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Gli Stati generali del consumo di riso in Italia. I giovani guardano ai piatti unici e ai dolci di riso. Driver nelle scelte dei consumatori non solo il prezzo ma nuove ricette, informazioni e origine certificata

Ente Fiera di Isola della Scala, Consorzio Tutela IGP Riso Nano Vialone Veronese e Ente Nazionale Risi delineano il futuro del comparto risicolo
Verona, 09.06.2023 All’interno di piatti unici, snack e dolci di riso. Questo è il futuro del riso per i consumatori italiani, soprattutto tra i giovani che si dicono intenzionati ad incrementare la dieta a base di ‘oro bianco’. Consapevoli della sua salubrità ma in attesa di nuove ricette e di ispirazioni per essere ‘conquistati’. A delineare le tendenze future del comparto risicolo, questa mattina, a Isola della Scala (Verona), ‘Gli Stati generali del consumo di riso in Italia’. L’Osservatorio nazionale voluto da Ente Fiera di Isola della Scala, Consorzio di Tutela della I.G.P. Riso Nano Vialone Veronese e Ente Nazionale Ris
i, ha presentato una nuova ricerca di mercato, realizzata nell’ultimo mese appositamente per fare il punto sul settore, alla luce del crollo della produzione negli ultimi sei mesi (-17% dovuto anche alla perdita di 26 mila ettari di superficie per siccità e 8 mila ettari per abbandono) e dei consumi (-27% dei trasferimenti). Così come dell’aumento dei prezzi, delle nuove tendenze dei consumatori e delle scelte della grande distribuzione. Un focus che ha riportato l’attenzione sul ruolo delle nuove generazioni e del packaging come strumento di comunicazione.
Da quanto è emerso, risotto e sushi, che dominano il consumo in cucina e fuori casa, hanno già raggiunto il loro apice e sono pronti a lasciare il posto ad altre pietanze come sformati, piatti unici salutari con carboidrati a basso indice glicemico, paella e torte light. Quali le leve da spingere? A fare da driver nella scelta dei consumatori, alle prese tra differenti qualità di prodotto e brand, ci sarebbero: suggerimenti per nuove ricette e informazioni chiare, tra cui la certificazione che attesta l’origine italiana del prodotto. L’attenzione all’etichetta e alla sostenibilità infatti è alta, ma poi, a scaffale, difficile da focalizzare. Gli italiani vogliono essere facilitati, informati e ispirati, si ‘fidano’ del prodotto riso ma vorrebbero vederlo sotto una luce nuova.
Numerosi gli spunti emersi per produttori e venditori. L’appuntamento, dedicato agli stakeholder del settore, ma anche alle aziende che intravedono nel loro futuro l’uso del riso e dei suoi derivati per nuove produzioni, si è tenuto al Palariso Zanotto di Isola della Scala.
Protagonisti del talk Patrizia Martello, Sociologa dei Consumi e Docente di Ricerca Sociale all’Università di Milano e di Venezia; Cosimo
Finzi, Direttore AstraRicerche; Roberto Magnaghi, Direttore Generale Ente Nazionale Risi; Marina Bassi, caporedattrice GdoWeek e MarkUp; Barbara Ganz, giornalista Il Sole 24 Ore.
Dopo l’edizione zero dello scorso anno, prosegue il monitoraggio dei dati sul consumo di riso in Italia. Sotto la lente di ingrandimento di AstraRicerche le scelte degli italiani, così come le aspettative su uno dei prodotti base della dieta mediterranea. Una fotografia del mercato e dei lifestyle trends a otto mesi dalla prima indagine, così come degli scostamenti significativi 2022-2023.
Un’analisi attenta e accurata delle tendenze dei consumatori che restituisce una immagine della società attuale, di come sta cambiando, con una visione nel medio lungo periodo che può aiutare produttori, distributori e venditori a delineare nuove strategie per sostenere il comparto e rimettere in moto i consumi. Il settore del riso sta vivendo un momento storico, una stagione spartiacque. Anche alla luce delle scelte della GDO, che sta ripensando tutti i suoi assortimenti per creare valore e nuove occasioni ‘esperienziali’, per superare il limite del prezzo. Opportunità per l’intera filiera risicola.
“Abbiamo fortemente voluto la nascita di questo Osservatorio proprio per dare al comparto risicolo degli strumenti per affrontare le sfide presenti e future – spiega l’amministratore unico di Ente Fiera Isola della Scala Roberto Venturi–.Stiamo assistendo ad una trasformazione delle abitudini degli italiani ed essere in grado di analizzare annualmente trend e andamenti di mercato significa essere in grado di anticipare le scelte dei consumatori”.
“Dobbiamo capire in cosa la nostra filiera deve investire per conquistare soprattutto il mondo dei giovani consumatori di riso sempre più aperti a nuove esperienze, anche nel food. La strada è tutta in salita– interviene Roberto Magnaghi Direttore Generale di Ente Nazionale Risi -. Sembrerebbe semplice avendo a disposizione un prodotto fatto di storia, di tradizione e salubrità. Ciò, però, non è forse più sufficiente. Dobbiamo allora interrogarci sui gusti, sui desideri, sulle attese di chi consuma riso e in questo senso la ricerca che oggi viene presentata ci fornisce spunti assai rilevanti”.
“Il territorio veronese è grande produttore ma è anche terra di tradizioni legate al chicco bianco – afferma il presidente del Consorzio di Tutela della IGP Riso Nano Vialone Veronese Renato Leoni -. Alla luce del crollo delle vendite e dei consumi, è necessario che i nostri Enti supportino gli imprenditori, offrendo uno sguardo nuovo in grado di cavalcare il cambiamento. Ed è quello che ci dicono anche i numeri, dobbiamo conquistare i giovani, proporre nuovi piatti e idee a partire dal packaging, offrire occasioni di rilancio di un prodotto che non conosce epoche e stagioni. A maggior ragione, questa ricerca è importante perché permette di conoscere e individuare in modo mirato i ‘nuovi’ consumatori e, quindi, di investire con maggiore efficacia nella promozione, in particolare laddove il riso IGP non è ancora conosciuto.Una visione che non si limita alla dimensione locale e nazionale, ma che vuole esplorare nuovi mercati internazionali”.
