Economia
Imprese, al via le iscrizioni all’Evolution horizon...
Imprese, al via le iscrizioni all’Evolution horizon award il premio che valorizza la vitalità delle aziende
Si svolgerà il prossimo 4 novembre presso l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia
Le aziende, italiane ed internazionali con le migliori best practices, hanno ora un nuovo appuntamento per mettersi in gioco e far parlare di sé, di quello che fanno di particolarmente valido ed interessante. Ma anche di farsi conoscere massivamente, grazie al forte impatto mediatico di una kermesse, che vuole essere il primo appuntamento di una lunga serie, destinata a lasciare un segno nel panorama nazionale (ma anche internazionale) dell’imprenditoria sana, tenace, longeva, sostenibile.
Si sono ufficialmente aperte le iscrizioni all’Evolution horizon award (www.evolutionhorizonaward.it), il nuovo premio organizzato dal Gruppo Editoriale MoreNews e dalla Fundus Della Torre di Massimo Della Torre, e coordinato dalla giornalista e pr manager, Chiara Osnago Gadda, che si svolgerà il prossimo 4 novembre presso l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia. Un premio celebrativo ma anche e soprattutto, educativo, un momento di incontro e di scambio, un riconoscimento alle aziende, persone ed organizzazioni che credono nell’innovazione e nella sostenibilità, come nel processo imprescindibile per la longevità del proprio business.
Un evento imperdibile, che vuole testimoniare la vitalità del tessuto imprenditoriale italiano, ricco di conoscenze avanzate, di creatività e di capacità di innovazione, fattori distintivi che sono alla base della competitività e del successo di tante realtà italiane che con le loro innovazioni stanno dando un decisivo impulso all’economia. Favorendo così non solo la loro brand reputation, ma facendo anche emergere e rafforzare le relative capacità concorrenziali.
“Vogliamo accendere il più possibile - afferma Enrico Anghilante, patron di MoreNews - i riflettori sul livello di innovazione e sostenibilità raggiunto dalle aziende, il più grande gruppo di editoria web del nord ovest, con più di 20 testate e oltre mezzo milioni di lettori al giorno tra Piemonte, Liguria, Val d’Aosta e Lombardia - non limitato soltanto a prodotto e processo, ma capace, soprattutto, di valorizzare l’organizzazione e la cultura dell’azienda. L’obiettivo è infatti quello di generare una spirale positiva basata su cultura, consapevolezza, comportamenti, condivisione e comunicazione, e in generale, su tutte le categorie aziendali, senza alcuna discriminazione: dall’ambiente alla tecnologia, dal benessere al food, dalle costruzioni alla salute, dalla moda al turismo, fino al campo dell’intelligenza artificiale, della robotica e della blockchain”.
Dunque, una nuova iniziativa di cui sicuramente si sentirà molto parlare nei prossimi mesi e, senza ombra di dubbio anche nei prossimi anni. Sede dell’iniziativa, non a caso, Milano, capitale del business, dell’economia e delle nuove tendenze. Per la valutazione delle iscrizioni, gli organizzatori si avvalgono della collaborazione di esperti nel campo della Ricerca e Innovazione.
“Il premio -aggiunge Massimo Della Torre, titolare del marchio Fundus Della Torre, imprenditore nel settore agroalimentare - vuole individuare, selezionare e premiare le persone e le aziende che operano nell’espletamento quotidiano delle loro attività, mettendo in primo piano in maniera concreta e non ideologica, i temi dell’innovazione e dell’evoluzione, con quelli del progresso socioeconomico e comunque sempre con un occhio di riguardo per l’eco – sistema nel quale operano, riponendo la massima attenzione sugli impatti ambientali dei propri processi e dei propri prodotti”.
