

Spettacolo
Intervista esclusiva a Roberto Chevalier: «Sono una persona che ama la semplicità e la tranquillità»
Attivo sin da bambino nel cinema e soprattutto in televisione, Roberto Chevalier a 9 anni diede la voce a Lucky nel lungometraggio della Walt Disney La carica dei 101 e a 13 anni divenne noto al grande pubblico impersonando il giovane David Copperfield nell’omonimo sceneggiato televisivo della Rai. Presta la sua voce a molti attori internazionali, tra cui Tom Cruise, Tom Hanks, Andy García, Dennis Quaid, John Travolta, Kurt Russell e molti altri. Chevalier iniziò a doppiare Tom Cruise nel 1986, nel film film Top Gun. Dopo oltre 30 anni, nel 2021, arriverà nelle sale cinematografiche il sequel di Top Gun, dove Roberto ha diretto il doppiaggio. Chevalier è inoltre direttore del doppiaggio e dialoghista delle serie tv CSI: Scena del crimine, CSI: Miami e CSI: NY, partecipando come attore, alla terza e alla quarta stagione di Distretto di polizia. È stato direttore di doppiaggio di circa 100 film, tra i quali Moulin Rouge!, La cena dei cretini, Ma mère, L’apparenza inganna, Juno, Transamerica, Little Miss Sunshine, The Core, Blade e Il grande match. Nel luglio 2006 ha vinto il premio Leggio d’oro per la miglior interpretazione maschile dell’anno per il doppiaggio di Tom Hanks ne Il codice Da Vinci. Ma questo è solo un accenno della sua biografia: noi lo abbiamo incontrato e ci ha concesso una bellissima intervista, raccontandoci in esclusiva un po’ di se, della sua vita, dei suoi progetti e di molto altro…
A cura di Junior Cristarella e con la preziosa collaborazione di Sante Cossentino per Massmedia Comunicazione
Ciao Roberto e benvenuto su Sbircia la Notizia Magazine. Chi è Roberto Chevalier nella vita di tutti i giorni, fuori dalla sala di doppiaggio?
Beh, chi è Roberto Chevalier… Sono una persona normale, con valori importanti quali onestà, rispetto, famiglia… Amo l’attenzione ai dettagli e conduco una vita senza eccessi. Sono legato a questi valori e cerco di tenerli sempre presenti, perché sono le cose importanti della vita. Parlando di famiglia, l’amore per i figli per me viene prima di ogni altra cosa. Ma soprattutto, io sono una persona che ama la semplicità e la tranquillità, la serenità soprattutto.
Quali sono le differenze sostanziali tra doppiaggio e recitazione?
Il doppiaggio è fatto di recitazione, per quanto più sai recitare, tanto più è facile poi applicarlo con le tecniche del doppiaggio. Il doppiaggio richiede una discreta conoscenza delle tecniche del mestiere che sono quelle del sincrono, quelle delle regole di sala e di sapere usare la voce… Ma la recitazione è alla base di tutto e saper recitare ti permette di immedesimarti appunto nel personaggio/attore che segui sullo schermo, di cui devi dare una corretta reinterpretazione al pubblico italiano. Bisogna quindi saper innanzitutto recitare per entrare in empatia con l’attore sullo schermo e applicando le tecniche di doppiaggio, restituire un’interpretazione fedele all’originale.

