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Allegri: “La Juve l’anno prossimo non potrà vincere la Champions League”
"Con la riforma vincere sarà difficile o quasi impossibile"
"Con la riforma della Champions League vincere sarà difficile o quasi impossibile". La Juventus di Massimiliano Allegri punta a ritornare in Champions League. I bianconeri però, a detta del tecnico, non saranno in grado di competere al top in Europa. In Champions, intanto, bisogna arrivarci. La Juve è in crisi totale, con una sola vittoria nelle ultime 8 giornate.
"Quest'anno in prima squadra ci sono tanti giovani. Ci sono inoltre tanti nostri ragazzi che giocano in altre squadre di Serie A. La società ha fatto un ottimo lavoro. E' questa la strada che il calcio deve percorrere per essere sostenibile. Quando sono tornato alla Juventus, mi è stato chiesto di ringiovanire la squadra. L'obiettivo era quello di inserire tre giocatori della Next Gen ogni anno, abbassare il monte ingaggi e rendere la squadra sostenibile pur restando competitivi", dice in un'intervista a 'The Athletic'.
"Con i giovani si cerca di sfruttare al massimo i bei momenti -aggiunge Allegri-. Sai che dopo un po' arriva il difficile. Tutti i giovani calciatori ci passano. Lo hanno sperimentato Miretti e Fagioli. Anche Yildiz lo farà. I giovani hanno alti e bassi, non si raggiunge la maturità prima dei 25-26 anni. Chi ha più forza mentale arriva prima. Il giocatore arriva al suo picco tra i 26 e i 30 anni e la cosa non è cambiata. E' l'età migliore perché si ha più esperienza, si è maturati e migliorati. Era la stessa cosa 40 anni fa".
Il tecnico della Juventus parla poi dei 9 scudetti di fila sottolineando l'eccezionalità dell'impresa compiuta dai bianconeri tra il 2012 e il 2020. "Dobbiamo adattarci e capire che i nove Scudetti consecutivi sono stati una cosa straordinaria che non accadrà più in Serie A. Ci sono stati solo due cicli simili alla Juventus con cinque titoli consecutivi con Carlo Carcano e Carlo Bigatto negli anni trenta. Tolti questi periodi, la Juve ha vinto al massimo per due anni di fila, come hanno fatto anche gli altri club. I nove Scudetti di fila hanno distorto la percezione di una realtà che è diversa”.
Allegri chiude parlando del divario con la Premier League e della nuova Champions League. "Colmare il divario finanziario con la Premier League è ormai impossibile per la Serie A. Dobbiamo quindi andare avanti in questa direzione: lavorare sulla crescita dei giovani e sulla Next Gen. E' normale che con la riforma della Champions League vincere sarà difficile o quasi impossibile", dice.
"E' un formato in stile tennis, sarà tra le prime otto e sarà difficile che una di queste non riesca a vincere. Vogliono assicurarsi che le prime otto arrivino in finale, credo perché puntano ad avere maggior spettacolo. Questo di dà la possibilità di lavorare maggiormente sullo sviluppo dei giovani, sulla sostenibilità e sulla competitività nella propria lega e assicurarti di qualificarti per la Champions League ogni anno per puntare ad avere una buona annata e cercare di arrivare il più lontano possibile", conclude.
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Gp Cina, Verstappen domina la Sprint: Leclerc quarto
Il pilota della Red Bull sul circuito di Shanghai si è imposto sulla Mercedes di Lewis Hamilton e sul compagno di scuderia Sergio Perez
L'olandese Max Verstappen domina la gara sprint del Gp della Cina di F1, la prima della stagione. Il pilota della Red Bull sul circuito di Shanghai si è imposto sulla Mercedes di Lewis Hamilton e sul compagno di scuderia Sergio Perez. Ai piedi del podio le due Ferrari con il quarto posto di Charles Leclerc e il quinto di Carlos Sainz, che hanno duellato testa a testa negli ultimi giri. Sesta la McLaren di Lando Norris seguita da quella di Oscar Piastri e dalla Mercedes di Geroge Russell. A chiudere la top ten Il cinese Zhou Guanyo con la Sauber e Kevin Magnussen con la Haas.
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Cagliari-Juve 2-2, rimonta bianconera e Allegri si salva
I sardi avanti con 2 rigori, la Juve recupera nel secondo tempo
Il Cagliari e la Juventus pareggiano 2-2 nel match giocato oggi per la 33esima giornata della Serie A. I bianconeri allenati da Allegri, sotto 2-0 nel primo tempo per 2 rigori, recuperano nel secondo tempo. La Juve sale a 64 punti al terzo posto. Il Cagliari di Ranieri sale a 32 punti e si tiene a distanza dalla zona retrocessione.
