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Innovazione: la Miami Scientific Italian Community festeggia i suoi 10 anni

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Intervista a Fabio De Furia Presidente della Miami Scientific Italian Community che festeggia i suoi 10 anni “Allarghiamo la conoscenza e i rapporti tra la realtà italiana e quella statunitense e moltiplichiamo le opportunità”

“La Miami Scientific Italian Community nasce come un centro di Innovazione ricerca e trasferimento tecnologico (sullo stesso modello delle Città Ricerche Italiane) ed è oggi l’ecosistema italiano più effervescente negli Stati Uniti”, commenta con FIRSTonline Fabio De Furia presidente della Miami Scientific Italian Community, un modello tutto italiano di business esportato in Texas e California. Ecco in questa intervista con De Furia come funziona.

“Facilitiamo l’incontro delle piccole e medie imprese con le nuove tecnologie sostenendo, direttamente e insieme ai nostri soci, programmi di sviluppo tecnologico e la partecipazione a grant USA, misure regionali nazionali ITA o Horizon Europe. La Miami Scientific Italian Community nasce nel 2013 per volontà di Unindustria Lazio, CNR, ENEA, La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, LUISS, Finmeccanica, Polo Tecnologico e Industriale di Roma, Camera di Commercio di Roma, Unicredit Group, Radio Dimensione Suono, Guida Monaci, il mio Gruppo ed un gruppo di Ricercatori Italiani giá molto attivi a Miami.

Riconosciuta anche come Associazione dei Ricercatori Italiani all’estero dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell’Università e Ricerca, è, senza dubbio, tra le più attive associazioni di ricercatori italiani all’estero che si sono distinte per le iniziative condotte anche congiuntamente con il MAECI, successivamente sono nate con lo stesso modello di Business la Texas e poi la California. Fu un progetto talmente innovativo e dirompente per l’ecosistema dell’innovazione italiana negli Stati Uniti che abbiamo messo del tempo per spiegarlo, farlo capire e successivamente abbiamo accettato anche di farcelo copiare, perché il nostro mantra è che ‘non importa chi lo fa, basta che lo si fa e bene’. Noi allarghiamo la conoscenza e i rapporti tra la realtà italiana e quella statunitense e moltiplichiamo le opportunità. E di questo ne traggono particolarmente vantaggio tutti quei soggetti che riescono, attraverso la Miami Scientific Italian Community, a fare sistema e a dare risposte concrete ai problemi e alle aspettative”.

“La domanda di più ricerca e più innovazione deve quindi trovare risposte nuove, adeguate ai cambiamenti nel generare e utilizzare tecnologia anche rispetto al rapporto e alle trasformazioni nelle relazioni non sequenziali che portano dalla ricerca all’innovazione.

La geopolitica della ricerca, dopo due anni di pandemia e nel quadro dei nuovi scenari internazionali, vede un nuovo ruolo per le vetrine delle competenze, delle conoscenze, dei risultati. Si stabiliscono nuove relazioni con nuovi bacini territoriali di riferimento. Non vi è certamente una spinta all’autosufficienza ma la globalizzazione, anche in ambito scientifico e tecnologico, cambia pelle e si realizzano più relazioni di vicinato, dove il vicinato non è quello geografico ma quello derivante da accordi, condivisioni, partenariati strutturati”.

“La creazione della prima piattaforma italiana per l’estero per lo scouting di tecnologie brevettate provenienti dal mondo della ricerca pubblica italiana fu pensata per aggiungere nella percezione del Made in Italy all’estero che l’Italia non era solo ‘Food, Fashion e Furniture’ ma che in pancia alle nostre Università e Centri di Ricerca c’erano tecnologie che potevano competere con chiunque negli USA e nel mondo.

Uno strumento nato per creare l’incontro tra università, aziende e finanziatori e che rappresentava e rappresenta il canale ufficiale attraverso il quale vengono valorizzate le tecnologie che hanno le potenzialità per trovare applicazione concreta dall’incontro e dallo scambio con il mondo dell’impresa. Una massa critica di più di 2000 tecnologie, (nel tempo si sono aggiunte anche quelle del Politecnico di Torino, dell’Istituto Italiano di Tecnologia, del Politecnico di Bari}, che spaziano in tutti i principali settori tecnologici ed industriali e tutte le informazioni contenute all’interno di ogni ‘scheda brevettuale’ sono costruite ad hoc per fornire, in maniera sintetica e chiara, le informazioni essenziali e utili a innescare l’interesse dei potenziali investitori e creare punti di contatto con le aziende. Con questo l’Italia potrà competere dovunque e con chiunque”.

“Abbiamo sempre sottolineato che la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’innovazione non sono qualcosa da improvvisare e che è quindi necessario avere una strategia di sviluppo a medio-lungo termine che usi la conoscenza e la competenza come acceleratori fondamentali. Nel rilancio della Scienza, Tecnologia e Innovazione oltre a fare squadra, in questa partita le associazioni giocano un ruolo essenziale, sono fabbriche di futuro, in quanto fanno coesistere i ricercatori che hanno l’attitudine a cogliere i segnali del cambiamento, e i soggetti sociali ed economici che sono in grado di tradurre i segnali in azioni concrete. Così facendo si realizzano le condizioni per rispondere alle sfide dei nuovi paradigmi della società contemporanea oggi sempre più orientati alla sostenibilità e all’inclusività”.

“La visione manca completamente. Essa rappresenta il risultato di un concorso di volontà e comportamenti che si affinano attraverso la concretezza degli obiettivi da perseguire, degli strumenti che si utilizzano, del coinvolgimento di chi è in grado di contribuire. Quindi, più che parlare della possibilità di accrescere le fila degli Addetti scientifici alla guida delle relazioni tra la rete diplomatica consolare e il sistema locale dell’innovazione, bisogna valorizzare quel molto che abbiamo fatto negli ultimi anni, non in maniera acritica ma come piattaforma su cui sviluppare i programmi per potersi dare una visione e gli obiettivi a lunghissimo termine in grado di mobilitare tutte le progettualità finalizzate a quel risultato.

Serve un approccio basato sulla concretezza, frutto di un dialogo, e del rispetto dei ruoli, dove su problematiche serie, le soluzioni vengano perseguite valorizzando quanto è stato costruito nel tempo. E la diplomazia può certamente contribuire, essendo uno strumento efficace per utilizzare la conoscenza e la competenza scientifica e per finalizzare l’impegno scientifico al fine di realizzare obiettivi concreti legati alle tecnologie. E i consulenti scientifici nel Ministero, per il loro ruolo istituzionale, potrebbero favorire tutti gli aspetti della scienza, della tecnologia e dell’innovazione in grado di far progredire la diplomazia rispetto al raggiungimento degli obiettivi nazionali e globali. Dobbiamo quindi procedere nella direzione di introdurre una maggiore chiarezza rispetto agli obiettivi e ai percorsi per perseguirli”.

