Cronaca
“Zia, corri. Papà ha ucciso mamma”. La chiamata...
“Zia, corri. Papà ha ucciso mamma”. La chiamata del figlio di Vincenza, uccisa ad Andria
La frase nell'ordinanza con cui il gip del tribunale di Trani ha applicato la custodia cautelare in carcere per omicidio volontario nei confronti di Luigi Leonetti, reo confesso del femminicidio. Il 51enne ai soccorritori dopo l'assassionio moglie: "Venite, ho commesso una fesseria"
"Ho commesso una fesseria... venite sopra, sono stato io.... Sta qui...". Queste le parole che ha pronunciato martedì scorso nel tardo pomeriggio, Luigi Leonetti, 51 anni, di Andria, ai soccorritori del 118 che lui stesso aveva chiamato per avvisarli di aver ucciso a coltellate la moglie Vincenza Angrisano, 42 anni, nella loro abitazione a tre chilometri dalla città, sulla strada provinciale 231. E' quanto si legge nell'ordinanza con cui il gip del tribunale di Trani Lucia Anna Altamura non ha convalidato il fermo di indiziato di delitto ma ha applicato la custodia cautelare in carcere per omicidio volontario chiesta dalla Procura della Repubblica nei confronti dell'uomo, reo confesso del femminicidio. Tre i fendenti sferrati al torace e all'addome. L'accusa è di omicidio volontario aggravato dal fatto di aver commesso il fatto ai danni della coniuge.
I sanitari lo hanno trovato vicino al cancello di accesso all'abitazione che faceva segno di entrare all'interno del recinto. Il corpo della donna era al primo piano sul pavimento del corridoio poco fuori il bagno. Secondo quanto riferito dai sanitari agli investigatori i due figli della coppia, di 6 e 12 anni, al momento dell'arrivo dei soccorsi erano nella loro stanza alla fine del corridoio con la porta semichiusa. Agli stessi soccorritori Leonetti ha riferito di averla accoltellata perché "era stato tradito dalla predetta". Nell'ordinanza viene riportata anche la frase che il figlio più grande della coppia ha pronunciato durante una telefonata di allarme alla zia sempre quel pomeriggio: "Zia, papà ha accoltellato mamma..., ha ucciso mamma... corri ...".
Leonetti, nelle sue dichiarazioni successive davanti al pubblico ministero, ha aggiunto che in occasione della precedente aggressione alla moglie alcuni giorni prima quando, rimproverandola di essere tornata tardi di sera, l'aveva picchiata costringendola a recarsi in ospedale per farsi medicare, aveva meditato "il proprio intendimento omicidiario, non nascondendo - scrive il gip - che questo pensiero aveva attraversato la sua mente".
Cronaca
Il “Megafono Sociale” di Danone: un nuovo modo...
Le aziende devono creare valore economico ma anche valore sociale, insomma un nuovo modello di business. Questo il messaggio lanciato da Danone Italia attraverso il libro "Il Megafono Sociale. Un nuovo modello di creazione del valore", curato dalla giornalista Maria Cristina Origlia e distribuito da Harvard Business Review Italia, la cui presentazione si è rivelata momento di confronto tra il mondo dell'impresa, delle istituzioni e del terzo settore. Il "Megafono Sociale" è un modello che ha l'obiettivo di amplificare l'impegno sul tema della sostenibilità partendo dai singoli brand, per generare un impatto positivo sulla società attraverso il coinvolgimento delle persone in cause sociali. Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Company Italia & Grecia, ha sottolineato l'importanza di unire la sostenibilità economica a quella sociale e ambientale.
Cronaca
All’università Roma Tre commemorazione dei desaparecidos in...
Enriqueta Estela Barnes de Carlotto, presidente dell’Associazione delle “Abuelas de Plaza de Mayo”, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Lingue e letterature per la didattica e la traduzione per l’impegno per il diritto all’identità anche in ambito letterario-drammaturgico. Una preziosa occasione per fare memoria della tragedia consumata in Argentina con il colpo di stato militare del 1976.
Cronaca
Ascoli Piceno, peschereccio affonda a 6 miglia da San...
L'imbarcazione, in rientro dalla battuta di pesca, ha urtato violentemente una piattaforma
Paura nella notte per l’equipaggio di un peschereccio di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). L’imbarcazione, di circa 20 metri, con a bordo tre persone d’equipaggio, è affondata a circa 6 miglia dalla costa. L’allarme è arrivato intorno alle 00.50 dalla centrale operativa del Guardia Costiera alla sala operativa di San Benedetto del Tronto attraverso il dispositivo Emergency position indicating radio beacon (Epirb), presente a bordo del peschereccio, che si interfaccia con il sistema satellitare Cospas-Sarsat. E' stata quindi inviata in zona la motovedetta Sar Cp 843 per la ricerca e il soccorso in mare.
Da una prima ricostruzione della Capitaneria di porto di San Benedetto - Guardia costiera, il motopesca, in rientro dalla battuta di pesca, ha urtato violentemente una piattaforma per cause che sono ancora in corso di accertamento. Poco dopo l’urto, il peschereccio ha iniziato ad imbarcare velocemente acqua per poi affondare nel giro di pochi minuti su fondali di circa 20 metri. L’equipaggio è riuscito a mettersi miracolosamente in salvo salendo sulla zattera di salvataggio presente a bordo e di lì a poco è stato recuperato da un altro peschereccio che passava nella stessa zona e che, alla ricezione della disperata chiamata di soccorso, è intervenuto per aiutare i colleghi.
Intorno alle ore 1.40 circa, il motopesca con a bordo i tre marittimi salvati, è arrivato nel porto di San Benedetto del Tronto. Ad attenderli in banchina il personale della Capitanerie di Porto di San Benedetto del Tronto e il personale medico del 118 che ha fornito le prime cure. I marittimi, fa sapere la Capitaneria di porto di San Benedetto, sono provati per l'accaduto ma in buone condizioni di salute. La Guardia Costiera ha adesso aperto un'inchiesta per capire i motivi del naufragio e si sta adoperando per scongiurare la presenza di eventuali tracce di inquinamento nell’area dell'incidente.