

Cronaca
Giro d’Italia 2023, strade chiuse a Roma: percorso, tutti i divieti
Diversi i disagi per i cittadini a causa della gara, ecco tutte le informazioni su chiusure e modifiche al trasporto pubblico

Ventunesima e ultima tappa, oggi, del Giro d’Italia 2023 che arriva sulle strade di Roma. Come spiega il comune, per i ciclisti della corsa rosa arrivo con traguardo ai Fori Imperiali. La tappa si snoderà tra l’Eur (dove è fissata la partenza, altezza Quadrato della Concordia) e Ostia (con andata e ritorno sulla Colombo) e poi il Centro storico, con arrivo ai Fori Imperiali attorno alle 18,45. Sotto il profilo della viabilità, quindi, divieti di sosta e chiusure ad ampio raggio.
Diversi i disagi per i cittadini a causa della gara di oggi, ecco tutte le informazioni su chiusure e divieti.
Già da sabato sono state apportate le prime modifiche con i divieti di sosta, dalla zona centrale della città all’Eur.
I divieti si trovano in particolare su viale Gabriele D’Annunzio (area piazza del Popolo), via di Sant’Eufemia, via dei Fornari, piazza Santi Apostoli, piazza Venezia-Fori Imperiali. E ancora: via Cavour, via degli Annibaldi, piazza e via della Consolazione, via di Monte Tarpeo, via del Tempio di Giove, via del Plebiscito, corso Vittorio, largo di Torre Argentina, piazza Paoli, lungotevere degli Altoviti, piazza di Ponte Sant’Angelo, lungotevere Tor di Nona, piazza di Ponte Umberto I. Divieto di parcheggio anche sui lungotevere Marzio, in Augusta, dei Fiorentini, dei Sangallo, dei Tebaldi, dei Vallati, de’ Cenci, degli Alberteschi, Pierleoni, Aventino. E ancora: via dei Bresciani, largo Petrucci, via della Greca, via del Circo Massimo, piazzale Ugo La Malfa, Porta Capena, largo Vittime del Terrorismo, viale delle Terme di Caracalla (qui i primi divieti di sosta scatteranno dalla sera di martedì, 23 maggio, andando in un primo momento a interessare il tratto tra largo Vittime del Terrorismo e largo Cavalieri di Colombo, per poi essere estesi da sabato), via Valle delle Camene, piazzale Numa Pompilio, largo Baldinotti, viale Baccelli, via Antonina e via Antoniniana, largo Cavalieri di Colombo, via di San Gregorio e via Celio Vibenna, piazza della Libertà. Ancora, divieti di sosta anche sui lungotevere dei Mellini e Prati, via Triboniano, piazza dei Tribunali, piazza Adriana, largo Mutilati e Invalidi di Guerra, via delle Fosse di Castello, piazza Pia, via della Conciliazione, piazzale Rosario Livatino, viale Pasteur, Quadrato della Concordia, via Ciro il Grande, piazzale dell’Agricoltura, via Chopin, viale dell’Urbanistica, viale dell’Astronomia, piazzale Sturzo, viale Beethoven, viale Europa, piazzale delle Nazioni Unite, piazza Marconi, viale Civiltà del Lavoro, largo Pella, piazzale Nervi, piazzale Cristoforo Colombo (a Ostia).
Le chiusure al traffico vanno sempre dal Centro all’Eur. Sul Gra chiude la rampa per la Pontina. In particolare, spiega il Comune, per quanto riguarda le chiusure al traffico scatteranno non solo per la gara ma anche per il montaggio e smontaggio delle strutture.
Da sabato 27 sono chiuse piazza del Popolo-viale Gabriele D’Annunzio, via dei Fori Imperiali. Da oggi, invece, le chiusure interesseranno, tra le altre: l’area di San Gregorio e del Colosseo (dalle 4 del mattino), piazza Venezia (dalle 5), viale delle Terme di Caracalla (dalle 6), corso Vittorio (dalle 6,30), alcuni tratti del lungotevere (dalle ore 9) le corsie centrali di tutta la Colombo (dalle 13,30).
I tratti di lungotevere interessati dalle chiusure progressive in vista e durante la gara sono quelli indicati qui di seguito nel percorso di tappa. Il primo tratto a chiudere, tra le 8,30 e le 9, per il passaggio del Giro Rosa, una pedalata amatoriale di 7 km che precederà il passaggio del Giro d’Italia, sarà il tratto di lungotevere (lato centro storico) tra largo Amerigo Petrucci-Ponte Palatino e piazza Paoli-Ponte Vittorio.
In generale le chiusure interesseranno tutto il percorso della tappa: in direzione Ostia, viale Pasteur, viale dell’Astronomia, viale Beethoven, viale Europa, via Cristoforo Colombo (corsie centrali) fino a piazzale Cristoforo Colombo, a Ostia; in direzione Roma centro: via Cristoforo Colombo (sempre corsie centrali), viale delle Terme di Caracalla, via di San Gregorio, piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, viale del Plebiscito, corso Vittorio, i lungotevere (lato centro storico) da Ponte Vittorio Emanuele II a Ponte Regina Margherita, attraversamento di Ponte Regina Margherita, piazza della Libertà, i lungotevere (lato Prati) da Ponte Regina Margherita a Ponte Umberto I, piazza Adriana, attraversamento di Ponte Vittorio Emanuele II, i lungotevere (lato centro storico) da Ponte Vittorio Emanuele II a Ponte Palatino, via del Circo Massimo, viale Guido Baccelli e poi di nuovo Caracalla, Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, Fori Imperiali.
In Centro, il percorso da via dei Fori Imperiali e ritorno sarà ripetuto per 5 volte. All’interno di questo circuito, previste quattro “vie” per l’uscita dei veicoli: piazza Bocca della Verità; Ponte Garibaldi/Via Arenula; Ponte PASA/Via Acciaioli; Ponte Cavour/Via Tomacelli.
