

Cronaca
Incidente d’auto nel barese, morti due fratelli
Questa notte due fratelli, un ragazzo di 25 e una ragazza di 28 anni, sono morti in un incidente stradale avvenuto, verso le 3, sulla strada provinciale 32 Turi-Castellana Grotte, in provincia di Bari. L’auto sulla quale viaggiavano è finita fuori strada per cause in corso di accertamento. Un terzo passeggero e il conducente sono stati ricoverati in codice rosso (uno è in prognosi riservata) a causa delle lesioni riportate. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri di Turi e di Gioia del Colle. Il ragazzo deceduto risiedeva a Valenzano, la sorella a Bari.
Cronaca
Consumatori: diffamò il Codacons, condannato Rosario Trefiletti (ex Federconsumatori)

(Adnkronos) –
Rosario Trefiletti, storico presidente di Federconsumatori, è stato condannato per diffamazione ai danni del Codacons e dovrà risarcire l’associazione con complessivi 5.545 euro. A deciderlo il Tribunale penale di Roma, che ha emesso una sentenza con cui dispone a carico di Trefiletti il pagamento di una multa e un risarcimento in favore del Codacons, oltre al pagamento delle spese legali. Lo comunica il Codacons. Al centro della vicenda una serie di tweet pubblicati nel 2015 da Rosario Trefiletti attraverso il suo account personale Twitter, nei quali l’ex rappresentante di Federconsumatori definiva il Codacons ‘Clonacons’, accusandolo di ‘clonare’ i comunicati stampa della sua associazione.
“Caso Volkswagen, è tornato il Clonacons, pensavamo fosse in Usa. Meglio, così quando clona evita di dire stupidate e di illudere i malcapitati”, scriveva ad esempio Trefiletti il 27 settembre 2015. O ancora, il 6 ottobre 2015: “Appena saputi i dati consumi di Natale e Trismo elaborati da federconsumatori, il Clonacons si è buttato a pesce: come al solito. Poveracci”. Ora il giudice del Tribunale di Roma, Alida Bracone, “ha riconosciuto tali tweet come palesemente diffamatori, smentendo le fantasiose tesi del Trefiletti e condannandolo “ìalla pena di euro 400 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno a favore della parte civile costituita Codacons da liquidarsi in separata sede, concedendo una provvisionale pari a euro 1.500, nonché alla rifusione delle spese sostenute dalla stessa parte civile, che liquida in complessivi euro 3.645”, fa sapere l’associazione.
“Ad ogni uscita del Codacons sui giornali nazionali, e soffrendo la massiccia presenza dell’associazione sui mass media, si abbandonava a deliranti e ingiustificati commenti diffamatori verso lo stesso Codacons, accusato di ‘clonare’ Federconsumatori e di avviare azioni legali e class action dannose per i cittadini”, spiega il Codacons all’Adnkronos. “Il Tribunale ha ora riconosciuto questi tweet come palesemente diffamatori, smentendo le fantasiose teorie di Trefiletti”.
Cronaca
Più operai nei cantieri sulla A19 Palermo-Catania

(Adnkronos) – Più operai nei cantieri sull’autostrada A19 Palermo-Catania. Da qualche giorno è notevolmente aumentato il numero di lavoratori lungo l’autostrada, che nei giorni è stata al centro di polemiche. Il Governatore siciliano Renato Schifani ha chiesto “con garbo istituzionale una figura commissariale per l’autostrada A19 Palermo-Catania”. “Ritengo che un commissario – aveva detto Schifani – senza necessità di poteri “modello Genova” perché si tratta di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia la figura che possa meglio vigilare sul rispetto dei tempi e sull’andamento dei lavori. Abbiamo necessità di accelerare e recuperare un gap che risale agli anni pregressi e risolvere un enorme problema che pesa come un macigno nel collegamento tra queste due aree metropolitane della Sicilia”. E a stretto giro di posta era arrivata la replica del ministro delle Infrastrutture e vice premier Matteo Salvini che ha aperto all’ipotesi di nominare un commissario per accelerare i cantieri lungo la A19, l’autostrada Palermo Catania. Salvini due giorni fa ha diramato una nota sul sito del Mit nella quale si dice “impegnato per accelerare i cantieri anche in Sicilia. Per questo in accordo con Regione e Anas, si sta ragionando sulla nomina di un commissario ad hoc per la A19”.
