

Sostenibilità
In Gran Bretagna i pesticidi stanno decimando gli usignoli
Secondo uno studio pubblicato dall’Università del Sussex, l’uso di pesticidi nei giardini delle case private sta contribuendo al declino della popolazione di usignoli in tutto il Regno Unito. L’esperimento, che ha preso in esame 615 giardini privati in Gran Bretagna, ha rilevato il 25% in meno anche di passeri domestici in presenza di uso regolare di glifosato, ingrediente presente nella maggior parte dei diserbanti. Anche veleni per le lumache sembrano avere un impatto sulle popolazioni di uccelli, con un calo degli avvistamenti di quasi il 40%.
Sostenibilità
Nespresso recupera 280 t di alluminio in 6 anni da riciclo capsule

(Adnkronos) – Oltre 280 tonnellate di alluminio recuperato in 6 anni e 1 milione di cittadini raggiunti. Si celebra oggi, 28 marzo 2023, il sesto anniversario del primo progetto di Nespresso per il recupero e il riciclo delle capsule in alluminio attraverso la raccolta differenziata multimateriale del sistema collettivo nazionale.
Il progetto di Nespresso nasce nel 2017, in collaborazione con Cial, Consorzio Nazionale degli imballaggi in alluminio e Seruso società partecipata da Silea, l’azienda pubblica che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nell’intera provincia di Lecco ed in altri Comuni delle Province di Como e Bergamo, e si pone l’obiettivo di raccogliere e recuperare e portare a nuova vita le capsule e tutte le frazioni piccole e leggere in alluminio. Una collaborazione che si è successivamente estesa a Cem Ambiente, che gestisce i rifiuti nelle province di Monza e Brianza, Milano e Lodi, raggiungendo così oltre 150 Comuni e 1 milione di cittadini che possono conferire le proprie capsule esauste in alluminio direttamente nel sacco del multimateriale leggero per la raccolta differenziata. Questo sistema ha permesso, da marzo 2017 a dicembre 2022, di trattare e portare a nuova vita circa 7 tonnellate di capsule esauste di caffè in alluminio e di recuperare in totale oltre 280 tonnellate di alluminio dalla frazione piccola e leggera.
“Questo sistema collettivo – spiega Silvia Totaro, responsabile Sostenibilità di Nespresso Italiana – rappresenta per noi di Nespresso un progetto molto importante in quanto tassello fondamentale del nostro percorso per incrementare il recupero e il riutilizzo delle capsule esauste in alluminio, ma anche per sostenere e contribuire alla raccolta di tutta la frazione dell’alluminio piccolo e leggero. In Nespresso, infatti, sosteniamo un modello di economia circolare in cui i materiali siano concepiti come risorsa anche nel loro fine vita. Oggi celebriamo il sesto anno di collaborazione con Cial, Silea e Seruso, con oltre 7 tonnellate di capsule di caffè trasformante da rifiuto a risorsa grazie al riciclo dell’alluminio. Siamo convinti dell’importanza di continuare a strutturare progetti e collaborazioni per il recupero delle capsule in alluminio e della frazione piccola e leggera di questo materiale infinitamente riciclabile, e continueremo a investire in Italia per ridurre l’impatto dei nostri prodotti e trasformare i materiali che le compongono in nuove risorse”.