Sul Raccordo, sempre domenica dalla tarda mattina-primo pomeriggio, e fino a cessate esigenze, sarà chiusa la rampa di uscita (uscita 26) che porta sulla Pontina direzione Eur, sia in carreggiata interna che esterna. Nello stesso momento sarà chiusa anche la Pontina altezza Tor de’ Cenci direzione Eur.
Ancora per la giornata di oggi, sarà sospesa la chiusura festiva su via Appia Antica e via di Porta San Sebastiano.
A causa della presenza alla tappa finale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alcune misure di viabilità sono state applicate anche tra via dei Fori Imperiali e via XXIV Maggio. Rimossi i veicoli da via Santa Eufemia, via dei Fornari, vicolo San Bernardo, via delle Tre Cannelle, piazza della Madonna di Loreto, via e piazza del Foro di Traiano, via Magnanapoli. Le medesime strade dalle 14 sono chiuse al traffico.
La Questura ha richiesto per la stazione Colosseo della Metro B la chiusura dell’accesso sul lato dei Fori Imperiali nella giornata di domenica, mentre resterà aperto l’ingresso da largo Gaetana Agnesi. Nel corso della giornata, sarà necessario deviare, limitare o sospendere 72 linee del trasporto pubblico:
H, C3, C7, C8 e C13, 06, 014, 016F, 062, 070
3BUS, 8BUS
23, 30, 31, 34, 40, 44, 46, 49, 51, 60, 62, 63, 64, 70, 73, 75, 80, 81, 83, 85, 87, 98
115, 118, 160, 170, 190F
280, 492
628, 671
700, 705, 706, 708, 709, 712, 714, 715, 716, 762, 763, 764, 766, 767, 771, 772, 777, 778, 779F, 780, 781, 789F, 791, 792
870, 881
913, 916F, 982, 990
– Le linee disattivate
070 (dalle 13 alle 16,30), 3Nav (dalle 6,30 alle 19,50)
40 (dalle 6,25 alle 19,40), 51 (dalle 6,20 alle 19,40), 64 (dalle 6,30 alle 19,50), 70 (dalle 6,30 alle 20,30)
160 (dalle 12 alle 16,50), 170 (dalle 6 alle 20), 280 (dalle 8 alle 19,10)
628 (dalle 6 alle 19,35)
709 (dalle 12,30 alle 17,15), 714 (dalle 13 alle 17,10)
-Le linee limitate:
016F (Monti San Paolo-Fonte degli Acilii ore 14-16,30);
8B (Casaletto-lungotevere degli Alberteschi ore 6-20);
30 (Partigiani-Clodio ore 13-17);
31 e 780 (via di Val Fiorita ore 12-17); 34, 46, 190F, 881, 916F (capolinea stazione di San Pietro),
44 (Montalcini-lgt degli Alberteschi ore 6-20); 49, 913, 990 (piazza Risorgimento ore 8-20),
60 (Pugliese-Termini ore 6-20); 62, 63, 80, 83 (largo Chigi ore 6-20),
81 (Malatesta-Amba Aradam ore 6-20), 87 (Colli Albani-Amba Aradam ore 6-20),
98, 190F (capolinea a stazione San Pietro)
115 e 870 (Terminal Gianicolo ore 8-20),
671 (Arco di Travertino-piazzale Metronio ore 13-17),
715 (Tiberio Imperatore-Partigiani ore 6-20), 716 (largo Bompiani ore 13,30-17, nel resto della giornata percorso Ballarin-Partigiani), 781 (Scarperia-Partigiani ore 6-20), 791 (Cornelia-Pincherle ore 13-17).
– Linee interessate da modifiche di percorso da inizio servizio :
73 (sino alle 20, da via d’Arpe, transita per piazzale Douhet, viale dell’Aeronautica, viale dell’Arte, via dell’Artigianato, via delle Tre Fontane, via e piazza dell’Agricoltura da qui, percorso inverso fino a via Laurentina passando per via delle Tre Fontane, via dell’Artigianato, viale dell’Arte, e viale dell’Aeronautica), 671, (fino alle 13 e dalle 17 alle 20, nella prima fase proveniente da Arco di Travertino, transito in viale Terme di Caracalla e poi fino agli archi di Porta Ardeatina, 708 (sino alle 20 deviata nelle due direzioni tra viale dell’Agricoltura e viale dell’Oceano Pacifico), 714 e 792 (fino alle 13 e dalle 17 alle 20, provenienti rispettivamente da stazione Termini e San Giovanni, stesso percorso della linea 671. La 792 sarà deviata anche tra le 13 e le 17), C3 (sino alle 20, deviata in entrambe le direzioni da via Vico per viale Washington, Porta Pinciana, via Veneto, via Bissolati, largo di Santa Susanna, via Orlando, piazza della Repubblica e via Einaudi e in senso opposto, da via de Nicola per via Einaudi, piazza della Repubblica, via Cernaia, via Pastrengo, via XX Settembre e via Bissolati), 762 (sino alle 20 nelle due direzioni tra piazzale dell’Agricoltura e via delle Tre Fontane, transita per via delle Tre Fontane, via dell’Artigianato, viale dell’Arte), 779F (sino alle 20 da piazzale dell’Agricoltura transita per viale dell’Agricoltura, via delle Tre Fontane, viale Egeo e viale Oceano Pacifico, mentre nella corsa di ritorno, giunti in viale Oceano Pacifico, i bus proseguono fino a viale Egeo, via delle Tre Fontane, viale e piazzale dell’Agricoltura), C7 (sino a fine servizio, provenienti da via Laurentina transitano per viale Europa, viale dell’Arte, viale dell’Artigianato e via delle Tre Fontane mentre in senso opposto, da viale dell’Agricoltura bus per via delle Tre Fontane, viale dell’Artigianato e viale dell’Arte).
– Linee interessate da modifiche di percorso dalle 6:
75 (sino alle 20, percorso modificato in entrambe le direzioni: proveniente da via Poerio, tra piazzale Ostiense e via Merulana e proveniente da piazza Indipendenza, tra via Merulana e via Morosini), 85 (sino alle 20, proveniente da Arco di Travertino, da via Merulana prosegue per piazza Santa Maria Maggiore, via Gioberti, via Giolitti e stazione Termini e in senso opposto, percorre via Cavour, via Liberiana e via Merulana), 87 (proveniente da largo Colli Albani passa per piazza San Giovanni in Laterano, via Amba Aradam, via della Ferratella in Laterano, via dei Laterani e via Amba Aradam da dove fa capolinea sino alle 20), 118 (sino alle 20, da viale di Porta Ardeatina devia su via Terme di Caracalla e Porta di San Sebastiano) 160 (fino alle 12 e poi dalle 17 alle 20 deviazione in entrambe le direzioni tra piazza Barberini e via Cristoforo Colombo), 492 (sino alle 20, proveniente da stazione Tiburtina deviata tra piazza Barberini e via Andrea Doria e proveniente da via Cipro deviata tra via Candia e piazza Barberini), 916F (sino alle 20, proveniente da via Andersen, da Porta Cavalleggeri, transita per via Aurelia, via di Porta Cavalleggeri, via Gregorio VII, via del Crocifisso, via Innocenzo III e capolinea alla stazione San Pietro), H (sino alle 20, deviazione in entrambe le direzioni: proveniente da via Capasso, da viale Trastevere a destra per i lungotevere e ponte Sublicio poi, via Marmorata, piazzale Ostiense, via Marco Polo dritto fino a via Magnagrecia, via Faleria, via Appia Nuova, piazzale Appio e piazza San Giovanni, via Merulana, Santa Maria Maggiore, via Gioberti, via Giolitti e piazza dei Cinquecento. In senso oposto, da via Cavour a via Liberiana, da qui stesso percorso deviato fino a via Marmorata, poi via Branca, via Rubattino, lungotevere e PonteTestaccio, via degli Stradivari, via Rolli, via Orti di Cesare e circonvallazione Gianicolense).
– Linee interessate da modifiche di percorso dalle 8:
23 (sino alle 20, provenienti da largo Murialdo deviazione tra via Marmorata e piazzale Clodio e da piazzale Clodio, percorso su circonvallazione Clodia e poi sempre dritto fino alla circonvallazione Gianicolense e via Trastevere per poi svoltare su lungotevere degli Anguillara), 30 (fino alle 13 e poi dalle 17 alle 20, prima fase proveniente da via Laurentina, da via Marmorata, via Branca via Rubattino, lungotevere e ponte Testaccio, via degli Stradivari, via Rolli, via degli Orti di Cesare, circonvallazione Gianicolense, via Leone XlII, via Anastasio Il, via Cipro, circonvallazione Trionfale, piazzale Clodio; da piazzale Clodio, transito per circonvallazione Clodia, Trionfale, piazzale degli Eroi, via Cipro, via Anastasio Il, piazza Pio Xl, via Leone XIII, circonvallazione Gianicolense, viale Trastevere, lungotevere degli Anguillara e Ripa, Ponte Sublicio e via Marmorata. Nella seconda fase, tra le 13 e le 17, la deviazione dei bus provenienti da piazzale Clodio, da via Marmorata si estenderà su piazzale Ostiense e via delle Cave Ardeatine con capolinea su piazzale dei Partigiani), 34 (dalle 8 alle 20, solo verso via Paola, da piazzale Gregorio VII bus per via del Crocifisso, via Innocenzo III e capolinea provvisorio alla stazione San Pietro), 49 (proveniente da San Filippo Neri capolinea a piazza Risorgimento ore 8-20), 98 (sino alle 20, proveniente da largo Reduzzi: da Porta Cavalleggeri, inversione per via Aurelia, via di Porta Cavalleggeri, via Gregorio VII, via del Crocifisso, via Innocenzo III e capolinea alla stazione San Pietro), 881 (sino alle 20, proveniente da via Avanzini stessa limitazione della linea 98), 913 (proveniente da stazione Monte Mario effettua capolinea a piazza Risorgimento ore 8-20), 990 (proveniente da stazione Monte Mario, transita per via Cola di Rienzo e piazza Risorgimento dove effettua capolinea lato Porta Angelica, nella fascia oraria 8-20).
La linea 982 sarà dalle 8,30 del mattino, saltando 13 fermate tra San Pietro, Prati, via Gregorio VII-Porta Cavalleggeri.
– Linee interessate da modifiche di percorso dalle 12:
31 (fino alle 17 solo proveniente da piazzale Clodio, da via Val Fiorita prosegue per viale Egeo, inversione di marcia al primo varco utile, viale Egeo e via Val Fiorita dove effettua capolinea altezza fermata fronte metro Magliana), 780 (fino alle 17, proveniente da viale Trastevere, da via Val Fiorita stesso percorso deviato della linea 31). Dalle 12,30 alle 17 a deviare i percorsi di andate e ritorno sarà anche la linea 712.
– Linee interessate da modifiche di percorso dalle 13/13,30:
700, 705 e 706 (deviazioni tra le 13 e le 17), 772 (deviata tra le 13 e le 17), 06 e 014 (dalle 13,30 alle 16,30 deviate nelle due direzioni). Dalle 13 alle 16,40 sarà deviata anche la C13.
A partire dalle 13 sono previste inoltre deviazioni in zona Eur anche per le linee bus 763, 764, 767, 771, 777, 778 e 789F. Dalle 13,30, all’Ostiense, si sposterà la C8. Per la linea 789F, solo in direzione di viale America, normale percorso di linea fino a via Laurentina, altezza viale dell’ Umanesimo, poi piazzale Douhet, viale dell’Aeronautica, viale dell’Arte e viale America indi normale percorso di linea
Cronaca
Meteo, nuova ondata di caldo africano: le previsioni di oggi e domani

