Entra in contatto con noi

Ultima ora

Gp Spagna 2022, Leclerc si ritira al 28esimo giro

Pubblicato

il

Problema improvviso, nel corso del 28esimo giro del Gp di Spagna 2022 di F1, per la Ferrari di Charles Leclerc che ha costretto il pilota monegasco della rossa al ritiro quando era nettamente in testa.

“Primo vero problema di affidabilità quest’anno? Sì, il team ha fatto un lavoro straordinario in termini di affidabilità fino ad adesso. Fa male il ritiro oggi perché eravamo primi, ma il campionato è lungo e dobbiamo solo guardare in positivo il weekend, anche il feeling con le gomme era molto buono, siamo confidenti per le prossime gare. Fa male ma guardiamo avanti” ha detto Leclerc a Sky dopo il ritiro.

Sbircia la Notizia Magazine unisce le forze con la Adnkronos, l'agenzia di stampa numero uno in Italia, per fornire ai propri lettori un'informazione sempre aggiornata e di alta affidabilità.

Continua a leggere

Ultima ora

Clima, Pichetto: “Obiettivo decarbonizzare”

Pubblicato

il

Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto è intervenuto in collegamento alla seconda edizione dello Young Innovators Business Forum

alternate text

“L’evento di oggi è importante, un’occasione di ascolto e di confronto tra le istituzioni e gli stakeholder sul futuro che ci aspetta, sul futuro del nostro paese. L’impegno del mio dicastero per il futuro è centrare gli obiettivi di decarbonizzazione del 2030 e del 2050, i due step che ha sottoscritto l’Italia. Se pensiamo ai recenti accadimenti che hanno colpito l’Emilia Romagna, questi eventi danno a tutti noi la dimensione di quanto sia importante rallentare l’impatto dei cambiamenti climatici a livello mondiale. Abbiamo il dovere di dare risposte concrete, evitando l’errore che è stato fatto finora, quello di rincorrere la realtà dopo le emergenze”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, intervendo in collegamento alla seconda edizione dello Young Innovators Business Forum presso la sede della Borsa di Milano a Palazzo Mezzanotte.

“Nutro grande soddisfazione nel poter affermare che si avvicina la definizione di alcuni importanti provvedimenti del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Si tratta del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici e del Piano nazionale per l’energia e il clima. Inoltre, c’è anche il decreto sulle aree idonee a ospitare gli insediamenti delle energie rinnovabili, eolico e fotovoltaico. Non solo, l’attuale contesto geopolitico pone anche la questione dell’indipendenza energetica. Dobbiamo quindi realizzare la cosiddetta transizione, ma dobbiamo anche adottare contemporaneamente tutti gli strumenti per garantire la sicurezza del nostro paese e la sicurezza dei nostri cittadini”, afferma Pichetto.

“Vorrei aggiungere un ulteriore elemento di complessità per spiegare il lavoro che stiamo portando avanti sul piano ambientale ed energetico. Il mio impegno è di assicurare una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa. Per questo motivo, stiamo investendo molto, in primis, sulle rinnovabili e sulla mobilità elettrica, fondamentale. Ma abbiamo anche il dovere di non trascurare altre soluzioni, la cui validità non può essere messa in discussione – continua – Infatti, riteniamo che l’impiego di biocarburanti, dove possa essere dimostrata la neutralità di emissione, possa contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti. Ho anche già dichiarato più volte che dobbiamo guardare ad altre fonti, anche al nucleare di nuova generazione, più sicuro e più pulito. Non è immaginabile un futuro di crescita e sviluppo sostenibile senza inserirlo nel nostro mix energetico. Non abbiamo una formula magica per realizzare la transizione ecologica energetica. Il mio auspicio è che dalle occasioni di confronto come questa possano sempre nascere validi spunti per progredire”.

Continua a leggere

Economia

WhatsApp web down, problemi per Facebook e Instagram

Pubblicato

il

L'app non funziona nella versione web per circa un'ora, problemi anche per i social

Problemi per WhatsApp, in particolare per la versione web che risulta down, con la difficoltà ad inviare e ricevere messaggi attraverso pc. Problemi anche per Facebook e Instagram, in un pomeriggio complicato apparentemente per tutta la galassia Meta. Il sito downdetector.it, che segnala anomalie e guasti in rete, evidenzia un’impennata di segnalazioni in Italia a partire dalle 16.30 circa per le varie piattaforme. WhatsApp e i social hanno ripreso a funzionare correttamente dopo circa un’ora, attorno alle 17.20.

