi fa accettare la scelta”, ha aggiunto Spalletti per il quale è pronta la cittadinanza onoraria. “La cittadinanza onoraria mi emoziona tantissimo. Mi piace essere diventato napoletano, mi piace pensare che anche tra dieci anni potrò tornare qui e essere amico di tanti, ritrovare affetto”.
“Ringrazio tutti quelli che ho incontrato in questi due anni per me indimenticabili. Ringrazio un gruppo di calciatori straordinario, una città nata per il calcio, i tifosi in giro per il mondo e i bambini che mi hanno abbracciato. Ringrazio tutta la squadra, i vari staff, i dirigenti, i dipendenti del club, il Presidente e la società tutta”, ha detto ancora Spalletti. “Abbraccio con De Laurentiis? C’è un’aria di o me o lui e io non voglio che ci sia questa divisione. Nessuno dei due deve annullare l’altro, abbiamo lavorato benissimo tutti insieme. Il senso dell’abbraccio era quello: volevo giocare anche un po’ cancellando queste insidie che si sentono nell’aria”.
“Quando abbiamo capito che avremmo vinto lo scudetto, ho iniziato a dire alla squadra che avremmo visto la città esplodere di gioia. Ora mi rendo conto di aver parlato per mesi di qualcosa che nemmeno io conoscevo. Napoli non va immaginata, è molto di più dell’immaginazione. Napoli va vissuta e allora ci si rende conto di quello che è. Probabilmente sono sempre stato un po’ napoletano, avevo bisogno di questi due anni per diventarlo del tutto”, ha aggiunto Spalletti.
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Pioli: “Futuro Ibrahimovic? deciderà lui. Su Leao sempre stato fiducioso”

Il tecnico del Milan: "Fatto grande Champions, in campionato potevamo arrivare secondi"

“Ibrahimovic? Innanzitutto devo dire che mi dispiace che Zlatan non sia riuscito a essere a disposizione per domani, ci abbiamo provato e ci ha provato: non è in condizioni di scendere in campo”. Queste le parole del tecnico del Milan, Stefano Pioli, alla vigilia sella gara con il Verona. “Io e Zlatan abbiamo parlato in questi giorni, sono cose che devono rimanere tra noi – ha poi aggiunto – Quello che sarà il futuro lo deciderà lui e lo deciderà il club. Deciderà con tutta onestà, con grande responsabilità quello che sarà il suo futuro. Abbiamo parlato ma è giusto che certe cose rimangano tra di noi”.
“Intervento massiccio sul mercato? In assoluto un allenatore non deve parlare di mercato, a breve incontrerò i dirigenti. Abbiamo avuto un periodo molto impegnativo, sono qua tutti i giorni e quindi ci siamo già confrontati: nei prossimi giorni ci saranno incontri un po’ più in profondità su questa situazione. Proveremo a costruire un Milan sempre più forte. Diaz è cresciuto tantissimo, un giocatore forte che è cresciuto insieme. Non conosco la situazione personale di Brahim. Tranne che con Zlatan con gli altri non ho parlato di futuro”, ha spiegato Pioli.
“Leao? Credo che innanzitutto bisogna fare i complimenti ai dirigenti, il rinnovo di Rafa era una cosa molto sentita all’interno del gruppo. Sono stato sempre molto fiducioso, conoscevo la volontà del club e del ragazzo. Oggi scherzando con Rafa gli ho detto che è stato nel mio ufficio 178 volte, il nostro è un bel rapporto, ma con tutta la squadra. Solo con una squadra forte poteva risollevare una stagione dopo un periodo di crisi come quello di gennaio”, ha affermato Pioli. “Qual è stato il momento chiave nella crescita di Leao? Credo che la risposta la debba dare. È stato un percorso, ha sempre mostrato disponibilità e ha un potenziale incredibile: come tutti i ragazzi giovani ha avuto bisogno di sbagliare e fare esperienza. Non credo assolutamente che il suo percorso sia concluso, anzi”, ha aggiunto.
“Battere il Verona perché siamo il Milan e giochiamo in casa davanti a 70mila tifosi, abbiamo il dovere di dare il massimo e perché saremmo la squadra che dopo il Napoli ha fatto più punti in casa. Eravamo partiti per rivincere qualcosa, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto una grande Champions, un campionato sufficiente: potevamo puntare al secondo posto, abbiamo lasciato per strada qualcosa, il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario quindi rivincerlo no. Dovremo essere bravi ad imparare da questa stagione complicata, impareremo e cresceremo”, ha detto ancora il tecnico del Milan.
“Credo che Paolo (Maldini ndr.) sia stato generoso dicendo che con la qualificazione in Champions avremmo meritato un 8, io a scuola che non ero un genio ero molto contento quando arrivavo a casa con un 7, perché secondo me si deve fare la media tra l’8 della Champions ed il 6 del campionato. Sicuramente una cosa positiva. Se vuoi essere competitivo per vincere devi essere più continuo e devi vincere le partite che sul campo puoi vincere: chiaro che qualche occasione noi l’abbiamo mancata”, ha spiegato Pioli che sottolinea che il Milan ha fatto “un’ottima Champions, in campionato potevamo fare qualcosa di più”.
“L’anno prossimo? “In questo momento mi sento solo di ringraziarli, sono stati eccezionali. Quest’anno soprattutto nei momenti difficili ci hanno sempre sostenuto. Domani li saluteremo, possibilmente con una vittoria, con grande affetto e felicità perché abbiamo passato una stagione complicata ma positiva. Una analisi della stagione? Non ho fatto un solo errore, ne ho commessi di più sicuramente. Sono già molto, forse troppo, autocritico con me stesso… Andremo a vedere ciò che ci ha penalizzato. Il nostro punto di forza è continuare a credere nei propri giocatori. Facile quando si vincere sempre, meno facile quando ci sono brutte cadute: non abbiamo mai smesso di credere in noi e questo ci ha ripagato a fine stagione con una stagione che è stata faticosa ma positiva”.
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F1 Gp Spagna 2023, pole di Verstappen davanti a Sainz e Norris

