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Lavoro, Donelli (Pwc): “Capi risorse umane dovranno cambiare modo lavorare”

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Nel mondo del lavoro e delle risorse umane ci sarà sempre più bisogno di una leadership diversa da quella attuale perchè “il fatto di avere dei capi, delle persone, che sono abituate a gestire un gruppo di lavoro in una certa maniera, oggi non è più auspicabile. Abbiamo bisogno di dare tanto supporto ai leader nelle varie organizzazioni, ma in una maniera diversa”. Lo afferma Riccardo Donelli, People & Organization, Partner, Pwc, network multinazionale di imprese di servizi professionali, intervendo alla conferenza stampa on line sugli insight emersi dalle recenti ricerche di Yonder e Peakon per Work Day sugli strumenti per riallineare e preparare i talenti per il futuro del lavoro.

“Abbiamo nesso a punto un modello in cui la leadership -spiega Donelli- non è tanto e non più basata su una linea di azione, ma sulla capacità di gestire cose contraddittorie e paradossali”, perchè, spiega l’esperto, il “vero tema oggi è ‘Come facciamo a fare in modo che le persone siano veramente al centro del lavoro e dell’azienda?’. La pandemia ci ha fatto capire alcune cose, ha accelerato alcuni processi in corso ma ci ha fatto vivere anche fasi molto diverse”, dice.

“Le cose principali che vediamo da qui in avanti, oltre a una diversa leadership sono la necessità di ripensare il modo in cui il lavoro viene svolto, progettandolo, ma anche rendendolo ‘naturale’ e riprogettando anche le organizzazione sulle attività e non solo sulle responsabilità. E anche le relazioni tra le persone hanno bisogno di modi nuovi, abbiamo bisogno di reimmettere la parte informale: abbiamo bisogno che le persone siano protagoniste”, conclude Donelli.

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Lavoro

Prima giornata dell’edizione 2023 del Forum della Comunicazione, oltre 50 speaker e 200 ospiti

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Tema della giornata: “Communicating Purpose”

Si è conclusa quest’oggi, 7 giugno, la prima giornata del Forum della Comunicazione 2023, svoltasi presso la sede del Gruppo Adnkronos in Roma, Palazzo dell’Informazione. L’evento, uno dei principali del paese dedicati alla comunicazione d’impresa, giunge quest’anno alla sedicesima edizione, segnando un ritorno alla presenza e realizzando nella giornata di oggi numeri importanti: oltre 50 Speaker e 200 ospiti. Tema della giornata: “Communicating Purpose”. Ovvero, le strategie comunicative per veicolare quello che è il senso stesso di un’azienda, il suo ruolo di fronte a consumatori e clienti, la sua percezione all’interno del contesto sociale. Gli ospiti intervenuti nel corso della giornata hanno dunque potuto ascoltare Talk Show e Innovation Speech su alcuni aspetti chiave della Corporate Communication, dalle conseguenze della digital transformation al contributo della comunicazione al raggiungimento degli obiettivi Esg, passando per l’impatto dei social media sulla reputazione di un brand.

L’evento è stato al contempo occasione per comunicatori, consulenti, direttori di funzione e opinion leader del mondo della comunicazione per incontri informali e discussioni riservate attraverso il format dei tavoli tematici, in ossequio a quello che è il Purpose di Comunicazione Italiana: realizzare occasioni di incontro e confronto per far circolare le idee e le best practice, al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile, nelle aziende e nelle istituzioni. Hanno contribuito alla buona riuscita di questa prima giornata Speaker di spicco – Chief Communication Officer, Marketing Director, Head of Public Affairs e altre figure di primo piano delle aziende – da realtà leader come Eni, Lavazza, Amplifon, Janssen Italia, Sorgenia, Cap Holding, Europ Assistance Italia, Prometeon Tyre Group, 3Bee, Haier Europe, Avio Aero, Paolo Pigna, Linde, Gruppo Consoli, Antony Morato, Hemargroup, Sogin. Alla giornata hanno inoltre contribuito, in termini sia organizzativi sia di contenuto, Adnkronos in qualità di Main Media Partner, ma anche l’Official Partner Eni, i Content Partner B2You Altroconsumo, Onclusive e Weber Shandwick, i Parter Advice Group, Amarena Company, Fma Hub, Sorgenia, Spencer & Lewis e Yellow. L’evento prosegue nella giornata di domani con il tema “Involving with Purpose”, con altri Speaker e Partner, numerosi ospiti attesi e un maggior accento sul lato interno della comunicazione, tra digital transformation e nuove modalità di lavoro. Appuntamento dunque a domani, ancora a Palazzo dell’Informazione.

