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Ucraina-Russia, Borrell mette in guardia: “La prospettiva di una guerra in Ue non è fantasia”
L'alto rappresentante Ue: "Siamo circondati da un anello di incendi e di instabilità. Stati non vogliono esercito Ue ma ciascun Paese impegni il 2% del Pil in difesa"
"Dopo la caduta del Muro di Berlino", l'Ue pensava di "essere circondata da un anello di amici", ma si è ritrovata "circondata da un anello di incendi e di instabilità". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, intervenendo al Forum Europa a Bruxelles e soffermandosi sull'attuale quadro internazionale, dominato dalla guerra tra Ucraina e Russia. "La prospettiva di una guerra convenzionale ad alta intensità non è più una fantasia: dobbiamo naturalmente fare di tutto per evitarla, ma per fare deterrenza abbiamo bisogno di mezzi" commisurati allo scopo.
In Ucraina oggi "la situazione è estremamente difficile. La macchina militare russa marcia a tutta velocità: con costi notevoli, ma a tutta velocità", sottolinea Borrell. Tra Russia e Ucraina, osserva, "c'è una assoluta asimmetria", perché Mosca "può mantenere una guerra di attrito prolungata", dando "l'impressione di vincere", mentre Kiev "per non perdere ha bisogno di vincere".
"Stati non vogliono esercito europeo"
Gli Stati membri dell'Ue "hanno gli eserciti. Noi a Bruxelles non abbiamo un esercito. E non avremo un esercito europeo domani. Gli Stati sono i padroni delle politiche di difesa. Ho sentito personalmente alcuni capi di Stato e di governo dire alla Commissione 'noi non vogliamo un trasferimento di competenze nella difesa all'Unione'", ha affermato l'Alto Rappresentante Ue. "La difesa - ha continuato - è una prerogativa della sovranità nazionale e non vogliono ulteriori trasferimenti di sovranità in questo campo. Ma dobbiamo fare in modo che ciascun Paese lavori e si impegni all'obiettivo" di una spesa pari al "2%" del Pil dedicato alla difesa.
"Siamo lontani da quell'obiettivo, ma quel numero non dice tutto, perché è troppo sintetico: si può aumentare la spesa nella difesa anche aumentando le pensioni dei militari, ma questo non aumenta la capacità di difesa. Si può anche spendere di più facendo più ricerca e sviluppo o costruendo stabilimenti industriali".
Tra gli Stati, ha osservato Borrell, è ancora ben viva la tendenza a localizzare la produzione di armi a livello nazionale: gli Stati Ue vogliono essere in grado di produrre le armi necessarie alla difesa del Paese, perché "non si sa mai". E' una cosa che provoca la "frammentazione" della produzione della difesa in Europa, a differenza di quello che succede dall'altra parte dell'Atlantico. A Bruxelles "non c'è un Pentagono" che centralizza gli acquisti: negli Usa, se uno stabilimento industriale che produce armi "è ubicato nell'Ohio, nel Nevada o a Miami non fa differenza". In Europa è tutta "un'altra faccenda".
"Ue troppo dipendente da Usa per armi"
L'Unione Europea soffre di una "forte dipendenza" dagli Stati Uniti d'America per quanto riguarda gli armamenti ed è una cosa che non si può permettere, se vuole essere "responsabile". "Dall'inizio della guerra in Ucraina - afferma Borrell - l'80% di tutte le armi acquistate in Europa è stato comprato da fornitori che producono fuori dai nostri confini. E l'80% di questo 80% viene dagli Usa. Beh, questa è una forte dipendenza. Non possiamo permettercela - conclude - se vogliamo davvero essere responsabili".
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“Ilaria Salis accetta candidatura alle Europee con...
