Economia
Al porto di Livorno la Moby Legacy gemella del traghetto...
Al porto di Livorno la Moby Legacy gemella del traghetto più grande del mondo, Moby Fantasy
Ha toccato oggi per la prima volta il porto di Livorno dopo una navigazione di 32 giorni e 14.000 miglia nautiche la Moby Legacy: il nuovo traghetto del Gruppo Moby, la gemella del traghetto più grande del mondo, Moby Fantasy. Partito il 27 dicembre 2023 dal cantiere cinese Guangzhou Shipyard, ha attraversato tre oceani per fare il suo primo ingresso nel Mediterraneo ieri, con alla guida, come per Moby Fantasy, il Comandante Massimo Pinsolo e il suo equipaggio. Moby Legacy sarà operativo per la Sardegna lungo la rotta Livorno-Olbia, a partire dal 17 febbraio prossimo.
Con i suoi 237 metri di lunghezza per 32 di larghezza e una stazza lorda di 69.500 tonnellate Moby Legacy è – insieme alla nave gemella Moby Fantasy – il traghetto passeggeri più grande finora costruito a livello mondiale, con una capacità di 3.000 passeggeri e 3.850 metri lineari di carico rotabile. Gli elevati standard di sostenibilità adottati lo rendono anche il traghetto più all’avanguardia e tecnologicamente sofisticato rispetto alla tutela dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni.
Il Comandante Massimo Pinsolo, genovese di Pegli, una volta atterrato ha commentato: “Un’emozione durata ben 14.000 miglia nautiche, poter condurre fino a Livorno dalla Cina, dopo il Moby Fantasy anche il Moby Legacy ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Grazie alla famiglia Onorato per la fiducia che ha riposto in me e in tutto il magnifico equipaggio di questo secondo traghetto di ultima generazione. Saremo pronti a breve a entrare in linea sulla Livorno-Olbia accogliendo i passeggeri per il loro viaggio. Buon vento a tutti noi!”
Per celebrare il nuovo traghetto la Compagnia, in occasione della partenza della Moby Legacy, a fine dicembre, ha lanciato una promozione speciale dedicata a tutti i passeggeri che decideranno di prenotare il loro viaggio. La speciale tariffa promozionale “Moby Legacy” è valida per un passeggero con auto al seguito a partire da 54,80 euro sulla tratta Livorno-Olbia-Livorno ed è valida per chi prenoterà dal 10 gennaio 2024 per partenze fino al 30 settembre 2024, salvo disponibilità posti riservati all’iniziativa.
Moby, Tirrenia-CIN e Toremar sono le Compagnie del Gruppo Moby, da cinque generazioni sul mare e leader del trasporto marittimo passeggeri e merci. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità passeggeri. Con le tre compagnie, il gruppo Moby collega Sardegna, Sicilia, Corsica, isola d’Elba e l’Arcipelago Toscano con 31 navi, con circa 37.200 partenze per 22 porti. I Fast Cruise Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: le ammiraglie sono sono state insignite della prestigiosa Green Star del RINA. Al gruppo Moby fa capo anche una flotta di 18 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono assistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio in nove porti sul territorio. Nel Porto di Napoli il Gruppo è azionista del Terminal Traghetti, nel porto di Genova è azionista di Stazioni Marittime, a Livorno controlla l’Agenzia Marittima Renzo Conti Srl, il Terminal ro/ro LTM Autostrade del Mare Srl e il terminal passeggeri Porto di Livorno 2000.
Economia
Firmato Protocollo tra Amazon e Istituzioni per la crescita...
Amazon e le istituzioni italiane rinnovano il loro impegno per la promozione e la tutela del marchio Made in Italy nel mondo attraverso la terza edizione dei Made in Italy Days, l’iniziativa di Amazon in collaborazione con Agenzia ICE. “Abbiamo un impegno ambizioso, ovvero supportare le aziende italiane che hanno scelto Amazon come finestra verso il mondo aiutandole a raggiungere 4 miliardi di euro di vendite all’estero entro il 2025” ha detto Mariangela Marseglia, VP & country manager Amazon Italia e Spagna. Nella conferenza presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono stati annunciati diversi accordi e iniziative volte a sostenere le imprese italiane nell'espansione internazionale. Durante l'evento è stato firmato un Protocollo d'Intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Amazon per promuovere e tutelare l'autenticità dei prodotti Made in Italy e contrastare la contraffazione.
Economia
Poste, sul sito raccontate le potenzialità...
In collaborazione con TgPoste.it
Poste Italiane, tramite le iniziative nell’ambito di Educazione digitale, è focalizzata nel trovare le tecnologie che stanno ridefinendo il modo con cui interagire, lavorare, apprendere contribuendo a trasformare anche le dinamiche sociali ed economiche. In questo contesto, si sottolinea in una nota, capire le effettive potenzialità dell’Intelligenza Artificiale è fondamentale nel nuovo panorama sociale e digital innovation: particolare focalizzazione va dedicata a come le AI possono essere un grande alleato nel contrasto alla disinformazione. La grande capacità di calcolo dei sistemi AI consente di analizzare diverse piattaforme contemporaneamente, verificare la congruenza dei contenuti, recuperare la fonte originaria dei dati e segnalare eventuali anomalie.