L’analisi del consumo in Italia 2023
Il 60% degli italiani dichiara di consumare riso a casa almeno una volta alla settimana: c’è grande spazio di crescita per questo alimento. La frequenza di consumo tra le mura domestiche è maggiore tra le donne (66% ogni settimana, contro il 54% degli uomini), tra i 25-34enni (69%), nelle famiglie con 4 o più componenti (63%) e cresce lievemente al crescere della classe socio-economica. La passione per il risotto cresce con l’età, così come quella per l’insalata di riso; il sushi è fortissimo tra i 18-34enni (terza modalità di preparazione in questa fascia di età) e il poké è la quarta voce per i 18-24enni e la quinta per i 25-34enni. Un aspetto positivo è l’elevata varietà di modalità di consumo prese in considerazione dai 25-34enni. E il futuro? A destare particolare interesse nei consumatori sono ripieni, sformati, al forno (26.8%), torte al riso, dolci di riso (23.9%), piatti unici come paella, tiella riso patate e cozze (23.2%), riso alla cantonese (21.4%), snack salati (arancini/e, supplì 20%) mentre molto limitate sono le possibilità di crescita ulteriore per il risotto (3.2%). Negli ultimi sei mesi il 10.3% degli intervistati ha diminuito il consumo (la metà per motivi economici). Quasi tre italiani su quattro hanno percepito l’aumento dei prezzi del riso. Il futuro sembra comunque roseo: solo il 5% ha affermato di voler ridurre il consumo di riso nei prossimi cinque anni mentre ben il 42.6% ha intenzione di aumentarlo (in particolare si conferma la forza del prodotto tra i 25-34enni). I drivers per incentivare l’acquisto di riso sarebbero: suggerimenti per ricette nuove/originali (52.5% – in particolare per i 45-65enni e per le donne) e l’informazione, la conoscenza di varietà/tipi meno noti ma dal gusto interessante. Ben sette italiani su dieci ritengono importante (58.9%) o determinante (11.0%) la presenza del marchio che certifica l’origine italiana del prodotto.
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Festival Nazionale dell’Economia Civile, Bellucci (Viceministro Lavoro e Politiche Sociali): «Chiedo scusa per Caivano


“Oltre l’inclusione. Quale ruolo dell’abitare” è il titolo del panel tenutosi nel corso del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma fino a domenica 1 ottobre a Firenze.
Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si è trattato il tema dell’abitare, con Maria Teresa Bellucci (Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali) che ha detto: «Per Caivano credo che si debba, innanzitutto, chiedere perdono; lo dico come istituzione. Come rappresentante del Governo sento la responsabilità di chiedere perdono a tutti coloro che sono stati invisibili, violati dai carnefici ma ancora di più da istituzioni che si sono arrese e hanno deciso di non combattere e di rinunciare.
Caivano può essere un’opportunità, come lo sono tutte le crisi, e Caivano è una crisi. Di Caivano ce ne sono tante in Italia, luoghi dove c’è una mancanza importante delle istituzioni che dovrebbero invece avere una presenza importante e costante, luoghi dove lo Stato non ha fatto sentire la sua presenza».
Per recuperare le periferie, a partire dalla questione abitativa che non riguarda più soltanto i poverissimi, secondo Bellucci «il Governo non basta a sé stesso, serve un’alleanza tra istituzioni, privati e privato-sociale per vincere sfide così importanti. Dove ci sono degrado, criminalità e povertà soprattutto educativa, ci devono essere più istituzioni e più società: sono le istituzioni che sono più indietro, rispetto alla società e al terzo settore. Dobbiamo lavorare insieme a tutti coloro che pensano che la crescita passa attraverso l’aiuto del prossimo, solo così possiamo riempire le tante Caivano, le tante periferie di cultura, di vita, di sport. Penso che si possa fare, è una sfida che si può e si deve ingaggiare».
La Viceministra ha poi aggiunto: «La rigenerazione umana passa dalla rigenerazione urbana dove si trova il punto di incontro fra diversi bisogni. Gli anziani sono sempre più soli: attraverso la co-abitazione si trova una risposta al bisogno degli anziani soli e all’esigenza di rigenerare quartieri e piccoli comuni. Su questo può aiutare molto l’intelligenza artificiale, per portare anche nuove generazioni di lavoratori digitali a vivere in luoghi dove risiedono agli anziani, dando così nuova vita alle comunità».
Ufficio Stampa Festival Nazionale dell’Economia Civile
ufficiostampa@festivalnazionaleeconomiacivile.it
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Festival Nazionale dell’Economia Civile, Bellucci (Viceministro Lavoro e Politiche Sociali): «Chiedo scusa per Caivano»


“Oltre l’inclusione. Quale ruolo dell’abitare” è il titolo del panel tenutosi nel corso del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma fino a domenica 1 ottobre a Firenze.
29 settembre 2023. Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si è trattato il tema dell’abitare, con Maria Teresa Bellucci (Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali) che ha detto: «Per Caivano credo che si debba, innanzitutto, chiedere perdono; lo dico come istituzione. Come rappresentante del Governo sento la responsabilità di chiedere perdono a tutti coloro che sono stati invisibili, violati dai carnefici ma ancora di più da istituzioni che si sono arrese e hanno deciso di non combattere e di rinunciare.
Caivano può essere un’opportunità, come lo sono tutte le crisi, e Caivano è una crisi. Di Caivano ce ne sono tante in Italia, luoghi dove c’è una mancanza importante delle istituzioni che dovrebbero invece avere una presenza importante e costante, luoghi dove lo Stato non ha fatto sentire la sua presenza».