Sul miglioramento della rete viaria siciliana “abbiamo ingaggiato un confronto forte, ma corretto, con Anas che in merito all’autostrada Palermo-Catania ha cambiato il suo modo di porsi”, ha spiegato ancora il governatore siciliano, Renato Schifani che ha ricordato che “a giugno sarà formato un Accordo di programma con lo stanziamento di un miliardo di euro” per l’autostrada. Per i lavori “ci sarà un unico contraente che avrà la responsabilità anche dei tempi”. Nel frattempo sembra che ci sia stata una accelerazione nei lavori lungo l’autostrada.
Cronaca
Ucraina, Schiff lancia manifestazione per Kiev nella sua Mira

(Adnkronos) – Un’iniziativa per la pace in Ucraina, per far capire la tragedia della guerra ma anche un’occasione per trasmettere la bellezza della cultura ucraina, il senso di amore per il proprio Paese e l’unità del popolo ucraino. Giulia Schiff, l’ex allieva ufficiale dell’Aeronautica militare partita per l’Ucraina fin dall’inizio dell’invasione russa, spiega così all’Adnkronos cosa l’ha spinta a promuovere, con l’organizzazione ‘CloudWalker.fund’ da lei fondata, una manifestazione sabato 25 marzo, dalle ore 15 alle 17 in piazza Nove Martini a Mira, suo paese natale.
“Avrei potuto organizzare questa manifestazione a Roma o Milano, ma ho scelto Mira per dimostrare che mi sono trasferita in Ucraina ma non ho dimenticato le mie origini, la mia terra. Raccoglieremo aiuti umanitari in loco per i civili sul fronte di Kherson con il supporto dell’associazione di promozione sociale ‘La rondine'”, sottolinea Schiff, rientrata in Italia nei giorni scorsi per l’udienza del processo di Latina che la vede parte civile dopo che denunciò di essere stata vittima di nonnismo nel ‘battesimo del volo’, ma dall’inizio dell’invasione russa trasferitasi in Ucraina. Lì, dopo essersi arruolata come volontaria alla Legione Internazionale dell’intelligence ucraina, poi nel team Masada con l’esercito di Kiev e successivamente nelle Forze Speciali della Legione Internazionale, ha smesso di combattere per dedicarsi, insieme a Victor, che sposerà in Italia a Maggio, a missioni umanitarie e beneficenza.
“La manifestazione di Mira ha ottenuto il patrocinio del Comune – spiega Schiff – Il tema è la guerra, che non piace a nessuno tantomeno agli ucraini, costretti a subirla a causa di un’aggressione ingiustificabile”.
“Durante l’iniziativa ci sarà una sorta di spettacolo per offrire una rappresentazione visiva della guerra che speriamo aiuti a comprendere ciò che vivono tutti giorni gli ucraini”, anticipa. Sarà dato spazio a musica, poesia, arte: “Non vogliamo trasmettere l’agonia della guerra, ma la loro forza e coraggio e la bellezza della cultura ucraina. Profughi e personale dell’associazione Malve di Ucraina interverranno, reciteranno poesie e sarà esposto l’arazzo per l’Ucraina realizzato dall’artista ed attivista Sebastiano Furlotti”.
Il giorno dopo la manifestazione Schiff ripartirà per Dnipro: “Lì il nostro lavoro continua in concreto portando in prima linea beni di prima necessità che ci arrivano dall’Ucraina e dall’estero per i più bisognosi e gli amici e colleghi al fronte”. Tra i progetti anche quello di “aprire un centro di riabilitazione a Dnipro, un orfanotrofio e realizzare con un pulmino-ospedale, una sorta di clinica mobile”, conclude Schiff.
Cronaca
Nuovo studio su Stonehenge: è una sorta di ‘porta’ per l’aldilà

(Adnkronos) – Svelati nuovi misteri su Stonehenge, il sito archeologico inglese che da anni attira ricercatori e studiosi. Secondo la nuova ricerca, che arriva a più di 4 millenni dalla costruzione del sito neolitico, Stonehenge sarebbe legato alla connessione tra vita ultraterrena e il solstizio d’inverno, sarebbe insomma una sorta di ‘porta’ per l’aldilà. La nuova teoria arriva da due archeoastronomi, l’italiano Giulio Magli del Politecnico di Milano, e Juan Antonio Belmonte, dell’Instituto de Astrofísica de Canarias e Universidad de La Laguna di Tenerife. La loro teoria aiuta così a spiegare la funzione originaria del monumento che si trova vicino ad Amesbury, nello Wiltshire, in Inghilterra, a circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury.
