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Minaccia Russia nello spazio, Usa copiano Elon Musk per...
Minaccia Russia nello spazio, Usa copiano Elon Musk per difesa
Il New York Times svela la strategia di Washington: una nuova rete di mini-satelliti
La Russia minaccia gli Stati Uniti dallo spazio e Washington per difendersi copia Elon Musk. Mentre la Casa Bianca conferma che Mosca sta sviluppando armi per colpire i satelliti a stelle e strisce, l'America compie un nuovo passo per garantire la sicurezza delle proprie comunicazioni. Il New York Times riferisce che il Pentagono ha avviato in queste ore un programma per lanciare in orbita satelliti più piccoli ed economici per contrastare le minacce spaziali.
Il quotidiano fa notare la tempistica a dir poco curiosa. Mentre si diffondono le news relative alla nuova minaccia russa, con l'ipotesi di utilizzo di una nuova arma nucleare per 'spegnere' i satelliti, gli Stati Uniti compiono un passo per attivare il sistema denominato Proliferated Warfighter Space Architecture (PWSA), che mira a proteggere comunicazioni e monitoraggi Gps con la creazione di un network di satelliti più piccoli e meno costosi di quelli tradizionalmente impiegati. Il meccanismo sembra ispirato alla rete Starlink creata da SpaceX, la compagnia di Elon Musk, con il lancio in orbita di oltre 5.000 nuovi satelliti destinati a raggiungere una quota di 2000 km. Gli esemplari più 'vecchi' osservano la Terra da 35.000 km.
Non è un caso se i primi due satelliti sperimentali spediti in orbita dal Pentagono siano stati trasportati proprio da un razzo SpaceX. In sostanza, la PWSA consentirebbe agli Stati Uniti di mantenere una rete di comunicazioni efficiente anche se più di una decina di satelliti 'vecchio stile' venissero distrutti o danneggiati.
La strategia è ritenuta indispensabile in un quadro internazionale in cui un eventuale confronto - se non conflitto - con Russia o Cina comprenderebbe il rischio concreto di attacco al sistema di telecomunicazioni, geolocalizzazione e sorveglianza utilizzato dagli Usa. I satelliti, in sostanza, primo obiettivo del nemico. La conferma arriva anche dalle parole di John Kirby, portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca. "Posso confermare che la minaccia alla sicurezza nazionale è legata alla capacità che la Russia sta sviluppando contro i satelliti'' americani. ''Questa non è una capacità attiva che è stata dispiegata. E sebbene il perseguimento di questa capacità da parte della Russia sia preoccupante, non esiste alcuna minaccia immediata per la sicurezza di nessuno", aggiunge Kirby.
Secondo il New York Times, al momento una quota rilevante dei sistemi satellitari militari degli Usa sarebbe vulnerabile davanti ad un attacco: si tratta di pochi satelliti di dimensioni notevoli, il bersaglio ideale.
Un network sul modello Starlink, invece, sarebbe molto più difficile da 'spegnere': il suo funzionamento senza blackout permetterebbe di monitorare senza soluzione di continuità le traiettorie di eventuali missili lanciati e permetterebbe alle diverse anime delle forze armate di comunicare e coordinare e azioni, sempre con un occhio alle operazioni del nemico. La costellazione di minisatelliti sarebbe una garanzia di stabilità anche per le comunicazioni in ambito civile e permetterebbe all'imponente macchina economica degli Stati Uniti di rimanere in moto: aziende di ogni tipo, ogni giorno, utilizzano i satelliti per operare.
La priorità del tema è testimoniata dalla somma che, secondo il quotidiano, la Space Development Agency del Pentagono ha stanziato per i prossimi 5 anni: si tratta di 14 miliardi di dollari.
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Nuove minacce dell’Iran a Israele – Ascolta
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Iran minaccia Israele: “Se ci attacca non ne rimarrà...
Il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi
Se Israele attaccasse l'Iran, è "improbabile" che rimarrà "qualcosa" dello Stato ebraico. E' il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante un intervento all'università di Lahore. Raisi, citato dall'agenzia di stampa Tasnim, si trova da ieri in Pakistan per una visita ufficiale di tre giorni.
Sottolineando che l'Iran "ha punito il regime sionista per il crimine commesso", ovvero l'attacco al consolato della Repubblica islamica a Damasco, Raisi ha affermato che "se il regime sionista commettesse l'errore di invadere la Terra Santa dell'Iran, la situazione cambierà ed è improbabile che rimarrà qualcosa di questo regime".
Ministro Esteri Iran: sanzioni Ue 'deplorevoli'
Da parte sua il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha bollato le sanzioni varate dall'Unione Europea a seguito dell'attacco iraniano contro Israele come "deplorevoli". "È deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran solo perché l'Iran ha esercitato il proprio diritto all'autodifesa di fronte alla sconsiderata aggressione di Israele", scrive in un commento postato su X. "L'Ue non dovrebbe seguire il consiglio di Washington" di rispondere alle richieste del "criminale regime israeliano".
