

Cronaca
Giulia Tramontano, legale famiglia: “Ora chiedono di vivere il lutto”
L'avvocato Cacciapuoti: "Oggi ulteriormente sentite la sorella e la mamma per nuovi approfondimenti investigativi. Piena fiducia nella magistratura"

La famiglia di Giulia Tramontano è “grata alla stampa e all’opinione pubblica che dalla prima ora si sono spesi, come anche le forze dell’ordine, a partire dai carabinieri della stazione di Senago”, ma “chiedono di avere la possibilità di essere il più sereni possibile e di vivere il dolore e il lutto, in relazione al quale dovranno soffrire ancora lungamente, anche semplicemente per dare una degna sepoltura alla loro Giulia”. Così il legale della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, al termine dell’incontro in procura a Milano con la pm Alessia Menegazzo che segue le indagini sull’omicidio.
Per quanto riguarda i rilievi tecnici previsti nei prossimi giorni e l’autopsia sul corpo di Giulia, fissata per venerdì “ci affidiamo ai consulenti della procura e alle forze di polizia giudiziaria, abbiamo piena fiducia nella magistratura”, ha detto l’avvocato Cacciapuoti ricordando che i parenti di Giulia “hanno cominciato a sospettare sin dalla prima ora che qualcosa non andasse. La famiglia, conoscendo Giulia e la condizione che viveva di donna gravida di sette mesi” sapeva che “difficilmente avrebbe fatto perdere le tracce di sé in maniera volontaria”. Per questo “qualcosa li aveva insospettiti e sono stati reattivi nel dare un contributo dalla prima ora alle investigazioni”, ha sottolineato ancora il legale riferendo che “oggi sono state ulteriormente sentite la sorella e la mamma per nuovi approfondimenti investigativi”.
Cronaca
Superenalotto, ecco la combinazione vincente di oggi

I numeri dell'estrazione vincente di oggi, 29 settembre

Il montepremi del Superenalotto di oggi è di 61,7 milioni di euro. E’ stata effettuata l’estrazione straordinaria dei numeri della combinazione vincente del concorso di oggi, venerdì 29 settembre 2023.
L’estrazione di oggi, nella giornata di venerdì, è una novità introdotta il 7 luglio a sostegno dell’Emilia-Romagna. Le estrazioni ordinarie avvengono di martedì, giovedì e sabato. Dopo l’estrazione di oggi, quindi, si torna a giocare domani, sabato 30 settembre. Nei giorni di estrazione si può compilare e registrare una schedina fino alle 19.30. L’estrazione avviene alle 20.
Per controllare se una schedina ha diritto a riscuotere qualche premio, si può effettuare la verifica online o attraverso l’app del Superenalotto, inquadrando il codice QR presente sulla schedina.
Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile online un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Una schedina del Superenalotto ha diritto ad un premio in caso di 2 numeri ‘azzeccati’, 3, 4, 5, 5+1 o 6.
L’entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
– con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
– con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
– con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
– con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
– con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro;
Quanto costa giocare una schedina al Superenalotto
Ogni combinazione costa 1 euro. L’opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. E’ possibile acquistare quote dei sistemi a caratura, che comprendono molte combinazioni, per 5 euro a quota.
Oltre ai numeri indicati dal giocatore, nella schedina possono comparire altri numeri: si tratta del numero Superstar e numero Jolly. Quest’ultimo viene sorteggiato dalla stessa urna dei numeri principali del concorso. Chi indovina cinque dei sei numeri principali più il numero Jolly si aggiudica i premi della categoria 5+Jolly, vale a dire il 5+1. A differenza del Superstar, il numero Jolly non viene scelto sulla schedina.
In ogni schedina si può decidere di inserire almeno un numero Superstar, che viene scelto dal giocatore o selezionato automaticamente dal sistema. La posta di gioco è di euro 0,50 per ciascun numero. La giocata minima per partecipare al Superstar è di una combinazione di gioco del Superenalotto abbinata al numero Superstar, che consente di concorrere per premi a punteggio e premi istantanei straordinari.
I premi a punteggio vengono vinti quando uno dei numeri estratti nel concorso Superenalotto corrisponde al numero Superstar stampato sulla ricevuta di gioco. Le categorie di vincita, relative ai premi Superstar a punteggio, sono:
– premio 5 stella, realizzato ottenendo punti 5 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 4 stella, realizzato ottenendo punti 4 nel concorso Superenalotto più il numero Superetar;
– premio 3 stella, realizzato ottenendo punti 3 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 2 stella, realizzato ottenendo punti 2 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 1 stella, realizzato ottenendo punti 1 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;0 stella, realizzato ottenendo
– premio punti 0 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar.
Ecco l’importo dei premi per le vincite con il numero Superstar:
Premio 5 Stella – 25 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 5 al concorso Superenalotto;
premio 4 stella – 100 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 4 al concorso Superenalotto;
premio 3 stella – 100 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 3 al concorso Superenalotto;
premio 2 stella, euro 100,00;
premio 1 stella, euro 10,00;
premio 0 stella, euro 5,00.
L’estrazione vincente di oggi: 6, 35, 48 53, 81, 86. Numero jolly: 47. Numero superstar: 71. Nessun ‘6’ né ‘5+’. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei 6 è di 62.600.000 euro.
Cronaca
Dengue Lazio, infettivologi: “Casi in aumento fino a novembre”