Il Politecnico di Milano ricorda che nel corso degli anni sono state avanzate numerose teorie sul significato e sulla funzione del sito, come quella che fungesse da calendario. Oggi, invece, dice il PoliMi, “gli archeologi hanno un’immagine piuttosto chiara di questo monumento come ‘luogo degli antenati’. L’archeoastronomia, che spesso utilizza le immagini satellitari per studiare l’orientamento di antichi siti archeologici, “ha un ruolo chiave in questa interpretazione poiché Stonehenge – prosegue il PoliMi – mostra un allineamento astronomico rispetto al sole in connessione sia all’alba del solstizio d’estate che al tramonto del solstizio d’inverno”. Secondo i ricercatori, ciò spiega un interesse simbolico dei costruttori per il ciclo solare, molto probabilmente legato alle connessioni tra vita ultraterrena e solstizio d’inverno nelle società neolitiche.
Questo è, per i ricercatori, “molto lontano dall’affermare che il monumento fosse utilizzato come un gigantesco calendario, come invece è stato proposto in una recente teoria pubblicata a sua volta sull’autorevole Archaeology Journal Antiquity”. Secondo questo studio il monumento rappresenta un calendario basato su 365 giorni all’anno, suddivisi in 12 mesi di 30 giorni più cinque giorni epagomeni (i giorni che vengono aggiunti per avvicinare la durata dell’anno del calendario a quella dell’anno solare), con l’inserimento di un anno bisestile ogni quattro. Questo calendario è identico a quello Alessandrino, introdotto più di due millenni dopo, alla fine del I secolo a.C., come combinazione del Calendario Giuliano, introdotto da Giulio Cesare, e del Calendario Egizio.
Questa è quindi la teoria che è stata sottoposta a un severo stress test da due esperti di Archeoastronomia, Juan Antonio Belmonte e Giulio Magli. Nel loro articolo, pubblicato su Antiquity, una delle più autorevoli riviste scientifiche di Archeologia, gli autori mostrano che la teoria si basa su una serie di interpretazioni forzate delle connessioni astronomiche del monumento. Nel loro stress test Magli e Belmonte hanno analizzato in primo luogo l’elemento astronomico. Nonostante l’allineamento del solstizio sia accurato, gli autori mostrano che “il lento movimento del sole all’orizzonte nei giorni prossimi ai solstizi rende impossibile controllare il corretto funzionamento del presunto calendario, poiché il dispositivo, composto da enormi pietre, dovrebbe essere in grado di distinguere posizioni molto precise, meno di 1/10 di grado”.
In secondo luogo è stata analizzata la numerologia. Attribuire significati ai ‘numeri’ in un monumento è sempre una procedura rischiosa secondo i due ricercatori che spiegano: in questo caso, un ‘numero chiave’ del presunto calendario, 12, non è riconoscibile in nessun elemento di Stonehenge, così come qualsiasi mezzo per tenere conto del giorno epagomeno aggiuntivo ogni quattro anni, mentre altri numeri non vengono presi in considerazione, il portale di Stonehenge, ad esempio, era fatto di due pietre. Infine sono stati affrontati i modelli culturali. Una prima elaborazione del calendario di 365 giorni più 1 è documentata in Egitto solo due millenni dopo Stonehenge (ed è entrata in uso secoli dopo). Pertanto, dicono i due archeosatronomi, anche se i costruttori hanno ripreso il calendario dall’Egitto, lo hanno perfezionato da soli. Inoltre, hanno inventato anche un edificio per controllare il tempo, poiché nulla di simile è mai esistito nell’antico Egitto. Infine, un trasferimento e un’elaborazione di nozioni con l’Egitto avvenuto intorno al 2600 a.C. non ha basi archeologiche.