Il progetto permette di recuperare un materiale minuto, come le capsule del caffè appunto, ma anche tappi, blister, linguette, ecc…, che verrebbero altrimenti scartati. La collaborazione tra Nespresso, Cial, Silea, Seruso permette di sfruttare le avanzate tecnologie di riconoscimento e separazione dei rifiuti dell’impianto di Verderio (LC). Il recupero di alluminio piccolo e leggero avviene con un sistema di vagli in grado di dividere il flusso di rifiuti in tre frazioni: fine, intermedia e grossolana; inoltre la tecnologia Ecs (Eddy Current Separator), sfruttando il magnetismo, raccoglie l’alluminio piccolo e leggero separandolo dai materiali non conduttivi (vetro, pietre, plastica, carta, legno, ecc…). Una porzione di capsule in alluminio che rappresenta circa il 2,5% del materiale presente nel sottovaglio, ma anche blister, coperchi, chiusure in alluminio e materiali poliaccoppiati che, una volta separati vengono avviati al processo di riciclo. In Italia, infatti, le capsule in alluminio esauste che rimangono piene di caffè dopo l’uso non possono essere conferite nella raccolta differenziata ma costituiscono un rifiuto urbano indifferenziato. Con il progetto di Nespresso con Cial, Silea e Seruso, invece, le capsule vengono conferite nel sacco del multimateriale leggero, insieme a tutto il packaging in alluminio e, attraverso la raccolta differenziata, trasformate in nuova risorsa.
“Per parlare concretamente di economia circolare, occorrono modalità di raccolta differenziata pensate per semplificare la vita alle famiglie ed impianti tecnologicamente avanzati, concepiti per le effettive esigenze delle filiere del riciclo: il progetto per il recupero delle capsule in alluminio rappresenta in questo senso un bell’esempio di partnership tra aziende pubbliche locali, realtà industriali e consorzi nazionali del riciclo”, commenta il direttore generale di Silea, Pietro Antonio D’Alema. “La raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, in Italia, ha raggiunto in questi anni notevoli risultati, affermando il nostro Paese in una posizione di eccellenza nel panorama europeo, non soltanto per i dati di riciclo che, ad oggi, si assestano ben oltre il 70%, ma anche per la capacità di un sistema capillare che consente di valorizzare ogni tipologia di imballaggio, dal rigido al flessibile, e quindi non soltanto lattine per bevande, scatolame, bombolette spray ma anche vaschette, foglio sottile, tubetti e accessori più piccoli come tappi e chiusure”, spiega Giuseppina Carnimeo, direttore generale Consorzio Cial.
L’impegno di Nespresso nel recupero e riciclo delle capsule di caffè in alluminio insieme a Cial si distingue anche per un ulteriore sistema di riciclo dedicato e proprietario, avviato nel 2011 e oggi attivo su tutto il territorio nazionale. E’ il progetto ‘Da Chicco a Chicco’ che consente di trasformare ‘un chicco di caffè in un chicco di riso’. I clienti possono, infatti, anche riconsegnare le capsule esauste in alluminio nelle aree recycling presenti all’interno delle Boutique Nespresso o nelle isole ecologiche convenzionate distribuite sul territorio nazionale, per un totale di oltre 150 punti di raccolta in tutta Italia. In questo percorso dedicato le capsule vengono trattate per dividere l’alluminio dal caffè: l’alluminio viene fuso e riciclato al 100% e il caffè residuo viene trasformato in compost e utilizzato in una risaia italiana da cui Nespresso acquista il riso e lo dona a Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio e del Piemonte, a beneficio dell’ambiente e della società. Un sistema che ha permesso, negli ultimi 11 anni, di recuperare oltre 8.000 tonnellate di capsule esauste in tutta Italia.
Sostenibilità
USA, ambientalisti contro il governo per i coralli

