Connect with us

Sostenibilità

Triplicata la produzione di carburanti sostenibili nel...

Published

on

Triplicata la produzione di carburanti sostenibili nel 2022: trasporto aereo verso l’impatto zero?

Il brief di Cassa Depositi e Prestiti apre spiragli sul futuro

Ala di aereo sfondo cielo - Canva

“Negli anni Ottanta pensavo che oggi saremmo andati in giro col jet-pack, invece resto bloccato e produco solfato nel traffico della città”. Cantava così un brano del rapper J-Ax, alludendo alle differenze tra sogno e realtà e restituendo un’immagine chiara di come il trasporto incida sull’aria che respiriamo noi e l’ambiente.

In tal senso la maggiore diffusione dei carburanti sostenibili comunicata da Cassa Depositi e Prestiti rappresenta un’ottima notizia dal momento che oggi, più che volare col jet-pack, la vera sfida è volare riducendo al minimo le emissioni.

Un primo efficace contributo per conseguire la neutralità climatica – sottolinea il nuovo brief degli analisti di Cassa Depositi e Prestiti sullo stato del trasporto aereo - è rappresentato dall’adozione di nuovi carburanti sostenibili per l’aviazione che sono in grado di contribuire per quasi 2/3 all’obiettivo grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 fino all’80% rispetto ai combustibili tradizionali.

La sfida cruciale per vettori e gestori di scali aeroportuali è proprio la decarbonizzazione, in risposta alla ripresa post-pandemia da Covid-19 nei settori del Turismo e dell’Export Manifatturiero. Nonostante il suo peso relativamente ridotto (circa 2,5% delle emissioni CO2 globali), il settore ha visto un notevole aumento delle emissioni negli ultimi anni, il che assegna ancora più importanza allo sviluppo di carburanti sostenibili.

Se nel breve termine il beneficio può derivare dall’uso di SAF, nel lungo il beneficio può essere tratto dallo sviluppo di nuovi sistemi di propulsione (elettrici o a idrogeno) ancora in fase di studio.

Oltre ai carburanti sostenibili, “un obbiettivo raggiungibile con investimenti attivabili in tempi più rapidi – scrive CdP – è la transizione delle infrastrutture aeroportuali da realtà energivore a veri e propri hub energetici, iniziando dalla realizzazione di infrastrutture per lo stoccaggio e la distribuzione di carburanti sostenibili”. Un’altra tattica per implementare la transizione, inoltre, può essere l’evoluzione degli scali in ottica di autoproduzione, con l’installazione di sistemi fotovoltaici o a idrogeno che consentano di soddisfare l’alto fabbisogno energetico degli asset delle aree aeroportuali e di tutte le operazioni di terra in modo sostenibile.

Cosa sono i SAF

Pur considerando le prospettive future e il loro ruolo, i carburanti sostenibili per l’aviazione “rappresentano la via più promettente per la decarbonizzazione”, spiega CdP aggiungendo che, ad oggi, costituiscono l’unica tecnologia disponibile per promuovere voli a emissioni prossime allo zero entro il 2050 e l’unica risposta percorribile per i voli a lungo raggio.

Si tratta di carburanti che derivano da scarti di produzione, olii esausti e derivati vegetali, in grado di ridurre drasticamente le emissioni. Una caratteristica fondamentale dei SAF è che, a differenza di altre soluzioni, sono una soluzione “drop-in”, ovvero utilizzabile senza apportare alcuna modifica all’aeromobile.

Ostacoli e incentivi ai SAF

L’ostacolo più grande allo sviluppo dei carburanti sostenibili è il loro costo, che oscilla da due a sei volte in più rispetto al carburante fossile.

Anche per questo la produzione dei SAF è ancora limitata (solo lo 0,1% dei combustibili totali), ma negli ultimi si sta registrando una forte accelerazione: solo nel 2022, la produzione di SAF è triplicata rispetto all’anno precedente.