Come hai scoperto la tua passione per il doppiaggio?
Non è che ho scoperto la passione per il doppiaggio: il doppiaggio è una specializzazione dell’essere attore che è venuta nel cammino artistico che ho intrapreso sin da bambino. Quindi come ho imparato a recitare, a stare sul palcoscenico, a dar vita a personaggi quando faccio l’attore, così ho imparato a fare il doppiatore e a migliorare studiando sempre, naturalmente, perché per migliorarsi bisogna sempre studiare. Andando avanti nella carriera ho scoperto nuove sfide, nuovi attori e nuove interpretazioni con le quali cimentarmi.
Sei ormai la voce ufficiale italiana di Tom Hanks e Tom Cruise, ma hai anche doppiato Andy García, Dennis Quaid, John Travolta ed altri volti ben noti. Hai mai incontrato qualcuno di loro?
Ho doppiato tantissimi attori ma ne ho incontrati pochissimi. Ho incontrato Greg Kinnear; John James, l’attore che ho doppiato in Dynasty ma soprattutto, il mio incontro fondamentale è stato con Tom Cruise. Ci siamo incontrati tantissime volte, lui è stato sempre molto carino con me: abbracci, strette di mano, chiacchierate… Il momento più lungo in cui ci siamo incontrati è stato nel 2000 a Taormina quando io ho preso il Nastro D’Argento per averlo doppiato in Magnolia, lo ha ricevuto nello stesso tempo anche lui alla carriera e insieme abbiamo presentato sul palcoscenico il primo Mission Impossibile. Poi siamo stati a chiacchierare per parecchio tempo… E’ una persona molto gradevole, alla mano, disponibile ed è un attore senz’altro in ascesa ancora ma che deve, secondo me, ritornare a film con le storie. Perché ha dimostrato di essere un grande attore e che desse spazio alla storie e non solo ai muscoli, anche pensando al futuro… perché non andiamo ringiovanendo (ride, ndr).

Ci racconti qualche aneddoto divertente successo in sala di doppiaggio?
Beh, aneddoti divertenti ce ne sono a decine, a centinaia… Potremmo starci le ore a parlarne. Aneddoti divertenti che riguardano ad esempio il doppiatore non molto “smart” oppure gli scherzi che si fanno in sala di doppiaggio che mi sono stati fatti e che talvolta faccio anche io ai colleghi (ride, ndr)… Ce ne sono una miriade, ma la cosa più importatane, secondo me, è che il nostro è un lavoro, si, ma che va fatto anche con leggerezza… Ti devi divertire quando lavori, quindi se ogni tanto riesci a spezzare l’atmosfera estremamente professionale con qualche battuta, con qualche scherzo, con qualche calembour, l’atmosfera si alleggerisce e quindi anche la fatica diventa minore e si affronta tutto con il sorriso sulle labbra.
Stai organizzando dei corsi di doppiaggio, come è nata questa idea? Parlaci un po’ di questa iniziativa…
I miei corsi di doppiaggio sono nati casualmente, nel senso che io ho imparato a fare appunto il doppiaggio perché c’erano grandi direttori, grandi registi che ti insegnavano la professione e fino a qualche anno fa c’era tempo per poter crescere i nuovi doppiatori, nel senso che tu vedevi un giovane di talento e allora cercavi di insegnargli il mestiere e di migliorarlo. Oggi, purtroppo, c’è sempre meno tempo in sala in quanto i programmi di doppiaggio sono sempre molto intensi, per contenere i costi per la fretta dei clienti, eccetera e quindi c’è poco tempo per poter formare le nuove leve. Questo è un mestiere che va anche tramandato e di conseguenza gli attori e doppiatori con i quali lavoro quando faccio il direttore mi hanno dato l’idea di insegnarlo: ed è così che è nato questo nuovo filone professionale. Ho il mio sito (www.robertochevalier.it) dove do indicazioni con una mail dedicata (lezioni@robertochevalier.it), dove appunto attingere informazioni per iscriversi ai vari corsi, che sono divisi in due categorie: uno per principianti e l’altro avanzato, che è dedicato a chi viene già da altre scuole di doppiaggio, oppure è già un attore o doppiatore professionista che vuole migliorarsi o un doppiatore alle prime armi che vuole approfondire. Ci sono quindi varie tipologie di possibilità di accedere, sempre previa audizione, svolgendo un colloquio conoscitivo e fornendo il proprio curriculum, non solo professionale ma soprattutto per i principianti anche un curriculum “di vita” perché aiuta a conoscere la persona che si ha di fronte. Ormai sono una decina di anni che insegno e lo faccio proprio come l’hanno insegnata a me, aborrisco i corsi on-line perché chi fa un corso on line millanta credito. Insomma, non si può insegnare il doppiaggio on-line e quindi nel mio piccolo cerco di fare quello che vorrei fosse fatto per tutti, cioè insegnare il doppiaggio, la recitazione applicata al doppiaggio, l’aderenza all’attore guida, nelle migliori condizioni possibili e con la maggiore professionalità possibile per tramandare questa tradizione italiana.
Anche i tuoi figli si sono appassionati a questo mestiere, come è successo?
I miei figli si sono appassionati forse all’inizio un po’ per imitazione: David era particolarmente bravo ma quando era bambino io l’ho un po’ fermato perché non volevo che gli fosse sottratta la vita da bambino come è successo a me. Poi ha ripreso dopo qualche anno e l’ho rifermato un’altra volta… A 18 anni ha espresso il desiderio di volerlo fare come professione e allora gli ho detto “ti faccio fare il militare, ti insegno io in maniera rigida e severa come si fa, dopo vedrai che sarà tutto in discesa” perché appunto nessuno meglio di un padre, con amore, dedizione e soprattutto con una certa severità, può darti i giusti insegnamenti. Crescere ed educare un figlio non vuol dire essere cattivi ma vuol dire insegnare certi principi che poi ti aiutano nella vita, quindi se con me superi certi ostacoli poi tutto il resto ti sembrerà, come dicevo, in discesa. Le bambine, Fiore ed Arlena, invece, si sono appassionate però poi Arlena ha perso un po’ la passione ed ha intrapreso altri studi, coltivando nuovi interessi: adesso ha 17 anni ed ha smesso da due o tre anni. Mentre invece Fiore che ne ha 13 continua, anche perché è una commediante nata nella vita e vedremo se anche a lei passerà la voglia oppure continuerà nella formazione. Comunque anche per loro due ho sempre limitato il tempo di lavorazione, perché non volevo che fossero sottratte sia alla scuola che alla vita di bambine.