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Deloitte Legal, al via il Forum Legal Next 2023 su tecnologie e avvocati

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L’evento, dal titolo 'Come le tecnologie trasformeranno la professione dell’avvocato', si terrà a Milano presso la GreenHouse di Deloitte

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Ai nastri di partenza il primo appuntamento dell’evento annuale Forum Legal Next promosso da Deloitte Legal, che in questa occasione ha come titolo: ‘Come le tecnologie trasformeranno la professione dell’avvocato’. La pervasività delle nuove tecnologie sta cambiando le fondamenta della nostra società moderna in molteplici declinazioni, compresa la professione dell’avvocato. Un cambiamento che presuppone una riflessione costante e aggiornata sugli effetti contingenti, e di prospettiva, di una rivoluzione nella quale siamo immersi e che solo parzialmente riusciamo a cogliere nelle sue potenzialità e criticità. Sullo sfondo si intravede e percepisce una svolta epocale. Dobbiamo necessariamente tenere il passo del cambiamento che avanza, saperlo interpretare e laddove possibile indirizzarlo.

A tal scopo Deloitte Legal ha deciso di lanciare un importante appuntamento periodico annuale di confronto corale sul futuro che ci attende dietro l’angolo, e sulle ricadute che tutto questo avrà sulla professione dell’Avvocato. Forum Legal Next, infatti, è un format di una giornata che sarà animato da molteplici talk tematici, oltre un talk di apertura, che prevede il coinvolgimento di numerosi professionisti, general counsel , vertici delle associazioni e istituzionali che si confronteranno sui principali trend del futuro legal.

“Le nuove tecnologie – spiega Carlo Gagliardi, managing partner Deloitte Legal – stanno cambiando profondamente il ruolo tradizionale dell’avvocato e la sua storica funzione di intermediazione della conoscenza legale rispetto alle esigenze del cliente. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale l’attività di intermediazione verrà progressivamente meno, anche perché sempre di più le macchine saranno in grado di rispondere da sole anche quesiti complessi. Di fronte gli evidenti impatti di questa rivoluzione sembra prevalere tra gli addetti ai lavori una sorta di istinto di conservazione piuttosto che la consapevolezza della necessità dell’adattamento e dell’interpretazione del nuovo con l’obiettivo di guidare il cambiamento ed evitare il rischio di pregiudicare la professione stessa, . Da queste considerazioni nasce l’idea di promuovere uno spazio di confronto autorevole, ampio e periodico sui trend in atto e sul futuro professionale che ci attende. Questo lo scopo del Fourm Legal Next che quest’anno parte con la presenza di Richard Susskind, uno dei massimi esperti a livello internazione della tarsformazioni in atto nelle professioni”.

L’evento, che si terrà a Milano presso la GreenHouse di Deloitte, sarà aperto da Carlo Gagliardi, Managing Partner di Deloitte Legal. Subito dopo è previsto il video intervento di Alessio
Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Seguiranno, successivamente, i sette talk tematici della durata di un’ora ciascuno che prevedono la parteciapazione di numerose personalità e coordinati da importanti avvocati di Deloitte Legal.

Si inizia con il talk dedicato alla presentazione del libro ‘Il futuro delle professioni: come la tecnologia trasformerà il lavoro dei professionisti’ con l’autore del testo, Richard Susskind e Carlo Gagliardi, autore della prefazione nella versione in italiano del libro edito da Rubettino.

In sequenza e della durata di un’ora seguiranno gli altri talk in calendario dai titoli: ‘La giustizia 4.0 tra Giudice robot e cyberAvvocato’,’Infrastrutture:I porti italiani e la svolta digital e ecosostenibile’, ‘La sostenibilità nella creazione del valore aziendale’, ‘Appalti pubblici, azione amministrativa e nuove tecnologie’; ‘Intelligenza artificiale: rapporto di lavoro tra opportunità e criticità’; ‘La nuova era del General Counsel: Time to build 2023’.

