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L’animo sportivo delle collezioni Sector è su Sectornolimits.com con sconti 50% e opzione Click&Collect
Milano, 30 Luglio 2021. È dalla sua istituzione che Sector No Limits interpreta il piacere della sfida, un’esperienza oggi più facile da vivere grazie a www.sectornolimits.com. Le collezioni di orologi e gioielli per uomo e donna sono legate a sconti che toccano il 50% e servizi esclusivi: dal ritiro in store al reso garantito. La proposta è inoltre associata a una prerogativa unica: ben tre anni di garanzia (a esclusione degli orologi digitali).
Dai modelli di orologio smartwatch a quelli tradizionali (quali ad esempio 770, SAVE THE OCEAN, ADV2500 e 230) e digitali (EX-01, EX-26 ed EX-29, solo per citarne alcuni). In catalogo ci sono tantissimi modelli e collezioni di orologi, a cui si aggiungono bracciali, anelli e collane, sia da uomo che da donna.
Sugli scaffali virtuali sono presenti anche tante affascinanti idee regalo (prodotti per comunioni, cresime, lauree, regali aziendali, per lui e per lei), che vengono spedite senza alcun riferimento al prezzo.
Alla completezza della proposta va ad aggiungersi la convenienza. Sì, perché sectornolimits.com offre promozioni speciali, come l’attuale Summer Sale che assicura sconti fino al 50%. Le transazioni sono sicure, grazie a metodi più che autorevoli: il portale sfrutta il circuito MultiSafepay, leader europeo nel sistema dei pagamenti online.
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Il cliente può decidere ad esempio di richiedere il ritiro in store. Ciò permette di risparmiare sulla spedizione, potendo approfittare di una rete di oltre 200 negozi abilitati. Per i prodotti acquistati online o in negozio è inoltre garantito il reso fino a 30 giorni dopo l’acquisto. La spedizione è gratuita per ordini di almeno 39 euro.
Con www.sectornolimits.com è quindi ancora più semplice approfittare dei valori di Sector No Limits: indistruttibilità, design italiano e amore per le sfide che da sempre caratterizzano il marchio.
Un brand legato a una storia fatta di prestazioni da record, innovazioni tecnologiche e capacità di misurarsi con i propri limiti.
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“Noi siamo Unicusano” (Associazione Studentesca) risponde a Report dopo la puntata andata in onda il 5/06/23


7 giugno 2023. Noi siamo Unicusano è un’associazione studentesca liberamente costituitasi e che oggi conta oltre 3000 aderenti, ma molti di più sono i sostenitori e i simpatizzanti. Attraverso la rete dei social, il nostro gruppo si confronta su tematiche inerenti alla vita studentesca nelle sue diverse espressioni, promuovendo in tal modo una piazza virtuale che offre spazi dialogici di condivisione e di confronto. Gli studenti trovano così il modo per non rinunciare al confronto sociale e per relazionarsi su eventuali problematiche.
Il presidente di Noi siamo Unicusano è Pietro Battaglia, il vice Gabriele La Cagnina e conta 5 studenti eletti nelle varie commissioni studentesche universitarie.
Tra febbraio e marzo di quest’anno sono stati pubblicati moltissimi articoli sulla tragica fine di alcuni colleghi universitari che hanno purtroppo compiuto la scelta peggiore perché indietro nel loro percorso. Così si sono di nuovo accesi i riflettori sull’università. Si è parlato degli studenti e del loro disagio psicologico, dell’eccessiva pressione, dei disturbi d’ansia, della depressione causata dalla sensazione di fallimento progettuale. Oggi ci chiediamo se questa non sia solo retorica.
Noi siamo gli studenti di Unicusano. Siamo studenti come gli altri, ma a quanto pare di serie B. Con le poche voci ascoltate in trasmissione – di qualche sprovveduto collega nascostamente registrato che credeva forse di aiutare il futuro studente in preda all’ansia – e con un montaggio del girato indubbiamente ben realizzato, l’obiettivo di Report è stato raggiunto: lo spettatore è stato trascinato nella prospettiva voluta, infatti sembra proprio che a noi studenti di Unicusano gli esami li regalino. Anzi, no, noi li paghiamo, dunque ce li compriamo.
Le cose non stanno così, però. La pressione e il disagio, che oggi noi avvertiamo, sono stati generati dai giornalisti di Report e non dalla nostra università e neanche da una società disattenta ai nostri bisogni. Per questo vorremmo raccontare chi siamo.
Qualcuno di noi è già laureato, se non addirittura addottorato alla statale. Qualcuno è già avanti con gli anni. La maggior parte di noi però sono ragazzi, che non provengono da famiglie benestanti, come hanno voluto far intendere, ma dal popolo. Sì, perché costa molto meno iscriversi a un’università privata, che consente le lezioni a distanza, piuttosto che andare fuori dalla propria città e ritrovarsi a pagare affitti esorbitanti e spese per il vitto. Smettiamola dunque con questa storia della lotta tra ricchi e poveri.
In ogni università ci sono materie più approcciabili e materie praticamente impossibili. È così anche a Unicusano. I docenti poi sono tutti in possesso dell’Abilitazione Scientifica Nazionale. Qualcun altro è ancora ricercatore. Ed è vero: a Unicusano ognuno di noi vale. Vale, sì, ma non per i tremila euro versati annualmente. Ognuno di noi vale molto di più della retta che paga. Vale perché è ascoltato, è seguito, è incoraggiato. Se questo è un male, allora smettiamola di enfatizzare l’importanza dell’ascolto e del dialogo. Non è assurdo o sconveniente che così accada a Unicusano, sarebbe assurdo e sconveniente se non accadesse altrove, piuttosto.
Ogni volta che superiamo un esame, il tutor ci chiede quale altra materia intendiamo sostenere e passa la staffetta al tutor successivo. Se qualcuno di noi si ferma o fa trascorrere molto tempo tra un esame e un altro, ci chiamano o ci scrivono. Se qualcuno di noi non supera un esame – e accade tante volte – ci sostengono nello studio, anche con i percorsi di eccellenza, adeguando l’insegnamento all’apprendimento, in modo incredibilmente semplice: gli studenti iscritti nei PE (percorsi di eccellenza) seguono le lezioni del docente in modalità sincrona e con un programma di studio cadenzato da verifiche periodiche e da esami a cui viene riconosciuto un punteggio; la media di tutti gli esami programmati, già effettuati, determina il voto finale.
Noi non conosciamo le domande che ci verranno poste agli esami, come si è voluto far credere. Sulla piattaforma sono presenti dei test di verifica, da svolgere, se si vuole, a conclusione di ogni lezione. Per semplice esercizio. Si possono ripetere tutte le volte che si vuole, all’infinito, ma nulla c’entrano con gli esami finali. Sono test utili per memorizzare meglio quanto si è appena ascoltato durante la lezione. Tutto qui.
Quelli che nella trasmissione hanno chiamato “test a crocette” ovvero i test a risposta multipla non sono molto amati perché sono estremamente difficili. Molti studiosi li demonizzano, ma l’ultimo concorso ordinario per docenti è stato svolto proprio così. Ed è stata una débâcle per moltissimi candidati, a quanto pare. I test in questione sono stati confezionati da una commissione nazionale formata proprio da docenti universitari delle università italiane o da esperti del settore per le classi di concorso laboratoriali. Qual è dunque la sorpresa se la nostra università ci prepara ad affrontare questa tipologia di esame?
Gli orali si svolgono soltanto in presenza e come in ogni università ci sono docenti più severi e docenti più accoglienti. Ci sono anche le materie impossibili. Quelle che ci fanno urlare nelle chat e che a volte hanno anche fatto slittare la laurea ad alcuni di noi.
Il campus – dove ci ritroviamo ogni volta che andiamo a Roma a sostenere gli esami o ad assistere alle lezioni in presenza – è incredibilmente ospitale. Gli spazi sono arredati per lo studio e per un’accoglienza autentica.