Che tempo farà fino a lunedì 2 ottobre

Nuova ondata di caldo africano sull’Italia confermata dalle previsioni meteo di oggi, domani e fino a lunedì 2 ottobre da Milano a Roma, da Napoli a Palermo. Sarà caldo estivo, quindi, con l’Anticiclone Africano Apollo, che porterà nel weekend temperature ancora in aumento. I picchi sono attesi dapprima al Centro-Nord poi da lunedì anche verso il Sud, estendendo la famigerata ‘ottobrata’ di Roma a tutta la penisola.
Nel dettaglio, spiegano gli esperti de iLMeteo.it, nel fine settimana sono previsti 31 gradi a Firenze, 30 gradi a Bologna, Bolzano, Ferrara, Grosseto, Oristano, Pistoia, Prato, Roma, Rovigo e Terni. Con l’inizio della prossima settimana la colonnina di mercurio salirà fino a 30-31 gradi anche ad Agrigento, Benevento e Catania con l’Anticiclone Africano Apollo protagonista su tutta l’Italia.
Per quanto riguarda lo stato del cielo si può segnalare soltanto qualche temporale tra Sicilia e Calabria nelle prossime ore, mentre la prima domenica di ottobre sarà praticamente senza una nuvola.
Questa nuova ondata di caldo nordafricano porterà dunque valori di circa 7-8 gradi superiori alla media: se fossimo stati a luglio, avremmo avuto 38-39 gradi ovunque. A fine settembre – inizio ottobre, con il minor soleggiamento dell’autunno, restiamo sui 30-31 gradi, valori comunque eccezionali per il periodo.
L’Anticiclone Africano Apollo resterà protagonista almeno fino al 10-12 ottobre, disturbato solo in parte dal passaggio di una perturbazione sui Balcani tra mercoledì e giovedì: in seguito, la configurazione sinottica sarà sempre la stessa con il caldo ed il sole protagonisti; l’alta pressione Apollo sarà più robusta tra Spagna, Francia e regioni alpine con lo zero termico che schizzerà in alto, in altissimo, fino a quota 4700-4800 metri circa, toccando la cima del Monte Bianco. Una situazione ancora più estrema per i ghiacciai che continueranno a fondere e perdere massa anche in pieno autunno. Una vera nota dolente in mezzo ad un clima soleggiato e piacevole.
Un’altra nota dolente, un altro rovescio della medaglia dell’Anticiclone africano in Autunno, è il deterioramento della qualità dell’aria: lo smog sta aumentando specie in Pianura Padana a causa della staticità atmosferica, non piove e non c’è vento e di conseguenza le polveri sottili aumentano inesorabilmente.
Infatti, durante l’Estate l’anticiclone africano è spesso accompagnato da qualche temporale di calore e/o da un generale rimescolamento dell’aria per ‘convezione’; durante l’autunno, e ancora di più in inverno con le notti più fredde e le frequenti inversioni termiche a bassa quota, gli inquinanti restano prigionieri proprio nelle zone dove noi viviamo e respiriamo.
Una situazione dunque da monitorare attentamente nei prossimi 10 giorni, attenzione allo smog portato dal caldo anticiclone autunnale.
NEL DETTAGLIO
Sabato 30. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: in gran parte soleggiato salvo isolati acquazzoni in Sicilia.
Domenica 1. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: in gran parte soleggiato.
Lunedì 2. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: sole e caldo estivo.
Tendenza: Anticiclone Africano Apollo ovunque, piena estate con sole prevalente e caldo sopra la media, specie al Centro-Nord.
Cronaca
Migranti, a Lampedusa nuovi sbarchi: arrivano in 80

Uno sbarco nella notte, poi un nuovo arrivo. Sono 198 i migranti nell'hotspot. Incendio sul traghetto dall'isola a Porto Empedocle, in salvo i passeggeri: ci sono anche 83 migranti

Ancora uno sbarco a Lampedusa. Sono 31 i migranti arrivati sull’isola, tutti uomini. Sono provenienti dalla Palestina, dallo Yemen, dalla Siria. E nuovo sbarco anche nella notte, dove sono arrivati 52 uomini. Arrivano dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Bangladesh. L’imbarcazione, come si apprende, è partita da Misurata, in Libia. Ieri sera sono arrivate altre 108 persone, in quattro diversi sbarchi. Sono 198 in tutto i migranti presenti questa mattina all’hotspot In giornata non è previsto alcun trasferimento.
Questa notte un incendio è divampato sul traghetto Cossyra, in navigazione da Lampedusa a Porto Empedocle, con a bordo 177 persone, di cui 150 passeggeri e 27 membri dell’equipaggio. Sul posto – sotto il coordinamento della Centro operativo nazionale della Guardia Costiera – sono intervenute una motovedetta Sar di Lampedusa e nave Diciotti che hanno effettuato le operazioni di trasbordo dalla nave e messo in sicurezza tutti i passeggeri, tra cui anche 83 migranti in trasferimento dall’isola. Nave Diciotti ha altresì operato in assetto anti incendio, raffreddando con getti d’acqua le parti del traghetto interessate dall’incendio.
147 persone, tra cui donne e bambini, sono attualmente a bordo di nave Diciotti e giungeranno in sicurezza a Porto Empedocle, mentre 3 passeggeri verranno trasferiti con la motovedetta SAR 324 a Lampedusa.
L’incendio è avvenuto nella sala macchine dell’unità. La nave, sulla quale vi sono ancora membri dell’equipaggio, impossibilitata a proseguire la navigazione, verrà rimorchiata in porto nelle prossime ore. Fino ad allora la motovedetta CP291 della Guardia Costiera di Lampedusa rimarrà in assistenza.
Intanto sul tema, con Berlino resta aperta la querelle sulle Ong. Dietro la battuta (“I tedeschi la dovrebbero smettere di fare solidarietà con i confini degli altri”) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce la diversità di posizioni con il cancelliere Scholz.
“Io capisco – dice ai cronisti – il governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle Ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave”. Il premier italiano a proposito dello stallo sul Patto europeo sui migranti, registrato giovedì a Bruxelles, tiene il punto: “Ognuno si assumerà le sue responsabilità”.
Tra Italia e Francia, invece, il clima è d’intesa. A tenere banco al termine del Med9 di Malta con i paesi europei del Mediterraneo sono le parole della premier, con Emmanuel Macron che esprime sostegno all’Italia: “Viviamo una situazione eccezionale, specialmente quella che ha toccato Lampedusa, e ora ci deve essere una risposta europea unica, tutti dobbiamo dare solidarietà all’Italia e ai primi porti di approdo”.
Poi rispetto al trilaterale tenuto con il premier italiano e con von der Leyen fa sapere che si cerca un’intesa per dare contenuto ai dieci punti di Lampedusa: “Abbiamo proposto ai nostri colleghi di mettere in atto e implementare questi 10 punti, spero che a livello europeo potremo migliorare il nostro funzionamento interno, per lavorare insieme sulla questione dell’immigrazione, migliorando il partenariato con i paesi di origine, e per contrastare in modo concreto i trafficanti di esseri umani”.
Cronaca
Superenalotto, ecco la combinazione vincente di oggi