“A supporto di questo disegno le associazioni di scienziati italiani all’estero possono fornire un rilevante contributo, nella duplice funzione di sensori in realtà in cui la collaborazione scientifica è presente ma ulteriormente sviluppabile e di ponte tra attori, istituzioni, tecnologie e competenze per favorire scambi, sviluppi e valorizzazioni. Il processo è complesso e non facilmente semplificabile. Gli stadi di sviluppo e la capacità operativa delle singole entità sono diversificati ma la condivisione di problemi e soluzioni, nella direzione di un contributo al nostro paese in questo particolare momento giustifica una riflessione comune.

Proporre un nuovo patto, attraverso la convergenza, il confronto delle esperienze, una vetrina di quanto si sta facendo in questo momento, di quali sono i bisogni percepiti e di come può essere messo a fattor comune il patrimonio di competenze e conoscenze costituito dal ‘sistema Italia’. Una forma quindi di diplomazia scientifica che non si sostituisce a quella istituzionale ma vuole offrire un terreno addizionale che coinvolge direttamente gli operatori in forma cooperativa e condivisa, lasciando poi agli stessi la possibilità di gestire gli sviluppi senza ulteriori diaframmi. In poche parole, una opportunità che si aggiunge senza nulla togliere”.

Intervista completa su First Online

www.un-industria.it

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OPPO Release 2022 Sustainability Report on World Environment Day

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SHENZHEN, CHINA – Media OutReach – 5 June 2023 – OPPO releases its 2022 Sustainability Report on World Environment Day this year. Starting in 2020, OPPO has published the Sustainability Report each year to publicly disclose its plans and practical progress towards sustainability goals. The report highlights the significant progress that OPPO has made in five key areas of sustainability, including: operation and compliance, environment protection, caring for employees, virtuous innovation and ecosystem engagement, reinforcing OPPO’s commitment to sustainability.

Virtuous innovation: making technology accessible and beneficial to all people

As a global technology company operating in over 60 countries and regions, OPPO invests consistently in R&D. As of December 31 2022, OPPO has been granted more than 44,000 patents. In 2022, OPPO ranked among the top 6 Patent Cooperation Treaty (PCT) filers according to the World Intellectual Property Organization (WIPO).

Aligned with its mission of “Technology for Mankind, Kindness for the World”, OPPO believes that technology should create value for all people. It commits to improving digital inclusion and ensuring no one is left behind in the era of digital transformation.

To help children use their phones in a healthier way, OPPO launched the Kids Space feature in 2022 with the ColorOS 13, which is designed to prevent excessive use of game apps by children. For the elderly users, the Simple Mode on OPPO smartphones provides them with an intuitive experience with larger icons and fonts and a simplified desktop, making smartphone operation easier.

Health, which is essential to everyone, is also one of the most important fields of research at OPPO. Through technology and digital heath monitoring methods, OPPO hopes to help people development healthier lifestyle.

In 2022, OPPO launched the OHealth H1, its first health product dedicated to family health monitoring. With six types of health data monitoring functions, including measurement of blood oxygen, ECG, heart and lung auscultation, heart rate, body temperature and sleep quality tracking, it can offer comprehensive health management and remote healthcare service for the entire family.

Environment protection: working towards a greener future

Sustainability and environment protection been embedded in OPPO’s business strategy. In 2022, OPPO completed its first global inventory of greenhouse gas emissions. Based on this data, OPPO develop its carbon reduction roadmap, and announced the goal of achieving carbon neutrality across its operation by 2050 in February 2023. From decarbonization of manufacturing, to reducing products’ carbon footprint, OPPO is working towards a greener future through technology and innovation.

OPPO carbon reduction roadmap

In 2022, OPPO integrated the greening concept into its smartphone packaging by using nearly 100% biodegradable materials and 45% recycled fibers, starting from the European market.

E-waste recycling has long been an important part of OPPO’s product lifestyle management. In 2022, 1.08 million phones were recycled in China, amounting to a total weight of 195 tons. In the EU and other regions, OPPO is involved in the Green Dot program as well as partnering with professional recycling firms to help recycle used products.

OPPO product lifecycle management

The low-carbon development roadmap has also led to OPPO’s green operation in manufacturing facilities, offices, and data centers. Through energy saving and emission reduction initiatives, by the end of 2022, OPPO has managed to reduce 6000 tons of greenhouse gas emission from its operation each year. This is equivalent to the amount of greenhouse gas absorbed by 3,330 square kilometers of forest in a year. Moreover, starting from 2022, the OPPO AndesBrain (Binhaiwan Bay) IDC has used 100% renewable energy in its operation.

Through these tangible actions, OPPO is working with its users and the industry on the journey toward a sustainable future together.

Sustainability is a long journey that required joint efforts with ecosystem partners

Virtuous innovation and environmental protection are both important elements of OPPO’s sustainable development journey, but its efforts go far beyond that. Operating in over 60 countries and regions, OPPO is making long-term efforts on operations and compliance, on caring for its employees, and on contributing to the community as a corporate global citizen.

Achieving sustainability goals requires long term strategy and efficient management, and OPPO takes a top-down approach and set up the Sustainability Management Committee to guide and regulate its development. However, the road to sustainability is a long one and requires joint efforts, and OPPO is committed to playing its part as it works with ecosystem partners.

In May 2022, OPPO Inspiration Challenge was launched to call for innovative solutions on accessible technology and digital health, and to empower technology professionals and entrepreneurs to bring innovative solutions to life. The program has received 536 proposals from 39 different countries and regions, with innovative solutions ranging from psychological health to hearing impairment, and machine glass for the visually impaired.

In 2023, the OPPO Inspiration Challenge continues to empower global entrepreneurs and technology professionals. Under the two categories of “Inspiration for People” and “Inspiration for the Planet”, the Challenge is calling for innovative solutions targeting digital health, accessible technology and greening technology.

At OPPO, sustainability is not just a simple word for the World Environment Day, but a practice and a commitment in the long run. Through innovation and collaboration, OPPO believe that technology can create value for all people and the planet. To learn about OPPO’s journey on sustainability, please check OPPO Sustainability Report 2022.