Ancora una volta, per accelerare la transizione è stato fondamentale il ruolo delle istituzioni pubbliche: nel brief di CdP risulta che l’anno scorso diversi Paesi hanno incentivato la produzione e adozione di questi carburanti:

- gli Stati Uniti hanno messo sul tavolo crediti d’imposta e sovvenzioni, per un totale di 3,3 miliardi di dollari;

- nel Regno Unito è stato aperto l’Advanced Fuels Fund, che mette a disposizione 165 milioni di sterline con l’obiettivo di costruire almeno cinque impianti SAF entro il 2025;

- nell’Ue il regolamento ReFuelEU Aviation prevede una quota minima di SAF nelle miscele.

Più nello specifico sul regolamento, il provvedimento Ue prevede una quota minima di carburanti sostenibili per l'aviazione a partire dal 2025 e una quota minima di carburanti sintetici a partire dal 2030, con un aumento progressivo di tali quote fino al 2050. I fornitori di carburante dovranno incorporare il 2% di carburanti sostenibili per l'aviazione nel 2025, il 6% nel 2030 e il 70% nel 2050. A partire dal 2030, anche l'1,2% dei carburanti deve essere un carburante sintetico, per arrivare al 35% nel 2050.

Come migliorare il trasporto aereo italiano

Il recente studio di CdP suggerisce alcune azioni chiave per il trasporto aereo italiano:

- migliorare la connettività degli scali nazionali per sostenere il turismo e l'export;

- potenziare la ricerca sui carburanti sostenibili e sistemi alternativi di propulsione;

- garantire un contesto normativo favorevole e promuovere investimenti green e digitali nel settore.

Cassa Depositi e Prestiti evidenzia inoltre che il Piano nazionale aeroporti (Pna), in attesa di revisione, può guidare i gestori aeroportuali verso la sostenibilità, la digitalizzazione e l'intermodalità, considerando la coesistenza di scali di diverse dimensioni nel quadro strategico del sistema aeroportuale nazionale.

Sotto il profilo degli investimenti, CdP riporta che nel 2022 i gestori aeroportuali italiani hanno finanziato la transizione green e digitale del settore con circa 510 milioni di euro complessivi, di cui quasi 69 milioni riconducibili agli assi portanti di Next Generation Eu (digitalizzazione, transizione ecologica e intermodalità, ovvero l'utilizzo combinato di differenti mezzi di trasporto).

Conclusioni

Gli sforzi globali per evitare che il cambiamento climatico diventi irreversibile sono ancora insufficienti, ma l’approccio di CdP nel presentare l’implementazione dei SAF nel trasporto aereo è un modello da seguire per convincere anche i più scettici.

Analogamente a quanto avviene per tutte le aziende, infatti, la decarbonizzazione costa, ma non farla costa di più. Un rilievo da non ignorare considerando che il settore dell’aviazione in Italia vale il 3,8% di Pil e dà lavoro a quasi 1,3 milioni di addetti di cui 165 mila diretti.

La notizia del primo volo transatlantico alimentato al 100% con SAF è stata, a ragione, accolta con grande clamore. In un periodo storico dove la disillusione regna sovrana, non sogneremo certo di volare col jet-pack, ma già volare senza inquinare ci renderebbe felici.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Sostenibilità

Sostenibilità in ascesa, si accende l’interesse degli...

Published

on

Politiche di investimento sostenibile, tendenze, motivazioni e prospettive future

Investimenti sostenibili - Fotolia

L'attenzione verso la sostenibilità da parte di enti previdenziali, fondazioni di origine bancaria e del comparto assicurativo è in costante crescita. Lo conferma la sesta indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, in collaborazione con Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Febaf (Federazione Banche Assicurazioni e Finanza), intitolata 'Esg e Sri: Le Politiche di Investimento Sostenibile degli Investitori Istituzionali Italiani'.

