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Ucraina, Russia rivendica progressi in guerra: l’analisi
Mosca annuncia passi avanti sulla riva del Dnipro. Esperti e analisti
La Russia ha conquistato Avdiivka e punta verso Ovest. Intanto, Mosca ammassa truppe nella regione di Zaporizhhia nel sud dell'Ucraina e rivendica passi importanti sulla riva sinistra del Dnipro. E' proprio così? Sebbene il trend della guerra sembri favorevole alla Russia, vengono messi in discussione i risultati rivendicati dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu, nell'incontro con il presidente Vladimir Putin.
In particolare, l'Isw - think tank americano che monitora il conflitto - smentisce che le forze russe abbiano riconquistato Krynky, l'area sulla riva sinistra del fiume Dnipro dove gli ucraini hanno stabilito una testa di ponte. Shoigu ha annunciato ieri a Putin di aver ripreso il controllo di Krynky, ma il think tank americano scrive di "non aver osservato nessuna prova visiva di recenti avanzate russe" vicino Krynky.
Inoltre, si legge, la portavoce del comando meridionale ucraino, Natalia Humenyuk ha affermato che le forze di Kiev continuano ad espandere gradualmente la loro testa di ponte. Mentre il 19 e 20 febbraio milblogger russi hanno riferito di regolari scontri di posizione nell'area senza segnalare nessuno successo delle forze di Mosca.
Secondo l'Isw, il Cremlino ha prematuramente rivendicato la presa di Krynky nell'ambito dello sforzo propagandistico in vista delle elezioni presidenziali di marzo.
Nelle stesse ore il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov dice certo che i russi non abbiano la capacità di raggiungere il loro obiettivo di conquistare l'intero territorio degli oblast di Donetsk e Luhansk entro la fine dell'anno.
"Non ne hanno la forza", afferma Budanov in una intervista al Wall Street Journal dopo che gli ucraini sono stati costretti a ritirarsi da Avdiivka. Il capo dell'intelligence ammette le difficoltà delle forze ucraine, che non possono competere con i russi per quanto riguarda il numero di armi e di uomini. Tuttavia, sottolinea, "anche la Russia ha dei problemi" perché il suo esercito professionale è stato ampiamente distrutto nel primo anno di guerra e Mosca deve ora utilizzare in attacchi suicidi coscritti non addestrati. Inoltre Budanov ritiene che le forze russe usino più proiettili d'artiglieria di quanti riescano a produrre.
Quanto alla presa di Avdiivka, Budanov sottolinea che forze russe hanno iniziato ad attaccare la città già nel 2014 e che ci sono voluti due anni per catturarla dopo l'invasione di febbraio 2022. "Si può dire questo un successo per il grande, potente esercito russo?", si domanda.
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Attentato Mosca, Russia: “Kiev ha finanziato i...
In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
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Attacco a Mosca, Russia: “Soldi da Ucraina a...
Il comitato investigativo: "Legami tra Kiev e gli autori della strage"
La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca: sarebbero emerse prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram- Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
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Chasiv Yar l’obiettivo strategico russo per controllare il...
Dopo la conquista di Avdiivka, e l’avanzata ad ovest della città, le truppe di Mosca stanno aumentando la pressione anche più a nord, sempre nella regione di Donetsk, nell’area di Bakhmut. I russi sono arrivati alla periferia di Chasiv Yar, obiettivo strategico nell’area.