Per Magli e Belmonte “tutto sommato, il presunto calendario solare neolitico di Stonehenge si è dimostrato un costrutto puramente moderno, le cui basi archeoastronomiche e calendariali sono scarse”. “Come più volte accaduto in passato, ad esempio per le affermazioni (dimostrate insostenibili dalla ricerca moderna) che Stonehenge fosse usata per predire le eclissi, il monumento torna al suo ruolo di testimone silenzioso del paesaggio sacro dei suoi costruttori, ruolo che – sottolineano infine Magli e Belmonte – non toglie nulla al suo straordinario fascino”. (di Andreana d’Aquino)
Cronaca
Marcia Pace, un centinaio le scuole che hanno aderito. Lotti ‘sarà una ‘assemblea in cammino”

(Adnkronos) – Una sorta di “assemblea in cammino” con migliaia di giovani, ragazzi, bambini con i loro insegnanti che “restituiranno” il lavoro e le attività di un anno. Questo in estrema sintesi lo spirito che animerà l’edizione 2023 della Marcia della Pace Perugia-Assisi “Trasformiamo il futuro!“, a cui hanno già aderito un centinaio di scuole con migliaia di studenti e studentesse, bambine e bambini, ragazzi e ragazze, insegnanti e dirigenti scolastici provenienti da ogni parte d’Italia. Insieme a loro ci saranno migliaia di cittadini e amministratori locali, giovani universitari e in servizio civile, educatori, famiglie che vogliono investire sui giovani e sulla loro formazione.
A raccontare all’Adnkronos lo spirito e l’idea della mobilitazione, che quest’anno si svolgerà il 21 maggio, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace. “Abbiamo bisogno di investire sul serio e con determinazione sui nostri giovani, sui nostri ragazzi perché purtroppo li stiamo maltrattando. Abbiamo bisogno di dare a loro la possibilità di ricostruire una speranza, una fiducia in un futuro che è pieno di sfide, carico di tensioni, preoccupazioni, incertezze ma che è un loro diritto. Un diritto dei giovani che non può essere distrutto dal nostro pessimismo, dal nostro catastrofismo di adulti né può essere affidato a quel che sarà, alll’evoluzione imprevedibile degli eventi”.
“Quindi – spiega Lotti – abbiamo deciso che in questo momento così critico per il nostro Paese, per l’umanità intera bisognasse innanzitutto mettere a disposizione la Marcia Perugia-Assisi della formazione dei giovani. Già da agosto abbiamo quindi proposto alle scuole di lavorare ad un programma teso a sviluppare l’educazione alla pace e alla cura, alla loro formazione come persone capaci di ripudiare la guerra e di costruire la pace, di farsi ‘costruttori di pace’. La Marcia – sottolinea – sarà quindi per i ragazzi una grande occasione di restituzione del lavoro che hanno fatto e che stanno facendo in classe. A loro daremo la parola la stiamo costruendo quasi su misura dei partecipanti. Stiamo cercando di ascoltarli, insieme con i loro docenti, e poi di valorizzare quelli che saranno i risultati di questo lavoro”.
“Insomma – aggiunge – quella di quest’anno sarà una sorta di ‘assemblea in cammino’, una grande assemblea in cui tanti bambini, bambine, ragazze e ragazzi, universitari, giovani di tutte le età. Contiamo di riunire tutto il mondo dell’educazione per cercare di dare forza e sostegno a questo che è un investimento necessario e indispensabile. Lo faremo guardando al futuro. Lo slogan di questa marcia – ricorda Lotti – è ‘Trasformiamo il futuro’, e l’ambizione è quella di aiutare i nostri ragazzi ad aprire gli occhi sulle sfide ma anche attrezzarli per poterle affrontare e per poter cambiare questo futuro che al momento sembra abbastanza chiuso e fosco. Quindi metteremo al centro la realizzazione di un grande laboratorio di futuro”.
“I ragazzi – prosegue – porteranno i risultati del lavoro di quest’anno ma daremo anche avvio a quello dell’anno prossimo anche in vista del Summit for de future che le Nazioni Unite realizzeranno nel 2024 e che sarà una grande sfida per l’umanità intera perché con quello che sta succedendo c’è bisogno di cambiamenti profondi che sono tutt’altro che facili. Ovviamente è una marcia che si svolge in un contesto di guerra, in una realtà in cui le guerre, a partire da quella in Ucraina, si fanno ogni giorno più atroci e anche più minacciose e quindi manderemo il nostro appello anche alla politica, alle istituzioni affinché si impegnino per fermarla, sapendo che se non la fermiamo rischiamo davvero di esserne travolti”. .
