Licenziata come ministro perché musulmana. A lanciare la pesante accusa è stata la deputata Tory, Nusrat Ghani, secondo la quale la sua fede le sarebbe costata la carica di ministra dei Trasporti durante un rimpasto deciso da Boris Johnson a febbraio del 2020. In un’intervista al Sunday Times, Ghani ha dichiarato di aver chiesto spiegazioni per la decisione e che il ‘whip’ del suo partito le aveva risposto che la sua fede “metteva a disagio i colleghi”. Il ‘whip’ è il membro di un gruppo parlamentare incaricato di tenere i collegamenti tra il leader del partito e il gruppo stesso.
Il ‘whip’ dei conservatori, Mark Spencer, ha replicato sostenendo che le accuse si riferissero a lui e ha definito “completamente false e diffamanti” le affermazioni di Ghani. Sul caso è intervenuto anche il vice primo ministro, Dominic Raab, che in un’intervista a Sky News ha detto che, sebbene l’accusa di Ghani fosse “incredibilmente grave”, non ci saranno indagini da parte del partito conservatore a meno che la deputata non presenti una denuncia formale, cosa che non ha fatto finora.

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