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Gianfranco Sibello: ‘Finale immensa di Luna Rossa, determinante la differenza di velocità’

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“Luna Rossa ha centrato la maggior parte dei suoi obbiettivi tranne il risultato, che è stato determinato dalla differenza di velocità fra le due barche e che si è sviluppato nell’arco della settimana delle regate di finale. Nei primi due giorni di regate dell’America’s Cup le due barche erano quasi equivalenti. I neozelandesi sono stati molto bravi a migliorare la prestazione della barca nell’arco della settimana e questo è stato determinante”. Così Gianfranco Sibello, fratello del tattico e randista del team italiano Pietro, parla con l’Adnkronos delle sfide dell’America’s Cup con Team New Zealand che ha avuto la meglio su Luna Rossa per 7-3.

“Il fattore determinante è stato il fatto che Luna Rossa arrivava dalla Prada Cup e questo li ha portati a conoscere meglio la barca, mentre New Zealand questo iter lo ha svolto in quei pochi giorni dall’inizio della finale. E hanno lavorato sui punti deboli in relazione a Luna Rossa, su quello che serviva per batterci, ed hanno soprattutto adattato la barca al modo di condurre dei due componenti principali del team neozelandese Peter Burling e Blair Tuke, i due componenti della classe 49er, campioni olimpici in carica. Li conosco molto bene essendo tecnico federale classe 49er, nel 2010 e 2011 li abbiamo anche incontrati con mio fratello e conosco molto bene il loro modo di navigare e hanno condotto l’Ac75 come fosse un grande 49er. Sono stati bravi ad adattare la barca a questo modo più aggressivo di condurre rispetto agli altri”, ha spiegato Gianfranco Sibello, oggi preparatore olimpico delle Fiamme Gialle nelle classi Fx e Nacra e tecnico Fiv per il 49er.

“Luna Rossa ha fatto una finale immensa, posso assicurare che pesa tanto confrontarsi con una barca che va in media 2 nodi più veloce. Per questo Luna Rossa ha fatto una grande prestazione, soprattutto in partenza e con questa base puoi permetterti molti meno errori del tuo avversario”, ha sottolineato Sibello.

“Le regate 8 e 9 sono state quelle che hanno determinato il risultato finale. La nona in particolare è stata una delle migliori regate della storia della Coppa America in generale per i valori tecnici, e per il mio ruolo di tecnico delle classi veloci nelle Fiamme Gialle e anche in Federazione per i 49er, la prenderò da esempio. Ho visto molte situazioni di quella regata di Luna Rossa che serviranno per migliorare le prestazioni dei nostri atleti verso gli obbiettivi olimpici, e questo la dice lunga sulla qualità della prestazione di Luna Rossa, che non è riuscita a vincere quella regata per una scelta che poi si è rivelata scorretta. Un po’ come la F1. In un mondiale contro una macchina più veloce è molto complicato, ma devo dire che Luna Rossa è andata molto più vicino della Ferrari a vincere, sono stati pochi dettagli a fare la differenza”, ha aggiunto il tecnico.

Sibello ha parlato anche del futuro della Coppa America con l’ipotesi che Ineos sfidi Team New Zealand in una gara secca. “Sicuramente Ineos sarà il prossimo Challenger of Records, quest’altra ipotesi non mi piace, mi sembra quasi antisportivo non permettere ad altri di partecipare alla sfida, anche se è già successo in passato, la Coppa America del resto è anche poco democratica. Queste classi hanno avuto un successo incredibile sia per chi era a bordo che per chi l’ha seguita da casa, e immaginare una Coppa America con più sfidanti, come è stato in passato, sarebbe uno spettacolo eccezionale”, ha aggiunto il preparatore olimpico delle Fiamme Gialle nelle classi Fx e Nacra e tecnico Fiv per il 49er.

