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Strage Brandizzo, indagati altri due dipendenti Rfi e la...
Strage Brandizzo, indagati altri due dipendenti Rfi e la società
Salgono così a 9 gli indagati per l’incidente ferroviario verificatosi nella notte tra il 30 e il 31 agosto scorso. Perquisizioni a Torino e Roma
Sarebbero il responsabile dei lavori e il coordinatore sicurezza in fase esecutiva (Cse) e direttore operativo i due nuovi indagati nell’inchiesta della procura di Ivrea per l’incidente ferroviario di Brandizzo costato la vita a 5 operai che la notte tra il 30 e 31 agosto scorsi stavano facendo lavori di manutenzione sui binari. Nell’inchiesta, inoltre, sarebbe indagata anche la società in qualità di persona giuridica. Per questo motivo l’ad di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, che non è indagato, avrebbe ricevuto una comunicazione della procura in quanto legale rappresentante della società.
Salgono così a 9 gli indagati per l’incidente ferroviario. Nei giorni immediatamente successivi erano stati iscritti nel registro degli indagati l’addetto di Rfi, ora ex dipendente, che la notte della tragedia si trovava sui binari e il capo cantiere. Qualche settimana dopo erano stati iscritti vertici e quadri della Sigifer, l’azienda incaricata di eseguire i lavori di manutenzione, e la stessa società.
Questa mattina nelle perquisizioni degli uffici di Rfa sia a Roma che a Torino, carabinieri, guardia di finanza, agenti della polizia ferroviaria e tecnici dello Spresal hanno acquisito, su delega della procura di Ivrea che coordina le indagini, file informatici e documenti. “La società, con tutto il personale interessato, sta fornendo la massima collaborazione, in assoluta trasparenza, agli agenti di polizia e agli organi inquirenti che stanno indagando sulle cause dell’incidente”, ha scritto in una nota, Rfi a seguito delle perquisizioni.
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Isola dei famosi 2024, ultima puntata: chi è stato...
Maitè Yanes deve tornare in Italia, sei i naufraghi in nomination
Isola dei famosi 2024, cosa è successo nella quinta puntata andata in onda ieri sera giovedì 22 aprile? Maitè Yanes è stata eliminata e deve tornare in Italia. Aras e Artur hanno vinto la prova leader, mentre in sei sono finiti in nomination: Pietro, Rosanna, Sonny, Daniele, Khady e Joe.
Nel corso di questa quinta puntata, i naufraghi hanno affrontato la loro prima prova ricompensa. Divisi in due squadre, i concorrenti si sono sfidati nella prova “le torri maya”. A prevalere in questa sfida e a ottenere una succulenta ricompensa sono stati Matilde, Khady, Artur, Greta, Rosanna, Samuel e Joe, a perdere invece sono stati Valentina, Sonny, Edoardo, Stoppa, Pietro, Aras e Alvina. Vladimir comunica che tra di loro si nasconde il primo nominato della serata e saranno proprio i naufraghi a dover fare un nome. Valentina - nonché il caposquadra – è il primo a fare la sua scelta e decide di salvare Stoppa. Quest'ultimo salva Aras il quale sceglie di portare con sé Edoardo. Edoardo salva Sonny, mentre la scelta del nuovo arrivato ricade su Alvina. Pietro, quindi, è il primo naufrago in nomination.
Prima di iniziare con le nomination, Vladimir ricorda che - avendo vinto la prova immunità – Marina e Valentina non potranno essere nominate, così come Aras e Artur. Pietro, Sonny e Rosanna invece, sono già al televoto.
Il primo a raggiungere la Zona Nomination è Pietro. Il poeta decide di fare il nome di Alvina: "Invidio la sua superficialità". La scelta di Edoardo ricade su Daniele in quanto crede che lui non sia stato corretto nei confronti di Sonia: "Credo che lui debba guardare se stesso". Anche la scelta di Matilde ricade sul critico d'arte: "Lo vedo un po' spento". Ad accodarsi ai due Naufraghi sono anche Stoppa e Joe.
È il turno di Khady la quale fa il nome di Samuel. Quest'ultimo, invece, manda al televoto Daniele. Daniele nomina Stoppa: "Ha una visione dell'Isola diversa dalla mia e spero vada via presto" spiega. Greta fa il nome di Khady, mentre Alvina sceglie Edoardo.