Noi non paghiamo i libri. I manuali li scarichiamo dalla piattaforma. Le dispense, invece, di cui si parla nella trasmissione, non sono altro che le lezioni del docente, di cui fruiamo anche in modalità asincrona. Le dispense non bastano per sostenere un esame. Bisogna studiare il manuale o gli altri libri che vengono consigliati nel programma, disponibili anche in formato cartaceo presso la biblioteca della nostra università. La piattaforma consente un’interazione continua con i docenti e con i tutor che sono sempre gentili e disponibili.
Molti studenti sono lavoratori. Studiano mentre vanno al lavoro, ascoltando la lezione registrata. Quando rientrano a casa ricominciano fino a notte fonda. Alcuni preferiscono svegliarsi al mattino presto. Non vogliono semplicemente laurearsi, vogliono apprendere, vogliono mettere alla prova talune capacità che da giovani non hanno avuto la possibilità di affinare per i motivi più disparati. Intraprendere da adulti un percorso universitario è un modo per migliorarsi non soltanto a livello professionale ma soprattutto personale. Un accrescimento di sé che non potrebbe neppure lontanamente aver luogo se la laurea venisse semplicemente “comprata” e l’apprendimento fosse una farsa. Affermare il contrario significherebbe gettare discredito sui sacrifici compiuti da queste persone e sulla qualità della loro preparazione e sull’onestà del percorso di studi da loro compiuto.
È vero che in Unicusano è possibile laurearsi soltanto sostenendo esami scritti. Così è anche nel sistema anglosassone, con la differenza che nella nostra università è possibile scegliere di sostenere gli esami oralmente, come fanno in molti per le ragioni di cui già si è detto. Possiamo anche svolgere gli esami scritti a distanza ma con SEB (Safe Exam Browser), un software realizzato da un consorzio di università svizzere e già usato dall’Università degli Studi di Milano, di Trento, di Pavia, di Catania, solo per citarne alcune. Inoltre, il controllo dei professori durante l’esame è costante e ben regolamentato, qualunque movimento o azione sospetta durante lo svolgimento dell’esame porta all’annullamento immediato dell’appello. Mentre si utilizza SEB è impossibile poter navigare su altre pagine mentre si sta svolgendo l’esame perché SEB interromperebbe l’accesso al compito. In questi casi, l’esame non può essere ripreso in alcun modo, neanche se il docente fosse d’accordo, tutt’al più egli può permettere allo studente di presentarsi all’esame orale nella stessa sessione.
Questa è in estrema sintesi la nostra università, ma soprattutto questa è la verità. Ci ha ferito che il discredito gettato sugli studenti di Unicusano – ben orchestrato per colpire il presidente del Consiglio di Amministrazione – provenga da una trasmissione che molti di noi apprezzavano. Ci ha amareggiato profondamente non soltanto per le menzogne dette ma soprattutto per il fatto che da ora in poi non potremmo più ritenere Report un programma che abbia di mira la verità.
Permetteteci di dire per ultimo che una trasmissione che manipola i fatti per i propri obiettivi è semplicemente volgare.
Il Direttivo e
Il Presidente
Pietro Battaglia
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Investire in titoli di Stato conviene? Come valutare i rischi del proprio portafoglio obbligazionario


Milano, 7 giugno 2023 – Investire in titoli di Stato come i BTP, BTP Italia o i più recenti BTP Valore rappresenta una scelta conveniente? È una domanda molto comune tra i risparmiatori. Per ciò che riguarda le obbligazioni europee governative, l’ultimo triennio è stato piuttosto turbolento. I titoli di Stato, in particolare, sono scesi tra l’11% (gli italiani) e il 19% (i tedeschi).
Dovrebbe essere evidente che investire sul mercato obbligazionario non è sempre una vera e propria passeggiata. Ma allora, come possono gli investitori valutare in modo accurato i rischi collegati al proprio portafoglio? Quest’analisi di SoldiExpert
SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, pubblicata sul proprio blog fornisce una panoramica sintetica sull’argomento.
Investire con i titoli di Stato non è un’impresa semplice. Negli ultimi tre anni, ad esempio, significativo è stato il drawdown di circa il 21% su tutti i titoli europei. Ovvero la massima discesa patita da questi titoli prendendo a riferimento un paniere rappresentativo di titoli governativi europei compresi i BTP italiani. Un’escursione abbastanza simile a quella che ha caratterizzato le azioni europee che però, a tre anni, non presentano né un rendimento negativo, né reale né tantomeno nominale ma un rendimento nettamente positivo.
Quando si tratta di obbligazioni e azioni e si fanno dei confronti su dove sia meglio investire, del resto, i numeri non devono mai essere trascurati. La maggior volatilità delle azioni è nel tempo ricambiata dal cosiddetto “premio al rischio”, ossia dai rendimenti superiori se si parla naturalmente non di singoli titoli ma di panieri significativi di azioni (e non gravati da costi eccessivi).
Un fenomeno che, secondo il professore di finanza Jeremy Siegel, e autore del celebre libro “Stocks for the Long Run”, si ripete nei mercati sin dal 1802 su quasi tutti i mercati azionari mondiali, Stati Uniti in testa. Afferma infatti che, numeri alla mano, nonostante il mercato azionario sia caratterizzato da fluttuazioni a breve termine, le azioni garantiscano un rendimento maggiore nel lungo periodo rispetto ad altri strumenti d’investimento, inclusi i titoli di Stato.
Ogni strumento d’investimento, ovviamente, porta con sé specifici vantaggi. Per alcuni, ad esempio, acquistare obbligazioni potrebbe essere una scelta meno avventurosa rispetto all’acquisto di azioni.
I titoli obbligazionari diretti possono offrire un flusso di reddito fisso sotto forma di cedole periodiche. E questo può essere particolarmente attraente per gli investitori che cercano una fonte stabile di reddito.
Inoltre gli investimenti in titoli obbligazionari diretti sono considerati generalmente meno rischiosi rispetto ad altri tipi di investimenti, come le azioni. Ciò è dovuto al fatto che gli obbligazionari offrono una promessa di pagamento del capitale investito al momento della scadenza del titolo salvo naturalmente eventi traumatici del debitore (ovvero l’emittente del titolo) che si trova in difficoltà a rimborsare l’intero capitale a scadenza (è successo con i titoli di Stato argentini e nell’Unione Europea con quelli greci).
Un portafoglio diversificato, sia azionario che obbligazionario (con l’aggiunta di materie prime, soprattutto un po’ di oro), può unire il meglio delle due opzioni.
Del resto, non esiste alcuna tipologia di investimento sicura al 100% e vanno conosciuti i pro e contro di ogni investimento, comprendendo cosa genera il rendimento, quali sono i costi impliciti ed espliciti e quali sono i rischi che si potranno affrontare nel “viaggio”. E consultare nel caso un consulente finanziario indipendente, avvalendosi come nel caso di SoldiExpert SCF, di un professionista certificato che può vantare una lunga esperienza e che opera senza conflitti d’interesse può essere di grande supporto per valutare un portafoglio titoli/investimenti adeguato al proprio profilo o costruirlo da zero.
Purtroppo molti risparmiatori che pensavano di aver individuato nella sfera degli investimenti una soluzione redditizia e senza stress si sono trovati in situazioni d’angoscia o perdita sicura, per via di alcune scelte consigliate come sicure che in realtà non si sono rivelate tali. Sembrano concetti scontati, ma occorre ribadirli per non cadere nuovamente nello stesso tranello.
Molteplici banche e società stanno emettendo titoli obbligazionari caratterizzati da tassi di interesse piuttosto elevati, anche lo stesso Stato italiano. Il Tesoro, quest’anno, è tenuto a rifinanziare 320 miliardi di euro di debito pubblico e già la metà è stata raccolta. Se è vero che oggi, nel nostro Paese, l’inflazione è ancora intorno all’8%, le previsioni di mercato a fine 2024 sono di una discesa addirittura sotto al 3%, secondo l’Ocse. Ottimistica secondo alcuni analisti.
