Economia
Maxi Telescopio Enstein, cordata italiana vince la gara da...
Maxi Telescopio Enstein, cordata italiana vince la gara da 12 milioni per lo studio di fattibilità
La Rocksoil guida il gruppo, è un passo avanti strategico nel testa a testa fra Sardegna e Euroregione Mosa-Reno per diventare il sito dell'imponente infrastruttura scientifica
Nuovo passo avanti per il mega progetto dell'Einstein Telescope (ET) che andrà a caccia di onde gravitazionali. L'Istitutto Nazionale di Fisica Nucleare ha annunciato che è stato assegnato ad una cordata di aziende italiane guidate dalla Rocksoil il bando da 12 milioni di euro per lo studio di fattibilità. Si tratta del principale bando di gara del progetto Pnrr Etic - Einstein Telescope Infrastructure Consortium e rappresenta un passo avanti strategico nel testa a testa che vede la Sardegna e l'Euroregione Mosa-Reno contendersi la sede di questa imponente infrastruttura scientifica.
L'Infn fa sapere che "dopo una accurata selezione che ne ha verificato le capacità tecniche e la solidità dell’esperienza precedente, un raggruppamento di aziende italiane che operano a livello internazionale guidata da Rocksoil spa ha assunto l’incarico per realizzare lo studio di pre-fattibilità tecnica ed economica della grande infrastruttura di Einstein Telescope in Sardegna". La cordata è composta da Rocksoil spa, Leonardo Consorzio Europeo per l’ingegneria e l’architettura, Ferro Ingegneria srl, Criteria srl, Inar srl, Gdp Geomin srl, Geotec spa.
Rocksoil, capofila della cordata, è una società di ingegneria che conta sulla sinergia di professionalità di alto livello di ingegneri, geologi, architetti, ed è un’azienda leader nel settore della progettazione di opere in sotterraneo ad alto contenuto tecnologico, di fondazioni speciali e opere di stabilizzazione e di servizi monitoraggio geotecnico e strutturale, tanto da vantare nel suo curriculum rilevanti esperienze internazionali quali i lavori di infrastrutture, come pozzi, tunnel e caverne, necessarie per il progetto High Luminosity Lhc del Cern a Ginevra, la galleria di base del Brennero, la progettazione della stazione Al Diwani della Metropolitana di Doha Red Line North Underground in Qatar, oltre a lavori per la realizzazione di tunnel autostradali in Slovacchia e metropolitani in Danimarca, per citare i lavori più recenti.
L'Infn spiega inoltre che quello che la cordata si è aggiudicato con questa gara è un incarico del valore di oltre 12 milioni di euro, i cui risultati saranno fondamentali per la candidatura italiana a ospitare il futuro rivelatore sotterraneo di terza generazione per la ricerca sulle onde gravitazionali in Europa.
Gaetano Schillaci, responsabile unico del procedimento, sottolinea che "data la complessità progettuale dell’infrastruttura di Einstein Telescope, e i requisiti stringenti imposti dalla comunità scientifica, lo studio ne dovrà indagare i molteplici e differenti aspetti e fra questi, la geologia dell’area prescelta, la localizzazione e profondità ottimali dei vertici dell’osservatorio, in entrambe le configurazioni investigate, triangolo e doppia 'L', le tecniche di scavo e costruttive, la gestione dei materiali, l’impatto ambientale e infine i costi".
"Nei 18 mesi previsti per il completamento dello studio avremo anche una continua interazione con la comunità scientifica italiana e internazionale di Einstein Telescope" assicura Schillaci.
Attualmente l’Italia è in competizione con l'altro sito collocato nell'Euroregione Mosa-Reno tra Paesi Bassi, Belgio e Germania. Il sito italiano candidato è localizzato nel nordest della Sardegna, nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos, tra i Comuni di Bitti, Lula e Onanì. Il progetto Einstein Telescope prevede la realizzazione della grande infrastruttura sotterranea dell’interferometro gravitazionale e delle strutture gestionali di superficie.
Monique Bossi, Infrastructure manager di Etic, conferma che "dal punto di vista degli investimenti che l’Italia sta facendo per sostenere la sua candidatura, l’aggiudicazione dello studio è un elemento importantissimo per la competizione internazionale, e credo sia giusto evidenziare anche l’incredibile lavoro, tecnico e amministrativo, svolto dalla compagine che ha fatto sì che tutte le procedure formali della gara europea, bandita lo scorso aprile, siano state espletate con il massimo rigore e nei tempi previsti". "Nei prossimi mesi - evidenzia inoltre Bassi - potranno essere avviate tutte le attività tecniche necessarie ai fini della redazione dello studio di fattibilità che dovrà essere consegnato entro il 2025".
