Ultima ora
Israele, dagli Usa ok definitivo a 2mila bombe nel giorno...
Israele, dagli Usa ok definitivo a 2mila bombe nel giorno del raid sui cooperanti
Il trasferimento delle armi conferma la determinazione di Washington a continuare l'assistenza militare a Israele, nonostante le crescenti tensioni
Il via libera definitivo al trasferimento a Israele di oltre 2mila bombe ad è arrivato dall'amministrazione Biden proprio nel giorno in cui sette operatori umanitari, tra i quali un cittadino americano, di World Central Kitchen sono rimasti uccisi in un raid israeliano a Gaza. E' quanto riporta il Washington Post, citando tre fonti informate americane.
Il trasferimento delle armi, la cui autorizzazione è stata rivelata alla fine della scorsa settimana sempre dal Post che sottolineava l'assenza di un annuncio ufficiale, conferma la determinazione di Washington di continuare l'assistenza militare a Israele, nonostante le crescenti tensioni e differenze di posizioni con Tel Aviv in particolare riguardo all'operazione a Rafah, la protezione dei civili e gli aiuti umanitari. Senza contare le dure parole pronunciate da Biden dopo il raid.
Un portavoce del dipartimento di Stato ha confermato che è stato approvato il trasferimento di oltre mille bombe Mk82, di oltre 220 chili, e oltre mille bombe di piccolo diametro e fusibili per bombe Mk80, sulla base di autorizzazioni già concesse dal Congresso. Ed ha precisato che questa approvazione è avvenuta prima del raid di lunedì scorso.
Il Post la scorsa settimana ha riportato che era stato autorizzato anche l'invio di quasi 2mila Mk84, bombe da oltre 900 kg, che la Cnn in passato ha collegato a bombardamenti di massa a Gaza. Il portavoce ha precisato che il governo Usa ha l'autorità di sospendere in ogni momento il pacchetto di armi prima della consegna che non avverrà prima del 2025.
Ma alla domanda sul perché l'amministrazione Biden non abbia almeno messo in pausa il procedimento dopo l'incidente o fino ai risultati dell'inchiesta che Israele ha promesso sul raid, il portavoce non ha risposto.
Ultima ora
Operaio 23enne morto stritolato in un compattatore,...
E' accaduto ieri sera a Cusago, indagano i carabinieri
Incidente sul lavoro a Cusago, nel Milanese. Un operaio di 23 anni, di origini egiziane, è morto ieri sera dopo essere finito in un compattatore per rifiuti. Sul posto sono intervenuti i medici del 118 ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. A condurre gli accertamenti per ricostruire la dinamica di quanto accaduto sono i carabinieri della compagnia di Corsico e della sezione rilievi di Milano.
Cronaca
Temperature sotto la media a oltranza, previsioni meteo...
Il freddo non molla l'Italia, crollo termico di 17 gradi da Nord a Sud
Dopo il break estivo dello scorso weekend sembra essere tornati a gennaio con le temperature scese sotto la media. Un ribaltone estremo con un crollo termico di almeno 17 gradi da Nord a Sud. E il peggio deve ancora arrivare: da lunedì 22 aprile infatti le temperature caleranno ulteriormente portandosi su valori eccezionali per il periodo (10-12 gradi sotto la media), in particolare al Nord-ovest. Lunedì è prevista addirittura neve quasi fino al piano in Piemonte, con la quota delle nevicate mediamente sui 500-600 metri.
Uno scenario anomalo da attribuire agli intensi scambi meridiani di questo mese di aprile: per scambi meridiani intendiamo i flussi di masse d’aria Nord-Sud, in entrambi i versi. Lo scorso weekend la direzione era Sud-Nord con aria nordafricana verso l’Italia e 32-33°C diffusi; adesso il flusso proviene da Nord e va verso Sud con aria polare scandinava sul nostro Paese spiega iLMeteo.it.
Previsioni meteo settimana 22-25 aprile
Le temperature resteranno sotto la media del periodo almeno fino a giovedì 25 aprile, poi tenderanno a risalire. L’abisso freddo, il punto più basso dell’anomalia termica, è atteso tra martedì e mercoledì 23-24 aprile quando potremo trovare delle gelate tardive non solo al Nord ma localmente anche al Centro. Nel dettaglio, le prossime ore vedranno un’altra discesa di aria polare con temporali, neve e rovesci verso Romagna e regioni del Medio Adriatico, poi verso tutto il Centro e parte del Sud; sugli Appennini si prevedono altre nevicate fino a 1100 metri, in pratica come raramente è successo nello scorso inverno. Il vento soffierà ancora forte soprattutto in Sardegna, ma sono attesi rinforzi un po’ su tutti i rilievi alpini ed appenninici, con raffiche di Foehn in pianura al Nord-Ovest.
Domenica il tempo migliorerà, in parte: specie al mattino troveremo delle ampie schiarite, in un contesto decisamente frizzante e con locali gelate in Pianura Padana. Il tempo sarà ancora perturbato solo sulla fascia adriatica, ma dal pomeriggio tornerà a peggiorare anche al Nord con l’inizio di una fase totalmente invernale.
L’inverno piomberà in modo deciso lunedì sulle regioni di Nord-ovest con temperature sotto la media anche di 12°C come molto raramente è successo nella terza decade di aprile: lunedì 22 la neve cadrà a quote di bassa collina o quasi fino in pianura; potremo scrivere sul calendario ‘22 gennaio’. Sembrerà davvero inverno, prudenza. Al Centro-Sud, invece, prevarrà il sole ad eccezione di Toscana, Umbria ed Alte Marche; dal pomeriggio aumenteranno le nubi anche tra Sicilia e Calabria.
Oggi, sabato 20 aprile - Al nord: soleggiato, nubi al Nord-Est con locali rovesci. Al centro: molto instabile, freddo, temporalesco e nevoso. Al sud: inizialmente buono poi peggiora su Campania e Puglia.
Domani, domenica 21 aprile - Al nord: soleggiato, nubi al Nord-Est con locali rovesci poi peggiora verso il Nord-Ovest con neve in collina. Al centro: ultimi temporali su Abruzzo e Molise, sole altrove. Al sud: soleggiato.
Lunedì 22 aprile - Al nord: al Nord-Ovest neve in collina, temperature molto fredde per il periodo. Al centro: in generale soleggiato salvo in Toscana dove pioverà. Al sud: soleggiato poi peggiora tra Sicilia e Calabria.
Tendenza: ancora freddo e rovesci sparsi almeno fino al 25 aprile, poi aumento termico e miglioramento.
Esteri
Ucraina, Russia: “Abbattuti 50 droni di Kiev”
In particolare, 26 aerei senza pilota sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod
La Russia ha rivendicato di aver abbattuto 50 droni ucraini lanciati contro diverse regioni del Paese. In un nota, il ministero della Difesa di Mosca ha affermato: "La scorsa notte, i tentativi del regime di Kiev di effettuare una serie di attacchi terroristici utilizzando Uav contro obiettivi sul territorio della Federazione russa sono stati fermati. Cinquanta droni ucraini sono stati distrutti e intercettati dai sistemi di difesa aerea".
In particolare, 26 aerei senza pilota sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod, 10 sulla regione di Bryansk, 8 sulla regione di Kursk, due sulla regione di Tula e uno ciascuno sulle regioni di Smolensk, Ryazan, Kaluga e Mosca.