About OPPO

OPPO is a leading global smart device brand. Since the launch of its first mobile phone – “Smiley Face” – in 2008, OPPO has been in relentless pursuit of the perfect synergy of aesthetic satisfaction and innovative technology. Today, OPPO provides a wide range of smart devices spearheaded by the Find X and Reno series. Beyond devices, OPPO also provides its users with ColorOS operating system and internet services such as OPPO Cloud and OPPO+. OPPO has footprints in more than 60 countries and regions, with more than 40,000 employees dedicated to creating a better life for customers around the world

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Bybit Joins DMCC as Ecosystem Partner to Accelerate Development and Mass Adoption of Crypto and Web3

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DUBAI, UNITED ARAB EMIRATES – Media OutReach – 5 June 2023 – Bybit, the world’s third most visited crypto exchange, has announced a strategic partnership with the leading global business district, the Dubai Multi Commodities Centre (DMCC) to accelerate the mass adoption of crypto in Dubai and deliver on its promise of investing in the Web3 ecosystem in the emirate. The collaboration will see Bybit become an official Ecosystem Partner for the DMCC Crypto Centre, the largest concentration of crypto and Web3 businesses in the MENA region.

Bybit and DMCC signed a Memorandum of Understanding (MOU) to support the growth of the crypto community in the region. The agreement follows the unveiling of Bybit’s global headquarters in Dubai on April 17 when it alluded to further localization efforts in the region.

Ahmed Bin Sulayem, Executive Chairman and Chief Executive of DMCC, and Ben Zhou, Co-founder and CEO of Bybit, signed an MOU in Dubai on June 5, 2023.

The MOU includes Bybit’s pledge of financial support in the amount of AED 500,000 to kickstart the growth journeys of 15 new Web3 companies at the DMCC Crypto Centre. To qualify for this opportunity, start-ups must successfully pass the standard compliance and due diligence checks required by DMCC.

Bybit will also serve as DMCC’s crypto listing partner and assist in other blockchain-related projects. The exchange will play an active advisory and guidance role at the DMCC Crypto Centre, sharing first-hand insights and technical know-how to help young projects succeed and get listed on the Bybit platform. Currently on the roadmap are two hackathons in the DMCC’s crypto and gaming centers. These hackathons will convene developers, entrepreneurs, and industry experts to collaborate and foster ground-breaking ideas to shape the crypto and Web3 industries.

The DMCC Crypto Centre will provide Bybit with another avenue for collaboration with innovative crypto and Web3 entrepreneurs and founders. Bybit will also contribute to the Centre’s efforts in knowledge sharing and capacity building in the digital economy through webinars, curated courses, educational content, and awareness campaigns. As the world’s “Crypto Ark,” Bybit will be available to DMCC Crypto Centre members’ companies where appropriate to help them bring their ambitions to fruition.

Ahmed Bin Sulayem, Executive Chairman and Chief Executive of DMCC, said: “Dubai has truly cemented its position as a global hub for crypto and Web3, with the DMCC Crypto Centre boasting the highest concentration of crypto firms in the region. This status has only been bolstered by Bybit’s presence in the emirate, so we are excited to have them on board as an official Ecosystem Partner. Thanks to Bybit’s industry-leading expertise and financial contribution, this partnership will see the acceleration of the impact that Dubai’s game-changing crypto and Web3 businesses are having on the industry.”

The MOU underpins the partners’ shared vision to develop a vibrant hub of blockchain-based activity and connectivity. It also gives Bybit access to the broad membership of DMCC as an Ecosystem Partner, which includes technology partners, government bodies, investors, incubators/accelerators, and service providers.

“We are delighted to be partnering with such a prestigious organization as the DMCC,” said Ben Zhou, co-founder and CEO of Bybit. “We are committed to enriching the Web3 ecosystem on our journey to become the world’s ‘Crypto Ark’ and want to do our part in advancing innovation and competition in the digital economy. We look forward to bringing our own brand of next-level opportunities to the UAE’s burgeoning crypto community.”

“Congratulations to the partnership. I am very pleased to have a part in this momentous partnership between Bybit and DMCC. This partnership is a classic example of what Web3 collaboration and support looks like. I’m excited to see how this partnership will add value to the web3 ecosystem. My core focus has always been to enrich and interconnect the Web3 ecosystem in the UAE and will continue to give my support by leveraging our immediate network,” said Feras Al Sadek, Managing Partner, Ghaf Capital Partner & Ghaf Labs.

More From Bybit

● This Just In: Bybit is Coming to Dubai!

● CEO of Bybit: Dubai Headquarters Will Be A Community Hub for Traders and Partners

● Ben Zhou to Unveil Bybit’s Vision for the Crypto Exchange Industry at Blockchain Life Conference

About Bybit

Bybit is a cryptocurrency exchange established in 2018 that offers a professional platform where crypto traders can find an ultra-fast matching engine, excellent customer service and multilingual community support. Bybit is a proud partner of Formula One’s reigning Constructors’ and Drivers’ champions, the Oracle Red Bull Racing team, esports teams NAVI, Astralis, Alliance, Made in Brazil (MIBR), and Oracle Red Bull Racing Esports.

For more information please visit: https://www.bybit.com/

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For media inquiries, please contact: press@bybit.com

#Bybit / #TheCryptoArk / #BybitPartners

About DMCC

Headquartered in Dubai, DMCC is the world’s most interconnected Free Zone, and the leading trade and enterprise hub for commodities. Whether developing vibrant neighbourhoods with world-class property like Jumeirah Lakes Towers and the much-anticipated Uptown Dubai, or delivering high performance business services, DMCC provides everything its dynamic community needs to live, work and thrive. Made for Trade, DMCC is proud to sustain and grow Dubai’s position as the place to be for global trade today and long into the future. www.dmcc.ae

DMCC Media Enquiries:

PR & Corporate Communications

pr@dmcc.ae

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LHUXOR: L’innovativo progetto di Vittorio Casale che ottimizza l’esperienza umana

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L’Aquila, 05/06/2023 – Vittorio Casale, professore ordinario di Storia dell’arte moderna, è noto per la sua carriera accademica di successo e il suo ruolo di professore artista. Oltre a essere un docente di fama, Casale ha sempre dimostrato un interesse eclettico verso vari argomenti nel campo dell’arte, portando avanti progetti che abbracciano la connessione tra l’arte e la tecnologia.

LHUXOR, il progetto artistico di Vittorio Casale, si rivela come un ambizioso programma che mira a ottimizzare l’esperienza umana attraverso una vasta gamma di iniziative. Mentre l’acronimo LHUXOR, Life Human Experience Optimization and Research, rimane intatto, la portata del progetto si estende ben oltre la semplice ottimizzazione del design centrato sull’umanità.

LHUXOR, con il suo acronimo significativo, continua a rappresentare una rivoluzione nel campo del design, ma ora incorpora una serie di iniziative che spaziano dalla digitalizzazione delle opere d’arte alla creazione di NFT (Non-FungibleTokens), fino alle visite virtuali di musei e gallerie d’arte. L’obiettivo principale rimane quello di migliorare l’esperienza degli utenti, ma ora LHUXOR si basa anche sulla collaborazione con gli studenti delle facoltà di Informatica per realizzare tali ambizioni.