Per recuperare le periferie, a partire dalla questione abitativa che non riguarda più soltanto i poverissimi, secondo Bellucci «il Governo non basta a sé stesso, serve un’alleanza tra istituzioni, privati e privato-sociale per vincere sfide così importanti. Dove ci sono degrado, criminalità e povertà soprattutto educativa, ci devono essere più istituzioni e più società: sono le istituzioni che sono più indietro, rispetto alla società e al terzo settore. Dobbiamo lavorare insieme a tutti coloro che pensano che la crescita passa attraverso l’aiuto del prossimo, solo così possiamo riempire le tante Caivano, le tante periferie di cultura, di vita, di sport. Penso che si possa fare, è una sfida che si può e si deve ingaggiare».
La Viceministra ha poi aggiunto: «La rigenerazione umana passa dalla rigenerazione urbana dove si trova il punto di incontro fra diversi bisogni. Gli anziani sono sempre più soli: attraverso la co-abitazione si trova una risposta al bisogno degli anziani soli e all’esigenza di rigenerare quartieri e piccoli comuni. Su questo può aiutare molto l’intelligenza artificiale, per portare anche nuove generazioni di lavoratori digitali a vivere in luoghi dove risiedono agli anziani, dando così nuova vita alle comunità».
Ufficio Stampa Festival Nazionale dell’Economia Civile
Stefano Testini
Stefania Salustri (Senior Advisor Communication)
Matteo Spinelli
Patrizia Barsotti
ufficiostampa@festivalnazionaleeconomiacivile.it
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Eurobet.live diventa Silver Sponsor di Lega Pro


Roma, 29 settembre 2023 –Eurobet.live e Lega Pro insieme per le prossime tre stagioni sportive.
Eurobet.live, la piattaforma
di livescore dedicata agli appassionati di
calcio per la consultazione in tempo reale dei risultati sportivi e delle statistiche approfondite di molti sport, diviene Silver Sponsor del campionato Serie C NOW.
La passione per lo sport, e soprattutto per il calcio, è la base di questa unione, che vedrà Eurobet.live e Lega Pro collaborare per le prossime tre stagioni sportive.
“L’obiettivo è quello di consolidare il rapporto con i tifosi – afferma Alexis Grigoriadis, Marketing Director di Entain Italia – e diffondere la conoscenza del brand presso uno pubblico che vive il calcio attraverso un forte legame con il proprio territorio ed il proprio club”.
“Siamo felici di aver raggiunto questo importante accordo con Eurobet.live, brand già presente nei campionati italiani e che ci aiuterà a far conoscere ancora di più la Serie C” dice il presidente di Lega Pro Matteo Marani.
La visibilità del brand sarà presente sia sugli strumenti di comunicazione Lega che in spazi e benefits promo-pubblicitari all’interno degli stadi dei club associati durante le partite del campionato.
Eurobet.Live
Eurobet.Live è la piattaforma web gratuita per la consultazione in tempo reale dei risultati relativi al calcio e a tanti altri sport come tennis, basket e volley. Su Eurobet.Live sono presenti i calendari e le classifiche con tutti gli incontri e le statistiche dettagliate per ogni squadra. Tutti gli appassionati amano vivere lo sport minuto per minuto e con Eurobet.Live è possibile rimanere sempre aggiornati su tutte le competizioni.
Ufficio stampa MSL
Elena Oricelli –02 773361- elena.oricelli@mslgroup.com
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PVR e servizi fisici, quando il mondo offline incontra l’online


Milano, 29/09/2023 – Nel mondo in costante evoluzione delle attività fisiche, l’apertura di un punto vendita ricariche(PVR) è diventata una scelta sempre più attraente per gli imprenditori che cercano di ampliare il portafoglio di servizi ed aumentare la redditività.
Ma cosa significa davvero gestire un punto vendita ricariche e come farlo in modo efficace? In questo articolo esploreremo BetItalyPay – dal 2022 sponsor dell’U.S. Lecce Calcio – azienda italiana che va ben oltre l’erogazione di servizi PVR, offrendo una vasta gamma di soluzioni per aiutare a fidelizzare la clientela e far crescere il tuo business.
Per comprendere appieno il valore dei servizi offerti è fondamentale capire cosa significa gestire un punto vendita ricariche. Un punto vendita ricariche è un luogo fisico in cui i clienti possono ricaricare
i loro conti di gioco per un determinato bookmaker online.
Questo servizio è diventato sempre più popolare grazie all’espansione dell’industria del gioco online, ed è ormai comune trovare questo servizio in moltissimi esercizi pubblici. Tuttavia, BetItalyPayva oltre questa definizione e offre molto di più.
Come abbiamo già detto, tradizionalmente, i punti vendita ricariche si concentrano esclusivamente sulla ricarica dei conti di gioco, ma per avere successo in questo settore, è necessario offrire una gamma più ampia di servizi per soddisfare le esigenze dei clienti e per fidelizzarli.
D’accordo ricaricare il conto gioco, ma con un solo servizio ha davvero senso per l’utente ritornare in quel determinato punto vendita? Vediamo queste differenze rispetto ai servizi di apertura PVR classici.
Una delle caratteristiche distintive di BetItalyPay è la sua vasta gamma di servizi aggiuntivi che mette a disposizione dei punti vendita ricariche. Questi servizi non solo fidelizzano i clienti già registrati ma ne attirano di clienti, contribuendo così a migliorare la redditività del tuo business.
BetItalyPay consente ai punti vendita ricariche di accettare pagamenti elettronici per una varietà di servizi, tra cui servizi streaming, ricariche telefoniche, bollette di elettricità, gas e molto altro ancora. Questo amplia notevolmente la clientela potenziale del tuo negozio, rendendolo un punto di riferimento per le esigenze finanziarie dei clienti.
Oltre alle ricariche per i conti di gioco, BetItalyPay offre la possibilità di effettuare ricariche telefoniche per tutti i principali operatori. Questo servizio è estremamente conveniente per i clienti, che possono ricaricare i loro telefoni mentre caricano i conti di gioco, tutto in un’unica visita al tuo punto vendita.
BetItalyPay ha anche una vasta gamma di prodotti in vendita nei punti vendita ricariche: questi prodotti includono articoli per il gioco, gadget sportivi, delle varie squadre e altro ancora.