L’avviso di gara per lo "Studio propedeutico allo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’osservatorio di onde gravitazionali Einstein Telescope nella Regione Sardegna, in diverse configurazioni, comprensivo della esecuzione delle indagini e dei sondaggi e della valutazione preliminare di impatto ambientale, per le opere infrastrutturali, in sotterranea e in superficie, edili e impiantistiche" è consultabile sulla pagina delle gare europee. (di Andreana d'Aquino)
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Innovazione, Toia: “Europa verso sostenibilità...
Parla la vicepresidente della Commissione Itre agli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri
"In questa fase di grandi cambiamenti l’Europa deve avere un grande coraggio e anche una grande concretezza nel trasformare il nostro sistema verso la sostenibilità ambientale, con tutto il supporto che il mondo digitale e le sue potenzialità. E c’è un'ulteriore sfida: la trasformazione eve essere inclusiva cioè deve consentire a tutti di partecipare". Sono le parole di Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione Itre per l’Industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento Europeo, intervistata a margine della seconda giornata degli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri.
L’europarlamentare indica la strada intrapresa dall’Europa per abbracciare il cambiamento: “L'Europa ha disegnato una strategia, dal Green Deal in poi, e la sta accompagnando con le risorse necessarie. L'Europa, se unita, può trovare la capacità di avere risorse ulteriori e necessarie. Il mondo cambia in continuazione - sottolinea - e la scienza che diventa poi scoperta tecnologica, applicazione tecnologica, ci dà moltissime potenzialità e possibilità per accelerare i processi produttivi, per renderli più puliti e per trovare soluzioni anche per la salute delle persone. C'è una grande trasformazione in corso e la scienza e la ricerca sono essenziali per tenere il passo adeguato. Ma cosa più importante è il capitale umano. Le persone e le professioni sono importanti. Che il Collegio degli Ingegneri cerchi di capire, anche con tutte le istituzioni, quali sono i processi in atto per portare il suo contributo e qualche cosa di interesse generale” ha concluso.
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Ia, Cerutti (Politecnico di Milano): “Intelligenza...
Il responsabile scientifico della commissione bioingegneria del concorso IDEA: "Solo un esperto può capire se la macchina sbaglia"
“Intelligenza artificiale? Certo che sì, ma guidata dall'esperto che è in grado di capire quando la macchina sbaglia". Lo ha detto Sergio Cerutti, responsabile scientifico della commissione bioingegneria del concorso “Idea”, durante il panel “Etica ed innovazione nella bioingegneria del futuro” che si è svolto nella sessione pomeridiana della giornata conclusiva degli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri.
Durante il suo intervento Cerutti, dipartimento di Bioingegneria, B-cube Lab, Politecnico di Milano, si è soffermato su etica e intelligenza artificiale: “Qualunque ingegnere che si trovi a progettare un impianto, un'apparecchiatura, un device, non può non affrontare un problema etico, a maggior ragione in un settore applicativo in ambito ospedaliero e clinico, dove bisogna intendere qual è il soggetto umano che verrà sottoposto a delle indagini attraverso l'utilizzo di apparecchiature magari invasive o che presentano un grado di pericolosità. In ambito costo-beneficio l'aspetto etico deve essere sempre tenuto in considerazione -ha contestualizzato Cerutti- L'uso massiccio degli algoritmi può comportare la perdita della capacità di intervento dell'uomo di svolgere compiti di alto livello di specializzazione. Avere sempre più ‘delegati automatici’ controllati dall'intelligenza artificiale potrebbe portare all'incapacità di capire criticamente quando il programma di intelligenza artificiale commette un errore”, ha concluso.
Economia
Cooperfidi Italia prosegue percorso crescita rilanciando...
L’assemblea ha approfondito le tematiche dell’evoluzione della garanzia mutualistica e del credito bancario alla luce delle nuove stringenti regolamentazioni europee e nazionali
Nella storica cornice del salone delle feste de 'I Portici' di Bologna si è svolta l’assemblea pubblica dei soci di Cooperfidi Italia, il consorzio fidi di riferimento dell’economia cooperativa e sociale, del terzo settore e del settore primario con sede legale e direzione generale a Bologna e sedi distaccate a Milano, Napoli e Roma. L’assemblea, che quest’anno aveva al centro il tema mutualismo e prossimità alle imprese associate, oltre a presentare e approvare i risultati del bilancio d’esercizio 2023 della società ha approfondito le tematiche dell’evoluzione della garanzia mutualistica e del credito bancario alla luce delle nuove stringenti regolamentazioni europee e nazionali.
I lavori, coordinati dal presidente di Cooperfidi Italia, Mauro Frangi, hanno visto la partecipazione dei co-presidenti dell’Alleanza delle cooperative italiane, Simone Gamberini, del presidente di Legacoop, Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, Giovanni Schiavone, presidente Agci. La giornata si è aperta con i saluti introduttivi del direttore di Legacoop nazionale Gianluigi Granero e del presidente di Agci Emilia Romagna Massimo Mota a cui è seguito il video intervento dell’onorevole Irene Tinagli, presidente della Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo che ha approfondito l’evoluzione del mercato bancario e della garanzia alla luce della nuova regolamentazione europea (crr 3).