Continua a leggere

Lavoro

Lavoro, Assosistema: “Vera garanzia del salario è nella contrattazione collettiva”

Pubblicato

il

Il direttore generale di Assosistema Confindustria, Matteo Nevi, è intervenuto oggi alla Camera dei deputati in commissione Lavoro, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di giusta retribuzione e salario minimo

alternate text

“La vera garanzia del salario è da ricercare nella contrattazione collettiva che in Italia ha un grado di diffusione superiore all’80% dei settori coperti. Introdurre un salario minimo servirebbe solo a creare una concorrenza tra legge e autonomia negoziale e ad incentivare la fuga dalla contrattazione collettiva verso una regolamentazione tra privati”. Ad affermarlo è il direttore generale di Assosistema Confindustria, Matteo Nevi, che oggi è intervenuto alla Camera dei deputati in commissione Lavoro, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di giusta retribuzione e salario minimo.

“Non dobbiamo svuotare i contratti collettivi dei loro contenuti –ha proseguito Nevi – ma, anzi, come dispone la Direttiva europea, dobbiamo incentivare Il ricorso alla contrattazione. È impossibile pensare ad un salario minimo e ad una giusta retribuzione se non si trova una soluzione compiuta e in tempi brevi sulla misurazione della rappresentanza delle organizzazioni sindacali e datoriali nonché dei perimetri contrattuali a cui si applicano i contratti, ancora oggi in discussione al Cnel. Il trattamento economico minimo previsto nei contratti è la prima risposta al salario minimo e c’è da anni, non bisogna inventarsi nulla. Pertanto è necessario continuare a dare seguito al testo unico sulla rappresentanza siglato da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil”.

“Se dobbiamo e vogliamo risolvere il problema del dumping contrattuale la strada non è il salario minimo, ma occorre mettere insieme una serie di interventi normativi chiari e puntuali che permettano l’emersione di tutte le differenti forme di dumping oggi presenti. Se la mia azienda svolge una specifica attività -ha continuato Nevi- non può applicare il contratto relativo ad un altro settore, anche questa è una chiara forma di dumping sul quale invitiamo il legislatore e la commissione ad una attenta riflessione”.

“Dobbiamo -ha concluso Nevi- evitare che interventi generalistici come quello del salario minimo generino effetti distorsivi all’interno delle relazioni industriali che sono da sempre un elemento fondante dell’esercizio dell’autonomia negoziale del nostro Paese e che dobbiamo custodire perché segno di un percorso democratico sancito chiaramente anche dalla nostra Costituzione”.

Continua a leggere

Esteri

Finlandia, multa record: 121mila euro per eccesso di velocità

Pubblicato

il

L'ammenda, una delle più alte del mondo, calcolata anche in base al reddito

alternate text

Un uomo d’affari multimilionario è stato colpito da una delle multe per eccesso di velocità più alte del mondo, 121.000 euro, per aver guidato a 30 km/h oltre il limite, in Finlandia, dove le ammende sono calcolate anche in percentuale al reddito del trasgressore oltre che per la gravità della violazione al codice stradale.

“Mi dispiace davvero”, ha detto Anders Wiklöf, 76 anni, a Nya Åland, il principale quotidiano delle Isole Åland, una regione finlandese autonoma nel Mar Baltico. “Avevo appena iniziato a rallentare, ma immagino che non sia successo abbastanza velocemente. È così che va”. Wiklöf, presidente e fondatore di una holding da 350 milioni di euro all’anno, ha detto che il limite di velocità è cambiato “improvvisamente” da 70 km/h a 50 mentre stava viaggiando a 82 km/h.

Le multe per infrazioni stradali in Finlandia si basano sulla gravità dell’infrazione e sul reddito del trasgressore, che la polizia può controllare istantaneamente collegandosi tramite smartphone a un database centrale dei contribuenti.

Continua a leggere

Economia

Scontro ai vertici Fimer: vecchio Cda accusa “con noi azienda salva”

Pubblicato

il

alternate text


E’ scontro aperto ai vertici del gruppo Fimer sul destino dell’azienda di Terranuova Bracciolini, nel Valdarno aretino, quarto al mondo per inverter fotovoltaici la cui crisi sarà al centro domani di un tavolo convocato dal Mimit. Al j’accuse di sabato scorso, da parte degli azionisti Fimer, risponde oggi il vecchio Cda criticato per l’incapacità nel “traghettare la società fuori dalla crisi”, e revocato per questo il 17 aprile scorso. Una lunga e dettagliata nota che rovescia di fatto contestazioni e responsabilità in una vicenda complicata che vede ora, tra diretti e indotto non meno di 570 lavoratori a rischio.

