Esteri
Petrolio raffinato in India e rivenduto in Usa, le tecniche...
Petrolio raffinato in India e rivenduto in Usa, le tecniche della Russia per aggirare le sanzioni
Petrolio raffinato in India e rivenduto agli Usa: è una delle tecniche con cui la Russia ha aggirato le sanzioni economiche che l'Occidente le ha imposto negli ultimi due anni. A quanto riporta il Messaggero, nonostante i limiti, lo scorso anno si è raggiunta la cifra record di 37 miliardi di dollari di vendite di greggio all'India, con entrate per Mosca pari a 320 miliardi di dollari. Uno dei problemi delle sanzioni - argomenta il quotidiano - è che non hanno potuto coprire i Paesi terzi, facendo sì che Stati come Turchia, Kazakistan e India potessero agire come intermediari, facendo transitare sul loro territorio le merci sanzionate da o verso la Russia.
Secondo un'analisi del Centro per la ricerca sull'energia e l'aria pulita, il flusso di pagamenti tra Russia e l'India è aumentato di oltre 13 volte rispetto al periodo prebellico. Questo enorme volume di spedizioni potrebbe coinvolgere la cosiddetta "flotta ombra" di petroliere di greggio, creata da Mosca per mascherare i commerci e la massimizzazione dei profitti. La compagnia di navigazione Windward stima che lo scorso anno questa "flotta" abbia raggiunto le 1.800 navi.
Anche altre sanzioni sono state aggirate dal Cremlino. Diversi canali bancari per trattare con la Russia sono infatti rimasti aperti in Occidente negli ultimi due anni. Le autorità europee sospettano che tramite questi o magari mascherandoli come pagamenti di prodotti farmaceutici, alimentari o energetici (come il gas, ancora venduto, seppur in quantità molto ridotte), si siano comprate strumentazioni militari e tecnologiche, il cui commercio con l'Ue è in teoria vietato. Tra questi, prodotti chimici e componenti elettroniche come i semiconduttori, utilizzati tanto nelle lavatrici quanto in alcuni missili. Transazioni fatte sfruttando anche le differenze tra le sanzioni occidentali, con alcuni Paesi che non si sono allineati del tutto a quanto deciso dalla comunità internazionale, come l'Ungheria. C'è poi da considerare che fino allo scorso gennaio le sanzioni non colpivano il settore dei diamanti, tra i più prolifici per Mosca.
Esteri
Elon Musk e la ketamina: “La uso, è...
Il miliardario, scrive la Cnn, sostiene di avere una "prescrizione da un vero dottore" per la sua depressione
"Ci sono momenti in cui ho una sorta di stato chimico negativo nel cervello, una depressione che non è collegata a notizie negative e la ketamina è utile per uscire da uno stato d'animo". E' quanto ha detto il numero uno di X e Tesla Elon Musk al giornalista Don Lemon nel corso di un'intervista di 90 minuti come riporta la Cnn. Musk avrebbe, inoltre, aggiunto che il farmaco gli sarebbe stato prescritto da "un vero, vero dottore" e che ne utilizzerebbe solo "una piccola quantità una volta ogni due settimane".
Musk ha negato di abusare della sostanza, scrive la Cnn, dicendo che "se usi troppa ketamina, non puoi davvero portare a termine il lavoro". "Ho molto lavoro, di solito lavoro 16 ore al giorno, quindi, non ho una situazione in cui non posso essere mentalmente acuto per un lungo periodo di tempo" ha aggiunto. "Dal punto di vista di Wall Street, ciò che conta è l’esecuzione” ha detto. “Stai creando valore per gli investitori? Tesla vale più o meno quanto il resto dell’industria automobilistica, messa insieme, quindi, dal punto di vista degli investitori, se sto prendendo qualcosa dovrei continuare a farlo".
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Elezioni Russia, per Salvini arriva il soccorso di Orsini
Il professore: "Salvini merita soltanto lodi. E' una persona moderata, equilibrata, non getta benzina sul fuoco"
Matteo Salvini al centro del dibattito politico e delle polemiche social per le dichiarazioni sulle elezioni in Russia, con la vittoria scontata di Vladimir Putin. Fanno discutere le parole del leader della Lega, secondo cui "quando un popolo vota ha sempre ragione". 'In difesa' di Salvini, in maniera tutto sommato prevedibile, interviene il professor Alessandro Orsini. "Salvini merita soltanto lodi. E' una persona moderata, equilibrata, non getta benzina sul fuoco", dice il professore di sociologia del terrorismo internazionale a Prima di domani.
"E' oziosa la domanda se queste siano o meno elezioni. Quello che conta nella sostanza è se Putin goda di consensi enormi e esorbitanti. La risposta è chiara. Putin è al potere dal 2000, è passato tante elezioni e non sempre ha avuto così tanti consensi", dice Orsin.
"Ho sempre detto che la guerra avrebbe accresciuto i consensi, la nostra chiave di lettera è sbagliata. Questo non è il successo elettorale di Putin, è il successo dei russi che in un momento ipertragico si sono compattati davanti al nemico. Avevo detto che il paese si sarebbe compattato attorno allo stato, uno dei motivi per cui l'esercito va bene in Ucraina è perché ha il sostegno del paese", afferma.
"Quando decidi di sfidare un nemico, devi valutare i rapporti di forza. Ho sempre detto che l'esercito russo è fortissimo e l'economia russa è in grado di sostenere la guerra. Al di là di questo, la Russia ha una popolazione che vuole questa guerra e vuole vincerla con tutta se stessa. I russi condividono quello che Putin sta facendo in Ucraina e vogliono vincere la guerra contro l'Ucraina e la Nato", dice ancora.
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Spagna, bimbe di 2 e 4 anni trovate morte in casa. La...
E' stata la madre delle piccole ad accusare l'uomo che era in attesa di essere processato per violenza domestica
Due bambine di 2 e 4 anni sono state ritrovate morte nella casa del padre ad Alboloduy in Almería. Secondo quanto riporta El Mundo l'uomo di 35 anni si è tolto, poi, la vita. Il corpo delle piccole è stato ritrovato dalla madre di 23 anni che ha chiamato gli agenti di polizia e accusato il suo ex compagno di averle avvelenate. L'uomo aveva un'ordinanza restrittiva dal 2022, perché la donna lo aveva denunciato per violenza domestica, sostenendo di essere stata picchiata ripetutamente anche quando era incinta.
L'uomo aveva un ordine restrittivo
A causa della denuncia di maltrattamenti, il Tribunale spagnolo per la violenza contro le donne aveva emesso per la compagna un'ordinanza restrittiva di 500 metri e aveva disposto l'applicazione di un braccialetto di sicurezza al presunto aggressore per evitare contatti con la compagna. Il processo era stato fissato per il 10 aprile presso il Tribunale penale di Almería. Per ordine del giudice l'uomo poteva, comunque, vedere le bambine il sabato e la domenica di ogni settimana tra le 12 e le 18.