Siamo quindi passati dai Bot e Cct al classico BTP, fino ad includere nella gamma il BTP Futura. Ora più recentemente il BTP Valore riprende il meccanismo di indicizzazione che distingueva il BTP Futura, ma variando durata e denominazione. Anche perché il Futura si era rivelata un’autentica delusione per i sottoscrittori.
Ritornando al mercato obbligazionario, vi sono due leggi essenziali da conoscere. Una è quella che riguarda il rapporto inverso fra i tassi e i prezzi delle obbligazioni. All’aumentare dei tassi d’interesse, diminuisce il prezzo di un titolo di Stato già emesso. E questo vale per tutte le obbligazioni a tasso fisso.
La seconda regola, invece, è che se un titolo obbligazionario offre un rendimento annuo del 6% è statisticamente più rischioso di uno che paga il 3% di interessi all’anno. Sembra un concetto banale ma alcuni risparmiatori ogni tanto si dimenticano di questa regoletta e si fanno ingolosire dai rendimenti molto elevati. Potremmo riassumere con la formula: maggiore è il rendimento, più alto è il rischio.
Riguardo alla relazione inversa che lega tassi e prezzo dei bond, si tratta di una legge di tipo matematico. Si è vista molto bene in azione lo scorso anno. Il prezzo delle obbligazioni (inclusi i titoli di Stato italiani) ha perso mediamente il 10-12% e anche il 50% per i titoli con scadenze lunghissime (tipo il BTP con scadenza marzo 2072). Il tutto mentre i tassi d’interesse salivano, spinti dall’inflazione.
Un classico esempio che si fa è spiegare cosa succede ad un titolo a reddito fisso, come un Bot, che ha un rendimento del 2%. Che cosa accade se, dopo un mese dall’emissione, i tassi d’interesse crescono al 3 o al 4%?
È lecito aspettarsi che il valore dei titoli comprati in precedenza diminuisca. Ora, chi desidera sottoscrivere un Bot può spuntare un rendimento maggiore. E l’unica maniera per fare in modo che le obbligazioni datate possano competere con quelle più recenti è che il prezzo delle prime si abbassi, fino a adeguarsi ai nuovi rendimenti.
Tale rischio, detto “rischio di prezzo”, è insito a tutti i titoli a reddito fisso. Diviene, inoltre, sempre più marcato man mano che la scadenza si allunga. Non a caso, è più complicato prevedere l’andamento dei tassi e dell’inflazione in un periodo più lungo.
Il prezzo di un Bot, ovvero di un titolo di Stato a breve termine, rilasciato dal governo italiano, scende a seguito dell’incremento dei tassi, in quanto i Bot di nuova emissione garantiscono rendimenti maggiori.
Come per ciò che riguarda ogni forma d’investimento, le scelte migliori sono quelle fatte con un’accurata preparazione. Se si è realisti, però, un portafoglio diversificato per scadenze ed emittenti, e con meccanismi di indicizzazione differenti rappresenta un’ottima base di partenza per affrontare questo mercato assieme a strategie più sofisticate.
In questo caso, una consulenza una tantum può rappresentare un valido supporto per la costruzione di un portafoglio obbligazionario solido e ben diversificato. Nel tempo, il mercato può variare, e nelle strategie di SoldiExpert SCF si tiene conto di tutti questi cambiamenti.
Se si desidera investire sul mercato obbligazionario occorre comprendere il concetto di rating. Si tratta di valutazioni assegnate da specifiche agenzie a emittenti di obbligazioni. Un rating, in breve, è un’opinione sulle capacità dell’emittente di onorare gli impegni finanziari collegati alle obbligazioni emesse.
Per effettuare questa valutazione viene analizzata una serie di fattori: dalla solidità finanziare alla capacità di rimborso del debito, passando per il profilo di rischio dell’emittente. I rating, solitamente, sono espressi mediante una combinazione di lettere e simboli: “AAA”; “BBB+” e così via. Un rating maggiore descrive un emittente meno rischioso, con maggior capacità di rimborso del debito. Al contrario, un punteggio minore indica un emittente valutato come rischioso, con più difficoltà ad onorare gli impegni finanziari.
I rating, dunque, sono utili er gli investitori, poiché permettono di ottenere una valutazione indipendente sulla qualità creditizia delle obbligazioni, da quelle societarie ai titoli di Stato. Sul sito di SoldiExpert nell’analisi citata pubblichiamo una tabella molto utile elaborata da una delle principali agenzie di rating mondiali che indica le probabilità di fallimento per ciascun rating assegnato e durata dell’obbligazione.
È bene ricordare naturalmente che tali punteggi possono essere soggetti a variazioni nel tempo, sia in base alle condizioni finanziarie dell’emittente che a seguito di aggiornamenti da parte delle stesse agenzie di rating.
Informazioni su SoldiExpert SCF
Questo contributo è stato realizzato da SoldiExpert SCF una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti in Italia, specializzata nel assistere senza conflitti d’interesse (la remunerazione è esclusivamente a parcella, fee only) investitori piccoli e grandi nella gestione del proprio patrimonio, selezionare i migliori strumenti (azioni, obbligazioni, ETF, fondi..) o prodotti in base alle specifiche di ciascun cliente e supportarli con il proprio Ufficio Studi come strategie d’investimento e analisi.
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USANA collabora con Good Deed Revolution per la campagna globale di prevenzione del suicidio “Promise2Live”


Roma, 07 giugno 2023 – USANA, azienda americana specializzata nella formulazione e produzione di integratori per il benessere psico-fisico, attiva anche in Italia, ha annunciato la propria collaborazione a livello globale con Good Deed Revolution, organizzazione no profit dedicata ad affrontare la crisi della salute mentale e dei suicidi nelle nostre comunità, e con la sua campagna Promise2Live, finalizzata alla prevenzione del suicidio.
Più di 800.000 persone si suicidano ogni anno in tutto il mondo e il suicidio è la seconda causa di morte per le persone di età compresa tra 10 e 34 anni. Numeri che fanno riflettere sull’esistenza di una crisi globale della salute mentale.
In qualità di azienda internazionale focalizzata sulla salute e il benessere, USANA ha deciso di scendere in campo in modo concreto, mettendo a disposizione il proprio network di collaboratori per cercare di salvare vite umane insieme a Good Deed Revolution.
Promise2Live incoraggia le persone a promettere di cercare aiuto se si sentono tristi, depresse e senza speranza, contattando amici, familiari o i numeri di emergenza dedicati. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che è molto più probabile che le persone mantengano un impegno con se stesse quando fanno una promessa a qualcun altro. I partecipanti sono chiamati a incoraggiare due loro amici a fare la stessa promessa, creando così un circolo virtuoso virale e mondiale. Coloro che aderiscono a Promise2Live ricevono un certificato che potranno condividere sui social media.
Secondo Kevin Guest, presidente e CEO di USANA nel business purtroppo, molti perdono di vista l’importanza della salute mentale e prestano più attenzione ai profitti che alle persone. Attraverso la partnership di USANA con Good Deed Revolution e la loro campagna Promise2Live, la speranza del presidente di USANA è di raggiungere persone in tutto il mondo per contrastare il fenomeno e iniziare a parlare più direttamente di salute mentale e suicidio. Con l’aiuto della loro rete internazionale di associati, dipendenti, atleti e influencer, l’azienda è convinta di poter fare una differenza significativa.
USANA, infatti, opera con il business model della vendita diretta e si avvale della collaborazione di 640.000 risorse: se ogni incaricato USANA contattasse anche solo due persone a rischio, si raggiungerebbero più di un milione di potenziali suicidi.
La partnership culminerà il 10 settembre con il secondo evento annuale Promise2Live, in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. Trasmesso in live streaming a livello globale, l’evento condivide speranza, aiuto, guarigione, ispirazione ed educazione con tutti gli spettatori, insieme a show di intrattenitori di livello mondiale.