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Allianz Trade, cauti sull’andamento dell’economia mondiale e delle persistenti sfide da affrontare

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L’Italia nel primo trimestre ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative; il Pil italiano è cresciuto di fatti di più degli altri principali paesi dell’Eurozona (+0.6% contro lo 0.0-0.1% dell’Eurozona)

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In occasione del lancio dell’evento ‘L’Italia delle Imprese 2023’, Allianz Trade, il leader mondiale dell’assicurazione crediti, ha presentato il suo studio sullo stato di salute delle imprese italiane. Gli effetti negativi sulla fiducia derivanti dalle recenti turbolenze del settore bancario e dalla situazione energetica ancora irrisolta in Europa, condizioneranno il resto dell’anno con una crescita del Pil mondiale pari al +2,2%. Inoltre, il rialzo dei tassi inizia a pesare sull’economia reale. Sebbene siamo maggiormente positivi per le nostre previsioni per il 2023 rispetto ad alcuni mesi fa, grazie soprattutto ad un primo trimestre in generale più resiliente delle attese, rimaniamo cauti sull’andamento generale dell’economia mondiale e delle persistenti sfide che si trova ad affrontare. All’interno di un contesto globale estremamente complesso, l’Italia nel primo trimestre ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative; il Pil italiano è cresciuto di fatti di più degli altri principali paesi dell’Eurozona (+0.6% contro lo 0.0-0.1% dell’Eurozona).

A sorpresa i consumi privati sono ritornati a crescere ed hanno contribuito per lo 0.3%, mentre gli investimenti, ancora resilienti, hanno contribuito per lo 0.2%. D’altra parte, l’inflazione ha da poco intrapreso un percorso di decelerazione: ad aprile infatti ha invertito il trend e a maggio è tornata a calare (a 7.6% a/a da 8.2% in aprile), principalmente trainata dal calo dei prezzi dei beni energetici. In considerazione di uno scenario ancora molto incerto, il PIL italiano nel 2023 è atteso ad atterrare vicino al +1%.

Le condizioni finanziarie più restrittive stanno avendo un impatto significativo in Italia sui consumi e sugli investimenti, dopo anni di risultati positivi. Sul fronte delle imprese, la liquidità in eccesso si è attestata nel 2022 a circa 120 miliardi di euro, ossia 10 miliardi in meno rispetto alla fine del 2021. I margini delle imprese sono migliorati notevolmente nel 2022 (+1,5%), raggiungendo il 43,1% del valore aggiunto lordo, il livello più alto dal 2018. Ciò fornisce un cuscinetto importante contro l’impatto dell’aumento dei tassi sui prestiti bancari.

Al contempo, anche la liquidità delle famiglie è in diminuzione, con un tasso di risparmio sceso al minimo storico del 7,3% del reddito disponibile a fine 2022 (e molto al di sotto della media storica del 12,7%) per compensare la perdita di potere d’acquisto. Un’altra forma di sostegno della domanda proviene dai crediti d’imposta per l’efficienza energetica degli alloggi (superbonus e bonus facciate), dalle misure di sostegno governativo introdotte per mitigare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia e dai progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che sosterranno le prospettive di investimento.

“L’inasprimento della politica monetaria aumenterà i rischi di rivedere al ribasso le prospettive economiche poiché normalmente un ciclo di rialzi ha un effetto ritardato anche di 18 mesi sulla produzione. Ci attendiamo quindi che il pieno impatto dell’inasprimento dei tassi di interesse raggiunga il picco nel quarto trimestre dell’anno e si protragga nel 2024. I primi segnali sono già evidenti con la contrazione del credito privato alle imprese”, dichiara Ludovic Subran, chief economist Allianz Trade.

Allianz Trade prevede che il commercio globale crescerà lentamente in termini di volumi (+0,7% contro il +3,8% del 2022) e avrà una contrazione in termini di valore (-0,1% contro il +9,7% del 2022).

