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Il report di Qonto sullo stato delle PMI europee: un 2023...
Il report di Qonto sullo stato delle PMI europee: un 2023 positivo per la maggior parte delle aziende intervistate
Analizzati i mercati di Francia, Germania, Italia e Spagna
● In tutti i mercati analizzati, i leader aziendali mostrano inoltre una forte fiducia per il 2024. L’85% delle PMI italiane ha dichiarato di sentirsi "ottimista" o "molto ottimista" riguardo alle performance per il prossimo anno
● Per Germania, Spagna e Italia è la tecnologia l’area principale in cui si investirà nel prossimo anno: sviluppo di nuove soluzioni digitali, innovazione e miglioramento dei prodotti esistenti le leve di crescita
● Sostenibilità: il 52% delle PMI intervistate ha dichiarato di lavorare attivamente per ridurre la propria impronta, dato che sottolinea la possibilità di ampi margini di miglioramento per il futuro
Milano, 13 dicembre 2023 - Qonto, soluzione di business finance management leader in Europa, pubblica oggi il primo report sullo stato delle piccole e medie imprese (PMI) europee nel 2023. I dati di questo rapporto sono stati raccolti in collaborazione con la società di ricerche di mercato Appinio attraverso un sondaggio condotto tra 2.000 dirigenti aziendali e responsabili finanziari in Francia, Germania, Italia e Spagna. L’indagine mostra come le imprese europee hanno performato positivamente nel 2023 e dimostrano prospettive con il segno “più” anche per il 2024. Tuttavia, i dati evidenziano anche il persistere di preoccupazioni per le incertezze del contesto macroeconomico, in particolare per quanto riguarda l'inflazione e gli eventi geopolitici. I risultati indicano infine che lo sviluppo tecnologico e l'acquisizione di nuovi clienti sono le principali priorità delle PMI europee per il 2024.
2023: un anno più che soddisfacente per la maggior parte delle PMI
In tutti e quattro i paesi esaminati, la maggior parte dei professionisti intervistati ha affermato che le performance delle loro aziende nel 2023 hanno superato le aspettative per l'anno. Il 71% ha dichiarato di aver fatto "meglio" o "molto meglio" del previsto, mentre solo il 5% degli intervistati ha dichiarato che i risultati aziendali non hanno raggiunto i target prefissati.
In Italia il 63% dei rispondenti ha dichiarato che i risultati del 2023 sono stati "migliori" o "decisamente migliori" del previsto, il dato si attesta intorno al 68% in Francia. Hanno performato significativamente sopra le aspettative le PMI di Germania (78%) e Spagna (75%).
L'inflazione è il principale problema per le PMI...
L’inflazione è stata universalmente citata come il principale ostacolo alla crescita, seguita dalla mancanza di domanda e dagli eventi geopolitici. Le PMI tedesche sembrano essere state le più colpite da questa situazione, con il 68% dei rispondenti che menziona l'inflazione come il principale ostacolo alle prestazioni della propria azienda. Della stessa idea il 61% delle PMI spagnole, che considerano l'inflazione la sfida principale da affrontare. In Francia e in Italia, almeno un’azienda su due indica l'inflazione come un ostacolo alla performance della propria attività, segnalando questo problema rispettivamente nel 55% e nel 50% dei casi.
... seguito da ostacoli locali
Oltre all'inflazione, il 57% delle aziende di Francia, Germania, Spagna e Italia ha identificato la mancanza di domanda come una delle principali sfide, mentre quasi un terzo ha menzionato eventi geopolitici come ulteriore fattore di preoccupazione.
Tuttavia, i dati mostrano anche impedimenti e specificità locali: per esempio, il 38% degli imprenditori italiani e il 28% degli imprenditori francesi hanno identificato la concorrenza come un fattore negativo, dato che cala all'11% in Germania.
La mancata digitalizzazione è un aspetto ancora rilevante per Italia e Germania, dove rispettivamente il 15% e il 16% degli intervistati la considera un problema, mentre sembra essere un fattore meno preoccupante in Francia e Spagna.