Sei doppiatore ma anche attore: avevi solo 5 anni quando hai cominciato a recitare per il grande schermo. Adesso ti stai dedicando solo al doppiaggio o continui anche a lavorare come attore?
Continuo sempre la mia carriera professionale ma soprattutto come doppiatore. Ogni tanto faccio ancora qualcosa come attore ma molto poco perché, a parte che il doppiaggio mi assorbe molto ma anche perché ormai sono un po’ fuori da certi giri, da certi casting, da certe conoscenze dell’ambiente che aiutano molto a rimanere inseriti come attori.
Che impatto ha avuto il Coronavirus sul mondo del doppiaggio?
Il Coronavirus ha avuto un impatto devastante, come in tutto il settore artistico. Nel senso che sono diminuite le occasioni di lavoro e pur lavorando in sicurezza, le modalità di lavoro sono cambiate e si lavora dieci volte in meno rispetto a prima. Questo è un danno non solo per il settore del doppiaggio e per tutte le maestranze coinvolte ma anche per i teatri, per i cinema e per la televisione – è tutto un settore che coinvolge migliaia di persone che è in crisi profonda. Già era un po’ in crisi prima e adesso ne sta sprofondando, speriamo quindi che tutto questo finisca presto.

C’è qualche progetto in cantiere per il breve o lungo termine?
Ci sono molti progetti in corso. Ho diretto un film molto bello con Johnny Depp, dal titolo “Minamata” che non so quando e se uscirà al cinema. Ho doppiato Tom Hanks in un film bellissimo che si chiama “Notizie dal mondo“, che probabilmente finirà su Netflix. Ho diretto un altro film di un giovane autore italiano dal titolo “American Night” ma anche in questo caso non si sa se uscirà al cinema o andrà sulle piattaforme. Adesso sto dirigendo l’integrazione dei dialoghi di una serie molto bella “La fuggitiva” che il regista Carlo Carlei ha preparato e che dovrebbe andare in onda in televisione, spero presto. Con Carlei, per esempio, ho lavorato come attore sia nella serie “Padre Pio” con Sergio Castellitto che ne “Il confine” e ho diretto molti altri suoi doppiaggi televisivi e non. Poi siamo qui in attesa che passi questo maledetto virus per poter riprendere la nostra professione con il giusto valore che da alla cultura e all’intrattenimento, perché la gente ha bisogno anche di distrarsi e di vivere in maniera libera e diversa da questo momento che stiamo attraversando. Quindi viva il mondo dell’arte, viva la cultura e speriamo di riprenderci tutti quanto prima.
Per seguire Roberto Chevalier su Instagram, vi rimandiamo al suo profilo ufficiale.
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Spettacolo
Gramellini approda a La7 con ‘In altre Parole’, “qui mi sento a casa”