Brandy Vega, fondatore di Promise2Live ha espresso grande entusiasmo per la collaborazione con USANA, azienda che condivide gli stessi valori e comprende l’importanza della missione. Vega ha anche confermato di aver visto in prima persona quanto possa essere devastante una crisi di salute mentale ed è convinto che la campagna possa creare un messaggio di speranza per coloro che ne hanno bisogno. La sfida di Promise2Live è semplice, ma significativa. Ci vuole meno di un minuto per fare qualcosa che potrebbe letteralmente salvare la vita di una persona cara.
https://www.usana.com/ux/dotcom/ita-IT/home
USANA
Attiva in 24 Paesi nel mondo, USANA crea, testa e produce la maggior parte dei suoi prodotti nel proprio stabilimento all’avanguardia di Salt Lake City, nello Utah, seguendo le Good Manufacturing Practices (GMP) per gli integratori alimentari. Per la ricerca e sviluppo la società collabora con oltre 80 scienziati – biochimici nutrizionisti, biologi molecolari e cellulari, farmacologi e esperti di scienze dello sport – per ricercare e sviluppare prodotti basati sulle più recenti scoperte scientifiche nutrizionali.
Conferma la validità dei prodotti USANA il fatto che nella Guida comparativa NutriSearch sugli integratori nutrizionali, che confronta centinaia di integratori in vendita in Nord America per determinare quali siano i prodotti di più elevata qualità per la salute, CellSentials di USANA è l’unico integratore ad aver ottenuto il rating “Platinum+” a cinque stelle. Inoltre, circa 4.500 atleti di altissimo livello affidano la loro salute a USANA, come Alex Bublea (Muay Thai), Allison Pineau (Pallamano), Elisa Nakab (Freestyle), Adrian Delgado Baches (Pallanuoto), la squadra di sci e snowboard degli Stati Uniti e la squadra di pattinaggio di velocità del Canada.
USANA, che opera con il business model della vendita diretta ed è la 14esima azienda a livello mondiale nel settore, si avvale della collaborazione di 640.000 risorse.
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Giovedì 15 giugno alle 17.00, presso l’Hotel Ramada Plaza a Milano, il convegno sulla rottamazione quater e sulle problematiche tributarie


Organizzato dal Club Oltrequota, in collaborazione con i CAF, il club offre questa esclusiva opportunità a titolo gratuito in cui si parlerà della rottamazione quater delle cartelle esattoriali. All’incontro sarà presente anche Albina Gabellini, che dichiara: “Mi rimetto in gioco e porto nel Club Oltrequota tu
tta l’esperienza acquisita nella mia vita professionale”
Milano, 7 giugno 2023. Imprenditrice di successo, autrice di numerosi bestseller, inventrice di un metodo che porta il suo nome, ad 80 anni Albina Gabellini decide di rimettersi in gioco tramite il Club Oltrequota.
Tra i tanti motivi che la hanno spinta a questa scelta, il primo è lasciare una certa eredità a quelli che vengono dopo, facendo affidamento sui suoi 60 anni di esperienza in Italia, Francia e resto del mondo. Esperienza qualificante, maturata lavorando tantissimi anni con gli Stati Uniti – nelle multinazionali in cui era dipendente – con i paesi africani e riuscendo a creare ben 15 piccole aziende. Il secondo è che, a fronte di continue offerte dai suoi colleghi americani che vogliono acquistare il metodo e i modelli sottostanti – basati sulle sue ricerche sulla resilienza e sui 18 percorsi sensoriali – c’è la volontà di lasciare la connotazione tipicamente italiana come valore aggiunto nel campo degli asset intangibili.
Ed è la sua specializzazione sugli asset intangibili che ha spinto Albina Gabellini nel Club Oltrequota, un’associazione di professionisti con almeno 30 anni di esperienza ciascuno nei campi più importanti che contraddistinguono la gestione di un’impresa.
Il club nasce infatti per aiutare le PMI a sviluppare i propri talenti imprenditoriali, accrescendo la prosperità dell’azienda, aiutando gli imprenditori a migliorarsi attraverso il suo metodo potenziandone i loro talenti ed intervenendo sulle loro aree più deboli. Sempre attraverso il metodo, un altro scopo del club è quello di trovare una soluzione all’annoso problema italiano dei NEET – i ragazzi che non studiano e non lavorano – attraverso una qualificazione che parta dal coaching dei talenti, molto spesso sconosciuti a loro stessi. Un problema enorme che coinvolge poco meno di 3 milioni di ragazzi, il che significa, considerando 2 genitori e 4 nonni, che coinvolge circa 10 milioni di cittadini italiani che soffrono in silenzio per questo problema.
D’altronde Albina Gabellini ha – da sempre – lavorato accanto agli imprenditori, per farli crescere attraverso il coaching o per farli nascere attraverso il microcredito nelle aree più svantaggiate del mondo applicando ad entrambe le situazioni il suo modello di crescita personale.
Per il microcredito in Africa si tratta di iniziative personali, molto nascoste per evitare i giochi di potere locali, che hanno dato molte soddisfazioni: alcuni dei ragazzi che ha aiutato adesso, da grandi, sono diventati imprenditori di successo in Canada e in Francia, o in Africa stessa.
L’esperienza del microcredito alle famiglie, a cui deve riconoscenza al Premio Nobel Professor Muhammad Yunus, le ha permesso di capire che solo attraverso l’accrescimento di competenze umane, gestionali, economiche e finanziarie – i famosi asset intangibili – è possibile svolgere una attività imprenditoriale di successo. Questo è lo stesso metodo che ha applicato in Italia per
aiutare le PMI a svilupparsi attraverso la crescita umana, gestionale, economica e finanziaria dell’imprenditore, gli stessi asset intangibili che citati prima. In entrambi i casi, si tratta di dare gli strumenti necessari per essere imprenditori di successo.
Anche la scelta del Club Oltrequota di svolgere una serie di incontri legati al tema delle tasse, proponendo una pre-analisi tributaria gratuita è stata sia legata alla contingenza attuale e alla rottamazione delle cartelle esattoriali, sia perché il club ha deciso di operare come opererebbe un medico.
La rottamazione delle cartelle è possibile accostarla alla cura momentanea di un sintomo, ho mal di denti e prendo un antidolorifico. Ma se non vado dal dentista a curare il dente malato, dopo poco tempo il mal di denti ritornerà, spesse volte più forte di prima. Ma il modello del Club Oltrequota è sia curare il sintomo, che dare gli strumenti – attraverso il coaching cognitivo – perché un imprenditore non si ritrovi in futuro ad affrontare gli stessi problemi.
Questo perché, attraverso lo stesso modello, è possibile capire quali sono le cause che impediscono agli imprenditori di sviluppare al meglio il proprio potenziale. Nel svilupparlo, ha compreso che la vita imprenditoriale ruota intorno a 10 livelli esperienziali e che senza un equilibrio tra questi livelli si disperdono informazioni, energie e tempo – oltre che soldi. Senza questo bilanciamento, la persona rimane incagliata nelle proprie abitudini di vita personali e lavorative, riproducendo gli stessi errori senza neanche accorgersene.
I 10 livelli si articolano in 3 aree: all’area dell’essere sono legati i livelli spirituale, cognitivo ed emotivo, nell’area dell’avere ci sono i livelli fisiologico/del corpo, economico-finanziario e logistico/Know-how. In ultimo c’è l
’area del “Fare Con”, con i livelli relazionale, ambientale, comportamentale e di riprova sociale.
Il metodo parte dall’analisi delle tendenze, per poi addestrarsi ad acquisire abilità, capacità, competenze fino a diventare un’autorità nel proprio settore. Una crescita che riguarda sia la persona, sia il modo di operare come imprenditore. Lo scopo è quello di dare all’imprenditore una visione a 360° del proprio agire, una visione che noi chiamiamo “circolare”.
Le motivazioni per cui un imprenditore dovrebbe aderire al Club Oltrequota sono quindi molteplici. Prima di tutto per una ragione egoistica: ottiene tantissime informazioni gratuite per ogni divisione della sua azienda (vendita, export, finanza, tecnologia, asset intangibili) e la difesa della sicurezza economica della propria famiglia. Secondariamente, i
l club sviluppa una rete di imprenditori che permette di incrementare il proprio fatturato e di stringere relazioni con possibili partner. Inoltre, è possibile confrontare il proprio percorso di crescita
personale con altre persone che stanno o che hanno già terminato il percorso, ricavandone informazioni essenziali a costo zero.