Nella Regione nessuna infezione West Nile e Chikungunya

A partire da agosto nel Lazio si sono registrati casi di febbre Dengue. Questa diffusione è destinata a persistere ancora alcune settimane, quantomeno per l’intero mese di ottobre e potenzialmente fino all’inizio di novembre. L’indicazione arriva dal Congresso regionale Lazio della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) ‘Studiare il passato per comprendere il futuro’, organizzato da DotCom, con responsabile scientifico Gianpiero D’Offizi, presidente Simit Lazio, e direttore dell’Unità di Malattie infettive epatologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani.
“Nel Lazio vi è un incremento di casi di dengue, sia importati da Paesi endemici, sia autoctoni cioè contratti in Italia. Un paziente può rientrare in Italia con questa infezione e se viene punto dalla zanzara tigre, questa si infetta e dopo un periodo di incubazione di 10-15 giorni può infettare un’altra persona”, spiega Emanuele Nicastri, direttore Unità malattie infettive ad alta intensità di cura, Inmi Spallanzani. “Per il mese di ottobre si prevede ancora una circolazione del vettore, almeno fino alla prima settimana di novembre. Se ci trovassimo di fronte a un paziente con sintomi riconducibili a questa infezione, sarà bene fare un test rapido che si può eseguire in centri infettivologici specializzati, ad esempio venendo direttamente senza prenotazione all’istituto Spallanzani, che dà una risposta in poche ore, in modo sia da prendere in carico il paziente che di poter avviare una disinfestazione che eviti il propagarsi di un focolaio e quindi di nuovi casi”.
Nella Regione, però, non si ravvisano altre infezioni tropicali già presenti in passato o diffusi in altre aree d’Italia. Per la West Nile, per esempio, “nel Lazio non c’è evidenza né di casi umani, né sugli equidi, né negli uccelli, né nelle zanzare raccolte dall’Istituto zooprofilattico. Siamo protetti dall’arco appenninico, mentre è presente in Sardegna e nella pianura padana”, aggiunge Nicastri. Nemmeno la chikungunya è presente “sul nostro territorio né c’è un’evidenza di incremento di casi, né di importazione né autoctoni, come invece è avvenuto nel 2007 e nel 2017”.
Cronaca
Farmaceutica, Theramex: “Con nuova sede a Milano consolidiamo presenza per salute donne”

All'evento di inaugurazione confronto su ruolo dell'informazione nelle varie fasi di vita e cambiamenti fisiologici