Ad oggi le scuole che hanno aderito formalmente sono oltre una sessantina ma, precisa Lotti “sono quelle che hanno confermato la partecipazione ma mancano ancora due mesi e contiamo di raddoppiare almeno questo numero. Le iscrizioni sono ancora aperte, abbiamo costruito un laboratorio anche con gli insegnanti per cui c’è una rete che dialoga, che cerca di far tesoro di tutte le idee e le proposte che stanno venendo anche dal basso. Sarà una marcia unica, una sorta di grande evento molto diverso da quelli che abbiamo realizzato anche se si respirerà la stessa gioiosità che la Marcia Perugia Assisi ha sempre portato con sé pur dovendo affrontare drammi terribili”.
“Nel corso dell’anno – racconta Lotti – le scuole hanno lavorato non solo sulla marcia. Lo slogan che ha guidato questo programma si chiama “Per la Pace con la cura” che è il doppio slogan che ha guidato i percorsi educativi che sono stati realizzati. Stiamo parlando di scuole che vanno dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori presenti in tutte le regioni italiane e i percorsi che sono stati fatti hanno avuto due tappe particolarmente importanti: uno l’incontro con Papa Francesco che abbiamo realizzato il 28 novembre nell’Aula Nervi con 6mila studenti e insegnanti e poi la giornata della cura che abbiamo fatto il 1 marzo con 142 scuole di 19 regioni, oltre 80mila studenti coinvolti. A questo si aggiunge il lavoro che si sta facendo in 138 scuole che hanno adottato il ‘Quaderno degli esercizi di Pace’ che è uno strumento didattico per insegnare e imparare a fare la pace, partendo da noi, partendo dalla scuola”.
Ovviamente, sottolinea il coordinatore nazionale della Tavola della Pace “è molto difficile dire quanti ragazzi sono stati coinvolti nel progetto. Il nostro è un programma in continua crescita. Saranno comunque numeri molto significativi. Ad oggi sappiamo che saremo sicuramente tra i 5 e i 10mila studenti che parteciperanno. Sappiamo che da Olbia si stanno organizzando per venire in più di 200, da Palermo sono 150, da Catania sono altri 100, verranno dalla Puglia. Cito questi posti più lontani – spiega – da dove bisogna muoversi in nave o in aereo, poi ci sono i pulmann e ovviamente ognuna di queste azioni implica il coinvolgimento di tantissime persone, quindi penso sarà un evento significativo pur nei limiti delle energie di cui disponiamo. E sono le scuole come istituzioni che stanno organizzando la partecipazione, quindi – evidenzia – quelle giornate saranno giornate di scuola, di attività didattica, non è la gita. Molte scuole – conclude Lotti – arriveranno anche nei giorni precedenti, già adesso sappiamo che circa duemila/duemilacinquecento verranno già dal venerdì”.
Cronaca
Gen. Goretti: “100 anni di Aeronautica fiore all’occhiello per l’Italia”

(Adnkronos) – “Cento anni di Aeronautica Militare. Cento anni di una forza armata gloriosa e fiore all’occhiello per l’Italia. E’ un compleanno importante, che abbiamo pensato di festeggiare con dei francobolli che ci permettono ancor di più di essere tra la gente, con la gente e per la gente e di ringraziare tutti gli italiani, quelli che sono entrati in questi anni nella nostra armata e soprattutto quelli che hanno sostenuto l’Aeronautica in questi 100 anni”. Lo dice all’Adnkronos il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Generale di Squadra Aerea, Luca Goretti, in occasione della presentazione al Mimit delle emissioni filateliche per i 100 anni dell’Aeronautica militare.
“Noi da sempre ci addestriamo per sostenere e supportare le decisioni del Governo e del Parlamento – continua il Generale – Lo facciamo sia in operazioni umanitarie che reali: in questo momento siamo in Romania per sostenere e dimostrare la difesa dei territori della Nato, l’integrità dell’Alleanza. Siamo stati i primi a entrare in Afghanistan e gli ultimi a uscire, così come in Turchia durante il recente terremoto e durante la pandemia”.
“L’Aeronautica Militare ha dimostrato di saper esserci quando il Paese chiama – ricorda il Capo di Stato Maggiore Goretti – Se vogliamo essere rilevanti, rappresentativi, all’avanguardia in campo internazionale dobbiamo avere persone altamente qualificate perché la tecnologia oggi la fa da padrona e avere personale esperto, tecnologicamente avanzato, è un must che una forza armata allo stato dell’arte deve necessariamente richiedere”.