“Una giuria scientifica - sottolinea Chiara Osnago Gadda, event manager dell’evento - avrà il compito di selezionare e premiare tra tutte le aziende iscritte, le 18 finaliste, decretando tra queste il podio delle prime 3, ed è composta da un panel di tecnici super partes, imprenditori, manager, accademici, giornalisti, professionisti, che nel corso della propria carriera professionale, hanno avuto modo di conoscere, approcciare, ispirarsi ed applicare l’Innovazione ed esprimeranno il proprio giudizio puntando i riflettori su leve ben precise, quali ad esempio, la condivisione degli obiettivi e delle strategie aziendali, l’attenzione alle risorse umane e alla valorizzazione dei talenti, la tecnologia, la capacità di vision, il bilancio di sostenibilità".
"Dunque - avverte - per le aziende che parteciperanno a questo premio, significherà essere identificate come protagoniste di quello spirito di modernizzazione, che mette al centro della propria agenda l’innovazione, la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile, attraverso un approccio aperto, collaborativo ed in grado di valorizzare le eccellenze del nostro Paese. Diventando, quindi, ambassador della promozione di un modello di business sostenibile, capace di genere valore economico, sociale e ambientale attraverso azioni quotidiane".
Iscrizioni ed informazioni su https://www.evolutionhorizonaward.com/.
Economia
Peste suina: Canada blocca export prosciutti Parma,...
Il grido d'allarme del Consorzio del Prosciutto di Parma e Assica, interpellati dall'Adnkronos, alla luce della nuova zona II in Italia nel parmense e per le conseguenze sull'export extra Ue.
"C'è tanta, tanta preoccupazione. Da oggi il Canada è un mercato chiuso per tutti i prosciutti e salumi che provengono dalla zona di restrizione II che comprende tra gli altri i comuni di Collecchio, Felino, Fornovo, Varano, in provincia di Parma, ad alta vocazione suinicola mentre gli Stati Uniti hanno una misura simile ma solo per i prodotti a breve stagionature e quindi sono salvi i prosciutti crudi stagionati, quindi il prosciutto di Parma è salvo per gli Usa". E' quanto afferma Davide Calderone, direttore di Assica, l'Associazione industriali delle carni e dei salumi di Confindustria, interpellato dall'Adnkronos sulla questione della peste suina africana e sulla sua diffusione in Italia tra i cinghiali.
"Ci raggiungono ulteriori limitazioni a quelle già in atto e questo preoccupa molto. -afferma Calderone - Il problema diventa più urgente ora perché le zone sottoposte a restrizione cominciano ad essere quelle dove ci sono tanti salumifici, inizialmente riguardavano l'Alta Liguria e il Piemonte dove ci sono pochissimi salumifici e pochi allevamenti, ora invece sono coinvolte anche le zone ad altissima vocazione di prosciuttifici e salumifici (Parma)". "Riteniamo sia ancora possibile intervenire e chiediamo che il governo e la struttura commissariale decidano di intervenire ponendo recinzioni per salvaguardare le zone ad alta vocazione suinicola e produttiva. E' fondamentale recintare. Chiediamo dunque che ci sia un cambio di passo, dopo il peggioramento della situazione con le nuove zone di restrizione che si stanno allargando. E' una situazione economica molto problematica".
Forte preoccupazione anche dal Consorzio del Prosciutto di Parma. "Segnaliamo che le elevate garanzie sanitarie fornite dalla lunga stagionatura del nostro prodotto permettono di mantenere aperti importanti sbocchi per le nostre esportazioni come gli Stati Uniti e l’Australia. L’unico cambiamento di rilievo riguarda il Canada, Paese che rappresenta il 2,5% del nostro export, verso il quale le aziende produttrici di Prosciutto di Parma situate in zona di restrizione II (ovvero quelle in cui la Psa è presente nel cinghiale) non possono spedire il loro prodotto". E' quanto afferma Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. "Il nostro auspicio è che tutte le iniziative intraprese dal Ministero della Salute, dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, dal Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dalle Regioni competenti portino al contenimento ed eradicazione del virus, e a tutti va l’invito a compiere un ulteriore sforzo per raggiungere al più presto questo fondamentale obiettivo" conclude Utini.
