Economia
Proroga rottamazione quater al 15 marzo 2024: come cambia...
Proroga rottamazione quater al 15 marzo 2024: come cambia il calendario delle scadenze
Proroga al 15 marzo della terza rata della rottamazione quater. Stesso termine anche per regolarizzare gli omessi versamenti, ai fini di continuare a beneficiare della definizione agevolata. Il nuovo calendario delle scadenze previsto dal decreto Milleproroghe 2024 in corso di conversione in legge
Proroga in arrivo per la terza rata della rottamazione quater e riapertura generale dei termini anche per le quote già scadute.
Sebbene i lavori per la conversione in legge del decreto Milleproroghe siano ancora in corso, sembra ormai confermato il rinvio dei pagamenti per i beneficiari della definizione agevolata.
Una novità che interesserà la rata in scadenza il 28 febbraio 2024, così come i pagamenti pregressi.
Rispettando il termine del 15 marzo sarà possibile per i decaduti pagare le somme arretrate e continuare così a beneficiare della rottamazione quater.
Cambia quindi ancora una volta il calendario delle scadenze di una delle misure cardine della tregua fiscale.
Proroga rottamazione quater al 15 marzo 2024, il nuovo calendario delle scadenze
Le novità in arrivo con la conversione in legge del decreto Milleproroghe 2024 si applicheranno a tutti i beneficiari della rottamazione quater, compresi i residenti nei comuni colpiti dalle alluvioni per i quali è già stato previsto un rinvio generalizzato di tre mesi di tutti i termini della definizione agevolata.
L’emendamento sul quale si attende il voto definitivo della Camera, per poi passare al vaglio del Senato, prevede in via generale una riapertura dei termini per eseguire i pagamenti, a partire dalle somme dovute originariamente nei mesi di ottobre e novembre del 2023.
Alla possibilità di versare la prima e la seconda rata entro il 18 dicembre, prevista dal decreto legge n. 145/2023, si affianca ora la nuova rimessione in termini che consentirà quindi di pagare le somme dovute entro la data ultima del 15 marzo 2024.
Dalla conversione in legge del decreto Milleproroghe arriverà quindi una nuova chance per i decaduti dalla definizione agevolata a causa dell’omesso versamento delle rate. Si ricorda infatti che l’omesso ovvero insufficiente pagamento comporta il venir meno dei benefici della rottamazione quater, con il conseguente ricalcolo del debito in misura integrale (comprensivo quindi di sanzioni e interessi) e il riavvio delle ordinarie attività di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La data del 15 marzo si applicherà inoltre anche alla prossima scadenza della rottamazione quater, prevista in calendario per il 28 febbraio 2024. La prima quota del nuovo anno della definizione agevolata slitta quindi di due settimane.
Sul fronte dei residenti nei comuni alluvionati invece, ad essere rinviate al 15 marzo sono la prima rata scaduta il 31 gennaio 2024 e la seconda quota dovuta, anche in tal caso, entro il 28 febbraio.
Scadenza del 15 marzo della rottamazione quater con tolleranza di cinque giorni
Alla riapertura generalizzata dei termini di versamento continuerà ad applicarsi il termine di tolleranza di cinque giorni che, per tutte le rate della rottamazione quater, consente di non decadere dalla misura in caso di lieve ritardo nei pagamenti dovuti.
In sostanza quindi saranno considerati validi i versamenti effettuati entro la data ultima del 20 marzo. Superato l’ulteriore termine aggiuntivo concesso si decadrà definitivamente dalla definizione agevolata.
Restano immutate per il momento le ulteriori scadenze del 2024 della rottamazione quater, previste in calendario per il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.
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Editoria, Marra: “Ia macchina possente ma servono...
L'editore dell'Adnkronos: "Le nuove tecnologie sono sempre fonte di nuove opportunità, ma la creatività appartiene all’uomo e su questa frontiera la macchina, anche la più sofisticata, arriverà sempre dopo"
Le nuove tecnologie sono sempre "fonte di nuove opportunità" e l’intelligenza artificiale "è una macchina possente", che però "non crea, non inventa". Certo, "avrà un’influenza importante che dovrà essere regolamentata", serviranno "regole più stringenti", ma "la creatività appartiene all’uomo" e "su questa frontiera la macchina, anche la più sofisticata, arriverà sempre dopo". A parlare è l'editore dell'Adnkronos, Pippo Marra, in un'intervista rilasciata al "Corriere della Calabria" dopo la firma di un importante accordo di cooperazione con l’agenzia di stampa del Sultanato dell’Oman.