Contatti:
Oltrequota.it
Albagabellini2@gmail.com
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AXA Italia brilla ancora una volta come Best in Media Communication


– Il Gruppo assicurativo AXA Italia si posiziona ancora una volta tra le eccellenze della comunicazione in Italia, ottenendo, per il quarto anno consecutivo, il riconoscimento “Best in Media Communication”, sistema integrato di certificazione dei risultati della comunicazione nei media, realizzato da Fortune Italia in collaborazione con Eikon Strategic Consulting;
– Alla base del nuovo traguardo, la capacità di comunicare in maniera coerente ed efficace un posizionamento distintivo sui temi della sostenibilità, dell’inclusione e dell’innovazione, attraverso azioni concrete pensate per innescare un cambiamento positivo e disegnare un futuro più sostenibile.
– Ad AXA Italia anche i riconoscimenti “TOP COMMUNICATION VALUE” e “TOP COMMUNICATION ESG GOAL” per l’impegno su Climate Change e ambiente.
– Giorgia Freddi, Direttore Communication, Sustainability & Public Affairs di AXA Italia: “Ricevere questo riconoscimento per il quarto anno consecutivo ci rende molto orgogliosi perché testimonia che la coerenza con cui abbiamo impostato la nostra strategia di comunicazione viene percepita dai nostri interlocutori. Si tratta di una sfida non facile, in un contesto di cambiamenti spesso dirompenti sia a livello di canali che di contesto sociale, nella quale ci impegniamo ogni giorno come AXA Italia, consapevoli della responsabilità della narrativa e delle azioni che la sostanziano. Continueremo su questa strada, condividendo con un linguaggio innovativo, il contributo che portiamo su temi centrali nella vita delle persone e per l’intera collettività”.
Milano, 7 giugno 2023. Il Gruppo assicurativo AXA Italia è Best in Media Communication (BIC) per il quarto anno consecutivo, ricevendo la certificazione assegnata alle eccellenze italiane in ambito comunicazione e reputazione in base all’“Index Best in Media Communication”, misurazione scientifica e integrata stilata da Fortune Italia, con il supporto di Eikon Strategic Consulting.
Ad AXA Italia vanno anche i riconoscimenti TOP COMMUNICATION VALUE e TOP COMMUNICATION ESG GOAL per l’impegno sui temi del Climate Change e della tutela ambientale.
AXA Italia si è distinta per un posizionamento reputazionale eccellente, un giudizio positivo dei giornalisti – per i contenuti interessanti, l’innovazione e la completezza delle informazioni – e la capacità di comunicare in modo efficace e coerente un posizionamento distintivo sui temi della sostenibilità, inclusione e innovazione (con un focus sulla prevenzione e tutela della salute e del benessere psico-fisico), attraverso azioni concrete pensate per portare un contributo positivo alle persone e alla collettività nel suo complesso.
Centrali nello storytelling di AXA Italia, le persone e la collettività, attraverso iniziative innovative sui fronti della diversità e dell’inclusione, della prevenzione e tutela della salute e del benessere psico-fisico, della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.
I riconoscimenti sono stati annunciati ieri, nel corso dell’evento organizzato da Fortune Italia a cui hanno preso parte i Direttori Comunicazione delle aziende certificate, rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e delle università.
Giorgia Freddi – Direttore Communication, Sustainability & Public Affairs di AXA Italia – ha così commentato: “Ricevere questo riconoscimento per il quarto anno consecutivo ci rende molto orgogliosi perché testimonia che la coerenza con cui abbiamo impostato la nostra strategia di comunicazione viene percepita dai nostri interlocutori. Si tratta di una sfida non facile, in un contesto di cambiamenti spesso dirompenti sia a livello di canali che di contesto sociale, nella quale ci impegniamo ogni giorno come AXA Italia, consapevoli della responsabilità della narrativa e delle azioni che la sostanziano. Continueremo su questa strada, condividendo con un linguaggio innovativo, il contributo che portiamo su temi centrali nella vita delle persone e per l’intera collettività”.
Per maggiori informazioni: axa.it
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Amici di Como, Amici di Como e Lions Clubs Internationals INSIEME PER L’EMILIA ROMAGNA Donate 37.200 bottiglie d’acqua da un litro e mezzo


5 giugno 2023 – L’associazione Amici di Como ha nel DNA l’attenzione verso il prossimo che concretizza ogni anno in azioni volte a sostenere e divulgare attività che operano sul nostro territorio in campo sociale.
Tra le iniziative più significative, Amici di Como è protagonista da tre anni con il progetto di solidarietà “Un Dono a Natale” per il sostegno a oltre 1.300 famiglie del territorio, e anche nei giorni di lockdown l’Associazione ha continuato a lavorare grazie alla generosità di alcuni associati con il progetto “Aiutiamo Como” che ha permesso di donare a Croce Azzurra ODV una nuova ambulanza e una barella per il trasporto in biocontenimento. L’attenzione di Amici di Como si è spinta anche oltre i confini nazionali con la donazione di pacchi alimentari e giocattoli che sono stati inviati lo scorso gennaio in Ucraina grazie alla collaborazione con la parrocchia di Maccio.
Oggi l’associazione ha rivolto il suo sguardo in Emilia Romagna.
Di fronte alla popolazione dell’Emilia Romagna alle prese con la devastazione, Amici di Como ha raccolto l’appello dei Lions Clubs International DISTRETTI 108 Ib1 e 108A presenti nelle province di Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e ha deciso di fornire un aiuto concreto.
In questo momento, uno dei problemi principali è il rischio emergenza idrica e sanitaria che l’alluvione ha portato con sé, in relazione anche all’inquinamento delle falde acquifere. In molte zone scarseggia l’acqua potabile.
Amici di Como, grazie alla collaborazione con l’associato S. Bernardo, ha consegnato ai volontari Lions dell’Emilia Romagna 62 bancali d’acqua per un totale di 37.200 bottiglie da 1,5lt. I due tir con il carico di acqua hanno raggiunto il Centro Operativo di Faenza. I numerosi volontari Lions Clubs International dei Distretti 108 Ib 1 e 108A saranno i garanti della distribuzione alla popolazione.
Ancora una volta Amici di Como ha voluto utilizzare le proprie risorse per essere d’aiuto a famiglie che vertono in situazioni di grande difficolta, stringendo partnership con aziende che dimostrano che l’appartenenza all’associazione si concretizza anche in un’importante condivisione di ideali.
L’iniziativa, sponsorizzata da Amici di Como, con il sostegno di S. Bernardo, ha la collaborazione del Lions Clubs International DISTRETTI 108 Ib1- si ringraziano in particolare Francesca Fiorella Trovato, Governatore Distretto 108 1b1, Francesca Ramicone, Governatore Distretto 108A, Francesca Romana Vagnoni, past Governatore Distretto 108A e Marco Spina Presidente Lions Club Faenza Host –, è stata coordinata da Daniele Brunati e Rosaria Casali della TBM Service & C. Media partner la rivista Magic Lake e ComoZero.
Si ringraziano i volontari Lions per le foto.
AMICI DI COMO
AMICI DI COMO nasce nel 2001 dalla volontà di pochi amici fortemente motivati da una passione per Como e il territorio. L’obiettivo dell’associazione è quello di poter intervenire con le proprie risorse economiche e i propri progetti in svariati campi d’azione ed è per questo che Amici di Como si caratterizza per uno spirito che contribuisce a rendere concreti l’attenzione e l’impegno per Como, il Lago e il suo Territorio, promuovendone la conservazione dei valori e delle tradizioni.