“Quello che serve alla vela non è una sfida a due. Sarebbe un peccato non sfruttare il momento e tutto quello che di buono è uscito da questa edizione. Tra l’altro ricordo che come Fiamme Gialle siamo stati dentro il team Luna Rossa oltre che con Romano Battisti come grinder, anche con Ruggero Tita che, nonostante il suo impegno nella campagna olimpica verso Tokyo, ha partecipato al progetto, anche talvolta sostituendo uno dei timonieri in allenamento a Cagliari, e dovesse presentarsi l’occasione di una nuova sfida di Luna Rossa in una Coppa America tradizionale, potrebbe essere un valore aggiunto un timoniere come lui”.

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La Serie A è finita, tempo degli addii Paredes e Sensi salutano, Brahim forse

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In attesa dello spareggio tra Spezia e Verona, la fine del campionato inizia a generare i primi saluti definitivi

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Paredes saluta la Juventus

Leandro Paredes
dice addio alla Juventus. Il centrocampista bianconero farà ritorno al Paris Saint-Germain visto che il club piemontese non eserciterà il diritto di riscatto dal club francese. Contro l’Udinese la sua ultima apparizione con la maglia della Juve.

Con un post sul proprio profilo Instagram, Paredes ha salutato e ringraziato i tifosi bianconeri: “È stato un anno molto difficile e fa male non riuscire a raggiungere gli obiettivi che avevamo, ma porto con me un gruppo di giocatori e persone incredibili. Volevo solo ringraziare i tifosi che mi hanno sempre sostenuto durante tutto l’anno, ma soprattutto ognuno di i miei compagni, li porterò sempre con me”.

Sensi lascia il Monza: il messaggio

Stefano Sensi, centrocampista del Monza in prestito dall’Inter, ha salutato i tifosi brianzoli dopo l’ultima giornata di campionato. Il giocatore farà ritorno a Milano in attesa di capire quale sarà il suo futuro.

Direttamente dal proprio profilo Instagram, il centrocampista ha ringraziato e salutato il club brianzolo:

“È stata un’annata storica per il Monza e sono fiero di averne fatto parte, contribuendo alla conquista di un traguardo che, a inizio anno, non era per nulla scontato. Chiudiamo all’undicesimo posto, salvi con sei giornate di anticipo, con dei numeri sorprendenti per essere una neopromossa. Ce la siamo giocata contro tutti, onorando al meglio questa maglia. Personalmente è stata una stagione molto positiva, in cui sono riuscito a dare continuità al mio rendimento nonostante una frattura scomposta del perone.

Ho giocato 30 partite ufficiali, mi sono sentito bene fisicamente, divertendomi su tutti i campi d’Italia, insieme ai miei compagni. INSIEME abbiamo costruito una bellissima impresa. Un GRAZIE speciale al presidente Berlusconi e al Dottor Galliani”.

Brahim lascia il Milan? C’è un possibile indizio

Con la fine della stagione, il Milan di Stefano Pioli deve fare i conti con quello che sarà il prossimo anno. Se l’addio di Ibrahimovic è oramai cosa certa dopo la conferenza stampa di ieri, ci sono altri calciatori il cui futuro resta in bilico. Uno tra questi è Brahim Diaz, in prestito dal Real Madrid con diritto di riscatto e contro-opzione: il suo futuro resta incerto viste le contrattazioni tra i rossoneri ed i Blancos.

Luciano Vulcano, assistente di Stefano Pioli, ha forse regalato un indizio sul futuro del giocatore. Il membro dello staff dell’allenatore del Milan ha postato sul proprio profilo social uno scatto in compagnia di Ibrahimovic e Brahim Diaz, corredato da una didascalia che lascia pochi spazi ai dubbi: “Goodbye Legend e Hasta luego, Nino”.

Il post è stato rimosso dall’autore pochi minuti dopo la sua pubblicazione.

Inter, ancora differenziato per Mkhitaryan

L’Inter di Simone Inzaghi è al lavoro in vista della finale di Champions League contro il Manchester City, in calendario il 10 giugno 2023 ad Istanbul. Dopo la fine del campionato di Serie A, la squadra nerazzurra concentrerà i propri sforzi per il super match europeo.