LHUXOR continua a porre l’umanità al centro del suo approccio innovativo. Oltre a focalizzarsi sulle emozioni, le esigenze e le preferenze degli individui, il progetto si impegna a promuovere l’accessibilità e la fruibilità dell’arte digitale. La digitalizzazione delle opere d’arte, l’implementazione di tecnologie come gli NFT e la creazione di esperienze immersive all’interno di musei e gallerie virtuali sono solo alcune delle iniziative che LHUXOR sta attuando per rendere l’arte più accessibile a un pubblico ampio e diversificato.

L’ampliamento del progetto include ora un’attenzione particolare verso l’interazione tra gli utenti e l’arte digitale, sia attraverso la digitalizzazione delle opere esistenti sia attraverso la creazione di nuove opere d’arte appositamente concepite per il contesto digitale. La personalizzazione delle
esperienze artistiche e la capacità di coinvolgere attivamente gli utenti in un mondo virtuale artistico sono diventate priorità per LHUXOR.

LHUXOR continua a rappresentare una fusione unica tra l’arte digitale e la tecnologia. Attraverso la collaborazione con gli studenti delle facoltà di Informatica, il progetto si avvale dell’innovazione tecnologica per rendere possibili la digitalizzazione delle opere d’arte, la creazione di NFT e l’esperienza coinvolgente di visite virtuali nei musei e nelle gallerie d’arte. L’obiettivo rimane quello di combinare l’estetica artistica con le potenzialità offerte dalla tecnologia moderna, offrendo esperienze uniche e all’avanguardia.

La missione di LHUXOR si amplia ora per includere la creazione di interfacce digitali coinvolgenti e personalizzate, che facilitano l’interazione dell’utente con l’arte digitale e le esperienze virtuali. Grazie alla collaborazione con gli studenti delle facoltà di Informatica, LHUXOR è in grado di sfruttare le competenze tecniche e creative di queste giovani menti per realizzare interfacce intuitive, coinvolgenti e personalizzate, che soddisfano le esigenze e le preferenze individuali degli utenti.

LHUXOR continua a rappresentare il futuro del design centrato sull’umanità, ma ora con un’ambizione ancora più ampia. L’innovazione tecnologica e l’arte digitale si uniscono per creare esperienze utente straordinarie che spaziano dalla fruizione di opere d’arte digitalizzate, alla partecipazione al mercato degli NFT, fino alla visita di musei e gallerie virtuali. LHUXOR si pone come precursore di una nuova era di interazione tra l’uomo e l’arte, offrendo un mondo di possibilità emozionanti.

Il contributo di Vittorio Casale al campo dell’arte e del design si estende ora alla promozione di un’interazione più profonda tra l’arte e la tecnologia. Il suo ruolo di professore artista e la sua collaborazione con gli studenti delle facoltà di Informatica hanno aperto nuove prospettive per l’ottimizzazione dell’esperienza umana attraverso la digitalizzazione dell’arte, gli NFT e le visite virtuali. Il suo approccio multidisciplinare e la sua passione per l’innovazione sono fondamentali per il successo e l’impatto di LHUXOR.

LHUXOR si conferma come un progetto artistico e di design con un enorme potenziale per rivoluzionare l’esperienza utente nel campo dell’arte digitale. Grazie alla combinazione di competenze artistiche e tecniche, LHUXOR mira a creare interfacce digitali coinvolgenti, personalizzate e accessibili, consentendo a un pubblico più vasto di vivere e apprezzare l’arte in modo completamente nuovo. Il futuro di LHUXOR promette di aprirci a un mondo di opportunità virtuali, trasformando radicalmente il modo in cui interagiamo con l’arte e le esperienze culturali.

Vittorio Casale (Castelvecchio Subequo, L’Aquila, 17 novembre 1938), laureato in lettere, professore incaricato di Storia della critica d’arte presso l’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti

e-mail : info@vittoriocasale.it

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Roma Pride. Pro Vita Famiglia: Patrocinio Regione Lazio è appoggio a utero in affitto e gender, Rocca lo ritiri

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Roma, 5 giugno 2023. «Mentre in Parlamento il centrodestra propone di rendere l’utero in affitto un reato universale, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca concede il patrocinio al Gay Pride che vuole legalizzare la “maternità surrogata”. Ci chiediamo se il centrodestra non sia in preda ad una schizofrenia perché il documento politico del Pride, al quale è stato dato il patrocinio, è chiaro: legalizzazione dell’utero in affitto, matrimonio egualitario, adozioni per coppie dello stesso sesso, trascrizioni anagrafiche per i “figli” delle coppie gay, identità di genere, progetti gender nelle scuole di ogni ordine e grado, e “la carriera alias in tutti gli istituti di istruzione”. Rocca e la sua amministrazione stanno così appoggiando tutte le pericolose istanze Lgbtqia+ sui quali Governo e centrodestra italiano si dichiarano contrari. Il patrocinio va immediatamente ritirato, per rispetto a tutti quegli elettori che hanno votato per Rocca e la sua amministrazione di centrodestra». Così
Jacopo Coghe
, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.

-Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus

t.: 0694325503

m.: 3929042395

stampa@provitaefamiglia.it

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Domus Flegrea e Domus Relais Posillipo: “Le residenze per anziani non sono un privilegio per pochi”

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Considerati i costi di una badante convivente molte famiglie scelgono strutture dedicate che garantiscano h24 tutti i comfort abitativi ed i servizi assistenza necessari

Napoli, 5 giugno 2023. Con l’avanzamento della durata della vita media sono sempre più numerose le famiglie che si trovano a valutare le diverse ipotesi per trovare la giusta assistenza a favore di un anziano caro. Casa di riposo o badante?

“Quando ci si trova a dover prendere una decisione di questo tipo occorre valutare attentamente alcuni aspetti: optando per la badante convivente, l’assistenza domiciliare deve essere svolta da una persona preparata e qualificata, che sappia svolgere mansioni quali, supporto nell’igiene personale, corretta movimentazione dell’assistito, preparazione dei pasti, somministrazione di farmaci, ma che sappia anche relazionarsi con l’anziano ed instaurare un rapporto di fiducia con i familiari”, spiega Michele Turizio, titolare delle due case albergo per anziani di Napoli. “Quando si decide di assumere una badante convivente, si decide di inserire nel proprio nucleo familiare una persona estranea che subentra nelle dinamiche familiari e che deve essere gestita correttamente anche da un punto di vista giuridico ed economico. Valutando l’aspetto economico, il costo mensile per un assistente familiare può anche superare la retta mensile per una residenza per anziani, infatti il giusto inquadramento lavorativo della badante prevede: stipendio, contributi INPS, ferie e liquidazione, il vitto/alloggio e la sostituta per le ferie. Inoltre, a livello organizzativo, la badante ha il suo giorno di riposo e può dare disdetta del contratto. Una struttura dedicata, invece, garantisce in maniera continuativa tutti i comfort abitativi ed i servizi assistenza necessari”.