In un contesto in chiaroscuro gli esportatori italiani vedono un quadro più fosco, ma le vendite continueranno a crescere. Nel nostro sondaggio sul commercio globale 2023 abbiamo analizzato il sentiment di 3.000 imprese in 7 paesi tra cui l’Italia. Circa il 70% delle aziende si aspetta un aumento del fatturato generato dalle esportazioni nel 2023, rispetto al quasi 80% nel sondaggio dell’anno scorso e al 94% prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Un’impresa su due prevede un moderato aumento del fatturato, compreso tra il 2% e il 5%, rispetto alla crescita a doppia cifra registrata nel 2022. Le aziende dei paesi più colpiti dalla crisi energetica, tra cui l’Italia, sono le meno ottimiste per l’onda lunga dei costi dell’energia.

“Nonostante il contesto economico, prevediamo che il Made in Italy nel 2023 porterà una crescita di export addizionale in valore pari a circa 50 miliardi di euro, con il 43% proveniente principalmente da Germania, Francia, Usa, Svizzera e UK. Quest’anno sarà ancor più necessario lavorare con i giusti partner, visto il rimbalzo delle insolvenze che cresceranno del 21% a livello globale”, afferma Luca Burrafato, responsabile Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa per Allianz Trade.

In Europa, nel 2023 ci attendiamo un numero di insolvenze pari a 59.000 in Francia (+41% a/a), 28.500 nel Regno Unito (+16%), 17.800 in Germania (+22%) e 8.900 in Italia (+24%). Negli Stati Uniti, nel corso dello stesso anno prevediamo un aumento del 49% a causa delle condizioni di credito più restrittive e del previsto forte rallentamento economico, che implicherebbe un ritorno a oltre 20.000 insolvenze all’anno.

L’Italia è il primo beneficiario, in termini assoluti, degli strumenti del Next Generation EU: 191,5 miliardi di euro (il 26,5% del totale e il 10,7% del Pil italiano) da utilizzare nel periodo 2021-2026, di cui 68,9 miliardi di euro a fondo perduto. Altri 30,6 miliardi di euro di risorse nazionali sono stati stanziati per sostenere la ripresa del Paese. Nei primi due anni del programma, l’attivazione degli investimenti pubblici è andata a rilento. Alla fine del 2023, nonostante un’accelerazione sui progetti avviati, il livello di spesa cumulativa dovrebbe rimanere inferiore di quasi 15 miliardi di euro rispetto al piano. Il picco di spesa è previsto nel periodo 2024-2025, con valori annui superiori ai 45 miliardi di euro. La ripianificazione recentemente annunciata potrebbe però influire anche sui profili temporali della spesa pubblica. Sarà importante riuscire a implementare il Pnrr per consentire al Paese il percorso di ammodernamento e di transizione green.

Ma le sfide del Paese sono numerose e toccano anche tutti gli aspetti del mondo del lavoro e demografici. Citandone solo alcuni, ad esempio la mancanza di un reddito stabile e la bassa crescita dei salari reali ha contribuito al rinvio della maternità e ai bassi tassi di natalità in Italia in particolare. Il Belpaese registra anche bassi tassi di occupazione dei giovani dopo il completamento degli studi all’interno dell’Ue con meno del 60% dei giovani tra i 20 e i 34 anni stabilmente occupati nei primi tre anni dopo il completamento degli studi, rispetto all’87% della Svezia e al 79% della media Ue. Inoltre, gli sforzi fatti per raggiungere un livello di istruzione superiore non sembrano pagare significativamente sul mercato del lavoro: solo il 68% dei laureati ha un’occupazione stabile a tre anni dalla laurea, rispetto all’85% della media dell’Ue e al 94% della Germania.

“Anche se le sfide che ci attendono sono immense e saranno necessari grandi sforzi, sarà sempre più essenziale che tutti i Governi, così come anche in Italia, lavorino con efficacia alla promozione di politiche attive per la famiglia e che siano di supporto tra le generazioni, senza prescindere da un ragionamento più ampio intorno al mercato del lavoro”, commenta Ludovic Subran.

Allianz Trade è il leader mondiale dell’assicurazione crediti, specializzato in cauzioni, recuperi, credito commerciale strutturato e rischio politico. La nostra rete di intelligence proprietaria analizza quotidianamente i cambiamenti nella solvibilità di +80 milioni di aziende.

