Economia
La raccolta e il riciclo del Pet, la missione di Coripet
Dentis, "Nel 2016 quando facemmo la prima istanza al Mite eravamo otto soggetti fondatori del consorzio, oggi siamo in 58"
"La missione di Coripet è quella di gestire direttamente il fine vita dei contenitori per liquidi in Pet immessi sul mercato dai propri consorziati". A raccontare l'impegno, i risultati e gli obiettivi del consorzio è il presidente Corrado Dentis, in occasione della conferenza stampa dal titolo 'Raccogliamo il futuro: la raccolta selettiva e gli obiettivi europei', presso la sala stampa della Camera.
"Noi abbiamo sostanzialmente due obiettivi, da sempre quello di incrementare i livelli di riciclo dei contenitori per liquidi in Pet, avvicinando in modo innovativo la filiera industriale della produzione e del riciclo. Non di meno è importante per noi creare la filiera italiana del bottle to bottle", spiega Dentis. La storia del Consorzio: "Nel 2016 quando facemmo la prima istanza al Mite eravamo otto soggetti fondatori del consorzio, oggi siamo in 58. Dal punto di vista della gestione del fine vita di queste bottiglie siamo leader con il 60% di quota di mercato per il Pet adatto al contatto con gli alimenti; siamo al 52% per tutta la frazione Pet contenitori per liquidi, includendo la detergenza e quindi quella parte di imballaggio che non viene a contatto diretto con gli alimenti".
"Operiamo sostanzialmente su due ambiti distinti, uno tradizionale, cioè la raccolta differenziata che ci vede attori insieme a Conai di quella che è la dinamica legata alla gestione degli imballaggi in plastica post consumo", racconta.
Sul fronte della raccolta selettiva, poi, che mira "nel caso nostro a raccogliere solo ed esclusivamente bottiglie in Pet nate per andare a contatto con gli alimenti, stiamo dispiegando su tutto il territorio nazionale una serie di eco-compattatori, macchine intelligenti in grado di riconoscere la bottiglia in Pet da qualsiasi altro imballaggio in plastica, oltre che di individuare la bottiglia che è nata per contenere l'acqua piuttosto che contenere un detergente o un detersivo". Obiettivo finale: il bottle to bottle, cioè "la possibilità di rifare da un rifiuto, una vecchia bottiglia, una nuova bottiglia adatta al contatto con gli alimenti".
I numeri. "Iniziamo questo percorso nel 2020 con la macchina intelligente numero 1. Per arrivare l'anno scorso a 1206 installazioni, l'anno scorso abbiamo raccolto circa 300 milioni di bottiglie in Pet da raccolte selettive. Abbiamo comunque un obiettivo correlato alla Direttiva Sup che ci porta a raggiungere il 77% di raccolta delle bottiglie nel 2025 e il 90%, quindi 9 bottiglie su 10, dal 1 gennaio 2029. Parimenti, la reintroduzione del Pet riciclato adatto al contatto con gli alimenti ci porta ad una quota del 25% obbligatoria dal 1 gennaio 2025, che diventa il 30% dal 1 gennaio 2030. Le bozze che stanno arrivando sulle ipotesi successive al 2030 dal trilogo portano come obiettivo il 65% di reintroduzione di Pet riciclato al 2040".
Il sistema Italia, al 2022, vede "una raccolta di contenitori per liquidi del 67,3%, tra Coripet e Corepla, l'altro interlocutore in questo settore, quindi, ci mancano ancora circa 10 punti per raggiungere gli obiettivi che ci impone l'Europa. Sul fronte invece del Pet riciclato oggi reintrodotto nei contenitori per liquidi, siamo ad un 9% scarso, considerato che abbiamo come obiettivo il 25% la strada è ancora lunga".
Economia
Caffè Moak, in 2023 fatturato a 25 mln (+36,82%)
Continua il trend positivo di crescita per l’azienda, che, con i suoi quattro marchi, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo
Caffè Moak, azienda di caffè nata a Modica nel 1967, continua il trend positivo di crescita chiudendo il 2023 con 25 milioni di euro di fatturato, un aumento del 36,82% rispetto all’anno precedente. Un traguardo raggiunto grazie all’attenzione data alla qualità del prodotto e dei servizi, agli investimenti in ambito produttivo, logistico, marketing e comunicazione, oltre all’ampliamento del portafoglio prodotti che vanta diverse tipologie di miscele, anche monorigine, valorizzate da un merchandising iconico.
L’azienda nasce dall’intraprendenza di Giovanni Spadola che ha saputo trasmettere, con amore e dedizione, la tradizione di una delle bevande più bevuta al mondo: il caffè. Una storia di passione iniziata in un piccolo laboratorio di Modica, nella Sicilia degli anni Settanta, dove l’obiettivo primario è sempre stato di garantire una qualità elevata della materia prima, selezionando i migliori chicchi provenienti direttamente dall’America meridionale, dall’India e dall’Africa.