Esg e Sri, fondamentali principi di investimento sostenibile

Gli Esg (Environmental, Social and Governance) e il Sri (Socially Responsible Investment) rappresentano i pilastri fondamentali nell'ambito degli investimenti sostenibili. Gli Esg si concentrano sulla valutazione dei fattori ambientali, sociali e di governance di un'azienda o di un'entità, valutando il suo impatto sull'ambiente, sulla società e sulle pratiche di gestione aziendale. D'altra parte, il Sri si riferisce a strategie di investimento che tengono conto dei valori sociali ed etici, oltre a considerazioni finanziarie.

Insieme, questi principi guidano gli investitori istituzionali nel prendere decisioni di investimento più consapevoli, mirando a ottenere rendimenti finanziari sostenibili e ad impattare positivamente sulle comunità e sull'ambiente. Integrare tali criteri nelle politiche di investimento non solo promuove la sostenibilità a lungo termine, ma può anche generare rendimenti finanziari più stabili e mitigare i rischi nel portafoglio degli investitori.

Adozione delle politiche di investimento sostenibile

L'adozione di politiche di investimento sostenibile è diventata una tendenza sempre più diffusa tra gli enti previdenziali, le fondazioni di origine bancaria e le compagnie assicurative in Italia. Dei partecipanti alla survey, il 53% ha dichiarato di aver già implementato tali politiche. È interessante notare che anche tra coloro che ancora non hanno adottato formalmente la finanza Sri, il 75% ha discusso questo argomento in vista di possibili sviluppi futuri. Nel 2024, hanno partecipato alla survey 128 enti, rispetto ai 123 dell'anno precedente, confermando un crescente interesse verso la sostenibilità nel settore finanziario italiano.

Dopo una leggera battuta d'arresto registrata l'anno scorso, si registra un aumento sia in valore assoluto sia in valore percentuale del numero di investitori istituzionali che adottano politiche di investimento sostenibile. Questo è un segnale incoraggiante, evidenziato anche dalla crescente percentuale di enti virtuosi rispetto al campione intervistato. Tuttavia, rimangono delle sfide da affrontare, come la percentuale di enti che, pur discutendo di sostenibilità in consiglio di amministrazione, decidono di non approcciare la finanza Sri.

Applicazione delle politiche Esg

Un altro dato degno di nota è l'incremento nell'applicazione delle politiche Esg, con il 44% degli enti che preferisce investire una quota compresa tra il 75% e il 100% del proprio patrimonio secondo questi criteri. Tuttavia, si osserva un aumento a discapito delle classi intermedie di investitori 'sostenibili e responsabili', il che suggerisce la necessità di un equilibrio nell'allocazione dei fondi secondo i principi Esg.

Tendenze e motivazioni nell'adozione della finanza SRI

Le tendenze e le motivazioni che guidano verso la finanza SRI riflettono una combinazione di obiettivi etici e pragmatici. La volontà di contribuire allo sviluppo sostenibile emerge come il principale motore di questa scelta, con l'82% dei rispondenti che cita questo obiettivo come la loro motivazione primaria. Tuttavia, non vanno trascurati anche motivi di natura più tecnica, come la mitigazione dei rischi nel portafoglio, citata dal 67% dei partecipanti.

Al terzo posto, ma comunque rilevante, troviamo il miglioramento della reputazione dell'ente, con il 49% delle preferenze. Questo dato rappresenta il valore più alto registrato in tutti gli anni di indagine condotti finora. Altri motivi includono la ricerca di migliori rendimenti finanziari (20%) e la pressione del regolatore (18%).

Tuttavia, nonostante l'interesse e le motivazioni, ci sono delle sfide da affrontare. La difficile misurabilità degli impatti e delle performance è citata dal 62% degli intervistati come la principale barriera all'implementazione di una politica di investimento sostenibile. Anche la mancanza di una definizione univoca di sostenibilità (53%) e la percezione di una normativa di settore poco chiara e confusionaria (48%) contribuiscono a complicare il panorama.