La vendita di prodotti aggiuntivi non solo aumenta le entrate del tuo punto vendita ma crea anche opportunità per promozioni e sconti, attirando così una clientela ancora più ampia.
La fidelizzazione della clientela è una parte essenziale del successo di qualsiasi punto vendita ricariche, proprio per questo motivo, BetItalyPay offre una serie di programmi di fidelizzazione che premiano i clienti fedeli e li incentivano a tornare al tuo punto vendita.
L’azienda mette a disposizione programmi fedeltà che premiano i clienti con sconti, bonus o premi per ogni transazione effettuata presso il tuo punto vendita. Questo non solo aumenta la soddisfazione dei clienti ma li motiva anche a tornare regolarmente.
Un’altra caratteristica distintiva è l’impegno nell’offrire un’assistenza clienti di alta qualità: questo significa che i clienti che visitano il tuo punto vendita ricevono un servizio eccellente e un supporto in caso di problemi o domande.
In conclusione, aprire un punto vendita ricariche può essere un’opportunità di business redditizia, ma per avere successo è fondamentale andare oltre l’erogazione del mero servizio di PVR tradizionale.
BetItalyPay offre una vasta gamma di servizi e programmi di fidelizzazione che rendono il tuo punto vendita un luogo ideale per soddisfare le esigenze dei clienti e far crescere il tuo business.
Quindi, se stai cercando un partner che ti supporti nell’apertura e nella gestione di un PVR di successo, non cercare oltre, visita www.betitalypay.it e scopri di più: con i loro servizi diversificati e il loro impegno per la fidelizzazione della clientela, risultano il partner migliore per portare la tua attività al massimo livello.
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Francesco Rotondi (Cnel): ‘Lo sport entra in costituzione e a Milano ci impegniamo a promuovere gli sport di contatto’


Milano 29 settembre – Lo sport come strumento fondamentale per strade di riscatto, per costruzione di un proprio equilibrio, per assimilare codici di comportamento e modelli etici che alimentino cultura del rispetto, della dignità individuale e sociale.
È a partire da questa convinzione, nella accorata introduzione alla Costituzione con la modifica dell’articolo 33 che riconosce espressamente il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva che, Francesco Rotondi, avvocato, consigliere esperto del Cnel (Consiglio nazionale economia e lavoro) ha dato inizio alla conferenza stampa di inaugurazione delle iniziative sportive (sport di contatto) a Milano, che si terranno tra ottobre e novembre 2023, per promuovere percorsi educativi che stimolino l’autostima nella cultura sociale e promuovano la civiltà, con atteggiamenti propositivi e solidali.
Un’idea che Francesco Rotondi, da sempre appassionato sportivo, ha condiviso a livello istituzionale, con il ministero dell’Istruzione e del Merito, con la Regione Lombardia e con la Fondazione Penelope. Uniti contro ogni forma di bullismo, insieme all’associazione Kayros.
I dettagli dell’iniziativa sono stati presentarti Milano, presso la Fondazione Stelline, nel corso di un evento cui hanno partecipato, tra gli altri, anche Stefania Bianchini, campionessa mondiale di boxe e kickboxing, la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti e Giovanni Malanchini, presidente della commissione speciale della Regione Lombardia.
«La modifica della Costituzione, con il riconoscimento dello sport come strumento di cui si riconosce il valore educativo e di promozione sociale è di straordinaria importanza», ha affermato Francesco Rotondi, intervenuto in qualità di consigliere esperto del Cnel.
«Praticare sport – ha proseguito – è un’ottima opportunità di crescita e di affrancamento, soprattutto per donne in situazione di disagio, minori che vivono in condizioni critiche e per chiunque si trovi ad affrontare momenti complessi. Inoltre, lo sport è antica disciplina di civiltà fondamentale per arrestare un progressivo imbarbarimento della società».
La testimonianza diretta l’ha data la campionessa mondiale Bianchini, raccontando un percorso di affermazione ai massimi livelli, a partire da una condizione critica.
«Lo sport mi ha dato l’opportunità di uscire da un ambiente non confacente – ha detto – e di crearmi una nuova vita, contraddistinta da autonomia e affermazione personale». E a proposito della boxe e, più in generale, degli sport di contatto, Bianchini ha sottolineato che «anche le donne possono dire la loro in sport considerati prettamente maschili. Basta essere determinati e vincere le paure rispetto a situazioni che potrebbero sembrare non adatte alle donne».
Il maestro di Stefania Bianchini, Claudio Alberton, presidente di ‘Born To Fight/Milano in The Cage’, considerato un ‘oracolo’ degli sport di contatto, ha raccontato con passione la sua storia, testimoniando «il ruolo determinante che stanno giocando gli sport da contatto, e in particolare la boxe, per uscire da contesti difficili e trovare una propria dimensione». Il presidente della Fondazione Penelope, Luigi Perillo ha evidenziato come «sono diverse ormai le storie di donne che riescono a far valere il proprio talento attraverso gli sport di contatto. Più in generale – ha proseguito – gli sport di combattimento stanno registrando un tale successo da porsi in seconda posizione tra le pratiche sportive con maggior giro d’affari a livello mondiale».
Pieno sostegno da parte di Paola Frassinetti, sottosegretaria allo, che si è detta particolarmente soddisfatta per l’inserimento nella Costituzione del ruolo educativo dello sport e per il ritorno dei Giochi della gioventù.
Ufficio stampa: Francesca Schenetti, giornalista professionista, Resia (Udine)
francesca.schenetti@froog.it
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Il caffe’ vince su tutto, anche sull’uso dello smartphone, il check dei social e lo sfoglio delle news al mattino


E’ quanto emerge da una ricerca che Versuni ha condotto in occasione della Giornata mondiale del caffè sulle abitudini e tendenze di questo irrinunciabile rituale
Su TikTok è in crescita la community da cui i giovani traggono ispirazione per il consumo del caffè
29 settembre 2023. Quello del caffè è un rito quotidiano che oggi conquista nuove fasce di consumatori, esplora abitudini d’uso alternative e conquista anche il mondo dei social media. Da secoli questa bevanda ha accompagnato la vita di tutti i giorni, fino a diventare una tendenza mondiale. La si beve per sentirsi più energici, più propensi alla socializzazione, ma anche più rilassati e propositivi. È quello che emerge da una ricerca internazionale lanciata da Versuni, rebranding di Philips Domestic Appliances, in occasione della Giornata mondiale del caffè, che ha luogo il prossimo 1 ottobre.