La credibilità di Amici di Como, così come il prestigio dei suoi associati, oltre agli importanti risultati raggiunti, hanno fatto sì che l’associazione in questi anni registrasse una costante crescita di adesioni. Amici di Como è oggi una forza che riunisce oltre 150 imprese che affonda le sue radici nell’amicizia, legame che accomunava il gruppo costituente e che ancora oggi è il pilastro portante dell’associazione. www.amicidicomo.it
S. BERNARDO
S. BERNARDO è la perfetta unione di qualità, tradizione ed eleganza. La sua fonte ha origine nelle Alpi Marittime, a un’altezza di 1.300 m, in un ambiente sano e incontaminato. Conosciuta sin dal 1926 per la sua leggerezza e per le eccellenti caratteristiche organolettiche, dagli anni Novanta è espressione del design italiano, grazie alla sua inconfondibile bottiglia “Gocce”, disegnata da Giorgetto Giugiaro. Ancora oggi icona di stile. Distribuita nei canali retail, ho.re.ca e door to door, è disponibile in una gamma completa di formati in vetro, alluminio, pet e re-pet. Da maggio 2015 è entrata a far parte del Gruppo Montecristo. S. Bernardo: lunga tradizione tutta italiana di qualità e di stile. www.sanbernardo.it
LIONS CLUBS INTERNATIONAL
Fondato da Melvin Jones il 7 giugno 1917, da 106 anni riunisce gli uomini e le donne orientati al volontariato, interessati al miglioramento e al servizio della comunità e disponibili all’aiuto dove c’è un bisogno. Essere Lions significa diventare volontari attivi, soci di una stimata organizzazione internazionale leader delle comunità e amici di coloro che hanno bisogno di aiuto. 1,4 milioni di soci, oltre 45.000 club presenti in oltre 200 paesi, rendono Lions Clubs International l’organizzazione di club di servizio più grande al mondo, opera all’insegna del motto We Serve. www.lions.it
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Generazione Expo 2030 Roma, premiati gli studenti del progetto “La Roma che vogliamo”


Roma, 7 giugno 2023. Presentate a Roma, nella Sala Di Liegro di Palazzo Valentini, le idee e le proposte delle scuole per la candidatura di Roma a EXPO 2030 nel corso della manifestazione “Generazione Expo 2030 Roma – Persone e territori, inclusione, rigenerazione e innovazione”.
L’evento – organizzato dalla Commissione Speciale Expo 2030 con la Commissione Scuola di Roma Capitale e la collaborazione del Comitato Promotore Expo 2030 Roma – ha visto la premiazione degli studenti dell’I.I.S.S. Giorgio Ambrosoli di Roma, che hanno preso parte al progetto “La Roma che vogliamo”.
Si tratta di un progetto per il rilancio e la rinascita della Capitale, con un occhio all’Europa e all’efficientamento energetico. La condivisione di lavori, idee e loro sviluppo ha portato alla realizzazione di uno standard di dehors per Roma Capitale.
Sono stati premiati, inoltre, gli studenti dell’IC Carlo Alberto Dalla Chiesa, I.C. Piazza Filattiera, I.C. Daniele Manin e S.M.S. Giambattista Vico per i progetti presentati nell’ottica della candidatura di Roma all’EXPO 2030.
Presenti all’evento Daniele Parrucci (Consigliere comunale e delegato alla Scuola della Città Metropolitana di Roma), Virginia Raggi (Presidente della commissione capitolina Expo 2030), Livio Vanghetti (Direttore Comunicazione del Comitato Roma Expo 2030), Carla Fermariello (Presidente Commissione Scuola di Roma Capitale), l’Associazione Ristoranti Centro Storico di Roma e Fabio Cannatà (Dirigente scolastico dell’I.I.S.S. Giorgio Ambrosoli).
«Essere coinvolti in un’iniziativa come questa – ha dichiarato Cannatà – è stata una preziosa occasione per il nostro istituto, ma soprattutto un’opportunità per gli studenti di compiere un concreto esercizio di cittadinanza, lavorando sul territorio. I ragazzi, infatti, sono stati impegnati su un progetto per il centro storico di Roma e hanno potuto sperimentare, dal punto di vista pratico, cosa significa occuparsi del proprio territorio».
L’ARCS ha fatto sapere «di essersi messa a disposizione della città di Roma insieme a Musa Formazione, al fine di creare un modello di dehors per la capitale. Oltre all’estetica e al decoro urbano, però, un occhio di riguardo è stato dato anche all’efficientamento energetico, dal quale può nascere l’impulso per un turismo sostenibile».
Rivolgendosi agli studenti, Parrucci ha dichiarato: «Trovarvi qui è motivo di grande orgoglio, perché rappresentate un bellissimo esempio di partecipazione attiva sulla tematica dell’impegno a supporto della candidatura di Roma all’EXPO del 2030. Voglio ringraziare tutte le scuole che hanno partecipato, rispondendo all’invito e impegnandosi per il bene della nostra città».
«Vorrei ringraziare gli studenti che – ha detto Raggi – hanno impegnato il loro tempo, la loro immaginazione e la loro creatività per questo progetto. Dobbiamo ragionare sul concetto di inclusione, per andare avanti tutti insieme e capire come potrà essere la nostra città nel 2030».
Fermariello ha ringraziato gli studenti e i docenti per l’impegno profuso a supporto della candidatura di Roma, specificando che dal progetto dei dehors «sono pervenuti degli spunti molto utili per il commercio e il futuro della città di Roma».
Hanno voluto condividere il sostegno all’iniziativa anche Valeria Baglio (Presidente del Gruppo Capitolino del Partito Democratico) – tra i primi a promuovere la sinergia tra ARCS, MUSA e scuole – e Riccardo Campana (Founder e CEO di Musa Formazione).
«Con questo progetto – ha detto Baglio – vogliamo mettere al centro le idee dei nostri giovani. Roma si sta preparando a grandi sfide, come Giubileo, PNRR ed EXPO 2030, con un progetto già apprezzato nel mondo. Sono occasioni irripetibili, che impongono di lavorare con grande spirito di unità. È per questo che vogliamo favorire il processo partecipativo dei cittadini, delle associazioni e delle scuole. Serve una partecipazione dal basso che miri a co-definire e condividere queste grandi opportunità. Con il progetto “Roma nel 2030” abbiamo coinvolto il mondo scolastico attraverso una raccolta di idee e progetti. Sono stati gli alunni stessi, quindi, a farsi promotori della candidatura di Roma ad EXPO 2030. Tale evento internazionale rappresenterebbe un grande beneficio economico per la città, in grado di attrarre investimenti e proporre progetti di rigenerazione urbana. Alle scuole – ha proseguito – abbiamo chiesto come immaginano e come vorrebbero Roma tra otto anni, traendo così suggerimenti per una città più inclusiva e innovativa. Vogliamo continuare a mettere in rete esperienze, innescando il dialogo. Solo così possiamo andare avanti con un progetto internazionale che esalta le qualità di Roma tra storia e innovazione».
Campana ha dichiarato: «Il nostro impegno mira a riqualificare una città importante come Roma, che ha gli occhi del mondo addosso e non può tradire le aspettative. Vorrei sottolineare la sensibilità del Comune di Roma e dell’ARCS, che lavorano duramente per individuare un modello di dehors scelto dalle nostre giovani generazioni».
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Gruppo Axa, in vista del piano strategico cambio nel Comitato Direttivo


– Il Gruppo Axa ha realizzato una serie di cambiamenti all’interno del proprio Comitato direttivo in vista del lancio del prossimo Piano Strategico, che sarà presentato nel corso del primo trimestre 2024.
– Patrick Cohen, attuale CEO di Axa Francia e CEO di Axa Italia fino al 2021, è stato nominato CEO Axa Europa, il più grande perimetro business del Gruppo. Avrà inoltre l’incarico di costituire una nuova unità di business europea dedicata al salute.