“La nuova sede in Italia consolida la presenza, sottolineando l’importanza che il Paese ha per la nostra azienda”. Così Javier Carpintero, Cluster General Manager Italia, Spagna e Portogallo Theramex, oggi a Milano in occasione della conferenza stampa di inaugurazione della nuova sede realizzata dalla società farmaceutica presente a livello mondiale con “soluzioni innovative – ricorda Carpintero – ma anche istruzione e supporto per rispondere alle esigenze di salute e benessere femminile a 360 gradi, dalla contraccezione alle cure per la fertilità, dai trattamenti per la menopausa alla cura e prevenzione dell’osteoporosi”.
Un’informazione corretta e adeguata – si legge in una nota – è fondamentale, ad esempio, quando si parla di contraccezione. L’indagine ‘Le italiane, sessualità e contraccezione’, svolta dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia nel 2016, evidenzia che una donna su 4 utilizza metodi poco sicuri per evitare una gravidanza indesiderata e che la contraccezione ormonale è scelta solo dal 16,2% delle italiane, dato fra i più bassi in Europa. “Lo scarso ricorso alla contraccezione ormonale – afferma Franca Fruzzetti, presidente Società italiana della contraccezione (Sic) – è dovuto a diversi fattori, tra cui la disinformazione. In generale, l’uso di metodi anticoncezionali è importante per tutta la durata dell’età fertile della donna. Inoltre, se consideriamo la contraccezione ormonale, non bisogna dimenticare che i vantaggi non sono solo contraccettivi, ma possono essere anche terapeutici, come ad esempio in caso di fibromi ed endometriosi, e legati alla regolarizzazione del ciclo mestruale e alla riduzione del dolore”.
Sul desiderio di maternità, “il posticipo della ricerca di gravidanza conduce a un aumento della probabilità di avere difficoltà nel concepimento – sottolinea Mario Romano Mignini Renzini, direttore Uo Ginecologia, responsabile Centro Pma Biogenesi Istituti clinici Zucchi Monza e coordinatore medico Centri Eugin Italia – con la necessità di dover ricorrere a percorsi di procreazione medicalmente assistita (Pma) spesso, a torto, considerata come la strategia che sicuramente potrà realizzare il desiderio di genitorialità. In Italia, nel 2020 – ricorda il ginecologo – sono stati effettuati oltre 80mila cicli con oltre 11mila bambini nati vivi. In ogni caso, sono percorsi impegnativi sia fisicamente sia psicologicamente e, per questo, è fondamentale che la coppia riceva tutte le informazioni e il supporto specialistico per poter trovare il percorso più adatto alle proprie esigenze”.
La menopausa, che interessa 10 milioni di italiane in età particolarmente attiva dal punto di vista sociale, lavorativo e familiare – continua la nota – può essere associata a un quadro di sintomi molto complesso. “Mentre alcune hanno sintomi lievi – osserva Angelo Cagnacci, presidente Società italiana della menopausa (Sim) – altre possono sperimentare effetti spiacevoli e persistenti, sia fisicamente che psicologicamente. Oggigiorno abbiamo a disposizione terapie a base di ormoni – Tos o terapie ormonali sostitutive – che possono aiutare le donne a gestire la menopausa contrastando quei sintomi che hanno un importante impatto sulla loro vita quotidiana e il loro senso di benessere”.
Nonostante ciò, secondo i risultati della recente indagine ‘La menopausa nella vita delle donne’ di Fondazione Onda, solo il 50% delle donne in menopausa con sintomi ricorre a rimedi, ma appena il 5% assume la Tos, terapia proposta solo a una donna su 4 e rifiutata nel 18% dei casi. “Per aiutare le donne a vivere più serenamente questo momento – rimarca Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda – è importante supportarle attraverso un’informazione adeguata su cosa dovranno aspettarsi da questa fase della loro vita e anche su come farvi fronte per viverla al meglio”.
Il calo degli estrogeni, tipico della menopausa, è potenzialmente responsabile anche dell’osteoporosi che ha una prevalenza tripla nelle donne rispetto agli uomini (23,1% contro 7%). “Le fratture da fragilità – precisa Fabio Vescini, segretario generale Società italiana dell’osteoporosi, metabolismo minerale e malattie dello scheletro (Siommms) – possono compromettere l’indipendenza e la qualità della vita di circa 3,2 milioni di italiane con osteoporosi: un grave ostacolo all’invecchiamento in buona salute”, oltre ad aumentare la mortalità.
Secondo un rapporto dell’International Osteoporosis Foundation (Iof) – prosegue la nota – la cura delle fratture da fragilità è costata 9,4 miliardi di euro al nostro sistema sanitario nel 2017, “cifra che con il progressivo invecchiamento della popolazione – puntualizza Vescini – è destinata ad aumentare con un conseguente impatto sulla sostenibilità del Ssn”. Attualmente, oltre il 75% degli anziani con frattura del femore viene dimesso dall’ospedale senza un trattamento per l’osteoporosi (dati Iof), “con un rischio 5 volte superiore di andare incontro a una nuova frattura entro i successivi 2 anni – avverte il segretario Siommms – nonché con un incremento della mortalità”.
Come conclude Robert Stewart, Ceo Theramex, “aiutare le donne di tutto il mondo a vivere la loro vita al meglio con soluzioni efficaci, che le possano supportare in ogni fase della loro vita, è la missione Theramex. Il nostro marchio, nato in Francia nel 1970 e oggi presente in oltre 80 Paesi, è da sempre focalizzata sulla salute della donna”.
Cronaca
Terremoto Napoli, Musumeci: “Piano evacuazione in legge ad hoc su Campi Flegrei presto in Cdm”

