Politica
Gaza, Meloni ai leader Ue: “Europa giochi ruolo di...
Gaza, Meloni ai leader Ue: “Europa giochi ruolo di peso in soluzione crisi”
Sessione di lavoro con il segretario Onu Guterres. Preoccupazione della premier per la possibile operazione di Israele a Rafah. Il punto sui migranti
L'Europa deve giocare un ruolo di peso nella soluzione del conflitto in Medio Oriente e l'ipotesi di un intervento di Israele a Rafah desta preoccupazione. Questi alcuni dei concetti espressi da Giorgia Meloni davanti agli altri leader del Consiglio europeo. In occasione della sessione di lavoro con il Segretario Generale dell'Onu, Antonio Guterres, la presidente del Consiglio ha posto l'accento su diversi temi a partire dalla crisi in Medio Oriente. Nell'auspicare un'immediata pausa umanitaria che porti a un cessate il fuoco sostenibile, ha evidenziato come la Ue possa e debba giocare un ruolo di primo piano nella soluzione della crisi.
Meloni - si apprende da fonti della delegazione italiana - si è detta particolarmente preoccupata per le prospettive di un'operazione di terra di Israele a Rafah. L'Italia, ha affermato ancora Meloni, insieme alla Fao, al Pam e alla Croce Rossa internazionale ha lanciato l'iniziativa "Food for Gaza" con l'obiettivo di creare un meccanismo di coordinamento per affrontare la drammatica insicurezza alimentare della popolazione civile, rispondendo ai bisogni immediati e allo stesso tempo elaborando soluzioni per il medio termine, tra cui la ricostruzione e, in ultima analisi, un percorso di pace.
Migranti
Nel corso della sessione di lavoro, la premier Giorgia Meloni ha inoltre sottolineato l'importanza di sostenere la crescita economica e sociale del "Global South" attraverso "un imponente piano di finanziamenti, del quale il Piano Mattei, così come la strategia Global Gateway dell'Unione Europea, potranno costituire componente e volano", si apprende da fonti della delegazione italiana.
Questo, ha proseguito Meloni, è anche il modo migliore per affrontare il problema della migrazione illegale, per combattere i trafficanti di esseri umani, "nemici nostri e dello sviluppo delle Nazioni più povere".
Il contrasto all'immigrazione illegale e al traffico di esseri umani è un tema che l'Italia intende affrontare anche nel quadro della Presidenza italiana del G7 promuovendo "un'alleanza globale contro il traffico di migranti e su cui anche l'Onu può offrire un contributo di straordinaria importanza", ha detto ancora secondo quanto si apprende.
Intelligenza artificiale
In tema di intelligenza artificiale, Meloni ha ricordato la particolare attenzione riservata al tema nel quadro della Presidenza italiana del G7. Infine, sulla lotta al traffico di esseri umani, la presidente del Consiglio ha sottolineato come l'Onu possa giocare un ruolo significativo.
Apprezzamento Guterres per presidenza italiana G7
Il Segretario Generale ha espresso apprezzamento nei confronti della Presidenza italiana del G7, affermando che l'Onu fa affidamento sulla leadership italiana sui principali temi dell'agenda internazionale. Guterres, inoltre, ha concordato con Meloni sulla necessità di un ruolo di maggior peso dell'Unione europea sul piano internazionale.
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Scuola, Occhiuto (Fi): “Proposta Valditara delicata,...
"Guardare al modello adottato dalle scuole francesi all'estero"
"Io credo che qualsiasi soluzione debba basarsi su un approccio che promuova l'inclusione attiva di tutti gli studenti, valorizzando la diversità come risorsa piuttosto che come barriera. È essenziale implementare strategie didattiche inclusive che supportino gli studenti stranieri nel migliorare le loro competenze linguistiche e accademiche, senza separarli dai loro compagni italiani". Così il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, membro della settima Commissione Cultura ed Istruzione a palazzo Madama, risponde all'Adnkronos su quanto affermato dal ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara secondo cui nelle Aule la maggioranza dei bambini deve essere italiana e che si deve lavorare in questa direzione.
"Diciamo che sono consapevole della delicatezza della proposta avanzata dal ministro Valditara riguardante l'introduzione di classi separate per gli studenti stranieri, con l'intento dichiarato di migliorare l'integrazione di questi studenti nel sistema scolastico italiano, specialmente per coloro che presentano carenze in italiano e matematica - precisa - Riconosco l'importanza di affrontare le sfide legate all'integrazione scolastica in modo che ogni studente possa avere le stesse opportunità di apprendimento, ma è fondamentale che ciò avvenga senza generare discriminazioni o creare situazioni di isolamento".