Condotta su un campione di 16.315 consumatori da 10 paesi, di cui 2.061 solo in Italia, fotografa trend, preferenze, scelte e sperimentazioni delle diverse generazioni che si confrontano con una delle bevande più diffuse per iniziare la giornata: quello del caffè è un momento che spesso precede quello dell’informazione e dell’interazione con gli altri. L’indagine compone un variegato panorama di culture, usi e consumi analizzati nelle fasce d’età 16-24, 25-34, 35-44 , 45-54 e +55. Tra i dati più interessanti quello che quasi un quarto degli intervistati a livello mondo rinuncerebbe al consumo di alcolici piuttosto che al caffè della mattina, e la percentuale si alza di due punti percentuali nella fascia d’età compresa tra 25 e 34 anni.
La cultura del caffè è ovunque: interessa la grande distribuzione, i bar, i corner dedicati sempre più hype e, di conseguenza, i social media, nuovo luogo di incontro e scambio delle new gen. Tra le ultime tendenze, infatti, sta spopolando su TikTok l’hashtag #coffeetok, intorno al quale si è attivata una vasta community e da questo social media un quarto dei consumatori prende ispirazione per il consumo di caffè. Lo studio di Versuni sottolinea proprio il ruolo ormai centrale dei social in cui l’età gioca, ovviamente, un ruolo cardine: tre su 10, tra i 16 e i 24 anni, traggono spunto da ciò che vedono su TikTok, mentre una pari percentuale sopra i 45 anni preferisce lasciarsi ispirare dal ristorante o dal locale preferito.
Quel che è certo è che questo settore coinvolge tutte le categorie sociali ed è genderless, ma soprattutto è legato a un rituale imprescindibile della mattina. Il 66% di tutti i consumatori di età superiore ai 45 anni beve caffè nella prima parte della giornata rispetto al 35% dei 16-24enni e se il 60% dei consumatori afferma che guardare il telefono è il principale svago pre-pomeridiano, più della metà (53%) prende anche una tazza di caffè.
All’interno di queste macro-tendenze, per gli intervistati italiani in tutte le fasce d’età prese in considerazione il rito del caffè mattutino (61%) supera anche l’uso dello smartphone (57,8%), la colazione (58,6%), la doccia, lo skincare e la lettura delle notizie (tre azioni che si aggirano intorno al 30%). Ovviamente in questa casistica l’età fa la differenza. Se, infatti, per i giovani compresi tra 16 e 24 anni al 61% c’è il telefono e al 47% il caffè, le percentuali tendono a ribaltarsi via via che si sale con la fascia di appartenenza (59%-64% nei 25-34enni, 57,4%-65,7% nei 35-44enni, 53,7%-66,23% nei 45-54enni e 57%-66,5% nei +55).
Gli italiani per il 47,89% scelgono il classico espresso, seguito dal cappuccino (17,66%). Ma alla tradizione si stanno affiancando sempre di più nuovi scenari di consumo, come per esempio la scelta del latte. La ricerca ha evidenziato, infatti, le cinque alternative a quello vaccino più amate. In Italia, dove viene ancora ampiamente preferito il caffè nero (37,4% del totale, con una prevalenza maschile del 41,2% rispetto al 33,7% femminile) il 22% predilige la versione senza lattosio, mentre nel 18,3% dei casi viene scelto quello di mandorla o di soia, a cui seguono il latte d’orzo e di cocco. Anche dentro questa nuova tendenza, la popolazione delinea alcune micro-abitudini. Il 31% fa il suo primo sorso tra le 7 e le 7:59, il 34,4% ama prenderlo sempre nella stessa tazza (sono più abitudinarie le donne con il 39% rispetto agli uomini, 29,5%) e tra le varianti più amate ci sono il caffè freddo (38,3%), la versione preparata con il montalatte (36,2%) e quelle con l’aggiunta di polvere di cacao (22%). Ma la creatività spazia anche dal consumo di caffè con lo sciroppo di caramello o d’acero, miele, scorze di limone o arancia e perfino burro.
Tra gli usi e i comportamenti a livello worldwide ci sono anche quelli che riguardano i coffee-device. Uno su quattro dei consumatori mette evidenza la macchina per il caffè al centro della cucina, uno su 10 la mostra agli ospiti così come si fa con un oggetto di design, e altrettanti la portano con sé in vacanza, per non dover cambiare le abitudini di consumo neanche in ferie.
Per venire incontro a questi molteplici scenari e tendenze, la macchina per caffè Philips Serie 5400 LatteGo è stata concepita con un design minimal e raffinato, perfetto per adattarsi anche agli ambienti più ricercati delle case moderne. Con estrema semplicità permette di preparare a casa fino a 12 bevande sempre perfette con la professionalità del bar. L’elettrodomestico gestisce in autonomia l’intero processo, dal chicco all’erogazione. Fiori all’occhiello il sistema di schiumatura del latte e l’Aroma Extract, pensato per raggiungere un ottimale equilibrio tra temperature di erogazione ed estrazione dell’aroma. Infine, una funzione intelligente consente di personalizzare i propri gusti in famiglia, memorizzando quattro diversi profili utente. Per un rito tutto da condividere.