Economia
Gioco responsabile, Fondazione FAIR presenta la sua ricerca...
È stata presentata a Roma, a IGE-Italian Gaming Expo, nell’ambito della tavola rotonda “Un Nuovo Approccio al Gioco Responsabile" la prima ricerca condotta da Fondazione FAIR, la Fondazione per l’Ascolto, l’Innovazione e la Ricerca nata su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile.
Economia
Fondazione Fair: “Avere anche in Italia modello...
L'obiettivo di identificare e studiare le migliori pratiche internazionali e valutare potenziali opportunità per il mercato italiano
La Fondazione Fair, nata recentemente su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile basato su studi e ricerca, presenta oggi i risultati della sua prima ricerca in una tavola rotonda dal titolo 'Un Nuovo Approccio al Gioco Responsabile' nell'ambito di Ige – Italian Gaming Expo, in corso in questi giorni a Roma (18-19 aprile). Realizzata dalla società di consulenza Oc&c, la ricerca ha esaminato il panorama globale del mercato e gli strumenti del Gioco Responsabile, con l'obiettivo di identificare e studiare le migliori pratiche internazionali e valutare potenziali opportunità per il mercato italiano. (VIDEO)
Durante la presentazione Luigi Nicola Serravalle, Partner e Giorgio Crainz, Associate Partner di Oc&c, hanno illustrato i risultati dello studio che ha identificato le migliori pratiche internazionali nel campo del Gioco Responsabile. Quest'analisi ha evidenziato la mancanza in Italia di un modello unico e accessibile di ricerca e studio indipendente, comune e accessibile a tutti, considerando il panorama attuale come estremamente frammentato, caratterizzato da iniziative parziali e isolate. A commentare i risultati della ricerca sono intervenuti la Sen. Elena Murelli (Lega); l’On. Alessandro Cattaneo (Forza Italia) e l’On. Mauro Del Barba (Italia Viva).
“Come primo passo abbiamo sentito la necessità di colmare gli attuali divari conoscitivi nel campo del Gioco Responsabile per fornire dati e know-how condivisi” ha dichiarato Matteo Caroli, Presidente della Fondazione Fair. "In Italia non esistono Fondazioni indipendenti dedicate al Gioco Responsabile: con la Fondazione Fair vogliamo promuovere una cultura del gioco che metta al centro la prevenzione, nonché il rispetto e la tutela delle persone, attraverso lo sviluppo di filoni di ricerca scientifica, studi e ricerche. Abbiamo poi l’obiettivo di promuovere collaborazioni e attività di studio con soggetti terzi qualificati, adottando così un approccio multidisciplinare e aperto al confronto con tutti".
La partecipazione di Fair alla due giorni di Ige ribadisce l'impegno della Fondazione nel creare cultura e consapevolezza sul Gioco Responsabile, oltre a promuovere un dialogo costruttivo con istituzioni pubbliche, operatori del settore, e attori sociali riguardo all'ascolto, alla ricerca e all'innovazione nel campo del Gioco Responsabile. Domani, venerdì 19 aprile, la Fondazione Fair sarà di nuovo protagonista a Ige con un panel dal titolo “Gioco Responsabile, tra Innovazione Digitale e Intelligenza Artificiale”. Questo evento esaminerà l'intersezione tra innovazione digitale e intelligenza artificiale nel contesto del Gioco Responsabile, mettendo in luce le implicazioni etiche, le sfide regolamentari e le potenzialità per la protezione dei giocatori in un ambiente di gioco evoluto e consapevole.
A moderare ci sarà Daniele Chieffi, giornalista, reputation manager, docente, Ceo The Magician, Co-founder Ailyn e interverranno Maurizio Benzi, Head of Digital Strategy Casaleggio Associati; Stefano Mainetti, Co-direttore Osservatorio Cloud Transformation School of Management Politecnico Milano; Emanuela Girardi, presidente PopAi e Stefano De Vita, Direttore Generale Fondazione Fair.