I numeri dell'estrazione vincente di oggi, 29 settembre

Il montepremi del Superenalotto di oggi è di 61,7 milioni di euro. E’ stata effettuata l’estrazione straordinaria dei numeri della combinazione vincente del concorso di oggi, venerdì 29 settembre 2023.
L’estrazione di oggi, nella giornata di venerdì, è una novità introdotta il 7 luglio a sostegno dell’Emilia-Romagna. Le estrazioni ordinarie avvengono di martedì, giovedì e sabato. Dopo l’estrazione di oggi, quindi, si torna a giocare domani, sabato 30 settembre. Nei giorni di estrazione si può compilare e registrare una schedina fino alle 19.30. L’estrazione avviene alle 20.
Per controllare se una schedina ha diritto a riscuotere qualche premio, si può effettuare la verifica online o attraverso l’app del Superenalotto, inquadrando il codice QR presente sulla schedina.
Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile online un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Una schedina del Superenalotto ha diritto ad un premio in caso di 2 numeri ‘azzeccati’, 3, 4, 5, 5+1 o 6.
L’entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
– con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
– con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
– con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
– con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
– con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro;
Quanto costa giocare una schedina al Superenalotto
Ogni combinazione costa 1 euro. L’opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. E’ possibile acquistare quote dei sistemi a caratura, che comprendono molte combinazioni, per 5 euro a quota.
Oltre ai numeri indicati dal giocatore, nella schedina possono comparire altri numeri: si tratta del numero Superstar e numero Jolly. Quest’ultimo viene sorteggiato dalla stessa urna dei numeri principali del concorso. Chi indovina cinque dei sei numeri principali più il numero Jolly si aggiudica i premi della categoria 5+Jolly, vale a dire il 5+1. A differenza del Superstar, il numero Jolly non viene scelto sulla schedina.
In ogni schedina si può decidere di inserire almeno un numero Superstar, che viene scelto dal giocatore o selezionato automaticamente dal sistema. La posta di gioco è di euro 0,50 per ciascun numero. La giocata minima per partecipare al Superstar è di una combinazione di gioco del Superenalotto abbinata al numero Superstar, che consente di concorrere per premi a punteggio e premi istantanei straordinari.
I premi a punteggio vengono vinti quando uno dei numeri estratti nel concorso Superenalotto corrisponde al numero Superstar stampato sulla ricevuta di gioco. Le categorie di vincita, relative ai premi Superstar a punteggio, sono:
– premio 5 stella, realizzato ottenendo punti 5 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 4 stella, realizzato ottenendo punti 4 nel concorso Superenalotto più il numero Superetar;
– premio 3 stella, realizzato ottenendo punti 3 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 2 stella, realizzato ottenendo punti 2 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 1 stella, realizzato ottenendo punti 1 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;0 stella, realizzato ottenendo
– premio punti 0 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar.
Ecco l’importo dei premi per le vincite con il numero Superstar:
Premio 5 Stella – 25 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 5 al concorso Superenalotto;
premio 4 stella – 100 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 4 al concorso Superenalotto;
premio 3 stella – 100 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 3 al concorso Superenalotto;
premio 2 stella, euro 100,00;
premio 1 stella, euro 10,00;
premio 0 stella, euro 5,00.
L’estrazione vincente di oggi: 6, 35, 48 53, 81, 86. Numero jolly: 47. Numero superstar: 71. Nessun ‘6’ né ‘5+’. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei 6 è di 62.600.000 euro.
Cronaca
Dengue Lazio, infettivologi: “Casi in aumento fino a novembre”

Nella Regione nessuna infezione West Nile e Chikungunya

A partire da agosto nel Lazio si sono registrati casi di febbre Dengue. Questa diffusione è destinata a persistere ancora alcune settimane, quantomeno per l’intero mese di ottobre e potenzialmente fino all’inizio di novembre. L’indicazione arriva dal Congresso regionale Lazio della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) ‘Studiare il passato per comprendere il futuro’, organizzato da DotCom, con responsabile scientifico Gianpiero D’Offizi, presidente Simit Lazio, e direttore dell’Unità di Malattie infettive epatologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani.
“Nel Lazio vi è un incremento di casi di dengue, sia importati da Paesi endemici, sia autoctoni cioè contratti in Italia. Un paziente può rientrare in Italia con questa infezione e se viene punto dalla zanzara tigre, questa si infetta e dopo un periodo di incubazione di 10-15 giorni può infettare un’altra persona”, spiega Emanuele Nicastri, direttore Unità malattie infettive ad alta intensità di cura, Inmi Spallanzani. “Per il mese di ottobre si prevede ancora una circolazione del vettore, almeno fino alla prima settimana di novembre. Se ci trovassimo di fronte a un paziente con sintomi riconducibili a questa infezione, sarà bene fare un test rapido che si può eseguire in centri infettivologici specializzati, ad esempio venendo direttamente senza prenotazione all’istituto Spallanzani, che dà una risposta in poche ore, in modo sia da prendere in carico il paziente che di poter avviare una disinfestazione che eviti il propagarsi di un focolaio e quindi di nuovi casi”.
Nella Regione, però, non si ravvisano altre infezioni tropicali già presenti in passato o diffusi in altre aree d’Italia. Per la West Nile, per esempio, “nel Lazio non c’è evidenza né di casi umani, né sugli equidi, né negli uccelli, né nelle zanzare raccolte dall’Istituto zooprofilattico. Siamo protetti dall’arco appenninico, mentre è presente in Sardegna e nella pianura padana”, aggiunge Nicastri. Nemmeno la chikungunya è presente “sul nostro territorio né c’è un’evidenza di incremento di casi, né di importazione né autoctoni, come invece è avvenuto nel 2007 e nel 2017”.
Cronaca
Farmaceutica, Theramex: “Con nuova sede a Milano consolidiamo presenza per salute donne”