Il ministro all'Adnkronos: "Prima il confronto con il Mef per individuare le risorse, servono decine di milioni di euro"

Il piano di evacuazione dei Campi Flegrei (Napoli), dove si susseguono le scosse di terremoto, rientrerà in una legge ad hoc che il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, conta di portare al più presto in Cdm. ”Naturalmente serve il confronto col Mef per individuare e verificare le risorse: decine di milioni di euro e poi passeremo alla fase operativa”, sottolinea il ministro all’Adnkronos. Si tratta di una legge, chiarisce, per stabilire ”le misure urgenti finalizzate alla mitigazione del rischio nei Campi Flegrei alla luce dell’evoluzione del fenomeno”. Una ”scelta”, precisa, che ”ho voluto adottare dopo essermi confrontato con i miei più stretti collaboratori”.
”Mi sono dato un tempo per la legge che va fatta nel più breve tempo possibile e ci stiamo lavorando da diversi giorni con i dipartimenti di Protezione civile e Casa Italia”, spiega poi Musumeci, si partirà con la redazione del piano che ”non è certo una cosa semplice”. ”Dobbiamo tenere conto che il patrimonio edilizio presente in quell’area, particolarmente fragile, è vulnerabile e particolarmente diffuso e fitto – continua – Questo sarà uno dei temi sui quali ci confronteremo con le autorità locali a cominciare da Regione, Città Capoluogo, Città Metropolitana e i comuni interessati”.
Il piano di evacuazione non è un’idea nuova, dice, ma ”uno dei principali obiettivi concordati con gli amministratori locali nell’incontro che due settimane fa abbiamo avuto a Palazzo Chigi. ”Certamente – sottolinea – va predisposto alla luce della realtà delle infrastrutture presenti in una zona fortemente antropizzata” e ”verrebbe attuato soltanto in caso di necessità”. Di fatto si compone di ”piano di evacuazione, piano di comunicazione e il piano per la verifica della vulnerabilità del costruito”, aggiunge.
Un piano che, secondo il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, ”poteva essere concepito già diversi anni fa” perché ”una cosa è operare sotto la spinta emotiva della popolazione che appare particolarmente attenta all’accentuazione del fenomeno, altra cosa è lavorare in tempi di ordinarietà”.
Poi chiarisce: ”Molto tempo fa fu predisposto un primo piano di evacuazione che adesso va rivisto e aggiornato – sottolinea – è probabile che non servirà a nulla nel futuro ma noi abbiamo il dovere di prevedere qualunque fattispecie, senza creare allarme perché non c’è motivo ma neanche sottovalutare la effervescenza di un fenomeno che ha prodotto scosse anche 4.2, quindi una magnitudo che merita attenzione”. ”Comunque – annuncia il ministro – nei prossimi giorni conto di andare sul luogo per tornare a incontrare gli amministratori e fare anche una visita ai luoghi maggiormente interessati”. (di Giorgia Sodaro)
Cronaca
Incidente A1 oggi, auto salta carreggiata: 2 morti e 2 feriti

L'incidente stradale nel comune di Rignano sull'Arno, in direzione Nord
Due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto oggi sull’A1, nel comune di Rignano sull’Arno, in direzione Nord, per il salto di carreggiata di un’auto. Sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Firenze sede centrale e del distaccamento di Figline.
Al momento dell’incidente si trovava in transito il personale del comando dei vigili del fuoco di Novara, che ha prestato il primo soccorso, liberando una persona dall’abitacolo e affidandola al personale sanitario, e ha agevolato l’arrivo dei mezzi di soccorso.
Cronaca
Incidenti monopattino, ragazza morta a Trento 15esima vittima del 2023