Offriamo alle imprese la garanzia di operare con sicurezza e di ottenere il pagamento dei propri crediti. Indennizziamo i crediti inesigibili, ma soprattutto assistiamo i clienti a evitare operazioni dall’esito incerto.

Ogni volta che stipuliamo una polizza di assicurazione crediti o altre soluzioni finanziarie, la nostra priorità è la protezione predittiva, ma in caso di sinistro, il nostro rating AA testimonia la solidità delle risorse che mettiamo in campo con il sostegno del Gruppo Allianz per garantire l’indennizzo dei nostri clienti. Allianz Trade, con sede a Parigi, è presente in oltre 52 paesi con 5.500 collaboratori. Nel 2022 ha raggiunto un giro d’affari consolidato di 3,3 miliardi di euro e ha coperto transazioni commerciali per un ammontare totale di 1.057 miliardi di euro.

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Comunicazione, Mandraffino (Eni): “Abbiamo scelto l’autenticità e l’apertura al dialogo”

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La direttrice comunicazione esterna di Eni spiegando la strategia comunicativa dell'azienda nell'affrontare le polemiche sugli extraprofitti

“La scelta è stata quella dell’autenticità e dell’apertura al dialogo per noi era molto importante continuare a portare avanti i nostri messaggi e raccontare quello che stavamo facendo non cedendo alla tentazione di essere sopra le righe e di ingaggiarsi in maniera divisiva e aggressiva”. Lo ha detto Erika Mandraffino, direttrice comunicazione esterna di Eni spiegando la strategia comunicativa dell’azienda nell’affrontare le polemiche sugli extraprofitti, in occasione dell’evento ‘Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale’ al palazzo dell’Informazione sede di Adnkronos. “All’interno di Eni quando si sentiva parlare del termine “extraprofitti” le persone rimanevano perplesse perché non esistono ‘extraprofitti’ ma i ‘profitti’, dato che siamo un’azienda che corre il rischio d’impresa che ci ha portato a chiudere il 2020, l’anno del covid, con una perdita di 9 miliardi. Solo per delle scelte manageriali, non semplici e appropriate abbiamo potuto fare dei profitti in un contesto molto complesso in cui altre imprese in altri Paesi hanno dovuto essere salvate dai rispettivi Stati – ha sottolineato Mandraffino – Sugli extraprofitti dal punto di vista comunicativo abbiamo analizzato le audience e le conversazionI e scelto come e quando intervenire per non accendere ulteriormente il dibattito”.

“Il nostro purpose è quello di arrivare a vendere prodotti energetici decarbonizzati e accessibili, dal punto di vista economico ai nostri clienti. Il cliente oggi è fondamentale per Eni e per la sua strategia e in linea con questo anche la nostra comunicazione sta cambiando ed è cambiata. – ha aggiunto Mandraffino – Ci troviamo in un mondo che ha dato per scontata l’energia, e solo con la guerra ci siamo resi conto di quanto non lo fosse, ma il problema dei prezzi dell’energia non è nato con la guerra, questa lo ha solo esacerbato”. Sulla transizione energetica “siamo impegnati, consapevoli e convinti che sia indispensabile e società come la nostra vogliono essere parte della soluzione, allo stesso tempo l’aumento demografico mondiale richiede energia per la crescita. Raccontare il mondo dell’energia in maniera semplice e autentica è la sfida che ci poniamo e usiamo tutti gli strumenti quali il digitale ma anche aprendoci alle relazioni”, ha concluso Mandraffino.

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Lavoro

Ricco (Amplifon) ‘abbiamo un piano di sostenibilità di 13 obiettivi’

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Il global chief communications officer è intervenuto all'evento 'Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale' al palazzo dell'Informazione sede di Adnkronos

“La nostra attenzione al tema ambientale è molto legato alle specificità della nostra azienda. Abbiamo un piano di sostenibilità di 13 obiettivi su quattro dimensioni, prodotto e servizio delle persone, comunità, etica e ambiente. Nel nostro caso c’è una forte componente sociale facciamo i test per l’udito gratuiti, che permettono ai sistemi sanitari di tutto il mondo di risparmiare 300 milioni di euro l’anno. Facciamo molta consulenza, e attraverso le nostre campagne raggiungiamo 200 milioni di persone”. Lo ha detto Salvatore Ricco, global chief communications officer di Amplifon, nel corso dell’evento ‘Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale’ al palazzo dell’Informazione sede di Adnkronos .