Inoltre, nonostante gli sforzi, solo un esiguo 8% dei rispondenti rileva benefici effettivi in termini di rendimenti finanziari dalle proprie politiche di investimento sostenibile. Al contrario, il 63% sperimenta una mitigazione del rischio complessivo nel portafoglio. Questi risultati suggeriscono che, sebbene vi sia una crescente sensibilità verso la finanza SRI nel mercato istituzionale, vi è ancora un divario significativo tra le aspettative teoriche e gli impatti pratici. Tale divario potrebbe essere influenzato da fattori esterni, come l'instabilità dei mercati finanziari e l'incertezza normativa.

Strategie e tendenze nelle politiche di investimento sostenibile

L'indagine fornisce un'analisi dettagliata sulle strategie e le modalità con cui vengono implementate le politiche di investimento sostenibile, evidenziando le preferenze e le sfide che gli investitori affrontano in questo ambito.

Le esclusioni continuano a detenere la posizione di leadership come strategia più utilizzata per il sesto anno consecutivo, con il 66% dei partecipanti che le adotta. Seguono gli investimenti tematici (34%) e il best in class (32%), che hanno scalzato dal podio le convenzioni internazionali (31%) e l'impact investing (29%). Tuttavia, l'engagement rimane ancora in coda alle preferenze, sebbene cresca dal 24% al 28% in questa edizione. Questo potrebbe suggerire che alcuni investitori ritengono questa strategia più complessa da attuare.

Le esclusioni si concentrano principalmente su prodotti legati al mercato delle armi (89%), seguite da pornografia (59%) e gioco d'azzardo (56%). La parità di genere, sebbene ancora bassa, registra un aumento dal 8% al 11% rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda le convenzioni internazionali, Unpri rimane al primo posto (64%), seguito dal Global Compact dell'ONU (56%). Per quanto riguarda il best in class, l'attenzione verso la tutela dell'ambiente prevale, con una forte enfasi sulla riduzione delle emissioni (69%).

È interessante notare che, nonostante l'ambiente sia il fattore dominante, la componente sociale e la governance hanno anche un peso significativo, rispettivamente al 31,4% e al 30,7% delle preferenze. Gli investimenti tematici riflettono questa tendenza, con una predilezione per i temi ambientali ma con investimenti significativi anche in settori come la Silver Economy e le Residenze Sanitarie Assistite (RSA).

Per quanto riguarda le tendenze future, il 66% degli investitori afferma di voler aumentare la propria esposizione agli strumenti sostenibili. Le esclusioni rimangono la strategia più allettante, seguite da best in class e investimenti tematici. Settori come le energie rinnovabili, la salute e le infrastrutture sanitarie attraggono particolare interesse per il loro potenziale di crescita sostenibile. Tuttavia, la diversificazione rimane importante, con molte menzioni di settori come le scienze della vita e l'agroalimentare tra le preferenze degli investitori.

Prospettive future e impatto della normativa

Le prospettive della finanza sostenibile sono influenzate in gran parte dalla normativa di settore, che assume un ruolo sempre più rilevante nell'ambito degli investimenti responsabili. La survey dedica quindi una serie di domande specifiche al regolamento Sfdr e ai nuovi modelli Rts che i gestori/collocatori di fondi dovranno adottare nelle comunicazioni.

Attualmente, la maggior parte dei partecipanti (67%) valuta gli effetti di Sfdr come limitati, ma riconosce il potenziale per aumentare l'interesse verso l'acquisto diretto di fondi Esg. Tuttavia, molti enti sono ancora in fase di studio e analisi del quadro legislativo, il che si riflette nel numero di fondi che non rispondono né all'articolo 8 né all'articolo 9.

C'è una crescente consapevolezza della complessità delle nuove procedure e normative, con oltre il 60% dei partecipanti che dichiara di non avere conoscenze sufficienti sugli Rts. Questo porta molti enti a manifestare l'intenzione di avviare percorsi di formazione interna, sebbene solo una minoranza disponga attualmente di figure o team dedicati agli investimenti Esg.

