Economia
Spazio, Dg Esa traccia nuove sfide 2024: il budget è da...
Spazio, Dg Esa traccia nuove sfide 2024: il budget è da record
Salgono del 10% i fondi a 7,8 miliardi, l'Italia è terzo contributore. Il volo del primo Ariane 6 e il ritorno del Vega C daranno accesso autonomo all'Europa. Aschbacher: "C'è buona cooperazione"
Nuove sfide per l'Agenzia Spaziale Europea che nell'anno appena iniziato ha messo in agenda, fra le priorità, l'accesso autonomo allo spazio dell'Europa grazie ai lanciatori europei, con il volo del primo Ariane 6 entro l'estate ed il ritorno del Vega C entro dicembre, con lanci dalla base europea di Kourou, nella Guyana francese. Non solo. Nella tradizionale conferenza di inizio anno nel quartier generale dell'agenzia a Parigi, il Direttore Generale dell'Esa, Josef Aschbacher, ha declinato i cinque punti chiave dell'Esa che, insieme all'acceso autonomo, prevedono uno spazio più green e sostenibile, una maggiore commercializzazione dei servizi spaziali, e importanti trasformazioni a iniziare da quella digitale. Descrivendo i dettagli del budget da record dell'Esa, Aschbacher ha indicato che quest'anno i fondi sono saliti a 7,8 miliardi di euro, il 10% in più rispetto al 2023. La fetta maggiore va all'Osservazione della Terra confermando così il ruolo di sentinella del nostro pianeta che l'Agenzia Spaziale Europea ha sempre tenuto a sostenere. E in questo quadro il Dg di Esa ha annunciato anche 1.500 contratti commerciali per il nuovo anno e riferito che l'Esa metterà in cantiere altri 40 satelliti che andranno a raggiungere, nel tempo, i 27 già operativi in orbita. Anche quest'anno "continuerà l'eccellente cooperazione" dell'Agenzia Spaziale Europea "con la Nasa" ha confermato inoltre Josef Aschbacher.
In programma per il 2024 anche la missione Hera di difesa planetaria che sarà lanciata alla fine dell'anno, la missione EarthCARE di osservazione della Terra dell'Esa che studia il ruolo che le nuvole e gli aerosol svolgono nel riflettere la radiazione solare. Nella fitta agenda di quest'anno l'Esa ha incluso anche l'importante capitolo degli accordi commerciali con le società spaziali europee che competeranno per le forniture per la Stazione Spaziale Internazionale entro il 2028. Gli investimenti dell'Esa con contratti con aziende e università salgono così ad un totale di 1.500, inoltre quest'anno l'Agenzia Spaziale Europea investirà 60 milioni di euro per la Space Economy e la crescita commerciale, ha detto Aschbacher. Nel commentare i capitoli delle attività Esa Aschbacher ha rilevato che "il 2023 è stato un anno molto duro e pieno di attività ma è stato affrontato grazie a una buona cooperazione". Noi continueremo a lavorare intensamente anche sui temi relativi al clima e all'accelerazione dei programmi per un futuro verde", in vista dello "Space Summit in programma a giugno in Germania" ha detto il DG Esa.
Mostrando i dettagli del budget Esa 2024, Aschbacher ha indicato che il settore dell'Osservazione della Terra raccoglie la maggior parte dei fondi con oltre 2,3 miliardi di euro (2372,4 mln) pari al 30,5% dei fondi complessivi. Nel grafico della suddivisione dei 7,79 miliardi di budget che l'Esa gestirà quest'anno, Aschbacher ha indicato come al secondo posto per investimenti si colloca il settore della navigazione spaziale con il 13,5% del totale a 1051.1 milioni di euro, seguito dal trasporto spaziale, settore cui sono assegnati 1032.7 milioni di euro pari al 13,3% del totale. A due cifre anche i fondi assegnati all'esplorazione umana e robotica a cui vanno 873.8 milioni di euro pari all'11.2% del totale. Nel budget rientrano anche la Connettività e la Comunicazione Sicura (525.7 mln euro al 6.8%), i programmi scientifici (632 mln all'8.1%), i fondi per gli accordi di cooperazione con gli Stati europei ( (5.9 mln pari allo 0,1%). Nel budget fondi anche per la sicurezza spaziale, le tecnologie di supporto e le attività di base.