"È anche deplorevole", prosegue, "che, mentre il regime israeliano continua il suo genocidio contro i palestinesi attraverso diversi crimini di guerra, attacchi missilistici e carestia, la reazione dell'Ue a tali crimini non sia quasi nulla più che parole vuote. L’Ue deve agire in modo responsabile e sanzionare il regime israeliano", conclude.
L'esperto: da tensione Israele-Iran per ora nessun impatto duraturo su economia globale
"Per quanto riguarda l’acuirsi del conflitto in Medio Oriente, nonostante i mercati finanziari abbiano la tendenza a trascurare le incertezze geopolitiche, la prospettiva di un’espansione delle ostilità non manca di sollevare preoccupazioni, soprattutto se si considerano due fattori di rischio. Il primo è il sentiment di mercato, poiché durante le crisi gli investitori liquidano gli asset rischiosi e investono in “beni rifugio”, come oro o titoli di Stato. Questo sentiment può cambiare rapidamente, in entrambe le direzioni. Il secondo è l'impatto macroeconomico, con il rischio di una crescita più lenta e di un’inflazione più elevata, trainata dalla combinazione di sentiment e pressioni sulla catena di approvvigionamento". Così Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente con approccio digitale, specializzata in investimenti di medio-lungo termine.
Secondo Flax "La situazione attuale rimane molto incerta, ma è troppo presto per concludere che ci sarà un impatto a lungo termine sull'economia globale. La geopolitica sta complicando le prospettive a breve termine e ha pesato sull’andamento dei mercati negli ultimi giorni, oltre che sulle sfide che i policymaker si trovano a dover affrontare mentre ricercano il punto di equilibrio tra inflazione e crescita.
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Da yacht a sottomarino, ecco Migaloo M5: ultima tendenza...
L'imbarcazione, lunga 165 metri, potrà scendere fino a 250 metri di profondità e rimanere sommersa fino a quattro settimane
Superyacht in grado di trasformarsi in sottomarini personalizzati che possono scendere a 250 metri sotto la superficie dell'oceano e rimanere sommersi fino a quattro settimane. Dopo le Iceberg Home, le case di lusso apparentemente normali all’esterno, ma che nascondono spettacolari dimore sotterranee con tutti i comfort, dalla piscina al cinema: sembra essere questa l'ultima tendenza tra i miliardari con il desiderio di una maggiore privacy.
A realizzare l'ambizioso progetto sarà lo studio di progettazione austriaco Migaloo, che ha presentato "l'unico superyacht sottomarino privato al mondo", per offrire "un'alternativa non ancora esistente alle grandi navi di superficie di proprietà privata".
Questo sottomarino, denominato M5, misurerà 165,8 metri di lunghezza e 23 metri di larghezza nel punto più largo, con un'autonomia di circa 15.000 chilometri e una velocità fino a 20 nodi in superficie (o 12 nodi in immersione). Tuttavia, afferma Migaloo, "le dimensioni, lo stile esterno e il design degli interni dipende dalle preferenze dei proprietari".
Quindi, come ogni superyacht miliardario degno di questo nome, il design predefinito include un eliporto, una piscina e un centro benessere, una palestra, un cinema con gallerie d'arte, un'area per feste con cabina DJ, oltre a numerosi spazi per rilassarsi o cenare. Gli extra opzionali includono una mongolfiera e una stazione subacquea per l'alimentazione degli squali.
"I proprietari cercano privacy, sicurezza e protezione per se stessi, per i loro ospiti e i loro oggetti di valore", afferma il CEO Christian Gumpold sul sito web di Migaloo. I sistemi di sicurezza personalizzati saranno forniti dal partner statunitense SAFE, promettendo "una protezione oltre il livello militare" per quella che definisce una "fortezza sottomarina privata".
Qual è il prezzo di questa meraviglia acquatica? Bene, non esiste un prezzo specifico per il progetto, a causa di tutte quelle opzioni di personalizzazione, ma la stima ampiamente riportata per il Migaloo M5 è di circa 2 miliardi di dollari, senza considerare la manutenzione.
L'M5 utilizza tecnologie collaudate prese in prestito da yacht a motore e sommergibili esistenti, come la costruzione a doppio scafo e scafi multipli a pressione, che aiutano sui fronti della sicurezza e della fattibilità. Anche se rimane ancora la domanda su chi abbia le tasche abbastanza profonde da poterselo permettere.
Non è il primo tentativo di creare un sottomarino di lusso. Aston Martin ha rivelato i piani per una nave da 4 milioni di dollari nel 2017. E non è la prima volta che Migaloo fa notizia per aver fatto 'galleggiare' le sue straordinarie visioni. Al Monaco Yacht Show del 2015, ha presentato i piani per Kokomo Ailand, la sua isola galleggiante privata alta 80 metri (con cascata) su cui è possibile navigare.
Quindi la concept nave Migaloo M5 navigherà felicemente verso la realtà o affonderà senza lasciare traccia? È difficile dirlo, ma probabilmente c'è del tempo per iniziare a risparmiare.