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‘Illuminate’ torna su Rai3, con Martina Stella alla scoperta di Nilla Pizzi
Da domani in seconda serata la sesta stagione della collana dedicata a donne esemplari del Novecento italiano
Nilla Pizzi, Monica Vitti, Suso Cecchi D’Amico e le Sorelle Fontana sono le esemplari donne del Novecento italiano al centro della sesta stagione di “Illuminate”, docu-serie in 4 puntate prodotta da Gloria Giorgianni per Anele in collaborazione con Rai Cultura, in onda da domenica 25 febbraio su Rai3 in seconda serata. A guidare il racconto di queste straordinarie eccellenze femminili “made in Italy”, quattro grandi attrici del panorama italiano: Martina Stella, Carla Signoris, Anna Ferzetti ed Euridice Axen.
Le quattro attrici-narratrici, attraverso originali registri narrativi, conducono i telespettatori nelle vite di queste straordinarie protagoniste della storia e della cultura del nostro Paese, ripercorrendone il percorso professionale e umano, in un racconto che incrocia narrazione cinematografica, materiali d’archivio e testimonianze dirette.
Nella prima puntata, Martina Stella, invitata come ospite alla nuova edizione del Premio Nilla Pizzi, istituito in onore della cantante e dedicato a chi è capace rinnovare l'arte e la cultura, intraprende un viaggio a Sant'Agata Bolognese e scopre una donna che non è stata solo un'illustre cantante - prima vincitrice assoluta del Festival di Sanremo nel 1951 e incoronata "regina della musica italiana" - ma anche una donna che ha viaggiato il mondo, aperto un ristorante ad Acapulco di cui era spesso ospite Frank Sinatra, vissuto una vita intensa, senza mai dimenticare i suoi tanti ammiratori, talmente devoti da dedicarle il primo fan club mai esistito per una cantante italiana, “Il salottino di Nilla”. In quegli anni nacque anche la moda delle "cartoNille", facsimile delle cartoline postali su cui si incollavano varie immagini di Nilla Pizzi, che i suoi fan si scambiavano per gli auguri natalizi e le comunicazioni sui suoi concerti.
"Illuminate - racconta Marina Stella - è un progetto di grande qualità ed è stato un onore per me farne parte, perché sono sempre stata una telespettatrice appassionata del programma e ho sempre ammirato questo racconto valoriale del mondo femminile. Ripercorrere la vita professionale e il lato umano della straordinaria Nilla Pizzi è stato interessante e molto emozionante, sicuramente qualcosa che non può lasciare indifferenti, qualcosa che illumina e ispira. Conoscevo Nilla Pizzi come cantante, ma non nel profondo, e ho scoperto che, oltre ad avere un immenso talento, è stata una giovane donna che partendo dalla provincia è riuscita a girare il mondo. Moderna, determinata, che in maniera sensibile e intelligente è riuscita ad abbattere regole e schemi sociali dell’epoca, lasciando per sempre un segno nel mondo”, sottolinea l'attrice.
Nel secondo docu-film, dedicato all’indimenticata Monica Vitti, Carla Signoris sogna di rivivere una “giornata particolare” della vita della grande attrice, il 3 maggio 1988, quando Le Monde pubblicò l’errata notizia della sua scomparsa. Eccelsa “mattatrice” della commedia italiana, con la sua voce roca e l’innata verve, Monica Vitti è stata capace di inventare un nuovo stile, stravolgendo per sempre i canoni non solo del cinema ma anche gli stereotipi della bellezza dell’epoca.
Nel terzo episodio, Anna Ferzetti interpreta l’esemplare figura della prima e unica sceneggiatrice degli anni d’oro del cinema italiano, Suso Cecchi D’Amico, nel docu-film che porta sullo schermo il suo battesimo artistico, quando nel 1946 scrisse il suo primo film, “Avatar”.