Ad arricchire il racconto di 'In Altre Parole' tanti ospiti provenienti dal mondo della cultura, dello spettacolo e della politica

Massimo Gramellini approda su La7 con ‘In altre Parole’, il suo nuovo programma che partirà sabato in prima serata e che è stato presentato oggi alla Casa del Cinema di Roma alla presenza di Roberto Vecchioni che in ogni puntata commenterà, insieme e Gramellini, le notizie principali della settimana. In sala anche il comico Saverio Raimondo, il critico d’arte Jacopo Veneziani e la new entry, la giornalista Alessandra Sardoni, volto storico del TgLa7 e Cecilia Sala che farà ”la narratrice di storie dagli esteri”, ha spiegato nel corso della conferenza stampa.
In ogni appuntamento spazio alla satira pungente di Saverio Raimondo e alle giornaliste Sardoni e Sala, pronte a raccontare l’attualità da prospettive inedite. Veneziani, nella sua nuova rubrica, uscirà dallo studio per mostrare luoghi nascosti e misteriosi, mentre Laura Bonasera viaggerà per l’Italia per raccontare storie quotidiane, ma al contempo emblematiche, della nostra società.
Ad arricchire il racconto di ‘In Altre Parole’ tanti ospiti provenienti dal mondo della cultura, dello spettacolo e della politica chiamati a portare in studio la propria visione dei fatti, e più in generale del mondo, con l’obiettivo di offrire ogni sabato un caleidoscopio di spunti per riflettere insieme. “Quello che vorrei è evitare sono le classiche risse da talk show – ha spiegato Gramellini all’Adnkronos poco prima della presentazione del programma – vorrei unire alla divulgazione e alla narrazione dei fatti legati all’attualità anche la leggerezza”.
Gramellini si è detto entusiasta di avere accanto a sé Vecchioni perché ”è un uomo che ha una storia, un mondo di conoscenze molto largo, è un cantante, un professore e uno scrittore. Lui stesso mi ha detto che grazie a questa esperienza televisiva ha scoperto anche questa sua vena di divulgazione che gli ha insegnato ad avere l’umiltà di abbassarsi un po’ per arrivare a più persone possibili”.
“Mi fa ridere a chi pensa che la cultura sia qualcosa ‘in alto’, di noioso – ha aggiunto Gramellini – la cultura non è un linguaggio solo per pochi eletti ma deve raggiungere il maggior numero di persone e cercheremo di farlo attraverso la leggerezza”. Sulla sua scelta di passare dalla Rai a La7 Gramellini all’Adnkronos tiene a sottolineare che ”dietro non c’è nessun motivo politico. La mia è stata una scelta dettata da un motivo strettamente professionale, è la sfida di condurre un programma in prima serata dopo 7 anni di access prime time. In Rai sono sempre stata libero, nessuno mi ha mai censurato”.
‘In Altre Parole’ non si ferma al sabato sera e si declina in un altro appuntamento la domenica sera, dalle 20.35 alle 21.15 dal 24 settembre. Una sorta di inserto culturale del programma dove si approfondirà un tema o un argomento di attualità che scalda il dibattito nel nostro Paese.
(di Alisa Toaff)
Spettacolo
Divertimento e sentimento nella stagione del teatro Manzoni di Roma

Il direttore artistico Pietro Longhi, 'puntiamo sulla drammaturgia italiana contemporanea' - Tra gli artisti: Paola Gassman, Edy Angelillo, Sergio Muniz, Patrizia Pellegrino, Paola Tiziana Cruciani, Giancarlo Ratti, Nino Formicola, Enzo Casertano, Blas Roca Ray