Domus Flegrea e Domus Relais Posillipo sono due strutture ricettive per anziani site sul territorio di Napoli, in due contesti urbani accoglienti e ben collegati che permettono agli ospiti di condividere serenamente la terza età, evitando la sensazione di isolamento grazie a servizi residenziali ed alberghieri, per brevi o lunghi periodi di tempo.

“Optare per una residenza per anziani non significa semplicemente trovare un ‘parcheggio’ dove l’anziano possa riposarsi, occorre selezionare un centro che sappia favorire la socializzazione, il benessere psicofisico e, soprattutto, una qualità di vita decorosa. I soggetti anziani non devono ‘sostare’, devono potersi muovere, relazionarsi in nuove amicizie e svolgere attività nel rispetto delle loro possibilità e dei loro desideri”, sottolinea Turizio. “Le nostre strutture rappresentano formule abitative di vita autonoma o semiautonoma che si rivolgono ai senior con l’obiettivo di supportarne le diverse necessità, garantendo al contempo protezione e vita di relazione. Il nostro obiettivo è quello di permettere a chi è avanti con gli anni e per quanto sia possibile, di vivere autonomamente, facendo leva sulla capacità di continuare a mantenere i propri ritmi di vita in un contesto adeguato, dotato di ogni comfort abitativo ed assistenziale. Il nostro personale è in grado di assicurare diversi tipi di servizi tra cui: somministrazione di farmaci, movimentazione dei pazienti, fornitura di un regime alimentare adeguato alle esigenze del singolo ed, eventualmente, la possibilità di compiere all’interno della struttura un percorso riabilitativo. Vengono inoltre organizzate attività ricreative e culturali, ospitate nelle aree comuni delle strutture”.

Contatti:

www.domusflegrea.it

www.domusrelaisposillipo.com

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RESPECT THE FUTUR-Ambiente e sostenibilità a Kappa FuturFestival

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Parco Dora, Torino, 30 giugno, 1 e 2 luglio

kappafuturfestival.it

Torino, 5 giugno 2023. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente Kappa FuturFestival – il festival dedicato alla musica elettronica arrivato alla decima edizione che si svolgerà al Parco Dora di Torino dal 30 giugno al 2 luglio, con 110 DJ, 36 ore di musica e 95.000 partecipanti attesi da oltre i 110 nazioni differenti – conferma il suo programma dedicato ai temi con impegno nella salvaguardia dell’ambiente e lavora alla riduzione dell’impatto su diversi piani.

La novità di quest’anno è la collaborazione con Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in PET dopo il loro utilizzo.

Le bottiglie in PET raccolte al Festival verranno pesate e trasportate in un centro di riciclo dove saranno trasformate in rPET in un processo di economia circolare “bottle to bottle”.Infatti tanto più si allunga la vita di una bottiglia facendola tornare materia prima seconda, meno plastica vergine viene prodotta. KFF è uno dei primi grandi eventi italiani che contribuisce alla raccolta selettiva delle bottiglie in PET per il progetto “bottle to bottle” di Coripet.Le bottiglie verranno raccolte dal pubblico e portate al Recycling Store del Festival e così facendo accumuleranno punti per riscattare premi come t-shirt autografate dagli artisti, biglietti VIP per l’edizione successiva e molto altro! Nel 2022 il pubblico ha raccolto più di 80mila tra bicchieri e bottiglie di plastica! Il Recycling Store fa parte insieme ad Art of Recycling e a POSTed Studio dei progetti ideati dalla fondazione americana Global Inheritance che vengono realizzati a Kappa FuturFestival dal 2013.

KFF è stato uno dei primi Festival a ridurre l’utilizzo di plastica, eliminando già dal 2018 le cannucce.

Ulteriori misure prese durante il festival per ridurre lo spreco di plastica sono:

– dispenser di acqua filtrata e refrigerata per artisti e personale di produzione;

– bottiglie e bicchieri esclusivamente in plastica riciclata, riciclabile e carta;

-stoviglie compostabili in tutte le aree ristoro;

– KFF sarà il primo format europeo a offrire gratuitamente prodotti mestruali in collaborazione con This Unique, giovane startup italiana. Gli assorbenti sono compostabili, made in Italy, e utilizzano solo cotone organico.

Quest’anno il Festival è stato interamente riprogettato ad isole energetiche autonome, composte da generatori ibridi Stage V, pannelli solari e accumulatori di energia. Ognuno dei 5 palchi sarà quindi alimentato dai generatori di ultima generazione forniti da CGTE SpA – Gruppo TESYA che consentono, oltre a un risparmio di energia, un’importante diminuzione di emissioni sonore e di sostanze inquinanti nell’ambiente (-33% CO2, -80% HC, -92% Nox, -97% PM). All’interno del backstage i container che ospiteranno gli uffici di produzione verranno alimentati da un sistema di pannelli solari fotovoltaici e di accumulo (battery pack). CGTE è l’unico player italiano certificato ISO 20121 per le attività di progettazione e realizzazione di pratiche sostenibili per eventi.Inoltre gli impianti di illuminazione sono costituiti da led a basso consumo.

Il 90% degli allestimenti del Festival è costituito da componenti usati e riutilizzabili, all’insegna della circolarità. Inoltre, l’80% della segnaletica on-site è costituita da pannelli led digitali al fine di evitare di stampare materiali con un breve ciclo di vita.

Drivalia, società di noleggio e mobilità parte del gruppo CA Auto Bank (Crédit Agricole Consumer Finance), supporta l’evento mettendo a disposizione di Kappa FuturFestival una flotta di van 100% elettrici.

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Ims Srl celebra mezzo secolo di attività e si regala un nuovo impianto da 300 metri quadri

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Milano, 05/06/2023 – Ims Srl festeggia i suoi primi 50 anni di attività regalandosi un nuovo impianto produttivo. La società milanese, leader nel campo della micronizzazione di principi attivi ed eccipienti, ha celebrato l’anniversario riunendo tutti coloro che l’hanno accompagnata in questo lungo cammino, iniziato mezzo secolo fa grazie all’intraprendenza e alla perseveranza del fondatore Salvatore Marangoni. A rendergli omaggio è la figlia Elena Marangoni, oggi Ceo di Ims, che ricorda “l’esordio dell’attività, inizialmente dedicata al commercio, nel 1973” e la successiva crescita a partire dagli anni ’80, con la specializzazione nel campo della micronizzazione. Un percorso intrapreso tenendo come obiettivo la soddisfazione del cliente, un’impostazione riassunta nel motto ‘custom made’, ovvero fatto su misura con la massima flessibilità.