Asaps: è la 40esima vittima a bordo di un monopattino dal 2020

La ragazza che stava attraversando la strada in monopattino a Trento è la 40ma vittima a bordo di un monopattino dal 2020, la 15ma nel 2023. Sono i dati aggiornati forniti dall’Osservatorio Monopattini dell’Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, che ha aggiornato il triste conteggio dei decessi sul veicolo di micromobilità elettrica precisando inoltre che sono così suddivisi: uno nel 2020, 12 nel 2021, 12 nel 2022 e 15 nel 2023, compreso l’incidente a Trento. Sempre secondo i dati dell’Asaps, per quanto riguarda gli incidenti del fine settimana, nei primi sette mesi 2023 sono deceduti 254 motociclisti.
“Sulla tragedia di Trento, anche se non sappiamo se la ragazza era a piedi o a bordo del monopattino travolto, è ancora da accertare, quello che posso dire è che quando si parla di impatto devastante vuol dire che uno dei mezzi coinvolti andava ad una velocità inadeguata, andava troppo forte – ha detto all’Adnkronos Giordano Biserni, presidente dell’Asaps – La velocità è il fattore più pericoloso sulla strada, è un problema che non si riesce a risolvere. Non si riesce ad intervenire su quei veicoli che viaggiano ad una velocità eccessiva, spesso con conducenti distratti, in particolare le auto. Ed è preoccupante”.
“Per quanto riguarda i monopattini sappiamo che c’è un rischio in più per la tipologia del veicolo. Si tratta di un mezzo con ruote molto piccole e una semplice buca, anche piccola, può far sbilanciare il mezzo. C’è chi ci viaggia in due o tre, senza protezioni, sul marciapiede – ha aggiunto Biserni – Abbiamo permesso per troppo tempo che l’uso del monopattino fosse ludico e non considerato come un vero e proprio veicolo. Credo sia necessario riportare un poco d’ordine sulla strada per tutti i veicoli, il rischio maggiore è sempre nel comportamento del conducente del mezzo”.
Cronaca
Uccise la sorella, Scagni condannato a 24 anni e mezzo

I giudici della corte d'assise hanno riconosciuto la semi infermità mentale
Condanna a 24 anni e sei mesi per Alberto Scagni, l’uomo che uccise la sorella Alice il primo maggio 2022 sotto casa di lei a Genova Quinto. I giudici della corte d’assise hanno riconosciuto per lui la semi infermità mentale ed escluso le aggravanti della crudeltà e del metodo insidioso. È rimasta invece l’aggravante della premeditazione.
Al termine della pena l’uomo dovrà passare anche tre anni in una Rems. La procura aveva chiesto la condanna all’ergastolo con il riconoscimento della piena capacità mentale. “Siamo moderatamente soddisfatti perché è stato riconosciuto il vizio di mente e perché sono cadute due aggravanti su tre”, afferma all’Adnkronos l’avvocato Mirko Bettoli, difensore di Scagni con il collega Alberto Caselli Lapeschi. “Leggeremo le motivazioni ed eventualmente faremo appello”, conclude.
Cronaca
L’Italia delle Regioni, il ‘Villaggio’ animerà Piazza Castello

Il pubblico potrà accedere gratuitamente e avrà la possibilità di conoscere da vicino le peculiarità dei territori, le offerte turistiche e culturali, i prodotti tipici, unitamente al ruolo e ai compiti delle istituzioni di governo locale