“Non corrisponde al vero quanto riferito dagli azionisti: se non avessero revocato il nostro Cda, Fimer oggi sarebbe stata salva, il concordato sarebbe andato a buon fine e il futuro dell’azienda sarebbe stato ben diverso da quello che oggi si prospetta a causa, esclusivamente, di quanto accaduto a partire dal 3 aprile in poi, e ciò anche in considerazione del decreto del Tribunale di Arezzo del 5 giungo scorso”, scrivono Claudio Roberto Calabi, Francesco Di Giovanni e Alvise Deganello che puntano il dito anche e soprattutto contro la decisione presa dagli azionisti della società, nei giorni scorsi, di rompere le trattative con Greybull che aveva formalizzato una offerta per il rilancio del sito.

“Offerte che sarebbero state sommate all’ingente importo già necessario per soddisfare i creditori concordatari, 50 mln, e a quelle che saranno necessarie per riportare un equilibrio produttivo e finanziario alla torturata Fimer”, si legge nella nota. “In altre parole, agli azionisti non sembra interessare la favorevole soluzione del concordato se questa non passa soprattutto per la soddisfazione degli azionisti stessi (ovvero coloro che hanno provocato le condizioni che hanno imposto il ricorso alla procedura di concordato nel dicembre 2021”, dice ancora il vecchio Cda.

Oltre a quella di Mc Laren/Greybull, tra le altre offerte sul tavolo che il vecchio board si trovò a vagliare, riassume ancora la nota, c’erano quella cosidetta M
attarelli, che prevedeva l’acquisto di un ramo di azienda ma che gli stessi azionisti “non ritenevano nè affidabile nè di interesse”; e l’offerta Fintechno supportata da Clementy che però “non furono in grado di dimostrare di avere alcuna risorse finanziaria nonostante fosse stata richiesta a più riprese”.

L’offerta Greybull invece, dettaglia la nota, oltre ad una “due diligence accurata”, una chiara “comprensione delle sfide commerciali e industriali da affrontare”, una “solida e inconfutabile dimostrazione da parte di una primaria banca internazionale di risorse finanziarie a disposizione degli investitori associati all’operazione associò anche una “dichiarata disponibilità a trovare un accordo con gli azionisti” e “un rilevante importo finanziario diretto e indiretto di qualche decina di mln di euro”. Ma l’esito, ribadiscono, “non fu favorevole”.

Da qui dunque le affermazioni “davvero scorrette e lesive” da parte degli azionisti che, accusa ancora il vecchio Cda, “volevano ancora ritenersi liberi di continuare a negoziare i termini di un accordo con i potenziali investitoti all’epoca di loro interesse e nonostante il Tribunale di Arezzo avesse imposto di prendere una decisione entro il 31 marzo scorso (data oltre la quale sarebbero decadute sia l’offerta di McLaren/Greybull che quella di Mattarelli ma non quella di Clementy che rimandava i suoi impegni a date successiva a a quella imposta dal Tribunale).

Continua a leggere

Cronaca

Cancro del polmone a piccole cellule, nuova terapia efficace negli over 65

Pubblicato

il

Dati studio fase III Lagoon su molecola lurbinectedina presentati al Congresso Asco di Chicago

alternate text

Una panoramica di studi sul tumore del polmone a piccole cellule (Sclc) in terapia con lurbinectedina è stata al centro delle presentazioni dell’azienda farmaceutica spagnola PharmaMar al Congresso di oncologia Asco (Società americana di oncologia medica), che si è appena concluso a Chicago. Di particolare interesse il trial internazionale Lagoon e un’indagine su pazienti over65. La lurbinectedina – riferisce una nota – è un inibitore della trascrizione oncogenica, attiva nei tumori dipendenti dalla trascrizione. Uno studio basket di fase II in pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule trattati con la molecola in seconda linea ha mostrato un tasso di risposta globale del 35,2% e una durata mediana della risposta di 5,3 mesi, con risposte durature (43,0% ≥ 6 mesi).

