Cultura
Premio Tiziano Terzani, ecco la cinquina dei finalisti 2024
Sono Ai Weiwei, Sally Hayden, Benjamín Labatut, Leila Mottley e Damir Ovčina
L'artista e attivista cinese Ai Weiwei per "Mille anni di gioie e dolori" (Feltrinelli), la giornalista irlandese Sally Hayden per "E la quarta volta siamo annegati" (Bollati Boringhieri), lo scrittore cileno Benjamín Labatut per "Maniac" (Adelphi), la poetessa e scrittrice statunitense Leila Mottley per "Passeggiare la notte" (Bollati Boringhieri) e lo scrittore e editore bosniaco Damir Ovčina per "Preghiera nell'assedio" (Keller) sono i cinque finalisti della ventesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani, nel segno del giornalista e scrittore fiorentino, scomparso il 28 luglio 2004.
La cinquina è stata annunciata dalla Giuria, riunitasi a Firenze. "Se non insistiamo nel pretendere il diritto di tutti all’informazione e alla libera espressione del pensiero, rischiamo di perderlo ed è così che la democrazia scompare. Ancora una volta, dopo vent'anni - afferma Angela Staude Terzani, vedova di Tiziano - la giuria ha voluto onorare questo messaggio di Tiziano, indicando cinque volumi finalisti che ci aiutano a meglio comprendere le tragedie collettive del nostro tempo, che inquietano i nostri pensieri e turbano la nostra visione del futuro: la guerra di nuovo così vicina e spaventosa, la catastrofe umanitaria dei migranti nell'indifferenza del mondo e di chi ha già tutto e forse troppo, il consolidarsi di regimi oppressivi che negano libertà e diritti elementari, la marginalità estrema delle persone più fragili e indifese, e poi le promesse ma anche le incognite dell’intelligenza artificiale".
I giurati - Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi, Mario Soldaini - si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore, o la vincitrice, sarà annunciato a metà aprile e sabato 11 maggio (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) sarà l'atteso protagonista della serata-evento per la consegna del riconoscimento, appuntamento centrale della 20esima edizione del Festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 7 al 12 maggio.
Cultura
Disegno in miniatura di Michelangelo venduto per 200mila...
Lo schizzo in miniatura misura 4.6 x 6 cm e raffigura un blocco di marmo con la parola "simile"
Un piccolo schizzo a penna e inchiostro marrone di un blocco di marmo disegnato da Michelangelo Buonarroti (1475-1564) è stato battuto all'asta da Christie's a New York nella serata di mercoledì 17 aprile, nell'ambito di "A Park Avenue Collection", per 201.600 dollari (pari a 1188.920 euro). Il disegno, arricchito dalla parola "simile", è stato offerto con una base di partenza d 6.000 dollari e l'aggiudicazione finale ha raggiunto una cifra pari a 33,6 volte la sua stima minima. Lo schizzo in miniatura misura 4.6 x 6 cm ed è stato venduto insieme con una lettera di un discendente di Michelangelo. L'acquirente ha chiesto di restare anonimo, come ha precisato un portavoce di Christie's all'Adnkronos.
Il disegno era noto in letteratura ma è stato recentemente identificato come opera di Michelangelo dal dipartimento di disegni antichi di Christie's, che ha trovato la lettera e il disegno attaccati al retro di un altro disegno che si trovava in una collezione privata da decenni. Quando l'anno scorso gli specialisti di Christie's hanno visto la lettera, hanno subito capito che il piccolo disegno sul retro era di Michelangelo. Le ricerche successive hanno confermato l'attribuzione.
Un numero esiguo di opere di Michelangelo è oggi custodito in mani private, forse meno di dieci. Il disegno venduto nell'asta newyorchese di Christie's faceva parte di un gruppo di disegni di blocchi di marmo di mano di Michelangelo, la maggior parte dei quali è conservata nella Casa Buonarroti di Firenze, fondata dall'ultimo discendente maschio diretto di Michelangelo, Cosimo Buonarroti, morto nel 1858. Lo schizzo fu regalato nel 1836 a un turista inglese, il futuro governatore di Hong Kong, Sir John Bowring. È probabile che Cosimo Buonarroti si muovesse occasionalmente per ritagliare questi schizzi da un foglio più grande di tali disegni per donarli a ospiti onorati. Questo disegno venne venduto in un'asta di Christie's tenutasi a Londra il 1° luglio 1986 e presentato come opera di un collaboratore di Michelangelo Buonarroti. Il catalogo del 1986 di questo disegno menzionava un frammento di carta attaccato al supporto, "ritenuto di mano di Michelangelo". Le recenti ricerche degli specialisti di Christie's hanno consentito di accreditare la paternità al genio del Rinascimento.
Cultura
Il vino ‘al femminile’ in ‘GenerAzioni in...