In Germania, le PMI sembrano aver avuto difficoltà ad assumere, poiché il 42% degli intervistati ha identificato la carenza di talenti come uno dei principali fattori di ostacolo, rispetto al 6% in Spagna. Infine, la mancanza di finanziamenti è stato il secondo fattore negativo più citato in Spagna, considerato un problema dal 39% degli intervistati. Il dato rappresenta più del doppio della media dei quattro mercati analizzati.
Ottimismo indiscutibile verso il 2024 nonostante le sfide imminenti
In tutti i mercati analizzati, la maggior parte dei business leader mostra una forte fiducia per il 2024. Alla domanda sulla crescita dei ricavi per il prossimo anno l’85% degli intervistati italiani ha dichiarato di sentirsi "ottimista" o "molto ottimista". Il dato si attesta all’86% in Spagna, 84% in Germania e chiude la Francia con il 74%. Risultati molto simili sono stati osservati quando ai leader aziendali è stato chiesto quanta fiducia ripongano nel futuro del loro settore.
Le PMI dell'UE intendono investire in tecnologia e digitalizzazione nel 2024
In Germania, Spagna, Italia e Francia, i leader aziendali prevedono di investire massicciamente in tecnologia e digitalizzazione nel 2024. In Francia, tuttavia, gli intervistati hanno mostrato meno ottimismo sulle opportunità offerte dagli investimenti tecnologici.
In Germania, Spagna e Italia la tecnologia viene indicata all’unanimità come l’area principale in cui con maggiori probabilità si investirà nel 2024. Alla domanda su quali leve di crescita si intendono attivare nel 2024, i risultati mostrano che lo sviluppo di nuove soluzioni digitali è al primo posto come priorità per le PMI in Germania e in Italia e al secondo in Spagna, seguito da innovazione o miglioramento di prodotti esistenti.
Le PMI con sede in Francia mostrano grande interesse nel dare priorità ai dipartimenti Marketing e Comunicazione, Servizio Clienti e Partnership rispetto all’area tecnologica. Questa direzione sembra collegata alle leve di crescita identificate come priorità dai leader aziendali, vale a dire nuovi settori, nuovi mercati locali e partnership strategiche.
IoT, Fintech e AI come innovazioni tecnologiche preferite delle PMI dell'UE?
Le PMI europee mostrano grande ottimismo nei confronti delle nuove tecnologie, in particolare AI, Fintech e IoT. In effetti, più di ¾ degli intervistati sono "ottimisti" o "molto ottimisti" sui benefici che queste tre soluzioni potrebbero portare alla loro attività.
Tuttavia, questo ottimismo non si applica anche alle tecnologie Crypto, Virtual Reality e Metaverso: a livello globale, il 37% degli intervistati ammette di essere "pessimista" o "molto pessimista" su Web3 e Criptovalute, mentre il 33% si sente allo stesso modo su VR e Metaverso.
Sostenibilità: ci sono ancora margini di miglioramento
In materia di impegno nel ridurre l’impatto ambientale, il 52% delle PMI intervistate ha dichiarato di lavorare attivamente per ridurre la propria impronta, mentre solo l'8% dichiara di non essere impegnata a ridurre il proprio impatto sull'ambiente.
L'imprenditorialità come opzione di carriera attraente per i decision maker europei
Intraprendere la carriera da imprenditore è un'opzione di carriera molto attraente per i decision maker europei. Infatti, quasi ¾ dei leader intervistati considera di avviare in futuro una propria azienda. In Italia, la creazione di un’azienda è di gran lunga la più popolare: l'86% degli intervistati è interessato a lanciare la propria attività, mentre gli intervistati in Francia, Spagna e Germania hanno risposto in modo molto simile (rispettivamente 70%, 70% e 73%).
Questo vale anche per gli intervistati che hanno già fondato un'azienda in passato. Anche se a livello globale quasi la metà di chi ha già fondato la propria azienda (49%) ha affermato che l'attuale situazione macroeconomica potrebbe impedire loro di avviare un'altra società, i dati mostrano che il 78% di loro creerebbe di nuovo un'altra società in futuro.