Lo scrive Il Foglio in un pezzo a firma Simone Canettieri secondo cui l'insegnante detenuta in Ungheria sarà capolista nel Nord Ovest
"Ilaria Salis è pronta ad accettare la candidatura alle europee con Avs, l’alleanza di Verdi e Sinistra italiana". Lo scrive Il Foglio in un pezzo a firma Simone Canettieri. Secondo il quotidiano le procedure burocratiche per la candidatura, da capolista nel Nord Ovest, sarebbero "già avviate nei giorni scorsi si concluderanno oggi pomeriggio".
La maestra 39enne di Monza è detenuta da oltre un anno in un carcere di massima sicurezza in Ungheria perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti nel corso di una manifestazione a Budapest l'11 febbraio 2023.
Lo scorso 28 marzo i giudici ungheresi hanno rigettato la richiesta di arresti domiciliari, davanti alla donna per la seconda volta in aula in catene.
Economia
Tornano a crescere nel 2024 le esportazioni di vino italiano
E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti sui dati Istat diffusi al Vinitaly
Tornano a crescere nel 2024 le esportazioni di vino italiano, con un aumento in valore del 14% a gennaio rispetto allo stesso periodo del 2023. E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti sui dati Istat diffusi al Vinitaly. La corsa delle bottiglie tricolori riprende a partire dagli Stati Uniti che cresce del 14%. Segno positivo anche in Germania, +3% mentre in Gran Bretagna l’aumento è addirittura del 20%.
Cultura
Disegno in miniatura di Michelangelo venduto per 200mila...
Lo schizzo in miniatura misura 4.6 x 6 cm e raffigura un blocco di marmo con la parola "simile"
Un piccolo schizzo a penna e inchiostro marrone di un blocco di marmo disegnato da Michelangelo Buonarroti (1475-1564) è stato battuto all'asta da Christie's a New York nella serata di mercoledì 17 aprile, nell'ambito di "A Park Avenue Collection", per 201.600 dollari (pari a 1188.920 euro). Il disegno, arricchito dalla parola "simile", è stato offerto con una base di partenza d 6.000 dollari e l'aggiudicazione finale ha raggiunto una cifra pari a 33,6 volte la sua stima minima. Lo schizzo in miniatura misura 4.6 x 6 cm ed è stato venduto insieme con una lettera di un discendente di Michelangelo. L'acquirente ha chiesto di restare anonimo, come ha precisato un portavoce di Christie's all'Adnkronos.
Il disegno era noto in letteratura ma è stato recentemente identificato come opera di Michelangelo dal dipartimento di disegni antichi di Christie's, che ha trovato la lettera e il disegno attaccati al retro di un altro disegno che si trovava in una collezione privata da decenni. Quando l'anno scorso gli specialisti di Christie's hanno visto la lettera, hanno subito capito che il piccolo disegno sul retro era di Michelangelo. Le ricerche successive hanno confermato l'attribuzione.
Un numero esiguo di opere di Michelangelo è oggi custodito in mani private, forse meno di dieci. Il disegno venduto nell'asta newyorchese di Christie's faceva parte di un gruppo di disegni di blocchi di marmo di mano di Michelangelo, la maggior parte dei quali è conservata nella Casa Buonarroti di Firenze, fondata dall'ultimo discendente maschio diretto di Michelangelo, Cosimo Buonarroti, morto nel 1858. Lo schizzo fu regalato nel 1836 a un turista inglese, il futuro governatore di Hong Kong, Sir John Bowring. È probabile che Cosimo Buonarroti si muovesse occasionalmente per ritagliare questi schizzi da un foglio più grande di tali disegni per donarli a ospiti onorati. Questo disegno venne venduto in un'asta di Christie's tenutasi a Londra il 1° luglio 1986 e presentato come opera di un collaboratore di Michelangelo Buonarroti. Il catalogo del 1986 di questo disegno menzionava un frammento di carta attaccato al supporto, "ritenuto di mano di Michelangelo". Le recenti ricerche degli specialisti di Christie's hanno consentito di accreditare la paternità al genio del Rinascimento.