Sulla base di questi risultati – prosegue l’azienda – lurbinectedina ha già ottenuto l’approvazione accelerata da parte della Fda statunitense e in altri Paesi, tra cui la Svizzera. Per l’approvazione definitiva si attendono le risposte del trial Lagoon, studio di fase III che coinvolge 705 pazienti e circa 20 Centri italiani, con la valutazione di due bracci sperimentali (lurbinectedina da sola o con irinotecan) rispetto alla Investigator’s Choice (topotecan o irinotecan) come braccio di controllo in pazienti con recidive. Gli altri Centri di ricerca coinvolti vanno dall’Institut Gustave Roussy in Francia all’Hospital universitario 12 De Octubre di Madrid, dal Chuv University Hospital di Losanna all’Università di Manchester al Dana-Farber Cancer Institute di Boston.

I principali criteri di inclusione sono: età uguale o maggiore di 18 anni; diagnosi confermata di Sclc; una precedente linea di chemioterapia contenente platino con/senza anti-PD-(L)1 e con un periodo senza trattamento uguale o superiore al mese. I pazienti con metastasi al sistema nervoso centrale possono partecipare se pretrattati e radiologicamente stabili da almeno 4 settimane. Un Comitato indipendente per il monitoraggio dei dati supervisiona la conduzione dello studio. I risultati finali, se positivi – dettaglia la nota – porteranno all’approvazione definitiva negli Usa così da poter essere presentati anche all’Agenzia regolatoria del farmaco europea Ema.

Lo studio sugli ‘over 65’, invece, parte dal presupposto che il tumore del polmone a piccole cellule recidivo è una malattia difficile da trattare e un numero considerevole di pazienti è anziano con fragilità associata e numerose comorbilità. Questa analisi in particolare confronta lo studio che ha portato all’approvazione accelerata da parte della Fda di lurbinectedina ogni 3 settimane come terapia di seconda linea nel Sclc metastatico e lo studio Atlantis, che ha valutato la combinazione di lurbinectedina/doxorubicina come trattamento di seconda linea per Sclc rispetto a un braccio di controllo di topotecan/Cav.

Il risultato è che nei pazienti anziani – conclude la nota – la lurbinectedina sembra essere superiore allo standard di cura in termini di efficacia (maggiore tasso di risposta e maggiore durata della risposta e sopravvivenza globale) e di sicurezza (meno eventi avversi ematologici associati), il che ne rafforza il ruolo come opzione terapeutica in pazienti over65 con la recidiva Sclc.

Continua a leggere

Cronaca

Telemarketing selvaggio, Garante privacy confisca banche dati call center

Pubblicato

il

Colpito il 'sottobosco' con sanzioni per le società coinvolte

alternate text

Nuova azione del Garante privacy contro il telemarketing selvaggio. Confiscate per la prima volta banche dati di call center e colpito il ‘sottobosco’ con sanzioni per le società coinvolte. Da questa mattina vasta operazione finalizzata a notificare alcuni provvedimenti adottati dal Garante e, soprattutto, a confiscare le banche dati in uso ad alcune società che svolgevano attività illecite nel campo del telemarketing illegale, condotta dai finanzieri del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche di Roma, in collaborazione con i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Verona.

Le società coinvolte nella vicenda sono state sanzionate (Mas Srls per 200.000 euro, Mas Srl 500.000 euro, Sesta Impresa Srl 300.000 euro, Arnia società cooperativa per 800.000 euro), e due di esse sono state colpite dal provvedimento di confisca che sottrae loro la base di dati utilizzata per effettuare le attività illecite. L’operazione si è svolta simultaneamente presso le sedi delle società interessate (nel veronese e in Toscana) e costituisce la prima occasione in cui il Garante dispone la confisca delle banche dati dei potenziali clienti.

L’utilizzo dello strumento della confisca è il segno di un ulteriore innalzamento della strategia di contrasto da parte dell’Autorità, che, da un lato, sta collaborando attivamente con gli operatori virtuosi del settore per la definitiva approvazione di un codice di condotta, ma, dall’altro, non riduce la propria attività di controllo e repressione del telemarketing illegale.