“Il nostro nuovo report fornisce preziose informazioni sullo scenario delle piccole e medie imprese in Europa. È molto incoraggiante vedere il persistente ottimismo tra i business leader di Francia, Germania, Italia e Spagna, nonostante il 2023 sia stato un anno pieno di sfide. Questo dimostra l'incredibile sforzo che hanno compiuto per far crescere le loro attività e il motivo per cui hanno bisogno di tutto il supporto possibile” afferma Mariano Spalletti, Managing Director di Qonto in Italia. "Le PMI sono sempre state al centro delle nostre attività in Qonto e negli ultimi 6 anni abbiamo lavorato a stretto contatto con loro e per loro con l’obiettivo di fornire il supporto e gli strumenti di cui hanno bisogno per avere successo".
Per la maggior parte delle PMI italiane la fatturazione elettronica è un onere
Per la maggior parte delle PMI italiane l'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria è stata un onere: poco più di un terzo degli intervistati afferma che l'impatto della riforma della fatturazione elettronica sul carico di lavoro dei propri team è stato "molto elevato", con un ulteriore 45% che ha affermato che l'impatto è stato "elevato".
Metodologia: Qonto ha commissionato a Appinio un'indagine quantitativa online, multi-mercato, tra 2.000 figure senior della finanza in Francia, Italia, Spagna e Germania, con 500 di intervistati per ciascuno dei quattro paesi. Gli intervistati sono senior decision maker (C-suite, fondatori e senior finance manager) di aziende con meno di 250 dipendenti. Le risposte sono state raccolte tra il 10 ottobre e il 20 ottobre 2023.
Qonto
Qonto è la soluzione di gestione finanziaria aziendale leader in Europa. Qonto semplifica la gestione del business a 360°, dalle operazioni bancarie e finanziarie quotidiane alla contabilità e alla gestione delle spese. Con il suo prodotto semplice e innovativo, il servizio clienti altamente reattivo e i prezzi trasparenti, Qonto supporta PMI e professionisti nella loro crescita. Fondata nel 2017 da Steve Anavi e Alexandre Prot, Qonto conta 400.000 clienti business in quattro mercati (Francia, Italia, Germania e Spagna) e un team di 1.300 talenti a Parigi, Berlino, Milano, Barcellona e Belgrado. Dalla sua fondazione, Qonto ha raccolto un totale di 622 milioni di euro da Valar, Alven, European Investment Bank, Tencent, DST Global, Tiger Global, TCV, Alkeon, Eurazeo, KKR, Insight Partners, Exor Seeds e Gaingels per sostenere le sue ambizioni di crescita globale. Qonto è stato inserito dal governo francese nell'indice Next40, che riunisce le 40 scale-up più promettenti in Francia con il potenziale per diventare un leader globale. Per maggiori informazioni: Sito web, Media Kit
Per informazioni:
press.it@qonto.com
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“Autistic City”, dal 23 al 28 aprile la mostra fotografica...
Uno shooting ispirato a Wes Anderson che vede protagonisti ragazzi autistici.
Evento organizzato dall’Associazione Modelli si Nasce e da Accademia del Lusso di Roma con il patrocinio dell’Assessorato di Roma Capitale a grandi eventi, turismo, moda e sport
Roma, 18 aprile 2024.Il 23 aprile si inaugura “Autistic City – Exploring youth different minds unique world”, la mostra fotografica nata dalla partnership tra Accademia del Lusso di Roma e l’Associazione Modelli si Nasce. Accademia del Lusso ha messo a disposizione Carolina Turra, docente di Styling, che ha coordinato il lavoro insieme agli studenti del corso, e una fotografa di moda, Marta Petrucci, per la realizzazione di uno shooting ispirato ai film di Wes Anderson. Oltre alle fotografie, per tutta la durata della mostra sarà proiettato un video, ideato e realizzato da Accademia del Lusso, che racconta i momenti salienti dello shooting e del backstage consentendo allo spettatore di seguire la trama visiva in cui ciascuna fotografia può essere l’inizio o la fine di un racconto.
Già nel titolo della mostra è chiaro il riferimento al film Asteroid City, ultima fatica dell’acclamato regista statunitense. La scelta di ispirarsi a Wes Anderson è di carattere estetico in riferimento alle atmosfere retrò e ai colori pastello tanto amati dal regista, ma è, soprattutto, riferita all'audacia e all'ambizione di Anderson di affrontare temi seri e, anche, molto toccanti con sensibilità e fantasia. Nei suoi film ciò che esiste dentro il racconto e ciò che esiste fuori, sembrano due mondi in cui il confine è solo apparente.