La collaborazione con advisor finanziari specializzati sugli aspetti di sostenibilità è sempre più diffusa, con il 42% dei partecipanti che si avvale di un advisor Esg. Tra i gestori/collocatori di fondi, alcune società emergono come particolarmente attente alle tematiche Esg, evidenziando un'attenzione crescente verso la sostenibilità anche nel panorama nazionale e internazionale.

Nonostante le recenti performance degli investimenti sostenibili possano non essere particolarmente brillanti a causa di un contesto congiunturale sfavorevole, l'economia italiana sta sempre più puntando verso la sostenibilità. Ciò riflette non solo una maggiore sensibilità dei singoli cittadini, soprattutto dei più giovani, ma anche una consapevolezza crescente nell'ambito degli investimenti istituzionali.

La sostenibilità non è più una moda, ma una componente essenziale degli investimenti, in linea con la sensibilità crescente dei cittadini. Nonostante le attuali performance non brillanti, la finanza sostenibile è destinata a consolidarsi come modello predominante nelle allocazioni future.

Continue Reading

Sostenibilità

Agricoltura, nasce sistema Agreed: droni e satelliti per...

Published

on

Progetto nato per realizzare un sistema integrato di sorveglianza, tracciabilità, previsione e gestione malattie che colpiscono produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale

Agricoltura, nasce sistema Agreed: droni e satelliti per prevenire malattie ortofrutta

Una piattaforma tecnologica che raccoglie i dati inviati da droni, satelliti, radar e sensori di campo per prevenire le malattie che minacciano le produzioni ortofrutticole evitando crisi produttive e conseguenti danni economici alla filiera dell’agricoltura e agli operatori di settore. Nasce così Agreed, AGRiculture, Green & Digital, il nuovo sistema europeo d’avanguardia realizzato dall’italiana Corvallis (Gruppo Tinexta), azienda cyber tra i principali fornitori di servizi It nel settore finanziario italiano, in collaborazione con la sede italiana del Ciheam-Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes, Politecnico di Bari, Hort@, Cini, Università degli Studi di Enna "Kore", Cmcc (Centro Europeo Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) e Infobiotech. (Video)

Il progetto si propone di utilizzare diverse tecnologie per realizzare un sistema integrato di sorveglianza, tracciabilità, previsione e gestione a basso impatto ambientale delle più gravi malattie che colpiscono le principali produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale, come l’olivo, la vite, gli agrumi e il pomodoro. L’esigenza degli operatori agricoli è quella di individuare e prevedere l'insorgere di fitopatologie – come funghi, virus, batteri e altri organismi – che compromettono i raccolti di frutta e verdura.

Agreed è il sistema più avanzato in Europa per la raccolta di informazioni affidabili in tempo reale sulla presenza e diffusione delle patologie delle piante. Grazie alla collaborazione tra ricercatori, tecnici e agricoltori, il progetto offre vantaggi tangibili per il settore agricolo, tra cui la prevenzione e l'individuazione precoce di focolai d'infezione, la fornitura di informazioni affidabili sulle colture e la gestione sostenibile delle risorse in campo agricolo, supportando l'attuazione di misure di contenimento e di controllo, anche attraverso interventi fitosanitari precisi ed eco-compatibili.

Grazie a una piattaforma multisorgente IoT (Internet of Things), il sistema Agreed raccoglie e analizza flussi continui di dati provenienti da una varietà di fonti, tra cui immagini satellitari, scansioni infrarosse e termiche acquisite da droni, radar, sensori di campo e modelli climatici previsionali. Questi dati vengono continuamente analizzati ed elaborati per individuare e mappare focolai d'infezione, consentendo l'attuazione di interventi fitosanitari di precisione e sostenibili.