L’attività, scaturita da una segnalazione della Compagnia della Guardia di Finanza di Soave (Vr), ha permesso di individuare le quattro società interessate, oggetto di successivi accertamenti svolti dal Garante con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche. Le medesime sono state ritenute responsabili di una serie di attività in aperta violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. In particolare, quelle veronesi (Mas srl; Mas srls), mediante acquisizione di apposite liste illegalmente prodotte, contattavano decine di migliaia di soggetti, senza che questi avessero mai rilasciato il necessario consenso per il trattamento dei propri dati a fini di marketing, proponendo offerte commerciali di diverse compagnie energetiche, giungendo anche a proporre, dopo poco tempo, passaggi inversi fra queste, al fine di accrescere le proprie provvigioni.

I contratti così realizzati venivano poi girati alle due società toscane per l’indebito inserimento nel database delle compagnie, il tutto senza alcun formale incarico e in base a un sistema di distribuzione delle responsabilità in ambito privacy fittizio, meramente formalistico e con gravissime carenze nell’adozione di efficaci misure di sicurezza per la protezione dei propri sistemi.

Attività che, in sintesi, costituiscono una delle varie forme del c.d. “sottobosco”, più volte indicato dal Garante quale causa dell’odierna espansione del telemarketing illegale: un fenomeno che si alimenta con affidamenti ed attività al di fuori delle norme, ma anche per un insufficiente controllo da parte delle grandi aziende committenti. L’odierna operazione, frutto di un partenariato regolato dal protocollo d’intesa tra il Garante per la protezione dei dati personali e la Guardia di Finanza, si inserisce nel quadro del potenziamento delle linee di presidio della legalità, a tutela di tutti i cittadini, in un segmento tanto importante quanto delicato.

Continua a leggere

Economia

Sciopero tlc, adesione fino all’80%. Sindacati, governo ci convochi

Pubblicato

il

alternate text

“L’immagine del disastro: aziende che trascorrono le giornate a ridurre i perimetri occupazionali e a far scempio di diritti e salari”. Lo dice Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil, riassumendo così lo scenario odierno delle telecomunicazioni in Italia nella giornata dello sciopero indetto dai sindacati che ha riscosso punte di adesione all’80%. In occasione del primo sciopero nazionale dell’intero settore – dunque trasversale ai comparti rete, telco e customer – migliaia di lavoratrici e lavoratori di tutta la penisola sono scesi in piazza Santi Apostoli a Roma, allo slogan di “Riprendiamoci il futuro”. “Una volta le telecomunicazioni erano sinonimo di modernità, invece oggi il settore è stato sfruttato dalla finanza che – continua il segretario Slc Cgil – ha trattato le nostre aziende come dei bancomat, ossia luoghi da depredare”.

“Oggi c’è stata una grande partecipazione alla manifestazione indetta nella giornata della sciopero nazionale, la piazza S. Apostoli era piena: di qui rinnoviamo l’invito al governo ad aprire un tavolo di confronto con le parti sociali per entrare nel merito dei problemi strutturali del settore delle telecomunicazioni” spiega il segretario generale della Uilcom Salvo Ugliarolo conversando con l’Adnkronos. Un settore che, spiega, “pensiamo sia strategico per il paese e l’auspicio è che anche in Italia si possa difendere e valorizzare anche per la spinta che puo’ imprimere nell’ambito della digitalizzazione”.

Purtroppo, secondo il sindacalista, dal governo “fin qui sono arrivate enunciazioni ma fatti inesistenti. Le tlc – sottolinea – meritano la giusta attenzione e speriamo che dopo questa importante mobilitazione si possa apire un sano confronto per affrontare i problemi di un settore che è molto frammentato e dove la rincorsa al prezzo più basso ha depauperato la marginalità”.

“Alla fine – prosegue Ugliarolo – le aziende sono tutte in perdita e tutte in un modo o in un altro dimostrano di essere in sofferenza anche perché in questo settore gli investimenti sono onerosi: da Vodafone che annuncia esuberi a Windtre che cede una parte dell’infrastruttura a un fondo svedese e poi c’è il problema di Tim che si trascina da tempo con la volontà di separare l’infrastruttura dai servizi con tutte le incognite sull’occupazione che cio’ comporta”.

Continua a leggere

Cronaca

Patrizia Reggiani Gucci, dopo il raggiro in due patteggiano

Pubblicato

il

A entrambi sono state concesse attenuanti per il comportamento processuale. Cinque a processo

Il gip di Milano Guido Salvini ha ratificato due patteggiamenti per l’avvocato Daniele Pizzi (due anni, pena sospesa), ex amministratore di sostegno di Patrizia Reggiani, ex vedova Gucci, per le accuse di peculato, circonvenzione di incapace e corruzione, e a 10 mesi e 20 giorni, pena sospesa, per Maria Angela Stimoli per il reato di circonvenzione di incapace. A entrambi sono state concesse attenuanti per il comportamento processuale e, in particolare, si sottolinea come Pizzi abbia anche risarcito il danno.