Allo stesso modo e con l’obiettivo di celebrare la diversità e di costruire una realtà dove ogni individuo è libero di essere sé stesso, nel progetto fotografico intrapreso con i ragazzi autistici di Modelli si Nasce ogni partecipante è rappresentato come un personaggio unico, evidenziato da un vezzo esteriore che riflette la sua caratteristica interiore. Attraverso un’empatia senza giudizio, le immagini catturano la bellezza e l’individualità di ciascun soggetto, trasmettendo la volontà di giocare e di esplorare insieme.
“Per noi questa esperienza è stata importante - commenta Laura Gramigna, direttrice di Accademia del Lusso Roma - ed è importante anche come messaggio, perché dimostra che con questi ragazzi splendidi si può collaborare in modo professionale e proficuo. È la riprova che l’autismo non è una barriera e si possono creare bellissime sinergie anche nell’ambito della moda”. “Le foto della mostra - secondo Silvia Cento, presidente di Modelli si Nasce - sono sorprendenti, ti immergono immediatamente in una “Autistic City” che non ti aspetti. I visitatori potranno finalmente comprendere che l’autismo può essere un mondo di colori, bellezza, arte e fashion, ma soprattutto di capacità e competenze. Capacità di relazionarsi con l’obiettivo della macchina fotografica, capacità di assumere pose non usuali, capacità di indossare outfit complicati ed impegnativi. Capacità e competenze acquisite dai 29 fotomodelli, ognuno con abilità diverse, durante il percorso formativo di Modelli si Nasce, che hanno permesso a Carolina Turra e Marta Petrucci, con tutto lo staff di Accademia del Lusso di lavorare con serenità e mettere a frutto le loro doti artistiche ed umane”.
About:
Modelli si Nasce è un’associazione no profit nata a Roma nel 2018 grazie all’intraprendenza e all’impegno di alcuni genitori di ragazzi autistici. Modelli si Nasce è la prima ed unica associazione in Italia ad offrire percorsi formativi personalizzati che preparano i ragazzi autistici ad entrare nel mondo della moda come modelli e fotomodelli. Nei suoi cinque anni di vita, l’associazione ha visto aumentare la base associativa con famiglie provenienti da tutta Italia ed è cresciuto il numero di ragazzi (ad oggi circa 60) che sono pronti ad affrontare le loro prime esperienze lavorative nel settore della moda. Fino ad oggi, l’Associazione ha operato a Roma anche se i ragazzi provengono da tutta Italia. Da marzo 2024, sono stati avviati percorsi formativi anche in Calabria. L’obiettivo è quello di incrementare le sedi regionali per evitare ai tanti ragazzi e alle loro famiglie spostamenti troppo lunghi e faticosi.
Accademia del Lusso nasce nel 2005 in via Montenapoleone, a Milano, come Scuola esclusiva per giovani talenti che intendono intraprendere la loro carriera nel comparto della moda e del lusso in Italia e all’estero. Ha la sua sede di rappresentanza in Via Montenapoleone 5, a Milano, nel cuore del quadrilatero della moda, luogo simbolo del Fashion in Italia. Sempre a Milano, in Via Chioggia, il Luxury Lab è divenuto la sede attiva di laboratori, seminari e altre attività teorico-pratiche indirizzate agli studenti. Nella Capitale, Accademia del Lusso oltre alla storica sede in Via Matera 18, ha inaugurato una nuova scuola in Piazza di Spagna 9, dove gli studenti hanno l'opportunità di conoscere la grande tradizione sartoriale italiana.
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Donne e tecnologia, oltre il 70 per cento sottolinea la...
Preparate, dedite al lavoro anche in termini orari, ma spesso faticano a ottenere un riconoscimento salariale e di carriera. Soprattutto se madri.