Marra, che, partito da Castelsilano, "un piccolo paese, in una terra che non offriva grandi opportunità", come la Calabria, è arrivato a fondare un'agenzia di stampa di primaria importanza a livello nazionale, si dice "ottimista" sul futuro: "Confido che le nuove generazioni sappiano cogliere le opportunità che si nascondono nella globalizzazione", spiega, raccontando di aver "sempre cercato di spingere l’AdnKronos lungo percorsi più innovativi. E infatti - osserva - siamo forse l’agenzia più al passo coi tempi, più coerente e a suo agio in un contesto segnato dalle nuove tecnologie". "Abbiamo fatto grandi progressi e molte altre novità sono già in cantiere - sottolinea - A una condizione però quella di non farsi prendere da un affanno che non aiuta a distinguere tra le notizie e le cose che restano e mettono radici da quelle più effimere destinate a volare via".
"La velocità dell’informazione può generare equivoci e superficialità - mette in guardia - Ma anche in questo caso voglio essere ottimista. In passato l’ignoranza era molto più diffusa. E ai giorni nostri proprio la tecnologia ci può aiutare ad essere più accurati, meno imprecisi. Il sentimento catastrofico con cui alle volte si guarda alle novità tutto sommato è mal riposto. Certo, non bisogna abbassare la guardia".
Marra parla anche della 'sua' Calabria: "Ha bisogno innanzitutto di valorizzare di più i suoi legami con il resto del Paese. Parlo di infrastrutture, prima di tutto. Ma non solo. Anche l’informazione a suo modo è una infrastruttura. Avvicina, connette, lega territori diversi a un destino comune. E tanti operatori dell’informazione che vengono da quella terra e che si stanno facendo largo nel panorama più complesso del Paese possono essere utili a rafforzare le connessioni con i territori più sviluppati, o magari più fortunati, quelli collocati più a nord".
Ai giovani che si affacciano alla professione, Marra consiglia "umiltà, passione, scrupolo professionale. E attenzione verso gli altri, soprattutto. Il giornalismo - dice l'editore dell'Adnkronos - è sempre un occhio aperto e rivolto al prossimo. È una curiosità, una ricerca. Dentro questa cornice ognuno poi trova il modo giusto di servire e di affermarsi. È la ruota della vita. Bisogna salirci con il giusto grado di generosità. Perché ogni successo, anche quello che ci rende più orgogliosi di noi stessi, deve sempre qualcosa al prossimo".
Economia
Bollette della luce giù del 19,8% nel secondo trimestre
Lo comunica l'Arera: -47,7% in un anno per i consumi della famiglia tipo
Cala del 19,8% la bolletta della luce per la famiglia tipo in tutela nel secondo trimestre 2024, in quello che è l’ultimo aggiornamento trimestrale per i clienti non vulnerabili. Lo rende noto l'Arera in un comunicato precisando che il calo è giustificato principalmente dal trend ribassista che ha caratterizzato l’andamento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica verso la fine dello scorso anno e nei primi mesi dell’anno in corso e che sta subendo un rallentamento a causa delle crescenti tensioni geopolitiche. Le aspettative di prezzo del mercato del gas naturale per il secondo trimestre 2024, favorite da un livello degli stoccaggi europei che - complice un inverno relativamente mite - risulta storicamente elevato alla fine della stagione di erogazione, si sono tradotte in una stima del prezzo dell’energia elettrica (Pun) pari a circa 83 euro/MWh.
In termini di effetti finali, la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 giugno 2024) sarà di circa 662 euro, riavvicinandosi ai livelli precedenti alle crisi, segnando un -47,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2022- 30 giugno 2023), periodo in cui il prezzo della materia energia raggiunse i suoi picchi massimi.