Secondo le indagini della Guardia di finanza di Milano gli otto indagati della vicenda (i due patteggiamenti sono il primo verdetto di questa storia), a vario titolo e con diversi ruoli, avrebbero sfruttato la condizione di salute di Silvana Barbieri (mamma della Reggiani, morta nel 2019) e delle difficoltà psicologiche della figlia Patrizia Reggiani, per distrarre a loro favore l’ingente patrimonio derivante dall’eredità della Barbieri, poi finito alla Reggiani. Per gli altri cinque imputati, tra cui Maurizio Giani avvocato ed esecutore testamentario, i pm hanno chiesto il processo. L’udienza preliminare sarà celebrata davanti al gup Anna Magelli.

Continua a leggere

Economia

Biodiesel per aerei, fino a 8.800 maiali (morti) per volo da Parigi a New York

Pubblicato

il

L'uso crescente di grassi animali per biocarburanti sempre più insostenibile, l’alert di Transport & Environment

alternate text

Per un volo da Parigi a New York potrebbero servire in futuro fino a 8.800 maiali morti. Questa sarebbe la quantità di suini necessaria a ricavare i grassi animali con cui produrre il carburante utile per far volare su quella tratta un aereo alimentato al 100% da biodiesel. Se gli animal fats dovessero diventare la principale materia prima per produrre Sustainable Aviation Fuels (SAF), i cosiddetti “carburanti sostenibili per l’aviazione”, il crescente uso di grassi animali per alimentare il trasporto aereo e su strada, in Europa, diverrà insostenibile: a dimostrarlo è un nuovo studio pubblicato da Transport & Environment (T&E).

Secondo il gruppo ecologista serve maggiore trasparenza affinché i consumatori sappiano cosa finisce (e cosa potrebbe finire nei prossimi anni) nei loro serbatoi, nonché cosa alimenta i loro voli.

L’uso di biodiesel a base di grassi animali è raddoppiato negli ultimi dieci anni ed è 40 volte superiore rispetto al 2006. I legislatori europei hanno promosso questo sottoprodotto della zootecnia intensiva come una soluzione per ridurre la carbon footprint dei carburanti per il trasporto: si è partiti dalle automobili fino a estendere l’impiego di questi prodotti anche agli aerei e, in misura minore, alle navi. Tuttavia, il primo limite da affrontare è la scarsità di questi residui dell’industria della carne. I grassi animali sono necessari (e difficilmente sostituibili) per l’industria del pet food, dei saponi e della cosmesi; ma quasi la metà di tutti i grassi animali europei, attualmente, è destinata alla produzione di biodiesel, e da qui al 2030 il consumo di biocarburanti prodotti con questa materia prima potrebbe triplicare, innescando una forte competizione tra diversi settori.

Inoltre, va ricordato che si tratta dello scarto di un’industria, quella della zootecnia intensiva, a sua volta insostenibile in termini di emissioni di gas serra e le cui dimensioni e la cui produzione necessitano di essere radicalmente ripensati, se si vuole proteggere il clima. In prospettiva, i biocarburanti prodotti dai grassi animali si rivelano quindi una soluzione non scalabile e insostenibile per la decarbonizzazione dei trasporti.

Carlo Tritto, policy officer di T&E Italia, osserva: “Così come gli oli esausti da cucina, anche i grassi animali risultano essere potenzialmente fraudolenti. Queste materie prime sono scarse e necessarie in altre industrie a maggior valore aggiunto, come quella del pet food o della cosmesi. Impiegarle per la produzione di biocarburanti non è una soluzione scalabile né tanto meno sostenibile, in quanto spinge i settori concorrenti all’uso di feedstock alternativi e assolutamente negativi da un punto di vista ambientale e climatico, come ad esempio l’olio di palma. In tal senso la strategia italiana di puntare sui biocarburanti come soluzione per la decarbonizzazione dei trasporti appare fallace. Ci auguriamo che il Governo, specialmente nel contesto della revisione del PNIEC, non voglia avallare quelle che appaiono, a tutti gli effetti, frodi deliberate”.

Continua a leggere

Articoli recenti

Post popolari

Il contenuto di questa pagina è protetto.