Infine, Euridice Axen intraprende un viaggio inaspettato nella storia d'Italia dagli anni '30 fino ad oggi con gli occhi delle Sorelle Fontana – Zoe, Micol e Giovanna – tre giovani sarte emiliane che hanno dato vita ad abiti dallo stile unico e dirompente, ambiti e indossati dalle donne più importanti del mondo, lasciando in eredità una visione moderna della moda e della femminilità.
Numerosi i testimoni illustri che hanno dato il loro prezioso contributo ai quattro racconti. Per Nilla Pizzi, la nipote Maura Fantuzzi, Platinette, Pino Strabioli, il manager Elia Faustini, l’amico e collezionista di oggetti appartenuti alla cantante Matteo Scircoli, il direttore del Teatro Comunale Ferdinando Bibiena di Sant’Agata Bolognese Romeo Grosso, il giornalista e speaker radiofonico Massimo Cotto, la cantautrice Greta Zuccoli, il biografo Enzo Giannelli. Per Monica Vitti, tanti nomi dello spettacolo e del cinema come Elliot Gould, Carlo
Verdone, Sergio Rubini, la giornalista e scrittrice Laura Delli Colli, il regista e compositore Stefano Reali, gli attori Francesco Siciliano e Orsetta Gregoretti, la costumista Nicoletta Ercole, la scrittrice Patrizia Carrano, la sceneggiatrice Silvia Napolitano, il fotografo Gianni Bozzacchi. Per Suso Cecchi D’Amico, il figlio Masolino D’Amico, i nipoti Lorenzo D’Amico e Margherita D’Amico, Ivan Cotroneo, Luca Zingaretti, lo sceneggiatore e regista Francesco Bruni e la Direttrice del Premio Solinas Annamaria Granatella. Per le Sorelle Fontana, la figlia di Giovanna Fontana Roberta Lami, Presidente della Fondazione Micol Fontana, la nipote Maria Cristina Giusti e la nuora Luisella Rastelli, coordinatrice delle collezioni Fontana; e ancora, lo stilista Guillermo Mariotto, la giornalista e produttrice Matilde Bernabei, l’annunciatrice e conduttrice televisiva Rosanna Vaudetti, il Presidente dell’Accademia Costume e Moda Andrea Lupo Lanzara, la disegnatrice e indossatrice Luisida Caligaris Papa e la giornalista Marina Como.
Il racconto si snoda anche attraverso i luoghi che hanno fatto da sfondo alle vicende delle protagoniste: da Sant’Agata Bolognese, il paese in cui è nata e cresciuta Nilla Pizzi, a Roma, per raccontare la storia di Monica Vitti, Suso Cecchi D’Amico e delle Sorelle Fontana, visitando l’Accademia di Moda e Costume e la Fondazione Micol Fontana.
Illuminate si conferma, alla sua sesta stagione, un importante appuntamento del racconto al femminile della Rai, che ha portato sullo schermo, attraverso altrettanti docu-film originali, ben 24 storie di donne italiane esemplari, talentuose e appassionate che, con la potenza di un uragano, hanno rivoluzionato gli ambiti in cui si sono distinte – dalla scienza al cinema, dalla letteratura alla moda, dal canto all’imprenditoria – raggiungendo importanti traguardi anche a livello internazionale e diventando un modello di determinazione e coraggio per generazioni di donne.
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Stefania Zambrano anima di un progetto cinematografico: le...
Un nuovo ed interessante progetto vede come ideatrice Stefania Zambrano, l’organizzatrice di Miss Trans Europa, volto di vari eventi della comunità LGBTQ+. Attualmente, è infatti la produttrice del docufilm La Cultura Non E’ Camorra. Dallo scorso 18 aprile, Stefania è impegnata sul set per dare vita a diverse scene per dare un tocco in più ai racconti e far vedere quello che realmente succede a Napoli. E, ovviamente, al centro del racconto non poteva mancare la sua comunità, quella dei transessuali, anche loro vittime della camorra, proprio come indicano i media, attraverso la prostituzione.
Il documentario, pieno di momenti dolorosi ed emozionanti, ha come obiettivo principale quello di trasmettere alla nuova generazione ciò che succede, al fine di sensibilizzarla. Stefania Zambrano ha deciso, infatti, di parlare di una tematica molto forte, e sicuramente difficile da raccontare, per far comprendere ai giovani che la camorra non è cultura.