(di Silvia Mancinelli)
Cronaca
Mafia, nuova legale ufficio Messina Denaro: ”Non mi spaventa difenderlo, sono tranquilla”

(Adnkronos) – “Matteo Messina Denaro è un imputato come gli altri, lo difenderemo con lo stesso impegno che mettiamo per tutti gli altri. Non mi spaventa dovere difendere Matteo Messina Denaro. E non mi spaventano le minacce che ha ricevuto l’altro legale d’ufficio che mi ha preceduto. Evidentemente il mio collega aveva le sue ragioni per sollevare i profili di incompatibilità. Non ho timore da questo punto di vista. Ci sarà molto da fare”. A parlare è l’avvocata Adriana Vella, appena nominata legale d’ufficio del boss mafioso Matteo Messina Denaro nel processo per le stragi del ’92 di Caltanissetta, dopo la dispensa dell’avvocato Calogero Montante per problemi di salute. “Ci sarà molto da fare, sarà un incarico molto impegnativo. Il fascicolo processuale è molto ampio, quindi devo studiare”, dice. Alla domanda se si sente tranquilla, Vella dice: “Sì mi sento tranquilla per l’impegno che dovrò affrontare, e ripeto che non mi spaventa dovere difendere Messina Denaro”.
Cronaca
Inizia il Ramadan per quasi 2 miliardi di musulmani nel mondo

(Adnkronos) – Iniziato il Ramadan per quasi due miliardi di musulmani nel mondo. Partito con un giorno di ritardo rispetto al previsto, il mese sacro all’Islam – uno dei ‘cinque pilastri’ della religione – ha dovuto infatti attendere l’avvistamento nella serata di ieri della prima falce della luna crescente. Il Ramadan rappresenta il nono mese del calendario lunare islamico, che dura 29 o 30 giorni, e secondo la tradizione è stato proprio in questo mese che è avvenuta la rivelazione del Corano a Maometto. L’ultimo giorno del mese sacro, l’Eid al-Fitr, è previsto per il 21 o 22 aprile.
Saranno circa 1,6 miliardi i musulmani che digiuneranno dall’alba al tramonto da oggi e per un mese. I precetti islamici richiedono infatti al fedele in questo periodo l’astinenza completa dal cibo e dall’acqua dall’alba al tramonto, la purificazione del corpo e dello spirito e la preghiera. A prescrivere il digiuno è il versetto 183 della seconda Sura del Corano, che recita: “Credenti, vi è stato prescritto il digiuno come è stato prescritto a coloro che sono venuti prima di voi”. Diverse le durate del digiuno in base alla posizione geografica: per i Paesi più a Sud dura in media 12 ore, per quelli più a Nord la durata è di circa 17 ore.
Per la sharia il digiuno di Ramadan è un atto di culto basilare, obbligatorio per tutti i musulmani ad eccezione dei più ‘vulnerabili’, come ad esempio anziani, donne in gravidanza o che allattano, malati e anche viaggiatori. Prima del digiuno, poco prima dell’alba, si usa fare un pasto leggero (suhur). Il tramonto del sole pone fine al digiuno: la tradizione vuole che si beva acqua e si mangino datteri. L’interruzione del digiuno (iftar) viene preceduta da una breve preghiera. La lunga preghiera notturna è invece detta Tarawih.
Cronaca
Roma, Arcs e Uici in Campidoglio per promuovere il turismo accessibile

(Adnkronos) – Buone pratiche e testimonianze di turismo accessibile e inclusivo. È stato questo il focus del convegno “Turismo accessibile: sfide e buone pratiche per l’inclusione sociale”, che si è tenuto a Roma nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, organizzato dal Comune di Roma in collaborazione con Farwill. L’idea dell’evento è nata dopo che un gruppo di ragazzi ha partecipato e vinto un bando promosso da Lazio Innova sul turismo accessibile. Si è quindi sentita la necessità di organizzare un convegno per focalizzare l’attenzione su tale tematica, condividendo esperienze, situazioni e progetti volti a dare un impulso positivo al settore.
