Economia
Inclusion Job Day, il 15 marzo torna l’evento per le...
Inclusion Job Day, il 15 marzo torna l’evento per le persone con disabilità
I candidati incontrano le aziende per trovare opportunità concrete di lavoro
Torna Inclusion Job Day, l’evento online ideato e promosso da Hidoly (già Interaction Farm) e Cesop HR Consulting Company. Obiettivo: offrire la concreta possibilità di realizzarsi professionalmente alle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette - come previsto dalla legge 68 del 1999 - diplomate e laureate. Appuntamento il 15 marzo.
La piattaforma inclusionjobday.com si propone come spazio di incontro fra candidati e aziende italiane in cerca di personale qualificato e supporta la condivisione di best practice inclusive fra gli stakeholder coinvolti (aziende, università, istituzioni e terzo settore); promuove gli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Onu per il 2030 finalizzati a ridurre le disuguaglianze e a diffondere sempre più la cultura dell’inclusione.
L’accesso ai candidati è completamente gratuito: basta registrarsi alla piattaforma, compilare il form e allegare il proprio cv. Chi si sarà registrato parteciperà a una sessione di formazione che gli permetterà di conoscere tutti i servizi disponibili: seguire le presentazioni aziendali, visitare gli stand virtuali, candidarsi per specifiche posizioni, partecipare ai colloqui one-to-one. La piattaforma è accessibile secondo linee guida WCAG 2.0.
Giunto alla 13ma edizione, Inclusion Job Day conta oggi quasi 4.000 iscritti e una partecipazione di circa 200 aziende tra medie imprese e multinazionali di diversi settori: dall’automotive all’assicurativo, dalla finanza alle telecomunicazioni. Numerose le aree di ricerca dei profili che spaziano dall’informatica alla finanza, dal marketing all’innovazione.
Sono già molti gli utenti di ogni fascia di età che, grazie alla piattaforma Inclusion Job Day, hanno trovato lavoro affermandosi professionalmente in diversi settori: le interviste sono disponibili nel nostro IJD magazine.
Tra le aziende aderenti a questa edizione: Agos Ducato, Almaviva, Cassa Depositi e Prestiti, Costa Crociere, Dedalus, Deloitte, Eos Spa, Fincantieri, Generali, Gruppo BCC Iccrea, KPMG, Lego, L’Oréal Italia, Maticmind, Percassi Retail, Petronas, Sisal, STMicroelectronics, Tecno Capital, Terna, Umana, Verisure.
Inclusion Job Talk all’insegna del rispetto
Inclusion Job Day inizierà alle ore 11 e terminerà alle ore 18 del 15 marzo: in questo lasso di tempo gli utenti possono seguire le presentazioni delle aziende con la presenza di interpreti LIS specializzati nel linguaggio dei segni, visitare gli stand virtuali e organizzare le agende dei colloqui.
Come di consueto, l’evento si aprirà alle 10 con Inclusion Job Talk, la tavola rotonda che vede la presenza di manager ed esperti di diversity & inclusion. Tema di questa edizione “Inclusione: il rispetto fa la differenza. Persone, norme, comportamenti” a cui partecipano la scrittrice e consulente D&I Marina Cuollo; Paola Drago, responsabile Talent Acquisition, Employer Branding & Internal Mobility Gruppo BCC ICCREA; Federico Mancarella, Talent Acquisition, Employer Branding & Internal Mobility Gruppo BCC ICCREA e campione paralimpico di canoa; Manuela Pioltelli, responsabile Area Collocamento Mirato di Umana; Gianpaolo Torchio, responsabile del servizio mercato del lavoro e pari opportunità della Provincia di Monza e Brianza.
Le prossime edizioni di Inclusion Job Day previste nel 2024 si svolgeranno il 14 giugno e il 25 ottobre. Per rimanere aggiornato sui prossimi appuntamenti, le novità e le iniziative basta iscriversi alla piattaforma.
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Economia
Fondazione Cotec, più competitività per chi adotta pratiche...
Ma per le imprese è sempre più difficile reperirli.
La percentuale di imprese che si aspetta un aumento del fatturato nel 2024 è maggiore tra quelle che adottano pratiche per attrarre e trattenere talenti rispetto alle altre (41% vs 31%). Nel Report annuale di Cotec – Fondazione per l’Innovazione, redatto in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere, emerge il nesso diretto tra talenti e performance aziendali. Questo si traduce in una maggiore competitività che si esprime anche sui mercati internazionali: sempre nel 2024, un aumento dell’export è atteso dal 36% delle imprese Talent strategy contro il 26% nel caso delle altre imprese. Con la trasformazione digitale, i laureati Stem sembrano attrarre sempre di più l'interesse delle imprese e delle pubbliche amministrazioni.
“Stiamo lavorando per dare un volto nuovo alla Pubblica amministrazione, per farla diventare ‘accessibile’, dinamica, competente, meritocratica e, dunque, attrattiva. Vogliamo richiamare l’attenzione dei nostri giovani, favorire il loro ingresso nell’universo del pubblico impiego e, al tempo stesso, trattenere i talenti, garantendo loro percorsi di carriera basati sul merito. In questo senso ho molto apprezzato che nel Rapporto 2024 la Fondazione Cotec faccia riferimento a tre temi fondamentali e strettamente legati tra loro come appunto talenti, capacità e merito. Solo valorizzando il capitale umano, in tutti i contesti, si possono ottenere risultati concreti e duraturi in termini di crescita umana e professionale del personale pubblico”, ha detto Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, all’evento Talent Management – Una sfida per le imprese e la pubblica amministrazione, promosso da Cotec – Fondazione per l’Innovazione in collaborazione con Philip Morris Italia.
La fuga dei talenti all'estero rappresenta un ulteriore problema significativo: l'Italia è considerata uno dei paesi europei meno 'attraenti'. Secondo l'indicatore di Attrattività dei talenti dell'Ocse nell'Ue, l'Italia si posiziona al penultimo posto tra gli Stati membri. Incremento salariale, benefit aziendali, flessibilità degli orari di lavoro e percorsi di crescita professionale sono solo alcune delle azioni che possono ridurre la “fuga” dei giovani cervelli italiani (nel decennio 2012 – 2021 una perdita complessiva di oltre 79mila giovani laureati).
Nel Report Cotec dedicato al Talent Management sono stati riportati i dati emersi da una ricerca condotta da Intesa Sanpaolo in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, che stila l’identikit dell’expat laureato individuando le caratteristiche e le motivazioni più comuni che lo spingono ad abbandonare il Bel Paese, tra cui la ricerca di maggiori possibilità di carriera, di sviluppo e soprattutto di benessere aziendale, inclusa un’adeguata work-life balance.
All’evento di oggi, dedicato al Talent management e alla discussione dei dati emersi nel Report Cotec, hanno partecipato Almaviva, Ferrovie dello Stato Italiane, Leonardo, Materias, Philip Morris Italia e Sisal, in una tavola rotonda in cui sono state presentate le relative talent strategies e avanzate ipotesi di soluzione a ricorrenti criticità, in dialogo anche con rappresentanti del sistema universitario (Università degli Studi di Padova e Luiss Guido Carli).