Il compleanno di Ims è stato anche l’occasione per tagliare il nastro del nuovo impianto da 300 metri quadri, che, spiega il direttore di produzione Giuseppe Zappa, “permetterà di raggiungere un numero maggiore di clienti e di mantenere il livello di tempestività che da sempre caratterizza il nostro lavoro: il tempo di rilascio dei prodotti non supera mai le due settimane”. Il tutto senza mettere in discussione il controllo della qualità e della sicurezza delle lavorazioni realizzati. “Dopo il passaggio da noi il prodotto arriva in farmacia, è fondamentale per la salute dei pazienti che rispetti tutti i criteri previsti” sottolinea Riccardo Cassotti, Qualified Person e Technical Director, che porta l’attenzione “sull’enorme investimento effettuato sia sugli impianti sia per la formazione del personale” e sulle certificazioni possedute da Ims, rilanciate dai principali organi di controllo del settore: dall’Agenzia italiana del farmaco alla Food and Drugs Organization, dalla Korean Fda all’Anvisa brasiliana.

L’attività di Ims si inserisce in un settore, quello della produzione di principi attivi per l’ambito farmaceutico, che “in Italia realizza un volume d’affari da 4,8 miliardi di euro ed esporta l’85 per cento della produzione” spiega Paolo Russolo, presidente di Aschimfarma, l’associazione delle imprese produttrici di principi attivi farmaceutici, che sottolinea l’importanza del lavoro svolto dalle 80 imprese nazionali che operano nel settore. E un aspetto fondamentale dell’attività di Ims negli ultimi 20 anni riguarda la collaborazione con gli atenei. Spicca, in particolare quella, con l’Università di Pavia, che a partire dal 2002 ha portato “alla realizzazione di due master, uno in Preformulazione, sviluppo farmaceutico e controllo di medicinali e l’altro in cGMP Compliance and Validation nell’industria farmaceutica” spiega Franca Ferrari, docente di Tecnologia farmaceutica, che sottolinea l’importanza della collaborazione tra università e imprese farmaceutiche, “sia per preparare gli studenti ad avvicinarsi all’ingresso in azienda sia sul fronte scientifico con la promozione di contratti di ricerca per lavorare insieme a nuove formule di sviluppo dei farmaci”.

Contatti: https://www.imsmicron.it/

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Sovraindebitamento e vie di uscita legali. Il 7 giugno il convegno di Legge3.it al Senato

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1 famiglia su 4 a rischio di povertà assoluta, 7 milioni gli Italiani sovraindebitati. Legge3.it illustra i dati del Rapporto con i dati italiani sul fenomeno. Proiezione del film Falliti, con storie di chi è riuscito ad uscire dal tunnel

Roma, 5 giugno 2023 – Oggi in Italia sono oltre 7 milioni le persone che si trovano in situazioni di sovraindebitamento, con 1 famiglia su 4 a rischio di povertà assoluta. Dati che mettono in allerta, spingendoci a riflettere sull’attuale situazione economica, e che verranno presentati in un convegno al Senato il 7 giugno dalle 15:00, organizzato da Legge3.it, organizzazione fondata da Gianmario Bertollo, che da anni aiuta privati ed imprenditori ad uscire da situazioni di sovraindebitamento.

Interverranno: Gianmario Bertollo, presidente e fondatore di Legge3.it; Davide Ippolito, direttore Reputation Review, unica rivista italiana sulla reputazione; J
immy Greselin, presidente dell’associazione Liberi dal Debito; Stefano Calippo, presidente dell’Osservatorio Violenza e Suicidio; Gianluca Cantalamessa, Senatore della Repubblica. A moderare l’evento sarà Mattia lovane, giornalista RAI.

Nel corso dell’evento verranno illustrati i dati del Rapporto nazionale sul
sovraindebitamento, stilato dall’Ufficio studi dell’Associazione
Liberi dal debito, in collaborazione con Legge3.it. secondo lo studio, l’8,8% delle famiglie in Italia vive in condizioni di povertà energetica, e questo vuol dire anche non essere in grado di riscaldare adeguatamente la propria casa. L’11,1% del totale delle famiglie e il 14,8% degli individui singoli vive in condizione di povertà relativa, con un picco del 32,2% in Puglia. Nessuno è immune dal rischio di sovraindebitamento, ed è assolutamente necessario diffondere una maggiore e migliore educazione finanziaria tra i cittadini.

Verrà presentato anche Falliti, il documentario realizzato da Davide
Ippolito, che vede protagonisti Fabrizio Bracconeri e Francesca Della
Ragione. Nel film viene presentato in modo crudo, diretto e vero cosa succede quando un imprenditore in Italia non riesce a pagare il suo debito, e il suo inevitabile percorso verso debiti e rovina. Attraverso le analisi di esperti e interventi di personaggi del mondo della cultura, Falliti accompagna lo spettatore all’interno delle dinamiche che colpiscono gli imprenditori sovraindebitati in Italia, guidandolo in questo delicato mondo mediante il racconto di una testimone, ripercorrendo le tappe cruciali dell’economia mondiale, e denunciando come il nostro
paese, a differenza del resto del mondo, non abbia mai attuato una politica di rilancio per tutte quelle persone finite nel vortice del debito.

Per partecipare all’evento è indispensabile l’accredito.

DRESS CODE: all’interno del palazzo è raccomandato un abbigliamento formale, agli uomini è rigorosamente richiesto di indossare giacca e cravatta.

Per maggiori informazioni:https://www.legge3.it

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Cisco Webex sale a bordo di Audi

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• Grazie alla collaborazione con Cariad e Harman, alcuni veicoli del marchio tedesco saranno dotati di funzionalità Webex Meetings

• Modalità di accesso semplice e possibilità di partecipare in video alle riunioni solo quando l’auto è ferma, per una totale sicurezza

• Maggiore flessibilità per i conducenti grazie a un’esperienza di collaborazione immersiva abilitata da Webex

Milano, 5 giugno 2023 — Cisco Webex sarà la prima applicazione di collaboration a salire a bordo dei modelli Audi. Grazie alla collaborazione con CARIAD, società software del Gruppo Volkswagen, e con HARMAN, filiale di Samsung, già dal prossimo mese di luglio Cisco Webex potrà essere installato sui seguenti modelli del marchio tedesco: A4, A5, Q5, A6, A7, A8, Q8 e-tron ed e-tron GT commercializzati in Europa, Stati Uniti, Canada, Messico e mercati internazionali.