Edito dalla romana All Around, traccia radici e percorsi al femminile
Le donne sono sempre state fondamentali nel settore del vino, ma solo negli ultimi tempi si è potuto restituire loro il riconoscimento valoriale del lavoro svolto. Troppe sono state lasciate indietro dalle cronache e dalla storia: poco considerate e raccontate solo nel ruolo di mogli e di figlie di un qualche notabile, venendo private dei fondamentali contributi apportati alla loro competenza sostanziale.
A colmare in parte la lacuna è uscito in questi giorni scanditi da Vinitaly "GenerAzioni in campo", edito dalla casa romana All Around e curato dalle giornalista Eva Panitteri e da Maurizo Saggion, che da anni si occupa di comunicazione, formazione e consulenza nel settore enoalimentare. Se il sottotitolo recita "Radici e percorsi di Vino al Femminile", mettendo il luce il contenuto del volume, esso vanta oltre all'indice dei nomi e bibliografico, una sitografia preziosa con indirizzi di riferimento e un indice delle donne, che cita numerose protagoniste italiane e internazionali del mondo del vino o ad esso vicine per diverse ragioni.
Ed ecco sfilare le protagoniste, da Albiera Antinori, presidente del Consorzio dei Vini Doc Bolgheri e Doc Bolgheri Sassicaia a Chiara Lungarotti, vicepresidente Unione italiana vini (Uiv) e Valeria Fasoli, agronoma e presidente Donne della Vite. Quindi Barbara Banke produttrice Usa; Carol Meredith docente americana genetista botanica e viticultrice; Antonia Adelaide Ferreira produttrice Portoghese; Barbe Nicol Clicquot-Ponsardin, Louise Pommery, nomi importanti del mondo del vino. Poi le fuoriclasse: Ave Ninchi, attrice; Gaia De Laurentiis regista; Alessandra Mancuso giornalista Rai e animatrice della rete Giulia Giornaliste; Linda Laura Sabbadini direttrice Istat. Le storiche titolate: Maria Asburgo Lorena, duchessa di Parma, e Maria Teresa d'Austria imperatrice. Le celebri tra cui ricordiamo Dacia Maraini, scrittrice e Simone de Beauvoir, filosofa. Insomma un folto gruppo di appassionate e propositive donne che con il vino hanno avuto e hanno tuttora a che fare.
Perché, come spiega bene il volume e la storia, fino alle narrazioni del presente, il vino non è e non è mai stato appannaggio esclusivo della parte maschile del mondo. Tuttavia del "ruolo di secondarietà attribuito alle donne, frutto di un'abile costruzione culturale e non di un dato scientifico -come sottolinea la co-fondatrice e direttrice di Power &Gender Eva Panitteri con l'Adnkronos- il mondo del lavoro non si è ancora del tutto saputo affrancare. Siccome il comparto del vino non fa eccezione, per compensare sono stati chiamati in soccorso dal presente e dalla storia, esempi di donne che in questo settore hanno invece saputo lavorare, innovare, eccellere e conquistare".
Cultura
Manifesto di Dudovich aggiudicato a 100 mila euro, è record
Resta in Italia il celebre Bibendum, mascotte di Michelin
Ha superato le stime diventando il manifesto del pittore e illustratore Marcello Dudovich (Trieste, 21 marzo 1878 – Milano, 31 marzo 1962), uno dei padri del moderno cartellonismo pubblicitario, più caro mai venduto in un'asta: il Cablé Confort Michelin è stato aggiudicato a 100 mila euro (inclusi diritti) durante la vendita dei manifesti andata in scena il 16 e il 17 aprile in Sala Bolaffi a Torino.
Ad aggiudicarselo, dopo un'accesa competizione con partecipanti online e palette in Sala Bolaffi, un famoso collezionista italiano appassionato di automobili d’epoca e di cimeli automobilistici, collegato al telefono. Resta quindi in Italia il celebre Bibendum, mascotte di Michelin, rappresentato nel poster adagiato comodamente all’interno di uno pneumatico mentre studia la cartina stradale del nostro Paese (lotto 46).
Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi, ha commentato: «Dopo tanti anni siamo tornati “in pista” con un’asta di poster davvero unica per varietà e selezione del materiale e mi fa piacere che questo evento sia stato segnato da un prestigioso record per un nostro grande autore. Il manifesto di Dudovich si inserisce a pieno titolo tra i più cari mai venduti al mondo».
L’asta, a cui hanno partecipato tramite il sito astebolaffi.it collezionisti da ogni parte del mondo, in particolare da Stati Uniti, Francia e Regno Unito, si è chiusa con un risultato totale di oltre 570 mila euro diritti inclusi.
Sul podio dei top lot, al secondo posto si è posizionato un altro manifesto di Dudovich sempre di tematica automobilistica, la ricercata affiche del 1908 per la Società Torinese Automobili Elettrici, di cui si conoscono pochissimi esemplari (lotto 107, 25 mila euro diritti inclusi), mentre al terzo posto il manifesto di Umberto Di Lazzaro del 1933 per la Crociera aerea del decennale (lotto 123, 17.500 euro diritti inclusi).