Sono, rispettivamente, la Germania, la Francia e l'Italia maggiori contributori dell'Agenzia Spaziale Europea fra i paesi membri. Guida la Germania con 1171.6 milioni di euro pari al 22,4% del totale, seguita dalla Francia con 10.48.4 milioni di euro pari al 20.1%. L'Italia si attesta come terzo paese contributore dell'Esa con un budget di 881.2 milioni di euro, pari al 16.9% del totale degli investimenti garantiti dai 28 paesi membri. Il budget dell'Esa è composto anche da entrate che arrivano da Eumetsat (116.4 milioni di euro), Ue (1822.6 milioni di euro).
Si implementa nel 2024 anche il lavoro degli astronauti europei dell'Esa con "5 nuove carriere di astronauti e nuovi voli con privati come le missioni con Axiom" ha riferito il Dg. Josef Aschbacher ha ricordato il lancio della prossima missione Ax3 che parte il 17 gennaio prossimo e nel cui equipaggio c'è anche lo svedese Marcus Wandt, astronauta di riserva del Gruppo 4 degli astronauti Esa. L'agenzia spaziale svedese (SNSA), attraverso l'Agenzia Spaziale Europea ha infatti acquistato un posto a bordo della Crew Dragon nella missione Axiom Mission 3 che dovrebbe partire fra poco meno di una settimana. Obiettivo della missione sono esperimenti scientifici che saranno realizzati per 14 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. (di Andreana d'Aquino)
Economia
Caffè Moak, in 2023 fatturato a 25 mln (+36,82%)
Continua il trend positivo di crescita per l’azienda, che, con i suoi quattro marchi, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo
Caffè Moak, azienda di caffè nata a Modica nel 1967, continua il trend positivo di crescita chiudendo il 2023 con 25 milioni di euro di fatturato, un aumento del 36,82% rispetto all’anno precedente. Un traguardo raggiunto grazie all’attenzione data alla qualità del prodotto e dei servizi, agli investimenti in ambito produttivo, logistico, marketing e comunicazione, oltre all’ampliamento del portafoglio prodotti che vanta diverse tipologie di miscele, anche monorigine, valorizzate da un merchandising iconico.
L’azienda nasce dall’intraprendenza di Giovanni Spadola che ha saputo trasmettere, con amore e dedizione, la tradizione di una delle bevande più bevuta al mondo: il caffè. Una storia di passione iniziata in un piccolo laboratorio di Modica, nella Sicilia degli anni Settanta, dove l’obiettivo primario è sempre stato di garantire una qualità elevata della materia prima, selezionando i migliori chicchi provenienti direttamente dall’America meridionale, dall’India e dall’Africa.
Da metà anni Novanta, ha fatto ingresso in azienda la seconda generazione Spadola, Alessandro - primogenito e oggi ceo del gruppo - insieme ad Annalisa - oggi direttore Marketing & Comunicazione - traghettandola verso un’espansione considerevole sul territorio italiano e verso il raggiungimento di mercati esteri. Uno sviluppo scandito da diversi investimenti atti a modificare assetti organizzativi, a partire dall’introduzione di un sistema tecnologico integrato Erp (Sap), per garantire controllo e stabilità dei dati, passando poi alla formazione delle competenze e arrivando quindi a definire modelli di business in grado di supportare i molteplici cambiamenti del mercato.
A livello nazionale, le acquisizioni di Mokafè (Alba) e di Caffè Circi (Roma), nel 2022, hanno portato l’azienda ad un capillare potenziamento sul mercato piemontese e laziale: oltre che in termini di fatturato e di volume anche di visibilità del marchio Moak, dovuto alla distribuzione tramite i canali di vendita Circi. Per il consolidamento della marca nei mercati esteri, in particolare degli Emirati Arabi, è stata creata una NewCo a Dubai: la Caffè Moak Trading Llc, con la volontà, però, di mantenere concentrata in una sola sede a Modica l’attività produttiva, di logistica, le funzioni amministrative e di controllo.
