Esteri
Ucraina, Pentagono: “Se Kiev cade, Nato combatterà la...
Ucraina, Pentagono: “Se Kiev cade, Nato combatterà la Russia”. La replica di Mosca
L'avvertimento del segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, durante un'audizione al Congresso. Peskov: "Parole estremamente irresponsabili"
"Se cade l'Ucraina, veramente credo che la Nato dovrà combattere con la Russia". E' quanto ha detto il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, sottolineando, durante un'audizione al Congresso, che "sappiamo che se Putin ha successo qui, non si fermerà, continuerà ad adottare altre azioni aggressive nella regione".
"Se l'Ucraina cade, Putin non si fermerà - ha ripetuto il capo del Pentagono - continuerà ad avanzare ed attaccare territori sovrani suoi vicini. Se io fossi un Paese baltico, io sarei veramente preoccupato di quello che potrà succedere, conoscono Putin, sanno quello di cui è capace".
Per questo, ha continuato Austin rivolgendosi in particolare ai repubblicani che stanno bloccando il pacchetto di aiuti militari a Kiev da 60 miliardi di dollari, "non aiutare l'Ucraina è un cammino molto pericoloso", ricordando come "tutti i giorni" vediamo "i rischi sul campo di battaglia dove gli ucraini combattono con coraggio per difendere il loro territorio" e dove i russi stanno conquistando terreno, anche a causa del ritardo degli aiuti, che sta provocando l'esaurimento delle munizioni.
"Se proseguiamo su questo cammino, sarà un regalo a Putin", ha detto ancora riferendosi al blocco dei fondi a Kiev, che rischia anche di mettere in crisi il ruolo di Washington "come socio e alleato di cui fidarsi". "Gli alleati sono preoccupati del messaggio che stiamo mandando e del mancato sostegno all'Ucraina che certamente sta avendo un impatto sul morale delle truppe ucraine", ha poi aggiunto.
La replica di Mosca
Il Cremlino bolla come "estremamente irresponsabili" le dichiarazioni di Austin. "Stiamo ascoltando affermazioni estremamente irresponsabili da diverse capitali europee, ed ora dall'altro lato dell'Oceano", ha detto il portavoce Dimitri Peskov, aggiungendo che le parole del capo del Pentagono "portano ad un aumento della tensione, anche se sembra che non potrebbe aumentare ancora di più".
Il portavoce di Vladimir Putin ha sottolineato poi come le dichiarazioni di Austin "mostrino la visione 'de facto' della Nato" della guerra in Ucraina. "La Nato considera l'Ucraina come parte del suo territorio", ha affermato, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. E quindi le dichiarazioni del ministro americano, ha concluso Peskov, "dimostrano di nuovo che quello che la Russia sta facendo è totalmente corretto, come un'assoluta giustificazione dell'operazione militare speciale", come la Russia definisce l'invasione dell'Ucraina.
In mattinata era stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova a chiedersi se le parole fossero "una minaccia diretta alla Russia o vogliono essere una scusa per Zelensky?". "In entrambi i casi è una follia, però ora tutto il mondo vede chi è l'aggressore: Washington", ha affermato su Telegram.
Mosca pronta a consegna corpi vittime incidente aereo Belgorod
Intanto Mosca si è detta pronta a consegnare all'Ucraina i corpi delle vittime dell'incidente che ha coinvolto un aereo militare russo a gennaio e ha provocato la morte di 74 persone. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Ria, citando la funzionaria russa per i diritti umani Tatyana Moskalkova.
Mosca accusa Kiev di aver abbattuto l'aereo Ilyushin Il-76 nella regione russa di Belgorod, a bordo del quale ci sarebbero stati 65 soldati ucraini che avrebbero dovuto essere scambiati con prigionieri di guerra russi. L'Ucraina non ha mai né confermato né smentito di aver abbattuto l'aereo e ha contestato la versione di Mosca su chi fosse a bordo e cosa è successo.
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In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".
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Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".