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Su Versuni
La missione di Versuni è creare soluzioni innovative per vivere le case al meglio, ogni giorno. Con oltre 900 brevetti a suo nome, il portafoglio di Versuni comprende elettrodomestici da cucina, prodotti per il caffè e la cura dell’aria, soluzioni per la cura degli indumenti e dei pavimenti. I prodotti a marchio Philips includono Philips Airfryer, la macchina per caffè espresso con sistema LatteGo, il ferro generatore di vapore PerfectCare, i purificatori d’aria e l’aspirapolvere senza fili AquaTrio. Gli altri marchi Versuni sono: Saeco, Gaggia, Preethi, Philips Walita, L’OR Barista e Senseo. Versuni ha sede ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, e dispone di centri di innovazione, produzione e commercializzazione in tutto il mondo, con una presenza in oltre 100 Paesi. I suoi prodotti più innovativi aderiscono ai requisiti di EcoDesign e rispecchiano l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità. Versuni è un’ex divisione commerciale di Royal Philips ed era precedentemente nota come Philips Domestic Appliances.
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Slittamento obiettivi PNRR: per Giordano Guerrieri (CEO Finera) è mossa strategica che garantisce efficacia


Milano, 29 settembre 2023 -Le proposte di modifica al PNRR relative alla quinta rata, comunicate al Governo e alla Commissione europea il 7 agosto scorso, stanno portando a una revisione significativa del Piano stesso. Secondo Giordano Guerrieri, CEO di Finera ed esperto di finanza per piccole e medie imprese, si tratta di una mossa strategica per adattare il PNRR alle esigenze attuali e garantire una maggiore efficacia nell’attuazione delle misure.
Le proposte includono il differimento temporale
di tredici obiettivi e l’eliminazione di sei obiettivi, che verranno finanziati attraverso altre fonti. Inoltre, c’è l’integrazione di una milestone relativa alla nuova misura della ZESUnica (per Zona Economica Speciale si intende un’area del Paese in cui l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficare di speciali condizioni, in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo dell’impresa), che rappresenta una riforma importante. Queste modifiche, se approvate, comporterebbero una significativa semplificazione della struttura del Piano, riducendo il numero complessivo di risultati, target e milestone da raggiungere entro il 31 dicembre 2023.
La quarta rata, che include ventotto obiettivi, è attualmente in fase di verifica da parte dei servizi della Commissione europea, con l’obiettivo di garantire il pagamento dei 16,5 miliardi di euro entro la fine dell’anno.
Secondo Giordano Guerrieri queste modifiche sono fondamentali per garantire che il PNRR sia allineato alle esigenze del Paese e che gli obiettivi possano essere raggiunti in modo più efficace. Inoltre, il Piano comprende il capitolo RepowerEU, che è cruciale per migliorare la competitività, la sicurezza energetica e la sostenibilità ambientale, come richiesto dalla Commissione europea.
Guerrieri spiega che il Governo sta attuando un lavoro molto delicato in quanto da un lato vede la rimodulazione complessiva del PNRR, che è ancora al vaglio di Bruxelles, e dall’altro prevede un’accelerata sulla tabella di marcia per non accumulare ulteriori ritardi.
A tutto questo va aggiunta la preoccupazione degli enti locali, poiché alcune modifiche del Piano comportano la cancellazione o il ritardo di finanziamenti per progetti già avviati. Il Governo sta però già collaborando con gli enti locali per garantire che tali progetti non vengano compromessi e che vengano adottate misure adeguate per garantire la rendicontazione degli obiettivi.
Il Governo italiano sta affrontando una sfida molto difficile, per la quale sta però attuando una strategia che permetterà di migliorare e adattare il PNRR alle esigenze attuali del sistema Paese e alle richieste della Commissione europea, conclude Giordano Guerrieri.
https://finera.it/
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100 anni di quel mago di Walt che ha incantato Elon Musk La sua strategia imprenditoriale arriva in Italia


Ha costruito un impero su sedici strategie di marketing e vendita che gli hanno permesso di trasformare Walt Disney World nell’azienda con l’utile per m² superiore al mondo. 15 miliardi di fatturato l’anno, il 50% del quale frutto di upsell e cross sell. Un modo nuovo di fare impresa che arriva nel nostro Paese grazie a Paolo Bacchini. Nel suo libro “Magic Business”, partendo dalla sua esperienza personale, Bacchini spiega agli imprenditori come adattare le strategie di Walt alle loro imprese.
Quanti di voi sanno che Walt Disney è stato il più grande esperto di marketing di tutti i tempi? Quanti di voi sanno che le sue strategie di marketing sono basate su regole certe e sperimentate nel tempo? Quanti di voi sanno che ha introdotto un linguaggio studiato parola per parola: “Fu insomma un genio -spiega Paolo Bacchini, imprenditore e già docente in Gestione e strategia d’impresa alla Business school del Sole 24 ore. Il suo è stato un miracolo imprenditoriale che si è basato sostanzialmente su un business seriale: ti attiro nel Parco divertimenti e, attraverso delle ‘strategie mentali’, ti induco non solo a comprare altro ma anche a effettuare quelli che in gergo vengono definiti upsell. Faccio un esempio: compro il biglietto per entrare a Disneyland, ma poi sono indotto ad acquistare film e gadget. Grazie al Magic Band, il braccialetto obbligatorio nei parchi a tema Disney collegato al conto corrente, con un semplice Bip posso pagare al ristorante, acquistare qualsiasi cosa ma, soprattutto, salto le file alle attrazioni. Uno status symbol che mi fa apparire agli occhi degli altri, superiore. Quasi un privilegiato”.
Il risultato è che l’85% dei clienti Disney ritorna, almeno una volta, nello stesso anno e il fatturato annuo supera i 15 miliardi di dollari: “Il 50% ed è questo il dato sorprendente -dice ancora Bacchini- è frutto proprio di upsell, l’acquisto di una versione premium, o cross sell, l’acquisto di un prodotto collegato a quello che già si era deciso di comprare, tutte tecniche messe a punto, negli anni, da Walt. Un genio visionario unico al mondo che aveva il pregio di non lasciare nulla al caso. Si sono contati, nel Parco, 250 punti di osservazione dai quali Walt Disney controllava quello che accadeva, prendeva appunti e affinava le sue tecniche. Ma non solo. Anche le parole usate e inventate da Walt erano e sono frutto di una cura quasi maniacale. Chi accede alla struttura non è più un semplice cliente ma un ospite (perché un ospite si tratta meglio di un cliente) e chi lavora all’interno non è dipendente ma un attore (perché per Walt Disney ogni giorno recitavano uno spettacolo, quindi aveva bisogno di attori e non dipendenti). Tanto che i colloqui, che vengono ancora oggi fatti per essere assunti, vengono definiti audizioni. Senza dimenticare che è uno dei pochi imprenditori al mondo che sapeva immaginare il futuro, il primo a creare una funzione aziendale “gli imagineering” che ha lo scopo di immaginarsi il futuro ascoltando tutti i giorni cosa dicono i clienti. Aspetto raro in un mondo dove le imprese, anche quelle più avviate, spariscono, nel 95% dei casi, alla terza generazione” perché perdono il contatto con le esigenze dei clienti che cambiano nel tempo. Strategie imprenditoriali che quest’anno, con la The Walt Disney Company, compiono ben 100 anni di attività.