Anche oggi la squadra nerazzurra si è ritrovata ad Appiano Gentile per continuare la preparazione della finale di Champions. Tutti presenti, tranne Henrik Mkhitaryan che ha svolto lavoro differenziato: allenamento a parte per poter essere a disposizione, al top della forma, alla serata di Istanbul.

Fantacalcio.it per Adnkronos

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Berardi KO in allenamento, salta la Nation League?

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Affaticamento all'adduttore per il calciatore del Sassuolo

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Il campionato è finito, ma oltre alle finali di Conference e Champions League, nelle prossime settimane scenderà in campo anche la Nazionale di Mancini.

Tra i calciatori che hanno già raggiunto il ritiro c’è anche Domenico Berardi. L’attaccante del Sassuolo, dopo la rete contro la Fiorentina, sembrava pronto a focalizzarsi sulla gara di Nations League tra Italia e Spagna.

Dal ritiro della Nazionale italiana, però, non arrivano buone notizie. Il giocatore, arrivato nella sede del ritiro degli azzurri, ha dovuto subito fare i conti con un infortunio muscolare che rischia di compromettere i suoi piani per il prossimo mese. Berardi ha rimediato un problema al flessore destro che l’ha costretto a saltare l’allenamento di questa mattina: con o
gni probabilità sarà costretto a tornare a casa saltando così i prossimi impegni della Nazionale.

Fantacalcio.it per Adnkronos

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Roland Garros, Ruud ai quarti di finale

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Il norvegese, numero 4 del mondo e quarta testa di serie, impiega oltre tre ore per superare il cileno Nicolas Jarry: sfiderà il danese Rune

Casper Ruud non sbaglia e vola ai quarti di finale del Roland Garros, seconda prova stagionale del Grande Slam, in corso di svolgimento sui campi in terra battuta del Bois de Boulogne di Parigi. Il norvegese, numero 4 del mondo e quarta testa di serie, impiega oltre tre ore per superare il cileno Nicolas Jarry, numero 35 del ranking Atp, battuto con i parziali di 7-6 (7-3), 7-5, 7-5 dopo tre ore e 22 minuti. Ruud, finalista lo scorso anno quando fu superato da Rafa Nadal, affronterà nei quarti il danese Holger Rune, numero 6 del mondo e del seeding, che sconfigge l’argentino Francisco Cerundolo, numero 23 del ranking e del tabellone, con il punteggio di 7-6 (7-3), 3-6, 6-4, 1-6, 7-6 (10-7) dopo 4 ore e tre minuti.

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Finale Champions, Inzaghi: “Inter senza paura contro il City”

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"Giochiamo contro la squadra più forte al mondo"

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“Giochiamo contro i più forti del mondo ma non abbiamo paura”. Simone Inzaghi presenta così la finale di Champions League che la sua Inter giocherà sabato a Istanbul contro il Manchester City di Pep Guardiola. “E’ stato un viaggio lungo. Non siamo stati fortunatissimi nei sorteggi, abbiamo preso Bayern e Barcellona. Ma con lo staff ce lo siamo detti subito, secondo noi potevamo fare un bel percorso. Abbiamo fatto un grandissimo viaggio. Penso che sia partito tutto dallo scorso anno, dalle partite con Real e Liverpool che chiaramente sono rimaste nei nostri pensieri”, dice Inzaghi.

“Non sono bravissimo nelle percentuali. Incontriamo la squadra più forte del mondo, hanno vinto 5 volte la Premier in 6 anni -aggiunge il tecnico nerazzurro-. E’ sempre arrivato in finale o semifinale in Champions. Noi non abbiamo paura, servirà una gara da squadra, sappiamo che sfidiamo i migliori con una rosa fantastica. Un allenatore che ha segnato un’epoca nel calcio moderno, c’è un prima e dopo Guardiola. Sarà la partita più importante della mia vita. Ma anche dei miei calciatori. Onana e Dzeko hanno giocato la semifinale ma la finale è la prima volta. E’ la partita più importante e ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l’anno. Quando abbiamo recuperato tutti abbiamo fatto grandi cose”.