Si dipanerà come da tradizione all’insegna del divertimento e del sentimento, attraverso gialli comici e tragicommedie, la nuova stagione del Teatro Manzoni di Roma, con un occhio particolare puntato sulla drammaturgia italiana contemporanea, come spiega il suo direttore artistico Pietro Longhi, che sarà impegnato a febbraio assieme a Edy Angelillo, diretti da Enrico Maria Lamanna, nella pièce ‘Montagne russe’, che in Francia ha debuttato nel 2004 protagonista Alain Delon.
Il sipario si aprirà il 5 ottobre con la prima rappresentazione in Italia della commedia brillante di Norm Foster, ‘C’è un cadavere in giardino’, protagonisti Sergio Muniz e Miriam Mesturino diretti da Silvio Giordani. A seguire Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Beatrice Gattai e Giulia Santilli, ovvero le protagoniste la scorsa stagione di ‘Le sorellastre’, che ora portano ‘Moira, casa, famiglia e spiriti’. Si prosegue con ‘Fino alle Stelle’, commedia musicale scritta e interpretata da Agnese Fallongo e Tiziano Caputo.
Quindi, sarà la volta della trasposizione teatrale di un cult degli anni Ottanta: ‘Tre uomini e una culla’, adattamento firmato dalla stessa autrice del film francese Coline Serreau, per la regia e l’interpretazione di Gabriele Pignotta, che sarà anche lo spettacolo di Capodanno. In cartellone figurano nella seconda parte della stagione Max Pisu, Nino Formicola e Giancarlo Ratti con ‘Forbici & Follia’ che si annuncia come uno spettacolo interattivo in cui il pubblico sarà il vero protagonista.
Si prosegue con il giallo comico ‘Chi l’ha vista?’ interpretato da Enzo Casertano e Paola Tiziana Cruciani anche autrice e regista; Fioretta Mari, Patrizia Pellegrino e Blas Roca Rey per ‘Donnacce’ di Gianni Clementi. A chiudere la stagione, con ultima replica il 2 giugno, saranno Paola Gassman e Mirella Mazzeranghi con la commedia tragicomica ‘Tutto per Lola’ per la regia di Silvio Giordani.
(di Enzo Bonaiuto)
Spettacolo
Musica, De Felice (Inps): “Con nostro concerto Convitto Locchi fruibile a tutti”

Il Direttore Comunicazione Inps: "Rimasto troppi anni chiuso ora è luogo di alta cultura"
“Questo è il secondo anno che collaboriamo con l’Associazione Roma Tre Orchestra per la stagione estiva. Lo abbiamo fatto per rivitalizzare questo palazzo, un immobile dell’Inps chiuso da tanti anni, e renderlo più fruibile a favore del pubblico e favorire l’incontro con l’alta cultura”. Lo ha detto Diego De Felice, Direttore Comunicazione Inps, in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi. L’iniziativa, conclusasi ieri, rientra nell’ambito del progetto ‘IN musica Per il Sociale’, calendario di appuntamenti che dallo scorso 19 giugno ha visto protagonista la musica cameristica e sinfonica.
“È importante valorizzare questo luogo che si presta dal punto di vista scenografico e acustico – chiosa De Felice – Noi pensiamo che un’organizzazione come l’Inps debba investire anche nella valorizzare del proprio patrimonio artistico, un atto di attenzione verso degli immobili tramandati negli anni al nostro Istituto”.
Spettacolo
Musica, direttore Vicari: “Concerto con Inps nel Convitto Locchi esperienza unica”

Il Direttore Artistico Roma Tre Orchestra in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi
“L’incontro tra Roma Tre Orchestra e Inps credo sia stato realizzato nella Reggia degli Dei: la grande musica in una sede così bella come il convitto Vittorio Locchi nel quartiere Garbatella risalta e rende ancora più godibili le serate per il pubblico. L’incontro è avvenuto due anni fa ed è nata questa rassegna ‘IN musica Per il Sociale’, che riprende l’acronimo di Inps, e offre alla cittadinanza un prodotto musicale classico. Ormai fare musica classica è sempre più difficile a Roma, gli spazi sono sempre di meno. Abbiamo creato un piccolo luogo di bellezza, l’esperienza del concerto in questo Convitto è davvero unica perché si unisce il godimento della musica all’acustica perfetta, data dalle mura di questo cortile, alla bellezza del luogo”. Lo ha detto Valerio Vicari, Direttore Artistico Roma Tre Orchestra in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi. L’iniziativa, conclusasi ieri, rientra nell’ambito del progetto IN musica Per il Sociale, calendario di appuntamenti che dal 19 giugno ha visto protagonista la musica cameristica e sinfonica.
Spettacolo
Moschetti (Inps): “Palazzo Mazzone per nostro concerto è pezzo di storia Garbatella”