Strategia che ora, primo in Italia, Bacchini porta nel nostro Paese spiegando a tutti gli imprenditori come adattarla alla loro imprese. “Ho scritto un libro -spiega Bacchini- che nasce innanzitutto dalla mia esperienza personale come imprenditore. Avevo avviato una star up nel biologico ma le cose non andavano benissimo. Fino a quando mi sono imbattuto per caso in una pubblicazione che parlava appunto di Walt Disney e del suo miracolo imprenditoriale che gli ha permesso di trasformare Disneyland nell’azienda che genera l’utile per m² superiore al mondo. Mi sono messo a studiare e ho applicato la sua metodologia alla mia azienda. Il risultato? Sono uscito dalla crisi e ho venduto l’attività a un fondo svizzero. Ora voglio rivolgere la mia esperienza ai nostri imprenditori che conoscono poco le vere tecniche di marketing e vendita e vivono nella convinzione, errata, che quello che sanno è l’unico modo corretto per fare business. E invece non è così. Magic Business vuole spiegare che un’altra strada è possibile, la strada segnata da Walt a cui si sono ispirati personaggi importanti come Elon Musk e Steve Jobs. Una strada che può essere adattata a chiunque, piccola o grande azienda che sia.
È una questione di mentalità che serve a ragionare su quei particolari che permettono di aumentare il fatturato e i margini di guadagno. Un ristoratore di Fiumicino, l’esempio è quanto mai indicativo, ha aumentato il proprio scontrino medio con una semplice mossa: destinare parte del locale all’area Vip. Un’area, però, che deve essere visibile a tutti. Un’area con un diverso servizio, una maggiore attenzione e cura verso il cliente. E così, in chi mangia nell’area ‘normale’, deve scattare il desiderio di inadeguatezza o rivalsa. Deve chiedersi: perché non ci sono io nell’area vip? È lì che voglio stare. È lì che voglio far stare la mia compagna o mia moglie perché non devo sentirmi, ai suoi occhi, meno importante di nessuno. In questo modo la gente paga molto di più ma è contenta di farlo. Un po’ come chi sceglie di andare da Briatore a mangiare la pizza e poi si scatta una foto per postarla sui social e dimostrare la propria importanza”.
Il libro si presenta all’interno del Magic Box costruito in perfetto stile Disney. All’interno del Magic Box oltre al volume Magic Business c’è una scatola di cioccolatini pregiati, la prima rivista del Club degli imprenditori e un book di referenze di imprenditori e manager che collaborano con Bacchini: “Fa parte della strategia di Walt – ricorda Bacchini. Dare sempre l’effetto wow. Ma, al di là di come è impacchettato, il volume è un’opportunità per chi fa impresa. La magia di Walt è coinvolgente e adottare le sue tecniche porta benefici immediati. In più, si entra in un circuito virtuoso che permette, attraverso un Boot camp per imprenditori, continui aggiornamenti. Si entra a far parte del primo Club per imprenditori che finalmente porta in Italia l’impero Disney. Strategie innovative finora poco conosciute ma che in realtà, negli Stati Uniti, hanno fatto da tempo scuola. Un modo nuovo che fa la differenza, a livello economico e, perché no, sociale”.
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Coronavirus
Festival Nazionale dell’Economia Civile, a Palazzo Vecchio tavole rotonde su energia e territori


Firenze, 29/09/2023 – PNRR, Europa, territori ed energia. Questi, tra gli altri, i temi che si sono trattati nella seconda giornata del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in corso a Palazzo Vecchio a Firenze.
Nel panel “Oltre il PNRR. Quale ruolo dell’Europa” ci si è chiesti come l’UE possa rispondere alle vulnerabilità interne ai Paesi membri ed esterne, che derivano da cambiamenti climatici sempre più violenti e repentini.
Per Augusto dell’Erba (Presidente Federcasse – BCC) «l’attenzione al territorio è l’aspetto naturale, sgorga spontaneamente. Dico questo non solo per una precisazione di ordine sistematico, ma per dire che questo ruolo è già apparso in modo molto significativo durante la fase del Covid: le banche che hanno fatto di più nel mettere a terra le misure varate dal Governo, sono state le nostre banche. Quantitativamente noi siamo stati il settore bancario più attento, quindi significa che abbiamo svolto un ruolo di tipo economico-finanziario, ma io direi, non secondariamente, anche un ruolo di calmiere sociale.
I governi possono varare certe misure, anche generose, come quelle approvate durante il Covid, ma se poi non c’è qualcuno che le fa scorrere fino alla destinazione periferica, l’effetto non si produce e la protesta sociale sale.
Il PNRR, che è cosa importantissima, sarà efficace in quanto seguirà anche i disegni e le visioni del Governo. A noi piace sempre parlare non tanto di crescita, ma di sviluppo: una cosa è la crescita, un’altra è lo sviluppo. Queste misure, sono sviluppo».