Romelu Lukaku o Edin Dzeko in attacco? “Non ho deciso. Non ho deciso lì, non ho deciso a centrocampo e neanche in difesa. In questo momento fortunatamente ho la possibilità di scegliere. E questa possibilità è la miglior cosa che ci sia”.

“Penso che adesso la gente sta vedendo quello che posso fare per la squadra. Ma io non posso guardare solo a me stesso, l’Inter è più importante di tutto e io voglio che l’Inter vinca, il mister prenderà le sue decisioni. Sapevo che potevamo arrivare in finale di Champions e l’ho scritto al presidente quando dovevo tornare all’Inter, lui mi ha risposto con una emoticon, poi ci siamo sentiti al telefono e ne abbiamo parlato un po'”, dice Lukaku.

“Dobbiamo crederci, ho sempre avuto fiducia in questo gruppo, per me sono come fratelli e ci proveremo insieme, vogliamo vincere per il popolo nerazzurro -aggiunge il trentenne belga-. Dobbiamo essere molto compatti come squadra, bisogna preparare benissimo la partita. Il mio futuro? Ne parliamo dopo la finale”.

Lukaku ha rilasciato alcune dichiarazioni anche alla Cnn riguardo la sua voglia di godersi la finale di Istanbul, a prescindere se Inzaghi deciderà di schierare lui o Dzeko al fianco di Lautaro: “Voglio soltanto godermela senza avere pressioni, gustarmi il momento e andare lì per ottenere il miglior risultato possibile. Giocare contro la migliore squadra del mondo è una cosa bellissima, il City è una formazione ben allenata, Guardiola in ogni partita ha un piano di gioco diverso, in questo modo Haaland ha occasioni da rete sempre nuove e riescono ad aprire le difese”.

Lukaku traccia poi una linea di continuità tra questa Inter e gli ‘eroi del triplete’, ovvero la formazione nerazzurra che vinse tutto nel 2010 alla guida di José Mourinho: “Molti dei giocatori di quella squadra vengono a vedere le nostre partite e dicono che c’è lo stesso spirito di allora”. Un legame all’interno dello spogliatoio che probabilmente si è consolidato nel 2020, durante la pandemia: “È stato un momento emozionante, abbiamo passato tantissimo tempo insieme, da vera squadra. In quel periodo trascorrevo più tempo con i miei compagni di squadra che con mio figlio maggiore… Giocando in campo, tornando in albergo, restando nella stanza, guardando le partite insieme”.

Adesso c’è una finale dove mettere sul piatto i frutti di quegli anni: “Per grazia di Dio posso giocare una finale. Avrò la mia famiglia vicino, sarebbe bellissimo vincere, la chiusura di un cerchio”. Con un pensiero al nonno, che ricorda dopo ogni gol guardando il cielo: “Quando vedo mio figlio, vedo tanto di lui. Mio nonno per me era il mio numero uno, il mio più grande tifoso. Gli ho promesso che mi sarei preso cura di mia madre quando avevo 12 anni, e l’ho fatto. Per questo lo guardo in cielo dopo ogni gol”.

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Serie A, valzer panchine: Italiano in pole per il Napoli nel dopo Spalletti

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Idea Tudor per la Juventus: le quote degli esperti Snai

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Dopo la fine del campionato di Serie A e la celebrazione ufficiale dello scudetto, per il Napoli parte l’era del dopo Spalletti. I campioni d’Italia in carica sono chiamati a sostituire l’artefice del capolavoro azzurro e secondo gli esperti di Snai la scelta potrebbe ricadere sull’attuale tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, favorito numero uno, a 2,50, seguito dalla coppia Luis Enrique-Sergio Conceicao – due vecchie conoscenze del calcio italiano – a 4,50 volte la posta, mentre un arrivo in Campania dell’attuale ct azzurro Roberto Mancini sale a 5.