Milano, 7 giugno 2023. Il Gruppo Axa ha realizzato una serie di cambiamenti all’interno del proprio Comitato direttivo in vista del lancio del prossimo Piano Strategico, che sarà presentato nel corso del primo trimestre 2024. Fra questi spicca la nomina di Patrick Cohen a CEO Axa Europa, il più grande perimetro business del Gruppo. Cohen, Ceo di AXA Italia fino al 2021 e poi per due anni alla guida di AXA France, dove ha conseguito risultati record in termini di modernizzazione e soddisfazione clienti, risolvendo anche la controversia tra la compagnia e clienti ristoratori che avevano dovuto sospendere l’attività durante il lockdown, e supervisionerà anche le attività del business salute a livello internazionale, oggi frammentate tra differenti entità. Succederà nel ruolo che era di Antimo Perretta, che andrà in pensione alla fine del 2024 e nel frattempo resterà per accompagnare la transizione, collaborando direttamente con Thomas Buberl al quale Cohen esprime la più grande riconoscenza per la fiducia e il sostegno.
Un cambiamento che si iscrive in una riorganizzazione più ampia per preparare il lancio del nuovo Piano Strategico 2024/2026.
“Il 2023 è un anno cruciale per Axa, poiché segna la fine del nostro piano Driving Progress e l’inizio di un nuovo ciclo strategico per i prossimi tre anni. Siamo sulla buona strada per superare gli obiettivi del nostro piano attuale e vorrei ringraziare tutto il mio team di leadership per questa notevole performance, nonostante un contesto spesso incerto e difficile. Vorrei ringraziare in particolare, per il loro contributo fondamentale, Georges Desvaux, Antimo Perretta e Gordon Watson, che hanno svolto un ruolo importante nella trasformazione del Gruppo e che lasceranno il Comitato di gestione di Axa. Questo team rinnovato conferma la forza e la diversità del pool di talenti interni di Axa. Ci offre inoltre l’opportunità di evolvere i perimetri di alcuni dei nostri mercati e delle nostre funzioni centrali, per preparare il Gruppo all’attuazione della nostra nuova ambizione strategica e delle nostre priorità a lungo termine”, ha dichiarato Thomas Buberl, ceo di Axa.
I cambiamenti nelle principali aree geografiche del Gruppo
Patrick Cohen, membro del Comitato direttivo di Axa e ceo di Axa France, è stato nominato CEO European Markets and Health e continuerà a riportare a Thomas Buberl.
Guillaume Borie, Deputy CEO di Axa France, viene nominato CEO di Axa France ed entra a far parte del management committee, riportando a Thomas Buberl.
Hassan El-Shabrawishi, CEO di Axa Africa, è ora CEO International Markets e supervisionerà le attività di Axa in America Latina, Africa, Medio Oriente, Turchia, India e Sud Est asiatico. Entra a far parte del management committee, riportando a Thomas Buberl.
Axa Japan e Axa Greater China (Hong Kong e Cina) riporteranno direttamente e George Stansfield, Group Deputy CEO e General Secretary dell’area geografica. Gordon Watson è stato nominato Presidente non esecutivo per l’Asia.
“Vorrei ringraziare calorosamente Antimo Perretta, che ha guidato le nostre attività in Europa e in America Latina negli ultimi anni Continuerà a sostenere me e alcune delle nostre unità aziendali con un ruolo di consulenza prima del suo pensionamento nel 2024″, ha proseguito Buberl che ha aggiunto: “Sono molto lieto che Patrick Cohen assuma la supervisione delle nostre attività europee e lo sviluppo della nostra attività internazionale nel settore Salute. Patrick ha guidato con successo Axa France, sia in termini di trasformazione che di performance. Sono inoltre lieto di annunciare la nomina di Guillaume Borie a CEO di Axa France. Guillaume ha svolto un ottimo lavoro alla guida di tutte le nostre reti di distribuzione in Francia dal 2019 ed è perfettamente posizionato per proseguire lo sviluppo di questa entità principale. Sono inoltre molto felice che Hassan El-Shabrawishi, che ha guidato con successo le nostre attività in Egitto e in Africa negli ultimi anni, sarà ora incaricato di sviluppare le nostre attività in alcuni dei nostri mercati più promettenti e di farle crescere al massimo del loro potenziale”.
“Desidero inoltre ringraziare Gordon Watson per il suo contributo decisivo alla trasformazione delle nostre attività in Asia, che ci permette di evolvere verso un’organizzazione geografica adatta ai diversi profili ed esigenze delle nostre entità nella regione. In qualità di Presidente non esecutivo per l’Asia, sosterrà l’attuazione di questa nuova fase e continuerà ad aiutare i team con la sua esperienza unica”, ha poi rimarcato Buberl.
Nuovi membri del Comitato direttivo nelle funzioni centrali:
Nancy Bewlay, CEO di Axa XL Reinsurance, è stata nominata Chief Underwriting Officer del Gruppo ed entra a far parte del Comitato direttivo. Riporterà a Frédéric de Courtois, Group Deputy CEO responsabile di Finance, Operations, Strategy, Risk, Underwriting.
Françoise Gilles, Chief Strategic Development Officer di Axa Asia, è nominata Chief Risk Officer del Gruppo ed entra a far parte del Comitato direttivo. Riporterà a Frédéric de Courtois..
Anu Venkataraman, è nominata Chief Strategy Officer del Gruppo, in aggiunta al suo attuale ruolo di Group Head of Investor Relations. Entrerà a far parte del Comitato di gestione riportando a Frédéric de Courtois e ad Alban de Mailly Nesle, Direttore finanziario del Gruppo e membro del Comitato direttivo.
“La creazione di una funzione di Chief Underwriting Officer per il Gruppo sarà fondamentale per realizzare le nostre ambizioni di crescita e di eccellenza tecnica per il prossimo piano strategico”, ha osservato Buberl che ha poi aggiunto: “Nancy Bewlay, che ha contribuito in modo decisivo al turnaround di AXA XL e AXA XL Re, ha l’esperienza e il track record perfetti per guidare questa nuova funzione. Sono lieto di nominare Françoise Gilles nuovo Group Chief Risk Officer. Françoise porterà la sua leadership e le sue precedenti esperienze come Chief Risk Officer in diverse entità e regioni. Come Group Head of Investor Relations, Anu Venkataraman ha dimostrato la sua visione strategica e la sua eccellente conoscenza del settore. In qualità di Chief Strategy Officer, succederà a Georges Desvaux, che ha deciso di andare in pensione alla fine dell’anno e che desidero ringraziare per il suo contributo fondamentale al successo del nostro piano Driving Progress e alla preparazione del nostro prossimo ciclo strategico. Non vedo l’ora di lavorare con tutti i membri del mio team di leadership per finalizzare e lanciare il nostro prossimo piano strategico”, ha concluso.
Il nuovo Comitato direttivo inizierà a lavorare insieme dal 1° luglio e sarà composto da:
Frédéric de Courtois, Group Deputy CEO, Finance, Operations, Strategy, Risk, Underwriting
George Stansfield, Group Deputy CEO, General Secretary, con supervisione su Axa Japan, Axa Greater China (China and Hong Kong)
Nancy Bewlay, Group Chief Underwriting Officer
Guillaume Borie, CEO Axa France
Helen Browne, Group General Counsel
Patrick Cohen, CEO European Markets & Health
Ulrike Decoene, Group Chief Communication, Brand & Sustainability Officer
Hassan El-Shabrawishi, CEO International Markets (Africa, Turkey, Middle East, Latin America, Thailand, Indonesia, Philippines, India Life)
Françoise Gilles, Group Chief Risk Officer
Scott Gunter, CEO Axa XL
Alban de Mailly Nesle, Group Chief Financial Officer
Marco Morelli, Executive Chairman AXA Investment Managers
Karima Silvent, Group Chief Human Resources Officer
Anu Venkataraman, Group Chief Strategy Officer, Head of Investor Relations
Alexander Vollert, Group Chief Operating Officer, CEO Axa Group Operations
Renaud Guidée nominato CEO di AXA XL Reinsurance
Renaud Guidée, che dal 2019 ricopre il ruolo di Group Chief Risk Officer, è stato nominato CEO di Axa XL Reinsurance, succedendo a Nancy Bewlay. Riporterà a Scott Gunter, CEO di Axa XL e membro del Comitato direttivo di Axa.
