Lavoro
Unioncamere e InfoCamere lanciano la call rivolta a start...
Unioncamere e InfoCamere lanciano la call rivolta a start up e pmi
Per accelerare l'innovazione del Sistema Camerale
Valorizzare il patrimonio informativo e le competenze del sistema camerale, adottando l'Open Innovation come modello di riferimento, per sostenere la trasformazione digitale della Pa e delle imprese. Sono questi i presupposti del progetto promosso da Unioncamere e InfoCamere che - con la collaborazione di The Doers, la società di consulenza di Open Innovation di Digital Magics, l'incubatore leader in Italia negli investimenti in fase early-stage di startup digitali - ha dato il via a un percorso di 'Open Innovation' di sistema che oggi approda al lancio della Call 'Data-Driven Innovation: Camere di Commercio e Startup insieme per un'Italia Digitale' diretta al mondo delle startup e Pmi innovative italiane.
Al centro del progetto, che vede la prima fase di sperimentazione in cinque Camere di commercio (Firenze, Messina, Milano, Padova, Torino) c’è la definizione di due tematiche strategiche per il sistema camerale (cosiddetta 'Challenge'), mirata alla selezione e implementazione di sperimentazioni da realizzare su ciascuna Camera e che, in una seconda fase dell’iniziativa, potranno evolversi in progetti operativi. Tra luglio e ottobre, sono state condotte le attività preliminari con l’identificazione dei bisogni degli stakeholder coinvolti (Camere di commercio e imprese), la definizione delle due aree tematiche su cui si svolgeranno le 'Challenge' tra i candidati e il setup degli strumenti necessari alla call, a partire dalla piattaforma online per la raccolta delle candidature (https://challenge.infocamere.it/).
La Call è rivolta a tutte le startup che siano in grado di fornire tecnologie per la digitalizzazione e automazione dei processi, con l’obiettivo di efficientare e rendere più agili e produttive sia le procedure interne camerali, sia quelle che hanno risvolti anche all’esterno (Internal process automation) e/o soluzioni ad alto grado di innovazione che possano contribuire al miglioramento della gestione del patrimonio informativo, aumentando l’accuratezza, l’attualità, la coerenza e la completezza dei dati gestiti dal Sistema Camerale (Intelligent Data Analysis & Management).
In questo contesto, nel primo caso si ricercano tecnologie di Nlp (Natural Language Processing): Artificial Intelligence, Machine Learning, Conversational Design, Chatbots & Virtual Assistants, Virtual testing, Rpa (Robotic Process Automation). Per la seconda tipologia di soluzioni si ricercano tecnologie di Big Data Analysis: Data Governance, Data Cleansing, Data Quality Assurance, Predictive Analysis, Sentiment Analysis.
Dopo la chiusura della call, prevista per il 19 febbraio 2024, si terrà un 'Innovation Day' durante il quale le migliori startup selezionate avranno l’opportunità di presentarsi davanti ai referenti degli stakeholder del sistema camerale, oltre che ad esperti di settore, per illustrare i propri progetti. Ogni startup avrà a disposizione 5 minuti per presentare il proprio prodotto/servizio e 5 minuti per rispondere a domande provenienti dalla platea.
All’esito della call, un programma di Co-design consentirà ai vincitori di lavorare insieme con le Camere di commercio, Unioncamere e InfoCamere per individuare servizi e/o prodotti coerenti con le aspettative di tutti gli stakeholder. Il lavoro cooperativo porterà alla finalizzazione concreta del design di prodotti e/o servizi delle start up/pmi che si sono distinte durante l’Innovation day. Il punto di partenza saranno i servizi e/o prodotti già esistenti selezionati, per poi arrivare all’adattamento degli stessi, attraverso la fase di Co-design, agli obiettivi degli stakeholder. Le modalità di partecipazione alla call e tutti i dettagli relativi all’iniziativa sono visionabili e scaricabili nella piattaforma online: https://challenge.infocamere.it/.
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Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta...
Al Museo Maxxi di Roma il secondo global meeting della prima piattaforma digitale europea
Un comparto in grande espansione a livello europeo, con 169 milioni di euro di fatturato nel 2023, 192 imprese attive e un parco auto di 3.456 unità. E per quanto riguarda l'Italia i dati parlano di 45 milioni di euro di fatturato con circa 1000 auto. I numeri che arrivano da Driverso’s Analysis Lab riguardano il mercato del car hiring d’alta gamma nel Continente e segnalano anche un costo medio per noleggio di 2.916 euro per 58.074 transazioni nell’anno.
La durata media dei contratti è stata di 5,4 giorni per 313.600 giornate complessive, con ricavi medi sul singolo veicolo pari a 49mila euro. Ma c’è soprattutto un’aspettativa di crescita rilevante: il fatturato del settore è atteso a 195 milioni di euro già alla fine di quest’anno, per poi salire via via fino ai 714 milioni previsti nel 2030. Il bacino di mercato potenziale, comunque, è enorme, dato che il giro d’affari del luxury travel è calcolato oggi in 1.380 miliardi di euro.
Circa 40 di queste aziende, che rappresentano il meglio dell’offerta del car hiring d’alta gamma e rispettano standard di qualità predefiniti, operano su Driverso, la prima piattaforma digitale europea, nata in Italia, per il noleggio auto premium. L’aggregatore online mette a disposizione centinaia di veicoli di tutti i marchi più prestigiosi, forniti dai player attivi su 10 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Spagna, Svizzera).