Ferrari al secondo posto con Sainz, solo 19esimo il monegasco
La Red Bull di Max Verstappen conquista la pole position in 1.12,272, anche nel Gp di Spagna di F1. Ferrari dalle due facce con l’ottimo secondo posto di Carlos Sainz e solo il 19esimo di Charles Leclerc.
Terza posizione va ad una sorprendente McLaren con Lando Norris. Quarta l’Alpine di Pierre Gasly seguito dalla Mercedes di Lewis Hamilton e dall’Aston Martin di Lance Stroll. Settimo posto in griglia per l’Alpine di Esteban Ocon, seguito dalla Haas di Nico Hulkenberg e dall’Aston Martin di Fernando Alonso nono, mentre chiude decima l’altra McLaren di Oscar Piastri. Partirà invece 11esima la seconda Red Bull di Carlos Perez seguito dalla Mercedes di George Russell.
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Anche Sergio Ramos lascia il Psg, è ufficiale

Il 37enne, ex capitano del Real Madrid, lascerà Parigi dopo due stagioni
Anche Sergio Ramos lascia il Psg. “Indossare questa maglia è stata un’esperienza meravigliosa. Ho vissuto un’avventura indimenticabile a Parigi e ringrazio tutti per il sostegno e l’affetto”, è stato il saluto del difensore spagnolo al Paris Saint Germain.
Ramos, come Messi,giocherà la sua ultima gara con la maglia del Psg contro il Clermont . Il club ha infatti ufficializzato che il 37enne, ex capitano del Real Madrid, lascerà Parigi dopo due stagioni. “La leadership, lo spirito di squadra e la professionalità di Sergio, combinate con la sua esperienza ai più alti livelli, ne fanno un’autentica leggenda ed è stato un onore averlo a Parigi”, il saluto del presidente Nasser Al-Khelaifi.
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Rosella Sensi: “Roma defraudata e presa a schiaffi in silenzio istituzioni”

L'ex presidente sulla finale di Europa League persa dalla Roma contro il Siviglia: "È arrivato il momento di compattarsi"

“Sei sola Roma mia. Defraudata, attaccata, abbandonata. Dopo una serata in cui tutto il calcio italiano è stato preso a schiaffi in una finale europea c’è spazio solo per le critiche ai tifosi e a Mourinho nel silenzio totale delle istituzioni su ciò che è accaduto a Budapest in diretta mondiale”. Queste le dure parole dell’ex presidente della Roma, Rosella Sensi, sul proprio account Facebook, presente a Budapest per la finale di Europa League persa dalla Roma contro il Siviglia.
“Nessuno condivide ciò che ha vissuto l’arbitro Taylor all’aeroporto, ma la narrazione dei fatti ha vissuto una escalation di esaltazione collettiva esagerata. Roma è passata così da essere vittima a carnefice. Ma di cosa? Mourinho non è di certo il primo allenatore ad avere un contatto verbale con un arbitro, ma di certo non ha responsabilità di ciò che può avvenire in altri contesti”, ha scritto ancora Rosella Sensi.
“La Roma quest’anno è stata vittima di errori e il tecnico li ha spesso sottolineati. Anche la mia di Roma si ritrovò in una situazione simile e mio papà ha dovuto lottare con tutte le forze, come sono sicura farà il presidente Friedkin. È arrivato il momento di compattarsi, di fare fronte comune per non perdere ciò che di buono questa società, questa squadra e questa tifoseria hanno costruito in questi anni”, ha concluso.
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Nadal, intervento allo psoas sinistro: come sta

Lo spagnolo costretto a saltare i Roland Garros per la prima volta in quasi due decenni a causa dell'infortunio all'anca subito agli Australian Open
Rafael Nadal è stato operato venerdì sera nel tentativo di superare il suo problema all’anca. Il 22 volte campione di uno Slam si aspettava di rimanere fuori solo per sei-otto settimane a causa dell’infortunio subito agli Australian Open di gennaio, ma dopo quasi cinque mesi non si è ripreso. Nadal è stato costretto a saltare i Roland Garros per la prima volta in quasi due decenni, avendo ammesso che la sua squadra non era stata in grado di trovare una soluzione al problema.
Lo spagnolo, che sabato compie 37 anni, ha annunciato il mese scorso che si sarebbe preso una pausa, potenzialmente per il resto della stagione, prima di quello che si aspetta sarà il tour d’addio del prossimo anno. I rappresentanti di Nadal hanno rivelato l’intervento chirurgico venerdì, con il 14 volte campione dell’Open di Francia sottoposto a un’indagine artroscopica sul muscolo psoas sinistro a Barcellona. I risultati dovrebbero essere annunciati oggi.
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