Dopo l’intervento di Tinagli il presidente Frangi ha avviato l’analisi del bilancio di esercizio 2023 di Cooperfidi Italia a cui è seguita una tavola Rotonda coordinata dal direttore generale di Cooperfidi Italia Dino Forini sul ruolo della garanzia mutualistica a seguito delle nuove regolamentazioni che renderanno più complessa la concessione del credito verso le piccole e medie aziende, i soggetti operanti nel comparto dell’economia sociale e le aziende rigenerate dai lavoratori (workers buy out). Al dibattito hanno partecipato: Paolo Alberti (responsabile servizio agevolazioni per il credito di Cassa centrale banca), Stefano Bolis (responsabile direzione tstituzionali, enti e terzo settore di Banco Bpm), Riccardo Dugini (vice direttore generale di Banca Etica), Carlo Napoleoni (head of corporate department di Iccrea banca).
A nome dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Maurizio Gardini ha concluso con il suo intervento la parte pubblica dell’evento incentrando il suo intervento sulla importanza del credito per la crescita e il consolidamento delle imprese cooperative. Al termine della parte pubblica le assemblee territoriali, collegate telematicamente, si sono riunite per il dibattito e le votazioni relative al Bilancio di Esercizio 2023 di Cooperfidi Italia. L’approvazione finale del Bilancio, come da disposizione del Codice Civile, avverrà il 30 aprile 2024.
Mauro Frangi, Presidente di Cooperfidi Italia, ha dichiarato: “Cooperfidi Italia prosegue nel suo percorso di crescita. Crescono i volumi di attività, gli stock di garanzie e di attività finanziarie, gli indicatori di adeguatezza patrimoniale. È la conferma che la vocazione specialistica del nostro confidi ha successo e funziona. Risponde ai bisogni delle imprese socie e genera, per il secondo anno consecutivo, un risultato economico positivo. In un 2024 in cui gli alti tassi di interesse e l’evoluzione della regolazione del credito continuano a deprimere il credito bancario, la sfida della società è quella di aumentare ulteriormente la propria efficienza operativa per accrescere la presenza territoriale, consolidare la crescita dimensionale e stabilizzare la capacità di produrre reddito.”
Il co-Presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane, Maurizio Gardini (Confcooperative), ha dichiarato: “L'accesso al credito, insieme alla carenza di personale, è uno dei nodi da sciogliere per lo sviluppo delle imprese e delle cooperative. Avere uno strumento come Cooperfidi Italia è fondamentale per garantire continuità ai programmi di sviluppo. Il percorso aggregativo, che ha portato all'attuale assetto organizzativo, è stato un obiettivo lungimirante perseguito con lucidità ed efficacia e che consente oggi alle cooperative di poter avere risorse finanziarie a condizioni di estremo favore rispetto quelle di mercato.”
Il Co-Presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane, Simone Gamberini (Legacoop), ha dichiarato: “Il perpetrarsi negli ultimi anni di un irrigidimento sui conti pubblici, dei rialzi dei tassi di interesse, delle politiche di offerta di credito sempre più rigide verso le imprese, sono elementi di forte preoccupazione per l’ecosistema imprenditoriale cooperativo. È fondamentale invertire la rotta, che per Legacoop deve dirigersi verso una finanza sostenibile, in termini di: accesso al credito, sostenibilità economica per le imprese, le lavoratrici e i lavoratori e, soprattutto, per promuovere sempre più progetti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente, le comunità e i territori. Un driver di sviluppo fondamentale sul quale ci stiamo già muovendo, grazie al prezioso supporto di istituti qual è Cooperfidi Italia, che nel complesso periodo che stiamo attraversando, ci aiuta a misurare e favorire processi virtuosi di finanza su misura delle persone.”
Il Co-Presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane, Giovanni Schiavone (Agci), ha dichiarato: “Con l’Assemblea sul Bilancio d’Esercizio 2023 di oggi, Cooperfidi Italia consolida la sua presenza quale confidi nazionale della cooperazione italiana con attività specializzata nel rilascio di garanzie a favore di banche e istituti finanziari, un’attività svolta negli ultimi quindici anni dopo la fusione di nove confidi regionali avvenuta nel 2009. Cooperfidi Italia si conferma un importante strumento di supporto alle imprese cooperative, con particolare riferimento a quelle di piccole e medie dimensioni, che necessitano di accesso al credito su cui auspico un miglioramento che consenta alla Società di essere un puntuale riferimento dell’intero sistema.”