Isabella Conti (Sindaco di San Lazzaro di Savena) ha sottolineato come bisogna «pensare oltre i limiti, andare anche oltre il PNRR e guardare all’Europa come una grande opportunità: sarà così se riescono a stabilire regole comuni sui pilastri fondativi dell’Europa e cioè scuola, sanità e previdenza. Questo sia per gli effetti della pandemia sia per le sfide epocali che si sono aperte negli ultimi mesi. Il PNRR, per come è stato modulato dal Governo Draghi, ha consentito ai Comuni di stabilire cosa potevano immaginare per i loro territori: messa in sicurezza del territorio, inclusione sociale, abbattimento delle diseguaglianze e costruzione di nuovi sistemi di welfare.
Moltissime amministrazioni locali, specialmente le più piccole, non hanno le professionalità necessarie: servono centri di progettazione comuni con 20-30 professionisti che preparino i progetti per le singole amministrazioni, altrimenti perderemo tantissime risorse europee, non solo quelle del PNRR».
Raffaele Spallone (dirigente divisione digitalizzazione delle imprese e analisi dei settori produttivi del Mimit) ha detto: «Con il PNRR ci sono dei problemi, perché è stato scritto nel 2020 e quindi nel pieno della fase pandemica. Il fatto che la maggior parte delle risorse sia destinato ai Comuni, che non hanno sufficienti risorse umane al loro interno, è un elemento critico, così come scrivere un piano senza poterne rimodulare gli obiettivi. Ci siano delle criticità e questo è un problema, perché il PNRR contiene degli elementi cruciali per la transizione ecologica e la transizione digitale, sulla quale vogliamo intervenire con il piano Transizione 5.0: è uno strumento fiscale che spinge l’acquisto delle tecnologie digitali che abbiano un impatto green. Secondo noi è uno strumento importante per la doppia transizione, adesso vediamo cosa ne pensa l’Europa. Al di là del PNRR, in Europa si sta giocando una partita molto importante e la mancanza di strumenti comuni può aumentare le diseguaglianze fra Stati membri. La sfida europea è quella di conciliare il rilancio della competitività con la riduzione delle diseguaglianze sociali ed economiche».
Nel panel “Il futuro dell’energia nella transizione ed oltre la guerra”, invece, si è parlato del momento geopolitico in relazione a inflazione, instabilità e incertezza.
Mario Antonio Scino (capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica) ha detto: «Il piano nazionale per l’energia e il clima varato dal Governo, consacra il connubio fra visione economica, sociale, umana e culturale. È uno strumento che indica le traiettorie su cui si muoverà l’azione del Governo ed è aperto al contributo della società civile perché dovremo presentarlo all’Europa nel giugno del 2024».
Per Maurizio Gardini (Presidente Confcooperative) «le grandi transizioni, se non opportunamente guidate, hanno sempre lasciato in eredità il peggio. Non possiamo quindi lasciarle nelle mani del mercato che è spesso guidato da soggetti speculativi, dei quali non conosciamo la faccia. Le comunità energetiche sono lo strumento principale per garantire non solo un beneficio economico, ma anche il controllo della produzione di energia, invece che affidarla ai grandi fondi internazionali che sono fortemente interessati ad investire sul nostro territorio. Un altro grande tema è quello dell’inflazione: oggi assistiamo a un connubio tra inflazione e speculazione che non tutela i deboli, ma aiuta gli speculatori a trarre ancora maggiore profitto. Per dare una risposta, con grande sofferenza e spirito di solidarietà, noi abbiamo aderito al patto anti-inflazione, facendoci carico dell’aumento dei costi del denaro e dell’energia».
In conclusione Stefano Zamagni (Presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali) ha dichiarato: «La crescita non è un attributo umano, ma lo sviluppo sì. Questo, infatti, ha come primo obiettivo l’aumento del grado di libertà delle persone. Oggi tutta l’impostazione teorica mainstream è basata su questo errato scambio tra crescita e sviluppo. Lo sviluppo umano può essere solo integrale e questo richiede la contestuale presenza di tre dimensioni: la crescita, la dimensione relazionale e la dimensione spirituale. L’assenza delle ultime due è la grande colpa dell’oggi. La sostenibilità ha una natura tridimensionale: ambientale, sociale, economica. La grande sfida è trovare il modo di tenerle in armonia e, ad oggi, non esiste nessun modello a livello internazionale che dia una risposta».
Ufficio Stampa Festival Nazionale dell’Economia Civile
ufficiostampa@festivalnazionaleeconomiacivile.it
Immediapress
Bybit and Max Verstappen Extend Grand Prix Triumph with Unforgettable Fan Celebration in Japan


DUBAI, United Arab Emirates, Sept. 29, 2023 – Bybit, the world’s third most visited crypto exchange, is thrilled to have invited fans to an unforgettable experience at the 2023 Formula One Japanese Grand Prix, following Max Verstappen’s podium win, and ORBR winning the Constructors’ World Championship for the sixth time in the team’s history.
As industries that celebrate innovation, speed and the relentless pursuit of victory against fierce competition, Formula 1 and crypto trading share a kindred spirit of pushing boundaries and challenging convention.
Through this collaboration, selected fans enjoyed top-tier viewing packages including prime VIP seats at Suzuka Circuit. An exclusive pre-race reception also invited attendees to immerse themselves in the elite racing culture and mingle directly with Oracle Red Bull Racing’s star driver, Max Verstappen.
“We’re thrilled to strengthen our partnership with Oracle Red Bull Racing to empower fans worldwide with this incredible opportunity,” said Ben Zhou, co-founder and CEO of Bybit. “Through collaborations like this, we aim to enrich communities by granting unique access to these leading worlds of motorsports and crypto. Bybit is proud to join forces with a champion team to inspire and engage the next generation.”
#Bybit / #TheCryptoArk
Bybit is a cryptocurrency exchange established in 2018 that offers a professional platform where crypto traders can find an ultra-fast matching engine, excellent customer service and multilingual community support. Bybit is a proud partner of Formula One’s reigning Constructors’ and Drivers’ champions, the Oracle Red Bull Racing team, esports teams NAVI, Astralis, Alliance, Made in Brazil (MIBR), and Oracle Red Bull Racing Esports.
For media inquiries, please contact:press@bybit.com
For more information please visit: https://www.bybit.com
For updates, please follow: Bybit’s Communities and Social Media
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