Con l’affermarsi dell’hybrid work, l’ambiente di lavoro non è più circoscritto a un unico spazio o dispositivo. Le persone chiedono sempre più spesso modalità flessibili per svolgere la propria professione, e per questo hanno bisogno di soluzioni innovative e sicure.

“La nostra missione è trasformare l’auto connessa in un’estensione del luogo di lavoro ibrido”, ha dichiarato Jeetu Patel, EVP e GM, Security & Collaboration, Cisco. “La nostra collaborazione con produttori leader come Audi offrirà ai clienti un modo sicuro e continuativo per rimanere connessi ed essere produttivi indipendentemente da dove e come si lavora”.

Come funziona …

• Semplice configurazione: i conducenti possono scaricare l’App Webex dall’Application Store disponibile sul sistema di infotainment dei veicoli Audi, senza bisogno di un telefono per la configurazione. Lo store garantisce costantemente che le applicazioni presenti nel veicolo soddisfino i più elevati requisiti di sicurezza del Gruppo Volkswagen. Grazie a ciò, è possibile passare senza problemi da una riunione Webex sul proprio dispositivo a una riunione a bordo dell’auto.

• Funzionalità di sicurezza create ad hoc: grazie a funzionalità progettate in funzione della sicurezza, Webex entra in modalità solo audio quando l’auto è in movimento, in modo che il conducente partecipi alle riunioni senza distogliere lo sguardo dalla strada. Quando l’auto è in sosta è possibile partecipare in modalità video, visualizzando le persone e condividendo i contenuti.

• Riunioni potenziate dall’intelligenza artificiale: i conducenti potranno accedere alle funzioni AI integrate di Webex per la eliminazione del rumore e l’ottimizzazione della voce, senza suoni di sottofondo fastidiosi come il rumore della strada o di lavori in corso.

Cisco collabora con oltre 32.000 società di trasporto in 169 Paesi del mondo e possiede 25.000 brevetti in questo settore. La partnership con Audi, CARIAD e HARMAN fa parte del progetto Webex for Automobiles (qui il blog), che comprende Webex Meetings per Apple CarPlay e la collaborazione con case automobilistiche come Ford Motor Company e Mercedes-Benz.

“Siamo lieti di offrire ai clienti del Gruppo Volkswagen tutte le funzionalità di riunione di Webex, che rendono il lavoro ibrido più pratico e adattabile. Grazie al nostro nuovo Application Store, offriremo ai clienti una vasta gamma delle più popolari e indispensabili applicazioni, che collegheranno agevolmente l’auto con la loro vita digitale. Insieme ai nostri brand e partner del Gruppo Volkswagen, portiamo l’esperienza digitale in auto a un livello superiore, trasformando l’auto in un compagno intelligente”. – Dr. Riclef Schmidt-Clausen, SVP, Domain Intelligent Cockpit & Body, CARIAD

“Siamo entusiasti di collaborare con leader che condividono le nostre idee e che sono all’avanguardia nel settore tecnologico e automobilistico e di portare le funzionalità Webex all’interno delle auto supportando così i lavoratori ibridi. HARMAN Ignite Store consente agli sviluppatori di adattare facilmente i propri contenuti e servizi al settore automobilistico, garantendo al contempo che l’esperienza sia sicura e ottimizzata per l’ambiente del veicolo. Sono partnership come queste che trasformeranno l’esperienza all’interno dell’abitacolo offrendo esperienze di qualità e mantenendo i conducenti connessi a ciò che è importante”. – Albert Jordan, VP e GM dell’Automotive Applications Business Unit di HARMAN.

Chi è Cisco

Cisco (NASDAQ: CSCO) è leader tecnologico mondiale che dal 1984 è il motore di Internet. Cisco stimola nuove possibilità re-immaginando le vostre applicazioni, proteggendo i vostri dati, trasformando la vostra infrastruttura e potenziando i vostri team per un futuro globale e inclusivo. Scopri di più sulla sezione italiana di EMEA Network e seguici su Twitter @CiscoItalia. Digitaliani: l’impegno Cisco per la Digitalizzazione del Paese.

Cisco e il logo Cisco sono marchi o marchi registrati di Cisco e/o delle sue affiliate negli Stati Uniti e in altri Paesi. Un elenco dei marchi Cisco è disponibile all’indirizzo www.cisco.com/go/trademarks. I marchi di terze parti citati appartengono ai rispettivi proprietari. L’uso del termine partner non implica un rapporto di partnership tra Cisco e altre aziende.

Webex by Cisco

Webex è un fornitore leader di soluzioni di collaboration basate sul cloud, che comprendono meeting video, chiamate, messaggistica, eventi, polling, video asincrono e soluzioni di customer experience come contact center e dispositivi per la collaborazione purpose-built. La focalizzazione di Webex nell’offrire esperienze di collaborazione inclusive nutre la nostra innovazione, che sfrutta l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per eliminare le barriere geografiche, linguistiche, di personalità e di familiarità con la tecnologia. Le soluzioni sono supportate da sicurezza e privacy by design. Webex opera con le principali applicazioni business e di produttività del mondo, attraverso un’unica applicazione e un’unica interfaccia. Per saperne di più, visitare il sito webex.com.

Audi

In Audi America crediamo che il futuro sia elettrico. La nostra gamma di modelli americani sarà elettrificata al 30%, compresi i veicoli completamente elettrici e gli ibridi plug-in, entro il 2025, e a livello globale ci siamo impegnati a garantire la neutralità delle emissioni di CO2 entro il 2050. Nel 2020, Audi ha venduto 186.620 veicoli negli Stati Uniti e quest’anno, con l’arrivo di Audi e-tron GT e Audi Q4 e-tron completamente elettriche, guardiamo al nuovo capitolo del nostro viaggio per reinventare la mobilità premium. Per saperne di più su chi siamo e su come stiamo lavorando per creare un futuro più elettrico, innovativo e inclusivo, visitate audiusa.com o media.audiusa.com.