Più complessa invece la faccenda in casa Juventus, dove la posizione di Allegri è meno salda giorno dopo giorno. In caso di addio del mister toscano, la dirigenza bianconera pensa al ritorno di Igor Tudor, ex giocatore e già nello staff di Pirlo, che dopo aver ufficializzato l’addio dal Marsiglia è visto a Torino in quota a 2,75 su Sisal, seguito ancora da Vincenzo Italiano, a 6. Più lontano il ritorno di Antonio Conte, offerto a 8 e Gian Piero Gasperini, a 12.

Proprio Gasperini e Conte sono i favoriti per l’approdo sulla panchina della Roma in caso di addio di Josè Mourinho. Per i betting analyst di Goldbet comanda l’attuale tecnico dell’Atalanta, fissato a 6 con l’ex Tottenham primo inseguitore a 8. Più remota invece, a 25, la scelta di cuore che prende il nome di Daniele De Rossi, stessa quota di Thiago Motta, uno dei migliori allenatori dell’ultima stagione di Serie A.

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Motonautica, Cappellini vince 70a edizione del Raid Internazionale Pavia-Venezia

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Il 10 volte Campione del Mondo di F1 Motonautica e attuale team manager di Abu Dhabi, si è imposto con un tempo totale di 56 minuti e 37 secondi, mantenendo un media di 191,51 km/h

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Guido Cappellini si impone nella 70a edizione del Raid Motonautico Internazionale Pavia-Venezia. Il 10 volte Campione del Mondo di F1 Motonautica e attuale team manager di Abu Dhabi, si è imposto con un tempo totale di 56 minuti e 37 secondi, mantenendo un media di 191,51 km/h. Secondo classificato Giovanni Micheli con il copilota Ennio Panzeri del Club Nautico Gabbiane, che hanno chiuso il percorso in 1 ora 22 minuti e 41 secondi. Completa il podio Alberto Huober dell’Associazione Motonautica Pavia in 1 ora 24 minuti e 23 secondi. La premiazione del podio si è tenuta all’interno dell’Arsenale di Venezia, nel giorno di chiusura del Salone Nautico.

Grande soddisfazione, per la buona riuscita della 70ª edizione del Raid, da parte degli organizzatori Angelo Poma (Associazione Motonautica Pavia) e Giampaolo Montavoci (Presidente dell’Associazione Motonautica Venezia) per la manifestazione che si è svolta sotto l’egida della FIM (Federazione Italiana Motonautica). Per Montavoci “il Raid di quest’anno è stato un evento fantastico, vista la grande partecipazione di piloti da ogni parte del mondo. È stata, come sempre, una competizione ricca di incognite -ha proseguito Montavoci- ma al contempo estremamente divertente. Le situazioni climatiche ci hanno creato non pochi problemi in fase organizzativa, ma ce l’abbiamo fatta”.

“Nonostante lo stop forzato degli anni passati -ha dichiarato Poma- il richiamo internazionale del raid non si è affievolito, con partecipazione di circa 100 imbarcazioni di team provenienti da tutto il mondo. Un enorme soddisfazione che ci porta a guardare già al futuro, con l’organizzazione della 71a edizione del Raid”. Gli organizzatori sono già al lavoro per la prossima edizione del Raid Motonautico Internazionale Pavia-Venezia, una delle più antiche e fascinose manifestazioni di motonautica al mondo.

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Morto Jim Hines, primo a correre i 100 metri sotto i 10 secondi

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Il campione americano aveva 76 anni

L’atletica piange la scomparsa all’età di 76 anni di Jim Hines, primo uomo a correre i 100 metri sotto i 10 secondi. Lo statunitense è stato infatti il primo a infrangere la fatidica barriera, registrando un cronometraggio manuale di 9,9 secondi ai campionati nazionali di atletica leggera degli Stati Uniti del 1968, utili per qualificarsi con la squadra americana per i Giochi Olimpici di Città del Messico. Nella capitale messicana, Hines ha segnato ancora una volta in finale un 9.9, che è stato registrato elettronicamente in 9.95 secondi: questo, oltre a regalargli l’oro, lo ha reso il primo uomo a scendere sotto i 10” anche con il cronometraggio elettronico.

