Economia
Precompilata 2024 anche per le partite IVA: come funziona
La stagione della dichiarazione dei redditi 2024 sarà caratterizzata dalle prime novità che arrivano dall’attuazione della riforma fiscale. In questa cornice di rinnovamento rientra anche il debutto della precompilata per le partite IVA.
Anche le persone fisiche titolari di redditi differenti da quelli di lavoro dipendente e assimilati potranno accedere a un set di dati pronti all’uso.
Tramite il portale dedicato sarà possibile accedere alle informazioni entro il 30 aprile, ma la partenza è sperimentale e la disponibilità dei dati dipenderà dall’invio delle Certificazioni Uniche entro il 18 marzo scorso.
Precompilata 2024 anche per le partite IVA: come accedere ai dati
Con questa novità, i contribuenti titolari di partita IVA troveranno già preimpostato il modello Redditi persone fisiche da utilizzare per la trasmissione della dichiarazione dei redditi entro la scadenza del 15 ottobre.
Come si legge nelle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, sarà possibile visualizzare la precompilata nella sezione dedicata presente sul portale istituzionale, utilizzando le seguenti credenziali:
SPID – Sistema pubblico d’identità digitale;
CIE - Carta di identità elettronica;
Carta Nazionale dei Servizi.
Per l’accesso sarà possibile rivolgersi anche ai CAF, centri di assistenza fiscale, e ai professionisti e alle professioniste iscritte nell’albo dei consulenti del lavoro o in quello dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. In questo caso bisognerà predisporre una apposita delega.
Quali dati contiene la precompilata 2024 per le partite IVA?
Nella dichiarazione dei redditi precompilata 2024 per le partite IVA troveranno spazio i seguenti contenuti:
i dettagli della Certificazione Unica inviata all’Agenzia delle entrate dai sostituti d’imposta, come i familiari a carico, i compensi per prestazioni di lavoro autonomo, anche occasionale, i dati delle locazioni brevi, le ritenute IRPEF;
le informazioni sull’assegno unico trasmesse dall’INPS;
le spese deducibili o detraibili, anche se sostenute per i familiari a carico. Qualche esempio? I costi sostenuti per la salute o le rette pagate per gli asili nido;
alcune informazioni che derivano dalla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente e dall’Anagrafe tributaria.
Sul portale dedicato sarà accessibile anche “l’indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti nella dichiarazione precompilata e delle principali fonti utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione”.
Nella precompilata 2024 per le partite IVA solo le CU inviate entro il 18 marzo
Sui contenuti del 2024 va fatta una precisazione: soltanto i dati contenuti nelle Certificazioni Uniche di lavoro autonomo inviate entro la scadenza del 18 marzo 2024 confluiranno nel modello Redditi pronto all’uso.
Con la risoluzione numero 13 del 4 marzo 2024, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la precompilata per le partite IVA parte in via sperimentale e che, quindi, c’è tempo fino al 31 ottobre 2024 per l’invio delle Certificazioni Uniche contenenti redditi dichiarabili esclusivamente tramite il modello Redditi persone fisiche 2024. Allo stesso tempo, però, ha invitato i sostituti d’imposta a procedere entro la scadenza anticipata per favorire l’avvio della sperimentazione.
Come faranno le partite IVA interessate a conoscere i dati inseriti? La risposta arriva sempre dalle Entrate: “verrà segnalato al contribuente che per l’elaborazione della precompilata sono state considerate solo le CU di lavoro autonomo “professionale” pervenute fino al 18 marzo (quest’anno il 16 marzo cade di sabato) e che, se in possesso di CU pervenute dopo tale data, dovrà modificare la dichiarazione precompilata aggiungendo le informazioni mancanti”.
Precompilata 2024 per le partite IVA: vantaggi sui controlli
Chi avrà la possibilità di utilizzare il modello Redditi PF precompilato, come già accade per il modello 730, potrà eventualmente beneficiare anche dei vantaggi sui controlli.
Non sono previste verifiche documentali sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia delle entrate, se non si interviene con delle modifiche. Sotto la lente di ingrandimento, invece, finiscono le voci che vengono modificate.
In caso di coinvolgimento di CAF e professionisti per l’invio, se ci sono modifiche che determinano una variazione di reddito o d’imposta, “i controlli documentali saranno effettuati nei confronti degli intermediari abilitati, anche sugli oneri detraibili e deducibili che sono stati comunicati all’Agenzia delle entrate, ad eccezione dei dati delle spese sanitarie, per le quali il controllo formale è effettuato relativamente ai soli documenti di spesa che non risultano indicati nella dichiarazione precompilata”.