Tra le novità dell’edizione 2023 del Festival c’è il ‘Villaggio delle Regioni’ che animerà Piazza Castello (lato Prefettura) a Torino sabato 30 settembre, domenica 1 e lunedì 2 ottobre. Collocato su una superficie di circa 2.400 mq, sarà composto da stand promozionali di ciascuna Regione e Provincia Autonoma disposti in modo da evocare la forma geografica dell’Italia. Il pubblico potrà accedere gratuitamente e avrà la possibilità di conoscere da vicino le peculiarità dei territori, le offerte turistiche e culturali, i prodotti tipici, unitamente al ruolo e ai compiti delle istituzioni di governo locale. Le Regioni e le Province avranno l’occasione di offrire piccole degustazioni e proporre incontri informativi e presentazioni tematiche con la finalità divulgativa del ruolo e delle competenze delle Regioni. Si darà vita a un ricco cartellone di incontri e workshop, che vedrà la partecipazione attiva di tutti i presidenti, pensato per avvicinare il mondo istituzionale ai cittadini.
All’interno del villaggio ci sarà un’area dedicata al metaverso, una porta virtuale sul futuro delle regioni. Questo approccio innovativo incrocia il passato e il futuro, permettendo ai visitatori, tramite l’utilizzo di visori VR, di immergersi nell’esplorazione virtuale delle ricchezze storiche, artistiche e paesaggistiche dei diversi territori italiani attraverso realtà virtuale e aumentata, simulazioni 3D e proiezioni immersive. L’iniziativa mira a stimolare la consapevolezza del lavoro che le regioni italiane stanno portando avanti nel campo dell’innovazione digitale ma rappresenta anche un’occasione di discussione su come la tecnologia possa giocare un ruolo cruciale nello sviluppo infrastrutturale nazionale.
Completa l’allestimento un luogo dedicato alla promozione dello sport e della salute, a cura del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio. La Conferenza si avvarrà anche della collaborazione del Ministero dello Sport per le attività legate all’avviamento sportivo in età evolutiva e della Federazione nazionale degli infermieri (Fnopi) per quanto concerne i temi sanitari. Qui verrà celebrata la conclusione di #beactive, la settimana europea dello sport. Il pubblico sarà informato sulle misure di prevenzione attraverso lo sport: saranno presentate attività ed eventi nazionali e internazionali con atleti e testimonial come ospiti.
Il primo giorno, sabato 30 settembre, si passerà dalle degustazioni di prodotti tipici proposti da Molise, Calabria, Lazio, Sardegna, Toscana, Piemonte e Liguria ai talk come “La transizione energetica e la rigenerazione delle comunità” della Basilicata, il “Turismo e Cultura” organizzato dal Molise, la “Presentazione del patrimonio culturale” della Regione autonoma della Sardegna, gli incontri sulla salute della Puglia e la presentazione di Masters of Magic – convention di magia, del Piemonte.
Domenica 1° ottobre si ripeteranno gli assaggi dei prodotti del territorio delle Regioni Sardegna, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria e Friuli Venezia e Giulia intervallate da appuntamenti come “La filiera della moda” e “Tocatì – Buona pratica di salvaguardia del patrimonio immateriale Unesco” proposti dal Veneto; dallo spettacolo di rievocazione storica “Viaggio nel Medioevo” della Liguria; dalla Presentazione delle Universiadi Torino25 del Piemonte; da incontri “Creatività Digitale” della Conferenza delle Regioni in collaborazione con PA Social, Canva e Hootsuite; dalla “Presentazione delle misure regionali di contrasto allo spopolamento” della Sardegna. La sera, inoltre, è in programma all’Auditorium Rai uno spettacolo di benvenuto, organizzato dalla Regione Piemonte, che coinvolgerà, in una serie di esibizioni, gruppi di cultura popolare provenienti dalle varie regioni italiane.
E, infine, lunedì 2 ottobre le degustazioni di Calabria, Molise, Lazio, Molise, Valle d’Aosta e Puglia si avvicenderanno a i “Science show” (per scolaresche) della Sardegna; i Racconti sulle Fattorie didattiche e la presentazione della “Regione Europea dello Sport 2024 del Veneto; il “Grand Départ del Tour de France 2024” e la Presentazione istituzionale del progetto “Vai Liscio” con l’esibizione del gruppo “Emisurela” dell’Emilia-Romagna; i Mini talk “per una Pa che investe sui giovani” della Conferenza delle Regioni. Il palinsesto dell’area coperta (lato piazzetta Reale) vedrà inoltre alternarsi, ogni mezz’ora – dalle 11.00 alle 19.00, scelti dalle singole Regioni, eventi di promozione di prodotti enogastronomici a incontri tematici.
Cronaca
Gdf, cambio al vertice della Sezione operativa navale di Lampedusa

Dopo oltre 3 anni il capitano Anedda lascia il comando del reparto. A subentrargli sarà il capitano Petrone. Nel triennio importanti risultati raggiunti nel contrasto all'immigrazione irregolare