Per maggiori informazioni: axa.com
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Tutor Consulting, per l’HACCP servono competenze a 360 gradi


Rispettare le procedure HACCP può essere complesso per le aziende. Ma un’applicazione non corretta può avere conseguenze amministrative, civili e anche penali
Torino, 7 giugno 2023. Hazard Analysis and Critical Control Points, ossia Analisi dei pericoli e controllo dei punti critici. Questo è il significato della sigla HACCP, un insieme di procedure che servono per monitorare in maniera capillare i punti della lavorazione degli alimenti in cui può esserci un pericolo di contaminazione. “Le regole e i protocolli dell’HACCP – spiega Bruno Ranellucci, della Tutor Consulting, società di consulenza di Nichelino, alle porte di Torino – servono per garantire la sicurezza nella filiera alimentare e tutelare sia gli operatori coinvolti che tutti coloro che vengono in contatto con gli alimenti. Certamente sono norme complesse da attuare ma sono soprattutto una garanzia per la qualità del prodotto alimentare, la salute del consumatore e anche il buon nome di tutti coloro che si occupano di food ”.
Il sistema HACCP prevede procedure che devono essere applicate in tutte le diverse fasi della filiera alimentare, dalla produzione allo stoccaggio, al trasporto, alla conservazione, alla vendita e alla somministrazione. Ovviamente l’attuazione delle norme è più complicata per alcune categorie di aziende che prevedono più fasi della lavorazione. “Facciamo l’esempio di un salumificio – osserva Bruno Ranellucci – azienda che si deve occupare della parte dell’allevamento, della produzione, lo stoccaggio e la rivendita del prodotto. E’ chiaro che un salumificio avrà una gestione più articolata dell’HACCP di chi si occupa, invece, esclusivamente della ristorazione o della vendita all’ingrosso di alimentari. In definitiva l’applicazione è obbligatoria per tutti gli operatori del food ma la complessità varia a seconda della tipologia dell’azienda e della sua dimensione”.
Tutti i passaggi, in ogni caso, devono essere messi in pratica correttamente ed essere dimostrabili e verificabili nell’eventualità di controlli da parte delle autorità competenti. Qualora si riscontrassero irregolarità, infatti, si andrebbe incontro a conseguenze amministrative, civili e anche penali. “Se il manuale HACCP non è adeguato alle specificità dell’azienda – conferma Ranellucci – si rischiano sanzioni di qualche migliaia di euro, così come se non viene svolta la formazione o c’è qualche carenza igienico sanitaria. Ma se viene riscontrato un atteggiamento fraudolento si rientra nell’ambito penale”.
Per tutti questi motivi è necessario scegliere un consulente HACCP che abbia competenze a 360 gradi, che sappia valutare, già ad una prima analisi, quali sono le esigenze di un singolo imprenditore; deve, inoltre, avere contatti con le Asl territoriali. “Noi di Tutor Consulting – conclude Ranellucci – abbiamo realizzato alcuni manuali HACCP in collaborazione con le stesse Asl in modo da garantire la maggiore sicurezza possibile all’utente finale e prevenire qualsiasi irregolarità”
Per informazioni e approfondimenti si può consultare il sito https://www.tutorconsulting.it/
Contatti: https://www.tutorconsulting.it/
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“Vedemose ar PENNY”: Ancora due nuovi store nella capitale


In poche settimane, con 21 negozi, triplicata la presenza su Roma
Cernusco sul Naviglio – 7 giugno 2023. Con l’apertura di altri due nuovi punti vendita, PENNY apre nella capitale anche gli ultimi due dei 16 negozi oggetto di una recente operazione di acquisizione.
Aprono infatti domani, 8 giugno 2023, altri due spazi PENNY nel cuore della capitale, rispettivamente in Via Gargano, 21/A, nel quartiere Montesacro, e in Via L’Aquila, 19, all’interno del quartiere Pigneto, area densamente popolata in cui lo store avrà un ruolo di riferimento per la spesa conveniente e di qualità di tutti i giorni.
I due punti vendita, rispettivamente di 300 e 250 mq, si distinguono per qualità, freschezza, convenienza e sguardo rivolto ai prodotti locali e alle tipicità regionali.
In entrambi i negozi sarà presente un vasto assortimento di pasticceria fresca; inoltre, nel PENNY di via L’Aquila i clienti potranno trovare anche l’angolo bake off e il reparto gastronomia affidati a un partner.
Il format degli store prevede un’offerta alimentare e di non-food in linea con la qualità e la convenienza del brand, con un assortimento per il 75% di prodotti italiani, con una particolare attenzione ai regionalismi ed alle produzioni locali.
L’apertura dei nuovi negozi PENNY prevede un organico di circa 17 collaboratori, tra nuovi assunti e collaboratori acquisiti dalle insegne precedenti.
PENNY rivolge grande attenzione alla sostenibilità all’interno del suo percorso “VIVIAMO SOSTENIBILE”, garantendo in tutti i suoi nuovi punti vendita le attività di lotta allo spreco alimentare, rispetto per l’ambiente e responsabilità sociale con i partner di valore, parte integrante della storia del brand, con un approccio responsabile e innovativo.
I punti vendita osserveranno il seguente orario di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato: 08:00 – 21:00. Domenica: 09:00 – 20:30.
PENNY Italia
PENNY, discount alimentare del gruppo REWE, è uno dei gruppi commerciali leader sul mercato tedesco ed europeo nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. In Italia, l’insegna nasce nel 1994 e segna un momento di straordinario cambiamento nel mondo del discount italiano, dando inizio al rinnovo del settore grazie alla nuova formula “assortimento di qualità, marca e prezzi bassi”. A livello nazionale, è presente sul territorio con oltre 435 punti vendita distribuiti nelle principali regioni d’Italia ed è attualmente in forte crescita, con fatturato per metro quadro superiore alla media di categoria. A livello internazionale, è presente con successo anche in Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania. Obiettivo principale del gruppo è la soddisfazione dei clienti, ai quali garantisce non solo un’ampia scelta di prodotti di qualità a prezzi concorrenziali, ma anche punti vendita accoglienti e confortevoli, per una spesa facile e veloce. Le linee di prodotti a marchio privato PENNY Italia valorizzano il territorio, i regionalismi ed il made-in-italy. L’azienda, con i suoi oltre 4602 dipendenti, di cui donne sono il 62%, porta avanti da anni concrete iniziative di sostenibilità in ambito sociale, nella lotta allo spreco alimentare e nella tutela dell’ambiente. Per ulteriori informazioni: www.penny.it
REWE Group
Nel 1927, 17 cooperative d’acquisto unirono le loro forze e fondarono la “Revisionsverband der Westkaufgenossenschaften” – o in breve REWE – con l’obiettivo di organizzare collettivamente l’acquisto di cibo. Oggi la cooperativa ha una presenza internazionale e gode di successo sia nel settore della vendita al dettaglio che nel turismo. Come cooperativa con una storia che risale a più di 90 anni, comprendiamo la nostra responsabilità ecologica e sociale nei confronti delle generazioni future. Ci impegniamo a salvaguardare un futuro sostenibile. Il gruppo REWE è leader del commercio e del turismo in Germania e in Europa. Impiega oggi oltre 384.000 dipendenti e ha chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 84,8 miliardi di euro, con quasi 16.000 tra punti vendite e agenzie in tutto il mondo. Le sue linee di vendita comprendono anche supermercati e negozi di beni di consumo gestiti dai marchi REWE, REWE CENTER, REWE CITY, BILLA, dai negozi di toom DIY e, naturalmente, del discount PENNY. Per ulteriori informazioni: https://www.rewe-group.com/en/
Marcello Caldarella | Corp. Communications Management | Penny Italia: mcaldarella@penny.it | +39 366 6270344 | +39 02 92724309
Fabio Valli | ADNKRONOS Comunicazione: Fabio.valli@adnkronos.com | + 39 02 76366 45 | +39 344 1281966
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