All'evento di inaugurazione confronto su ruolo dell'informazione nelle varie fasi di vita e cambiamenti fisiologici

“La nuova sede in Italia consolida la presenza, sottolineando l’importanza che il Paese ha per la nostra azienda”. Così Javier Carpintero, Cluster General Manager Italia, Spagna e Portogallo Theramex, oggi a Milano in occasione della conferenza stampa di inaugurazione della nuova sede realizzata dalla società farmaceutica presente a livello mondiale con “soluzioni innovative – ricorda Carpintero – ma anche istruzione e supporto per rispondere alle esigenze di salute e benessere femminile a 360 gradi, dalla contraccezione alle cure per la fertilità, dai trattamenti per la menopausa alla cura e prevenzione dell’osteoporosi”.
Un’informazione corretta e adeguata – si legge in una nota – è fondamentale, ad esempio, quando si parla di contraccezione. L’indagine ‘Le italiane, sessualità e contraccezione’, svolta dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia nel 2016, evidenzia che una donna su 4 utilizza metodi poco sicuri per evitare una gravidanza indesiderata e che la contraccezione ormonale è scelta solo dal 16,2% delle italiane, dato fra i più bassi in Europa. “Lo scarso ricorso alla contraccezione ormonale – afferma Franca Fruzzetti, presidente Società italiana della contraccezione (Sic) – è dovuto a diversi fattori, tra cui la disinformazione. In generale, l’uso di metodi anticoncezionali è importante per tutta la durata dell’età fertile della donna. Inoltre, se consideriamo la contraccezione ormonale, non bisogna dimenticare che i vantaggi non sono solo contraccettivi, ma possono essere anche terapeutici, come ad esempio in caso di fibromi ed endometriosi, e legati alla regolarizzazione del ciclo mestruale e alla riduzione del dolore”.
Sul desiderio di maternità, “il posticipo della ricerca di gravidanza conduce a un aumento della probabilità di avere difficoltà nel concepimento – sottolinea Mario Romano Mignini Renzini, direttore Uo Ginecologia, responsabile Centro Pma Biogenesi Istituti clinici Zucchi Monza e coordinatore medico Centri Eugin Italia – con la necessità di dover ricorrere a percorsi di procreazione medicalmente assistita (Pma) spesso, a torto, considerata come la strategia che sicuramente potrà realizzare il desiderio di genitorialità. In Italia, nel 2020 – ricorda il ginecologo – sono stati effettuati oltre 80mila cicli con oltre 11mila bambini nati vivi. In ogni caso, sono percorsi impegnativi sia fisicamente sia psicologicamente e, per questo, è fondamentale che la coppia riceva tutte le informazioni e il supporto specialistico per poter trovare il percorso più adatto alle proprie esigenze”.
La menopausa, che interessa 10 milioni di italiane in età particolarmente attiva dal punto di vista sociale, lavorativo e familiare – continua la nota – può essere associata a un quadro di sintomi molto complesso. “Mentre alcune hanno sintomi lievi – osserva Angelo Cagnacci, presidente Società italiana della menopausa (Sim) – altre possono sperimentare effetti spiacevoli e persistenti, sia fisicamente che psicologicamente. Oggigiorno abbiamo a disposizione terapie a base di ormoni – Tos o terapie ormonali sostitutive – che possono aiutare le donne a gestire la menopausa contrastando quei sintomi che hanno un importante impatto sulla loro vita quotidiana e il loro senso di benessere”.
Nonostante ciò, secondo i risultati della recente indagine ‘La menopausa nella vita delle donne’ di Fondazione Onda, solo il 50% delle donne in menopausa con sintomi ricorre a rimedi, ma appena il 5% assume la Tos, terapia proposta solo a una donna su 4 e rifiutata nel 18% dei casi. “Per aiutare le donne a vivere più serenamente questo momento – rimarca Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda – è importante supportarle attraverso un’informazione adeguata su cosa dovranno aspettarsi da questa fase della loro vita e anche su come farvi fronte per viverla al meglio”.
Il calo degli estrogeni, tipico della menopausa, è potenzialmente responsabile anche dell’osteoporosi che ha una prevalenza tripla nelle donne rispetto agli uomini (23,1% contro 7%). “Le fratture da fragilità – precisa Fabio Vescini, segretario generale Società italiana dell’osteoporosi, metabolismo minerale e malattie dello scheletro (Siommms) – possono compromettere l’indipendenza e la qualità della vita di circa 3,2 milioni di italiane con osteoporosi: un grave ostacolo all’invecchiamento in buona salute”, oltre ad aumentare la mortalità.
Secondo un rapporto dell’International Osteoporosis Foundation (Iof) – prosegue la nota – la cura delle fratture da fragilità è costata 9,4 miliardi di euro al nostro sistema sanitario nel 2017, “cifra che con il progressivo invecchiamento della popolazione – puntualizza Vescini – è destinata ad aumentare con un conseguente impatto sulla sostenibilità del Ssn”. Attualmente, oltre il 75% degli anziani con frattura del femore viene dimesso dall’ospedale senza un trattamento per l’osteoporosi (dati Iof), “con un rischio 5 volte superiore di andare incontro a una nuova frattura entro i successivi 2 anni – avverte il segretario Siommms – nonché con un incremento della mortalità”.
Come conclude Robert Stewart, Ceo Theramex, “aiutare le donne di tutto il mondo a vivere la loro vita al meglio con soluzioni efficaci, che le possano supportare in ogni fase della loro vita, è la missione Theramex. Il nostro marchio, nato in Francia nel 1970 e oggi presente in oltre 80 Paesi, è da sempre focalizzata sulla salute della donna”.
Cronaca
Terremoto Napoli, Musumeci: “Piano evacuazione in legge ad hoc su Campi Flegrei presto in Cdm”