Passaggio di consegne alla Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Lampedusa. Dopo oltre tre anni alla guida del reparto che ha visto nascere, quando a giugno del 2020 il Corpo decise di istituire un presidio navale fisso sulla più grande delle Pelagie, il capitano Edoardo Anedda lascia il comando, destinato a un nuovo incarico alla Stazione navale di Trieste. A subentrargli sarà il capitano Gianluca Petrone, che arriva dal Centro navale di Formia dove si è occupato di logistica navale. Nel triennio al comando della Sezione operativa navale il capitano Anedda si è occupato soprattutto delle attività connesse all’immigrazione irregolare via mare. Insieme agli uomini e donne del suo reparto ha tratto in salvo migliaia di migranti che su barchini in ferro sovraccarichi hanno affrontato la traversata del Mediterraneo, trovando nella piccola isola di appena seimila abitanti il primo approdo ‘sicuro’ in Europa.
Ai salvataggi in mare sono seguite serrate indagini di polizia giudiziaria: 42 le persone arrestate nell’arco di tre anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un’attività di contrasto ai trafficanti di esseri umani che lo scorso febbraio ha portato, ad esempio, al fermo dei cinque membri dell’equipaggio di un peschereccio tunisino ritenuto dagli investigatori delle Fiamme gialle, coordinati dalla Procura di Agrigento, una ‘nave madre’ per 11 migranti, tra cui 3 minori e altrettante donne, partiti dal porto di Madhia e diretti proprio a Lampedusa. Risale, invece, allo scorso agosto l’arresto, in due distinte operazioni che hanno visto il coinvolgimento anche dei militari della Guardia di finanza, di 10 persone con l’accusa di pirateria marittima.
“Per la prima volta, nella famigerata rotta migratoria del Mediterraneo centrale – disse il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella in occasione dell’arresto del comandante di un motopesca tunisino e dei tre componenti dell’equipaggio -, si contesta agli indagati il reato di pirateria marittima, previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. Le indagini hanno permesso di accertare che diversi equipaggi di pescherecci tunisini hanno cessato di essere pescatori e si sono dedicati alla più lucrosa attività di pirati, depredando i numerosi barchini in ferro che continuano a partire dalle coste di Sfax, in Tunisia, con a bordo, per la maggior parte, migranti sud-sahariani ed asiatici”.
Migranti e non solo perché, soprattutto nella stagione estiva, gli uomini e le donne della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Lampedusa assicurano un ‘presidio’ costante in mare anche per i tanti turisti che affollano l’isola. E’ il concetto di ‘polizia del mare’, che punta a garantire una presenza continua e sicurezza all’utenza marittima locale e turistica. Sicurezza che in questi anni si è tradotta anche in un monitoraggio costante dei pescherecci tunisini che spesso pescano nelle acque territoriali, danneggiando la piccola marineria lampedusana. A settembre del 2020 un peschereccio battente bandiera tunisina fu sorpreso a pescare proprio nelle acque nazionali. Il comandante, ignorando l’alt delle vedette, invertì la rotta e si diede alla fuga. Ne scaturì un rocambolesco inseguimento – durante il quale furono esplosi anche colpi di mitragliatrice ‘dissuasivi’ -, che si concluse con l’arresto del comandante per resistenza a nave da guerra. Una scena, degna di un film di azione, immortalata in un video diventato virale sui social e che nella piccola Lampedusa in tanti ancora ricordano.
Cronaca
L’Italia delle Regioni, al via a Torino la II edizione del Festival, gli appuntamenti