Le Nomination palesi
Marina, Sonny, Rosanna e Valentina effettuano delle nomination palesi. Valentina, così come Marina, fa il nome di Khady. Sonny sceglie di mandare in Nomination Joe, mentre Rosanna sceglie Daniele. Anche per i Leader - nonché Artur e Aras - è giunto il momento di fare la loro scelta. Dopo un breve confronto, i due decidono di mandare in Nomination Joe. Pietro, Sonny, Rosanna, Daniele, Khady e Joe sono dunque i sei naufraghi in nomination: chi dovrà abbandonare l'Isola?
Cultura
Antonio Scurati, dal Premio Strega al monologo sul 25...
Avrebbe dovuto tenere un monologo sul 25 Aprile nel corso della trasmissione di Serena Bortone 'Che sarà', in onda su Rai3. Ma qualcosa è andato storto. Ed è esploso un caso... Classe 1969, Antonio Scurati, deve il suo successo più recente al Premio Strega ottenuto per il romanzo storico su Mussolini intitolato "M. Il figlio del secolo", col quale è rimasto in cima alle classifiche di vendita per due anni consecutivi.
Esteri
Polonia apre a armi nucleari Nato. Russia: “Così è...
Oggi il segretario generale Stoltenberg a Varsavia
Armi nucleari in Polonia: l'ipotesi basta e avanza per alzare il livello di tensione nel quadro internazionale dominato dalla guerra tra Ucraina e Russia. Varsavia si dice pronta ad ospitare le armi nucleari della Nato, nell'ambito del piano di rafforzamento del fronte orientale dell'Alleanza, e Mosca replica subito. Il tema potrebbe tornare d'attualità in queste ore, con l'annunciata visita di Jens Stoltenberg a Varsavia.
Il segretario generale della Nato vedrà il primo ministro polacco, Donald Tusk. Nella capitale della Polonia sarà presente anche il premier britannico Rushi Sunak, uno dei principali alleati europei dell'Ucraina.
Il summit potrebbe essere l'occasione per approfondire i concetti tratteggiati dal presidente polacco Andrzej Duda, che ha aperto all'ipotesi di dispiegare armi nucleari 'targate Nato' sul territorio polacco. L'operazione sarebbe una risposta al dispiegamento degli armamenti della Russia nella vicina Kaliningrad e in Bielorussia, come ha spiegato il Capo dello Stato in un'intervista a un quotidiano locale 'Fakt': "Se i nostri alleati decidono di schierare armi nucleari nel quadro della condivisione nucleare sul nostro territorio per rafforzare la sicurezza del fianco orientale della Nato, siamo pronti a farlo".
La Polonia confina sia con l'exclave russa di Kaliningrad che con la Bielorussia, alleata della Russia. Duda è reduce da un viaggio negli Stati Uniti, ha avuto incontri presso l'Onu e ha discusso della guerra in Ucraina con l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. A marzo ha visitato Washington, dove ha incontrato il presidente Joe Biden. I legami con gli Usa, quindi, sono sempre più solidi e le interlocuzioni sono frequenti: le discussioni sulla cooperazione nucleare tra Polonia e Stati Uniti sono in corso "da qualche tempo", ha detto. "Devo ammettere che quando mi è stato chiesto di parlarne, ho dichiarato la nostra prontezza. La Russia sta militarizzando sempre più il distretto di Kaliningrad. Recentemente ha trasferito le sue armi nucleari in Bielorussia", ha sottolineato ancora.
L'apertura della Polonia, ovviamente, non è passata inosservata a Mosca. La Russia deve fare i conti già con l'allargamento della Nato a Svezia e Finlandia. Ora, Vladimir Putin rischia di vedere armi nucleari non lontano dal proprio territorio. Un ulteriore elemento di allarme per il Cremlino, in un quadro già caratterizzato dalla decisione americana di inviare armi e aiuti militari all'Ucraina per 61 miliardi di dollari. "Oggi gli Stati Uniti e i loro stati clienti della Nato sognano ancora di infliggere una 'sconfitta strategica' alla Russia e sono pronti a portare avanti la loro politica di deterrenza verso il nostro Paese 'fino all'ultimo ucraino'. Allo stesso tempo, l'Occidente si trova sull’orlo pericoloso di uno scontro militare diretto tra le potenze nucleari, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche", ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.
Secondo il massimo diplomatico russo è particolarmente preoccupante il fatto che le tre potenze nucleari occidentali siano tra i principali sponsor del regime di Kiev e tra i principali promotori di diverse mosse incendiarie. "Ciò potrebbe creare seri rischi strategici e aumentare il livello della minaccia nucleare", ha osservato Lavrov.