(Adnkronos) – Il Center for Biological Diversity, con sede in Arizona, sta intentando una causa controil governo degli Stati Uniti, accusato di non aver protetto 12 specie di coralli in via di estinzione nei Caraibi e nell’Oceano Pacifico. I preziosi organismi vengono decimati dal riscaldamento delle acque, dall’inquinamento e dalla pesca eccessiva. Al centro della questione il National Marine Fisheries Service, che nel corso di due anni aveva previsto di proteggere più di 6.000 km quadrati di habitat corallino, ma senza poi veramente mettersi all’opera.
Sostenibilità
Il settore eolico avrà una rapida crescita nel 2023

(Adnkronos) – L’industria dell’energia eolica ha previsto una rapida accelerazione della crescita quest’anno, grazie agli incentivi e ai cambiamenti di politica in svariati paesi chiave, dopo il rallentamento verificatosi sul finire del 2022. E’ quanto emerge dal rapporto annuale del “Global Wind Energy Council” di Bruxelles. L’associazione internazionale di categoria prevede che entro il 2027 saranno installati 680 gigawatt di nuovo eolico onshore e offshore, sufficienti ad alimentare circa 657 milioni di abitazioni all’anno.
Sostenibilità
In Spagna caldo da record a marzo

(Adnkronos) – Questo fine settimana sono state raggiunte temperature molto alte in tutta la Spagna, ma specialmente nella regione sud-orientale: a Murcia il termometro ha raggiunto i 31,9°C mentre ad Alicante i 30,8°C . Il caldo si protrarrà per tutta la settimana, con le temperature che continueranno a superare i 30°C in molte città. Una situazione ampiamente fuori norma per l’inizio della primavera e che fa preoccupare per la prossima estate, soprattutto in vista della prolungata siccità che sta mettendo a dura prova tutta la penisola iberica.
Sostenibilità
L’influenza aviaria uccide i leoni marini del Perù

(Adnkronos) – La variante H5N1 dell’influenza aviaria sta devastando la popolazione di leoni marini sudamericani, che in Perù conta circa 105.000 esemplari. Questo mese, il servizio parchi nazionali del paese sudamericano, il Sernanp, ha registrato la morte di 3.487 leoni marini, il 3,29% del numero totale, e di cinque foche da pelliccia (Arctocephalus australis), molto meno comuni, in sette aree protette lungo la costa. Ma gli scienziati stimano che il numero reale di morti per influenza aviaria sia probabilmente molto più alto.
Sostenibilità
Mobilità in città tra smart working e sharing, il progetto Pollicino

(Adnkronos) – Una foto della mobilità in città grazie all’app Pollicino che utilizza la Future Mobility Survey, una tecnica d’indagine basata sulla collaborazione dei cittadini che registra gli spostamenti e il mezzo di trasporto utilizzato tramite l’app installata sul proprio smartphone. Pollicino, un progetto pilota tra i primi in Europa che è nato dalla collaborazione fra la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, il ministero dei Trasporti e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, sperimentato per la prima volta a Bologna, è stato presentato a Milano dall’Osservatorio Sharing Mobility con il supporto di Nordcom, la delegazione del Québec e il patrocinio della Commissione Europea.
La partecipazione al progetto richiede di mettere a disposizione i dati sui propri spostamenti e sul mezzo utilizzato, per 7 giorni e 24 ore su 24, che vengono registrati in forma anonima dall’app senza mai essere messi in relazione con i dati sensibili e identificativi del partecipante. Il tracciamento delle persone per almeno 7 giorni consente di cogliere tutti gli spostamenti fatti da un individuo con qualunque modalità, sia quelli brevi che lunghi, quelli svolti durante i giorni lavorativi o feriali, di giorno e di notte e per ogni tipo di motivazione (lavoro, studio, tempo libero ecc…). Questo aspetto consente di cogliere come cambi la mobilità degli individui o, per esempio, quelli di una città, non solo in funzione del contesto territoriale ma anche nel tempo.
Primo esperimento a Bologna. Circa 1000 cittadini hanno partecipato all’indagine di Bologna facendo registrare tutti i loro spostamenti per 7 giorni. L’analisi dei dati dei ‘Pollicini’ bolognesi ha fatto emergere che la mobilità in città, anche a seguito delle pratiche di smart working, è divenuta molto meno regolare e quindi molto meno prevedibile. In particolare: non è più scandita dal recarsi quotidianamente a studiare o lavorare e la maggioranza delle percorrenze non avviene nei giorni lavorativi, come in passato, ma nel weekend; gli spostamenti cosiddetti non sistematici e per motivazioni diverse da lavoro e studio sono nettamente predominanti.
L’effetto pandemia ha consolidato, infatti, lo smart working e l’apprendimento a distanza, tanto che ormai la percentuale delle persone che si spostano 5 giorni a settimana per lavoro è meno di un quarto del totale (23%) e, se sommata a quella che si sposta solo quattro giorni a settimana, non supera la metà del campione, indice di una quotidianità che non è più scandita da questa tipologia di spostamenti. Questa nuova struttura della mobilità tende a premiare la flessibilità dell’auto privata (e questo non va a vantaggio dell’ambiente), penalizza l’uso del trasporto pubblico ma fa anche intravedere la potenzialità dei servizi di sharing mobility e la possibile espansione della mobilità attiva, soprattutto quella in bicicletta. Il modal share poi cambia radicalmente in funzione della motivazione dello spostamento: quando si tratta di andare al lavoro l’auto si attesta intorno al 24,9% e l’autobus al 20%, ma se si tratta di fare acquisti l’auto raggiunge il 40,9% e il mezzo pubblico scende al 7,1%.
Un’indagine approfondita ha riguardato l’utente abituale di sharing mobility rispetto al ‘tipo’ non utente. Questa analisi ha permesso di verificare che chi sceglie regolarmente di spostarsi in bikesharing e carsharing, tende ad utilizzare meno l’auto anche per gli altri spostamenti, e preferisce il mezzo pubblico e muoversi di più a piedi, rispetto a chi non usa regolarmente queste soluzioni di mobilità.
Sostenibilità
L’Australia in lotta contro i grandi inquinatori