Il ministro all'Adnkronos: "Prima il confronto con il Mef per individuare le risorse, servono decine di milioni di euro"

Il piano di evacuazione dei Campi Flegrei (Napoli), dove si susseguono le scosse di terremoto, rientrerà in una legge ad hoc che il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, conta di portare al più presto in Cdm. ”Naturalmente serve il confronto col Mef per individuare e verificare le risorse: decine di milioni di euro e poi passeremo alla fase operativa”, sottolinea il ministro all’Adnkronos. Si tratta di una legge, chiarisce, per stabilire ”le misure urgenti finalizzate alla mitigazione del rischio nei Campi Flegrei alla luce dell’evoluzione del fenomeno”. Una ”scelta”, precisa, che ”ho voluto adottare dopo essermi confrontato con i miei più stretti collaboratori”.
”Mi sono dato un tempo per la legge che va fatta nel più breve tempo possibile e ci stiamo lavorando da diversi giorni con i dipartimenti di Protezione civile e Casa Italia”, spiega poi Musumeci, si partirà con la redazione del piano che ”non è certo una cosa semplice”. ”Dobbiamo tenere conto che il patrimonio edilizio presente in quell’area, particolarmente fragile, è vulnerabile e particolarmente diffuso e fitto – continua – Questo sarà uno dei temi sui quali ci confronteremo con le autorità locali a cominciare da Regione, Città Capoluogo, Città Metropolitana e i comuni interessati”.
Il piano di evacuazione non è un’idea nuova, dice, ma ”uno dei principali obiettivi concordati con gli amministratori locali nell’incontro che due settimane fa abbiamo avuto a Palazzo Chigi. ”Certamente – sottolinea – va predisposto alla luce della realtà delle infrastrutture presenti in una zona fortemente antropizzata” e ”verrebbe attuato soltanto in caso di necessità”. Di fatto si compone di ”piano di evacuazione, piano di comunicazione e il piano per la verifica della vulnerabilità del costruito”, aggiunge.
Un piano che, secondo il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, ”poteva essere concepito già diversi anni fa” perché ”una cosa è operare sotto la spinta emotiva della popolazione che appare particolarmente attenta all’accentuazione del fenomeno, altra cosa è lavorare in tempi di ordinarietà”.
Poi chiarisce: ”Molto tempo fa fu predisposto un primo piano di evacuazione che adesso va rivisto e aggiornato – sottolinea – è probabile che non servirà a nulla nel futuro ma noi abbiamo il dovere di prevedere qualunque fattispecie, senza creare allarme perché non c’è motivo ma neanche sottovalutare la effervescenza di un fenomeno che ha prodotto scosse anche 4.2, quindi una magnitudo che merita attenzione”. ”Comunque – annuncia il ministro – nei prossimi giorni conto di andare sul luogo per tornare a incontrare gli amministratori e fare anche una visita ai luoghi maggiormente interessati”. (di Giorgia Sodaro)
Cronaca
Incidente A1 oggi, auto salta carreggiata: 2 morti e 2 feriti

L'incidente stradale nel comune di Rignano sull'Arno, in direzione Nord
Due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto oggi sull’A1, nel comune di Rignano sull’Arno, in direzione Nord, per il salto di carreggiata di un’auto. Sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Firenze sede centrale e del distaccamento di Figline.
Al momento dell’incidente si trovava in transito il personale del comando dei vigili del fuoco di Novara, che ha prestato il primo soccorso, liberando una persona dall’abitacolo e affidandola al personale sanitario, e ha agevolato l’arrivo dei mezzi di soccorso.
Cronaca
Incidenti monopattino, ragazza morta a Trento 15esima vittima del 2023

Asaps: è la 40esima vittima a bordo di un monopattino dal 2020

La ragazza che stava attraversando la strada in monopattino a Trento è la 40ma vittima a bordo di un monopattino dal 2020, la 15ma nel 2023. Sono i dati aggiornati forniti dall’Osservatorio Monopattini dell’Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, che ha aggiornato il triste conteggio dei decessi sul veicolo di micromobilità elettrica precisando inoltre che sono così suddivisi: uno nel 2020, 12 nel 2021, 12 nel 2022 e 15 nel 2023, compreso l’incidente a Trento. Sempre secondo i dati dell’Asaps, per quanto riguarda gli incidenti del fine settimana, nei primi sette mesi 2023 sono deceduti 254 motociclisti.
“Sulla tragedia di Trento, anche se non sappiamo se la ragazza era a piedi o a bordo del monopattino travolto, è ancora da accertare, quello che posso dire è che quando si parla di impatto devastante vuol dire che uno dei mezzi coinvolti andava ad una velocità inadeguata, andava troppo forte – ha detto all’Adnkronos Giordano Biserni, presidente dell’Asaps – La velocità è il fattore più pericoloso sulla strada, è un problema che non si riesce a risolvere. Non si riesce ad intervenire su quei veicoli che viaggiano ad una velocità eccessiva, spesso con conducenti distratti, in particolare le auto. Ed è preoccupante”.
“Per quanto riguarda i monopattini sappiamo che c’è un rischio in più per la tipologia del veicolo. Si tratta di un mezzo con ruote molto piccole e una semplice buca, anche piccola, può far sbilanciare il mezzo. C’è chi ci viaggia in due o tre, senza protezioni, sul marciapiede – ha aggiunto Biserni – Abbiamo permesso per troppo tempo che l’uso del monopattino fosse ludico e non considerato come un vero e proprio veicolo. Credo sia necessario riportare un poco d’ordine sulla strada per tutti i veicoli, il rischio maggiore è sempre nel comportamento del conducente del mezzo”.
Cronaca
Uccise la sorella, Scagni condannato a 24 anni e mezzo