Sul set, Stefania ha voluto fortemente le sue Miss: in primis la vincitrice di Miss trans Europa 2023 Raffaela Di Andrea, Miss TX Italia 2024 Magda Mara De Martino e, per chiudere, la Miss di tutte le Miss del mondo Sara Finizio. Tutte e tre interpreteranno un ruolo molto importante.
“Per me è la prima volta che tocco questa tematica per dare vita ad un progetto del genere. Progetto che è in fase di studio già da qualche anno . Adesso mi sono decisa a metterlo in atto per cercare di fare un buon lavoro”, sono state le parole della Zambrano, che ha come mission quello di portare il film nelle sale almeno per qualche giorno.
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‘La fisica dell’amore’, Schettini...
Il programma stroncato da TvBlog, la risposta del divulgatore scientifico
Il professore Vincenzo Schettini, famoso sui social con la pagina 'La fisica che ci piace', ha debuttato in televisione con 'La fisica dell’amore' nella seconda serata di Rai2 registrando ottimi ascolti. Tuttavia, la nuova veste del professore non è piaciuta a tutti e incassa la stroncatura di TvBlog. Secondo il sito specializzato, infatti, il divulgatore scientifico esploso sui social non convince nel suo primo programma televisivo: il programma presenta pochi contenuti di fisica e "quando il docente mostra alcuni esperimenti sfocia inevitabilmente in discorsi motivazionali da reel di Instagram". E non solo: "Il nostro - scrive ancora TvBlog - gesticola pesantemente davanti alle telecamere e sfoggia una dizione che risente troppo delle sue origini baresi, nemmeno fossimo su Telenorba".
Il professore Schettini pubblica lo stralcio della recensione sui suoi profili social e chiede: "Ditemi la vostra. Accento e gesti sono così fastidiosi?". I suoi sostenitori insorgono e tra loro c'è anche qualche vip, come Flora Canto ("la tua dizione non si tocca") e Anna Pettinelli che scrive: "Benvenuto nel mondo dei critici tv. Inutile veleno visti i risultati ottenuti. Falli parlare amico mio". Il programma in seconda serata, infatti, ha ottenuto ottimi ascolti. Solo la prima puntata ha registrato 600.000 spettatori e uno share del 7,3%, battendo programmi storici della fascia.
La protesta social per la stroncatura ha portato l'autore dell'articolo di TvBlog a chiarire le sue parole: "Il sottoscritto, cresciuto a pane e Telenorba, intendeva semplicemente rilevare un problema di prossemica nell’eccessivo gesticolare del conduttore e nella dizione, ma avrebbe dovuto esprimersi meglio e di questo si scusa spontaneamente con chi legge e il professore". Tuttavia, aggiunge, "va ricordato al professore che su queste pagine sono state stroncate persone con un curriculum molto più corposo del suo", senza che pubblicassero lo stralcio di una recensione "dandola in pasto ai propri follower, con la possibilità di risalire al nome e cognome dell’autore". "Forse il professore era in buona fede, ma chi invita Big Mama per condannare il bullismo dovrebbe tenere a mente questi aspetti", lamenta concludendo l'autore dell'articolo.
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Spotify lancia la quarta edizione di Radar, prima volta in...
Negli spazi di Arca Milano si è tenuta la quarta edizione di Radar, il programma globale di Spotify nato per supportare i talenti emergenti. Tony Boy, okgiorgio, Coca Puma, STE, Sally Cruz e centomilacarie sono i sei artisti della playlist editoriale dedicata Radar Italia e beneficeranno di uno speciale supporto editoriale e di un piano marketing personalizzato. Nelle passate 3 edizioni infatti Spotify aveva puntato sulla promozione in piattaforma degli artisti facenti parte del progetto, da blanco a big mama, diventati in breve tempo noti al grande pubblico. Quest’anno, Radar ha voluto celebrare i sei artisti anche con il primo live di Spotify ad Arca Milano.