Economia
Tornano a crescere nel 2024 le esportazioni di vino italiano
E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti sui dati Istat diffusi al Vinitaly
Tornano a crescere nel 2024 le esportazioni di vino italiano, con un aumento in valore del 14% a gennaio rispetto allo stesso periodo del 2023. E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti sui dati Istat diffusi al Vinitaly. La corsa delle bottiglie tricolori riprende a partire dagli Stati Uniti che cresce del 14%. Segno positivo anche in Germania, +3% mentre in Gran Bretagna l’aumento è addirittura del 20%.
Economia
I migliori (e peggiori) aeroporti al mondo. Fiumicino...
Quali sono i migliori (e i peggiori) aeroporti al mondo? È appena uscita la classifica 2024 di SkyTrax, e l’Italia può vantare ai primi posti l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma), che si piazza 12°, scalando una posizione rispetto all’anno scorso e vincendo (è la prima volta per l'Italia) il premio per il migliore al mondo nel campo della sicurezza.
Al primo posto troviamo l’aeroporto di Doha in Qatar che scalza Changi di Singapore (2°). In generale, ottimi risultati per l’Asia: al terzo posto c’è Seoul (Corea del Sud), seguita dai due scali di Tokyo, mentre Dubai risale dal 17° al 7°. In Europa, nella top ten ci sono Charles de Gaulle, Monaco di Baviera, Zurigo e Istanbul.
Ma è interessante andare a studiare il fondo della classifica, determinata dai sondaggi sui viaggiatori: in ultimissima posizione c’è lo sfortunato scalo di Berlino-Brandeburgo, che doveva aprire nel 2011 e invece fu inaugurato nel 2020, in pieno periodo pandemico, funestato da scandali finanziari e amministrativi di ogni tipo, fallimenti delle società appaltatrici, problemi con i sistemi di sicurezza. Unica nota positiva: quest’anno passa dal 120° posto al 100° (non è dato conoscere gli aeroporti che finiscono sotto questo livello).
Sempre tra i peggiori della classifica troviamo una serie di aeroporti americani, che in generale non vanno granché in questa classifica. Al 93° c’è JFK di New York (che scala 5 posizioni), al 97° Logan di Boston e al 99° Detroit, città che oltre ad aver perso la ricchezza un tempo garantita dal settore automobilistico si trova a fare i conti con uno scalo non amato dai suoi utenti.
Di seguito la top 20 di SkyTrax, tra parentesi la posizione del 2023:
1. Doha Hamad (2)
2. Singapore Changi (1)
3. Seoul Incheon (4)
4. Tokyo Haneda (3)
5. Tokyo Narita (9)
6. Paris CDG (5)
7. Dubai (17)
8. Munich (7)
9. Zurich (8)
10. Istanbul (6)
11. Hong Kong (33)
12. Rome Fiumicino (13)
13. Vienna (11)
14. Helsinki-Vantaa (12)
15. Madrid-Barajas (10)
16. Centrair Nagoya (16)
17. Vancouver (20)
18. Kansai (15)
19. Melbourne (19)
20. Copenhagen (14)
Economia
Leggieri (Philip Morris): “Persone essenziali per...
'Sosteniamo iniziative per coniugare benessere e qualità di vita'
"Costruire un futuro senza fumo sarebbe impossibile senza il contributo delle persone che ogni giorno lavorano con noi. Per questo sosteniamo tante iniziative con l’obiettivo coniugare benessere e qualità di vita delle persone, nel segno dell’inclusività e sulla valorizzazione della diversità". Così Isabelle Leggieri, integrated talent management di Philip Morris Italia, ieri a margine della presentazione a Roma del report annuale di Cotec – Fondazione per l’Innovazione, redatto in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere.
“Oggi le persone desiderano maggiore flessibilità, bilanciando tempo libero e lavoro, e un welfare che le accompagni anche al di fuori del lavoro. Le iniziative di welfare che abbiamo sviluppato in azienda provano a rispondere ai nuovi bisogni dei lavoratori”, ha spiegato Leggieri.
“Progettare un mondo in cui le sigarette siano solo un ricordo, richiede nuove competenze che vanno continuamente aggiornate. Con questa consapevolezza - ha proseguito - due anni fa abbiamo inaugurato il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, un centro che nasce come sistema aperto, con un’offerta formativa rivolta non solo alle persone che lavorano nella nostra azienda ma anche a chi sia interessato ai temi di industria 4.0”, ha concluso.