La partita
La serata della Juve si apre con un avvio da incubo. Il Cagliari domina dal primo minuto contro avversari che non sono in campo. Passano 100 secondi e i sardi si fanno vivi con la percussione di Luvumbo, che conclude alto. Al 6', nell'area rossoblu Alcaraz viene colpito alla testa da una gomitata di Mina, che salta in maniera scomposta: il centrocampista bianconero si rialza con un taglio e perde sangue, per l'arbitro Piccinini e per il Var non è successo niente.
Il Cagliari riprende a premere e all'8' va vicino al gol con Shomurodov, che su azione da corner non inquadra la porta. Al 27' serve un miracolo di Szczesny, che di piede nega il gol a Luvumbo. Al 29' la Juve crolla. Sul colpo di testa di Dossena, Bremer tocca di mano: Piccinini con l'ausilio del Var assegna il rigore, Gaetano dal dischetto non sbaglia e firma l'1-0.
La Juve è uno sparring partner che non lascia traccia e il Cagliari concede il bis al 35'. Szczesny stende Luvumbo, altro rigore: Mina trasforma, 2-0. Segnali di Juve prima dell'intervallo con un'azione che porta al gol di Vlahovic: tutto inutile per il fuorigioco di Chiesa.
Il secondo tempo propone un copione parzialmente diverso. Il Cagliari, dopo aver speso molto nella prima frazione, deve abbassare il ritmo e la Juve, che pure continua a mostrare un gioco 'rivedibile', pare intenzionata a partecipare alla partita. Al 61', dal nulla, il gol bianconero. Vlahovic pennella di sinistro una punizione da posizione più favorevole a un destro: 2-1. La Juve avrebbe mezz'ora per raddrizzare la serata, Allegri butta nella mischia anche Milik per aumentare il peso offensivo. I bianconeri premono in maniera confusa ma efficace. All'87' il cross di Yildiz innesca l'autogol di Dossena: 2-2.
Allegri: "Nel primo tempo non abbiamo capito il match"
"Nel primo tempo non abbiamo capito assolutamente la partita" e "abbiamo sbagliato molto tecnicamente", dice Allegri a Dazn dopo la sfida. "Tutta la squadra nel primo tempo non è stata all'altezza", aggiunge Allegri spiegando che nella prima parte della gara "abbiamo perso tutti i palloni che potevamo perdere, non abbiamo capito la partita. Dovevamo attaccare la profondità. Siamo stati più bravi nel secondo tempo".
Martedì la Juve torna in campo per il ritorno della semifinale di Coppa Italia: "Abbiamo la possibilità di andare in finale" di Coppa Italia dopo la vittoria dei bianconeri all'andata contro la Lazio per 2 a 0 a Torino e quindi "bisognerà fare una grande partita". "Avevamo uno scontro diretto con il Milan per il secondo posto. Cerchiamo di fare una partita diversa a Roma contro la Lazio".
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Genoa-Lazio 0-1, gol di Luis Alberto decide il match
I biancocelesti ancora in corsa per un posto Champions
La Lazio vince 1-0 oggi sul campo del Genoa nel match che apre la 33esima giornata della Serie A. I biancocelesti si impongono con il gol di Luis Alberto. La vittoria permette alla squadra allenata da Tudor di salire a 52 punti e di rimanere in corsa per il quinto posto, che vale la qualificazione alla prossima Champions League. Il Genoa, che non ha più nulla da chiedere al campionato, rimane a quota 39.
La partita
Al 5' il Genoa si fa vivo con Ekuban, il rasoterra è impreciso. Al 12' si presenta Retegui, destro alto. Tentativo Lazio con Gila al 23', il destro dalla distanza finisce è impreciso. Il Genoa continua a spingere con Ekuban, al 34' conclusione che non impensierisce Mandas. Al 43', prima dell'intervallo, Retegui cerca il jolly da metà campo: manca precisione e la Lazio si salva.
La Lazio alza il ritmo nella ripresa e si rende pericolosa a ripetizione con Luis Alberto, Felipe Anderson e Romagnoli. I biancocelesti sfondano al 67' con una pregevole azione corale. Felipe Anderson premia l'inserimento di Kamada che mette il pallone a disposizione. Vecino fa velo e consente a Luis Alberto di calciare da ottima posizione: gol, 0-1 e 3 punti per la Lazio.