I giudici della corte d'assise hanno riconosciuto la semi infermità mentale
Condanna a 24 anni e sei mesi per Alberto Scagni, l’uomo che uccise la sorella Alice il primo maggio 2022 sotto casa di lei a Genova Quinto. I giudici della corte d’assise hanno riconosciuto per lui la semi infermità mentale ed escluso le aggravanti della crudeltà e del metodo insidioso. È rimasta invece l’aggravante della premeditazione.
Al termine della pena l’uomo dovrà passare anche tre anni in una Rems. La procura aveva chiesto la condanna all’ergastolo con il riconoscimento della piena capacità mentale. “Siamo moderatamente soddisfatti perché è stato riconosciuto il vizio di mente e perché sono cadute due aggravanti su tre”, afferma all’Adnkronos l’avvocato Mirko Bettoli, difensore di Scagni con il collega Alberto Caselli Lapeschi. “Leggeremo le motivazioni ed eventualmente faremo appello”, conclude.
Cronaca
L’Italia delle Regioni, il ‘Villaggio’ animerà Piazza Castello

Il pubblico potrà accedere gratuitamente e avrà la possibilità di conoscere da vicino le peculiarità dei territori, le offerte turistiche e culturali, i prodotti tipici, unitamente al ruolo e ai compiti delle istituzioni di governo locale

Tra le novità dell’edizione 2023 del Festival c’è il ‘Villaggio delle Regioni’ che animerà Piazza Castello (lato Prefettura) a Torino sabato 30 settembre, domenica 1 e lunedì 2 ottobre. Collocato su una superficie di circa 2.400 mq, sarà composto da stand promozionali di ciascuna Regione e Provincia Autonoma disposti in modo da evocare la forma geografica dell’Italia. Il pubblico potrà accedere gratuitamente e avrà la possibilità di conoscere da vicino le peculiarità dei territori, le offerte turistiche e culturali, i prodotti tipici, unitamente al ruolo e ai compiti delle istituzioni di governo locale. Le Regioni e le Province avranno l’occasione di offrire piccole degustazioni e proporre incontri informativi e presentazioni tematiche con la finalità divulgativa del ruolo e delle competenze delle Regioni. Si darà vita a un ricco cartellone di incontri e workshop, che vedrà la partecipazione attiva di tutti i presidenti, pensato per avvicinare il mondo istituzionale ai cittadini.
All’interno del villaggio ci sarà un’area dedicata al metaverso, una porta virtuale sul futuro delle regioni. Questo approccio innovativo incrocia il passato e il futuro, permettendo ai visitatori, tramite l’utilizzo di visori VR, di immergersi nell’esplorazione virtuale delle ricchezze storiche, artistiche e paesaggistiche dei diversi territori italiani attraverso realtà virtuale e aumentata, simulazioni 3D e proiezioni immersive. L’iniziativa mira a stimolare la consapevolezza del lavoro che le regioni italiane stanno portando avanti nel campo dell’innovazione digitale ma rappresenta anche un’occasione di discussione su come la tecnologia possa giocare un ruolo cruciale nello sviluppo infrastrutturale nazionale.
Completa l’allestimento un luogo dedicato alla promozione dello sport e della salute, a cura del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio. La Conferenza si avvarrà anche della collaborazione del Ministero dello Sport per le attività legate all’avviamento sportivo in età evolutiva e della Federazione nazionale degli infermieri (Fnopi) per quanto concerne i temi sanitari. Qui verrà celebrata la conclusione di #beactive, la settimana europea dello sport. Il pubblico sarà informato sulle misure di prevenzione attraverso lo sport: saranno presentate attività ed eventi nazionali e internazionali con atleti e testimonial come ospiti.
Il primo giorno, sabato 30 settembre, si passerà dalle degustazioni di prodotti tipici proposti da Molise, Calabria, Lazio, Sardegna, Toscana, Piemonte e Liguria ai talk come “La transizione energetica e la rigenerazione delle comunità” della Basilicata, il “Turismo e Cultura” organizzato dal Molise, la “Presentazione del patrimonio culturale” della Regione autonoma della Sardegna, gli incontri sulla salute della Puglia e la presentazione di Masters of Magic – convention di magia, del Piemonte.
Domenica 1° ottobre si ripeteranno gli assaggi dei prodotti del territorio delle Regioni Sardegna, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria e Friuli Venezia e Giulia intervallate da appuntamenti come “La filiera della moda” e “Tocatì – Buona pratica di salvaguardia del patrimonio immateriale Unesco” proposti dal Veneto; dallo spettacolo di rievocazione storica “Viaggio nel Medioevo” della Liguria; dalla Presentazione delle Universiadi Torino25 del Piemonte; da incontri “Creatività Digitale” della Conferenza delle Regioni in collaborazione con PA Social, Canva e Hootsuite; dalla “Presentazione delle misure regionali di contrasto allo spopolamento” della Sardegna. La sera, inoltre, è in programma all’Auditorium Rai uno spettacolo di benvenuto, organizzato dalla Regione Piemonte, che coinvolgerà, in una serie di esibizioni, gruppi di cultura popolare provenienti dalle varie regioni italiane.
E, infine, lunedì 2 ottobre le degustazioni di Calabria, Molise, Lazio, Molise, Valle d’Aosta e Puglia si avvicenderanno a i “Science show” (per scolaresche) della Sardegna; i Racconti sulle Fattorie didattiche e la presentazione della “Regione Europea dello Sport 2024 del Veneto; il “Grand Départ del Tour de France 2024” e la Presentazione istituzionale del progetto “Vai Liscio” con l’esibizione del gruppo “Emisurela” dell’Emilia-Romagna; i Mini talk “per una Pa che investe sui giovani” della Conferenza delle Regioni. Il palinsesto dell’area coperta (lato piazzetta Reale) vedrà inoltre alternarsi, ogni mezz’ora – dalle 11.00 alle 19.00, scelti dalle singole Regioni, eventi di promozione di prodotti enogastronomici a incontri tematici.
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