CARIAD

CARIAD è una società indipendente di software per autoveicoli del Gruppo Volkswagen che sta consolidando e ampliando ulteriormente le competenze software del Gruppo. L’azienda sta sviluppando lo stack tecnologico leader per l’industria automobilistica con la missione di rendere l’esperienza automobilistica più sicura, più sostenibile e più confortevole per le persone. Fondata nel 2020 con il nome di Car.Software Organization, CARIAD conta oggi più di 6.500 esperti in tutto il mondo che lavorano su una piattaforma software unificata per tutti i marchi del Gruppo Volkswagen, che comprende un sistema operativo, un’architettura unificata e un cloud automobilistico. L’azienda sta inoltre sviluppando funzioni digitali per il veicolo, inclusi i sistemi di assistenza alla guida, una piattaforma di infotainment standardizzata, funzioni software per il collegamento di propulsori, chassis e tecnologia di ricarica, nonché il nuovo ecosistema digitale e servizi digitali all’interno e intorno al veicolo. CARIAD ha centri di competenza software a Wolfsburg, Ingolstadt, nella regione di Stoccarda, Berlino e Monaco, tra le altre località, e lavora a stretto contatto con i team di sviluppo internazionale del Gruppo Volkswagen negli Stati Uniti e in Cina. Per ulteriori informazioni visita il sito https://cariad.technology.

HARMAN

HARMAN (harman.com) progetta e realizza soluzioni e prodotti – come sistemi per la connected car, prodotti audio e visual, soluzioni di Enterprise Automation e servizi connessi – per le case automobilistiche, gli utenti finali e le imprese di tutto il mondo. Con brand leader come AKG®, Harman Kardon®, Infinity®, JBL®, Lexicon®, Mark Levinson® e Revel®, l’azienda è apprezzata dagli audiofili e dai musicisti in tutti gli spazi in cui questi si esibiscono, ovunque nel mondo. Sono oltre 50 milioni i veicoli attualmente equipaggiati con i sistemi audio e per la connected car di HARMAN. I servizi software dell’azienda sono alla base di miliardi di dispositivi mobile e sistemi connessi, integrati e sicuri su tutte le piattaforme, dall’ambito lavorativo a quello domestico, all’uso in auto, a quello mobile. HARMAN ha una forza-lavoro di circa 30.000 dipendenti tra America, Europa e Asia. Nel 2017, HARMAN è diventata una società completamente controllata da Samsung Electronics Co., Ltd.

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IoT industriale: le opportunità per le aziende con D.G.Tale

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5 giugno 2023. Si sente sempre più parlare di IoT o Internet of Things, in italiano Internet delle Cose anche se forse sarebbe più corretto dire Internet degli Oggetti: un ramo dell’Innovazione Digitale che sta conoscendo sempre più diffusione, specialmente presso imprese e industrie.

Un fenomeno che è legato non soltanto a pc, smartphone e tablet ma agli oggetti che troviamo nelle case e nelle città, sempre più intelligenti e versatili, capaci di portare verso una fruizione quotidiana (e concreta) dell’informatica.

Un discorso, come abbiamo accennato poc’anzi, che riguarda anche le aziende, per le quali viene utilizzato un acronimo di recente definizione: IIOT ovvero Industrial Internet of Thing, dai più noto semplicemente come IoT Industriale.

Una delle realtà che sta realizzando applicazioni particolarmente interessanti in tal senso è D.G.Tale (sito https://www.dgtale.eu/) ed è specializzata nella progettazione di soluzioni tecnologiche innovative attraverso le quali le industrie hanno modo di migliorare la qualità dei propri impianti.

Come ci riesce? Portando l’IoT sui macchinari aziendali in maniera tale da permettere agli operatori di controllare e realizzare una connessione digitale con le macchine prodotte e vendute su scala planetaria. Il tutto avvalendosi di un unico fornitore.

In questo articolo scopriamo qualcosa di più sull’IIoT, andando ad analizzare in che modo le soluzioni D.G.Tale riescono a influire positivamente sul business delle imprese del comparto industriale (e non solo).

Cerchiamo di fare chiarezza, definendo meglio cosa si intende per IIoT. Esso è costituito da un insieme di apparecchi e piattaforme connesse a Internet, in grado di offrire un reperimento, una catalogazione e un’analisi avanzata dei dati.

L’altra cosa che è importante comprendere è la differenza che intercorre tra IoT e IIoT. Possiamo affermare a tal proposito che l’Industrial Internet of Things non è altro che una micro-categoria dell’Internet of Things, di cui fa parte.

In entrambi i casi è prevista l’interazione tra dispositivi, macchine e infrastrutture che presentano dei sensori incorporati e sono perciò in grado di trasmettere dei dati attraverso una connessione a internet. La gestione delle informazioni viene realizzata attraverso l’impiego di particolari software all’avanguardia.

Per dirla in parole semplici, l’IIoT non è altro che l’utilizzo dell’Internet of Things in ambito
industriale, al fine di migliorare e implementare la produttività. Qualcosa che le soluzioni D.G.Tale riescono a fare con un approccio che risulta particolarmente all’avanguardia.

Una delle soluzioni più innovative dell’IoT industriale è software MMS (Manufacturing Management System), il programma sviluppato da D.G.Tale per garantire la comunicazione bidirezionale tra i macchinari impiegati nella filiera produttiva.

Si tratta di un sistema unico nel suo genere e che riesce a coniugare la semplicità d’uso con la possibilità di avere a disposizione funzioni di ultima generazione, particolarmente performanti e capaci di offrire all’azienda uno sguardo a 360°.

Una visione d’insieme con cui l’impresa ha modo di conoscere la produttività e l’affidabilità sia della singola macchina che dell’intero parco macchine, a fronte di un aggiornamento dei dati in tempo reale.

Va da sé che questo tipo di soluzioni riescono ad assicurare molteplici benefici per le aziende, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio della filiera produttiva nel suo complesso, la sua efficienza e affidabilità.

I vantaggi che garantiscono i programmi di IIoT per le imprese sono soprattutto i seguenti:

● Possibilità di sviluppare modelli aziendali efficienti e rivoluzionari.

● Monitoraggio e problem solving ai massimi livelli.

● Gestione delle forniture e delle scorte di magazzino, senza particolari pensieri per chi se ne occupa e dando modo al personale di concentrarsi su altre attività.

● Maggiore sicurezza dei macchinari e delle minacce che possono verificarsi.

● Maggiore efficienza per quanto riguarda la manutenzione.

● Gestione ottimale delle procedure di sanificazione.

● Possibilità di prendere decisioni valide anche per quanto riguarda le campagne di marketing e comunicazione.

L’Industrial Internet of Things presenta delle applicazioni pressoché infinite nell’ambito dell’economia, le quali interessano settori tra loro anche molto diversi.

Tra questi troviamo i magazzini, le fabbriche, i cantieri navali, ma anche le realtà dell’agricoltura, del settore energetico, quelle che offrono servizi finanziari e sono specializzate nella vendita al dettaglio, persino le aziende della comunicazione, del marketing e della pubblicità.

Questo grazie a una peculiarità di non poco conto: le soluzioni come quelle messe in campo da D.G.Tale consentono una personalizzazione a misura della singola impresa, anche quando di dimensioni medio-piccole.

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