“Ci rivolgiamo ai giovani. Gli under 35 che possono perdere l’udito stanno aumentando. Noi andiamo nelle scuole vogliamo raggiungere 40mila giovani nelle scuole superiori italiane e spagnole” ai quali verranno illustrati una serie di accorgimenti per proteggere le proprie orecchie, ha spiegato Ricco che ha inoltre sottolineato la necessità togliere lo stigma dell’apparecchio acustico simbolo di anzianità e disabilità. “Avere l’apparecchio acustico è una condizione fisiologica e chi lo ha non deve essere emarginato per questo lavoriamo sui giovani e abbiamo lanciato una campagna su tik tok”, ha aggiunto Ricco.

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Bianco (Lavazza): “Ai purpose di un’azienda devono corrispondere azioni”

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Così la direttrice corporate communication del gruppo, intervenendo all'evento 'Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale' al palazzo dell'Informazione sede di Adnkronos

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“I purpose di un’azienda devono portare dietro di sé un asset di comunicazione ma anche dei comportamenti e delle azioni concrete. Si deve essere coerenti con una visione anche se devono comprendere cambi di procedura che alle volte dentro un azienda non sono semplici”. Lo ha detto Alessandra Bianco direttrice corporate communication del gruppo Lavazza, intervendo all’evento ‘Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale’ al palazzo dell’Informazione sede di Adnkronos.

“Il gruppo Lavazza ha 130 anni di storia ma diventa gruppo 30 anni fa. C’è stato un lavoro di ascolto per ricondividere la visione di Lavazza e chiedere alle consociate quali fossero i valori che condividevano. Avere una visione business attenta al sociale all’ambiente e alla governance”, ha aggiunto Bianco.

Bianco ha inoltre parlato dell’iniziativa che ha visto come protagonista Samantha Cristoforetti che ha bevuto il caffe nello spazio. “Qualità innovazione autenticità e creatività. Andare nello spazio ha significato oltre, al piacere di Samantha di gustarsi il caffe, anche l’opportunità di fare esperimenti. Uno studio che è diventato valore. Dal punto di vista delle comunicazione, in solo 24 ore ha fatto il giro del mondo”.

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Sostenibilità, Aragno (Eikon): “Tema del momento in azienda e driver di crescita”

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La Senior Partner Eikon Strategic Consulting è intervenuta al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma

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Sostenibilità come tema sempre più emergente nella comunicazione aziendale e come driver di crescita. Paola Aragno, Senior Partner Eikon Strategic Consulting, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma, racconta l’analisi fatta da Eikon, in collaborazione con Adnkronos, sui temi Esg e il contributo delle persone nella trasformazione sostenibile.

Dall’analisi semantica della comunicazione Corporate dei social proprietari di 30 aziende, nel 2022, risulta che “sostenibilità può essere considerata la parola del momento, la terza dopo Italia ed energia. Questo trend che nasceva dal basso si sta posizionando ad un livello sempre più alto”, spiega Aragno.

“Ma quali sono le parole associate all’area semantica della sostenibilità? E’ legata al tema dell’energia e alla mobilità ma è ancora molto legata ai temi ambientali ed è un driver essenziale su cui fare investimenti per il raggiungimento di obiettivi di business. Quindi non è più solo una moda ma qualcosa che spinge verso una crescita, quindi un driver di crescita economico-finanziaria. Ma anche un valore che richiede un impegno collettivo”. In evidenza nell’analisi anche la parola ‘transizione’, perché “è ancora un processo”.

Non solo. Attraverso il ‘Primo rapporto annuale 2022 – La cultura della sostenibilità in Italia – Esg Culture Lab’ è stato analizzato il livello di coinvolgimento attribuito all’organizzazione. Due le evidenze principali: da una parte, “una maggioranza, più del 50%, che considera la propria organizzazione impegnata nel raggiungimento degli obiettivi sostenibili” e, dall’altra, “un maggiore scetticismo della fascia più giovane nella volontà dell’organizzazione di promuovere un cambiamento reale”. In sintesi si ricava “una polarizzazione generazionale: gli under 40 sono più critici sia nel loro coinvolgimento nella sfera professionale sia nel coinvolgimento dell’azienda”.