Alla giornata hanno preso parte Giuliano Frittelli (Presidente UICI di Roma), Gianni Di Matteo (Presidente ARCS Roma) e Lorenzo Lisi (Proprietario del Ristorante Pierluigi, associato ARCS), che hanno presentato il progetto virtuoso realizzato nell’ambito della ristorazione. Grazie alla collaborazione tra ARCS (Associazione Ristoranti Centro Storico) Roma e UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), infatti, sono stati stampati dei menù in braille, consultabili nei locali aderenti all’ARCS anche attraverso app e QR Code da smartphone o tablet. Un progetto che ha come obiettivo quello di una convivialità culinaria aperta a tutti e senza barriere, favorendo l’accessibilità dei ristoranti a persone non vedenti e ipovedenti.
Giuliano Frittelli ha specificato come “grazie ad Arcs abbiamo sviluppato un progetto sull’accessibilità nei ristoranti. Ma non basta, non bisogna fermarsi qui. I siti delle strutture, infatti, dovrebbero avere la possibilità di essere accessibili con la sintesi vocale. Per un non vedente, inoltre, è importante l’accoglienza: essere accompagnati al tavolo, poter avere il proprio cane guida vicino e soprattutto avere, come abbiamo fatto, dei menù accessibili”. Frittelli ha poi proseguito: «Un menù accessibile può essere stampato con caratteri grandi, un forte contrasto e attraverso il braille. Grazie alla collaborazione con Arcs, molti associati Uici sono potuti andare in alcuni ristoranti del centro storico di Roma, rimanendo piacevolmente sorpresi dal servizio. Altro tema importante è la formazione in tutti gli ambiti, anche quello della ristorazione, verso le persone con disabilità. Senza, non possiamo parlare di vera accessibilità. Io ho un sogno: che fra qualche anno si possa vedere il turismo accessibile come se fosse la normalità e non come un’eccezione”.
Sulla scia di quanto detto da Frittelli, Lorenzo Lisi ha spiegato: “Il percorso iniziato con l’Uici è nato con la volontà fondamentale per le nostre aziende, di aprire le porte in maniera ancora più inclusiva ad una clientela che era già presente nella nostra città e che ci conosceva. Ancora oggi, grazie al supporto dell’Uici, ogni volta che dobbiamo fare un cambio di menù, prestiamo particolare attenzione alla versione in braille e a quella del QR code per i non vedenti. Questo è fondamentale per una ristorazione sempre più accessibile”.
“L’accessibilità è un tema molto caro alla nostra amministrazione e iniziative come queste sono importanti per rendere Roma ancora più inclusiva”, ha detto Mariano Angelucci (Presidente XII CCP Turismo, Moda e Relazioni Internazionali), che ha poi aggiunto: “Dobbiamo rendere la nostra città accessibile, intervenendo su diversi aspetti; anche in vista del prossimo Giubileo. Il nostro sogno è rendere Roma una città accogliente, accessibile e inclusiva per tutti, ma servono visione politica e investimenti”.
Al convegno, moderato da Nadia Paleari (CMO Farwill s.r.l.), sono intervenuti anche Paolo Giuntarelli (Dirigente Direzione Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro Regione Lazio), Luigi Campitelli (Direttore Spazio Attivo e Open Innovation Lazio Innova), Marco Bolsi (Fondatore e CEO Farwill s.r.l.), Tommaso Tanzilli (Consigliere Delegato Federalberghi Roma), Angelo Di Porto (Presidente Assoturismo Confesercenti Roma), Laura Petacco (Resp. Servizio Coordinamento Catalogo Unico di Sovrintendenza e Attività Didattica), Stefania Leone (Segretario Generale Associazione Disabili Visivi), Alessandro Berdini (Presidente SP Ente Nazionale Sordi) e Luisa Mostile (Vicepresidente Pontieri del Dialogo).
Cronaca
Lucy Salani a La Ragione: ‘Sotto il fascismo gay picchiati e umiliati’

(Adnkronos) – Essere omosessuale in Italia ai tempi del fascismo “significava correre il rischio continuo di essere picchiati e umiliati, come hanno fatto con un mio amico a cui hanno messo il catrame nel sedere. Ma questa virilità ostentata era tutta una pagliacciata ipocrita, perché alla fine molti di loro volevano venire con noi per poi minacciarci quando erano in gruppo”. Lo disse in un’intervista al quotidiano La Ragione Lucy Salani, donna transessuale sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, morta oggi all’età di 98 anni.
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