(Adnkronos) – Il governo australiano ha compiuto un passo importante verso l’attuazione di una politica climatica chiave, che costringerebbe i principali inquinatori di gas a effetto serra a ridurre le loro emissioni. Il Partito laburista ha dichiarato che le riforme del cosiddetto Meccanismo di Salvaguardia sono essenziali per il raggiungimento dell’obiettivo di ridurre le emissioni del 43% rispetto ai livelli del 2005 entro la fine del decennio. Le riforme creeranno un tetto alle emissioni del Paese e costringerebbero i 215 maggiori impianti inquinanti australiani a ridurre le emissioni climalteranti.
Sostenibilità
I berlinesi bocciano il referendum sul clima

(Adnkronos) – Domenica i cittadini di Berlino hanno bocciato un referendum che avrebbe vincolato la città a sforzarsi di essere neutrale dal punto di vista climatico entro il 2030, lo ha dichiarato il sindaco della città Franziska Giffey in un comunicato. La misura avrebbe costretto il nuovo governo locale conservatore a investire pesantemente nelle energie rinnovabili, nell’efficienza degli edifici e nei trasporti pubblici. Se fosse passata, Berlino sarebbe stata una delle poche grandi città europee con un obiettivo legalmente vincolante di diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro sette anni.
Sostenibilità
Australia, la barriera corallina continua a perdere biodiversità

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature, nell’ultimo decennio sono diminuite più di 500 specie comuni di pesci, alghe, coralli e invertebrati che vivono nelle barriere coralline australiane. Il riscaldamento climatico globale è stato probabilmente il principale responsabile del calo, spiegano gli esperti, a causa di ondate di calore marine e un aumento delle temperature medie oceaniche. Lo studio, ha monitorato 1.057 specie e ha rilevato che il 57% di esse è diminuito e che quasi 300 di queste si stanno riducendo a un ritmo tale da essere considerate specie minacciate.
Sostenibilità
India, urgono investimenti per abbandonare il carbone

Se l’India smettesse di bruciare carbone domani, oltre cinque milioni di persone perderebbero il lavoro. Ma con un investimento di circa 900 miliardi di dollari nei prossimi 30 anni, il Paese può effettuare una transizione energetica verso un futuro green. E’ quanto emerge da un report del “Forum internazionale per l’ambiente, la sostenibilità e la tecnologia”, noto con l’acronimo iFOREST che spiega come l’India debba pensare al suo futuro senza mettere a repentaglio i mezzi di sostentamento di milioni di persone, che ancora lavorano nelle miniere di carbone e nelle centrali termoelettriche.
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