Così il Dirigente Comunicazione Inps in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi.
“Siamo nel cuore della Garbatella, uno dei quartieri storici più ricchi di arte visiva, grafica e architettonica della città e che quest’anno festeggia 103 anni dalla sua fondazione. La struttura dove ci troviamo è un pezzo di storia di questo quartiere. Nasce nel Ventennio, in un periodo molto particolare della storia politica del nostro Paese ma è frutto di una grandissima idea, ovvero quella di aprire l’assistenza sociale alle categorie più bisognose come erano le orfane del primo dopoguerra. Dobbiamo tutto questo ad una mente illuminata, il senatore Di Vito, che aveva deciso di accogliere in uno dei luoghi più belli della città le orfane figlie di dipendenti dell’istituzione Postelegrafonica. Doveva essere un piccolo ricovero poi Di Vito pensò di rivolgersi all’architetto Angelo Mazzone, che con la sua grande opera realizzò un fabbricato di 4.000 mq che è perfettamente conservato all’interno di un parco di 5 ettari nel cuore della Garbatella”. Lo ha detto Sergio Moschetti, Dirigente Comunicazione Inps, in occasione del concerto per pianoforte di Chopin e la sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn, promosso da Inps e Roma Tre Orchestra al Convitto Vittorio Locchi. L’iniziativa, conclusasi ieri, rientra nell’ambito del progetto ‘IN musica Per il Sociale’, calendario di appuntamenti che dallo scorso 19 giugno ha visto protagonista la musica cameristica e sinfonica.
“Il concerto è alla seconda edizione – ha poi aggiunto Moschetti – In questi anni abbiamo avuto diverse migliaia di ospiti a livello nazionale e internazionale in una cornice davvero di eccezione”.
Spettacolo
Migranti, Vecchioni: “Bene linea Schlein, in lei ho molta fiducia”

''Molto insoddisfatto di questo governo, siamo sotto al livello delle possibilità di un paese''

”La mia linea è quella della Schlein, bisogna combattere per un politica di accoglienza che consenta di poter poi distribuire i migranti nelle varie parti d’Europa”. Così all’Adnkronos Roberto Vecchioni a margine della conferenza stampa di ‘In altre Parole’, il nuovo programma in cui farà ‘da spalla’ a Massimo Gramellini che debutterà su La7 sabato prossimo in prime time.
”Questo
accumularsi di umanità
– dice Vecchioni- era prevedibilissimo. Si poteva prevedere anche 30/40 anni fa ma non sono state mai prese misure purtroppo. Il blocco navale? Pura propaganda – aggiunge – succede sempre che quando si vuole arrivare da qualche parte si promette il di più, ma non lo ha fatto solo la Meloni – sottolinea il cantautore – è successo anche prima”. Vecchioni si dice molto ”insoddisfatto”
di come sta lavorando l’attuale esecutivo: “Ormai siamo sotto al livello delle possibilità di un paese, la speranza è che arrivi una unione liberale. Confido molto nella Schlein, mi piace e ho molta fiducia in lei”.
(di Alisa Toaff)
Spettacolo
Gramellini passa a La7: “Nessun motivo politico, è scelta professionale”

Il giornalista all'Adnkronos: "Mai subito alcuna censura in Rai, sempre stato libero"

“Non c’è nessun motivo politico” dietro alla scelta di Massimo Gramellini di passare dalla Rai a La7. Ad affermarlo all’Adnkronos è lo stesso giornalista poco prima della presentazione alla Casa del Cinema di Roma del suo nuovo programma ‘In altre Parole’, in onda da sabato in prima serata su La7.
“La mia è stata una scelta dettata da un motivo strettamente professionale – sottolinea – è la sfida di condurre un programma in prima serata dopo 7 anni di access prime time. In Rai sono sempre stato libero, nessuno mi ha mai censurato’’, tiene a precisare Gramellini.
(di Alisa Toaff)
Spettacolo
Grande Fratello, oggi 21 settembre nuovo appuntamento

