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Adescava minori sui social, arrestato in Islanda 48enne...
Adescava minori sui social, arrestato in Islanda 48enne italiano
Solo in Italia le vittime sono state più di 50. Le ragazzine venivano minacciate perché mandassero all'uomo foto sessualmente esplicite
Per oltre 3 anni ha contattato ragazzine minorenni su diversi social network e piattaforme di messaggistica per ottenere, tramite minacce e ricatti, immagini autoprodotte, sessualmente esplicite. Solo in Italia le vittime sono state più di 50, che si sono rivolte alla Polizia di Stato in cerca di aiuto. Le articolate indagini, avviate e coordinate dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del Servizio Polizia postale, con l’ausilio del Centro operativo per la Sicurezza cibernetica della Polizia postale di Bologna, rese particolarmente difficoltose dall’utilizzo di numerosi nick names e utenze telefoniche estere, hanno permesso di identificare l’uomo, un italiano di 48 anni, localizzato in Islanda.
Le evidenze raccolte e l’allarme sociale suscitato, per la serialità, la reiterazione e la gravità delle condotte dell’indagato, hanno consentito alla Polizia Postale di ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna un mandato di arresto europeo, in base alla misura della custodia cautelare in carcere, già emessa dalla Procura emiliana, per detenzione di materiale pornografico realizzato con lo sfruttamento di minori e sostituzione di persona. Decisiva l’attività di coordinamento investigativo nazionale e internazionale svolta dal Cncpo, anche attraverso l’immediata attivazione dell’Unità Fast, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha tempestivamente interessato il collaterale estero. Sono scattate così sollecite e mirate attività di ricerca e il latitante è stato rintracciato e arrestato in Islanda dalle autorità locali.
Sono tuttora in corso, da parte del collaterale islandese, le procedure di consegna alla Polizia Postale dell’uomo e dei dispositivi informatici sequestrati.
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Nuova provocazione di Trump: “Ebrei che votano dem...
"Odiano ogni cosa di Israele e dovrebbero vergognarsi perché Israele sarà distrutto"
Nuova 'provocazione' di Donald Trump che in un'intervista ha accusato gli ebrei che votano per il Partito Democratico di "odiare la loro religione" ed Israele.
"Ogni persona ebrea che vota per i Democratici odia la sua religione", ha dichiarato il candidato repubblicano alla Casa Bianca in un'intervista con Sebastian Gorka, un ex funzionario della sua Amministrazione. "Odiano ogni cosa di Israele e dovrebbero vergognarsi perché Israele sarà distrutto", ha rincarato la dose l'ex presidente, che ha anche accusato i Dem di "odiare Israele" date le critiche al primo ministro, Benjamin Netanyahu, per la guerra a Gaza.
Non è la prima volta che Trump si lascia andare ad osservazioni del genere. Quando era presidente nel 2019, affermò che "tutti gli ebrei che votano per un democratico" mostrano "grande slealtà" o sono disinformati.
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Ucraina-Russia, Medvedev: “Discutere di disarmo con...
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo: "Apertamente, senza esitare, stanno conducendo una guerra ibrida contro di noi"
Nelle condizioni attuali un eventuale negoziato tra Russia e Stati Uniti sulle armi strategiche sarebbe come se durante la Seconda Guerra Mondiale l'Urss avesse accettato di negoziare con Hitler sul disarmo. Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, citato dall'agenzia Tass.
"Apertamente, senza esitare, stanno conducendo una guerra ibrida contro di noi. Usano qualsiasi cosa: forniture enormi di armi al nemico, invio di specialisti militari e lavoro delle forze di intelligence. Poi dicono che vogliono riprendere il dialogo strategico sugli armamenti. No, sarebbe come aver negoziato con Hitler sull'abbassamento della soglia delle armi offensive durante la Grande Guerra Patriottica", ha scritto Medvedev su Telegram. L'ex presidente ha osservato che la retorica dei leader occidentali colpisce per la sua incoerenza: "Ogni giorno pronunciano discorsi che sono delle perle".
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Anatolij Sobčak, l’uomo che ha creato Putin – Ascolta
Da San Pietroburgo al Cremlino. I chilometri non sono poi tanti ma è un bel salto, un salto in alto più che in lungo e per farlo Vladìmir Putin ha avuto un decisivo aiuto: quello di Anatolij Aleksandrovič Sobčak, uno dei padri della patria della Russia attuale.