Questo l’identikit delle professioniste dell’ambito tecnologico che emerge dalla ricerca condotta da Milano-Bicocca in sinergia con l’Associazione Women&Tech® ETS, che propone anche misure di contrasto ai gap ancora esistenti
Milano, 18 aprile 2024 – Le professioniste? Preparate, dedite al lavoro anche in termini orari, ma la maggior parte di loro fatica a ottenere un riconoscimento salariale e di carriera: questo l’identikit delle professioniste dell'ambito tecnologico che emerge dallo studio “Donne e Tecnologia: un’indagine quali-quantitativa” condotto in collaborazione sinergica tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, tramite il Comitato Unico di Garanzia (CUG), e Women&Tech® ETS - Associazione Donne e Tecnologie. Oltre il 71% delle intervistate afferma, infatti, di avere percepito o esperito un trattamento salariale diverso rispetto ai colleghi uomini e l’11,4 per cento preferisce non rispondere.
I risultati dell’indagine sono stati presentati oggi, durante l’evento “Donne e STE(A)M. Tra passato e futuro” al quale sono intervenute Alessia Cappello (Assessora sviluppo economico e politiche del lavoro, Comune di Milano), Maria Grazia Riva (Pro-Rettrice all’Orientamento, alle Politiche di genere e Pari opportunità), Patrizia Steca (presidente CUG di Milano-Bicocca) e Silvia Penati (professoressa di Fisica e componente del Comitato Pari Opportunità).
Tra le ospiti della mattinata, Amalia Ercoli Finzi (professoressa emerita del Politecnico di Milano), Elvina Finzi (dirigente Essilor Luxottica), insieme a Gianna Martinengo (Presidente dell’Associazione Women&Tech® ETS).
«L’Università di Milano-Bicocca ha da sempre mostrato un grande interesse al tema delle carriere femminili, sia nell’ambito accademico che in quello professionale. – ha detto Patrizia Steca, presidente del Comitato Unico di Garanzia di Milano-Bicocca - L'Ateneo è impegnato in un monitoraggio costante delle scelte del percorso universitario. Queste mostrano ancor oggi un significativo sbilanciamento di genere: i ragazzi sono molto più presenti nei corsi di laurea a carattere scientifico e tecnologico, mentre le ragazze scelgono maggiormente percorsi umanistici ed educativi. Una situazione simile è osservabile nella composizione dei nostri Dipartimenti. Nonostante siano ravvisabili dei miglioramenti, è evidente come sia importante lavorare ancora nel sostenere scelte che vadano oltre i tradizionali stereotipi di genere. La possibilità di collaborare con realtà esterne, come Women and Tech – ETS, è un’occasione per conoscere maggiormente i contesti aziendali e le sfide che questi pongono soprattutto alle giovani donne. Questo ci consente di avere informazioni preziose anche al fine di migliorare i nostri percorsi di formazione, di orientamento e di job placement».
L’indagine presentata ha dedicato un focus specifico alla tematica “donne e tecnologia” con l'obiettivo di raccogliere informazioni e dati sulle esperienze delle lavoratrici all’interno del network di aziende e persone associate. In particolare, sono state analizzate cinque dimensioni: genere e settore ICT; soddisfazione lavorativa; armonizzazione delle sfere di vita; gap di genere percepiti e possibili misure a contrasto.
La ricerca - realizzata attraverso la somministrazione di un questionario online sulla piattaforma Qualtrics nel periodo novembre-dicembre 2023 - ha coinvolto quasi 200 professioniste delle aziende associate a Women&Tech® ETS che lavorano in realtà professionali “ad alta intensità lavorativa” - in prevalenza (70 per cento ) impiegate nel Settore Tech, Software e Internet - di età tra i 30 e 45 anni (nel 46,9 per cento) e laureate (62 per cento).
In particolare, il 30 per cento di loro è in possesso di un titolo di studio in discipline STEM e il 24,6 per cento ha conseguito uno o più master.
Dal punto di vista dell’onere lavorativo medio giornaliero, il 39,7 per cento delle partecipanti dichiara un impegno pari a 9h50’, al quale si aggiungono straordinari e trasferte. Oltre la metà di loro (53 per cento ) si dichiara madre, il 20 per cento genitore single.
Per quanto riguarda la soddisfazione lavorativa, il 41,8 per cento delle donne del campione si dichiara abbastanza soddisfatta del proprio lavoro. Nel 12 per cento dei casi è molto soddisfatta e nel 28,9 per cento si ritiene soddisfatta.
I risultati della ricerca – interpretati con un’attenzione alla dimensione di genere - mettono in luce come l’interconnessione tra i dati occupazionali registrati a livello nazionale e la distribuzione dei carichi di lavoro, retribuito e non, contribuisca a dettagliare i contorni e le forme che assumono le esperienze di queste donne.