"Per proteggere l’agricoltura nello scenario globale, non è più sufficiente la sola esperienza umana – commenta Andrea Monti, Direttore Generale di Tinexta Cyber, il polo della cybersicurezza di cui fa parte Corvallis – per questo la tecnologia è la più valida alleata delle imprese del settore agroalimentare che devono sempre più tutelarsi a fronte dell’insorgenza di nuove patologie fitosanitarie, prima che siano epidemie non più governabili. Il settore agricolo si sta orientando in modo deciso verso l’Agritech per superare grazie alle tecnologie quel gap in innovazione registrato invece da altri settori produttivi. L’agricoltura di precisione e le soluzioni di frontiera come Agreed rappresentano un nuovo standard nella gestione preventiva delle problematiche fitosanitarie, dimostrando il potenziale delle tecnologie avanzate nel garantire la sicurezza e la qualità delle produzioni agricole, nel rispetto dell'ambiente e delle esigenze del settore agricolo contemporaneo".

"Agreed rappresenta un balzo in avanti nella sorveglianza fitosanitaria grazie a una serie di innovazioni tecnologiche che non solo favoriscono un intervento precoce, ma promuovono pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente. Il team del Ciheam Bari, in qualità di responsabile scientifico del Progetto Agreed, ha sviluppato, in particolare, l’algoritmo per l'analisi delle immagini satellitari del programma europeo Copernicus, che consente di tracciare i 'mutamenti" causati da Xylella fastidiosa negli uliveti" ha aggiunto Maurizio Raeli, direttore del Ciheam Bari. Gli agricoltori e gli operatori del settore agricolo possono accedere alla piattaforma informatica dedicata Agreed ricevendo segnalazioni puntuali e supporto nella gestione delle minacce fitopatologiche. Tutte le informazioni relative agli interventi colturali e fitosanitari praticati dagli agricoltori sono registrati sul portale di Agreed tramite sistema blockchain. Maggiori informazioni su Agreed sono disponibili sul sito https://corvallis.it/open-lab/progetti/.

Continue Reading

Sostenibilità

Abbandono di vetro in strada, lo fa 1 italiano su 4: i dati

Published

on

Il fenomeno dell’abbandono di vetro in strada è stato oggetto di una ricerca del birrificio Ichnusa-AstraRicerche: ecco cosa è emerso

Bottiglie di vetro - Canva

Dichiara di farlo almeno un italiano su quattro, ma più di sei su 10 provano indignazione. Questo è il quadro emerso da una ricerca del birrificio Ichnusa, commissionata ad AstraRicerche, per fotografare opinioni e contraddizioni sul territorio nazionale, in merito all’abbandono delle bottiglie di vetro in strada. L’occasione è una campagna di sensibilizzazione dell’azienda volta ad arginare il fenomeno a partire dai comportamenti individuali.

Se sei su 10 si indignano, tre su 10 provano tristezza e due su 10 si sentono impotenti difronte al fenomeno. Ma scopriamo insieme cosa è emerso dalla ricerca.

L’abbandono di vetro in strada

Il fenomeno, nel nostro Paese, sembra avere due volti differenti. Da una parte, sei italiani su 10 ritengono che la raccolta del vetro venga fatta in alta percentuale, con cura e qualità. Dall’altra parte, uno su due (53%) percepisce come diffuso l'abbandono di rifiuti e materiali di vetro come le bottiglie in strada o negli spazi pubblici nella zona in cui vive, fenomeno che, per due italiani su tre (67%) è una priorità grave o importante.

L'indagine restituisce anche una percezione dell’identikit dei “colpevoli”. Per circa due italiani su tre, a sporcare sono per lo più i giovani 18-34 anni, principalmente uomini (anche se per il 28% non c'è gender gap in questa mancanza di rispetto), residenti in zona o nel territorio circostante.

Quali le cause? Le prime quattro cause che emergono con forza dal report sono:

  1. La mancanza di senso civico,
  2. Il poco rispetto per il decoro urbano
  3. Il disinteresse per le conseguenze ambientali
  4. La leggerezza delle sanzioni per un atto che ritengono spesso impunito

Dura condanna per chi sporca. Ma la situazione cambia quando si chiede se è mai capitato di aver gettato una bottiglia in terra. Dalla ricerca, infatti, si scopre che lo ha fatto circa uno italiano su quattro (meno di uno su cinque in Sardegna). Uno su 10 ha confessato di aver commesso il fatto una o più volte solo nell'ultimo anno. Ma si affretta ad attribuirne la causa sempre a motivi esterni: lo ha fatto in prossimità del negozio/locale dove avevano acquistato la bottiglia. E c'è anche chi (circa il 20%) afferma candidamente di averla lasciata dove capitava per nessun motivo in particolare.