Ritiene che potrebbe essere interessante studiare ed eventualmente adottare il modello delle scuole francesi all'estero, gestite da Aefe, Agenzia in capo al ministero degli Affari esteri e dello sviluppo Internazionale francesi, caratterizzate da multilinguismo e esigenza di integrazione linguistica? "Sì sono d’accordo. Mi sembra un’ottima idea, ma ci potrebbero essere anche altre soluzioni ad esempio, il potenziamento dell'offerta formativa con programmi di tutoraggio, l'uso di mediatori culturali, e la promozione di attività extracurriculari che favoriscano l'incontro e lo scambio culturale tra studenti di diverse origini. È cruciale - conclude Occhiuto - che queste misure siano progettate e implementate in modo da non pregiudicare la coesione sociale e l'integrazione. Sarà importante continuare il dialogo tra il ministero, le istituzioni scolastiche, gli studenti e le loro famiglie per trovare soluzioni equilibrate che rispondano alle esigenze di tutti". (di Roberta Lanzara)
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Reddito cittadinanza, per la Consulta “non può...
La sentenza della Corte Costituzionale depositata oggi
Il reddito di cittadinanza (Rdc) "risulta strutturato in modo da non poter venire in aiuto alle persone che, in forza delle vincite lorde da gioco conseguite nel periodo precedente alla richiesta, superino le soglie reddituali di accesso, anche se, a causa delle perdite subite, sono rimaste comunque povere»; non è però «irragionevole che il legislatore abbia escluso che sia compito della Repubblica quello di assegnare il Rdc a chi, poco prima, si è rovinato con il gioco». Ciò perché "non è la povertà da ludopatia, ma è piuttosto la ludopatia stessa a rappresentare uno di quegli ostacoli di fatto che è compito della Repubblica rimuovere". È quanto si legge nella sentenza n.54 del 2024, depositata oggi, con cui la Corte costituzionale ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate in riferimento agli artt. 3, secondo comma, e 25 della Costituzione sulle disposizioni del decreto-legge n. 4 del 2019, come convertito, che sanzionano penalmente l’omessa dichiarazione delle vincite lorde al fine di accedere al Rdc o di mantenerlo.
Le questioni, sollevate dal Tribunale di Foggia, riguardano una persona che aveva chiesto il reddito di cittadinanza pur omettendo di dichiarare precedenti vincite al gioco e che non aveva poi comunicato le ulteriori vincite conseguite nel periodo in cui ha percepito il Rdc. Poiché la disciplina del Rdc vieta espressamente di utilizzarne gli introiti per il gioco, «[i]l principio di eguaglianza sostanziale, alla cui attuazione il Rdc è peraltro riconducibile, non può certo essere invocato a sostegno di una questione di legittimità costituzionale nell’interesse di chi ha travolto le regole fondamentali dell’istituto, alterandone così la natura».
La sentenza ha poi precisato che "la giocata on line assume il carattere di una qualunque spesa, in questo caso voluttuaria, che la persona ha effettuato con un reddito di cui ha la disponibilità, coincidente con l’accreditamento delle vincite sul suo conto gioco; non si può, quindi, pretendere che la solidarietà pubblica si faccia carico di una spesa di tal genere». Poiché devono essere dichiarate le vincite al gioco, senza che sia possibile considerare le relative perdite, la situazione di povertà «in cui la persona si sia venuta a trovare nonostante le vincite è, insomma, comunque quella di chi, avendo una disponibilità economica, l’ha dissipata giocando». A ragionare altrimenti, del resto, non solo si rischierebbe «di alimentare la ludopatia in chi ancora ne soffre, ma anche di creare, in ogni caso, una rete di salvataggio che si risolverebbe in un deresponsabilizzante incentivo al gioco d’azzardo, i cui rischi risulterebbero comunque coperti dal beneficio statale del Rdc».
La sentenza ha anche escluso la violazione del principio di determinatezza della legge penale di cui all’art. 25 Cost., perché, nonostante un complesso insieme di rimandi, dalla normativa è possibile evincere l’obbligo di dichiarare e comunicare le vincite lorde; del resto, sul piano pratico, a fronte della suddetta complessità, «va considerata anche la possibilità, riconosciuta dall’art. 5, comma 1, del suddetto decreto, di presentare le richieste del Rdc presso i centri di assistenza fiscale».
Politica
Meloni in Libano, visita al contingente italiano a Shama
La premier ai militari: "La pace non si costruisce con le parole comodamente seduti in poltrona"
Giorgia Meloni in Libano ha fato visita al contingente italiano a Shama per esprimere, in vista delle festività pasquali, la vicinanza e gratitudine del governo. "l'Italia vi è grata, la pace non si costruisce con le parole comodamente seduti in poltrona", ha detto Meloni che ha sottolineato con la visita al confine sud con Israele l'impegno dell'Italia per evitare una escalation del conflitto".