In prospettiva, il futuro “è visto in maniera positiva ma anche qui il 14% del campione 18-29 anni non è convinto” della trasformazione sostenibile; “dobbiamo coinvolgere i giovani”.

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Sostenibilità, Insenga (Adnkronos): “Un nuovo sito per raccontare gli obiettivi Esg”

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Il vicedirettore Adnkronos, è intervenuto al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma

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“Da qualche mese abbiamo aperto un nuovo canale sul sito Adnkronos che si chiama Obiettivo Esg che diventerà presto un vero e proprio sito, non un contenitore ma uno spazio per far capire qual è l’approccio necessario per conoscere e raccontare la sostenibilità e gli obiettivi Esg da tutti i punti di vista. Nel canale raccontiamo in maniera multimediale, multicanale e multidisciplinare la sostenibilità”. Così Fabio Insenga, vicedirettore Adnkronos, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.

“E’ fondamentale porci e porre le domande per trovare insieme delle risposte. Il Gruppo Adnkronos sta facendo una trasformazione importante dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro e della prospettiva con cui ogni giorno produce informazione, investendo sulla qualità dei contenuti e su temi che sono strutturali per l’informazione e per il futuro del Paese”, dice Insenga citando in particolare tre tematiche, “la trasformazione demografica, quella digitale e quella sostenibile”.

“Sostenibilità che si è trasformata tantissimo sia nella sua effettiva applicazione sia nella percezione che se ne ha all’interno e all’esterno delle aziende proprio per questo insieme ad Eikon Strategic Consulting, con il progetto l’Esg Culture Lab, ci occupiamo di capire quanto ci sia da fare nelle aziende e nel paese quando parliamo di Esg”, conclude.

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Tributaristi, con attivazione Inad si possono già inserire indirizzi pec

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Presidente Alemanno: "Avvieremo inoltre un confronto con l’Agenzia delle Entrate per capire, proprio ai fini dell’antiriciclaggio e delle altre necessità professionali, come ottimizzare al meglio l’utilizzo del nuovo domicilio digitale".

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L’Istituto nazionale tributaristi (Int) ha inviato una nota ai propri iscritti, in cui comunica che dal 6 giugno i professionisti ex lege 4/2013, tra cui i tributaristi, possono eleggere il proprio domicilio digitale, indicando un indirizzo pec dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della Pubblica amministrazione. Finalmente inizia l’operatività dell’Inad (Indice nazionale dei domicili digitali), operatività che per il momento riguarda la possibilità di inserire in un elenco pubblico il proprio indirizzo pec, poiché per la consultazione si dovrà attendere il 6 luglio, data da cui il domicilio sarà consultabile sia dai soggetti privati che dalla Pubblica amministrazione.

“Per anni abbiamo sollecitato i ministeri competenti a risolvere il problema dell’impossibilità, per i professionisti ex lege 4/2013, di inserire la propria pec nel già attivo Indice Ini-pec, e ciò era precluso non solo per problematiche tecniche, ma anche per valutazioni anacronistiche ed errate, molto spesso strumentalmente, circa l’individuazione delle varie professionalità in Italia, quindi accogliamo l’attivazione dell’Inad con grande soddisfazione”, dichiara il presidente dell’Int Riccardo Alemanno.