Una questione di responsabilità

L’abbandono di vetro in strada non contribuisce al riciclo e a un corretto smaltimento. Il sentiment emerso dalla ricerca, però, è che c’è chi è pronto a prendersi la propria responsabilità. Sono 6 su 10 gli italiani che affermando che se vedono una bottiglia abbandonata la raccolgono anche se non è la loro e cercano un cestino dove buttarla. Poco meno del 4% chiamerebbe il comune o l’azienda municipale della raccolta dei rifiuti.

Per otto italiani su 10 le campagne di informazione sull'impatto del vetro abbandonato sono tra le azioni più efficaci per ridurre l'abbandono di vetro nell'ambiente. Ben vengano quindi iniziative di informazione e sensibilizzazione come quella che Ichnusa si appresta a lanciare in Sardegna in vista dell'estate: positivo o molto positivo per quasi nove italiani su 10 il giudizio verso la campagna di comunicazione 'Il nostro impegno', che esorta i consumatori a smaltire correttamente le bottiglie di vetro e a non abbandonarle, unita ad azioni di pulizia dei dipendenti del birrificio con Legambiente.

Il caso Sardegna

La Regione Sardegna, sull’abbandono del vetro in strada, ha una sensibilità maggiore. Sembra, infatti, che i cittadini sardi, vivendo in un territorio dagli ecosistemi unici e fragili, risentano particolarmente del fenomeno e lo vivano come più impattante per la biodiversità. Complice è anche un turismo stagionale di massa, fenomeno noto come ‘Overtourism’ che colpisce diverse zone italiano nel periodo estivo, dove il consumo di bevande rinfrescanti in vetro, alcoliche o meno, è tendenzialmente maggiore. Tra i motivi giudicati fondamentali per cui non bisognerebbe mai abbandonare il vetro nell'ambiente, il rispetto che si deve alla propria terra (48% in Italia e 56% in Sardegna), il fatto che è un danno per le generazioni future (43% in Italia, 48 sull'Isola), deturpa il paesaggio (51% per i sardi, 41% nel resto del paese) e peggiora immagine e reputazione del territorio, dove la Sardegna supera di 12 punti percentuali (52% a 40%) la media nazionale.

La campagna di sensibilizzazione, quindi, prenderà piede proprio dall’isola, dove il fenomeno assume un’importanza maggiore. Infatti, per il 74% dei sardi si tratta di un problema 'grave e importante', contro il 58% della media nazionale. Al pari dei comportamenti che possono provocare incendi o spreco idrico. Cosa differenzia la Sardegna dal resto d'Italia? I sardi sono più propensi a ripulire: il 68% di loro raccoglie le bottiglie abbandonate, contro una media italiana del 62%. Tuttavia, l'abbandono del vetro rimane un problema significativo in Sardegna, soprattutto durante l'estate. Per il 53% dei sardi, infatti, il fenomeno aumenta in maniera considerevole nei mesi estivi, con un ulteriore 19% che lo considera un problema grave per l'isola in questo periodo.

Continue Reading

Ultime notizie

Esteri1 ora ago

Biennale Arte, Oman: “Nostra presenza promuove...

Il segretariato generale del Consiglio dei ministri omanita Kamil bin Fahd Al Said ha inaugurato il Padiglione del Sultanato La...

Cronaca2 ore ago

Mareamico: “Prelevati da spiaggia 22 copertoni e 100...

"Mareamico, in collaborazione con l'Istituto tecnico commerciale Leonardo Sciascia, che ci ha messo a disposizione ben 235 studenti e la...