In prima serata su canale5
Nuovo appuntamento oggi giovedì 21 settembre con il ‘Grande Fratello’ in prima serata su Canale5. In questa puntata del reality show, condotto da Alfonso Signorini che ha al suo fianco in studio Cesara Buonamici, gli inquilini aprono il loro cuore. C’è chi parla di ferite ancora aperte,. In quattro sono al televoto: Arnold, Beatrice, Lorenzo e Vittorio.
Spettacolo
Mia Martini, sabato al Teatro Manzoni di Milano ‘Buon compleanno Mimì’

L'edizione del decennale ospiterà Tiromancino, Ermal Meta, Coma_Cose, Aka 7even, Gaia, Mario Venuti, Leo Gassmann e Venerus

Il 23 Settembre 2023, alle ore 20:45, presso il Teatro Manzoni di Milano, torna “Buon Compleanno Mimì”, spettacolo organizzato dall’Associazione Minuetto Mimì Sarà, Vincenzo Adriani, Leda Bertè, Olivia Bertè e Manuela Savini Bertè, con la Direzione Artistica di Giancarlo Del Duca e Vincenzo Adriani.
“Buon compleanno Mimì”, giunto al suo primo decennale, sarà una serata di festa per celebrare l’arte unica e indimenticabile di Mia Martini, raffinata e intensa artista, riconosciuta come una delle voci più belle, importanti e significative della musica italiana.
Durante la serata, presentata da Federica Bertoni, si esibiranno grandi artisti del panorama italiano: Tiromancino, Ermal Meta, Coma_Cose, Aka 7even, Gaia, Mario Venuti, Leo Gassmann, Venerus. Ciascuno canterà un brano di Mia Martini e alcuni brani del proprio repertorio.
All’evento si esibiranno anche, cantando un brano di Mia Martini: la vincitrice di Professione Cantante, Federica Toselli, e i 3 finalisti della settima edizione del Premio Mimì Sarà, Sara Bronzini, Blonde Brothers e Luca Mancini.
Special Guest della serata Aida Cooper, grande amica e storica vocalist di Mia Martini.
Le sorelle di Mia Martini, Leda e Olivia Bertè, racconteranno aneddoti e ricordi della grande interprete rimasta nei cuori di tutti.
Racconti, immagini esclusive della vita privata e pubblica di Mimì arricchiranno lo spettacolo, il tutto accompagnato dalla Mimí Sara’ Orchestra diretta dal Maestro Paolo Li Rosi.
Biglietti in vendita su TicketOne e presso il Teatro Manzoni (prezzi a partire da 30 euro). I proventi dello spettacolo saranno utilizzati per la realizzazione di alcuni progetti dell’Associazione Minuetto Mimì Sarà.
Spettacolo
Ascolti tv, ‘Montalbano’ supera ‘Maria Falcone’: i dati di ieri, 20 settembre

Terzo 'Chi l’ha Visto?' con 1.721.000 spettatori e l’11.1% di share - 'X Factor' in chiaro ottiene 512.000 spettatori con uno share del 3.4%
La replica dell’episodio ‘Par Condicio’ della serie ‘Il Commissario Montalbano’, trasmessa ieri da Rai1, è stata la trasmissione più vista tra quelle del prime time, con 2.495.000 spettatori e il 15.1% di share. Al secondo posto, su Canale 5, la seconda puntata della fiction ‘Maria Corleone’, con 2.322.000 spettatori e il 14.1% di share. Terzo piazzamento per l’inossidabile ‘Chi l’ha Visto?’ su Rai3, con 1.721.000 spettatori e l’11.1% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: ‘Tenet’ su Italia 1 (922.000 spettatori, share 6.3%), ‘Fuori dal Coro’ su Rete4 (859.000 spettatori, share 6.6%), ‘Speciale Tim Music Awards – La Festa’ su Rai2 (815.000 spettatori, share 5.3%), ‘X Factor’ in prima visione free su Tv8 (512.000 spettatori, share 3.4%), ‘Atlantide Presenta: Le Confessioni del Diavolo’ su La7 (419.000 spettatori, share 2.5%), ‘Notte al museo 3 – Il segreto del faraone’ sul Nove (259.000 spettatori, share 1.5%). (segue)
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