Hines, nato in Arkansas e cresciuto a Oakland, in California, era un talento naturale. Ha anche fatto parte della staffetta statunitense 4x100m che ha vinto l’oro con un record mondiale di 38.24 a Città del Messico. Il 9,95 di Hines è resistito ben 15 anni, il più lungo record mondiale sui 100 metri nell’era del cronometraggio elettronico. Appassionato giocatore di baseball, Hines ha anche giocato a football americano e, dopo il suo ritiro dall’atletica leggera al termine delle Olimpiadi di Città del Messico, è passato alla Nfl, in cui ha giocato per due anni con le maglie dei Miami Dolphins e dei Kansas City Chiefs.

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Messi torna al Barcellona? “Accordo possibile”

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Il padre del fuoriclasse argentino incontra il presidente del club catalano

Leo Messi torna al Barcellona? Possibile. Il 35enne fuoriclasse argentino 2 anni fa ha lasciato il club catalano per passare al Paris Saint Germain. Il contratto biennale con la società francese è scaduto e il fuoriclasse sudamericano cerca squadra per la prossima stagione. A Barcellona è stato avvistato Jorge Messi, padre e procuratore del campione, che ha incontrato il presidente blaugrana Joan Laporta. “A Leo piacerebbe tornare, e anche a me farebbe piacere, ovviamente”, ha detto Jorge Messi, assediato dai giornalisti all’uscita dalla casa di Laporta. “Accordo vicino? E’ una possibilità”, ha concluso.

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Roma, Abraham KO: infortunio al ginocchio

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L'inglese si è fatto male contro lo Spezia nell'ultima gara del campionato

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Infortunio al ginocchio per Tammy Abraham:
lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Questo l’esito dei controlli medici dopo il KO subìto contro lo Spezia domenica sera nell’ultimo match del campionato.

Nel tentativo di intervenire su un pallone, Abraham e Ampadu si scontrano: movimento innaturale del ginocchio del centravanti giallorosso, il replay sembra non promettere nulla di buono. Staff medico in campo, ma primi soccorsi inutili. Abraham non può continuare, al suo posto in campo Spinazzola. Poi, di corsa, ad effettuare gli esami del caso, mentre Dybala realizzava il gol del 2-1 e prendeva l’abbraccio dei tifosi con tutto il resto della squadra.

L’esito è il più nefasto per un calciatore: lesione del legamento crociato anteriore.

Al netto dell’estate e del periodo di riposo forzato, Abraham perderà tutta la preparazione della nuova stagione e consegna alla Roma un’incognita sulla rosa della stagione 2023/24 e la relativa campagna acquisti. Con il suo ginocchio ko e i numeri di Belotti, la società capitolina dovrà necessariamente intervenire sul mercato.
Difficile pensare di poter vedere Abraham in campo prima di inizio dicembre, quando servirà comunque tempo e modo per rivederlo al massimo della forma.

Servirà pazienza, la giusta prudenza e capire come i muscoli reagiranno all’inevitabile periodo di stop che ne conseguirà. Insomma, per metà stagione Abraham non sarà da considerare arruolabile o, a volerla vedere diversamente, un punto di forza della squadra.

Fantacalcio.it per Adnkronos

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Calcio: nuovo campo a Rebibbia, partita di solidarietà per inaugurarlo

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Partita di solidarietà tra Nazionale italiana campioni olimpionici e detenuti del G9 del carcere di Rebibbia, a Roma, il 13 giugno prossimo per inaugurare il nuovo campo di calcio del penitenziario. A organizzarla è “Uniti nel Sociale”, contro il bullismo e il disagio giovanile. L’iniziativa solidale verrà presentata l’8 giugno prossimo alle 11 nella Sala Nassirya del Senato.

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