Dal 30 settembre al 3 ottobre la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dà appuntamento a Torino per la II edizione de ‘L’Italia delle Regioni’. L’evento annuale nazionale, quest’anno organizzato in collaborazione con Regione Piemonte, rappresenta un’importante occasione per avviare, all’interno di una cornice di alta caratura istituzionale, un confronto con gli interlocutori di riferimento, pubblici e privati. L’obiettivo è quello di elaborare e costruire proposte utili a potenziare il ruolo, l’identità e le diverse specificità delle venti Regioni e delle due Province autonome che compongono l’Italia.
Quest’anno la manifestazione partirà da Piazza Castello, che nel fine settimana si trasformerà in un ‘Villaggio delle Regioni’, all’insegna delle eccellenze territoriali, e si snoderà tra i luoghi simboli della Storia d’Italia. Da Palazzo Reale al Teatro Carignano, che ospiteranno, lunedì e martedì, due giornate di incontri istituzionali che vedranno la partecipazione rispettivamente del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, passando per l’Archivio di Stato dove si terranno i tavoli tematici con Presidenti e assessori regionali e stakeholder.
Il tema centrale della kermesse sarà quello delle infrastrutture nelle sue diverse articolazioni: dalla mobilità alla logistica, dall’energia all’ambiente, dalla sanità all’innovazione, dalle reti della conoscenza a quelle della ricerca. Il festival si propone come veicolo di dialogo e collaborazione tra regioni e province autonome per dare vita ad una piattaforma di posizionamento strategico rispetto alle politiche del prossimo futuro. L’appuntamento di Torino sarà̀ l’occasione in cui la Conferenza delle Regioni, accanto al Governo, condividerà la messa a terra di moderne ed innovative soluzioni per favorire lo sviluppo del Paese, sfruttando anche la fondamentale leva dei fondi del Pnrr e della Programmazione europea. Altro focus importante sarà̀ quello dedicato ai grandi eventi in programma per i prossimi anni e al ruolo che i territori giocheranno in questa cruciale sfida. L’edizione 2023, nella giornata conclusiva, il 3 ottobre, celebrerà i 40 anni della Conferenza Stato – Regioni con una seduta storica all’interno del Parlamento Subalpino, che riapre eccezionalmente le porte dopo oltre un secolo.
Lunedì 2 ottobre il festival si sposterà su un piano prettamente istituzionale dando il via a Palazzo Reale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ad una due giorni di lavoro e confronto che vedrà coinvolti il Governo, i Presidenti e gli Assessori regionali, gli stakeholders di rilevanza nazionale e internazionale. In questa cornice verrà presentato il primo Rapporto Ipsos ‘L’Italia delle Regioni: rapporto sullo stato del Paese e la sua percezione’ in termini di infrastrutture, sviluppo e prospettive future. Il documento fornirà una visione dettagliata dei progressi compiuti per comprendere le sfide e le opportunità che il Paese dovrà saper cogliere da qui in avanti.
Sono previste quattro tavole rotonde dedicate ai temi delle grandi infrastrutture, le manifestazioni internazionali, il ruolo delle Regioni per lo sviluppo economico, il Pnrr e il welfare che vedranno confrontarsi i presidenti di regione con una nutrita compagine di Governo. Saranno presenti il Ministro per gli affari europei, il Sud e le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto; il Ministro per la Protezione civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci; il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo; il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi; il Ministro della Salute, Orazio Schillaci; il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin; il Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi e il Sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato.
In video collegamento interverranno il Vicepresidente e Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini; il Ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti; il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Inoltre, anche quest’anno, si riuniranno cinque tavoli di lavoro dove, a partire dai risultati del rapporto Ipsos, i Ministri, le istituzioni regionali e i rappresentanti del mondo pubblico e privato si confronteranno su questioni cruciali quali lo sviluppo sostenibile, la tutela del territorio, il sostegno alle persone, l’attrazione dei talenti e l’internazionalizzazione delle imprese. L’obiettivo è sintetizzare una visione condivisa che possa essere raccolta dalla Conferenza delle Regioni per il futuro confronto con il Governo e il Parlamento. Co-protagonisti dei tavoli di lavoro saranno cinque under 30 selezionati attraverso la call for ideas ‘I Giovani costruiscono il futuro delle Regioni’ che la Conferenza ha voluto fortemente per ascoltare la voce delle giovani generazioni sui temi di rilevanza regionale. I cinque giovani selezionati avranno l’opportunità di presentare a Torino il proprio progetto ai tavoli di lavoro tematici e di confrontarsi con i presidenti e assessori di Regione e con i protagonisti sia del settore pubblico che privato.
La mattina del 2 ottobre al Teatro Carignano si svolgerà la giornata conclusiva del festival: dopo l’intervento del Ministro per gli Affari regionali e le Autonome Roberto Calderoli; alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, tirerà le file dei contenuti emersi il giorno prima a partire dal concetto di regione come ‘piattaforma di reti’ e presenterà Le proposte delle Regioni per l’ammodernamento del Paese. Al termine si celebrerà, con una seduta straordinaria, il 40º anniversario della Conferenza Stato – Regioni, l’organismo che incarna la collaborazione tra i diversi livelli di governo e che ha contribuito a plasmare negli anni il futuro dell’Italia. Si è scelto per l’occasione un luogo simbolico, dove l’Italia stessa ha visto la luce: il Parlamento Subalpino che sarà riaperto eccezionalmente, dopo più di cento anni, per ospitare la prima seduta pubblica nella storia della Conferenza Stato – Regioni. Sarà possibile, infatti, seguire eccezionalmente i lavori in streaming: una opportunità per tutti coloro che sono interessati ad essere parte integrante del dialogo tra le regioni e ad assistere al processo decisionale che traccia la strada verso il futuro infrastrutturale del Paese.
Le giornate del 2 e 3 ottobre saranno trasmesse in streaming sul sito della Conferenza delle Regioni e della Regione Piemonte; sulla pagina Facebook sul canale YouTube. L’evento sarà raccontato anche sui canali social Facebook, Twitter X e LinkedIn della Conferenza delle Regioni. L’hashtag ufficiale dell’evento è #ItaliadelleRegioni.
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