Il progetto di Educazione Digitale della Corporate University si propone di fornire agli utenti una panoramica tra le innovazioni tecnologiche e digitali, attraverso webinar gratuiti e contenuti multimediali sempre disponibili all’interno della sezione web, come podcast, giochi, infografiche e videopillole. Le attività possono essere seguite su LinkedIn, Facebook e Twitter attraverso l’hashtag #educazionedigitale e nella sezione storie di Instagram.
Economia
Energia nucleare? Sì, ma di ultima generazione
Italiani favorevoli ad incrementare il nucleare, ma chiedono più informazioni
Il dibattito sull'opportunità di incrementare la produzione di energia nucleare si è riacceso di recente nel nostro Paese. E se dal punto di vista delle istituzioni e dei partiti politici si assiste al contradditorio tra scettici e sostenitori dell'energia nucleare, gli italiani cosa ne pensano? A rispondere al quesito ci ha pensato un sondaggio SWG per iWeek, secondo cui oltre la metà dei cittadini (51%) si dichiara favorevole all'energia atomica. Di questi, il 24% afferma di essere “sicuramente a favore”, il 27% “probabilmente a favore”. Gli oppositori dell'energia nucleare si attestano invece al 26%, dei quali il 16% è fermamente contrario, il 10% lo è in maniera meno decisa. Dal sondaggio emerge che tra i più favorevoli, il 62% sono uomini, il 58% hanno meno di 34 anni, il 55% sono residenti nelle regioni di Nord-Ovest. Tra i più contrari, invece, vi sono i residenti nelle grandi città (32%) le donne (31%), i residenti al Sud e nelle Isole (30%).
Le nuove tecnologie nucleari
Il sondaggio SWG affronta anche tematiche più tecniche entrando nello specifico delle diverse tipologie di tecnologie nucleari. In questo senso, emerge il fatto che gli italiani ritengono nel 71% dei casi che i reattori di grandi dimensioni (di terza e quarta generazione) siano sicuri quanto i reattori small (SMR) e AMR e solo poco meno sicuri dei reattori micro (MR), considerati sicuri dal 75% del campione. Per quanto riguarda la percezione degli italiani sull'impatto ambientale dei reattori, le differenze aumentano leggermente tra una tecnologia e l'altra. Se infatti i reattori di grande taglia vengono considerati a zero emissioni dal 68%, quelli SMR e AMR lo sono per il 72% degli intervistati, mentre gli MR sono green per il 73%. L'incertezza aumenta invece in tema di informazione sulla disponibilità o meno dell'energia nucleare di nuova generazione. Gli SMR vengono considerati immediatamente disponibili dal 68% degli italiani, ma in realtà sono disonibili solo a livello di produzione, ma non ancora ultimati e dunque non in funzione. I micro reattori vengono considerati già disponibili dal 56%, un dato inferiore anche rispetto ai grandi reattori di terza e quarta generazione immeditamente disponibili per il 64% del campione. Analizzando questi dati, appare evidente come le informazioni sulle nuove tecnologie nucleari siano ancora piuttosto scarse o quanto meno incomplete e frammentarie. Al contrario, trattandosi di un capitolo fondamentale anche in quanto opzione in chiave decarbonizzazione entro il 2050, le informazioni sull'energia nucleare e i relativi progressi dovrebbero essere puntuali e trasparenti.
Informazioni e sindrome di Nimby
Dal sondaggio emerge come 3 italiani su 4 vorrebbero maggiori informazioni sulle nuove tecnologie nucleari e sul loro impatto ambientale e in termini di sicurezza. Nel dettaglio, il 77% vuole saperne di più su come vengono gestiti ad oggi i rifiuti radioattivi, il 76% vorrebbe più informazioni sulla sicurezza delle centrali e dei reattori nucleari di nuova generazione, il 74% gradirebbe conoscere in maniera più approfondita l'evoluzione delle nuove tecnologie di progettazione delle centrali nucleari. Infine, indicatori interessanti emergono anche in tema di impatto della cosiddetta sindrome di Nimby (dall'inglese Not In My Back Yard) ovvero la preoccupazione e le proteste da parte dei membri di una comunità locale nei confronti di opere pubbliche che potrebbero avere un impatto rilevante sul territorio dove essi vivono. I dati che emergono in questo senso, infatti, sottolineano come solo il 39% degli italiani sarebbe favorevole alla costruzione di reattori di grandi dimensioni nell'arco di 20 km dalla propria residenza, stessa percentuale per gli SMR/AMR. Tali percentuali salgono tra i favorevoli all'installazione di reattori grandi (49%) o SMR (52%) ma solo se ad almeno 100 km da casa propria. Insomma, come a dire: “si al nucleare, ma non nel mio giardino”.