Da metà anni Novanta, ha fatto ingresso in azienda la seconda generazione Spadola, Alessandro - primogenito e oggi ceo del gruppo - insieme ad Annalisa - oggi direttore Marketing & Comunicazione - traghettandola verso un’espansione considerevole sul territorio italiano e verso il raggiungimento di mercati esteri. Uno sviluppo scandito da diversi investimenti atti a modificare assetti organizzativi, a partire dall’introduzione di un sistema tecnologico integrato Erp (Sap), per garantire controllo e stabilità dei dati, passando poi alla formazione delle competenze e arrivando quindi a definire modelli di business in grado di supportare i molteplici cambiamenti del mercato.
A livello nazionale, le acquisizioni di Mokafè (Alba) e di Caffè Circi (Roma), nel 2022, hanno portato l’azienda ad un capillare potenziamento sul mercato piemontese e laziale: oltre che in termini di fatturato e di volume anche di visibilità del marchio Moak, dovuto alla distribuzione tramite i canali di vendita Circi. Per il consolidamento della marca nei mercati esteri, in particolare degli Emirati Arabi, è stata creata una NewCo a Dubai: la Caffè Moak Trading Llc, con la volontà, però, di mantenere concentrata in una sola sede a Modica l’attività produttiva, di logistica, le funzioni amministrative e di controllo.
Oggi l’azienda, con i suoi quattro marchi, Moak, Marsalì, Circi e Mokafè, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo e vanta 4 sedi all’estero in Germania, Grecia, Malta e Stati Uniti. Particolarmente focalizzata nel settore ho.re.ca., Caffè Moak Spa possiede una capacità produttiva di 60 tonnellate giornaliere, accuratamente controllate dal laboratorio chimico interno che, da più di 20 anni, analizza la qualità dalla materia prima al prodotto finito, migliorando così tutti i processi produttivi e qualitativi. Il caffè è un’arte racchiusa in una tazzina che necessita di esperienza e di cura: è così che l’azienda investe quotidianamente, oltre che sul prodotto, anche sulla formazione professionale, predisponendo corsi specifici, presso la sede di Modica, e diverse aule in tutta Italia e all’estero.
Economia
Trasporti, Costa (Arriva Italia): “Carenza di autisti...
L’amministratore delegato di Arriva Italia al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi”: “Fenomeno di portata europea”
"Credo che la sfida principale sia la carenza di autisti, è un fenomeno di portata europea. Per quanto riguarda la nostra realtà stiamo parlando di una mancanza del 10% della forza lavoro ed è un trend che non tende a migliorare”. Lo ha dichiarato Angelo Costa, amministratore delegato Arriva Italia, intervenuto al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi” organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia. Arriva Italia vanta “Una presenza estremamente importante in Lombardia dove copre diverse province e un volume di popolazione di circa 3 milioni di abitanti”, ha illustrato Costa che ha aggiunto: “Parliamo di oltre 900 dipendenti delle province di Brescia, Bergamo, Lecco, Cremona e Como, dove oltre ai 500 dipendenti impegnati, siamo partner con Fnm”.
Per fronteggiare la mancanza di autisti, l’a.d. ha illustrato alcune iniziative messe a terra da Arriva Italia: “Abbiamo attivato delle Academy che consentono alle persone di prendere la patente attraverso un percorso formativo e aprono alla possibilità di un lavoro. Abbiamo anche stretto un interessante accordo col Ministero della Difesa per reclutare e formare ex militari in congedo. È una sfida decisamente rilevante, ma l'impegno che tutte le nostre aree, i nostri ispettori stanno mettendo è davvero encomiabile”.
Guardando invece al futuro, per Costa “il tema più significativo” che tocca da vicino la Regione è “il percorso di revisione della legge 6” rispetto al quale per l’ad è necessario rendere attrattivi gli investimenti fornendo certezze contrattuali sulla disponibilità delle “risorse in termini di tempistica”.
Economia
Trasporti, Caradonna (Ferrovienord)”Idrogeno grande...
"Sarà la prima realtà funzionante in Italia"
"La grossa sfida è l'idrogeno. Stiamo parlando di treni che stanno già facendo addirittura collaudi, stiamo parlando di cantieri che si stanno aprendo, cantieri conclusi, come il deposito di Rovato e altri che stanno partendo. Un lavoro ambizioso e molto complicato che ci dovrà vedere impegnati tutti. Al di là dell’aspetto ecologico, ci troveremo davanti alla prima realtà funzionante in Italia". Sono le parole di Fulvio Caradonna, presidente Ferrovienord, intervenuto al convegno 'I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi' organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia.
L’idrogeno rappresenta la 'grossa sfida' del futuro, come ha detto il presidente di Ferrovie Nord, ma volgendo lo sguardo ai risultati ottenuti Caradonna ha fatto sapere: "Ci stiamo concentrando soprattutto sul recupero, ad esempio, delle stazioni periferiche che soprattutto in alcune realtà sono è parte del paese. Abbiamo sulla rete 154 stazioni, il tentativo è anche quello di ridare vita a queste realtà rendendole ambienti assolutamente frequentabili e utilizzabili al di fuori dell'utilizzo standard delle stazioni", ha concluso.