Decine di aziende, esperti, stakeholder qualificati e appassionati provenienti da tutta Europa si sono ritrovati oggi nel suggestivo scenario del Museo Maxxi di Roma per il secondo global meeting di Driverso, da cui sono emersi numeri, scenari e tendenze di un ramo dell’automotive che incrocia i temi del lusso, del lifestyle, dell’economia digitale e soprattutto le sempre mutevoli abitudini di consumo turistico. Il servizio, infatti, si rivolge soprattutto a un target di clientela legata al tempo libero e alla ricerca di un’esperienza esclusiva di viaggio e di mobilità del tutto customizzata.
Durante la giornata al Maxxi, sono intervenuti esperti del calibro di Ryan Sarver, Partner Redpoints Ventures e soprattutto ex direttore della piattaforma Twitter, Massimiliano Archiapatti, Ceo di Hertz Italy, Jasmine Boni-Ball, Executive assistant di ‘Tuscany Now and More’, Ferruccio Rossi, Direttore generale di Sanlorenzo Yacht, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia, e Maurizio Iperti, Ceo di LoJack.
Pierluigi Galassetti, co-founder con Saverio Castellaneta di Driverso, ha detto: “Il noleggio auto di alta gamma riveste un ruolo chiave nell’offerta turistica italiana e internazionale e agisce come un elemento in grado di caratterizzare e arricchire l’intera esperienza di viaggio. Questa proposta di mobilità è apprezzata sia dai visitatori nazionali che da quelli internazionali e si inserisce in un contesto in cui la clientela ricerca non solo comfort ed esclusività, ma richiede esperienze immersive e personalizzate in ogni dettaglio del soggiorno, dalla cucina all'alloggio, fino agli spostamenti in auto, che completano la gamma dei servizi”. “Nell’ambito del settore lusso, fortemente in crescita
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Peste Suina, Martinelli (Assosuini): “Se crolla...
Il presidente dell'associazione: "Allevamenti e prosciutti sono sicuri, al mercato però non interessa"
"Il rischio grosso che stiamo correndo è di perdere un settore importante, un'eccellenza del made in Italy. La Cina già non importa i nostri prosciutti da due anni, com e anche la Corea e il Giappone. Adesso anche il Canada e se poi decideranno di fare la stessa cosa Stati Uniti, Francia e Germania che rappresentano i nostri principali mercati allora resteremo con i maiali negli allevamenti e i prosciutti nei prosciuttifici. Questo perchè il 30% dei prosciutti che si producono in Italia vengono esportati. Se crolla l'export sarà una catastrofe per i 4mila allevamenti italiani e per i trasformatori ma anche per tutto l'indotto". E' l'allarme che lancia, con Adnkronos/Labitalia, Elio Martinelli, presidente di Assosuini, dopo che il diffondersi della peste suina sui cinghiali anche nella zona del Parmense ha portato l'Ue a stabilire la zona di restrizione II a Langhirano, patria del Prosciutto di Parma.
E per Martinelli "se crolla l'export le aziende non avranno alternativa che chiudere e se, guardiamo all'esempio della Germania che ha affrontato il problema prima di noi, adesso il Paese fa segnare un 20% in meno di allevamenti dopo la fine dell'emergenza". "Questo fa capire che una volta chiusa l'attività è difficile che questa riparta dopo la fine dell'emergenza", sottolinea.
Secondo il presidente di Assosuini "finora il contrasto alla peste suina nel selvatico si è fatto solo in teoria, basti pensare che dopo un anno e mezzo il commissario straordinario non è ancora operativo. Si dove agire come fatto in Sardegna, dove il virus è stato eradicato con il coinvolgimento di tutte le forze in campo, a partire dai cacciatori che sono stati la chiave per sconfiggere il problema. E invece ora abbiamo un virus che corre velocissimo in Italia dove si calcola che ci siano 1,5-2 milioni di cinghiali", sottolinea.
Ma nonostante il virus corra tra i cinghiali gli allevamenti italiani di suinbi sono al sicuro. "I nostri allevamenti di suini, grazie agli investimenti fatti dagli allevatori in materia di recinti e barriere e anche con i controlli che vengono fatti di continuo, sono super sicuri. Ricordiamo che la peste suina non si trasmette all'uomo ma colpisce cinghiali e suini, si propaga velocemente e porta nel 90% dei casi alla morte degli animali. Detto questo, i nostri prosciutti sono sicuri e super controllati ma questo non interessa al mercato che non intende rischiare", conclude Martinelli.
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Ai, Iannicelli (Ordine Ingegneri): “Fondamentale dare...
Parla il responsabile scientifico della Commissione Metrologia agli "Stati generali delle ingegnerie digitali”
“La metrologia è la scienza della misura che si divide tra la metrologia scientifica, legale, industriale. In Italia è stata un po' trascurata ed è per questo che ci siamo riuniti una commissione. La prima commissione di metrologia è nata a Milano e vi collaborano persone da tutta Italia perché è fondamentale dare peso a questa scienza che sta dietro a tutte le cose”. A parlare è Carmelo Iannicelli, presidente Commissione Metrologia dell'Ordine degli Ingegneri, dal palco degli "Stati generali delle ingegnerie digitali - Costruendo il futuro tecnologico di Milano e del Paese", organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all'Acquario civico del capoluogo lombardo. Nel panel “Metrologia 4.0: verso una misurazione smart e intelligente” si è discusso di smart Metrology: “Se l'intelligenza artificiale si basa su numeri sbagliati perché non abbiamo conoscenza e competenza, stiamo perdendo il controllo delle nostre misure. Il controllo dei dati, il controllo delle misure, il controllo delle tolleranze dei nostri strumenti di misura è fondamentale- illustra Iannicelli - Abbiamo deciso di metterci insieme per cercare di far capire l'importanza e il presidio che deve essere fatto su tutto questo”, conclude.