Oggi l’azienda, con i suoi quattro marchi, Moak, Marsalì, Circi e Mokafè, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo e vanta 4 sedi all’estero in Germania, Grecia, Malta e Stati Uniti. Particolarmente focalizzata nel settore ho.re.ca., Caffè Moak Spa possiede una capacità produttiva di 60 tonnellate giornaliere, accuratamente controllate dal laboratorio chimico interno che, da più di 20 anni, analizza la qualità dalla materia prima al prodotto finito, migliorando così tutti i processi produttivi e qualitativi. Il caffè è un’arte racchiusa in una tazzina che necessita di esperienza e di cura: è così che l’azienda investe quotidianamente, oltre che sul prodotto, anche sulla formazione professionale, predisponendo corsi specifici, presso la sede di Modica, e diverse aule in tutta Italia e all’estero.
Economia
Trasporti, Costa (Arriva Italia): “Carenza di autisti...
L’amministratore delegato di Arriva Italia al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi”: “Fenomeno di portata europea”
"Credo che la sfida principale sia la carenza di autisti, è un fenomeno di portata europea. Per quanto riguarda la nostra realtà stiamo parlando di una mancanza del 10% della forza lavoro ed è un trend che non tende a migliorare”. Lo ha dichiarato Angelo Costa, amministratore delegato Arriva Italia, intervenuto al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi” organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia. Arriva Italia vanta “Una presenza estremamente importante in Lombardia dove copre diverse province e un volume di popolazione di circa 3 milioni di abitanti”, ha illustrato Costa che ha aggiunto: “Parliamo di oltre 900 dipendenti delle province di Brescia, Bergamo, Lecco, Cremona e Como, dove oltre ai 500 dipendenti impegnati, siamo partner con Fnm”.
Per fronteggiare la mancanza di autisti, l’a.d. ha illustrato alcune iniziative messe a terra da Arriva Italia: “Abbiamo attivato delle Academy che consentono alle persone di prendere la patente attraverso un percorso formativo e aprono alla possibilità di un lavoro. Abbiamo anche stretto un interessante accordo col Ministero della Difesa per reclutare e formare ex militari in congedo. È una sfida decisamente rilevante, ma l'impegno che tutte le nostre aree, i nostri ispettori stanno mettendo è davvero encomiabile”.
Guardando invece al futuro, per Costa “il tema più significativo” che tocca da vicino la Regione è “il percorso di revisione della legge 6” rispetto al quale per l’ad è necessario rendere attrattivi gli investimenti fornendo certezze contrattuali sulla disponibilità delle “risorse in termini di tempistica”.
Economia
Trasporti, Caradonna (Ferrovienord)”Idrogeno grande...
"Sarà la prima realtà funzionante in Italia"
"La grossa sfida è l'idrogeno. Stiamo parlando di treni che stanno già facendo addirittura collaudi, stiamo parlando di cantieri che si stanno aprendo, cantieri conclusi, come il deposito di Rovato e altri che stanno partendo. Un lavoro ambizioso e molto complicato che ci dovrà vedere impegnati tutti. Al di là dell’aspetto ecologico, ci troveremo davanti alla prima realtà funzionante in Italia". Sono le parole di Fulvio Caradonna, presidente Ferrovienord, intervenuto al convegno 'I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi' organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia.
L’idrogeno rappresenta la 'grossa sfida' del futuro, come ha detto il presidente di Ferrovie Nord, ma volgendo lo sguardo ai risultati ottenuti Caradonna ha fatto sapere: "Ci stiamo concentrando soprattutto sul recupero, ad esempio, delle stazioni periferiche che soprattutto in alcune realtà sono è parte del paese. Abbiamo sulla rete 154 stazioni, il tentativo è anche quello di ridare vita a queste realtà rendendole ambienti assolutamente frequentabili e utilizzabili al di fuori dell'utilizzo standard delle stazioni", ha concluso.