Cronaca
Bologna, esplosione alla diga di Suviana: alcuni dispersi e...
Bologna, esplosione alla diga di Suviana: alcuni dispersi e 3 feriti
Cinque i feriti gravi, tre persone sono rimaste illese
Sono 3 i morti provocati dall'esplosione, avvenuta nella centrale a Bargi nei pressi del lago di Suviana nel bolognese. Secondo quanto fa sapere la prefettura di Bologna, il bilancio ancora provvisorio è di 5 feriti gravi, 4 dispersi e 3 illesi. I feriti sono stati ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa.
La commemorazione delle vittime si terrà mercoledì 10 aprile, alle 11.
"E' un pomeriggio tristissimo per Camugnano e tutta la provincia di Bologna, una sciagura veramente immane", ha detto a 'Étv Rete 7', il prefetto di Bologna Attilio Visconti, che si è recato sul luogo dell'esplosione. "Si trattava di lavori non di manutenzione ma di messa in opera di adeguamenti della centrale e purtroppo una turbina è esplosa".
Meloni: "Terribile notizia"
"Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l'esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese", le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Tutta la mia vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi".
Il sindaco Lepore: "Incendio in una turbina che era in manutenzione"
Le criticità per i soccorritori sono legate "all'acqua", ha spiegato, a 'SkyTg24', il sindaco di Bologna Matteo Lepore che si è recato alla centrale a Bargi. "L'incendio è stato domato, la struttura viene considerata non in pericolo di crollo, ma molte delle stanze sono allagate e quindi bisogna capire dove i dispersi hanno trovato rifugio o sono eventualmente collocati", ha spiegato . Tutto, secondo la ricostruzione del sindaco, sarebbe avvenuto a "circa 70 metri profondità, dove c'è stato un incendio in una turbina che era in manutenzione, il crollo strutturale di un solaio, delle tubature che si sono aperte e hanno inondato le camere. I sommozzatori stanno intervenendo".
"I feriti sono in condizioni gravi", ma "hanno ricevuto soccorsi immediati". "Questa centrale è molto importante - ha detto ancora - fa parte del lago di Suviana. Questa turbina era ferma da diversi mesi e in manutenzione". Il sindaco spiega di non avere notizia di incidenti recenti nella centrale e "di certo non di questa entità". "Le cause andranno approfondite", ha concluso.
Presidente Emilia Romagna Bonaccini: "Scesa in campo subito la Protezione Civile"
“L’esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana è una tragedia che lascia senza parole e che ha sconvolto nel profondo tutta la comunità emiliano-romagnola", ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. "Alle vittime, alle loro famiglie, così come ai feriti, trasportati in varie strutture ospedaliere, va la vicinanza e il cordoglio di tutta la Regione”. “Abbiamo messo immediatamente a disposizione tutte le nostre strutture, a partire dalla Protezione civile - ha aggiunto Bonaccini-. Ai soccorritori, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ai sanitari e a chiunque sta prestando aiuto in queste ore drammatiche va il nostro ringraziamento, che voglio estendere anche alle tantissime manifestazioni di solidarietà e offerta di aiuto che abbiamo ricevuto in queste ore. Bisognerà conoscere le ragioni di quanto successo. Adesso il dolore sovrasta ogni cosa, ma non dimentichiamoci che la sicurezza sul lavoro deve diventare nei fatti la priorità per il Paese”.
Mattarella telefona a Bonaccini: "Solidarietà di tutto il Paese"
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è messo in contatto con il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, rende noto il Quirinale, dal quale ha assunto informazioni sulla tragedia avvenuta nella centrale elettrica del Lago di Suviana. Nel corso della telefonata, si legge in un comunicato, il Presidente Mattarella ha espresso il suo cordoglio per gli operai deceduti e solidarietà ai feriti, alle famiglie e ai colleghi di lavoro delle vittime, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente.
Enel Green Power: "Attivate misure di sicurezza"
Enel Green Power, la società del Gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili, ha fatto sapere di di avere "tempestivamente attivato tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire il corretto svolgimento delle procedure di evacuazione a tutela del proprio personale".
Il Ceo di Enel Green Power Salvatore Bernabei e il direttore Italia di Enel Nicola Lanzetta, comunica il Gruppo, si sono recati all'impianto di Bargi.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.