Dal campione emerge, infatti, come lavoratrici madri full-time e madri single esprimano maggiori difficoltà nel conciliare e armonizzare diverse sfere di vita e dichiarino maggiore fatica a godere di tempo libero. Significativo il fatto che la quota di lavoratrici “a orario ridotto” presente all’interno del campione (10 per cento) sia composta per il 90,5 per cento da donne madri e che in questo gruppo non si registri la presenza di donne che ricoprono ruoli apicali.
Oltra alla già citata diffusa percezione di ineguaglianze a livello salariale, il 51,4 per cento delle lavoratrici del campione dichiara che “spesso“ o “sempre” sia successo nella propria esperienza professionale di percepire maggiori difficoltà, rispetto ai colleghi uomini, nell’ottenere credibilità e riconoscimento.
Sebbene il 37 per cento delle donne dichiari una progressione di carriera negli ultimi 5 anni, il 19,5 per cento del campione dichiara che il suo genere abbia “spesso” giocato un ruolo negativo nel vedersi accettare una possibilità di miglioramento di carriera.
Tra le possibili misure a contrasto di questi gap, secondo il 71,6 per cento delle donne che fanno parte della realtà associativa Women&Tech® ETS, sarebbero necessarie misure a favore della conciliazione e del supporto alla genitorialità e il 40,2 per cento suggerisce la promozione di collaborazioni e sinergie tra aziende ed enti formativi, scuole e università.
«Women&Tech® ETS è stata fondata nel 2009 come evoluzione del mio progetto Women&Technologies ideato nel 1999 sulla base di una intuizione: le tecnologie sono di grande aiuto alle donne per poter conciliare famiglia e lavoro, ma le donne sono indispensabili nei processi di ideazione, progettazione e produzione delle tecnologie. Donne e Tecnologie: un binomio vincente. Oggi questa intuizione è la realtà. Le donne con la loro visione olistica delle tecnologie danno un contributo fondamentale all’innovazione tecnologica e sociale”. Ha dichiarato Gianna Martinengo, Presidente dell’Associazione Women&Tech® ETS, che ha aggiunto: “tuttavia, come ci mostrano i risultati di questa ricerca, siamo ancora lontani dalla parità: di opportunità, retribuzione e presenza stessa delle donne nelle professioni tecnologiche e scientifiche. Oggi più che mai, innanzi alla velocità con cui si sta evolvendo e affermando l’AI generativa, siamo quindi chiamati a un intervento su più fronti e che ci riguarda tutti: mondo dell’istruzione, aziende, istituzioni e associazioni».
Per approfondimenti:
●Estratto dell’indagine “Donne e tecnologia”
Per maggiori informazioni:
Ufficio stampa Università di Milano-Bicocca
Maria Antonietta Izzinosa 02 6448 6076 – 338 694 0206
Veronica D’Uva 02 6448 6373 – 335 168 5364
Chiara Azimonti 02 6448 6353 – 335 709 8619
ufficio.stampa@unimib.it
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Aborto. Pro Vita Famiglia: Stupiti da astensioni Lega su...
Roma, 18 aprile 2024. “Ci stupisce che oggi alla Camera parte della Lega si sia astenuta su un vergognoso ordine del giorno del Partito Democratico che accusa il Governo di aprire i consultori ad associazioni anti-abortiste per fare “violenza psicologica” sulle donne, avallando l’assurda polemica sulla collaborazione tra consultori e associazioni di aiuto alla maternità già prevista dall’articolo 2 della Legge 194. La maggioranza ha fatto benissimo a respingere questo ennesimo pretesto polemico della Sinistra, che vuole impedire alle donne in difficoltà di ricevere aiuti per rimuovere le cause che potrebbero indurle o costringerle ad abortire.
Migliaia di persone sono attese da tutta Italia alla Manifestazione Nazionale per la Vita che si svolgerà a Roma sabato 22 giugno, per ribadire la dignità umana del concepito e chiedere con forza allo Stato di garantire la tutela sociale della maternità e il diritto delle donne di ricevere alternative concrete all’aborto.”
Lo afferma in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
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