“Negli anni – ricorda – come tributaristi abbiamo dovuto superare i problemi causati dall’impossibilità di inserire la nostra pec in un elenco consultabile pubblicamente, problemi poi risolti grazie all’impegno e alla collaborazione con la dirigenza dell’amministrazione finanziaria, per esempio nell’invio dei dati al sistema tessera sanitaria in qualità di intermediari fiscali abilitati o per l’acquisizione della pec da parte dall’Agenzia delle Entrate ai fini degli obblighi antiriciclaggio a cui è soggetto, al pari degli altri professionisti contabili, il tributarista. Abbiamo pertanto sollecitato i nostri iscritti a depositare la propria pec nell’Indice nazionale dei domicili digitali, entro il 6 luglio in modo che, dall’apertura della consultazione dell’Inad, tutti possano conoscerne il domicilio digitale. Avvieremo inoltre un confronto con l’Agenzia delle Entrate per capire, proprio ai fini dell’antiriciclaggio e delle altre necessità professionali, come ottimizzare al meglio l’utilizzo del nuovo domicilio digitale. Grazie pertanto ai ministeri competenti e all’Agid che hanno portato a termine il percorso di attivazione dell’Inad, in cui auspico che, in un ragionevole lasso di tempo, possano confluire tutti gli indirizzi pec delle varie professioni, oggi presenti in altri elenchi pubblici e non.”

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Manageritalia e Assologistica, rinnovo contratto dirigenti imprese logistica portuali e aeroportuali

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Il contratto riguarda circa 250 aziende associate con circa 70.000 dipendenti diretti ed indiretti.

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E’ stato sottoscritto il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro per i dirigenti delle aziende di logistica, magazzini generali, magazzini frigoriferi terminalisti portuali, interportuali ed aereoportuali. A firmare l’accordo il presidente di Manageritalia, Mario Mantovani e Umberto Ruggerone presidente Assologistica. Il contratto riguarda circa 250 aziende associate con circa 70.000 dipendenti diretti ed indiretti.

“Grazie a questo rinnovo – spiega Mario Mantovani – diamo continuità all’azione condotta in questi anni dalla nostra Associazione per tutelare i diritti dei dirigenti italiani dopo la formazione introdotta nel 1992, la long term care nel 2001, il welfare aziendale per tutti e le nove politiche attive soprattutto in periodo come questo caratterizzato da aspettative decrescenti e inflazione. Una firma che consentirà, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare le perdite di reddito dovute all’impennata dell’inflazione senza gravare eccessivamente sulle imprese”.

“Siamo soddisfatti di questo accordo che concretamente va nella direzione da noi auspicata, ovvero la valorizzazione della figura del manager logistico, vero elemento strategico per le aziende” commenta Umberto Ruggerone, presidente Assologistica.

Si tratta di un accordo di natura prettamente economica, visti gli interventi già attuati sulla parte normativa con l’accordo di proroga del ccnl, sottoscritto 26 luglio 2021. Nello specifico, l’accordo sottoscritto oggi prevede: un importo “Una Tantum” di 1.000 euro da corrispondere nel 2023 a un aumento contrattuale di 450 euro lordi mensili entro luglio 2025. È inoltre prevista la destinazione di 1.500 euro annui alla Piattaforma welfare dirigenti terziario, spendibili in beni e servizi di welfare.

Un adeguamento contrattuale che consente, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare l’impennata dell’inflazione avvenuta nell’ultimo periodo, senza gravare eccessivamente sulle imprese. Un risultato ottenuto grazie al profondo lavoro di analisi su tutte le opzioni normative disponibili.

L’accordo è la logica prosecuzione e completamento dell’intesa del luglio 2021 che, tra le altre cose, ha introdotto il welfare aziendale, i servizi di politiche attive ed è intervenuto sulla normativa dei Fondi ed Enti contrattuali. La parte economica è stata rinnovata agendo in sinergia su vari aspetti.

Una Tantum di 1000 euro a copertura della vacanza contrattuale per il periodo 1 gennaio -31 dicembre 2022, che verrà erogata in due tranche: 500 euro erogati con la retribuzione di luglio 2023 e 500 euro a novembre 2023

E’ previsto un aumento retributivo, con conseguente adeguamento del minimo contrattuale, pari a regime a 450,00 euro, secondo le seguenti scadenze: 150 mensili dal 1° dicembre 2023; 150 mensili dal 1° luglio 2024; 150mensili dal 1° luglio 2025

Tali aumenti possono essere assorbiti, fino a concorrenza, esclusivamente da somme concesse dalle aziende in acconto o anticipazione su futuri aumenti economici contrattuali, successivamente al 31 dicembre 2019.

I datori di lavoro destineranno inoltre alla piattaforma welfare dirigenti terziario 1.500 euro annui, spendibili in beni e servizi di welfare per l’anno 2024 e 2025.

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