Economia2 ore ago

Cgil e Uil portano oltre 50.000 manifestanti in piazza

Oltre 50.000 persone si sono riunite oggi a Roma per prendere parte alla manifestazione indetta dalla Cgil e dalla Uil,...

Salute e Benessere2 ore ago

Norovirus tra Lombardia e Trentino, scatta divieto di bere...

Misura precauzionale nella zona di Passo del Tonale dopo diversi casi di gastroenterite acuta. Il virus è molto infettivo e...

Cronaca2 ore ago

Padova, 83enne aggredita dai suoi 5 cani: le amputano le...

La donna è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita Una 83enne è stata aggredita in casa dai...

Politica3 ore ago

Europee, Schlein schiera Bonaccini: “Guiderà lista Pd...

"Le elezioni dell'8 e il 9 giugno sono una sfida decisiva per il futuro dell'Europa" "Le elezioni dell'8 e il...

Cultura3 ore ago

Di Pietrantonio: “Nei miei personaggi la fragilità...

La scrittrice in gara al premio Strega con 'L'età fragile' per la seconda volta La fragilità indagata in tutte le...

Sport3 ore ago

Nuovo record del mondo per Armand Duplantis: per lo svedese...

A Xiamen in Cina in occasione della tappa inaugurale della Diamond League 2024 Il campione svedese del salto con l'asta...

Economia4 ore ago

Costruzioni, Gic chiude edizione dei record: oltre 6 mila...

6mila i visitatori che dal 18 al 20 aprile hanno affollato i padiglioni del Piacenza Expo per la 5ª edizione...

Esteri4 ore ago

Regno Unito respinge proposta Ue per facilitare la mobilità...

Il portavoce del governo britannico: "La libertà di movimento è finita e non ci sono piani per reintrodurla" Il Regno...

Ultima ora4 ore ago

Brexit, Gb respinge proposta Ue per facilitare la mobilità...

Il portavoce del governo britannico: "La libertà di movimento è finita e non ci sono piani per reintrodurla" Il Regno...

Economia4 ore ago

Ponti 25 aprile e 1 maggio, in arrivo stangata: costeranno...

Assoutenti: "Forti rincari in tutti i settori, dalle strutture ricettive ai treni e agli aerei. Aumenta anche la benzina" I...

Economia4 ore ago

Campari, Ministro Lollobrigida inaugura la nuova linea...

Campari Group inaugura, alla presenza del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, del Presidente della Regione...

Politica4 ore ago

Europee, Tajani si candida: “Mi batterò senza...

"Tutti i sondaggi ci danno a un passo dal 10% e questo significa che alle politiche potremo arrivare al 20%"...

Cultura5 ore ago

Biennale Arte, Leone d’oro all’Australia e alla...

Consegnati oggi i premi della 60/a Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, intitolata "Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere" a...

Economia5 ore ago

Clima, Wwf: “Ridurre stress su barriere coralline ed...

"Sbiancamento globale coralli minaccia mezzi sussistenza e sicurezza delle comunità costiere" Il Wwf afferma che l'evento globale di sbiancamento dei...

Ultima ora5 ore ago

Governo, Landini: “Vogliono toglierci il diritto di...

Oltre 50mila persone hanno partecipato alla manifestazione secondo i sindacati. Il numero uno della Uil Bombardieri: "Paese reale soffre, servono...

Ultima ora5 ore ago

Ascolti tv, finale di ‘The Voice Generations’...

Su Canale 5 'Terra Amara' ha ottenuto si è piazzato secondo, mentre il terzo gradino del podio l'ha ottenuto Retequattro...

Cronaca5 ore ago

Venezia, arriva ticket di ingresso per visitarla

Dal 25 aprile si pagherà 5 euro per entrare Dal 25 aprile scatta a Venezia il ticket d'ingresso. Per accedere...

Esteri5 ore ago

Iraq, attacco contro base milizie filo Iran: un morto

Israele e Usa negano un loro coinvolgimento Attacco a una base militare delle milizie filo Iran in Iraq: un morto...